IT201800004890A1 - Struttura assorbente e relativo articolo comprendente detta struttura assorbente - Google Patents

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IT201800004890A1
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IT
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edges
absorbent
absorbent structure
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IT102018000004890A
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Gabriele Sablone
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F13/00Bandages or dressings; Absorbent pads
    • A61F13/15Absorbent pads, e.g. sanitary towels, swabs or tampons for external or internal application to the body; Supporting or fastening means therefor; Tampon applicators
    • A61F13/45Absorbent pads, e.g. sanitary towels, swabs or tampons for external or internal application to the body; Supporting or fastening means therefor; Tampon applicators characterised by the shape
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
“STRUTTURA ASSORBENTE E RELATIVO ARTICOLO COMPRENDENTE DETTA STRUTTURA ASSORBENTE”
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme realizzative del presente trovato sono relative ad una struttura assorbente di un articolo igienico assorbente, quale ad esempio un pannolino, un pannolino-mutanda, un pannolone per l’incontinenza, un assorbente, o altri articoli destinati ad assorbire liquidi corporei.
In particolare, forme realizzative del presente trovato sono relative ad una struttura assorbente fluffless, o fluff free, in cui sostanzialmente non sono presenti fibre di cellulosa intese come fluff.
Forme realizzative del presente trovato si riferiscono altresì ad un articolo igienico assorbente comprendente tale struttura assorbente, un procedimento per realizzare quest’ultima, nonché ad un apparato relativo.
Forme realizzative del presente trovato sono relative altresì ad un programma per elaboratore di un apparato per realizzare tali strutture assorbenti.
STATO DELLA TECNICA
Esistono strutture assorbenti che comprendono un nucleo assorbente in materiale fibroso in cui sono integrate particelle di materiale superassorbente.
Alcuni nuclei assorbenti noti comprendono un materassino assorbente di materiale fibroso di origine naturale e non legato, che tipicamente può essere costituito da fibre di cellulosa note anche come fluff.
Tuttavia, un materassino assorbente realizzato con del fluff risulta essere difficilmente lavorabile, scarsamente adattabile nelle forme e costoso.
Le particelle di materiale superassorbente vengono integrate nel materiale fibroso in quanto sono in grado di trattenere elevate quantità di liquido in modo pressoché stabile.
Le particelle di materiale superassorbente comprendono tipicamente materiali idrogelificanti, ad esempio come Absorbent Gelling Material (AGM), o Super Absorbent Polymer (SAP). In questa divulgazione, per indicare un materiale superassorbente vengono utilizzati in modo intercambiabile i termini “absorbent polymer material”, “absorbent gelling material”, "AGM", “superabsorbent”, “superabsorbent material”, “super absorbent polymer”, e “SAP”.
A titolo esemplificativo e non limitativo, un materiale superassorbente può comprendere un materiale polimerico in grado di assorbire una soluzione salina acquosa allo 0,9% in una quantità pari ad almeno 5 volte il suo peso, detta quantità essendo misurata con il test “Centrifuge Retention Capacity” (secondo lo standard EDANA 441.2-01).
Al fine di confinare le particelle di materiale superassorbente e di fornire la forma voluta alla struttura assorbente, il nucleo assorbente è tipicamente racchiuso fra due strati di copertura saldati fra loro.
Sono note strutture assorbenti in cui il nucleo assorbente presenta zone prive di materiale, le quali sono denominate nel settore canali o magic tubes.
Tali canali favoriscono e velocizzano la distribuzione dei liquidi corporei nel nucleo assorbente coinvolgendo parzialmente zone di quest’ultimo tipicamente non interessate dai liquidi nel caso non fossero presenti tali canali.
Alcune soluzioni note prevedono di isolare fisicamente i canali dal materiale del nucleo assorbente fissando fra loro i due strati di copertura all’interno dei canali stessi, ad esempio mediante incollatura o saldatura.
Tali operazioni di fissaggio risultano complesse, dispendiose ed inoltre sono sensibilmente inficiate dalle contaminazioni di materiale superassorbente e/o dalle fibre del nucleo assorbente eventualmente presenti sulle superfici di fissaggio che possono rendere inefficace le giunzioni. Altre soluzioni note prevedono che i canali vengano realizzati, ad esempio iniettando aria in specifiche zone mentre il nucleo assorbente viene formato in apposite tasche di formazione. Tale tecnica nota ostacola l’accesso e la deposizione di materiale assorbente nelle zone del nucleo assorbente in cui viene iniettata aria sì da ottenere canali sostanzialmente privi di materiale assorbente.
Anche tale soluzione nota risulta problematica, in quanto è necessario disporre di uno specifico dispositivo di formazione della struttura assorbente provvisto di idonee tasche di deposizione del materiale assorbente e condotti di iniezione aria per la formazione dei canali per ogni specifica configurazione che si vuole realizzare.
Queste ed altre soluzioni note non hanno ancora permesso di soddisfare in modo adeguato le esigenze del settore, in quanto le strutture assorbenti note disponibili risultano ancora ingombranti, comportano lavorazioni complesse, comportano elevate perdite di materiale, e non consentono di ottenere una distribuzione efficiente del liquido coinvolgendo zone del nucleo assorbente attualmente non interessate.
In questo contesto, si è concretizzata l’esigenza di fornire strutture assorbenti performanti, e che al contempo siano compatte, leggere e di semplice realizzazione in modo da poterne gestire la lavorazione, il packaging e la distribuzione in modo efficiente.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare e mettere a disposizione una struttura assorbente ed un articolo igienico assorbente comprendente tale struttura assorbente, che superino almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Esiste anche la necessità di perfezionare e mettere a disposizione un procedimento per realizzare tale struttura assorbente, nonché un apparato relativo, che superino almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Esiste anche la necessità di perfezionare e mettere a disposizione un programma per elaboratore di un apparato per realizzare tali strutture assorbenti che superi almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Uno scopo del presente trovato è quello di fornire una struttura assorbente compatta, di semplice realizzazione, con elevata adattabilità alle forme ed elevata vestibilità per l’utilizzatore.
Un altro scopo del presente trovato è quello di fornire una struttura assorbente in grado di distribuire rapidamente i liquidi corporei, coinvolgendo in modo efficiente ampie zone del nucleo assorbente.
È anche uno scopo del presente trovato fornire una struttura assorbente leggera, compatta ed in grado di essere piegata facilmente in modo da poter ottimizzare gli spazi nel packaging, riducendo sensibilmente i costi di magazzino e di trasporto.
È un ulteriore scopo del presente trovato fornire una struttura assorbente che non necessiti di una pluralità di dispositivi specifici e complessi per ottenere conformazioni differenti, in cui i dispositivi utilizzati per realizzare strutture assorbenti differenti non richiedano frequenti riprogettazioni e/o collaudi onerosi per la loro messa in servizio.
