IT201800006705A1 - Dispositivo, sistema e metodo per la prova di dispositivi avvitatori - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo “Dispositivo, sistema e metodo per la prova di dispositivi avvitatori”

La presente invenzione si riferisce ad un innovativo dispositivo di prova, ad un innovativo sistema di prova e ad un innovativo metodo di prova per dispositivi avvitatori.

Qui con dispositivo avvitatore si intende un qualsiasi strumento che esegue un serraggio di un giunto con controllo di coppia e angolo, ad esempio un avvitatore elettronico motorizzato o una chiave dinamometrica elettronica. Nella tecnica nota è ben conosciuta la necessità di provvedere ad un periodico controllo dei dispositivi avvitatori al fine di assicurare una loro costanza e precisione di funzionamento.

Solitamente, per il controllo vengono impiegati dei banchi di prova che testano il dispositivo avvitatore simulando una vite in serraggio e rilevando il comportamento del dispositivo durante la simulazione.

Tuttavia, poiché la prova in tale modo avviene mediante una simulazione a volte nasce comunque l’esigenza di provare il comportamento del dispositivo avvitatore sul campo.

A tale scopo, vengono impiegati dei dispositivi di prova che consistono in un trasduttore rotante di coppia e angolo che viene temporaneamente inserito fra il dispositivo avvitatore e il giunto reale da avvitare. Tale trasduttore rileva così l’andamento reale sul campo della coppia e dell’angolo durante una normale operazione del dispositivo avvitatore. I risultati della misura vengono poi trasferiti ad un sistema elettronico (ad esempio un personal computer) per l’analisi e il controllo di conformità.

Solitamente tali dispositivi di prova devono essere connessi stabilmente al sistema elettronico che memorizza i dati di analisi mano a mano che vengono rilevati dal dispositivo. Inoltre, solitamente occorre un certo addestramento per la persona che gestisce il sistema e che deve individuare ogni volta esattamente su quale dispositivo avvitatore viene eseguita la prova e deve associare i dati di misura al dispositivo avvitatore. Tutto ciò comporta una certa scomodità di utilizzo e ostacola il normale impiego del dispositivo avvitatore da parte di chi normalmente lo usa sul campo. Ad esempio, nell’industria (ad esempio l’industria automobilistica) solitamente si hanno stazioni di assemblaggio dove sono presenti uno o più operatori ciascuno con il proprio dispositivo avvitatore e che eseguono operazioni di serraggio su varie parti degli oggetti che giungono alla stazione.

In tale situazione è facile immaginare l’ostacolo che rappresenta l’arrivo di un ulteriore operatore incaricato di rilevare con un dispositivo di prova il funzionamento dei vari dispositivi avvitatori e che deve porre sequenzialmente il dispositivo di prova fra ciascun avvitatore e ciascun giunto che viene serrato da quel particolare avvitatore e deve anche individuare l’avvitatore specifico, impostare il sistema di analisi con i dati dell’avvitatore sottoposto in quel momento a misura ed eventualmente inserire nel sistema le indicazioni necessarie ad individuare il giunto sul quale il dispositivo avvitatore sta operando.

Scopo generale della presente invenzione è ovviare ai summenzionati inconvenienti della tecnica nota, fornendo un dispositivo che permetta di verificare sul campo i dispositivi avvitatori con rapidità ed efficienza.

Ulteriore scopo è fornire un sistema di prova dotato di tale dispositivo.

Ulteriore scopo è fornire un metodo di prova con tale dispositivo e sistema. In vista di tali scopi si è pensato di realizzare un dispositivo di prova per la prova di dispositivi avvitatori, comprendente un corpo esterno nel quale è supportato ruotabilmente un albero con una estremità destinata alla connessione con un dispositivo avvitatore e una opposta estremità destinata alla connessione con un giunto da avvitare, il dispositivo comprendendo inoltre un primo trasduttore per la rilevazione dell’angolo di rotazione dell’albero e un secondo trasduttore per la rilevazione della coppia trasmessa dall’albero fra le due estremità, caratterizzato dal fatto di comprendere internamente una unità di controllo, un modulo di comunicazione NFC che è adatto alla ricezione di un codice identificativo dall’esterno, una memoria, e mezzi di comunicazione per comunicare con l’esterno, il primo e il secondo trasduttore, il modulo di comunicazione, la memoria e i mezzi di comunicazione essendo connessi all’unità di controllo in modo che l’unità di controllo memorizza nella memoria un codice identificativo ricevuto dal modulo di comunicazione NFC associandolo nella memoria a dati di prova ricavati dal primo e dal secondo trasduttore e, con i mezzi di comunicazione, invia all’esterno dati ricavati dal contenuto della memoria (30).

