IT201800004945A1 - Attrezzatura e metodo per produrre in automatico una calzatura con suola a tre strati - Google Patents

Attrezzatura e metodo per produrre in automatico una calzatura con suola a tre strati Download PDF

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Description

Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo:
ATTREZZATURA E METODO PER PRODURRE IN AUTOMATICO UNA CALZATURA CON SUOLA A TRE STRATI
La presente invenzione si riferisce ad un’attrezzatura e ad un metodo per produrre in automatico una calzatura con suola a tre strati, direttamente formata sulla tomaia con schiume reattive e/o polimeri termoplastici, anche di diversa densità.
Esiste una notevole varietà di pezzi stampati in materiale plastico, sia termoindurente che termoplastico, che, per necessità tecnologiche richiede l’uso di impianti a giostra. In particolare per le calzature, in cui coesistono vari materiali, anche di natura assai diversa tra loro. Infatti la suola è realizzata di solito in materiale termoplastico e poliuretani, mentre la tomaia può essere in materiali molto differenti tra loro, quali tela, pelle, cuoio, PVC rinforzato con tela, ecc.. Il collegamento tra tomaia e suola viene normalmente realizzato mediante iniezione di miscele reattive, normalmente di poliuretano termoindurente.
Calzature di questo tipo vengono realizzate di norma su impianti a giostra, comprendenti una pluralità di stazioni, in ciascuna della quali viene effettuata una lavorazione.
Le attrezzature impiegate sono quindi di tipo idoneo sia allo stampaggio ad alta pressione di polimeri termoplastici, sia all’iniezione a bassa pressione di miscele reattive. L’impianto comprende quindi iniettori sia per termoplastici, sia per miscele reattive.
Le operazioni che vengono effettuate per ottenere una calzatura sono, a grandi linee, le seguenti.
In primo luogo viene formato lo strato inferiore, ovvero il battistrada, mediante l’iniezione o colata a stampo aperto di un polimero termoplastico o un elastomero. Quindi viene calzata la tomaia su un’apposita forma, la quale viene posta sulla suola, lasciando un’apposita intercapedine che viene riempita da una miscela reattiva, la quale provoca l’adesione della tomaia al battistrada e costituisce lo strato superiore della suola. Seguono operazioni di contornatura e finitura. La suola può essere costituita di vari materiali, anche di diversi colori.
Ciascuna di dette operazioni viene effettuata in un’apposita stazione dell’impianto a giostra e l’attrezzatura si configura automaticamente per l’esecuzione dell’operazione stessa.
Quella descritta a grandi linee è la procedura normalmente utilizzata per la realizzazione di calzature provviste di suola a due strati.
Per la realizzazione di detta intercapedine, ovvero della cavità in cui viene iniettata la miscela reattiva che unisce la tomaia al battistrada, la tecnica nota prevede di movimentare una coppia di semianelli che si muovono su guide ricavate all’interno di una sorta di “cassetta” che contiene anche gli attuatori, con limitata corsa parallela contrapposta.
Un particolare tipo di suole prevede, oltre a detti strato inferiore, che funge da battistrada, e strato superiore, che ha la funzione di collegare la tomaia al battistrada, uno strato intermedio, o parte di strato intermedio che, oltre ad una funzione estetica, spesso ha una funzione di ammortizzamento e/o sostentamento del piede, e perciò è chiamato anche strato tecnico. Per produrre detto tipo di suola, occorre realizzare l’intercapedine in cui iniettare detto strato intermedio. Per far ciò occorrerebbe utilizzare un’ulteriore coppia di semianelli che però, soprattutto per problemi di ingombro, non si riesce a movimentare con mezzi automatici. Per realizzare calzature con suola a tre strati, la tecnica nota prevede che lo strato inferiore, cioè la suola battistrada, oppure lo strato intermedio, cioè lo strato tecnico, vengano formati a parte ed inseriti nello stampo manualmente o tramite un robot ed inoltre parti di stampo vengono spostate manualmente. Questo fatto provoca principalmente i seguenti tre inconvenienti.
Un primo inconveniente consiste nel fatto di dover impegnare una seconda linea di produzione per lo stampaggio fuori linea dello strato da inserire nella suola.
Un secondo inconveniente consiste nel fatto di dover impiegare operatori in più e/o robots, per l’inserimento dello strato prodotto fuori linea e le movimentazioni dello stampo.
Un terzo inconveniente consiste nella possibilità che detto strato inserito sia posizionato in modo non corretto, con conseguente scarto della calzatura prodotta.
