IT201800006931A1 - Ansetta basculante e kit comprendente un cinturino per orologio e una coppia di ansette basculanti - Google Patents

Description

ANSETTA BASCULANTE E KIT COMPRENDENTE UN CINTURINO PER OROLOGIO E UNA COPPIA DI ANSETTE BASCULANTI

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei cinturini per orologio e ha in particolare per oggetto un’ansetta basculante utilizzabile con casse di orologio e cinturini e un kit comprensivo di cinturino e coppia di ansette basculanti.

Stato della Tecnica

E’ noto che esistono cinturini suddivisi in due porzioni di differente lunghezza, accoppiabili a casse di orologio aventi distanza tra le anse di medesima misura della larghezza del cinturino. L’accoppiamento avviene tramite un’ansetta amovibile, ad esempio a vite o a molla, inseribile all’estremità delle due porzioni del cinturino e accoppiabile alle anse della suddetta cassa per assumere una configurazione fissa. Si comprende che ogni cassa necessiti di ansette di misura appropriata. Inoltre, il cambio di cinturino richiede spesso l’utilizzo di un utensile adeguato, come un estrattore d’ansa, per evitare la rottura dell’ansetta stessa. Tale operazione, quindi, viene svolta presso un orefice.

E’ altresì noto che esistono casse con ansette fisse incorporate attraverso le quali è possibile infilare il cinturino presentantesi come pezzo unico. Con tale sistema, il cinturino tende a presentare un rigonfiamento sotto la cassa distanziandosi, così, dal polso per gran parte della propria lunghezza.

Infine sono noti cinturini che non richiedono l’utilizzo di ansette, poiché possiedono alloggiamenti specifici per le casse. Si comprende che, tuttavia, tali cinturini siano accoppiabili solo a casse ad essi destinate.

Presentazione dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un’ansetta basculante e un kit comprensivo di cinturino e coppia di ansette basculanti di facile utilizzo e relativa economicità.

Altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un’ansetta e un kit comprensivo di cinturino e coppia di ansette basculanti che sia utilizzabile con molteplici casse di orologio.

Ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un’ansetta e un kit comprensivo di cinturino e coppia di ansette basculanti che non richieda particolare strumentazione a supporto.

Altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione un’ansetta che possa accoppiarsi con cinturini e casse di differenti modelli.

Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un’ansetta e un kit comprensivo di cinturino e coppia di ansette basculanti in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un’ansetta basculante e un kit comprensivo di cinturino e coppia di ansette basculanti, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG.1A è una vista assonometrica dell’ansetta 1;

la FIG.1B è una vista in sezione dell’ansetta 1 lungo il piano I-I;

la FIG. 2A è una vista schematica posteriore del kit comprendente una coppia di ansette 1 accoppiate alla cassa C e un cinturino N in un unico pezzo inserito negli spazi tra ansette 1 e cassa C;

la FIG. 2B è una vista schematica laterale del kit comprendente una coppia di ansette 1 accoppiate alla cassa C e un cinturino N in un unico pezzo inserito negli spazi tra ansette 1 e cassa C.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, si descrive un’ansetta 1 per orologio e, in seguito, un kit comprensivo di una coppia di ansette basculanti 1 e cinturino N.

Preferibilmente l’ansetta 1 potrà essere basculante, come meglio spiegato nel seguito.

La presente invenzione potrà includere varie parti e/o elementi simili o uguali. Dove non altrimenti specificato, parti e/o elementi simili o uguali verranno indicati con un singolo numero di riferimento, intendendosi che le caratteristiche tecniche descritte sono comuni a tutte le parti e/o elementi simili o uguali.

L’ansetta 1 potrà essere utilizzabile con casse C e cinturini N universali. Ad esempio, le casse potranno essere di orologi analogici, digitali, smartwatch o simili.

La cassa C potrà comprendere due coppie di anse A1, A2 comprendenti rispettivamente una coppia di prime e seconde sedi S1, S2. Le anse A1, A2 potranno presentare una distanza predeterminata d1.

Il cinturino N potrà essere di qualsivoglia materiale e potrà essere in un unico pezzo o in due porzioni distinte. Il cinturino N potrà avere uno spessore s e una larghezza l di misura uguale o inferiore alla distanza d1.

Opportunamente, l’ansetta 1 potrà essere realizzata in acciaio inox e potrà comprendere una barra principale 13 definente l’asse X destinata a rimanere affacciata alla cassa C per realizzare l’interspazio 14 per il passaggio o il fissaggio del cinturino N.

