IT201800002705A1 - Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura e metodo di funzionamento di detta apparecchiatura - Google Patents

Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura e metodo di funzionamento di detta apparecchiatura Download PDF

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IT201800002705A1
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IT
Italy
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flow rate
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Application number
IT201800002705A
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English (en)
Inventor
Davide Gavioli
Fausto Foracchia
Original Assignee
Idromeccanica Bertolini S P A
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Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01MCATCHING, TRAPPING OR SCARING OF ANIMALS; APPARATUS FOR THE DESTRUCTION OF NOXIOUS ANIMALS OR NOXIOUS PLANTS
    • A01M7/00Special adaptations or arrangements of liquid-spraying apparatus for purposes covered by this subclass
    • A01M7/0089Regulating or controlling systems
    • A01M7/0092Adding active material

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Description

APPARECCHIATURA PER LA DISTRIBUZIONE DI UN LIQUIDO DI
TRATTAMENTO PER L’AGRICOLTURA E METODO DI
FUNZIONAMENTO DI DETTA APPARECCHIATURA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura ed un metodo di funzionamento di detta apparecchiatura secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.
L’apparecchiatura di cui trattasi si inserisce nell’ambito del settore industriale della produzione di apparecchiature per l'agricoltura ed è vantaggiosamente destinata ad essere installata su macchine agricole trainate o semoventi.
In particolare, l’apparecchiatura in oggetto è vantaggiosamente impiegata per distribuire prodotti liquidi sul terreno o direttamente sulle colture durante l’avanzamento della macchina agricola, ad esempio, per eseguire trattamenti di fertilizzazione o di disinfestazione delle coltivazioni, o ancora per eseguire trattamenti di diserbo.
Stato della tecnica
Come è noto, sono diffuse sul mercato macchine agricole, trainate o semoventi, le quali portano montate apparecchiature per la distribuzione sul terreno o sulle coltivazioni di uno o più prodotti liquidi, quali prodotti fitosanitari, erbicidi, antiparassitari, fertilizzanti, ecc.
Tali apparecchiature sono generalmente idraulicamente collegate ad una o più barre di distribuzione, montate trasversalmente alla direzione di avanzamento della macchina agricola e parallelamente al terreno per rilasciare su di esso il liquido di trattamento desiderato.
Ciascuna barra di distribuzione porta montata una pluralità di ugelli idraulicamente collegati ad un serbatoio contenente il liquido di trattamento da distribuire.
Le apparecchiature di tipo noto di cui trattasi sono interposte tra il serbatoio del liquido di trattamento e gli ugelli di distribuzione del prodotto liquido.
Operativamente, una pompa montata sulla macchina agricola aspira il liquido contenuto nel serbatoio e, attraverso l'apparecchiatura di distribuzione, lo convoglia in pressione agli ugelli per distribuirlo sulle coltivazioni durante l’avanzamento della macchina agricola.
Al fine di regolare la pressione del liquido all’interno dell’apparecchiatura ed in uscita dagli ugelli, le apparecchiature di tipo noto sono dotate di una pluralità di valvole, le quali sono atte regolare la portata e la pressione del liquido di trattamento verso gli ugelli di distribuzione.
Più in dettaglio, le apparecchiature di tipo noto sono generalmente dotate di una valvola deviatrice (generalmente indicata nel settore come valvola generale), la quale è suscettibile di essere commutata tra una posizione di distribuzione ed una posizione di bypass.
Più in dettaglio, le valvole deviatrici di tipo noto sono dotate di una prima sezione di ingresso, collegata al serbatoio, una prima sezione di uscita, collegata agli ugelli, ed una prima sezione di scarico collegata anch'essa al serbatoio.
Operativamente, in posizione di distribuzione, la valvola deviatrice devia il liquido di trattamento proveniente dal serbatoio verso la prima sezione di uscita per effettuare il trattamento desiderato. Diversamente, in posizione di bypass la valvola deviatrice devia il liquido di trattamento proveniente dal serbatoio in ricircolo nuovamente verso il serbatoio stesso per bypassare gli ugelli di distribuzione.
Vantaggiosamente, tale bypass è impiegato ogni qual volta l’apparecchiatura debba interrompere momentaneamente la distribuzione del liquido di trattamento senza per questo interrompere il funzionamento della pompa. Ad esempio, tale bypass è impiegato per passare da una zona di coltivazione ad un’altra, oppure è impiegato quando la macchina agricola arriva in prossimità della fine del campo in cui sta effettuando il trattamento e deve fare inversione di marcia per lavorare la fascia di terreno adiacente a quella appena lavorata.