Il brevetto IT1421176, a nome della stessa richiedente, descrive un’attrezzatura per lo stampaggio di polimeri termoplastici e termoindurenti, elastomeri e miscele reattive, in particolare per la produzione di calzature, atta ad essere impiegata su impianti a giostra.
L’attrezzatura conforme al brevetto IT1421176 è stata sviluppata per risolvere un problema particolare degli impianti a giostra, cioè lo spazio angusto nel quale sono costretti ad agire gli operatori per la pulizia dello stampo e l’applicazione del distaccante. Il problema era stato risolto mediante un differente sistema di movimentazione dei semianelli che consentiva di eliminare la cassetta.
Scopo della presente invenzione è quello di risolvere i suddetti inconvenienti della tecnica anteriore per la produzione di suole a tre strati, fornendo un’attrezzatura e un metodo per realizzare una calzatura con suola in tre strati, anche di diversi materiali e densità, ottenendo detti secondo e terzo strato mediante l’iniezione/colata di schiume poliuretaniche su di una suola battistrada stampata nello stesso ciclo.
L’attrezzatura, conforme alla rivendicazione 1, è del tipo comprendente:
- un semistampo inferiore atto ad essere accoppiato successivamente con un primo semistampo superiore e una forma, essendo previsti primi mezzi atti a movimentare detto semistampo inferiore e secondi mezzi atti a movimentare detto primo semistampo superiore e detta forma (11), in modo da determinare detti accoppiamenti;
- una prima coppia di semianelli atti a serrarsi su detto semistampo inferiore e detta forma, essendo previsti terzi mezzi atti a movimentare detta prima coppia di semianelli;
in cui:
- accoppiando detto semistampo inferiore con detto primo semistampo superiore si ottiene una cavità inferiore atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato inferiore battistrada della suola;
- accoppiando detto semistampo inferiore con detta forma, su cui viene calzata detta tomaia, si ottiene una cavità superiore, delimitata anche da detta prima coppia di semianelli, atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato superiore di collegamento di detta suola con detta tomaia, delimitata anche da detta prima coppia di semianelli, atta a ricevere il materiale che costituisce lo strato superiore di collegamento di detta suola con detta tomaia.
Detta attrezzatura è caratterizzata dal fatto di prevedere:
- un secondo semistampo superiore, atto ad essere accoppiato con detto semistampo inferiore, essendo previsti quarti mezzi atti a movimentare detto secondo semistampo superiore, in modo da determinare detto accoppiamento;
- una seconda coppia di semianelli, atti a serrarsi su detti semistampo inferiore e secondo semistampo superiore, per delimitare una cavità intermedia atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato intermedio della suola, essendo previsti quinti mezzi atti a movimentare detta seconda coppia di semianelli. Il metodo, conforme alla rivendicazione 11, per la produzione in automatico di una calzatura con suola a tre strati, comprendente:
- uno strato inferiore battistrada;
- uno strato intermedio;
- uno strato superiore di collegamento con una tomaia; detti tre strati essendo direttamente iniettati/colati in stampo con schiume reattive e/o polimeri termoplastici, anche di diversa densità, detta suola essendo formata direttamente su detta tomaia, detto metodo essendo del tipo comprendente le seguenti operazioni:
- colata/iniezione del materiale che costituisce detto strato inferiore battistrada in una cavità inferiore compresa tra un semistampo inferiore e un primo semistampo superiore e preferibilmente delimitata dalla seconda coppia di anelli;
- compressione di consolidamento sul materiale inserito in detta cavità inferiore;
- inserimento del materiale che costituisce detto strato superiore di collegamento in una cavità superiore compresa tra detto strato inferiore battistrada, una forma su cui è inserita una tomaia ed una prima coppia di semianelli;
- compressione di consolidamento sul materiale inserito in detta cavità superiore;
caratterizzato dal fatto di prevedere ulteriormente la seguente operazione:
- inserimento del materiale che costituisce detto strato intermedio in una cavità intermedia compresa tra detto strato inferiore battistrada, un secondo semistampo superiore ed una seconda coppia di semianelli;
detta operazione essendo effettuata dopo la formatura di detto strato inferiore battistrada e prima della formatura di detto strato superiore di collegamento.
Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
È evidente che una procedura che preveda la formazione di tutte le parti della calzatura in un unico ciclo presenta vari vantaggi che vanno dalla semplificazione della procedura stessa, in quanto non sono previste operazioni fuori linea, e non richiede l’intervento umano per l’inserimento manuale di uno degli strati.
