IT201800004034A1 - Affilatrice portatile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“Affilatrice portatile”

La presente invenzione riguarda il campo dei dispositivi per l’affilatura. In particolare, la presente invenzione riguarda un’affilatrice portatile per catene di motoseghe.

Per poter garantire l’efficienza di taglio della motosega risulta spesso necessario effettuare operazioni di manutenzione delle sue componenti. Un componente particolarmente delicato è indubbiamente la catena, la quale viene sottoposta ad un notevole stress meccanico e ad usura durante l’utilizzo della motosega.

Col tempo, i denti della catena posso perdere la loro affilatura, riducendo anche significativamente l’efficienza della motosega, andando anche ad aumentare il rischio di rottura della catena stessa con conseguenti pericolo per la salute dell’utilizzatore.

Risulta quindi evidente l’importanza rivestita dalla periodica esecuzione di operazioni di manutenzione, volte all’affilatura dei denti, che permettono di mantenere la motosega in condizioni di utilizzo ottimali, garantendo così la massima efficienza dello strumento ed i minimi rischi per l’utilizzatore. Tuttavia, la richiedente ha osservato come tale operazione risulti particolarmente onerosa in termini di tempi impiegati per eseguirla e complessità dell’operazione.

Infatti, sono noti dei dispositivi da banco che richiedono la rimozione della catena dalla barra che la supporta e la guida.

Risulta evidente come tale soluzioni risulti in un notevole spreco di tempo anche alla luce dell’impossibilità di trasportare agevolmente i dispositivi utilizzabili per l’affilatura sul luogo dove la motosega viene effettivamente utilizzata.

Pertanto, risulta necessario rimuovere la catena, portarla presso una postazione appositamente predisposta ad effettuare l’operazione di affilatura, affilare i denti e rimontare la catena sulla barra della motosega. Sono altresì noti dei dispositivi più efficienti che permettono l’affilatura dei denti direttamente in situ, vale a dire direttamente sul luogo di utilizzo della motosega, senza che ci sia la necessità di rimuovere la catena dalla barra. Questo tipo di dispositivo prevede l’utilizzo di mezzi di affilatura che vengono associati alla motosega mediante opportune strutture di supporto.

Tuttavia, anche questo tipo di soluzione presenta difetti ed inefficienze che ne rendono l’utilizzo estremamente scomodo ed poco pratico.

Tali dispositivi infatti prevedono strutture di supporto che si dispongono attorno alla catena, andando ad agganciarsi meccanicamente su superfici opposte della barra.

Risulta evidente la precarietà di tale soluzione e come, esercitando anche la seppur minima pressione sui mezzi di affilatura, si manifesti un concreto rischio di slittamento della struttura di supporto e di movimentazione dei mezzi di affilatura, in special modo durante il loro utilizzo.

Tale occorrenza, oltre a inficiare il buon esito dell’operazione può comportare un serio danneggiamento dell’affilatrice, della catena o peggio ancora rischi per la salute dell’utilizzatore.

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un’affilatrice portatile che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un’affilatrice portatile, efficiente e semplice da usare, in grado di permette l’affilatura della catena della motosega senza doverla smontare dalla barra che la supporta ed in grado di mantenere un posizionamento stabile rispetto alla motosega rimuovendo quindi il rischio di spostamenti accidentali ed indesiderati durante l’uso.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un’affilatrice portatile, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

Secondo la presente invenzione viene mostrato un’affilatrice portatile per catene di motoseghe che comprende mezzi di affilatura ed un dispositivo di accoppiamento.

I mezzi di affilatura sono configurati per affilare i denti di una catena di una motosega.

Il dispositivo di accoppiamento supporta i mezzi di affilatura ed è configurato per vincolarli reversibilmente alla motosega, in particolare ad una barra guidacatena della motosega.

In particolare, il dispositivo di accoppiamento comprende una struttura di supporto che presenta una prima piastra adatta ad essere disposta parallelamente ad un piano di sviluppo principale della barra ed una seconda piastra configurata per andare in battuta alla barra, in maniera tale da interporsi almeno parzialmente fra essa e la catena.

La prima e la seconda piastra sono disposte sostanzialmente ad L.