Le apparecchiature di tipo noto, inoltre, sono generalmente dotate di una valvola di regolazione per parzializzare la portata di liquido di trattamento prelevata dal serbatoio in una prima frazione, da inviare agli ugelli di distribuzione, ed in una seconda rimanente frazione da inviare in serbatoio.
Tale valvola di regolazione, è vantaggiosamente atta a regolare la portata e quindi la pressione del liquido che esce dagli ugelli di distribuzione.
Le valvole di regolazione di tipo noto sono generalmente dotate di una seconda sezione di ingresso idraulicamente collegata alla prima sezione di uscita della valvola deviatrice per ricevere da quest’ultima la portata di liquido di trattamento, una seconda sezione di uscita idraulicamente collegata agli ugelli di distribuzione, ed una seconda sezione di scarico idraulicamente collegata al serbatoio.
Inoltre, le valvole di regolazione sono comunemente dotate anche di mezzi di azionamento per parzializzare la portata di liquido di trattamento della prima frazione diretta verso gli ugelli di distribuzione e della rimanente seconda frazione diretta in ricircolo verso il serbatoio.
Generalmente, tali mezzi di azionamento delle valvole di regolazione di tipo noto comprendono un dispositivo otturatore azionabile per variare la luce di passaggio della sezione di scarico. Operativamente, variando la luce di passaggio è possibile variare la portata della seconda frazione diretta in ricircolo nel serbatoio e, conseguentemente, la portata della prima frazione diretta verso gli ugelli di distribuzione.
Tali valvole di regolazione vengono generalmente indicate anche come valvole di massima pressione, in quanto regolano la massima pressione all'uscita della stessa valvola di regolazione ovvero del circuito del liquido diretto agli ugelli, compiendo un controllo di sicurezza dell’apparecchiatura.
Nelle apparecchiature di tipo noto, durante il funzionamento della macchina agricola, è sempre presente la seconda frazione della portata di liquido di trattamento che esce dalla sezione di scarico e ricircola verso il serbatoio.
Tale seconda frazione è atta ad agitare il liquido di trattamento contenuto nel serbatoio al fine di evitare la decantazione dei vari elementi disciolti al suo interno.
Più in dettaglio, i liquidi di trattamento generalmente impiegati nelle apparecchiature di tipo noto sono soluzioni o emulsioni di acqua e sostanze solide o liquide, le quali tendono a decantare, ovvero a sedimentarsi sul fondo del serbatoio.
La sezione di scarico della valvola di regolazione è idraulicamente collegata al fondo del serbatoio, così da favorire l’agitazione del liquido di trattamento al suo interno ed evitare il fenomeno di decantazione delle sostanze da distribuire disciolte nel liquido di trattamento contenuto nel serbatoio.
Sono note inoltre, apparecchiature dotate di un ugello convergente interposto tra la prima sezione di ingresso e la prima sezione di scarico della valvola deviatrice. Più in dettaglio, l’ugello convergente è posto con la sua sezione ristretta in corrispondenza della prima sezione di uscita della valvola deviatrice.
Operativamente, quando la valvola deviatrice è in posizione di bypass, il liquido di trattamento che la attraversa dalla prima sezione di ingresso alla prima sezione di scarico attraversa anche il condotto convergente venendo accelerato e realizzando una depressione per effetto Venturi in corrispondenza della sua sezione ristretta, cioè in corrispondenza della seconda sezione di ingresso della valvola di regolazione.
Conseguentemente quindi, la depressione realizzata dall’ugello convergente permette di risucchiare la prima frazione di portata di liquido di trattamento inviata dalla valvola di regolazione verso gli ugelli di distribuzione per evitare che tale seconda frazione esca dagli ugelli anche quando la valvola deviatrice è in posizione di bypass. In questo modo, l’ugello convergente è in grado di sviluppare un effetto antigoccia in corrispondenza dei vari ugelli di distribuzione. Le apparecchiature di tipo noto fin qui descritte si sono dimostrate nella pratica non scevre di inconvenienti.
Un primo inconveniente risiede nel fatto che tali apparecchiature possono essere collegate a barre di distribuzione piuttosto lunghe (fino anche a qualche decina di metri) e l’effetto Venturi generato dall’ugello convergente può non essere sufficiente a garantire un effetto antigoccia anche in corrispondenza degli ugelli di distribuzione posti agli estremi delle barre di distribuzione.
Inoltre, tale effetto Venturi non è sufficientemente efficace per aspirare anche il liquido contenuto nelle barre di distribuzione, che quindi a seguito delle vibrazioni trasmesse dalle asperità del terreno continua comunque ad alimentare gli ugelli.