L’impiego di un’attrezzatura secondo l’invenzione consente quindi di realizzare una calzatura provvista di suola a tre strati completamente in automatico e senza operazioni compiute al di fuori del ciclo produttivo principale. Ne consegue un aumento della produzione ed anche della qualità, nonché della riduzione degli scarti, in quanto, come verrà meglio specificato nel seguito, le operazioni di inietto-compressione non sono ostacolate dalla presenza di una parte della suola già formata. Inoltre sono esclusi difetti di posizionamento di uno degli strati.
Resta inteso che tutte le rivendicazioni allegate formano parte integrante della presente descrizione.
Risulterà immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalità equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- le Figg. 1 e 2 mostrano un’attrezzatura per la produzione di calzature con suole costituite da tre strati, secondo la presente invenzione;
- le Figg. 3 e 4 mostrano mostrato in pianta il meccanismo di chiusura dello stampo;
- la Fig. 5 mostra una variante dell’attrezzatura secondo l’invenzione;
- le Figg. 6, 7 e 8 mostrano le configurazioni dell’attrezzatura per la realizzazione dei vari strati che compongono la suola;
- le Figg. da 9 a 14 mostrano la sequenza delle operazioni per realizzare una suola a tre strati;
- le Figg. da 15 a 21 mostrano la sequenza delle operazioni per realizzare una suola a tre strati con un inserto inglobato nello strato intermedio;
- le Figg. da 22 a 27 mostrano la sequenza delle operazioni per realizzare una suola a due strati che esteticamente appare come formata da tre strati.
Con riferimento alle Figg. 1 e 2, con (1) è indicata un’attrezzatura, secondo l’invenzione, per la realizzazione di calzature con suole costituite da tre strati, anche di diversa densità. Detta attrezzatura (1) comprende uno stampo componibile (2) e mezzi atti alla movimentazione delle parti che compongono detto stampo (2).
Lo stampo (2), mostrato in dettaglio in Fig. 2, comprende un semistampo inferiore (3), movimentato verticalmente da un attuatore idraulico o pneumatico (4). Detto semistampo inferiore (3) viene accoppiato in sequenza ad un primo semistampo superiore (5) e ad un secondo semistampo superiore (6), detti semistampi superiori (5, 6) essendo montati su una torretta girevole (7), a sua volta movimentata da un sistema meccanico comprendente una slitta verticale (8) che scorre su una copia di guide (9) e azionata da una vite (10).
Sulla torretta girevole (7) è montata anche una forma (11) sulla quale viene calzata una tomaia (11a), rappresentata nella successiva Fig. 7.
Lo stampo (2) comprende anche una prima coppia di semianelli (12a, 12b), e una seconda coppia di semianelli (19a, 19b).
Detti primi semianelli (12a, 12b) sono montati su una coppia di bracci (13a, 13b) fulcrati su un perno (14) (visibile nelle successive Figg. 3 e 4), ad asse sostanzialmente verticale, ed azionati da un attuatore (15) attraverso un meccanismo a “ginocchiera” (16) che assicura il ritegno dei bracci in posizione di chiusura.
Tra detti primi semianelli (12a, 12b) e detti bracci (13a, 13b) sono interposte prime piastre di supporto (17a, 17b) ed una pluralità di attuatori (18a, 18b), i quali hanno una corsa di alcuni millimetri (ad esempio inferiore a 10 mm) ed hanno lo scopo di effettuare il serraggio dei primi semianelli (12a, 12b) effettuando una corsa rettilinea e perpendicolare al piano di divisione degli anelli della calzatura. I secondi semianelli (19a, 19b) sono montati su seconde piastre di supporto (20a, 20b) rispetto alle quali possono scorrere verticalmente. Dette seconde piastre di supporto (20a, 20b) sono a loro volta montate su guide rettilinee (21) perpendicolari al piano di divisione degli anelli della calzatura e sono movimentate da una coppia di attuatori (22a, 22b). Inoltre detta seconda coppia di semianelli (19a, 19b) è scorrevole verticalmente rispetto a dette seconde piastre di supporto (20a, 20b). In questo modo, quando il semistampo inferiore (3) è movimentato verso l’alto da detto attuatore (4), preme su detti secondi semianelli (19a, 19b) che si muovono in blocco con detto semistampo inferiore (3).