La struttura di accoppiamento comprende inoltre uno o più organi di attacco associati alla prima piastra e configurati per vincolare la struttura di supporto alla barra della motosega.

Vantaggiosamente la presente affilatrice portatile per motoseghe permette di effettuare un operazione di affilatura dei denti di una motosega direttamente nel luogo di utilizzo della stessa, senza richiedere onerose e complesse operazioni di rimozione della catena.

Inoltre, la particolare conformazione della struttura di supporto fornisce un riferimento stabile in grado di impedire lo spostamento accidentale dell’affilatrice durante l’uso.

Forma altresì oggetto della presente invenzione un metodo per l’affilatura in situ dei denti di una catena di una motosega che comprende le fasi di: - predisporre una motosega ed un’affilatrice portatile per motoseghe secondo la presente invenzione;

- applicare l’affilatrice alla motosega;

- affilare i denti attivando i mezzi di affilatura.

In particolare, la fase di applicare l’affilatrice alla motosega comprende le fasi di:

- attestare la prima piastra alla barra realizzando un accoppiamento reciproco mediante i mezzi di attacco

- disporre la seconda piastra in battuta contro la barra in maniera tale da interporre la seconda piastra almeno parzialmente fra essa e la catena; Le rivendicazioni dipendenti, qui incorporate per riferimento, corrispondono a differenti forme di realizzazione dell'invenzione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un’affilatrice portatile, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- le figure 1-2 mostrano in particolare delle viste prospettiche di un dispositivo di accoppiamento dell’affilatrice portatile per motoseghe secondo la presente invenzione;

- le figure 3-4 mostrano per maggiore chiarezza alcune componenti dell’affilatrice che vengono accoppiate alla barra di una motosega comprendente la catena da affilare;

- la figura 5 mostra una vista del dispositivo di accoppiamento e dei mezzi di affilatura.

Nelle figure allegate con il riferimento numerico 1 viene indicata in generale una affilatrice portatile per motoseghe secondo la presente invenzione.

L’affilatrice 1 comprende mezzi di affilatura 2 ed un dispositivo di accoppiamento 3.

I mezzi di affilatura 2 sono configurati per affilare i denti 102 di una catena 101 di una motosega mentre la catena 101 è installata su una barra 100 della motosega.

In altre parole, il prodotto qui descritto permette di effettuare l’affilatura dei denti 102 della motosega senza la necessità di effettuare un’onerosa operazione di rimozione della catena 101 dalla barra 100, rendendo così possibile affilare i denti 102 anche direttamente sul luogo di utilizzo della motosega stessa.

Il dispositivo di accoppiamento 3, oltre a supportare i mezzi di affilatura 2, svolge la funzione di vincolare l’affilatrice 1 alla motosega in maniera stabile ed affidabile per tutta la durata del processo di affilatura.

In particolare, il dispositivo di accoppiamento 3 comprende una struttura di supporto 4 in grado di sostenere i mezzi di affilatura 2 ancorandoli alla barra 100 e uno o più organi di attacco 5 configurati per vincolare la struttura di supporto 4 alla barra 100 della motosega.

La struttura di supporto 4 comprende una prima piastra 4a ed una seconda piastra 4b disposte tra loro sostanzialmente ad “L”.

La prima piastra 4a è adatta ad essere disposta parallelamente ad un piano di sviluppo principale della barra 100 ed una seconda piastra 4b configurata per andare in battuta alla barra 100 in maniera tale da interporsi almeno parzialmente fra la barra 100 e la catena 101.

Le due piastre 4a, 4b della struttura di supporto 4 permettono quindi di associare l’affilatrice 1 alla motosega andando in battuta direttamente sulla barra 100, garantendo quindi un accoppiamento stabile tra i due elementi. Infatti, la forza peso esercitata dall’affilatrice 1 viene in questo modo direttamente scaricata sulla barra 100, invece che sugli organi di attacco 5, eliminando conseguentemente il rischio di disingaggio degli stessi.

In accordo con una possibile forma realizzativa preferita, gli organi di attacco 5 sono degli organi di attacco 5 di tipo magnetico che comprendono una pluralità di magneti permanenti 5a.