È uno scopo del presente trovato fornire un articolo igienico assorbente comprendente almeno una struttura assorbente in grado di migliorare le performance di acquisizione, di diffusione e di immagazzinamento di liquidi corporei.
È anche uno scopo del presente trovato fornire un procedimento per realizzare una struttura assorbente che comporti semplici e rapide operazioni e che sostanzialmente non generi sfrido.
È un ulteriore scopo del presente trovato fornire un procedimento per realizzare una struttura assorbente che permetta di ottenere un’elevata gamma di strutture assorbenti aventi conformazioni differenti senza che siano richieste lunghe e dispendiose riprogettazioni.
Il presente trovato si pone anche lo scopo di fornire un apparato per la realizzazione di strutture assorbenti poco ingombrante, privo di dispositivi per la gestione degli sfridi e che permetta di ottenere un’ampia gamma di strutture assorbenti differenti.
È un ulteriore scopo quello di fornire un programma per elaboratore di un apparato per realizzare strutture assorbenti in grado di comandare quest’ultimo per realizzare una pluralità di formati differenti di strutture assorbenti.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, il presente trovato è relativo ad una struttura assorbente di un articolo igienico assorbente che comprende una pluralità di pannelli distinti fra loro, in cui ciascun pannello è provvisto di un rispettivo bordo.
Secondo possibili forme realizzative, il bordo di un pannello può comprendere una porzione di collegamento posta fra le due facce del pannello stesso. La porzione di collegamento può essere trasversale alle facce del pannello.
Secondo possibili forme realizzative, il bordo di un pannello può comprendere una porzione di estremità per ciascuna faccia del pannello che è prossima alla porzione di collegamento. Ogni pannello presenta almeno una porzione di estremità per ciascuno delle sue facce.
In accordo con un aspetto del presente trovato, almeno uno dei bordi può essere accoppiato in parte ad almeno un altro bordo, ottenendo un assieme di pannelli accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, almeno una delle porzioni di collegamento di un bordo di un pannello può essere accoppiata in parte ad almeno un'altra porzione di collegamento di un bordo di un altro pannello.
Secondo possibili forme realizzative, almeno una delle porzioni di estremità di una faccia di un pannello può essere accoppiata in parte ad almeno un'altra porzione di estremità di una faccia di un altro pannello.
Con il termine accoppiati si intende che almeno due parti di due pannelli distinti, ad esempio due bordi, siano essi intesi come porzioni di collegamento e/o porzioni di estremità, siano collegati fra loro, siano accostati, oppure siano posti a contatto reciproco. Ad esempio, due bordi di due pannelli distinti possono essere collegati fra loro, ovvero uniti reciprocamente, mediante saldatura e/o colla.
Nel presente documento si intende che i bordi di due pannelli sono accostati quando sono posti ad una distanza minima reciproca definita.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi di due pannelli distinti possono essere posti ad una distanza minima reciproca uguale o inferiore a 5 mm. Secondo possibili forme realizzative, i bordi di due pannelli distinti possono essere posti ad una distanza minima reciproca uguale o inferiore a 3 mm.
Secondo il presente trovato, almeno uno dei bordi accoppiati comprende almeno un incavo definente un’apertura fra i bordi accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, almeno una porzione di collegamento di almeno uno dei bordi accoppiati comprende almeno un incavo definente un’apertura fra i bordi accoppiati. Grazie alla presenza di una o più aperture poste fra i bordi accoppiati dei pannelli, si concretizza una zona priva di materiale attraverso la quale, in uso, il liquido può passare. Tale apertura assolve sostanzialmente alla funzione di canale, ma con prestazioni migliori in quanto la sua azione è coadiuvata sinergicamente dalla zona di accoppiamento che si determina fra i bordi accoppiati. Tale aspetto è particolarmente evidente nel caso in cui i bordi siano accostati fra loro, ovvero siano posti ad una distanza minima reciproca uguale o inferiore a 5 mm.
Le aperture permettono di convogliare il liquido verso zone dei pannelli interne e zone dei pannelli opposte a quella di acquisizione del liquido, mentre la zona di accoppiamento funge da canale di convogliamento ed accumulo che tende a distribuire il liquido lungo la direzione definita dalla zona di accoppiamento stessa.
L’azione combinata dell’apertura con la zona di accoppiamento permette di distribuire e convogliare il liquido verso una pluralità di zone dei pannelli tipicamente non interessate nei nuclei assorbenti noti, incrementando l’efficienza di assorbimento della struttura assorbente nel suo insieme.
Le aperture consentono anche di migliorare la flessibilità della struttura assorbente in quanto definiscono almeno una linea di piega che, in uso, migliora sensibilmente la vestibilità ed il comfort della struttura assorbente per l’utilizzatore.
Tale almeno una linea di piega permette di confezionare in modo compatto gli articoli igienici assorbenti aventi tali strutture assorbenti e riporli in appositi contenitori di dimensioni contenute e quindi permette di ridurre sensibilmente i costi di magazzino e di trasporto.
L’incavo è realizzato vantaggiosamente in corrispondenza del bordo di un pannello in quanto in questo modo è possibile definirne la forma in modo semplice e preciso.
Come sarà chiaro nel prosieguo, grazie a tale configurazione è possibile realizzare pannelli provvisti di incavi partendo da un unico nastro, azzerando sostanzialmente gli sfridi.
Secondo possibili forme realizzative del presente trovato, ciascuno dei bordi accoppiati può comprendere almeno un incavo ed almeno un tratto di accoppiamento.
Gli incavi dei bordi possono definire rispettive aperture fra i bordi accoppiati.
Ciò consente di realizzare le aperture in entrambi i pannelli accoppiati e di uniformare l’azione di distribuzione del liquido fra entrambi i pannelli.
I tratti di accoppiamento dei bordi possono essere accoppiati reciprocamente.
Quest’ultima forma realizzativa consente di semplificare sia la realizzazione della struttura assorbente, sia di ottenere una struttura assorbente stabile strutturalmente, in cui i bordi dei pannelli sono accoppiati reciprocamente lungo tratti di accoppiamento predefiniti.
Secondo possibili forme realizzative, gli incavi presenti sui rispettivi bordi accoppiati possono definire a coppie un’unica apertura fra i bordi accoppiati stessi.
Ciò consente di ottenere un’apertura localizzata in una precisa zona dell’assieme dei pannelli accoppiati, rendendo la struttura assorbente regolare nella forma ed ottimizzata ad assolvere la sua funzione.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi accoppiati possono essere a contatto reciproco. Ad esempio, i pannelli possono essere fissati su un comune strato di copertura con i rispettivi bordi posti a contatto reciproco.