La seconda coppia di semianelli (19a, 19b) è conformata sulla parte superiore in modo atto a:
- interagire con il secondo semistampo superiore (6) per delimitare una cavità intermedia (40b) atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato intermedio (30a) di una suola (30);
- interagire con la parte inferiore di detta prima coppia di semianelli (12a, 12b) per concorrere a delimitare una cavità superiore (40c) atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato superiore di collegamento (30c) di detta suola (30) a detta tomaia (11a).
Nelle Figg. 3 e 4 è mostrato in pianta il meccanismo di chiusura dello stampo. Le figure stesse mostrano anche la sequenza dei movimenti effettuati per ottenere detta chiusura.
Come si vede dalla Fig. 3, i due primi semianelli (12a, 12b), essendo montati sui bracci (13a, 13b) che sono fulcrati sul perno (14), effettuano la corsa di avvicinamento compiendo una traiettoria circolare, mentre è preferibile che l’ultimo tratto della corsa di chiusura avvenga secondo una traiettoria rettilinea, per non danneggiare la tomaia (11a) montata sulla forma (11). Per questo motivo, come mostrato in Fig. 4, al termine della rotazione dei bracci (13a, 13b), i due primi semianelli (12a, 12b) non sono ancora a contatto, come mostrato chiaramente nel particolare ingrandito di Fig. 4.
Al termine della rotazione dei bracci (13a, 13b), i due primi semianelli (12a, 12b) sono affacciati allo stampo e devono effettuare una corsa rettilinea di alcuni millimetri per ottenere la chiusura dello stampo stesso. A questo punto vengono azionati gli attuatori (18a, 18b) che effettuano la corsa di chiusura, come mostrato in fig. 4.
Nella Fig. 5 è mostrata una variante preferita dell’invenzione. Detta variante (50) comprende una struttura (51) che funge da supporto ad un attuatore (52) atto a movimentare verticalmente detto semistampo inferiore (3). Detta struttura (51) funge da supporto anche ad una piastra orizzontale (53) su cui sono montati guide ed attuatori (non rappresentati) atti a movimentare dette prime piastre di supporto (17a, 17b) e dette seconde piastre di supporto (20a, 20b), rispettivamente di detti primi semianelli (12a, 12b) e detti secondi semianelli (19a, 19b). Secondo una forma preferita di attuazione, detti primi semianelli (12a, 12b) sono posizionati nella parte superiore della piastra (53), mentre detti secondi semianelli (19a, 19b) sono posizionati nella parte inferiore della piastra (53).
Anche in questo caso è presente una torretta girevole (7) su cui sono montati detti primo semistampo superiore (5), secondo semistampo superiore (6) e forma (11), detta torretta girevole (7) essendo scorrevole verticalmente.
Nelle Figg. 6, 7 e 8 sono mostrate tre diverse configurazioni dello stampo (2) per realizzare detta suola (30) a tre strati (30a, 30b, 30c), anche di diversi materiali e densità. Nel corso delle operazioni per la realizzazione dei tre strati (30a, 30b, 30c), la torretta (7) ruoterà e si muoverà verticalmente per portare in sequenza il primo semistampo superiore (5), il secondo semistampo superiore (6) e la forma (11) in opposizione al semistampo inferiore (3) per realizzare nell’ordine lo strato inferiore (30a), lo strato intermedio (30b) e lo strato superiore (30c) della suola (30).
In Fig. 6 è mostrata la realizzazione dello strato inferiore (30a), cioè il battistrada, che avviene per iniezione/colata e successiva compressione del polimero termoplastico all’interno di una cavità inferiore (40a) compresa tra il semistampo inferiore (3) e il primo semistampo superiore (5). Durante la realizzazione dello strato inferiore (30a), i secondi semianelli (19a, 19b), pur non essendo indispensabili per formare detta cavità inferiore (40a), sono serrati contro il semistampo inferiore (3) per contrastare fuoriuscite di materiale durante la compressione.
Secondo una forma preferita di attuazione, mostrata nella successiva Fig. 9, il materiale viene colato in stampo completamente aperto, per cui detta cavità inferiore (40a) si forma successivamente alla colata, cioè quando lo stampo si chiude per effettuare la successiva compressione di consolidamento.
Nel caso mostrato in Fig. 6, come in quelli mostrati nelle successive Figg. 7 e 8, nel caso in cui la deposizione del materiale avvenga per colata, la relativa cavità si chiude dopo la colata stessa, mentre se detta deposizione avviene per iniezione, la formazione della cavità avviene prima.