Un secondo inconveniente delle apparecchiature di tipo noto risiede nel fatto che i serbatoi di liquido di trattamento sono generalmente molto capienti (fino anche a qualche migliaia di litri) e la seconda frazione della portata di liquido di trattamento che esce dalla seconda sezione di scarico della valvola di regolazione in ricircolo verso il serbatoio non è sufficiente per effettuare un’agitazione efficace di tutto il liquido di trattamento all’interno del serbatoio medesimo. Operativamente, infatti, la seconda frazione della portata di liquido di trattamento è alla medesima pressione del serbatoio, e quindi a pressione sostanzialmente ambiente. Inoltre, tale seconda frazione è decisamente esigua rispetto alla capienza del serbatoio e quindi non ha la forza necessaria ad effettuare un’agitazione efficace di tutto il suo contenuto, con una conseguente decantazione degli elementi disciolti al suo interno.
Nelle apparecchiature di tipo noto, al fine di effettuare una efficace agitazione del liquido di trattamento in serbatoio, è necessario commutare la valvola deviatrice in posizione di bypass, al fine di inviare in serbatoio tutta la portata di liquido di trattamento.
Tuttavia, in questo modo è necessario interrompere temporaneamente la distribuzione del liquido di trattamento dagli ugelli di distribuzione, allungando così i tempi di trattamento.
Un ulteriore inconveniente delle apparecchiature di tipo noto risiede nel fatto che il liquido di trattamento in circolazione in tali apparecchiature tende facilmente a decantare, non solo all’interno del serbatoio, ma anche nei condotti e nelle valvole che compongono l’apparecchiatura, causando incrostazioni ed otturazioni.
Conseguentemente è necessario un lavaggio periodico dell’apparecchiatura al fine di evitare che le valvole e gli ugelli vengano otturati dai sedimenti del liquido di trattamento.
Al fine di agevolare tali operazioni di lavaggio, è noto collegare l’apparecchiatura anche ad un secondo serbatoio, contenente un liquido di lavaggio (generalmente acqua pulita).
Più in dettaglio, sono note sul mercato apparecchiature dotate di una valvola a tre vie, la quale è posta a monte dell’aspirazione della pompa ed è atta a selezionare l’aspirazione di quest’ultima dal serbatoio di liquido di trattamento o dal serbatoio di liquido di lavaggio.
Tuttavia, il liquido di lavaggio che circola nell’apparecchiatura in parte esce dagli ugelli di distribuzione ed in parte ricircola verso il serbatoio del liquido di trattamento, andando a diluire il suo contenuto.
Tale diluizione risulta particolarmente sgradita nel caso in cui il liquido di trattamento debba essere distribuito in dosi a concentrazione molto accurata, ad esempio nel caso in cui la macchina agricola sia del tipo inoculate, cioè nel caso in cui il liquido di trattamento agricolo venga distribuito direttamente nel terreno, ad esempio contestualmente alla deposizione delle sementi.
Presentazione dell’invenzione
Scopo principale della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto, mettendo a disposizione un’apparecchiatura ed un metodo di distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura in grado di sviluppare un efficace effetto di antigoccia anche in corrispondenza degli ugelli di distribuzione disposti agli estremi di barre di distribuzione molto lunghe.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura ed un metodo di distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura in grado di effettuare al contempo la distribuzione del liquido di trattamento ed una efficace agitazione del liquido di trattamento all’interno del serbatoio, evitando così la decantazione del liquido di trattamento medesimo. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura in grado eseguire le operazioni di lavaggio senza diluire il contenuto all’interno del serbatoio.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura in grado di effettuare le operazioni di lavaggio e di risucchio in modo automatico ogni qual volta le barre di distribuzione non distribuiscono il liquido di trattamento.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura affidabile in tutte le condizioni di utilizzo.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura che duri nel tempo e che non richieda frequenti operazioni di manutenzione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa in cui:
− la figura 1 mostra uno schema d’assieme dell’apparecchiatura oggetto della presente invenzione;
− la figura 2 mostra una vista in sezione di un particolare dell’apparecchiatura di figura 1 relativo a suoi primi mezzi valvolari, in cui l’otturatore della valvola di regolazione è indicato nelle due posizioni limite;
− la figura 2A mostra un dettaglio della figura 2 relativo all’ugello convergente dei primi mezzi valvolari sviluppante un migliorato effetto Venturi di risucchio;
− la figura 3 mostra una vista in sezione di un particolare dell’apparecchiatura di figura 1 relativo a suoi secondi mezzi valvolari;
− la figura 4 mostra una vista in sezione di un particolare dell’apparecchiatura di figura 1 relativo a due sue valvole deviatrici accoppiate;
− la figura 5 mostra uno schema dell’apparecchiatura oggetto della presente invenzione associata ad una macchina agricola;
− la figura 6 mostra l’apparecchiatura di figura 1 in una fase di distribuzione e agitazione;
− la figura 7 mostra l’apparecchiatura di figura 1 in una fase di risucchio;
− la figura 8 mostra l’apparecchiatura di figura 1 in una fase di lavaggio.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stata indicata nel suo complesso con 1 un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura oggetto della presente invenzione, la quale apparecchiatura 1 è destinata ad essere associata ad una macchina agricola mobile sul terreno, ad esempio del tipo trainato o semovente, non illustrata poiché ben nota al tecnico del settore.
