IT201800003694A1 - Striscia luminosa e relativo metodo di fabbricazione - Google Patents

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IT201800003694A1
IT201800003694A1 IT102018000003694A IT201800003694A IT201800003694A1 IT 201800003694 A1 IT201800003694 A1 IT 201800003694A1 IT 102018000003694 A IT102018000003694 A IT 102018000003694A IT 201800003694 A IT201800003694 A IT 201800003694A IT 201800003694 A1 IT201800003694 A1 IT 201800003694A1
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"STRISCIA LUMINOSA E RELATIVO METODO DI FABBRICAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad una striscia luminosa ed al relativo metodo di fabbricazione. Il trovato si applica in particolare nel settore dell’ illuminotecnica per realizzare strisce luminose che supportano, sulla loro lunghezza, sorgenti luminose, ad esempio ma non solo LED (Light Emitting Diodes).
Le suddette strisce sono applicabili su profili, tavoli, ante, componenti di arredo in generale, porzioni di parete, soffitti e controsoffitti, ed in altre varie applicazioni, interne od esterne, in cui si vogliono realizzare particolari effetti estetici e/o di illuminazione focalizzata e/o distribuita.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le strisce luminose utilizzabili nel settore dell’illuminotecnica e dell’arredamento per realizzare punti/zone luce distribuiti in specifiche porzioni di elementi di parete o componenti d’arredo.
Lo sviluppo della tecnologia LED e Oled (Organic LED), unitamente a richieste e proposte architettoniche sempre più evolute, ha permesso di sviluppare soluzioni tecnologicamente avanzate, consentendo di creare effetti luminosi estremamente sofisticati, in particolare in abbinamento a profili e bordi di componenti di arredo, nonché di serramenti, pareti divisorie, muri esterni ed altro.
Una striscia luminosa di questo tipo è normalmente costituita da un supporto longitudinale, con lunghezza prevalente sulla larghezza, realizzato in materiale normalmente flessibile su cui è applicato un sottile rivestimento in rame, mono o bi-strato, che crea la o le piste conduttive per l’alimentazione elettrica delle sorgenti luminose.
Tale abbinamento fra supporto flessibile e rivestimento conduttivo forma un cosiddetto PCB (Printed Circuit Board) sul quale vengono applicate le sorgenti luminose, nonché i relativi componenti elettrici/elettronici di alimentazione e gestione, e dal quale le sorgenti luminose ricavano l’alimentazione elettrica.
In corrispondenza del posizionamento delle sorgenti luminose, viene normalmente prevista una basetta in materiale rigido, che forma un supporto stabile per il corretto posizionamento, e mantenimento in posizione, delle sorgenti luminose, e garantisce la necessaria tenuta meccanica della striscia nonché delle saldature e dei collegamenti elettrici.
Una volta realizzata la voluta disposizione delle sorgenti luminose, la striscia viene accoppiata ad un profilo realizzato in PVC o in silicone, ed il tutto viene poi annegato in una resina, o materiale similare, che sigilla e definisce la forma finale della striscia.
Tale resina, solitamente in materiale siliconico, assicura un elevato isolamento elettrico, rendendo la striscia applicabile anche all’esterno. Un problema riscontrato nelle soluzioni note è la scarsa capacità della striscia, una volta completata la sua realizzazione, di essere flessa e piegata rispetto ad almeno due piani nello spazio, ad esempio a formare un elemento luminoso tridimensionale, in quanto la rigidità interna dei collegamenti ne potrebbe determinate la rottura e/o l' interruzione dei collegamenti elettrici.
Ciò costituisce un limite nelle possibili applicazioni ed installazioni delle suddette strisce, che quindi, talvolta, non sono in grado di soddisfare esigenze e richieste sempre più evolute di architetti ed arredatori.
Uno scopo del presente trovato è pertanto quello di mettere a disposizione una striscia luminosa che ampli il grado di flessibilità e torsione rispetto alle soluzioni note, consentendone la piegatura su più piani rispetto allo spazio, con ampi gradi di libertà e senza rischi di rotture, tenuta delle saldature, formazioni di cricche e interruzioni, anche solo parziali, dei collegamenti elettrici.
Un ulteriore scopo del presente trovato è mettere a punto un procedimento per la realizzazione delle suddette strisce che risulti comunque veloce ed economico, garantendo al contempo l’ottenimento dei vantaggi sopra indicati.
Altro scopo è quello di ottenere una striscia luminosa piegabile su almeno due piani in cui non venga compromessa né la corretta emissione ottica delle sorgenti luminose né la continuità della luce e/o il corretto mantenimento di un passo regolare e costante fra le sorgenti luminose.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, una striscia luminosa secondo il presente trovato comprende un elemento longitudinale di supporto, realizzato in materiale flessibile, su un primo lato del quale viene applicato un rivestimento in materiale conduttivo, ad esempio rame.