Si è inoltre pensato di realizzare un sistema di prova comprendente almeno un dispositivo di prova come sopra menzionato e almeno un tag NFC per l’invio di un codice identificativo al modulo di comunicazione.

Si è inoltre pensato di realizzare un metodo per l’esecuzione e gestione di prove del funzionamento di almeno un dispositivo avvitatore su un giunto in almeno una stazione di assemblaggio, comprendente un sistema di prova secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente i passi di impiegare il dispositivo di prova per:

a) ricevere, attraverso il modulo di comunicazione NFC, almeno un codice identificativo associato al dispositivo avvitatore e/o al giunto e/o alla stazione di assemblaggio;

b) memorizzare l’almeno un codice identificativo nella memoria;

c) acquisire dal primo e dal secondo trasduttore misure di angolo e coppia durante l’azione del dispositivo avvitatore sul giunto;

d) memorizzare dati ricavati da tali misure nella memoria e associarli all’almeno un codice identificativo;

ripetere se necessario i passi a)-d) per altri o lo stesso dispositivo avvitatore; e, infine:

e) trasferire dati ricavati dal contenuto della memoria ad una unità esterna di analisi.

Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista schematica di un dispositivo di prova per dispositivi avvitatori e una parte di un sistema con tale dispositivo, realizzati secondo l’invenzione;

-figura 2 rappresenta una vista schematica del dispositivo di prova di figura 1 connesso ad un’altra possibile parte di un sistema secondo l’invenzione; Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato schematicamente un dispositivo di prova, indicato genericamente con 10, realizzato secondo l’invenzione.

Tale dispositivo è destinato ad essere temporaneamente inserito fra un dispositivo avvitatore 11 (ad esempio un avvitatore motorizzato o una chiave dinamometrica elettronica) e un giunto 12 da avvitare.

Il dispositivo di prova comprende un involucro o corpo esterno 13 che supporta ruotabilmente un albero 14 con le due estremità che si affacciano su opposti lati del corpo 13.

L’albero 14 comprende ad una sua estremità un innesto 15 per il dispositivo avvitatore e all’estremità opposta un innesto 16 destinato a connettersi alla estremità di manovra del giunto 12. Ad esempio, la connessione può essere realizzata per tramite di una bussola 17 che a sua volta è adatta ad innestarsi al giunto 12.

Ad esempio la bussola 17 può essere la stessa impiegata dal dispositivo avvitatore 11 e che viene temporaneamente smontata dalla estremità dell’avvitatore per essere montata sull’estremità 16.

Il dispositivo 10 comprende un trasduttore 18 (ad esempio un encoder incrementale) per rilevare l’angolo di rotazione dell’albero 14 e un trasduttore 19 (ad esempio a cella di carico) per rilevare la coppia trasmessa attraverso l’albero 14. Tali trasduttori 18 e 19 sono in sé sostanzialmente noti e non saranno qui ulteriormente mostrati o descritti.

Il dispositivo di prova 10 comprende anche una unità elettronica 20 (ad esempio a microprocessore opportunamente programmato) che elabora i segnali ricevuti dai trasduttori.

Il dispositivo di prova 10 comprende anche una memoria 30 nella quale l’unità elettronica 20 memorizza i dati delle prove effettuate e una modulo di comunicazione senza fili 31, vantaggiosamente di tipo NFC (Near Field Communication), che permette alla unità 20 di almeno ricevere dati dall’esterno o, preferibilmente di scambiare, dati con l’esterno. Una comunicazione NFC è stata trovata particolarmente vantaggiosa perché avviene a corto raggio (in genere non più di una decina di centimetri, e perciò evita interferenze e permette una facile comunicazione punto a punto fra due dispositivi semplicemente avvicinando i due dispositivi entro il campo di azione stabilito per la comunicazione NFC. Ciò consente un facile impiego del dispositivo secondo l’invenzione, come sarà chiaro nel seguito

Il dispositivo 10 prevede anche vantaggiosamente una batteria elettrica interna 32 per la sua alimentazione autonoma.

