IT202000018034A1 - Dispositivo ortodontico per adattamenti cranici. - Google Patents

Dispositivo ortodontico per adattamenti cranici. Download PDF

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IT202000018034A1
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dental
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Alessandro Carrafiello
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Biomax Spa
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C7/00Orthodontics, i.e. obtaining or maintaining the desired position of teeth, e.g. by straightening, evening, regulating, separating, or by correcting malocclusions
    • A61C7/08Mouthpiece-type retainers or positioners, e.g. for both the lower and upper arch
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    • A61C7/10Devices having means to apply outwardly directed force, e.g. expanders
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
?DISPOSITIVO ORTODONTICO PER ADATTAMENTI CRANICI?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici particolarmente indicato per ottenere un preciso posizionamento dentale con un ingombro decisamente accettabile per la vita di relazione di una persona e per essere abbinato ad allineatori con un preciso protocollo di utilizzo.
Come ? noto, un apparecchio ortodontico ? un dispositivo medico con il quale l'ortodontista (il medico specializzato in questo tipo di trattamenti) riesce ad allineare i denti al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale ed una migliore estetica del sorriso.
Gli apparecchi ortodontici vengono usati per permettere di risolvere e/o prevenire una serie di problematiche legate alla dentatura, come curare disallineamenti riuscendo a spostare i denti nella direzione voluta dall'ortodonzia.
In particolare, ? un dispositivo medico che viene installato per raddrizzare denti storti o sovrapposti, allargare o restringere il palato, correggere la chiusura della mandibola. In virt? dei suoi numerosi utilizzi, esistono tante tipologie diverse di apparecchio, ognuna adatta alle esigenze di ogni persona, sia di et? infantile che di et? adulta, e da cui dipende anche la durata di applicazione di questo strumento.
I primi apparecchi con finalit? ortodontica nascono negli anni 60 ed avevano una forma a ferro di cavallo che ricalcava una arcata e una sezione a U rivolta verso l?alto. Abbracciavano la sola arcata superiore ed erano costituiti di caucci? naturale. Questi apparecchi illustrati nei brevetti FR67616 e FR1104897 diedero discreti risultati soprattutto negli adolescenti, ma in seguito vennero abbandonati per la scarsa precisione di posizionamento dentale che si otteneva, rispetto ai pi? p recisi ?brackets? metallici.
Successivamente l?idea di dispositivi in materiale elastico venne ripresa. Alcuni dispositivi presentano una struttura a forma di arcata dentale in varie misure, con una sezione a doppia U che ? in grado di accogliere i denti sia dell?arcata superiore che inferiore. Maggiormente in dettaglio, i dispositivi citati prevedono uno scudo vestibolare, cio? una flangia che occupa lo spazio che esiste tra dentatura e interno delle guance con una parte interna che raccorda il tutto in cui la parte interna occupa lo spazio tra denti e lingua e per questo ? conformata in modo da non ostacolare i movimenti linguali e ad invitare la lingua a posizionarsi in alto.
La struttura di dispositivo illustrata prevede delle piccole varianti costruttive in base alle diverse tipologie di malocclusioni a cui il dispositivo ? destinato in cui vengono variati gli spessori del piano occlusale, della flangia vestibolare o della parte interna.
I dispositivi illustrati sono in grado di dare un ottimo input di corretta crescita delle basi ossee del cranio e della bocca (mascellari e mandibola) portando benefici anche alla posizione dentale soprattutto in bambini e adolescenti.
Nel caso, invece, di dentatura gi? posizionata, come nell?adulto o nell?adolescente avanzato questi dispositivi non permettono di dare una adeguata precisione riguardo alla posizione del singolo dente, non essendo progettati per un ancoraggio diretto agli elementi dentali, per cui in un adulto non risultano i pi? indicati anche per il fatto che il loro utilizzo ? previsto per almeno 14 ore al giorno, altrimenti non si riescono ad ottenere i risultati voluti.
