IT201800006153A1 - Dispositivo per gnatologia posturale - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
DISPOSITIVO PER GNATOLOGIA POSTURALE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per gnatologia posturale del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
Come noto, la gnatologia posturale è quella branca della scienza che si occupa di studiare e ripristinare il corretto equilibrio tra le due arcate dentali, i muscoli mandibolari e le ossa cranio-mandibolari risolvendo la sintomatologia che ne deriva. In particolare, al fine di definire l’effettivo equilibrio posturale, viene principalmente rilevata la presenza o meno di malocclusioni dentali.
Le malocclusioni sono sostanzialmente definibili come degli appoggi non bilanciati tra mandibola e mascella sia dal punto di vista muscolare, che anatomico, e che danno origine a problematiche di vario genere. In presenza di un disequilibrio, infatti, è facile l’insorgenza di sintomatologie dolorose come, ad esempio, cervicalgie croniche, dolori alle spalle, cefalee, vertigini, mal di schiena dorsale o lombare, sciatalgie ed altre forme.
Il quadro clinico è, perciò, estremamente variabile nelle sue manifestazioni, senza arrivare molte volte ad una diagnosi certa e ad un trattamento risolutivo, ma ricorrendo spesso a farmaci antinfiammatori ed analgesici.
Sono, tuttavia, noti vari test per mettere in evidenza una disfunzione del sistema stomatognatico: uno di questi è il test di Meersseman.
Nel test di Meersseman vengono inseriti dei rulli di cotone in bocca in modo da eliminare l’occlusione e valutare gli eventuali cambiamenti posturali.
Nel caso in cui sia presente un problema posturale che deriva dai denti, è possibile, ad esempio, evidenziarne dei cambiamenti semplicemente annullando l’informazione che proviene dai denti stessi e valutando gli adattamenti del resto del corpo.
Per fare ciò, innanzitutto, è necessario chiudere tutti gli spazi derivanti da estrazioni dentali passate per evitare che, durante la deglutizione, la lingua possa erniare in quella zona portandosi dietro l’osso joide con tutte le sue inserzioni muscolari; tale operazione può essere realizzata con gli stessi rulli di cotone o con della cera. In una seconda fase, vengono poggiati dei rulli di cotone sui denti inferiori, dietro i canini, cercando di centrare la linea mediana.
In conclusione, l’utente viene indotto a camminare e deglutire due o tre volte e poi viene nuovamente controllato dal punto di vista posturale.
Come è evidente notare, il posizionamento dei rulli di cotone ha un ruolo di primaria importanza ai fini del corretto svolgimento del test di Meersseman.
Attualmente, la configurazione dei rulli di cotone viene effettuata principalmente manualmente da parte di un operatore.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
In particolare, l’operatore deve essere necessariamente qualificato per la disposizione dei rulli di cotone al fine di garantire la riuscita del test di Meersseman. Infatti, la buona riuscita del test è spesso influenzata dall’esperienza dell’operatore che svolge tali operazioni.
In aggiunta, il fatto di operare manualmente, aumenta i tempi necessari allo svolgimento del test di Meersseman.
Al fine di risolvere, in parte, questi inconvenienti sono stati realizzati alcuni dispositivi.
Principalmente, i dispositivi adottati per la disposizione dei rulli di cotone all'interno della bocca dell’utente comprendono delle strutture complesse su cui possono essere disposti in maniera fissa i rulli di cotone.
Tali strutture sono generalmente contro-sagomate alla bocca dell’utente e devono essere inseriti all'interno di essa.
Pertanto, anche tali dispositivi comprendono una pluralità di inconvenienti.
In primo luogo, le dimensioni del dispositivo ne possono consentire o limitare l’uso su utenti di età e struttura mandibolare differente.
Inoltre, la disposizione dei rulli di cotone è dipendente dalla struttura del dispositivo stesso e, pertanto, non tiene conto delle differenze che possono caratterizzare gli utenti che utilizzano tale dispositivo.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un dispositivo per gnatologia posturale in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione ottenere un dispositivo per gnatologia posturale che abbia una struttura semplice e facilmente utilizzabile.
Un altro importante scopo dell'invenzione è realizzare un dispositivo che sia poco invasivo, all’interno della bocca di un utente, e che sia indipendente dalle dimensioni della bocca e della conformazione mandibolare dell’utente.
In conclusione, un altro importante scopo dell’invenzione è realizzare un dispositivo che consenta l’uso dello stesso, ad esempio per la realizzazione del test di Meersseman, senza la necessità di qualifiche particolari da parte dell’operatore. Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un dispositivo per gnatologia posturale come rivendicato nella annessa rivendicazione 1.