In una possibile soluzione, non limitativa, il supporto in materiale flessibile è realizzato in kapton.
In posizioni prestabilite, previste dal progetto della striscia luminosa, vengono applicate le sorgenti luminose, ad esempio di tipo puntiforme o sostanzialmente puntiforme.
In una forma preferita, non limitativa, le sorgenti luminose sono costituite da LED o OLED, o da altra tipologia di sorgente analoga od assimilabile.
In corrispondenza della posizione di tali sorgenti luminose, allelemento longitudinale di supporto flessibile, sul lato opposto rispetto al rivestimento conduttivo, sono associate basette realizzate in materiale rigido, che definiscono il corretto posizionamento e garantiscono la necessaria tenuta meccanica per le sorgenti luminose.
La striscia luminosa così costituita, formata dall'elemento longitudinale di supporto, dal rivestimento conduttivo, dalle sorgenti luminose e dalle relative basette, viene poi normalmente applicata su un profilo aperto, ad esempio ma non necessariamente in PVC o in silicone, per definirne una forma sostanzialmente a “U”, a “C” o di altra forma analoga od assimilabile.
A completamento del procedimento di formazione, la striscia viene poi annegata in una copertura, ad esempio in resina poliuretanica o silicone, che chiude il profilo aperto, racchiudendo le sorgenti luminose a scopo di contenimento e protezione e fornendo la forma definitiva alla striscia.
In accordo con un aspetto del presente trovato, l’elemento di supporto longitudinale flessibile viene realizzato con una pluralità di pieghe, o onde, che separano tratti rettilinei adiacenti.
La presenza di tali pieghe permette, anche in fasi successive all’accoppiamento con il profilo aperto in PVC/silicone e/o all’applicazione ed alla stabilizzazione dello strato di resina poliuretanica/silicone, di flettere e piegare la striscia luminosa su due o più piani nello spazio, in ragione della specifica forma da assumere per la specifica applicazione.
In tal modo, la striscia luminosa è perfettamente adattabile e plasmabile per seguire forme e profili anche le più particolari e complesse, ad esempio un bordo di un componente d’arredo curvilineo anche non regolare, un profilo di battente anche piegato a 90°, un profilo di una parete interna o esterna, o quant’ altro richiesto dalla specifica applicazione.
Il numero di pieghe sulla lunghezza dell’elemento longitudinale di supporto è variabile in relazione al livello di piegabilità che si vuole attribuire alla striscia luminosa, rappresentando ciò un primo grado di libertà che, in fase di progettazione, può assumere la striscia luminosa in relazione alla prevista applicazione.
Un secondo grado di libertà è costituito dalla profondità di ciascuna piega.
Tanto più profonda sarà la piega, maggiore sarà il livello di piegabilità e flessibilità, su almeno due piani nello spazio, all'elemento longitudinale di supporto e quindi alla striscia luminosa una volta completata la sua fabbricazione.
In una prima variante, la profondità delle pieghe non è costante sulla lunghezza dell'elemento longitudinale di supporto, potendo essere prevista variabile in ragione della volontà di avere una piegabilità/flessibilità differenziata in punti diversi dell'elemento longitudinale di supporto.
In una seconda variante, combinabile o meno con la prima variante, la frequenza delle pieghe sulla lunghezza dell' elemento longitudinale di supporto cioè la distanza tra due pieghe adiacenti, non è costante, anche in questo caso per creare zone a piegabilità/flessibilità differenziata sulla lunghezza dell'elemento longitudinale di supporto.
Rientrano ovviamente nel campo di protezione del trovato soluzioni in cui tutte le pieghe hanno la stessa profondità, e/o la loro frequenza sulla lunghezza dell'elemento longitudinale di supporto è costante.