I dispositivi in precedenza citati hanno evidenziato diverse problematiche fra cui un posizionamento dentale impreciso ed un ingombro notevole incompatibile con la vita di relazione di una persona anche per il fatto che le tempistiche cliniche per avere risultati minimi obbiettivabili sono lunghe, si parla di almeno 36-48 mesi in un adulto.
Un altro problema emerso ? che si riescono ad ottenere in genere scarsi risultati nell?adulto o nel giovane a fine crescita e la rieducazione linguale ? piuttosto generica, e nell?adulto risulta difficoltosa, poich? le varie parti interne di fatto impongono alla lingua di cambiare allocazione senza dare una direzione precisa. Nell?adulto inoltre la memorizzazione dei nuovi engrammi muscolari linguali e buccali se lasciata a soli esercizi volontari risulta statisticamente poco efficace .
Un?altra problematica fatta riscontrare dai dispositivi attualmente in uso ? dovuta al fatto che il loro utilizzo ? in genere associato ad altri sistemi ortodontici senza che vi sia un protocollo preciso collegato ad un obbiettivo clinico prestabilito.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, la richiedente ? a conoscenza del brevetto n.10201600044898 che illustra un dispositivo ortodontico destinato ad essere interposto tra l?arcata dentaria superiore e l?arcata dentaria inferiore di un utente, comprendente almeno un canale di forma ad arco per l?alloggiamento almeno parziale di una arcata dentaria, il canale comprendendo almeno un fondo occlusale destinato ad essere orientato secondo il piano occlusale dell?utente e almeno una parete che si proietta lateralmente al fondo occlusale e destinata ad entrare in contatto con il lato vestibolare o palatale di almeno un dente dell?utente e caratterizzato dal fatto che il canale ? realizzato almeno parzialmente con un primo materiale, dove il primo materiale ? elasticamente pi? deformabile del secondo.
Al giorno d?oggi, la cura del proprio corpo e la cura del proprio aspetto estetico ? un?esigenza sempre pi? sentita da parte delle persone ed uno degli elementi che contribuisce ad avere un aspetto estetico ottimale ? senza dubbio il volto ed, in particolare, la bocca con i denti. Infatti, una bocca curata ed un bel sorriso permettono di attirare l?attenzione di chi t i circonda e di far sentire sicura e meglio accolta una persona nei rapporti interpersonali.
Infatti, quando si ? a distanza di conversazione gli occhi e la bocca sono i particolari anatomici di un volto che vengono notati ed osservati maggiormente e che contribuiscono a suggerire l?immagine a tutto tondo dell?interlocutore, al di l? del puro aspetto esteriore. Una dentatura esteticamente in ordine ? anche sinonimo di una buona disposizione anatomica dei denti e di una corretta capacit? funzionale a livello di masticazione.
Scopo della presente invenzione ? sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota superando le sopra descritte difficolt? mediante un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici in grado di interagire con allineatori per ottenere un perfetto allineamento dentale con un adattamento cranico ottimale.
Un secondo scopo della presente invenzione ? quello di avere un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici che sia personalizzabile secondo lo schema cranico di ciascun individuo pur essendo un prodotto industriale e di avere flange alternate.
Un terzo scopo della presente invenzione ? quello di avere un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici che permetta un posizionamento dentale molto preciso con un ingombro contenuto per non limitare ed avvilire la vita di relazione di un utilizzatore.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di avere un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici in grado di dare risultati in tempi contenuti nell?adulto, o nel giovane a fine crescita.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di avere un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici in grado di gestire la funzionalit? di muscoli quali buccinatore e i 2/3 posteriori della lingua .
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di avere un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici in grado di guidare e gestire una rieducazione linguale del paziente.