Il dispositivo può memorizzare nella memoria 30 un codice identificativo ricevuto attraverso il modulo 31 e associarlo alle misure effettuate che vengono anch’esse memorizzate nella memoria 30. La memorizzazione e associazione del codice con le misure può essere ad esempio comandata dalla pressione di un pulsante 34, oppure essere automaticamente attivata alla ricezione di un codice identificativo da parte del modulo 31.

Ad esempio, l’unità 20 può essere attivata dalla pressione del tasto 34 per memorizzare nella memoria 30 il primo codice ricevuto dal modulo 32 dopo la pressione del tasto 34. Successivamente, le misure di angolo e coppia effettuate sull’albero 14 sono anch’esse memorizzate (ad esempio come successione o curve di valori) nella memoria 30 in modo da essere associate al codice. Ad esempio, le misure possono essere memorizzate nella memoria 30 sotto forma di una tabella, con i codici identificativi che nella memoria 30 realizzano un indice alle varie misure nella tabella.

La memoria 30 può comprendere una o più zone di memorizzazione dei codici identificativi e una o più zona di memorizzazione dei dati di misura ricavati dai traduttori 18 e 19 e associati ai codici identificativi memorizzati. Nel caso di memorizzazione dei codici tramite la pressione del tasto 34, una ulteriore pressione sul tasto 34 permette ad esempio di ripetere il ciclo con un successivo codice ricevuto e nuove successive misure di angolo e coppia, e così via, fino ad esempio all’esaurimento della memoria 30.

In alternativa, il ciclo di memorizzazione e associazione può essere attivato ogni volta che il modulo 31 riceve un codice identificativo, anziché alla pressione del tasto 34. In aggiunta o in alternativa il tasto 34 può anche servire per accendere e spegnere il dispositivo di prova 10.

Sul dispositivo di prova 10 possono anche essere presenti dispositivi o unità 39 di visualizzazione di informazioni, rappresentati ad esempio da un display o da spie luminose (in particolare LED), comandati dall’unità 20 per visualizzare informazioni del dispositivo 10. Ad esempio, i dispositivi di visualizzazione possono dare indicazioni sulla corretta ricezione di un codice identificativo, dell’inizio o del termine delle misure, dello stato di riempimento della memoria 30, dello stato di carica delle batterie interne, ecc.

Con il summenzionato dispositivo di prova secondo l’invenzione è possibile un facile ed efficace funzionamento stand-alone del dispositivo di prova stesso.

Infatti, ad un utilizzatore basta avvicinare il dispositivo 10 ad qualsiasi dispositivo che emette un codice identificativo valido e ricevibile dal modulo 31 e successivamente impiegare il dispositivo 10 fra un dispositivo avvitatore da controllare e un giunto da serrare con tale dispositivo avvitatore. Il dispositivo 10 memorizzerà il ciclo di misura e lo assocerà al codice identificativo. Lo stesso utilizzatore del dispositivo avvitatore può eseguire con facilità tale operazione senza necessità dell’intervento di un ulteriore operatore specializzato.

L’operazione di prova può essere ripetuta su un numero qualsivoglia di dispositivi avvitatori fino all’esaurimento della memoria 30.

I codici identificativi associati alle misure di coppia e angolo nella memoria 30 permettono di distinguere successivamente le varie prove fra loro e risalire al dispositivo avvitatore e/o alla stazione e/o al giunto e/o all’operatore che ha eseguito le prove.

Ad esempio, se i dispositivi avvitatori comprendono un sistema di trasmissione NFC di un loro codice identificativo univoco, basta avvicinare il dispositivo 10 secondo l’invenzione all’avvitatore da provare perché l’avvitatore venga riconosciuto e associato alle misure effettuate su di esso dal dispositivo di prova 10.