L’ansetta 1 potrà inoltre comprendere una coppia di perni di collegamento 22 giacenti su un asse Y sostanzialmente parallelo all’asse X i quali potranno impegnarsi con le sedi S1, S2 in modo da fissare l’ansetta 1 alla cassa C.

Vantaggiosamente, l’ansetta 1 potrà essere costituita da una coppia di elementi operativi 20’ e 20’’ come meglio spiegato nel seguito.

Vantaggiosamente, come illustrato in FIGG. 1A, 1B, gli elementi operativi 20’ e 20’’ potranno ciascuno comprendere un perno 22, una porzione d’estremità 21 definente un cursore 21 e una porzione di collegamento 23 interposta tra essi. Le porzioni di collegamento 23 potranno comprendere ognuno una superficie operativa 23’ atta ad essere impegnata da un utente per promuovere lo scorrimento degli elementi 20’, 20’’ dalla posizione reciprocamente distale a quella reciprocamente prossimale.

Opportunamente, gli elementi 23 potranno definire l’asse Z perpendicolare agli assi X, Y e spaziare questi ultimi consentendo la rotazione dell’asse X attorno all’asse Y.

Vantaggiosamente, grazie a tale spaziatura tra gli assi X e Y definente l’interspazio 14, la stessa barra principale 13 sarà suscettibile di ruotare attorno all’asse Y in particolare quando i perni 22 saranno impegnati con le sedi S1, S2.

Opportunamente, la barra 13 potrà essere sostanzialmente definita dal corpo cavo 10 telescopicamente accoppiato ai cursori 21. In tal modo, gli elementi 20’, 20’’ potranno scorrere tra una posizione reciprocamente distale quando i perni di collegamento 22 saranno impegnati con le sedi S1, S2 ed una posizione reciprocamente prossimale quando i cursori 21 scorreranno all’interno del corpo cavo 10 per poter rimuovere l’ansetta 1 dalla cassa C.

Si comprende, tuttavia, che anche solo uno degli elementi 21 potrà essere scorrevole lungo l’asse X, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Ad esempio, l’elemento 20’ potrà comprendere il cursore 21 mentre l’elemento 20’’ potrà comprendere il corpo cavo 10 il quale potrà essere solidale con il perno 22.

Come particolarmente illustrato in FIG. 1B, i cursori 21 potranno comprendere una superficie di battuta 25 e una superficie di riscontro 24, posizionate su facce opposte.

Preferibilmente, la molla 11 potrà essere posizionata internamente al corpo cavo 10 e potrà essere interposta tra le stesse superfici di battuta 25 dei cursori 21 per mantenere gli elementi 20’, 20’’ in posizione reciprocamente distale.

Gli elementi 21, 22, 23 potranno essere tre elementi distinti tra loro accoppiati, ad esempio saldati, oppure potranno essere un unico pezzo, ad esempio realizzato mediante sinterizzazione.

Opportunamente, il corpo cavo 10 longitudinale potrà avere qualsiasi forma in sezione, ad esempio potrà avere sezione circolare o rettangolare. Nell’esempio qui descritto, il corpo 10 sarà sostanzialmente un corpo tubolare cilindrico avente diametro ϴ10.

Vantaggiosamente gli elementi 21, 22 potranno essere sostanzialmente cilindrici e le porzioni di collegamento 23 potranno essere elementi allungati di lunghezza l23.

Preferibilmente, i cursori 21 potranno comprendere una zona cilindrica 21’’ con un primo diametro ϴ21’’ ed una zona discoidale 21’ con un secondo diametro ϴ21’ sostanzialmente maggiore del primo diametro ϴ21’’. Le zone discoidali 21’ potranno comprendere due facce opposte, una prima faccia definente la stessa superficie di battuta 25 e la faccia opposta comprendente la superficie di riscontro 24.

Opportunamente, il corpo cavo 10 potrà presentare una coppia di aperture 10’ da parti opposte aventi diametro sostanzialmente inferiore al diametro ϴ21’ della zona discoidale 21’ e sostanzialmente maggiore del diametro della zona cilindrica ϴ21’’ in modo da consentire lo scorrimento dei cursori 21 ed impedire il disinserimento degli stessi dal corpo cavo 10.

Il corpo cavo 10 potrà altresì comprendere dei bordi di estremità 12. Tramite schiacciamento del corpo cavo 10 in corrispondenza dei bordi di estremità 12 si potranno ottenere le superfici di riscontro 12’, definite all’interno del corpo cavo 10 stesso, aventi un diametro di misura inferiore al diametro ϴ10. In tal modo, le superfici di riscontro 24 delle zone discoidali 21’ potranno entrare a reciproco contatto con le superfici di riscontro 12’ impedendo l’eventuale sfilamento degli elementi 21 stessi dal corpo cavo 10.