In questo caso, la struttura assorbente presenta il vantaggio di consentire al liquido di penetrare lungo i tratti di accoppiamento coinvolgendo anche i bordi accoppiati a contatto nell’acquisizione del liquido.
In accordo con possibili forme realizzative, i bordi accoppiati possono essere fissati tra loro, ad esempio mediante incollaggio o saldatura, sia essa termica, o ad ultrasuoni.
Tale soluzione rende la struttura assorbente più stabile strutturalmente e manipolabile con un organo manipolatore comune per i pannelli accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, almeno uno dei pannelli può comprendere un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente.
In accordo con possibili forme realizzative, la struttura assorbente può comprendere almeno un primo pannello accoppiato a due pannelli laterali, in cui il primo pannello comprende un tessuto non tessuto ed i pannelli laterali comprendono un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente.
In accordo con possibili forme realizzative, la struttura assorbente può comprendere almeno un primo pannello accoppiato a due pannelli laterali, in cui il primo pannello comprende un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente ed i pannelli laterali comprendono un tessuto non tessuto.
Grazie alla presenza di un primo pannello e dei pannelli laterali distinti ed accoppiati fra loro è possibile creare strutture assorbenti aventi zone con proprietà chimico-fisiche diversificate. In particolare, i pannelli aventi un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente fungono da zone di immagazzinamento, i pannelli aventi un tessuto non tessuto fungono da zone di distribuzione e convogliamento, e le aperture definite fra i pannelli fungono da canali.
In questo modo è possibile realizzare delle strutture assorbenti con canali e zone di distribuzione e convogliamento che consentono di distribuire e far lavorare le diverse zone in modo efficiente e diffuso.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello può presentare una larghezza massima minore della larghezza massima di almeno uno dei pannelli laterali. Tale aspetto permette di ottimizzare la distribuzione delle zone della struttura assorbente massimizzando le zone di immagazzinamento rispetto alle zone di distribuzione e convogliamento.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello può presentare una larghezza massima minore della larghezza massima del pannello laterale avente la larghezza massima tra i pannelli laterali.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello può presentare una larghezza massima maggiore della larghezza massima di almeno uno dei pannelli laterali.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello può presentare una larghezza massima uguale della larghezza massima di almeno uno dei pannelli laterali.
Tali forme realizzative vengono adottate in relazione alle diverse esigenze relative delle varie strutture assorbenti da realizzare. Infatti, potrebbe darsi che un prodotto necessiti di una struttura assorbente con ampie zone di immagazzinamento, oppure di una struttura assorbente avente ampie zone di distribuzione e convogliamento.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello può presentare particelle di materiale superassorbente in concentrazione minore rispetto alla concentrazione di particelle di materiale superassorbente nei pannelli laterali.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello può presentare particelle di materiale superassorbente in concentrazione maggiore rispetto alla concentrazione di particelle di materiale superassorbente nei pannelli laterali.
Tali forme realizzative sono anche esse scelte in relazione alla tipologia di prodotto che si intende realizzare, in quanto ciascuna permette di localizzare l’immagazzinamento in alcuni pannelli rispetto ad altri, ottimizzando al contempo la quantità di materiale superassorbente impiegato.
In accordo con possibili forme realizzative, la struttura assorbente può comprendere un primo strato di copertura permeabile ai liquidi posto su una prima faccia dei pannelli e un secondo strato di copertura posto su una seconda faccia dei pannelli opposta alla prima faccia. Secondo possibili forme realizzative, il secondo strato di copertura può essere permeabile ai liquidi.
Secondo possibili forme realizzative, almeno il secondo strato di copertura può presentare una pluralità di fori.
In accodo con possibili forme realizzative, il presente trovato è relativo anche ad un articolo igienico assorbente che comprende almeno una struttura assorbente come in una delle forme realizzative previste e/o loro combinazioni.
Secondo possibili forme realizzative, il presente trovato è relativo anche ad un procedimento per realizzare almeno una struttura assorbente di un articolo igienico assorbente.
In accordo con un aspetto del presente trovato, il procedimento può comprendere almeno: - una fase di alimentazione di un nastro lungo un percorso di alimentazione;
- una fase di taglio del nastro a formare pannelli distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi, in cui almeno uno dei bordi comprende almeno un incavo; e
- una fase di accoppiamento di parte di uno dei bordi di un pannello ad almeno un altro dei bordi di un altro pannello a formare un nastro accoppiato da cui ricavare una o più strutture assorbenti aventi almeno un’apertura definita dall’incavo fra i bordi accoppiati.
Il procedimento secondo il presente trovato consente di ottenere strutture assorbenti accoppiando pannelli distinti ricavati a partire da un nastro che può essere vantaggiosamente fornito in continuo.
Nel caso in cui il nastro venga fornito in continuo è possibile ottenere una pluralità di strutture assorbenti sezionando trasversalmente i pannelli dopo la fase di accoppiamento sì da ottenere assiemi separati. Secondo un’altra possibile forma realizzativa, nel caso in cui il nastro venga fornito in continuo è possibile ottenere una pluralità di strutture assorbenti sezionando trasversalmente i pannelli dopo la fase di taglio sì da accoppiarli in assiemi separati.
Grazie al presente trovato, partendo da un nastro avente una propria larghezza iniziale, è possibile ottenere una struttura assorbente avente una larghezza massima maggiore rispetto alla larghezza iniziale del nastro senza aggiungere materiale.
Secondo possibili forme realizzative, la fase di taglio può prevedere di tagliare il nastro lungo almeno una linea di taglio ricavando dal nastro almeno due pannelli, in cui ciascuno dei bordi dei pannelli presenta almeno un incavo.
Tale aspetto consente di ottenere pannelli aventi forme varie e già provvisti di incavi su parte dei propri bordi partendo da un nastro comune.
Oltre a fornire un’elevata gamma di forme ottenibili, grazie a tale procedimento è possibile ricavare pannelli senza sfrido di materiale.
In accordo con possibili forme realizzative, la linea di taglio può comprendere almeno un primo tratto di taglio ed un secondo tratto di taglio collegati tra loro da un tratto di taglio di collegamento.
Quest’ultimo aspetto consente di effettuare il taglio in continuo ricavando contemporaneamente incavi nei bordi dei panelli tagliati.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere di accoppiare reciprocamente tratti di accoppiamento dei bordi, posizionando i rispettivi incavi affacciati fra loro in modo che questi ultimi definiscano rispettive aperture, in cui ciascuno dei bordi accoppiati comprende almeno un incavo e almeno un tratto di accoppiamento.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere una fase di posizionamento in cui almeno un pannello viene sfasato rispetto ad un altro pannello in modo da posizionare i rispettivi tratti di accoppiamento affacciati fra loro.