Secondo il trovato, sia la profondità delle pieghe che la loro frequenza vengono definite in fase di progetto della striscia in relazione al passo che i led devono avere nella configurazione finale della striscia stessa, in quanto la fase di piegatura o increspatura dell’elemento longitudinale di supporto va a modificare il passo fra i led e ne determina il valore finale. Rientra nell’ambito del trovato che il procedimento di realizzazione delle pieghe sull’elemento longitudinale di supporto preveda l’utilizzo di uno strumento di misura, ad esempio una dima, che permette di verificare l’ottenimento del voluto valore del passo fra le sorgenti luminose che, a seguito delle formazione delle suddette pieghe, si avvicinano fra loro, in particolare quando su ognuna delle suddette basette rigide sono presenti due o più led longitudinalmente distanziati. A tal proposito, per tale scopo, su ciascuna delle suddette basette rigide può essere presente almeno un foro per la dima in modo che ravvicinamento delle basette fra loro, con conseguente avvicinamento dei led, permetta di mantenere costante il passo fra le sorgenti luminose. Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alla tavola di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
I vari aspetti e caratteristiche descritte nella presente descrizione possono essere applicati individualmente, dove possibile. Questi aspetti individuali, ad esempio aspetti e caratteristiche presenti nella descrizione oppure nelle rivendicazioni dipendenti allegate, possono essere oggetto di domande divisionali.
Si fa notare che qualsiasi aspetto o caratteristica che si trovi essere già nota durante la procedura di brevettazione si intende non essere rivendicata ed essere l’oggetto di un disclaimer.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 mostra una vista dall’alto di una striscia luminosa in accordo con una prima forma di realizzazione;
- la fig. 2 è una sezione longitudinale secondo A-A di fig. 1 ;
- la fig. 3 è una vista schematica di parte della striscia luminosa in condizione non assemblata;
- la fig. 4 è una sezione trasversale secondo B-B di fig. 1 ;
- la fig. 5 è una variante di fig. 3 in una seconda forma di realizzazione; - la fig. 6 è un’altra variante di fig. 3 in una terza forma di realizzazione;
- la fig. 7 è un’altra variante di fig. 3 in una quarta forma di realizzazione;
- la fig. 8 è un’altra variante di fig. 3 in una quinta forma di realizzazione;
- la fig. 9 è una vista ingrandita di parte di fig. 2;
- la fig. 10 è una possibile conformazione esemplificativa che può assumere la striscia lumonosa.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nella figura allegata. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Forme di realizzazione qui descritte, utilizzando le figure allegate, si riferiscono ad una striscia luminosa, indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 10 in nelle figg. 1, 2, 4-8 e 10.
La striscia luminosa 10 comprende un elemento di supporto longitudinale flessibile 11 (PCB).
L’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 comprende una sottile striscia in materiale plastico 16 (ad esempio, ma non solo, kapton o materiale analogo o similare) rivestita su un lato da un sottile strato conduttivo 12, ad esempio definenti una o più piste conduttive in rame. In posizioni distanziate luna dall’altra, all’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 sono associate, ad esempio incollate, basette 13 realizzate in materiale rigido, in corrispondenza delle quali viene previsto il montaggio dei componenti, quali ad esempio le sorgenti luminose 14, puntiformi o sostanzialmente puntiformi, ad esempio del tipo a LED o Oled, nonché i relativi componenti elettrici/elettronici di alimentazione e gestione.
In particolare, le basette 13 sono fissate su una prima superficie dell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11, mentre su una seconda superficie di quest’ultimo, contrapposta alla prima superficie, sono fissate le sorgenti luminose 14. Lo strato conduttivo 12 è applicato su tale seconda superficie e permette la fornitura elettrica alle sorgenti luminose 14.
Le basette 13 garantiscono la necessaria resistenza meccanica e delle saldature, garantendo quindi la tenuta dei componenti assemblati sull’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 anche in condizioni d’uso della striscia luminosa 10.
In posizione intermedia tra una basetta 13 in materiale rigido e l’altra, l’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 presenta longitudinalmente pieghe 15, o onde, che, una volta completata la realizzazione della striscia luminosa 10 nelle modalità che verranno meglio spiegate nel seguito, ne permettono la piegabilità e flessibilità in almeno due piani nello spazio, vantaggiosamente tre, per realizzare le funzioni di striscia luminosa 10 plasmabile in senso tridimensionale in ragione delle applicazioni volute. Le pieghe 15 separano fra loro tratti rettilinei adiacenti dell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11, nei quali sono fissate le basette 13.
Poiché, per ovvie ragioni di assemblaggio, come si vedrà nel seguito, le pieghe 15 si trovano sul lato delle sorgenti luminose 14, la loro profondità deve essere tale da non oscurare o parzializzare il fascio luminoso emesso dalle sorgenti luminose 14 adiacenti, pur garantendo un’adeguata flessibilità e capacità di torsione nello spazio.
In questo modo l' emissione luminosa risultante risulta continua ed omogenea, senza che l’utente possa apprezzare puntini visibili.
Le pieghe 15 possono essere applicate su tutta la lunghezza dell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11, oppure solo su una parte di esso, in ragione della specifica applicazione della striscia luminosa 10.