Non ultimo scopo della presente invenzione ? quel lo di realizzare un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici che sia di semplice realizzazione e di buona funzionalit?.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici, come di seguito rivendicato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici, secondo la presente invenzione, fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra, in modo schematico ed in vista posteriore, un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici abbinato ad un allineatore oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 mostra, in modo schematico ed in vista posteriore, il dispositivo ortodontico di figura 1;
- la figura 3 mostra, in modo schematico ed in vista frontale, il dispositivo ortodontico di figura 1;
- la figura 4 mostra, in modo schematico ed in vista laterale, il dispositivo ortodontico di figura 1;
- la figura 5 mostra, in modo schematico ed in vista dal basso, il dispositivo ortodontico di figura 1;
- la figura 6 mostra, in modo schematico ed in vista da sotto, un allineatore come mostrato in figura 1;
- la figura 7 mostra, in modo schematico ed in vista dall?alto, l?allineatore di figura 6;
- la figura 8 mostra, in modo schematico ed in vista dall?alto, una variante del dispositivo ortodontico in oggetto;
- la figura 9 mostra, in modo schematico ed in vista frontale, il dispositivo ortodontico di figura 8;
- la figura 10 mostra, in modo schematico ed in vista laterale, il dispositivo ortodontico di figura 8;
- la figura 11 mostra, in modo schematico ed in vista dall?alto, una seconda variante del dispositivo ortodontico secondo la presente invenzione;
- la figura 12 mostra, in modo schematico ed in vista dal basso, il dispositivo ortodontico di figura 11.
Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla figu ra 1, con 1 ? stato complessivamente indicato un dispositivo ortodontico per adattamenti cranici, secondo la presente invenzione.
Il dispositivo ortodontico per adattamenti cranici 1 in oggetto ? previsto per essere allocato tra le due arcate dentarie di un paziente e comprende un elemento ad U avente superiormente una sede 2 per accogliere l?arcata dentaria interessata alla terapia mentre dalla parte opposta ? previsto su ciascun lato della U uno scudo vestibolare 3 inferiore previsto per impegnarsi esternamente all?arcata dentaria non interessata al la terapia come mostrato nelle figure 4 e 5. Il dispositivo presenta centralmente uno scudo frontale 4 predisposto ad andare in appoggio contro i denti incisivi.
Maggiormente in dettaglio, la presenza di scudi alternati: quello frontale 4 e quello palatale 40 nella parte superiore e vestibolari 3 nella parte inferiore, favoriscono l?espansione dei mascellari e permettono di controllare il rapporto con l?arcata inferiore per una corretta dimensione trasversale tra mascellari e mandibola in quanto l?espansione dei mascellari deve essere proporzionata allo schema cranico ed alla dimensione mandibolare del paziente.
La configurazione appena descritta degli scudi permette di rinforzare la spinta che il paziente esercita mentre contrae la muscolatura ed, in particolare, gli scudi palatali 40 permettono di espandere i mascellari, allargando l?arcata superiore (infatti, nelle malocclusioni, nel 90% dei casi, l?arcata superiore ? stretta) mentre inferiormente gli scudi vestibolari 3 permettono di contenere l?arcata inferiore. Gli scudi vestibolari 3 diventano molto utili in caso di cross dentali dove ? necessario poter avere due movimenti sincroni: uno di espansione superiore e l?altro di contrazione inferiore dato che i denti si ingranano al contrario di come dovrebbero ossia a forbice.
Secondo la presente forma di realizzazione, il dispositivo 1 presenta uno scudo linguale 5 superiore posto all?interno in corrispondenza del centro della U dotato centralmente di una rampa linguale 50 prevista per indurre la lingua a mantenersi in un?area specifica ben definita (in corrispondenza dei denti incisivi) e delimitata da un lato dal dispositivo, dall?altro da appositi pin linguali presenti in allineatori 10 come sar? meglio illustrato in seguito.
Maggiormente in dettaglio, la rampa linguale 50 ? costituita da una parte inferiore 51 leggermente incurvata verso la parte interna della bocca, come mostrato in figura 4, cos? da invitare la lingua a salire verso piccole nervature 52 definite rughe palatali poste subito dietro gli incisivi superiori come mostrato in figura 1. In aggiunta, la rampa linguale ? dotata di due scanalature verticali 53, visibili sempre in figura 1, che guidano il percorso di elevazione della lingua, ma soprattutto termina con una conformazione dotata di un margine superiore a doppio incavo 6 che forma un tutt?uno funzionale con i pin 11 linguali appartenenti all?allineatore 10 che il paziente deve indossare.