In particolare, ciascun magnete permanente 5a definisce una superficie di attacco compresa tra 100 mm² e 400 mm² che permette di ancorare stabilmente l’affilatrice 1 alla barra 100 della motosega la cui catena 101 si vuole affilare.

Come mostrato nelle allegate figure, i magneti permanenti 5a sono preferibilmente tre e sono disposti ai vertici di un triangolo.

In particolare, il dispositivo di accoppiamento 3 presenta una porzione ricevente 3a alla quale è fissato almeno uno, preferibilmente due di tali magneti permanenti 5a e la struttura di supporto 4 è montata sul dispositivo di accoppiamento 3 in modo tale che la prima piastra 4a sia interposta tra la porzione ricevente 3a ed i magneti permanenti 5a.

Eventuali ulteriori magneti permanenti 5a possono essere presenti e applicati al dispositivo di accoppiamento 3 al di fuori della porzione ricevente 3a, preferibilmente all’interno di opportuni incavi adatti ad accogliere interamente l’ingombro rappresentato dai magneti permanenti 5a posti al loro interno.

In particolare, uno dei sopracitati incavi definisce la porzione ricevente 3a in modo tale che la struttura di supporto 4 ed i rispettivi magneti permanenti 5a ad essa associati siano inseriti sostanzialmente interamente entro tale incavo mentre eventuali ulteriori magneti permanenti 5a sono inseriti in eventuali ulteriori incavi realizzati nel dispositivo di accoppiamento 3.

Ne consegue che la seconda piastra 4b si estende, trasversalmente alla prima piastra 4a, per una lunghezza superiore allo spessore dei magneti permanenti 5a, per poter arrivare ad ingaggiare la barra 100, ovvero in modo tale che una porzione terminale della seconda piastra 4b, eccedente lo spessore dei magneti permanenti 5a, definisca almeno un dente 4c di riscontro trasversale alla prima piastra 4a ed inseribile tra la barra 100 della motosega e almeno una parte della catena 101.

In altre parole, la seconda piastra 4b è configurata per ingaggiare la catena 101 in maniera tale che una parte inferiore della base del denti 102 venga distanziata dalla barra 100 e si trovi a scorrere al di sopra di essa. In particolare, la porzione della seconda piastra 4b destinata ad inserirsi tra la barra 100 della motosega e la catena 101, ed in particolare l’almeno un dente di riscontro 4c, presenta uno spessore compreso tra 0,1 mm e 1 mm, preferibilmente pari a circa 0,5 mm.

Per favorire tale ingaggio, la seconda piastra 4b presenta una rampa di invito 4c’ configurata per ingaggiare i denti 102 promuovendone un sollevamento in allontanamento dalla barra 100.

Preferibilmente, la rampa di invito 4c’ si estende trasversalmente alla direzione di avanzamento dei denti 102 della catena 101 sulla barra 100 guidacatena.

In altre parole, la rampa di invito 4c’ è disposta in maniera tale da fornire un raccordo tra la superficie della barra 100 sulla quale scorrono i denti 102 e una superficie superiore della seconda piastra 4b, in maniera tale che i denti 102 vengano sollevati gradualmente.

In questo modo è possibile ottenere agevolmente l’almeno parziale interposizione della seconda piastra 4b fra la barra 100 e la catena 101. Quando l’affilatrice 1 viene applicata alla motosega, la seconda piastra 4b viene inserita parzialmente al di sotto dei denti 102 della catena 101, in maniera tale da andare in battuta contro la barra 100 stessa, conseguentemente, in virtù della particolare configurazione della struttura di supporto 4, la prima piastra 4a risulta essere disposta affiancata alla barra 100, parallela ad essa lungo un suo piano di sviluppo principale. Gli organi di attacco 5, associati alla prima piastra 4a, permettono di agganciarla alla barra 100.

In altre parole, gli organi di attacco 5 forniscono un riferimento stabile vincolando l’affilatrice 1 lungo una direzione perpendicolare al piano di sviluppo principale della barra 100, mentre la seconda piastra 4b fornisce un riferimento stabile vincolando l’affilatrice 1 lungo una direzione parallela al piano di sviluppo principale della barra 100.