Soluzioni tecniche preferite sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell'invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell'invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra una vista in prospettiva del dispositivo secondo l’invenzione; la Fig. 2 illustra una vista laterale del dispositivo secondo l’invenzione; la Fig. 3 è una vista posteriore del dispositivo secondo l’invenzione;
la Fig. 4 rappresenta una vista dall’altro del dispositivo secondo l’invenzione; la Fig. 5 mostra una vista dall’alto del dispositivo secondo l’invenzione con i mezzi di ostruzione installati ma non ripiegati; e
la Fig. 6 illustra una vista dall’alto del dispositivo secondo l’invenzione con i mezzi di ostruzione installati e ripiegati.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarità e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoché" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di una lieve divergenza dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui è associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come “primo”, “secondo”, “superiore”, “inferiore”, “principale” e “secondario” non identificano necessariamente un ordine, una priorità di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per più chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533:1975).
Con riferimento alle Figure, il dispositivo per gnatologia posturale secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
Il dispositivo 1 per gnatologia posturale è preferibilmente atto a consentire la realizzazione del test di Meersseman senza la necessità di una particolare qualifica. Il dispositivo 1 comprende preferibilmente una porzione di impugnatura 2, una porzione di presa 3 e dei mezzi di ostruzione 5.
La porzione di presa 3 è preferibilmente vincolata ad un estremo della porzione di impugnatura 2.
Inoltre essa è atta ad alloggiare almeno parzialmente i mezzi di ostruzione 5.
Più nel dettaglio, la porzione di presa 3 definisce una linea di presa 3a.
La linea di presa 3a è sostanzialmente la direzione lungo la quale possono essere vincolati degli elementi esterni e, nella fattispecie, i mezzi di ostruzione 5.
Preferibilmente la linea di presa 3a non è rettilinea, ma è incurvata in maniera tale da incurvare almeno parte dei mezzi di ostruzione 5 vincolati alla porzione di presa 3 solidalmente alla linea di presa 3a.
Dal punto di vista strutturale, preferibilmente, la porzione di presa 3 definisce una struttura semi-tubolare centrata lungo la linea di presa 3a.
Con struttura semi-tubolare si intende una struttura sostanzialmente cilindrica cava estendentesi assialmente lungo la linea di presa 3a, e pertanto incurvata, la cui superficie laterale non è completamente chiusa.
Infatti, preferibilmente, la porzione di presa 3 definisce una struttura semi-tubolare a C, come mostrato in Fig. 1 e Fig. 2.
La linea di presa 3a definisce a sua volta un piano di presa 3b.
Il piano di presa 3b è sostanzialmente il piano entro cui la linea di presa 3a giace interamente. Preferibilmente, la porzione di impugnatura 2 definisce una linguetta estendentesi lungo il piano di presa 3b. Come già detto, la porzione di presa 3 è disposta in corrispondenza di un estremo di detta porzione di impugnatura 2.
La porzione di impugnatura 2 comprende, in particolare, una impugnatura 20 ed un foro 21.
Preferibilmente, il foro 21 è disposto adiacentemente rispetto alla porzione di presa 3. Nel dettaglio, l’impugnatura 20 ed il foro 21 consentono ad un operatore di maneggiare in maniera opportuna il dispositivo 1.
Infatti, preferibilmente, l’impugnatura 20 è atta a consentire l’appoggio di un dito da parte dell’operatore, mentre il foro 21 è atto a consentire l’inserimento di un dito da parte dell’operatore. Pertanto, preferibilmente, la porzione di impugnatura 2 consente, ad esempio, ad un operatore di maneggiare il dispositivo semplicemente con due dita.
I mezzi di ostruzione 5 sono preferibilmente atti a consentire l’ostruzione di occlusioni.
Tali mezzi, non sono parte della struttura realizzata dalla porzione di impugnatura 2 e di presa 3, ma sono removibilmente vincolabili alla porzione di presa 3.
In particolare, i mezzi di impugnatura 5 comprendono preferibilmente almeno un rullo 50. Tale rullo 50 è preferibilmente disposto lungo la linea di presa 3a e, pertanto, assume anch’esso la forma infusa dalla porzione di presa 3 ad esso. II rullo 50 può essere, ad esempio, un rullo di cotone comunemente utilizzato nelle usuali pratiche odontoiatriche.
In questo caso, il rullo 50 è ad esempio vincolato alla porzione di presa 3 lungo la propria porzione centrale.
In alternativa, i mezzi di ostruzione 5 possono comprendere due rulli 50 disposti consecutivamente lungo la linea di presa 3a e vincolati almeno parzialmente dalla porzione di presa 3.
Ad esempio, i rulli 50 possono essere vincolati alla porzione di presa 3 in maniera simmetrica, come mostrato in Fig. 5 e in Fig. 6.