In accordo con la presente invenzione, una variante, mostrata nelle figure 8, 9 e 10, comprende in aggiunta agli elementi in precedenza descritti una serie di piani inclinati settoriali 7 allocati all?interno della sede 2 e posti rispettivamente in corrispondenza dei denti premolari il primo piano 7a, dei denti molari il secondo piano 7b ed il terzo piano 7c ? previsto in prossimit? del estremit? libera della U.
Questi piani inclinati sporgono dalla base della sede 2 e presentano una sezione sostanzialmente trapezoidale con il lato rivolto verso l?esterno leggermente arcuato predisposto per andare in appoggio contro la parte interna della guancia.
I piani inclinati settoriali 7a, 7b e 7c sono disposti in maniera prestabilita e strategica cos? da poter personalizzare, caso per caso in maniera semplice ma efficace, le aree che dovranno dare forza ai movimenti dentali e scheletrici che si vogliono imprimere alla terapia.
Un piano inclinato sul quale le arcate si appoggiano con forza durante il serramento trasmette una forza orientata alle strutture ossee che accolgono le radici. La particolare disposizione di questi piani inclinati stimola l?espansione del palato, ma sono eliminabili singolarmente in modo che lasciandone solo alcuni ? possibile indurre una espansione localizzata e individualizzata, secondo la necessit? del caso clinico. Questi piani inclinati agiscono in abbinamento a rinforzi settoriali 12 presenti negli allineatori; si viene quindi a creare un tutt?uno per ci? che riguarda il direzionamento delle forze di riconformazione del palato e di spostamento dentale. In aggiunta a quanto sinora illustrato i piani inclinati 7, che nella presente forma di realizzazione sono tre per lato, come mostrato in figura 8, e possono essere a scelta rimossi per cui si ottiene un dispositivo funzionale fortemente individualizzato pur essendo un dispositivo di produzione industriale.
Secondo la presente invenzione, i piani inclinati settoriali 7 si connettono funzionalmente alla anatomia del palato nelle sue suture: sagittale, interincisiva e cruciforme. Queste predette suture sono alla base progettuale dei rinforzi 12 presenti negli allineatori 10 che sono disposti secondo il medesimo schema, come mostrato in figura 7. Quando il paziente stringe le arcate, i piani inclinati 7 trasmettono la forza all?allineatore 10, che, con i rinforzi settoriali 12, interagisce sulla mobilit? di determinati settori e riceve una spinta dagli spessori individualizzati 7 permettendo di ottenere una terapia assolutamente individuale ed efficace e gestita in maniera personalizzata per ciascun paziente.
Inoltre, il dispositivo comprende una tasca portachip 8 in materiale elastico ricavata nello spessore del dispositivo stesso che ? prevista per accogliere un microchip 80 dotato di sensore termico che permetter? la compliance del paziente e fornir? dati utili al monitoraggio del trattamento, come mostrato in figura 9.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, il dispositivo prevede una cresta mediana 9 che permette il preciso ingaggio tra allineatori 10 e dispositivo 1.
Nella presente forma di realizzazione e come mostrato in figura 8, la cresta 9 presenta un?altezza di circa 0.5-0.8 mm in modo da non alterare il contatto dentale, ma risulta comunque sufficiente ad inserirsi tra i due incisivi centrali che presentano in genere una scanalatura tra loro in corrispondenza del margine incisale.
Sempre in accordo con la presente invenzione e come mostrato nelle figure 11 e 12, il dispositivo prevede almeno una coppia di tagli adattatori 15 a sezione cuneiforme che permettono una movimentazione laterale in allargamento della U offrendo un ottimale adattamento dimensionale alle varie arcate di differenti misure per rendere la misura del dispositivo di fatto pressoch? ?universale?.
In particolare, la mescola di cui ? composto il dispositivo ha una durezza appositamente studiata e calibrata per rieducare funzionalmente i muscoli masticatori e del basicranio e permette una contrazione muscolare completa ed equilibrata, senza essere n? troppo morbida n? troppo dura. Come in precedenza illustrato, il dispositivo ortodontico secondo la presente invenzione prevede una prima versione mostrata nelle figure da 1 a 5 ed una versione, mostrata nelle figure da 8 a 11, dotata di elementi aggiuntivi per permettere una pi? puntuale e sofisticata terapia personalizzata.