In accordo con forme realizzative, le pieghe 15, o onde, presentano tutte la stessa profondità sulla lunghezza dell’elemento longitudinale flessibile di supporto 1 1.
Secondo varianti realizzative, le pieghe 15, o onde, presentano profondità variabile sulla lunghezza dell’elemento longitudinale flessibile di supporto 11.
Una volta realizzato il suddetto assemblaggio in piano, l’insieme costituito da elemento di supporto longitudinale flessibile 11, già dotato di pieghe 15, basette 13 rigide, e sorgenti luminose 14 viene inserito aH’intemo di un profilo di contenimento 17, ad esempio realizzato in PVC, silicone o materiale analogo o assimilabile. Anche il profilo di contenimento 17 è realizzato con un materiale flessibile tale da permettere la sagomatura della striscia luminosa 10 secondo curvature desiderate.
Nella soluzione di fig. 4, il profilo di contenimento 17 è esemplificativamente di forma quadrata, in ragione della forma finale che la striscia luminosa 10 deve assumere, fermo restando che altre forme di sezione, ad esempio visibili nelle figg. 5 e 7 , anche non regolare, sono comunque possibili.
La forma della sezione trasversale del profilo di contenimento 17 può essere ottenuta dall’opportuna piegatura di quest’ultimo lungo il suo sviluppo oblungo.
Il tutto viene poi inglobato in un getto di resina 18, o copertura, che va a sigillare ed inglobare il tutto, dando alla striscia 10 la forma finale voluta.
La presenza delle pieghe 15 distribuite sulla lunghezza dell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 attribuisce alla striscia 10 la capacità di torsione e flessione su due o più piani, nel caso specifico tre piani, permettendo quindi di plasmare la striscia luminosa 10 in senso tridimensionale in base alle specifiche applicazioni.
Con riferimento alle figg. 1 e 9, si può prevedere che l’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 e le basette 13 siano provviste ciascuna di un foro 22 per l’applicazione di una dima (non illustrata). In questo modo nella fase di formazione della striscia luminosa l’azione della dima sui fori 22 permette di formare le pieghe 15, mediante avvicinamento reciproco delle basette 13, e quindi fra sorgenti luminose 14 montate su basette 13 adiacenti. Ciò permette di garantire il mantenimento della costanza di un passo P fra tutte le sorgenti luminose 14 della striscia 10.
Ad esempio con riferimento alla fig. 3 viene illustrato l’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 con applicate le basette 13 nella sua forma priva di pieghe 15, ovvero completamente estesa. Nelle figg. 1 e 2, invece nell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 sono state eseguite le pieghe 15 che hanno determinato un avvicinamento reciproco delle basette 13.
In fig. 2, il numero di riferimento 19 indica il cavo elettrico che fornisce l’alimentazione alle piste dello strato conduttivo 12.
La variante di fig. 5 mostra una soluzione analoga a quella di fig. 4, ma nella quale il profilo 17 presenta lateralmente nervature 19 per l' inserimento ad incasso della striscia luminosa 10.
Nella variante di fig. 5 nello spazio interno definito dal profilo di contenimento 17 vengono inserite, prima o contestualmente all’applicazione del bagno di resina 18, delle ottiche secondarie 20 che permettono di concentrare/direzionare il fascio luminoso per svariate applicazioni, ad esempio per l' illuminazione di facciate, illuminazione di piante, illuminazione segna-passo, ed altro.
Nell’ulteriore variante di fig. 7, su ciascun bordo laterale del profilo di contenimento 17 integrato, ovvero annegato, un rispettivo cavo 21 che permette il montaggio della striscia 10 mediante tensionamento, per creare una tesatura con applicazione in esterno.
Nella variante di fig. 8 inferiormente all’elemento longitudinale flessibile di supporto 11 ed alle basette 13 è inferiormente associato un elemento rigido di supporto 23 che ne conferisce rigidità per applicazioni particolari.
Tale elemento rigido di supporto 23 può essere definito da una lamina metallica che si estende per l’intera lunghezza dell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11, e che è appoggiata su quest’ultimo.
Il presente trovato si riferisce anche ad un procedimento per realizzare una striscia luminosa 10 che comprende le fasi di:
- predisporre una pluralità di sorgenti luminose 14 su un elemento di supporto longitudinale flessibile 11 dotato di un rivestimento conduttivo 12 su un suo primo lato;
- associare ad un secondo lato opposto al primo dell’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 una pluralità di basette 13 in materiale rigido, distanziate longitudinalmente fra loro, detta basette 13 avendo funzione almeno di posizionamento e stabilizzazione delle sorgenti luminose 14;
- ricavare sull’elemento di supporto longitudinale flessibile 11 una pluralità di pieghe 15, o onde, in posizioni intermedie alla posizione delle basette 13 rigide;
- inserire l’insieme di elemento di supporto longitudinale flessibile 11, dotato di pieghe 15, o onde, e basette 13 rigide in un profilo di contenimento 17 aperto;
- annegare il profilo di contenimento 17 in un bagno di contenimento e chiusura in resina 18.