In aggiunta a quanto descritto, il dispositivo 1 comprende preferibilmente anche dei mezzi di posizionamento 4.
I mezzi di posizionamento 4 sono preferibilmente adiacenti alla porzione di impugnatura 2. Inoltre, essi sono atti a consentire l’appoggio del dispositivo 1 in corrispondenza dei denti di un utente in maniera controllata. In particolare, i mezzi di posizionamento realizzano una posizione di battuta su cui appoggiare la parte interna della dentatura.
Preferibilmente, i mezzi di posizionamento 4 sono disposti lungo la superficie esterna della porzione di presa 3. Inoltre, essi comprendono una prima componente 40 ed una seconda componente 41.
Le componenti 40, 41 sono preferibilmente reciprocamente separate dalla porzione di impugnatura 2. Pertanto, esse sono preferibilmente disposte su lati opposti rispetto al piano di presa 3b.
In particolare, le componenti 40, 41 definiscono delle superfici di contatto incidenti con il piano di presa 3b in maniera tale da consentire l’adesione con i denti di un utente.
Ad esempio, le superfici di contatto possono essere sostanzialmente perpendicolari al piano di presa 3b. Con sostanzialmente perpendicolari si indica un incidenza che realizza angoli non necessariamente retti, rispetto al piano di presa 3b, ma angoli prossimi all’angolo retto con tolleranze ad esempio comprese tra ± 30°.
Dal punto di vista funzionale, preferibilmente, la prima componente 40 è atta ad aderire alla faccia palatale dei denti superiori dell’utente, mentre la seconda componente 41 è preferibilmente atta ad aderire alla faccia linguale dei denti inferiori dell’utente.
Inoltre, la seconda porzione 41 può estendersi dal piano di presa 3b maggiormente rispetto alla prima porzione 40, come mostrato in Fig. 3, in maniera tale da consentire l’appoggio del dispositivo 1 parte linguale dell'arcata inferiore.
Il dispositivo 1 può anche essere ruotato di 180° portando la seconda porzione 41 verso l'alto per meglio adattarsi alle diverse condizioni di classe dentale. Ad esempio la seconda porzione 41 può essere disposta verso il basso nelle prime e seconde classi dentali secondo Angle e verso l'alto nelle terze classi secondo Angle.
Pertanto, la configurazione di mezzi di posizionamento 4 e la porzione di impugnatura 2 consente, ad un operatore, di mantenere l’impugnatura del dispositivo 1 mentre il dispositivo 1 stesso viene correttamente posizionato.
Viceversa, la conformazione dei due elementi consente all’utente a cui è destinato il dispositivo 1 di richiudere la mandibola e serrare la bocca attorno alla porzione di presa 3, ai mezzi di ostruzione 5 ed ai mezzi di posizionamento 4 con questi ultimi a contatto con le pareti interne della dentatura. La porzione di impugnatura 2 rimane invece esterna in maniera tale, come già detto, da consentire la presa ad un operatore.
Secondariamente, preferibilmente, la porzione di impugnatura 2 consente, quando la dentatura è serrata, di mantenere bloccato il dispositivo 1 all’ interno della bocca dell’utente anche senza la presa da parte di un utente.
In questo caso la dentatura vincola la porzione di impugnatura 2 mentre i mezzi di posizionamento 4 mantengono il dispositivo correttamente posizionato.
Il funzionamento del dispositivo 1 precedentemente descritti in termini strutturali è il seguente.
Un operatore può vincolare dei mezzi di ostruzione 5 alla porzione di presa 3, preferibilmente due rulli 50, in modo tale da incurvare lievemente una parte di essi. Se necessario, l’operatore può incurvare manualmente la parte non vincolata dei rulli 50 in maniera tale da consentire agli stessi di seguire la linea di presa 3a. Una volta configurato il dispositivo 1, l’operatore può impugnare saldamente il dispositivo 1 per mezzo della zona di impugnatura 2 ed inserire lo stesso all'interno della bocca di un utente.
Una volta all'interno, l’operatore può appoggiare il dispositivo 1 alla porzione interna della dentatura dell’utente attraverso i mezzi di posizionamento 4. Tale posizionamento può avvenire a seguito del serraggio della bocca su entrambe le componenti 40, 41 , oppure a partire dalla prima componente 40 prima della chiusura della bocca o, in alternativa, a partire dalla seconda componente 41.
Il dispositivo 1 così posizionato è pronto, in tale maniera, alla realizzazione ad esempio del test di Meersseman.
Il dispositivo 1 secondo l’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, il dispositivo 1 può essere posizionato all'interno di bocche di varie dimensioni e con strutture mandibolari differenti in quanto non necessita di un collocamento invasivo basato su di una struttura fissa.