Per sfasatura si intende che almeno uno dei pannelli partendo da una posizione iniziale affiancata rispetto ad almeno un altro pannello viene posizionato nuovamente affiancato a quest’ultimo pannello, ma traslato longitudinalmente rispetto alla posizione iniziale.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può comprendere una fase di integrazione del materiale superassorbente in cui particelle di materiale superassorbente vengono integrate in almeno uno dei pannelli ricavati.
Tale aspetto consente di diversificare funzionalmente i pannelli e di conseguenza le zone della struttura assorbente.
Partendo da un nastro è possibile realizzare una struttura assorbente con più zone diversificate e specializzate ad assolvere specifiche funzioni. La fase di integrazione può essere vantaggiosamente eseguita a valle della fase di taglio, ossia dopo aver ricavato i pannelli, sì da sezionare il nastro privo di particelle di materiale superassorbente.
Ciò consente di facilitare il taglio e di migliorare la durata delle lame che eseguono il taglio, in quanto queste ultime non sono usurate dalle particelle di materiale superassorbente.
In accordo con possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere di applicare almeno uno strato di copertura permeabile ai liquidi su una prima faccia dei pannelli e uno strato di copertura permeabile ai liquidi posto su una seconda faccia dei pannelli opposta alla prima faccia.
In accordo con possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere di applicare almeno uno strato di copertura permeabile ai liquidi su una prima faccia dei pannelli e uno strato di copertura impermeabile ai liquidi posto su una seconda faccia dei pannelli opposta alla prima faccia.
In accordo con possibili forme realizzative, il presente trovato è relativo altresì ad un apparato per realizzare almeno una struttura assorbente, detto apparato comprendendo:
- una stazione di alimentazione configurata per alimentare un nastro lungo una direzione di alimentazione;
- una stazione di taglio configurata per tagliare il nastro per ottenere pannelli distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi, in cui almeno uno dei bordi comprende almeno un incavo; e - una stazione di posizionamento ed accoppiamento configurata per posizionare i pannelli in modo da accoppiare in parte un bordo di un pannello ad almeno un altro bordo di un altro pannello per formare un nastro accoppiato da cui ricavare una o più strutture assorbenti aventi almeno un’apertura definita dall’incavo fra i bordi accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di taglio può comprendere un dispositivo di taglio provvisto di una superficie di taglio sagomata per ottenere pannelli di cui almeno uno ha almeno un incavo.
In accordo con possibili forme realizzative, il dispositivo di taglio può comprendere un rullo provvisto sulla sua superficie esterna di una o più lame sagomate per eseguire una specifica linea di taglio sul nastro.
Secondo possibili forme realizzative, il rullo può essere selettivamente sostituibile con almeno un altro rullo provvisto sulla sua superficie esterna di una o più lame sagomate in modo differente.
In accordo con possibili forme realizzative, la stazione di accoppiamento può comprendere un dispositivo di sfasamento configurato per sfasare almeno un pannello rispetto ad un altro lungo la direzione di avanzamento dei pannelli. Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di sfasamento può comprendere uno o più organi deviatori atti ad aumentare il percorso del pannello da sfasare e a posizionarlo affiancato e sfasato rispetto all’altro pannello. In accordo con possibili forme realizzative, l’apparato può comprendere una stazione di integrazione, in cui è presente almeno un dispositivo di fornitura atto a fornire particelle di materiale superassorbente nella concentrazione voluta in almeno uno dei pannelli.
In accordo con possibili forme realizzative, il presente trovato è altresì relativo ad un programma per elaboratore di un apparato per realizzare strutture assorbenti.
Secondo possibili forme realizzative, il programma per elaboratore prevede almeno di: - azionare una stazione di alimentazione per alimentare un nastro lungo una direzione di alimentazione;
- impostare un voluto pattern di taglio da eseguire, selezionando almeno una linea di taglio da eseguire compresa la sua posizione rispetto al nastro;
- azionare una stazione di taglio in relazione al pattern di taglio impostato per ottenere dal nastro pannelli distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi, in cui almeno uno dei bordi comprende almeno un incavo; e
- azionare una stazione di posizionamento ed accoppiamento per posizionare i pannelli in modo che un bordo di un pannello sia sostanzialmente accoppiato in parte ad almeno un altro bordo di un altro pannello per formare un nastro accoppiato da cui ricavare una o più strutture assorbenti aventi almeno un’apertura definita dall’incavo fra i bordi accoppiati.
Grazie al programma per elaboratore è possibile realizzare una pluralità di formati differenti di strutture assorbenti impostando il voluto pattern di taglio.
Anche senza modificare o sostituire parti della stazione di taglio è possibile realizzare strutture assorbenti differenti impostando il numero e la posizione delle linee di taglio rispetto al nastro.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica in esploso di una struttura assorbente secondo una possibile forma realizzativa del presente trovato;
- la figura 1a è una sezione trasversale di figura 1;
- le figure 2-5 illustrano quattro strutture assorbenti secondo possibili forme realizzative del presente trovato;
- le figure 6 e 7 sono due sezioni trasversali di due strutture assorbenti secondo possibili forme realizzative del presente trovato;
- la figura 8 è una sezione trasversale di un dettaglio di una struttura assorbente secondo una possibile forma realizzative del presente trovato;
- le figure 9-14 illustrano schematicamente una struttura assorbente in realizzazione durante le fasi di un procedimento secondo una possibile forma realizzativa del presente trovato; - le figure 15 e 16 illustrano schematicamente due apparati per realizzare strutture assorbenti secondo due possibili forme realizzative del presente trovato;
- le figure 17 e 18 illustrano schematicamente due dettagli di due apparati per realizzare strutture assorbenti secondo due possibili forme realizzative del presente trovato;
- la figura 19 illustra uno schema a blocchi di un procedimento per realizzare strutture assorbenti secondo una possibile forma realizzativa del presente trovato;
- la figura 20 illustra schematicamente una possibile forma realizzativa di un apparato per realizzare strutture assorbenti secondo il presente trovato;
- la figura 21 illustra schematicamente una struttura assorbente in formazione mediante un apparato come nella fig.20.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte, con riferimento alle figure, si riferiscono ad una struttura assorbente 10 di un articolo igienico assorbente, quale ad esempio un pannolino, un pannolino-mutanda, un pannolone per l’incontinenza, un assorbente, o altri articoli destinati ad assorbire liquidi corporei.
Secondo possibili forme realizzative, la struttura assorbente 10 comprende almeno due pannelli 11 distinti tra loro e ciascuno provvisto di un rispettivo bordo 12, 13.
A solo scopo espositivo, nei disegni i bordi vengono indicati con i riferimenti 12 e 13 ad indicare che essi appartengono a due pannelli 11 distinti. Secondo possibili forme realizzative, il bordo 12, 13 di un pannello 11 può comprendere una porzione di collegamento 12a, 13a posta fra le due facce 19, 21 del pannello 11 stesso. La porzione di collegamento 12a, 13a può essere trasversale alle facce 19, 21 del pannello 11.