In Fig. 7 è mostrata la realizzazione dello strato intermedio (30b), cioè lo strato tecnico, che avviene per iniezione/colata e successiva compressione del polimero termoplastico all’interno di detta cavità intermedia (40b) compresa tra lo strato inferiore solidificato (30a), il secondo semistampo superiore (6) e la seconda coppia di semianelli (19a, 19b).
In Fig. 8 è mostrata la realizzazione dello strato superiore (30c), cioè lo strato che collega la tomaia (11a) al resto della suola (30), che avviene per iniezione/colata e successiva compressione del polimero termoplastico all’interno di una cavità superiore (40c) compresa tra lo strato intermedio solidificato (30b), la tomaia (11a) stessa calzata sulla forma (11) e la prima coppia di semianelli (12a, 12b).
Nelle Figg. da 9 a 14 è mostrata la sequenza delle operazioni necessarie per la realizzazione di una suola (30) completa costituita da detti tre strati (30a, 30b, 30c). La realizzazione della suola (30) si articola nelle seguenti sei fasi.
Fase 1 (Fig. 9) - Con lo stampo aperto, il polimero che costituisce lo strato inferiore (30a) viene colato nel semistampo inferiore (3), mentre la torretta (7) è in posizione tale da presentare il primo semistampo superiore (5) in opposizione al semistampo inferiore (3).
Fase 2 (Fig. 10) - Il primo stampo superiore (5) effettua una compressione sul polimero colato, consolidando lo strato inferiore (30a) della suola (30). Preferibilmente i due secondi semianelli (19a, 19b) si chiudono per evitare fuoriuscite laterali di polimero durante la compressione.
Fase 3 (Fig. 11) - I due secondi semianelli (19a, 19b) si aprono per permettere la sostituzione del primo semistampo superiore (5) con il secondo semistampo superiore (6) tramite una prima rotazione della torretta (7), quindi si chiudono nuovamente sul semistampo inferiore (3) individuando la cavità intermedia (40b) in cui viene effettuata l’iniezione/colata del polimero/schiuma reattiva con cui viene realizzato lo strato intermedio (30b) della suola (30). In questa fase il semistampo inferiore (3) effettua eventualmente un movimento verticale verso l’alto per posizionarsi adeguatamente.
Fase 4 (Fig. 12) – Il semistampo inferiore (3) effettua una compressione di consolidamento sullo stato intermedio (30b).
Fase 5 (Fig. 13) – Tramite una seconda rotazione della torretta (7), il secondo semistampo superiore (6) viene sostituito dalla forma (11) su cui viene calzata la tomaia (11a); contemporaneamente i due primi semianelli (12a, 12b) si serrano sulla tomaia (11a) individuando la cavità superiore (40c) in cui viene colato/iniettato il polimero/miscela reattiva che realizza lo strato superiore (30c) della suola (30).
Fase 6 (Fig. 14) – Il semistampo inferiore (3) si sposta verso l’alto per effettuare il consolidamento dello strato superiore (30c) della suola (30).
Conformemente ad una seconda forma di attuazione dell’invenzione, l’attrezzatura (1) è idonea anche a realizzare una suola (31) costituita da tre strati (31a, 31b, 31c) e da un inserto (31’b) inglobato nello strato intermedio (31b). La sequenza delle operazioni necessarie per la realizzazione di detta suola (31) è mostrata nelle Figg. da 15 a 21.
Mentre lo strato inferiore (31a) e lo strato superiore (31c) sono sostanzialmente uguali ai corrispondenti strati inferiore e superiore (30a, 30c) della suola (30), lo strato intermedio (31b) ingloba detto inserto (31’b) prodotto fuori linea, che viene deposto in un apposito spazio ottenuto con adeguata formatura dello strato intermedio (31b). Detto inserto (31’b) può essere un inserto tecnico avente delle specifiche caratteristiche di ammortizzamento, per aumentare il comfort della camminata. La realizzazione della suola (31) si articola in sette fasi.
Fasi 1, 2, 3, 4 (Figg. 15, 16, 17, 18) – Sono sostanzialmente uguali alle fasi 1, 2, 3, 4 del caso precedente, salvo l’utilizzo di un secondo semistampo superiore (6) provvisto, nella parte inferiore, di una sagomatura (6a) idonea a realizzare un’impronta per l’alloggiamento dell’inserto tecnico (31’B).
Fase 5 (Fig. 19) – A stampo aperto, l’inserto tecnico (31’B) viene posizionato nella sede ricavata nello strato intermedio (31b).