Il bagno di contenimento e chiusura in resina definisce il suddetto getto di resina 18, o copertura che ingloba all’interno del profilo di contenimento 18, l’elemento di supporto longitudinale flessibile 11, le sorgenti luminose 14 e le basette 13.
E chiaro che alla striscia luminosa 10 ed al relativo metodo di realizzazione possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di metodo per la realizzazione di un componente protesico e componente protesico così realizzato, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Striscia luminosa comprendente un elemento di supporto longitudinale (11), realizzato in materiale flessibile, su un primo lato del quale viene applicato un rivestimento in materiale conduttivo (12), detta striscia presentando, in posizioni prestabilite, sorgenti luminose (14) e basette (13) realizzate in materiale rigido in corrispondenza della posizione di tali sorgenti luminose (14), detta striscia presentando inoltre un profilo di contenimento (17) ed una copertura (18), caratterizzata dal fatto che l’elemento di supporto longitudinale flessibile (11) viene realizzato con una pluralità di pieghe (15), o onde, che separano tratti rettilinei adiacenti.
  2. 2. Striscia luminosa come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette pieghe (15), o onde, sono realizzate sull’intera lunghezza dell’elemento di supporto longitudinale flessibile (11).
  3. 3. Striscia luminosa come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette pieghe (15) o onde, sono realizzate su una porzione della lunghezza dell’elemento di supporto longitudinale flessibile (11).
  4. 4. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che dette pieghe (15), o onde, presentano tutte la stessa profondità sulla lunghezza dell’elemento longitudinale flessibile di supporto (11).
  5. 5. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che dette pieghe (15), o onde, presentano profondità variabile sulla lunghezza dell’elemento longitudinale flessibile di supporto (11).
  6. 6. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che la profondità di dette pieghe (15) è correlata alla loro posizione rispetto alle sorgenti luminose (14) adiacenti, per non oscurare o parzializzare il fascio luminoso emesso.
  7. 7. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che dette sorgenti luminose (14) sono costituite da LED o OLED, o da altra tipologia di sorgente analoga od assimilabile.
  8. 8. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che detto elemento di supporto longitudinale flessibile (1 1) è realizzato almeno parzialmente in kapton.
  9. 9. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che detto profilo di contenimento (17) presenta una forma di sezione aperta ed è realizzato in PVC o in silicone.
  10. 10. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che detto profilo di contenimento (17) presenta esternamente nervature (19) per l’applicazione ad incasso.
  11. 11. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che presenta ottiche secondarie (20) disposte all’intemo del profilo di contenimento (17) ed affacciate alle sorgenti luminose (14).
  12. 12. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che l’elemento di supporto longitudinale flessibile (11) presenta almeno un foro (22) per l’inserimento di una dima.
  13. 13. Striscia luminosa come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che il profilo di contenimento (17) è provvisto di cavi di tesatura.
  14. 14. Procedimento per realizzare una striscia luminosa comprendente le fasi di: - predisporre una pluralità di sorgenti luminose (14) su un elemento di supporto longitudinale flessibile (11) dotato di un rivestimento conduttivo (12) su un suo primo lato; - associare ad un secondo lato opposto al primo dell’elemento di supporto longitudinale flessibile (11) una pluralità di basette (13) in materiale rigido, distanziate longitudinalmente fra loro, dette basette (13) avendo funzione almeno di posizionamento e stabilizzazione delle sorgenti luminose (14); - ricavare su detto elemento di supporto longitudinale flessibile (11) una pluralità di pieghe (15), o onde, in posizioni intermedie alla posizione delle dette basette (13) rigide; - inserire l’insieme di elemento di supporto longitudinale flessibile (11), dotato di pieghe (15), o onde, e basette (13) rigide in un profilo di contenimento (17) aperto; - annegare detto profilo di contenimento (17) in un bagno di contenimento e chiusura in resina (18).
  15. 15. Procedimento come alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta fase di ricavare una pluralità di pieghe (15) sull’elemento di supporto longitudinale flessibile (11) prevede di utilizzare una dima per assicurare il mantenimento del passo fra dette sorgenti luminose (14).
IT102018000003694A 2018-03-16 2018-03-16 Striscia luminosa e relativo metodo di fabbricazione IT201800003694A1 (it)

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