Preferibilmente, la prima piastra 4a e la seconda piastra 4b sono realizzate di pezzo, vale a dire che la struttura di supporto 4 è realizzata mediante la piegatura di un’unica piastra di partenza.

In alternativa prima piastra 4a e seconda piastra 4b sono accoppiati per saldatura o compongono un elemento monolitico realizzato per asportazione di materiale o per pressofusione.

Si sottolinea inoltre, che la seconda piastra 4b ingaggia solo una porzione periferica della base dei denti 102 che le scorrono sopra in maniera tale che le maglie motrici della catena 101 rimangano almeno parzialmente disposte all’interno di una gola di guida 100a della barra 100.

In altre parole, la seconda piastra 4b solleva la catena 101, distanziandola dalla barra 100, solamente per un’altezza pari allo spessore della seconda piastra 4b stessa, cosi che la seconda piastra 4b si trovi interposta fra la porzione periferica dei denti 102 e la barra 100, mentre le maglie motrici scorrono ancora all’interno della gola di guida 100a.

In accordo con un ulteriore aspetto della presente invenzione, la struttura di supporto 4 presenta una forma opportuna sagomata per adattarsi alla corrispondente forma della barra alla quale deve essere applicata.

Preferibilmente, la prima e la seconda piastra 4a, 4b presentano una geometria piana configurata per adattarsi a rispettive porzioni aventi geometria piana della barra 100.

Alternativamente, la prima piastra 4a presenta una geometria piana configurata per adattarsi ad una rispettiva porzione piana della barra 100, mentre la seconda piastra 4b presenta un andamento ricurvo configurato per sovrapporsi ad una rispettiva porzione della barra 100 presentante un andamento ricurvo.

L’affilatrice 1 comprende inoltre un dispositivo di blocco 6 configurato per ingaggiare almeno parzialmente un dente 102 della catena 101 in maniera tale da bloccare lo scorrimento della stessa sulla barra 100.

Tale dispositivo permette di garantire che durante le operazioni di affilatura la catena 101 rimanga ferma e non si verifichi uno scorrimento accidentale dei denti.

Preferibilmente, il dispositivo di blocco comprende un elemento di regolazione 6a configurato per movimentare il dispositivo di blocco in maniera precisa ed affidabile, garantendo così il corretto posizionamento del dente bloccato dal dispositivo di bloccaggio 6 rispetto ai mezzi di affilatura 2.

L’affilatrice 1 comprende inoltre mezzi di ingaggio, non mostrati nelle figure allegate, associati al dispositivo di accoppiamento 3 e configurati per movimentare i mezzi di affilatura 2 tra una posizione di lavoro ed una posizione di riposo.

Nella posizione di lavoro, i mezzi di affilatura 2 si trovano ad essere in contatto con almeno un dente 102 della catena 101 rendendo quindi possibile eseguirne l’affilatura.

Al contrario, nella posizione di riposo, i mezzi di affilatura 2 non sono in contatto con alcun dente 102 della catena 101.

L’affilatrice 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre mezzi di regolazione noti, non mostrati nelle figure allegate, configurati per modificare una posizione angolare dei mezzi di affilatura 2 rispetto ai denti 102 della catena 101.

In altre parole, è possibile modificare l’angolo con cui i mezzi di affilatura 2 ingaggiano i denti 102 della catena 101 in maniera tale da permette di definire in maniera precisa l’inclinazione secondo la quale eseguire l’affilatura.

Vantaggiosamente, l’affilatrice 1 può comprendere opportuni indicatori configurati per indicare ad un operatore l’angolo di inclinazione, quindi di affilatura, reciproco fra mezzi di affilatura 2 e denti 102.

In accordo con una soluzione realizzativa preferita, i mezzi di affilatura 2 comprendono una mola abrasiva.

L’affilatrice comprende inoltre un motore configurato per movimentare in rotazione la mola abrasiva e che può essere alimentato in accordo mediante differenti possibili sorgenti di alimentazione note Preferibilmente, il motore è un motore del tipo elettrico che può essere alimentato in maniera diretta mediante una linea di alimentazione collegata ad un’utenza elettrica o mediante un’alimentazione a batteria, per esempio mediante delle batterie del tipo ricaricabile.