Fasi 6 e 7 (Figg. 20, 21) - Sono sostanzialmente uguali alle fasi 5 e 6 del caso precedente.
Conformemente ad una terza forma di attuazione dell’invenzione, l’attrezzatura (1) secondo l’invenzione è idonea anche a realizzare una suola (32) costituita da uno strato inferiore (32a), uno strato superiore (32c) e uno strato intermedio (32b), spesso 2÷3 decimi di millimetro, che permette di ottenere un interessante effetto estetico. Per realizzare detta suola (32) è necessario solamente il primo stampo superiore (5), in quanto lo strato intermedio (32b), essendo costituito da un semplice foglio di materiale plastico, non necessita di iniezione/colata di materiale.
La sequenza delle operazioni necessarie per la realizzazione di detta suola (32) è mostrata nelle Figg. da 22 a 27.
Lo strato inferiore (32a) è sostanzialmente uguale ai corrispondenti strati inferiori (30a, 31a) delle suole (30, 31), mentre lo strato superiore (32c) corrisponde alla somma dei due strati intermedio (30b) e superiore (30c) della suola (30).
Dato il piccolo spessore dello strato intermedio (32b), la suola (32) è funzionalmente una suola a due strati. Tuttavia lo strato intermedio (32b) è tale ottenere l’effetto estetico dei tre strati, nel modo che sarà specificato nel seguito.
La realizzazione della suola (32) si articola in sei fasi.
Fasi 1, 2, (Figg. 22, 23) – Sono sostanzialmente uguali alle fasi 1, 2, dei casi precedenti.
Fase 3 (Fig. 24) – Con i secondi semianelli (19a, 19b) serrati sul semistampo inferiore (3), sul primo strato inferiore (32a) viene depositato un film (32b) di materiale plastico (ad esempio poliuretano termoplastico) che costituirà detto strato intermedio (32b).
Fase 4 (Fig. 25) – Il foglio di materiale plastico (32b) viene aspirato in modo da farlo aderire allo strato inferiore (32a) della suola (32). Contemporaneamente la forma (11), con la tomaia (11a) calzata, scende, avvicinandosi al semistampo inferiore (3), e i due primi semianelli (12a, 12b) si chiudono delimitando una cavità superiore (41c) in cui verrà iniettato/colato lo strato superiore (32c) della suola (32). Contemporaneamente il semistampo inferiore (3) esegue un movimento di posizionamento verso l’alto.
Fase 5 (Fig. 26) – Il polimero/miscela reattiva, viene colato/iniettato nella cavità superiore (41c) formata nella fase precedente.
Fase 6 (Fig. 27) – Il semistampo inferiore (3) effettua una compressione per il consolidamento dello strato superiore (32c) della suola (32). Il film (32b) viene rifilato assieme alla bava regolata di materiale che tramite la compressione fa da veicolo allo sfogo dell’aria e che viene prevista con una luce sulla testa dei secondi semianelli (19a, 19b) rispetto alla loro sede sui primi semianelli (12a, 12b). Tale bava infatti si forma a contatto del film interposto.
Come si vede dalla Fig. 27, la suola (32) può essere considerata, da un punto di vista funzionale, come costituita da soli due strati, cioè lo strato inferiore battistrada (32a) e lo strato superiore di collegamento (32c), ma il rivestimento (32b) simula un ulteriore strato intermedio. In sintesi, il foglio di materiale plastico (32b) è compreso tra lo strato inferiore (32a) e lo strato superiore (32c), quindi viene risvoltato verso l’alto per alcuni millimetri, per simulare uno spessore maggiore dello strato intermedio.