Se desiderato, i codici identificativi che vengono associati ad una misura possono anche essere più di uno per associare tale misura a più elementi. Ad esempio, può essere previsto che il dispositivo 10 riceva un codice identificativo per individuare il dispositivo avvitatore, un codice identificativo per individuare il giunto che viene serrato e/o un codice identificativo per individuare la stazione di assemblaggio dove il giunto viene serrato. I vari codici identificativi possono anche contenere una parte di codice con l’informazione che individua il tipo di elemento al quale appartiene il codice. Ad esempio, per ogni codice ricevuto si potrà avere una parte di codice che contiene l’informazione che indica che il codice è quello che identifica un avvitatore, un giunto o una stazione.

Un codice potrà essere anche impiegato per identificare l’operatore che esegue l’operazione di serraggio.

Per fare giungere il voluto codice identificativo al dispositivo 10 possono essere impiegate varie soluzioni.

In particolare, secondo un aspetto dell’invenzione può essere previsto un sistema del quale faccia parte oltre che il dispositivo 10 anche uno o più tag NFC 33 che possono scambiare dati con il modulo 31. I tag NFC possono essere vantaggiosamente realizzati in forma di etichette, tessere o altri elementi da applicare ove necessario.

Vantaggiosamente, ciascun tag NFC contiene un codice identificativo univoco come sopra accennato e che viene emesso dal tag verso il modulo 31 quando tag e modulo 31 sono avvicinati entro lo stabilito campo di trasmissione NFC. Il dispositivo 10 riconosce il codice emesso e lo memorizza nella memoria 30.

Vantaggiosamente, un tag 33 sarà associato ad un corrispondente dispositivo avvitatore in modo che il codice nel tag individui univocamente tale dispositivo avvitatore.

Sempre vantaggiosamente un tag 33 potrà anche essere associato ad un corrispondente giunto da avvitare in modo che il codice nel tag individui univocamente tale giunto.

Sempre vantaggiosamente un tag 33 potrà anche essere associato ad una corrispondente stazione dove vengono impiegati i dispositivi avvitatori in modo che il codice nel tag individui univocamente tale stazione, ecc..

In particolare, tag adesivi possono essere applicati su ciascun avvitatore, su una superficie in prossimità di ciascun giunto da serrare e che deve essere individuato, e/o all’ingresso di ciascuna stazione che si vuole distinguere.

L’utilizzatore del dispositivo di prova, che può essere anche lo stesso utilizzatore di un dispositivo avvitatore, quando deve eseguire una prova deve solo avvicinare il dispositivo di prova al tag o ai tag 33 corretti e poi inserire il dispositivo 10 fra avvitatore e giunto ed effettuare una normale operazione di serraggio, come se il dispositivo 10 non ci fosse. Terminata la prova può riporre il dispositivo 10, passarlo ad un altro utilizzatore o impiegarlo per un’altra prova dopo averlo avvicinato ai corrispondenti tag.

L’interferenza con le normali operazioni di serraggio sul campo è perciò minima.

Il dispositivo di prova 10, comprende inoltre vantaggiosamente mezzi di comunicazione almeno per l’invio all’esterno di dati. Tali mezzi possono comprendere un connettore 24 e/o dispositivi di comunicazione senza fili. Questi ultimi possono anche essere vantaggiosamente costituiti o comprendere lo stesso modulo di comunicazione 31. Come sarà chiaro nel seguito, i dati inviati all’esterno possono essere ricavati dall’unità 20 dal contenuto della memoria 30.

Al termine di tutte le operazioni di prova (ad esempio a fine giornata) è perciò possibile scaricare in una adatta unità o dispositivo di analisi esterna 21 i dati delle prove eseguite e che sono ricavati dalla unità 20 dai dati memorizzati nella memoria 30 del dispositivo 10 e che comprendono le misure e gli associati codici identificativi. L’unità di analisi 21 potrà così separare le varie prove e riconoscere con quale dispositivo avvitatore ed eventualmente da chi e/o su quale giunto e/o in quale stazione sono state eseguite. L’unità di analisi potrà comprendere o essere collegata ad un monitor sul quale mostrare le prove e i dati identificativi associati ed eventualmente una tastiera di selezione e comando. L’operazione di analisi sui dati trasferiti dal dispositivo 10 potrà essere eseguita eventualmente da personale specializzato (ad esempio incaricato del controllo qualità), che grazie alle innovative caratteristiche dell’invenzione non deve necessariamente esser presente durante le operazioni di prova sul campo.