Secondo possibili forme realizzative, il bordo 12, 13 di un pannello può comprendere una porzione di estremità 12b, 13b per ciascuna faccia 19, 21 del pannello 11 che è prossima alla porzione di collegamento 12a, 13a. Ogni pannello 11 presenta almeno una porzione di estremità 12b, 13b per ciascuno delle sue due facce 19, 21.
In accordo con un aspetto del presente trovato, almeno uno dei bordi 12 di un pannello 11 può essere accoppiato in parte ad almeno un altro bordo 13 di un altro pannello 11, ottenendo un assieme di pannelli 11 accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, almeno una delle porzioni di collegamento 12a di un bordo 12 di un pannello 11 può essere accoppiata in parte ad almeno un'altra porzione di collegamento 13a di un altro bordo 13 di un altro pannello 11.
Secondo possibili forme realizzative, almeno una delle porzioni di estremità 12b di una faccia 19, 21 di un pannello 11 può essere accoppiata in parte ad almeno un'altra porzione di estremità 13b di una faccia 19, 21 di un altro pannello 11.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi 12 e 13 accoppiati si estendono lungo una direzione longitudinale. In accordo con possibili forme realizzative, la direzione longitudinale può essere parallela all’asse maggiore di uno dei pannelli 11 accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, il bordo 12 può essere accoppiato a contatto con il bordo 13.
Secondo possibili forme realizzative, il bordo 12 può essere accoppiato al bordo 13 mediante opportuni mezzi di collegamento, quali ad esempio colle, o porzioni dei pannelli 11 stesse saldate fra loro. Ad esempio, il bordo 12 e il bordo 13 possono essere saldati fra loro.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi 12 e 13 possono essere saldati fra loro mediante saldature meccaniche eseguite con rulli riscaldati, o mediante saldature ad ultrasuoni eseguite con rulli anche non riscaldati.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi 12, 13 di due pannelli 11 distinti possono essere posti con le rispettive porzioni di collegamento 12a e 12b ad una distanza D minima reciproca uguale o inferiore a 5 mm.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi 12, 13 di due pannelli 11 distinti possono essere posti con le rispettive porzioni di collegamento 12a e 12b ad una distanza D minima reciproca uguale o inferiore a 3 mm.
La distanza D definisce una fessura di passaggio della zona di accoppiamento in cui può passare almeno in parte il liquido.
Secondo il presente trovato, almeno uno dei bordi 12 e 13 accoppiati comprende almeno un incavo 14 definente un’apertura 15 fra il bordo 12 e il bordo 13 accoppiati.
L’accoppiamento tra i bordi 12 e 13 non si estende per l’intera parte di essi, ma parzialmente. Ad esempio, l’accoppiamento dei bordi 12 e 13 viene realizzato accoppiando porzioni dei bordi 12 e 13 e lasciando altre porzioni dei bordi 12 e 13 non accoppiate.
Secondo possibili forme realizzative, l’accoppiamento dei bordi 12 e 13 risulta parziale in quanto in almeno una porzione di uno dei bordi 12 o 13 è presente un incavo 14 definente un’apertura 15.
Ad esempio, l’accoppiamento fra i bordi 12 e 13 può essere realizzato accoppiando una pluralità di loro porzioni fra le quali sono presenti incavi 14. Le porzioni di accoppiamento dei bordi 12 e 13 si possono estendere in direzione longitudinale.
Secondo possibili forme realizzative, uno o entrambi i bordi 12 e/o 13 accoppiati possono essere provvisti di una pluralità di incavi 14 che definiscono rispettive aperture 15.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi 12 e 13 accoppiati ed eventualmente parte dei pannelli 11 posti in prossimità dei rispettivi bordi 12 e 13 possono costituire delle zone di accoppiamento.
Grazie alla presenza di tali zone di accoppiamento è possibile convogliare ed accumulare, in uso, il liquido lungo direzioni predefinite della struttura assorbente 10, in quanto esse fungono da percorsi preferenziali di convogliamento ed accumulo.
La combinazione delle aperture 15 con le zone di accoppiamento consente di migliorare sensibilmente la diffusione del liquido durante l’uso della struttura assorbente 10.
In questo contesto, le zone dei pannelli 11 coinvolte nell’assorbimento di liquido non sono solo quelle direttamente interessate dall’acquisizione iniziale di liquido, ma anche zone dei pannelli 11 lontandisposte dalla cosiddetta target area.
Grazie alla presenza delle zone di accoppiamento dei bordi 12 e 13, risulta che la struttura assorbente 10 presenta un’elevata vestibilità e che, in uso, può assumere una conformazione a forma di “V”, a forma di “U”, a forma di “W” a seconda del numero di pannelli 11 e di come essi sono accoppiati nella specifica struttura assorbente 10.
Ciò migliora il comfort per l’utilizzatore in quanto, soprattutto nel caso di un pannolino provvisto di tale struttura assorbente 10, la zona resa umida dall’acquisizione è distanziata dal corpo dell’utilizzatore.
La presenza di una o più zone di accoppiamento definisce corrispondenti linee di piega della struttura assorbente 10 e ciò risulta vantaggioso per l’ottimizzazione degli spazi nel confezionamento, in quanto è possibile confezionare in modo compatto un elevato numero di articoli igienici assorbenti provvisti di almeno una tale struttura assorbente 10, riponendoli in appositi contenitori di dimensioni contenute.
Ciò comporta notevoli riduzioni nei costi di confezionamento, di magazzino e di trasporto. Secondo possibili forme realizzative, la zona di accoppiamento può estendersi longitudinalmente rispetto alla struttura assorbente 10.
Secondo possibili forme realizzative, ciascuno dei bordi 12 e 13 accoppiati può comprendere almeno un incavo 14 ed almeno un tratto di accoppiamento 16.
Secondo possibili forme realizzative, i tratti di accoppiamento 16 possono essere accoppiati reciprocamente.
Secondo possibili forme realizzative, gli incavi 14 dei bordi 12 e 13 definisco l’apertura 15 fra i bordi 12 e 13 accoppiati.
In accordo con possibili forme realizzative, gli incavi 14 dei bordi 12 e 13 sono simmetrici e possono essere affacciati reciprocamente per ottenere aperture 15 simmetriche.
Secondo possibili forme realizzative, i bordi 12 e 13 possono essere a contatto reciproco. In accordo con possibili forme realizzative, i bordi 12 e 13 possono essere fissati fra loro. Ad esempio, i bordi 12 e 13 possono essere fissati mediante saldatura ad ultrasuoni, saldatura meccanica con rulli riscaldati o freddi, o altro. Nei disegni le giunzioni siano esse realizzate con colla, mediante termosaldatura, mediante saldatura ad ultrasuoni, loro combinazioni, o altro sono indicate con il riferimento 42.