Si sono descritte alcune forme preferite di attuazione dell’invenzione, ma naturalmente esse sono suscettibili di ulteriori modifiche e varianti nell’ambito della medesima idea inventiva. In particolare, agli esperti nel ramo risulteranno immediatamente evidenti numerose varianti e modifiche, funzionalmente equivalenti alle precedenti, che ricadono nel campo di protezione dell'invenzione come evidenziato nelle rivendicazioni allegate nelle quali, eventuali segni di riferimento posti tra parentesi non possono essere interpretati nel senso di limitare le rivendicazioni stesse. Inoltre, la parola "comprendente" non esclude la presenza di elementi e/o fasi diversi da quelli elencati nelle rivendicazioni. L’articolo “un”, “uno” o “una” precedente un elemento non esclude la presenza di una pluralità di tali elementi. Il semplice fatto che alcune caratteristiche siano citate in rivendicazioni dipendenti diverse tra loro non indica che una combinazione di queste caratteristiche non possa essere vantaggiosamente utilizzata.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati direttamente iniettata/colata in stampo con schiume reattive e/o polimeri termoplastici, anche di diversa densità, detta suola (30, 31, 32) essendo formata direttamente su una tomaia (11a), detta attrezzatura (1, 50) essendo del tipo comprendente: - un semistampo inferiore (3) atto ad essere accoppiato successivamente con un primo semistampo superiore (5) e una forma (11), essendo previsti primi mezzi atti a movimentare detto semistampo inferiore (3) e secondi mezzi atti a movimentare detto primo semistampo superiore (5) e detta forma (11) in modo da determinare detti accoppiamenti; - una prima coppia di semianelli (12a, 12b) atti a serrarsi su detto semistampo inferiore (3) e detta forma (11) essendo previsti terzi mezzi atti a movimentare detta prima coppia di semianelli (12a, 12b); in cui: - accoppiando detto semistampo inferiore (3) con detto primo semistampo superiore (5) si ottiene una cavità inferiore (40a) atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato inferiore battistrada (30a, 31a, 32a) della suola (30, 31, 32); - accoppiando detto semistampo inferiore (3) con detta forma (11), su cui viene calzata detta tomaia (11a), si ottiene una cavità superiore (40c), delimitata anche da detta prima coppia di semianelli (12a, 12b), atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato superiore di collegamento (30c, 31c, 32c) di detta suola (30, 31, 32) con detta tomaia (11a); caratterizzata dal fatto di prevedere: - un secondo semistampo superiore (6), atto ad essere accoppiato con detto semistampo inferiore (3), essendo previsti quarti mezzi atti a movimentare detto secondo semistampo superiore (6), in modo da determinare detto accoppiamento; - una seconda coppia di semianelli (19a, 19b), atti a serrarsi su detti semistampo inferiore (3) e secondo semistampo superiore (6), atti a delimitare una cavità intermedia (40b) atta a ricevere il materiale che costituisce uno strato intermedio (30b, 31b, 32b) della suola (30, 31, 32), essendo previsti quinti mezzi atti a movimentare detta seconda coppia di semianelli (19a, 19b).
  2. 2. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi atti a movimentare detto semistampo inferiore (3) comprendono un attuatore (4, 52).
  3. 3. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi, atti a movimentare detto primo semistampo superiore (5) e detta forma (11), portandoli in opposizione a detto semistampo inferiore (3), comprendono una torretta girevole (7), scorrevole verticalmente su guide (9);
  4. 4 Attrezzatura (1) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti terzi mezzi atti a movimentare detta prima coppia di semianelli (12a, 12b) comprendono una coppia di bracci (13a, 13b) fulcrati su un perno (14), ad asse sostanzialmente verticale.
  5. 5. Attrezzatura (1) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti bracci (13a, 13b) sono azionati da un attuatore (15) attraverso un meccanismo a ginocchiera (16) atto ad assicurare il ritegno di detti bracci (13a, 13b) in posizione di chiusura.
  6. 6. Attrezzatura (1) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo le rivendicazioni 1, 4 e 5, caratterizzata dal fatto che detti terzi mezzi atti a movimentare detta prima coppia di semianelli (12a, 12b), comprendono ulteriormente una pluralità di attuatori (18a, 18b) atti a serrare detti primi semianelli (12a, 12b) effettuando una corsa rettilinea.
  7. 7. Attrezzatura (50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere una struttura (51) che funge da supporto: - ad un attuatore (52) atto a movimentare verticalmente detto semistampo inferiore (3); - ad una piastra orizzontale (53) su cui sono montati guide ed attuatori atti a movimentare dette prime piastre di supporto (17a, 17b) e dette seconde piastre di supporto (20a, 20b), rispettivamente di detti primi semianelli (12a, 12b) e detti secondi semianelli (19a, 19b).
  8. 8. Attrezzatura (50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti primi semianelli (12a, 12b) sono posizionati nella parte superiore di detta piastra (53), mentre detti secondi semianelli (19a, 19b) sono posizionati nella parte inferiore di detta piastra (53).
  9. 9. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo le rivendicazioni 1 e 3, caratterizzata dal fatto che detti quarti mezzi, atti a movimentare detto secondo semistampo superiore (6), comprendono detta torretta girevole (7), scorrevole verticalmente su guide (9);
  10. 10. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda coppia di semianelli (19a, 19b) è montata su guide rettilinee (21) in modo da serrarsi su detto semistampo inferiore (3) e secondo semistampo superiore (6) effettuando una corsa rettilinea.