L’unità di analisi esterna può essere di un tipo in sé essenzialmente noto per tale tipo di analisi. Ad esempio essa può comprendere una adatta e in sé nota interfaccia di connessione e un personal computer con un adatto programma che permette di mostrare, analizzare, salvare, ecc. i dati delle misure operate dal dispositivo di prova, come ora facilmente immaginabile dal tecnico esperto.

Come sopra accennato, la connessione fra dispositivo di prova 10 e una unità di analisi 21 può avvenire attraverso un qualsiasi sistema noto, ad esempio attraverso un canale di comunicazione via cavo o senza fili. Ad esempio può essere previsto il connettore 24 sul corpo 13 del dispositivo e un complementare connettore 25 sull’unità di analisi 21. Connettore 24 e connettore 25 possono anche essere sostituiti da corrispondenti note unità di ricetrasmissione di dati senza fili.

In una possibile realizzazione secondo l’invenzione, il trasferimento dei dati può anche avvenire attraverso lo stesso modulo NFC 31 e un corrispondente modulo NFC 35 connesso all’unità di analisi 21. Il modulo 35 può essere contenuto in una base o culla 36 sulla quale viene riposto il dispositivo 10 e che può fare parte del sistema di prova secondo l’invenzione.

Inoltre, vantaggiosamente, la base o culla 36 può anche comprendere un in sé noto trasmettitore 37 per il trasferimento di potenza elettrica mediante accoppiamento induttivo e il dispositivo 10 potrà a sua volta comprendere un in sé noto circuito di ricarica 38 che si accoppia induttivamente al trasmettitore di potenza 37 quando il dispositivo 10 è sulla base o culla 36 per ricaricare la batteria 32 del dispositivo 10.

La comunicazione NFC può anche servire localmente alla base di ricarica per impostare la base di ricarica in modo opportuno a seconda dell’accoppiamento con uno specifico dispositivo 10 e/o ad esempio per permettere all’unità di analisi 21 di riconoscere modello e/o identità del dispositivo 10 posto sulla base.

La connessione NFC può anche servire eventualmente per scambiare parametri utili per la ricarica (quali ad esempio lo stato di carica delle batterie e/o il numero di ricariche già effettuate dallo specifico dispositivo 10). La base 36 potrà ad esempio in tale modo impostare i parametri di ricarica conseguentemente alle informazioni scambiate.

Tutto ciò semplifica ulteriormente l’uso del sistema secondo l’invenzione. Ad esempio, al termine delle prove sul campo, il dispositivo 10 può essere posto sulla sua base o culla 36 ed essere ricaricato ed eventualmente trasferire i dati all’unità di analisi 21 senza necessità di allacciare connessioni elettriche fisiche e/o operare comandi specifici.

E’ a questo punto chiaro come si siano raggiunti gli scopi dell’invenzione. Impiegando un dispositivo di prova secondo l’invenzione si può rilevare con precisione sul campo sia l’angolo sia la coppia impressi da vari dispositivi avvitatori senza ostacolare le normali operazioni di serraggio ed eventualmente senza necessità di personale esperto nel controllo di qualità e senza necessità di segnare manualmente le singole prove eseguite.

Il sistema secondo l’invenzione permette facilmente di gestire una pluralità di dispositivi di prova e permette di operare facilmente in realtà complesse ad esempio con molti dispositivi avvitatori, molte stazioni di serraggio e/o molti giunti da serrare. Il metodo impiegato permette l’esecuzione e gestione delle prove sul campo in tali realtà complesse in modo, semplice, facile e veloce, assicurando la possibilità di analisi successiva alla acquisizione delle prove sul campo.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Ad esempio, l’esatta struttura del dispositivo di prova potrà essere differente da quella mostrata a titolo di esempio e comprendere anche ulteriori sensori, elementi, accessori e dispositivi, ad esempio per trasmettere a distanza i dati, adattarsi meccanicamente a specifici dispositivi avvitatori e/o giunti da avvitare, ecc., come ora facilmente immaginabile dal tecnico esperto.