L’ansetta 1 potrà essere utilizzabile con molteplici tipologie di casse e cinturini. Ad esempio, potranno essere previste ansette di varie lunghezze, ognuna delle quali potrà essere utilizzabile con casse la cui distanza tra le anse rientra in definiti range di misura. Allo stesso tempo, tali ansette potranno essere utilizzabili con diverse tipologie di cinturini, siano essi in due porzioni o in un pezzo unico. In quest’ultimo caso, i cinturini dovranno avere spessori uguali o inferiori alla misura l23, per potersi inserire nell’interspazio 14 definito dalla cassa e dalle ansette accoppiate.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’ansetta 1, come fin qui descritta, potrà essere parte di un kit comprendente una coppia di ansette 1 e un cinturino N, il quale potrà essere in un unico pezzo.

Nella forma di realizzazione qui illustrata a mero titolo di esempio, il cinturino N potrà essere una semplice striscia di stoffa di spessore s di misura uguale o inferiore a l23.

Operativamente, l’utente potrà accoppiare ogni ansetta 1 e la cassa C imprimendo una pressione sulla superficie operativa 23’ dei mezzi di collegamento 23 in modo da porre gli elementi 21 in posizione prossimale, comprimendo la molla 11. L’ansetta 1 potrà, quindi, essere collegata alla cassa C rilasciando gli elementi 23 in modo che i perni 22 si accoppino alle sedi S1, S2 delle anse A1 o A2. In tal modo gli elementi 21 saranno in posizione distale e la molla 11 manterrà i perni 22 nelle sedi S1, S2.

In questa configurazione, l’ansetta 1 potrà basculare attorno all’asse Y. Potrà, quindi, essere inserito un cinturino N nell’interspazio 14.

Le ansette 1, adagiandosi al polso dell’utente, fungeranno altresì da fermo per il cinturino N stesso quando l’orologio sarà indossato.

In tal modo, il cinturino N risulterà teso e non presenterà particolari rigonfiamenti a contatto con il polso dell’utilizzatore.

Si comprende che sarà altrettanto semplice il cambio di cinturino e/o il disaccoppiamento degli elementi 22 e la cassa C. Quest’ultima operazione sarà effettuabile imprimendo nuovamente una lieve pressione sulle superfici operative 23’ per disaccoppiare i perni 22 e le sedi S1 e S2.

Tutto ciò sarà effettuabile senza l’utilizzo di strumentazione dedicata e con un’elevata praticità d’uso.