Infine, il dispositivo con i tagli adattatori risulta molto flessibile ed adattabile in senso trasversale a qualsiasi dimensione di distanza fra le arcate dentarie.
Come anticipato in precedenza, il dispositivo ortodontico in oggetto ? previsto per essere abbinato ad un allineatore 10, mostrato nelle figure 6 e 7. L?allineatore 10 di tipo sostanzialmente noto presenta pin linguali 11 previsti per impegnarsi negli incavi di connessione 6 presenti nel dispositivo. Maggiormente in dettaglio, i pin linguali 11 sono costituiti da piccole estroflessioni poste in posizione strategica, ossia dietro e lateralmente alla papilla interincisiva. Il compito dei pin linguali 11 ? quello di richiamare in combinazione con l?elevatore linguale 50 che presenta le scanalature 52 indirizzate verso i pin stessi, la lingua verso un percorso funzionale fisiologico. La lingua viene cos? rieducata per tutto il tempo della durata del trattamento che pu? durare dai 12 ai 24 mesi, perch? appoggiandosi al palato concorre a riconformarlo correttamente con grandi benefici.
L?azione linguale permette un?azione conformatrice del palato, che viene cos? posta in atto modificando la forma palatale.
La modifica del palato permette un miglior posizionamento dei denti che alloggiando in un palato pi? ampio e correttamente conformato si possono spostare pi? velocemente e con maggiore facilit?.
Inoltre, l?allineatore 10 che si abbina al dispositivo presenta dei rinforzi settoriali 12 individuali previsti per stimolare gli adattamenti scheletrici. Infatti, i rinforzi settoriali 12 sono ingrossamenti/prolungamenti realizzati col medesimo materiale dell?allineatore e sono disposti secondo le suture craniche. Tali ingrossamenti/prolungamenti permettono in associazione col dispositivo ortodontico in oggetto una agevole e fisiologica riconformazione della forma del palato.
Come gi? illustrato, il dispositivo ortodontico 1, come mostrato in figura 1, ? previsto per essere abbinato ad un allineatore 10 secondo un preciso protocollo di utilizzo vale a dire va indossato almeno 30 minuti al giorno contemporaneamente all?allineatore ed il paziente deve serrare le arcate per almeno 30 minuti al giorno.
Infatti, l?utilizzo combinato del dispositivo ortodontico e dell?allineatore da origine ad una terapia che unisce i vantaggi di due, fino ad oggi distinte metodiche di terapia, (quella tramite allineatori sequenziali e quella tramite dispositivo elastico) permettendo, cos?, di abbreviare i tempi per raggiungere il risultato clinico prefissato dato che ? possibile avere un miglioramento nella precisione del posizionamento dentale.
Inoltre, ? possibile ottenere un adattamento scheletrico delle basi ossee che rende il risultato pi? stabile nel tempo e permette di poter personalizzare il trattamento.
In particolare, aiuta a rieducare funzionalmente la lingua con grande efficacia dato che la lingua viene guidata verso il palato e soprattutto verso i pin linguali.
Il dispositivo ortodontico 1, operando in abbinamento con l?allineatore 10, permette di ottenere un posizionamento dentale finale preciso e predeterminato.
In particolare, una specifica progettazione digitale degli allineatori in associazione col dispositivo favorisce una significativa espansione scheletrica anche nell?adulto e la tempistica di terapia viene ridotta in maniera sostanziale arrivando ad ottenere i risultati clinici desiderati nella maggior parte dei casi con tempistiche che vanno dai 6 ai 18 mesi. Il presente trovato raggiunge cos? gli scopi proposti.
Il dispositivo ortodontico per adattamenti cranici in oggetto ? in grado di interagire con allineatori per ottenere un perfetto allineamento dentale con un adattamento cranico ottimale a differenza di quanto accadeva con i sistemi della tecnica nota che prevedevano le due azioni intraprese singolarmente.