  11. 11. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo le rivendicazioni 1 e 10, caratterizzata dal fatto che detti quinti mezzi atti a movimentare detta seconda coppia di semianelli (19a, 19b) lungo dette guide rettilinee (21), comprendono una coppia di attuatori (22a, 22b).
  12. 12. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che detto secondo semistampo superiore (6) ha una sagomatura inferiore (6a) atta a realizzare un’impronta in detto strato intermedio (31b) di detta suola (31).
  13. 13. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che detta seconda coppia di semianelli (19a, 19b) è scorrevole verticalmente rispetto a dette seconde piastre di supporto (20a, 20b) in modo tale che, quando detto semistampo inferiore (3) è movimentato verso l’alto da detto attuatore (4, 52), preme su detti secondi semianelli (19a, 19b).
  14. 14. Attrezzatura (1, 50) per la produzione in automatico di una calzatura con suola (30, 31, 32) a tre strati, secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzata dal fatto che detta seconda coppia di semianelli (19a, 19b) è conformata sulla parte superiore in modo atto a: - interagire con il secondo semistampo superiore (6) per delimitare detta cavità intermedia (40b) atta a ricevere il materiale che costituisce lo strato intermedio (30a) di detta suola (30); - interagire con la parte inferiore di detta prima coppia di semianelli (12a, 12b) per concorrere a delimitare detta cavità superiore (40c) atta a ricevere il materiale che costituisce lo strato superiore di collegamento (30c) di detta suola (30) a detta tomaia (11a).
  15. 15. Metodo per la produzione in automatico di una calzatura con suola a tre strati (30, 31, 32) comprendente: - uno strato inferiore battistrada (30a, 31a, 32a); - uno strato intermedio (30b, 31b, 32b); - uno strato superiore di collegamento (30c, 31c, 32c)con una tomaia (11a); detti tre strati (30a, 30b, 30c), (31a, 31b, 31c), (32a, 32b, 32c) essendo direttamente iniettati/colati in stampo con schiume reattive e/o polimeri termoplastici, anche di diversa densità, detta suola (30, 31, 32) essendo formata direttamente su detta tomaia (11a), detto metodo essendo del tipo comprendente le seguenti operazioni: - inserimento del materiale che costituisce detto strato inferiore battistrada (30a, 31a, 32a) in una cavità inferiore (40a) compresa tra un semistampo inferiore (3) e un primo semistampo superiore (5); - compressione di consolidamento sul materiale inserito in detta cavità inferiore (40a); - inserimento del materiale che costituisce detto strato superiore di collegamento (30c, 31c, 32c) in una cavità superiore (40c) compresa tra detto strato inferiore battistrada (30a, 31a, 32a), una forma (11) su cui è inserita una tomaia (11a) ed una prima coppia di semianelli (12a, 12b); - compressione di consolidamento sul materiale inserito in detta cavità superiore (40c); caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente la seguente operazione: - inserimento del materiale che costituisce detto strato intermedio (30b, 31b, 32b) in una cavità intermedia (40b) compresa tra detto strato inferiore battistrada (30a, 31a, 32a), un secondo semistampo superiore (6) ed una seconda coppia di semianelli (19a, 19b); detta operazione essendo effettuata dopo la formatura di detto strato inferiore battistrada (30a, 31a, 32a) e prima della formatura di detto strato superiore di collegamento (30c, 31c, 32c).
  16. 16. Metodo per la produzione in automatico di una calzatura con suola a tre strati (31), secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di realizzare un’impronta in detto strato intermedio (31b), atta a ricevere un inserto (31’b) preformato.
  17. 17. Metodo per la produzione in automatico di una calzatura con suola a tre strati (32), secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di realizzare detto strato intermedio (32b) con un foglio di materiale plastico compreso tra lo strato inferiore (32a) e lo strato superiore (32c), detto foglio di materiale plastico essendo poi risvoltato verso l’alto, per simulare uno spessore maggiore dello strato intermedio.
  18. 18. Metodo per la produzione in automatico di una calzatura con suola a tre strati (32), secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detto foglio di materiale plastico è depositato sullo strato inferiore (32a) della suola (32), viene aspirato per farlo aderire a detto strato inferiore (32a), individuando in questo modo una cavità superiore (41c) in cui viene posto il materiale che costituisce detto strato superiore (32c) della suola (32).
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