Pertanto, il dispositivo 1 utilizzabile su ogni tipo di utente.
Inoltre, il dispositivo è molto semplice e consente l'utilizzo da parte di qualsiasi operatore, anche senza una qualifica specifica.
In particolare, la difficoltà nell'eseguire il test di Meersseman consiste nel fatto che non è sufficiente posizionare i rulli, nella fattispecie due, tra le arcate dentarie, al fine di ostruire le occlusioni, ma è necessario, affinché il test fornisca un risultato, che il rapporto tra le arcate, superiore ed inferiore, sia guidato in una posizione particolare. Le componenti 40 e 41 permettono di guidare, in maniera specifica e, soprattutto, riproducibile, le arcate sempre nella medesima posizione di relazione specifica corretta.
In aggiunta, il dispositivo 1 ha una struttura poco complessa che riduce notevolmente i costi e non limita la produzione dello stesso a materiali specifici. Infatti, il dispositivo 1 può essere realizzato con qualsiasi materiale.
L’invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.
Ad esempio, la porzione di presa 3 può realizzare delle linee di presa 3a incurvate diversamente.
La linea di presa 3a può infatti avere un raggio di curvatura compreso tra 1 cm e 3 cm. Tale raggio può variare a seconda dell’utente.
Ad esempio, è possibile realizzare un dispositivo 1 con raggio di curvatura pari a 2 cm per un utente adulto ed un dispositivo con raggio di curvatura pari a 1 , 5 cm per utenti quali bimbi.
La lunghezza della struttura tubolare definita dalla porzione di presa 3 lungo la linea di presa 3a è sufficiente a consentire, in ogni caso, il vincolo stabile di rulli 50. Tale lunghezza, riferita ai raggi di curvatura precedentemente descritti può essere compresa, ad esempio, tra 1 ,5 cm e 3 cm
Il raggio della struttura tubolare può anch’esso variare. Preferibilmente tale raggio è compreso tra 2,5 mm e 4,5 mm.
In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per gnatologia posturale comprendente: - una porzione di impugnatura (2), - mezzi di ostruzione (5) atti a consentire l'ostruzione di occlusioni, ed - una porzione di presa (3) vincolata ad un estremo di detta porzione di impugnatura (2) e ad alloggiare almeno parzialmente detti mezzi di ostruzione (5), e caratterizzato dal fatto che - detta porzione di presa (3) definisce una linea di presa (3a) incurvata in maniera tale da incurvare almeno parte di detti mezzi di ostruzione (5) vincolati a detta porzione di presa (3) solidalmente a detta linea di presa (3a).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione di presa (3) definisce una struttura semi-tubolare a C centrata lungo detta linea di presa (3a).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, comprendente dei mezzi di posizionamento (4) adiacenti a detta porzione di impugnatura (2) ed atti a consentire l’appoggio di detto dispositivo (1) in corrispondenza dei denti di un utente in maniera controllata.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di posizionamento (4) sono disposti lungo la superficie esterna di detta porzione di presa (3) e comprendono una prima componente (40) ed una seconda componente (41), dette componenti (40, 41) essendo reciprocamente separate da detta porzione di impugnatura (2).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detta linea di presa (3a) definisce un piano di presa (3b) entro cui detta linea di presa (3a) è interamente disposta e dette componenti (40, 41) definiscono delle superfici di contatto incidenti con detto piano di presa (3b) in maniera tale da consentire l’adesione con i denti di un utente, detta prima componente (40) essendo atta ad aderire alla faccia palatale dei denti superiori di detto utente e detta seconda componente (41) essendo atta ad aderire alla faccia linguale dei denti inferiori di detto utente.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui dette superfici di dette componenti (40, 41) sono sostanzialmente perpendicolari a detto piano di presa (3b).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detta seconda porzione (41) si estende da detto piano di presa (3b) maggiormente rispetto a detta prima porzione (40).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detta porzione di impugnatura (2) definisce una linguetta estendentesi lungo detto piano di presa (3b) e comprende una impugnatura (20) ed un foro (21), detta impugnatura (20) essendo atta a consentire l’appoggio di un dito da parte di un operatore e detto foro (21 ) essendo adiacente rispetto a detta porzione di presa (3) ed atto a consentire l'inserimento di un dito da parte di detto operatore.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di ostruzione (5) comprendono almeno un rullo (50) disposto lungo detta linea di presa (3a).
  10. 10. Dispositivo (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di ostruzione (5) comprendono due rulli (50) disposti consecutivamente lungo detta linea di presa (3a) e vincolati almeno parzialmente da detta porzione di presa (3).
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US2914852A (en) * 1957-11-04 1959-12-01 Sr David S Fridge Cotton roll holder
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