Vantaggiosamente, il dispositivo ortodontico ? personalizzabile secondo lo schema cranico di ogni individuo pur essendo un prodotto industriale. Inoltre, il dispositivo ortodontico garantisce un posizionamento dentale molto preciso con un ingombro contenuto per non limitare ed avvilire la vita di relazione di un utilizzatore.
Un altro vantaggio deriva dal fatto che il dispositivo ortodontico consente di ottenere risultati in tempi contenuti nell?adulto, o nel giovane a fine crescita.
In aggiunta, il dispositivo ortodontico ? in grado di gestire la funzionalit? di muscoli quali buccinatore e i 2/3 posteriori della lingua oltre a guidare e gestire la rieducazione linguale del paziente attraverso gli scudi sia palatale superiore che vestibolare inferiore.
Un ulteriore vantaggio ? dato dalla presenza dei piani settoriali inclinati 7 posti sulla parte superiore occlusale del dispositivo che permettono la personalizzazione individuale secondo lo schema cranico e si i ntegrano anch?essi con la progettazione degli allineatori. Questi sono elementi assolutamente assenti nei dispositivi della tecnica nota.
Non ultimo vantaggio della presente invenzione ? che risulta di notevole facilit? d?impiego, di semplice realizzazione e buona funzionalit?.
Naturalmente, alla presente invenzione possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1) Dispositivo ortodontico per adattamenti cranici previsto per essere allocato tra due arcate dentarie di un paziente del tipo comprendente un elemento ad U avente superiormente una sede (2) per accogliere l?arcata dentaria interessata alla terapia caratterizzato dal fatto di comprendere:
- dalla parte opposta della sede (2) su ciascun lato della U uno scudo vestibolare (3) inferiore previsto per impegnarsi esternamente all?arcata dentaria non interessata al la terapia, e previsto per contenere l?arcata inferiore,
- centralmente uno scudo frontale (4) predisposto ad andare in appoggio contro i denti incisivi ,
- uno scudo palatale (40) nella parte superiore su ciascun lato della U atto a rinforzare la spinta che il paziente esercita mentre contrae la muscolatura e a permettere di espandere i mascellari, allargando l?arcata superiore,
- uno scudo linguale (5) superiore posto all?interno in corrispondenza del centro della U e dotato centralmente di una rampa linguale (50) prevista per indurre la lingua a mantenersi in un?area specifica ben definita, in corrispondenza dei denti incisivi , e delimitata da un lato dal dispositivo e dall?altro da pin (11) linguali presenti in un all ineatore (10) che il paziente deve indossare,
- una cresta mediana (9) che permette il preciso ingaggio tra allineatore (10) e dispositivo stesso,
detto dispositivo essendo previsto per operare in abbinamento con un allineatore (10).
2) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti scudi: frontale (4) e palatale (40) nella parte superiore e vestibolari (3) nella parte inferiore, favoriscono l?espansione dei mascellari e permettono di controllare il rapporto con l?arcata inferiore per una corretta dimensione trasversale tra mascellari e mandibola in quanto l?espansione dei mascellari deve essere proporzionata allo schema cranico ed alla dimensione mandibolare del paziente mentre inferiormente gli scudi vestibolari (3) permettono di contenere l?arcata inferiore.
3) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta rampa linguale (50) ? costituita da una parte inferiore (51) leggermente incurvata verso la parte interna della bocca cos? da invitare la lingua a salire verso piccole nervature (52) definite rughe palatali poste subito dietro gli incisivi superiori, detta rampa linguale essendo dotata di due scanalature verticali (53) atte a guidare il percorso di elevazione della lingua, ma soprattutto termina con una conformazione dotata di un margine superiore a doppio incavo (6) che forma un tutt?uno funzionale con i pin (11) linguali appartenenti all?allineatore (10).
4) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una serie di piani inclinati settoriali (7) allocati all?interno della sede (2) e posti rispettivamente in corrispondenza dei denti premolari il primo piano (7a), dei denti molari il secondo piano (7b) ed il terzo piano (7c) ? previsto in prossimit? del estremit? libera della U, detti piani inclinati sporgono dalla base della sede (2) e presentano una sezione sostanzialmente trapezoidale con il lato rivolto verso l?esterno leggermente arcuato predisposto per andare in appoggio contro la parte interna della guancia, detti piani inclinati (7) sono tre per lato e sono singolarmente eliminabili per ottenere un dispositivo funzionale fortemente personalizzabile.
5) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti piani inclinati settoriali (7a, 7b e 7c) sono disposti in maniera prestabilita e strategica cos? da poter personalizzare, caso per caso, le aree che dovranno dare forza ai movimenti dentali e scheletrici che si vogliono imprimere alla terapia dato che un piano inclinato sul quale le arcate si appoggiano con forza durante il serramento trasmette una forza orientata alle strutture ossee che accolgono le radici cos? da permettere la stimolazione all?espansione del palato, ma sono eliminabili singolarmente in modo che lasciandone solo alcuni si induce un?espansione localizzata e individualizzata, secondo la necessit? del caso clinico.
6) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti piani inclinati (7a, 7b e 7c) agiscono in abbinamento a rinforzi settoriali (12) presenti negli allineatori creando un tutt?uno per ci? che riguarda il direzionamento delle forze di riconformazione del palato e di spostamento dentale.
7) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti piani inclinati settoriali (7) si connettono funzionalmente alla anatomia del palato nelle sue suture: sagittale, interincisiva e cruciforme e dette suture corrispondono ai rinforzi (12) presenti negli allineatori (10) che sono disposti secondo il medesimo schema cos?, quando il paziente stringe le arcate, i piani inclinati (7) trasmettono la forza all?allineatore (10), che, con i rinforzi settoriali (12), interagisce sulla mobilit? di determinati settori e riceve una spinta dai piani (7) permettendo di ottenere una terapia assolutamente individuale ed efficace e gestita in maniera personalizzata per ciascun paziente.
8) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una tasca portachip (8) in materiale elastico ricavata nello spessore del dispositivo stesso che ? prevista per accogliere un microchip (80) dotato di sensore termico che permetter? la compliance del paziente e fornir? dati utili al monitoraggio del trattamento.
9) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cresta (9) presenta un?altezza di circa 0.5-0.8 mm in modo da non alterare il contatto dentale, ma risulta comunque sufficiente ad inserirsi tra i due incisivi centrali che presentano in genere una scanalatura tra loro in corrispondenza del margine incisale.
10) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di tagli adattatori (15) a sezione cuneiforme che permettono una movimentazione laterale in allargamento della U offrendo un ottimale adattamento dimensionale in senso trasversale alle varie arcate di differenti misure per rendere la misura del dispositivo di fatto pressoch? ?universale?.
11) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la mescola che compone il dispositivo ha una durezza appositamente studiata e calibrata per rieducare funzionalmente i muscoli masticatori e del basicranio e permette una contrazione muscolare completa ed equilibrata, senza essere n? troppo morbida n? troppo dura.
12) Dispositivo ortodontico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto allineatore (10) presenta:
- pin linguali (11) previsti per impegnarsi negli incavi di connessione (6) presenti nel dispositivo e detti pin linguali (11) sono costituiti da piccole estroflessioni poste in posizione prestabilita, ossia dietro e lateralmente alla papilla interincisiva il cui compito ? quello di richiamare in combinazione con l?elevatore linguale (50) che presenta le scanalature (52) indirizzate verso i pin stessi, la lingua verso un percorso funzionale fisiologico in modo da rieducarla per tutto il tempo della durata del trattamento che pu? durare dai 12 ai 24 mesi, perch? appoggiandosi al palato concorre a riconformarlo correttamente dato che l?azione linguale esercita un?azione conformatrice del palato che viene posta in atto modificando la forma palatale,
- rinforzi settoriali (12) che sono ingrossamenti/prolungamenti realizzati col medesimo materiale dell?allineatore, sono disposti secondo le suture craniche e sono previsti per stimolare gli adattamenti scheletrici permettendo in associazione col dispositivo ortodontico un?agevole e fisiologica riconformazione della forma del palato.
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