Secondo possibili forme realizzative, almeno uno dei pannelli 11 comprende un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente 17.
In particolare, uno o più pannelli 11 possono comprendere un tessuto non tessuto fibroso di natura sintetica, quale ad esempio un tessuto non tessuto della tipologia Air Through Bond. Tale tessuto non tessuto risulta vantaggioso, più soffice, e può essere gestito e/o trattato in tempi ridotti e con un minor dispendio di risorse rispetto al fluff.
In accordo con possibili forme realizzative, la struttura assorbente 10 può comprendere almeno un primo pannello 111 accoppiato almeno a due pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, un primo bordo 112 del primo pannello 111 può essere accoppiato ad un bordo 113 di un pannello laterale 211, mentre un secondo bordo 212 del primo pannello 111, opposto al primo bordo 112, può essere accoppiato ad un bordo 213 di un altro pannello laterale 211.
In accordo con possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una larghezza massima L1 minore della larghezza massima L2 di almeno uno dei pannelli laterali 211.
In accordo con possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una larghezza massima L1 maggiore della larghezza massima L2 di almeno uno dei pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, la larghezza massima L1 può essere minore della larghezza massima L2 del pannello laterale 211 avente la larghezza massima tra i pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, la larghezza massima L1 può essere maggiore della larghezza massima L2 del pannello laterale 211 avente la larghezza massima tra i pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, la larghezza massima L1 può essere uguale alla larghezza massima L2 di entrambi i pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 minore della concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 di almeno uno dei pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 maggiore della concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 di almeno uno dei pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 minore della concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 di entrambi i pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 maggiore della concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 di entrambi i pannelli laterali 211.
Secondo possibili forme realizzative, il primo pannello 111 può presentare una concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 uguale della concentrazione di particelle di materiale superassorbente 17 di entrambi i pannelli laterali 211.
In accordo con possibili forme realizzative, il primo pannello 111 e i pannelli laterali 211 possono presentare concentrazioni di particelle di materiale superassorbente 17 variabili lungo la loro direzione longitudinale.
Ciò consente di funzionalizzare in modo mirato alcune zone rispetto ad altre della struttura assorbente 10.
Secondo possibili forme realizzative, la struttura assorbente può comprendere un primo strato di copertura 18 permeabile ai liquidi posto su una prima faccia 19 dei pannelli 11 e un secondo strato di copertura 20 permeabile ai liquidi posto su una seconda faccia 21 dei pannelli 11 opposta alla prima faccia 19. Anche gli strati di copertura 18, 20 possono essere fissati mediante giunzioni 42 ai pannelli 11.
Secondo possibili forme realizzative, il secondo strato di copertura 20 può essere fissato al primo strato di copertura 18 ripiegandolo a “C” su quest’ultimo.
Secondo altre possibili forme realizzative, il primo strato di copertura 18 e il secondo strato di copertura 20 sono fissati fra loro alle loro rispettive estremità.
Il primo strato di copertura 18 permeabile ai liquidi è normalmente destinato ad essere posto verso il corpo dell’utilizzatore, mentre il secondo strato di copertura 20 può essere destinato ad essere posto su un supporto 22 di un articolo igienico assorbente, verso gli indumenti dell’utilizzatore.
Secondo possibili forme realizzative, il secondo strato di copertura 20 può essere impermeabile ai liquidi.
In accordo con possibili forme realizzative, almeno il secondo strato di copertura 20 può presentare una pluralità di fori 23.
Tali fori 23 sono funzionali a far passare il liquido attraverso il secondo strato di copertura 20 permettendo al liquido di distribuirsi sulla seconda faccia 21 dei pannelli 11, coinvolgendo quest’ultima nell’azione di assorbimento del liquido.
Secondo possibili forme realizzative, i fori 23 possono essere disposti in corrispondenza delle aperture 15.
Secondo possibili forme realizzative, anche il primo strato di copertura 18 può presentare una pluralità di fori 23.
In accordo con possibili forme realizzative, i fori 23 possono essere disposti sulla superficie di acquisizione che, in uso, è rivolta verso l’utilizzatore.
Secondo possibili forme realizzative, la struttura assorbente 10 può comprendere uno o più strati di assorbimento posti sui pannelli 11 deputati ad acquisire e a distribuire il liquido. Nel settore tali strati di assorbimento vengono denominati “Acquisition Distribution Layer” (ADL). Secondo possibili forme realizzative, lo strato di assorbimento può comprendere acetato di cellulosa, fibre di tow, o un altro materiale deputato alla distribuzione del liquido nel suo volume.
Secondo possibili forme realizzative, tali strati di assorbimento possono essere posti sulla prima faccia 19 dei pannelli 11 e/o sulla seconda faccia 21 dei panelli 21.
Secondo possibili forme realizzative, uno o più strati di assorbimento possono essere posti uno sull’altro a realizzare una struttura assorbente multistrato. Ad esempio, la struttura assorbente multistrato può comprendere uno primo strato costituito da pannelli 11 accoppiati fra loro con una o più aperture 15, un secondo strato di assorbimento di ADL, ed un terzo strato di tessuto non tessuto comprendente particelle di materiale superassorbente 17.
In accodo con possibili forme realizzative, il presente trovato è relativo anche ad un articolo igienico assorbente che comprende almeno una struttura assorbente 10 come in una delle forme realizzative descritte.
Secondo possibili forme realizzative, il presente trovato è relativo anche ad un procedimento per realizzare almeno una struttura assorbente 10 di un articolo igienico assorbente.
In accordo con un aspetto del presente trovato, il procedimento può comprendere almeno: - una fase di alimentazione 43 di un nastro 24 lungo un percorso di alimentazione;
- una fase di taglio 44 del nastro 24 a formare pannelli 11 distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi 12, 13, in cui almeno uno dei bordi 12, 13 comprende almeno un incavo 14; e - una fase di accoppiamento 45 di parte di uno dei bordi 12 di un pannello 11 ad almeno un altro dei bordi 13 di un altro pannello 11 a formare un nastro accoppiato 25 da cui ricavare una o più strutture assorbenti 10 aventi almeno un’apertura 15 definita dall’incavo 14 fra i bordi 12 e 13 accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, la fase di taglio 44 può prevedere di tagliare il nastro 24 lungo almeno una linea di taglio C ricavando almeno un incavo 14 in almeno due bordi 12 e 13 di due pannelli 11.
Secondo possibili forme realizzative, la linea di taglio C può estendersi longitudinalmente rispetto al nastro 24.
Secondo possibili forme realizzative, il taglio può essere eseguito durante l’avanzamento del nastro 24.