L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela dell’invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un’ansetta utilizzabile con una cassa (C) di orologio avente almeno una coppia di anse affacciate (A1, A2) comprendenti rispettivamente almeno una coppia di prime e seconde sedi (S1, S2) e con un cinturino (N), l’ansetta (1) comprendendo: - una barra principale (13) definente un primo asse (X) destinata a restare affacciata alla cassa (C) per realizzare un interspazio (14) per il passaggio o per il fissaggio del cinturino (N); - una coppia di perni di collegamento (22) giacenti su un secondo asse (Y) sostanzialmente parallelo a detto primo asse (X) destinati ad impegnarsi selettivamente con le sedi (S1, S2) delle anse (A1, A2) della cassa (C) di orologio in modo da fissare l’ansetta (1) a quest’ultimo; in cui l’ansetta (1) è costituita da almeno un primo ed almeno un secondo elemento operativo (20’; 10, 20’’) comprendenti rispettive prime porzioni di estremità che includono un rispettivo perno di collegamento (22) e seconde porzioni di estremità opposte (21, 10) fra loro telescopicamente accoppiate per realizzare detta barra principale (13), detti almeno un primo ed almeno un secondo elemento operativo (20’; 10, 20’’) essendo reciprocamente scorrevoli fra una posizione reciprocamente distale in cui detti perni di collegamento (22) sono impegnati con le sedi (S1, S2) delle anse (A1, A2) della cassa (C) di orologio ed una posizione reciprocamente prossimale in cui l’ansetta (1) è rimovibile dalla cassa (C) di orologio; in cui ognuno di detti almeno un primo ed almeno un secondo elemento operativo (20’; 10, 20’’) comprende inoltre una rispettiva porzione di collegamento (23) interposta fra le rispettive prime e seconde porzioni di estremità (22; 21, 10), ognuna di dette porzioni di collegamento (23) definendo un terzo asse (Z) trasversale rispetto a detti primo e secondo asse (X, Y) per spaziare reciprocamente questi ultimi e consentire la rotazione del primo asse (X) attorno al secondo asse (Y); in cui ognuna di dette porzioni di collegamento (23) include una superficie operativa (23’) destinata a essere impegnata da un utente per promuovere lo scorrimento di detti almeno un primo ed almeno un secondo elemento operativo (20’; 10, 20’’) dalla posizione reciprocamente distale a quella reciprocamente prossimale.
2. 2. Ansetta secondo la rivendicazione precedente, comprendente inoltre mezzi elastici (11) di contrasto agenti su detti almeno un primo e secondo elemento operativo (20’; 10, 20’’) per mantenere questi ultimi in detta posizione reciprocamente distale.
3. 3. Ansetta secondo la rivendicazione 2, in cui detto almeno un primo elemento operativo (20’) comprende una prima superficie di battuta (25), detto almeno un secondo elemento operativo (10, 20’’) comprendendo una seconda superficie di battuta (25), dette prima e seconda superfici di battuta (25) essendo suscettibili di restare reciprocamente affacciate, detti mezzi elastici di contrasto (11) essendo interposti tra dette prima e seconda superfici di battuta (25).
4. 4. Ansetta secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta seconda porzione di estremità (10) di detto almeno un secondo elemento operativo (10, 20’’) comprende un corpo cavo (10), detta seconda porzione di estremità (21) di detto almeno un primo elemento operativo (20’) scorrendo internamente a quest’ultimo lungo detto primo asse (X).
5. 5. Ansetta secondo la rivendicazione precedente, in cui detta seconda porzione di estremità (21) di detto almeno un primo elemento operativo (20’) definisce un primo cursore (21), detto almeno un secondo elemento operativo (10, 20’’) comprendendo un secondo cursore (21) scorrevole internamente a detto corpo cavo (10) e solidalmente collegato con detta porzione di collegamento (23) di detto almeno un secondo elemento operativo (10, 20’’), detti primo e secondo cursore (21) comprendendo rispettivamente dette prima e seconda superfici di battuta (25).
6. 6. Ansetta secondo la rivendicazione precedente, in cui detto corpo cavo (10) definisce detta barra principale (13), detto corpo cavo (10) comprendendo almeno una coppia di bordi d’estremità (12), questi ultimi e detti cursori (21) essendo reciprocamente configurati in modo da impedire il disinserimento di detti cursori (21) da detto corpo cavo (10).
7. 7. Ansetta secondo la rivendicazione precedente, in cui detti primo e secondo cursore (21) comprendono una zona cilindrica (21’’) con un primo diametro (ϴ21’’) ed una zona discoidale (21’) con un secondo diametro (ϴ21’) sostanzialmente maggiore di detto primo diametro (ϴ21’’), dette zone discoidali (21’) comprendendo due facce opposte, una prima faccia definente rispettivamente dette prima e seconda superfici di battuta (25) e la faccia opposta comprendente una prima superficie di riscontro (24), detti bordi d’estremità (12) includendo una seconda superficie di riscontro (12’) per detta prima superficie di riscontro (24).
8. 8. Ansetta secondo la rivendicazione precedente, in cui detto corpo cavo (10) è sostanzialmente cilindrico e presenta un terzo diametro (ϴ10), detto corpo cavo (10) presentando una coppia di aperture (10’) opposte aventi diametro sostanzialmente inferiore a detto secondo diametro (ϴ21’) di detta zona discoidale (21’) e sostanzialmente maggiore di detto primo diametro (ϴ21’’) di detta zona cilindrica (21’') in modo da consentire lo scorrimento di detti primo e secondo cursore (21) nel corpo cavo (10) ed impedire il disinserimento dello stesso dal corpo cavo (10).
9. 9. Un kit utilizzabile con una cassa (C) di orologio per il fissaggio di quest’ultima al polso di un utente, la cassa (C) presentando almeno una coppia di anse affacciate (A1, A2) e spaziate di una distanza predeterminata (d1), il kit comprendendo: - un cinturino (N) avente almeno una porzione di una larghezza predeterminata (l) sostanzialmente uguale o inferiore a detta distanza predeterminata (d1); - almeno una coppia di ansette (1) in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, detta almeno una coppia di ansette (1) essendo operativamente accoppiabile con detta almeno una coppia di anse (A1, A2) in modo da definire un interspazio (14) per il passaggio e/o per il fissaggio del cinturino (N).
10. 10. Kit in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detto cinturino (N) è realizzato in un pezzo unico.