La presente invenzione riguarda altresì un metodo per l’affilatura in situ dei denti 102 di una catena 101 di una motosega.

In altra parole, il presente metodo è relativo ad una procedura di affilatura che può essere eseguita direttamente nel luogo di utilizzo della motosega, in particolare senza la necessità di rimuovere la catena 101 dalla barra 100.

Il metodo secondo la presente invenzione prevede di predisporre una motosega, i cui denti 102 devono essere affilati, ed un’affilatrice 1 presentante le caratteristiche e le peculiarità precedentemente evidenziate nella presente descrizione.

Si procede quindi ad applicare l’affilatrice 1 alla motosega vincolandoli reciprocamente in maniera stabile, in modo tale da poter garantire che durante l’uso non si verifichino spostamenti accidentali dell’affilatrice 1 rispetto alla motosega.

Nel dettaglio, tale fase di applicazione dell’affilatrice 1 si svolge andando a attestare la prima piastra 4a alla barra 100 realizzando un accoppiamento reciproco mediante gli organi di attacco 5;

Contestualmente si procede a disporre la seconda piastra 4b in battuta contro la barra 100 in maniera tale da interporla almeno parzialmente fra la barra 100 e la catena 101.

In altre parole, la seconda piastra 4b viene inserita fra la barra 100 e la catena 101, sollevando quest’ultima in allontanamento dalla barra 100. Una volta che l’affilatrice 1 è stata saldamente associata alla motosega è possibile procedere ad affilare i denti 102 attivando i mezzi di affilatura 2. Tale fase di affilatura può essere effettuata contemporaneamente su più di un dente 102.

In altre parole, la procedura di affilamento può interessare o un singolo dente alla volta oppure più denti contemporaneamente.

Operativamente questo vuole dire che, una volta applicata l’affilatrice 1 alla motosega è possibile, mediante l’azione dei mezzi di ingaggio, portare i mezzi di affilatura 2 in posizione di lavoro a contatto con il tagliente di un singolo dente 102 per affilarlo.

Una volta terminata la procedura i mezzi di affilatura sono riportati in posizione di riposo e la catena 101 viene fatta scorrere, al di sopra della seconda piastra 4b, in maniera da posizionare in prossimità dei mezzi di affilatura 2 un ulteriore dente 102 da affilare.

I mezzi di affilatura 2 vengono quindi riportati in posizione di lavoro e si ripetono i passaggi sopra delineati fino ad aver effettuato un’affilatura di tutti i taglienti che necessitino di essere molati.

Alternativamente è possibile posizionare la catena 101 in maniera tale che più denti 102 ingaggino i mezzi di affilatura 2 una volta che questi vengono portati in posizione di lavoro, permettendo così di effettuare l’operazione di affilatura allo stesso tempo su più denti 102.

Il metodo della presente invenzione prevede inoltre una fase di regolare una posizione angolare dei mezzi di affilatura 2 rispetto ai denti 102 della catena 101.

Tale fase permette di regolare l’angolo con cui i mezzi di affilatura 2 ingaggiano i denti 102 e conseguentemente l’angolo secondo il quale viene effettuata l’affilatura.

Tale aspetto risulta esser particolarmente rilevante nel momento in cui la procedura di affilatura venga eseguita contemporaneamente su più denti 102, in quanto risulta essere essenziale poter modificare l’orientamento dei mezzi di affilatura 2 in maniera tale che questi ingaggino secondo un corretto orientamento tutti i denti 102 che vengono affilati.