Claims (11)

1. Rivendicazioni 1. Dispositivo di prova (10) per la prova di dispositivi avvitatori, comprendente un corpo esterno (13) nel quale è supportato ruotabilmente un albero (14) con una estremità (15) destinata alla connessione con un dispositivo avvitatore e una opposta estremità (16) destinata alla connessione con un giunto da avvitare, il dispositivo (10) comprendendo inoltre un primo trasduttore (18) per la rilevazione dell’angolo di rotazione dell’albero (14) e un secondo trasduttore (19) per la rilevazione della coppia trasmessa dall’albero (14) fra le due estremità (15, 16), caratterizzato dal fatto di comprendere internamente una unità di controllo (20), un modulo di comunicazione NFC (31) che è adatto alla ricezione di un codice identificativo dall’esterno, una memoria (30), e mezzi di comunicazione (24, 31) per comunicare con l’esterno, il primo e il secondo trasduttore (18, 19), il modulo di comunicazione (21), la memoria (30) e i mezzi di comunicazione (24, 31) essendo connessi all’unità di controllo (20) in modo che l’unità di controllo memorizza nella memoria (30) un codice identificativo ricevuto dal modulo di comunicazione NFC (31) associandolo nella memoria (30) a dati di prova ricavati dal primo e dal secondo trasduttore (18, 19) e, con i mezzi di comunicazione (24, 31), invia all’esterno dati ricavati dal contenuto della memoria (30).
2. 2. Dispositivo di prova (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una batteria elettrica interna di alimentazione (32).
3. 3. Dispositivo di prova (10) secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un circuito di ricarica (38) per la ricarica induttiva della batteria elettrica interna (32).
4. 4. Dispositivo di prova (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un pulsante (34) collegato all’unità di controllo (20) per comandare la ricezione e/o memorizzazione di un codice identificativo e i dati di prova ricavati dal primo e dal secondo trasduttore (18, 19).
5. 5. Dispositivo di prova (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di comunicazione comprendono un connettore (24) e/o una unità di trasferimento di dati senza fili (31).
6. 6. Sistema di prova comprendente almeno un dispositivo di prova (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e almeno un tag NFC (33) per l’invio di un codice identificativo al modulo di comunicazione (21).
7. 7. Sistema di prova secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una base (36) di accoglimento del dispositivo (10) e dotata di un modulo di comunicazione senza fili (35) per scambiare dati con i detti mezzi di comunicazione che comprendono una unità di trasferimento di dati senza fili (31).
8. 8. Sistema di prova secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una base (36) di accoglimento del dispositivo (10) e dotata di un modulo trasmettitore (37) per il trasferimento di potenza elettrica mediante accoppiamento induttivo per trasferire potenza elettrica al dispositivo di prova (10) per ricaricare una sua batteria interna di alimentazione (32).
9. 9. Sistema di prova secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità di analisi esterna (21) che riceve dati delle prove dal dispositivo di prova (10).
10. 10. Metodo per l’esecuzione e gestione di prove del funzionamento di almeno un dispositivo avvitatore su un giunto in almeno una stazione di assemblaggio, comprendente un sistema di prova secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente i passi di impiegare il dispositivo di prova (10) per: a) ricevere, attraverso il modulo di comunicazione NFC (31), almeno un codice identificativo associato al dispositivo avvitatore e/o al giunto e/o alla stazione di assemblaggio; b) memorizzare l’almeno un codice identificativo nella memoria (30); c) acquisire dal primo e dal secondo trasduttore misure di angolo e coppia durante l’azione del dispositivo avvitatore sul giunto; d) memorizzare dati ricavati da tali misure nella memoria (30) e associarli all’almeno un codice identificativo; ripetere se necessario i passi a)-d) per altri o lo stesso dispositivo avvitatore; e, infine: e) trasferire dati ricavati dal contenuto della memoria (30) ad una unità esterna di analisi (21).
11. 11. Metodo secondo rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che, prima dell’esecuzione dei passi a)-e) si eseguono i passi di associare al dispositivo avvitatore e/o al giunto e/o alla stazione di assemblaggio un tag NFC (33) che invia un corrispondente codice identificativo al modulo di comunicazione NFC (31) quando il dispositivo di prova (10) è avvicinato ad una distanza di comunicazione fra modulo di comunicazione NFC (31) e tag NFC (33).