In accordo con possibili forme realizzative, la fase di taglio 44 può prevedere di tagliare il nastro 24 con una pluralità di linee di taglio C.
Ad esempio, le linee di taglio C possono essere parallele fra loro.
In accordo con possibili forme realizzative, la linea di taglio C può comprendere almeno un primo tratto di taglio T1 ed un secondo tratto di taglio T2 collegati mediante un tratto di taglio di collegamento T3.
Secondo possibili forme realizzative, il primo tratto di taglio T1 può essere parallelo al secondo tratto di taglio T2.
Ciò consente di realizzare incavi 14 e tratti di accoppiamento 16 regolari e lineari in modo da consentire un accoppiamento dei pannelli 11 più semplice e rapido, ottenendo pannelli 11 accoppiati in modo preciso e definito.
Ad esempio, la linea di taglio C può comprendere una pluralità di profili trapezoidali. Tali profili trapezoidali realizzano nei pannelli 11 in formazione una pluralità di rispettivi incavi 14. In accordo con possibili forme realizzative, la linea di taglio C può comprendere almeno un tratto curvilineo o sinusoidale.
Tale forma realizzativa permette di ottenere pannelli 11 idonei per specifiche applicazioni in cui sono richieste forme particolari per migliorare la vestibilità della struttura assorbente 10. Inoltre, quest’ultima forma realizzativa consente di eseguire il taglio in modo semplice e rapido.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere di accoppiare reciprocamente tratti di accoppiamento 16 dei bordi 12 e 13, posizionando i rispettivi incavi 14 affacciati fra loro in modo che questi ultimi definiscano rispettive aperture 15.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere una fase di posizionamento in cui almeno un pannello 11 viene sfasato rispetto ad un altro pannello 11 in modo da posizionare i rispettivi tratti di accoppiamento 16 affacciati fra loro.
In accordo con possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere una fase di posizionamento in cui almeno un pannello 11 viene distanziato trasversalmente rispetto ad un altro pannello 11.
Secondo possibili forme realizzative, almeno un pannello 11 può essere sfasato rispetto ad un altro pannello 11 in modo da posizionare i rispettivi tratti di accoppiamento 16 affacciati fra loro.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere di posizionare tra due pannelli 11 sagomati, ossia aventi rispettivi incavi 14, un altro pannello 11 non sagomato. In questo caso, il procedimento può prevedere di accoppiare il pannello 11 non sagomato ai due pannelli 11 sagomati come in una qualsiasi delle forme realizzative descritte.
Secondo possibili forme realizzative, il pannello 11 non sagomato può essere alimentato da una stazione di alimentazione 127, ad esempio da una bobina.
Secondo possibili forme realizzative, la fase di accoppiamento 45 può prevedere di accoppiare i bordi 12 e 13 a contatto reciproco. Ad esempio, i pannelli 11 possono essere incollati su uno strato di copertura 18 o 20 con i rispettivi bordi 12 e 13 a contatto reciproco.
In accordo con possibili forme realizzative, la fase di accoppiamento 45 può prevedere di accoppiare i bordi 12 e 13 fissandoli fra loro.
Ciò rende l’assieme di pannelli 11 più stabile strutturalmente e permette di manipolarlo in modo più semplice.
Secondo possibili forme realizzative, il procedimento può comprendere una fase di integrazione in cui particelle di materiale superassorbente 17 vengono integrate in almeno uno dei pannelli 11 ricavati.
La fase di integrazione può essere vantaggiosamente eseguita a valle della fase di taglio 44, ossia dopo aver ricavato i pannelli 11, sì da sezionare il nastro 24 privo di particelle di materiale superassorbente 17.
In accordo con possibili forme realizzative, il procedimento può prevedere di applicare almeno uno primo strato di copertura 18 permeabile su una prima faccia 19 dei pannelli 11 e un secondo strato di copertura 20 posto su una seconda faccia 21 dei pannelli 11 opposta alla prima faccia 19.
In accordo con possibili forme realizzative, il presente trovato è relativo altresì ad un apparato 26 per realizzare almeno una struttura assorbente 10, detto apparato 26 comprendendo: - una stazione di alimentazione 27 di un nastro 24 lungo una direzione di alimentazione; - una stazione di taglio 28 del nastro 24 per ottenere pannelli 11 distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi 12 e 13, in cui almeno uno dei bordi 12, 13 comprende almeno un incavo 14; e
- una stazione di posizionamento ed accoppiamento 29 configurata per posizionare i pannelli 11 in modo che un bordo 12 di un pannello 11 sia sostanzialmente accoppiato in parte ad almeno un altro bordo 13 di un altro pannello 11 per formare un nastro accoppiato 25 da cui ricavare una o più strutture assorbenti 10 aventi almeno un’apertura 15 definita dall’incavo 14 fra i bordi 12 e 13 accoppiati.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di taglio 28 può comprendere un dispositivo di taglio 30 provvisto di una lama di taglio 31 sagomata per ottenere pannelli 11 di cui almeno uno ha almeno un incavo 14.
In accordo con possibili forme realizzative, il dispositivo di taglio 30 può comprendere un rullo 32 provvisto di una o più lame di taglio 31 sulla sua superficie esterna atte a realizzare una specifica linea di taglio C sul nastro 24.
Secondo possibili forme realizzative, il rullo 32 può essere selettivamente sostituibile con almeno un altro rullo provvisto sulla sua superficie esterna di una o più lame di taglio 31 sagomate in modo differente.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di taglio 28 può comprendere una ruota 47 girevole e sulla quale sono installati una pluralità di rulli 32 aventi ciascuno una superficie esterna provvista di una o più lame di taglio 31.
In accordo con possibili forme realizzative, l’apparato 26 può comprendere una unità di controllo e comando 48 configurata per gestire il funzionamento delle componenti dell’apparato 26 in relazione alle istruzioni 49 ad essa impartite da un operatore, ad esempio mediante un dispositivo ausiliario quale un’interfaccia utente.
Ad esempio, l’unità di controllo e comando 48 può essere configurata per selezionare il rullo 32 con una specifica superficie esterna provvista di lame di taglio 31 della ruota 47 in relazione ad un segnale di comando inviato a quest’ultima.
In questo caso, lo specifico rullo 32 viene posizionato nella posizione di utilizzo, ossia in opposizione al contro-coltello 33, mediante la rotazione della ruota 47.
Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di taglio 30 può comprendere un controcoltello 33 associato funzionalmente al rullo 32 per fornire un idoneo contrasto per l’esecuzione del taglio.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di taglio 28 può comprendere un dispositivo laser 46 configurato per tagliare il nastro 24 mediante almeno un fascio laser 50.
Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo laser 46 può essere comandato dall’unità di controllo e comando 48 in relazione alla specifica linea di taglio C da eseguire.
In accordo con possibili forme realizzative, la stazione di posizionamento ed accoppiamento 29 può comprendere un dispositivo di sfasamento 34 configurato per sfasare almeno un pannello 11 rispetto ad un altro pannello 11 lungo la direzione di avanzamento dei pannelli 11 stessi.
Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di sfasamento 34 può comprendere uno o più organi deviatori 35 atti ad aumentare il percorso del pannello 11 da sfasare e a posizionarlo affiancato e sfasato rispetto all’altro pannello 11.
In accordo con possibili forme realizzative, l’apparato 26 può comprendere una stazione di integrazione 36, in cui è presente almeno un dispositivo di fornitura 37 atto a fornire particelle di materiale superassorbente 17 nella concentrazione voluta in almeno uno dei pannelli 11. Secondo possibili forme realizzative, il dispositivo di fornitura 37 comprende una tramoggia di formazione 38 atta a distribuire particelle di materiale superassorbente 17 nel o nei pannelli 11.
In accordo con possibili forme realizzative, la stazione di integrazione 36 può comprendere almeno un rullo dentato 39 posto a monte della tramoggia di formazione 38 e atto a sollevare parte del materiale che compone i pannelli 11, sì da favorire l’integrazione di particelle di materiale superassorbente 17 al suo interno.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di integrazione 36 può comprendere anche un rullo dentato 39 posto a valle della tramoggia di formazione 38 che permette di integrare le particelle di materiale superassorbente 17 nei pannelli 11 in profondità.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di integrazione 36 può essere posta direttamente a valle della stazione di taglio 28.
Secondo possibili forme realizzative, la stazione di integrazione 36 può essere posta direttamente a valle della stazione di posizionamento ed accoppiamento 29.
In accordo con possibili forme realizzative, l’apparato 26 può comprendere ulteriori stazioni per eseguire ulteriori operazione sulla struttura assorbente 10 ed applicare quest’ultima su un articolo igienico assorbente.
Ad esempio, l’apparato 26 può comprendere una stazione di copertura 40 in cui viene applicato uno strato di copertura 18 e/o 20 ai pannelli 11, oppure può comprendere una stazione di saldatura 41 in cui vengono fissati fra loro i pannelli 11 e/o gli strati di copertura 18 e 20. Ad esempio, la stazione di saldatura 41 può comprendere un dispositivo ad ultrasuoni per saldare fra loro i pannelli 11, un dispositivo termosaldante, oppure un dispositivo di pressatura per unire tra loro i pannelli 11 sui quali è stata applicata colla.
In accordo con possibili forme realizzative, il presente trovato è altresì relativo ad un programma per elaboratore di un apparato 26 per realizzare strutture assorbenti 10.
Secondo possibili forme realizzative, il programma per elaboratore prevede almeno di: - azionare una stazione di alimentazione 27 per alimentare un nastro 24 lungo una direzione di alimentazione;
- impostare un voluto pattern di taglio da eseguire, selezionando almeno una linea di taglio C da eseguire compresa la sua posizione rispetto al nastro 24;
- azionare una stazione di taglio 28 in relazione al pattern di taglio impostato per ottenere dal nastro 24 pannelli 11 distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi 12, 13, in cui almeno uno dei bordi 12, 13 comprende almeno un incavo 14; e
- azionare una stazione di posizionamento ed accoppiamento 29 per posizionare i pannelli 11 in modo che un bordo 12 di un pannello 11 sia sostanzialmente complanare ad almeno un altro bordo 13 di un altro pannello 11 e per accoppiare questi ultimi a formare un nastro accoppiato 25 da cui ricavare una o più strutture assorbenti 10 aventi almeno un’apertura 15 definita dall’incavo 14 fra i bordi 12 e 13 accoppiati.
È chiaro che alla struttura assorbente 10, all’articolo igienico assorbente comprendente tale struttura assorbente 10, al procedimento, all’apparato 26 e al programma per elaboratore di tale apparato 26 fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti della struttura assorbente 10, del procedimento, dell’apparato 26 e del programma per elaboratore di tale apparato 26 aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura assorbente di un articolo igienico assorbente comprendente pannelli (11) distinti fra loro e provvisti di rispettivi bordi (12, 13), caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti bordi (12) di uno di detti pannelli (11) è accoppiato in parte ad almeno un altro di detti bordi (13) di un altro di detti pannelli (11), in cui almeno uno di detti bordi (12, 13) accoppiati comprende almeno un incavo (14) definente un’apertura (15) fra detti bordi (12, 13) accoppiati.
  2. 2. Struttura assorbente come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti bordi (12, 13) accoppiati comprende almeno un incavo (14) e almeno un tratto di accoppiamento (16), in cui detti tratti di accoppiamento (16) di detti bordi (12, 13) sono accoppiati reciprocamente ed in cui detti incavi (14) di detti bordi (12, 13) definiscono detta apertura (15) fra detti bordi (12, 13) accoppiati.
  3. 3. Struttura assorbente come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti bordi (12, 13) accoppiati sono a contatto reciproco.
  4. 4. Struttura assorbente come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti bordi (12, 13) accoppiati sono fissati tra loro.
  5. 5. Struttura assorbente come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti pannelli (11) comprende un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente (17).
  6. 6. Struttura assorbente come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un primo pannello (111) accoppiato a due pannelli laterali (211), in cui detto primo pannello (111) comprende un tessuto non tessuto e detti pannelli laterali (211) comprendono un tessuto non tessuto in cui sono presenti particelle di materiale superassorbente (17).
  7. 7. Struttura assorbente come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto primo pannello (111) presenta una larghezza massima (L1) minore della larghezza massima (L2) di almeno uno di detti pannelli laterali (211).
  8. 8. Struttura assorbente come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un primo strato di copertura (18) permeabile posto su una prima faccia (19) di detti pannelli (11) e un secondo strato di copertura (20) posto su una seconda faccia (21) di detti pannelli (11) opposta a detta prima faccia (19).
  9. 9. Struttura assorbente come nella rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che almeno detto secondo strato di copertura (20) presenta una pluralità di fori (23).
  10. 10. Articolo igienico assorbente comprendente almeno una struttura assorbente (10) come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0063331A2 (en) * 1981-04-21 1982-10-27 Kimberly-Clark Corporation Highly absorbent materials having good wicking characteristics
EP0460467A1 (de) * 1990-05-24 1991-12-11 Uni-Charm Corporation Hosenartige Wegwerfkleider
EP0566150A1 (de) * 1992-04-17 1993-10-20 Uni-Charm Corporation Verfahren zur Herstellung einer hautberührenden Decklage einer Wegwerfwindel mit einer elastischen Öffnung

Patent Citations (3)

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