Vantaggiosamente la presente invenzione raggiunge gli scopi proposti superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota mettendo a disposizione dell’utente un’affilatrice 1 portatile per motoseghe che permetto di effettuare l’affilatura dei denti 102 della catena 101 di una motosega in maniera semplice ed efficiente direttamente sul luogo di utilizzo della motosega.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Affilatrice portatile per catene di motoseghe comprendente: - mezzi di affilatura (2) configurati per affilare i denti (102) di una catena (101) di una motosega; - un dispositivo di accoppiamento (3) supportante i mezzi di affilatura (2) e configurato per essere vincolato reversibilmente ad una barra (100) guidacatena della motosega; caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di accoppiamento (3) comprende: - una struttura di supporto (4) presentante una prima piastra (4a) atta ad essere disposta parallelamente ad un piano di sviluppo principale della barra (100) ed una seconda piastra (4b) configurata per andare in battuta alla barra (100) in maniera tale da interporsi almeno parzialmente fra detta barra (100) e la catena (101), dette prima e seconda piastra (4b) essendo disposte sostanzialmente ad L; - uno o più organi di attacco (5) applicati a detta prima piastra (4a) e configurati per vincolare detta struttura di supporto (4) alla barra (100) della motosega.
2. 2. Affilatrice secondo la rivendicazione 1, detti organi di attacco (5) comprendono almeno un di magnete permanente (5a).
3. 3. Affilatrice secondo la rivendicazione 2, in cui detti organi di attacco (5) comprendono preferibilmente tre magneti permanenti (5a) disposti preferibilmente ai vertici di un triangolo.
4. 4. Affilatrice secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il dispositivo di accoppiamento (3) presenta una porzione ricevente (3a) alla quale sono fissati almeno due di detti magneti permanenti (5a), detta struttura di supporto (4) essendo montata sul dispositivo di accoppiamento (3) in modo tale che la prima piastra (4a) sia interposta tra la porzione ricevente (3a) e detti almeno due magneti permanenti (5a).
5. 5. affilatrice secondo la rivendicazione 4, in cui la seconda piastra (4b) si estende, trasversalmente alla prima piastra (4a), per una lunghezza superiore allo spessore di detti magneti permanenti (5a) in modo tale che una porzione terminale della seconda piastra (4b), eccedente lo spessore dei magneti permanenti (5a), definisca almeno un dente di riscontro (4c) trasversale alla prima piastra (4a) ed inseribile tra la barra (100) della motosega e almeno una parte della catena (101).
6. 6. Affilatrice secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la porzione della seconda piastra (4b) destinata ad inserirsi tra la barra (100) della motosega e la catena (101), ed in particolare detto dente di riscontro (4c), presenta uno spessore compreso tra 0,1 mm e 1 mm, preferibilmente pari a circa 0,5 mm.
7. 7. Affilatrice secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 2-6, in cui ciascun magnete permanente (5a) definisce una superficie di attacco compresa tra 100 mm² e 400 mm².
8. 8. Affilatrice secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 2-7, in cui detti magneti permanenti (5a) sono inseriti entro rispettivi incavi del dispositivo di accoppiamento (3).
9. 9. Affilatrice secondo la rivendicazione 8 quando dipendente dalla 4, in cui uno di detti incavi definisce detta porzione ricevente (3a) in modo tale che detta struttura di supporto (4) e detti rispettivi due magneti permanenti (5a) siano inseriti sostanzialmente interamente entro detto incavo.
10. 10. Affilatrice secondo la rivendicazione 4, in cui detto almeno un dente di riscontro (5c) presenta una rampa di invito (4c’) configurata per ingaggiare i denti (102), promuovendo un sollevamento di detti denti (102) in allontanamento dalla barra (100) realizzando l’almeno parziale interposizione della seconda piastra (4b) fra la barra (100) e la catena (101).
11. 11. Metodo per l’affilatura in situ dei denti (102) di una catena (101) di una motosega comprendente le fasi di: - predisporre una motosega ed un’affilatrice (1) portatile per motoseghe in accordo con una o più delle precedenti rivendicazioni; - applicare l’affilatrice (1) alla motosega; - affilare i denti (102) attivando i mezzi di affilatura (2); caratterizzato dal fatto che detta fase di applicare l’affilatrice (1) alla motosega comprende le fasi di: - attestare la prima piastra (4a) alla barra (100) realizzando un accoppiamento reciproco mediante detti mezzi di attacco; - disporre la seconda piastra (4b) in battuta contro la barra (100) in maniera tale da interporre la seconda piastra (4b) almeno parzialmente fra detta barra (100) e la catena (101).