L’apparecchiatura 1 in oggetto comprende primi mezzi valvolari 2 destinati ad essere interposti tra un primo serbatoio S di liquido di trattamento ed uno o più ugelli di distribuzione U.
In particolare, il primo serbatoio S è destinato ad essere fissato alla macchina agricola e gli ugelli di distribuzione sono destinati ad essere fissati ad una o più barre di distribuzione, le quali mentre distribuiscono il liquido di trattamento, sono disposte parallelamente al terreno e trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento della macchina agricola.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 1, una pompa P è interposta tra il primo serbatoio S ed i primi mezzi valvolari 2, per aspirare il liquido di trattamento contenuto nel primo serbatoio S ed inviarlo verso i suddetti primi mezzi valvolari 2 e verso gli ugelli di distribuzione U. Operativamente, i primi mezzi valvolari 2 sono atti a regolare la portata e la pressione del liquido di trattamento in uscita dagli ugelli di distribuzione U. In accordo con la figura 2, i primi mezzi valvolari 2 oggetto della presente invenzione comprendono almeno una prima valvola deviatrice 3, la quale è dotata di una prima sezione di ingresso 31, una prima sezione di uscita 32 ed una prima sezione di scarico 33.
Più in dettaglio, la prima sezione di ingresso 31 è destinata ad essere collegata al primo serbatoio S, preferibilmente attraverso la pompa P, per ricevere dal primo serbatoio S una prima portata di liquido di trattamento, la prima sezione di uscita 32 è destinata ad essere collegata agli ugelli di distribuzione U e la prima sezione di scarico 33 è destinata ad essere collegata al primo serbatoio S.
Inoltre, la prima valvola deviatrice 3 è provvista di primi mezzi di azionamento 34 per commutare la prima valvola deviatrice 3 medesima tra una posizione di distribuzione, in cui devia la prima portata di liquido di trattamento verso la prima sezione di uscita 32, ed una posizione di bypass, in cui devia la prima portata di liquido di trattamento verso la prima sezione di scarico 33.
In particolare, la prima valvola deviatrice 3 è vantaggiosamente dotata di un primo otturatore 35 azionabile dai primi mezzi di azionamento 34 tra la posizione di distribuzione, in cui ostruisce la prima sezione di scarico 33, e la posizione di bypass, in cui apre la prima sezione di scarico 33.
In accordo la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 2, la prima valvola deviatrice 3 è una valvola a sfera, in cui il primo otturatore 35 è una sfera nella quale è realizzato un primo foro passante 36. Operativamente, quando il primo foro passante 36 è allineato con la prima sezione di scarico 33 (come illustrato in figura 2), la prima valvola deviatrice 3 è in posizione di bypass. Diversamente, quando il primo foro passante 36 è disposto ortogonalmente alla prima sezione di scarico 33, la prima valvola deviatrice 3 è in posizione di distribuzione.
Vantaggiosamente, la prima sezione di scarico 33 della prima valvola deviatrice 3 è sostanzialmente alla stessa pressione del primo serbatoio S a cui è collegata, cioè sostanzialmente a pressione ambiente, mentre la prima sezione di scarico 32 è ad una pressione almeno pari a quella dovuta agli ugelli di distribuzione U a cui è collegata, cioè almeno a 2-5 bar.
Conseguentemente, quando i primi mezzi di azionamento 34 movimentano il primo otturatore 35 in posizione di bypass, la prima portata di liquido di trattamento tende spontaneamente a fluire verso la sezione a pressione minore, e quindi verso la prima sezione di scarico 33, bypassando gli ugelli di distribuzione U.
Vantaggiosamente, la prima valvola deviatrice 3 è commutata in posizione di bypass ogni qual volta l’apparecchiatura 1 debba interrompere momentaneamente la distribuzione del liquido di trattamento senza interrompere il funzionamento della pompa P. Ad esempio, quando la macchina agricola arriva in prossimità della fine del campo in cui sta effettuando il trattamento e debba fare inversione per lavorare la striscia di terreno adiacente a quella appena lavorata.
Secondo la presente invenzione, i primi mezzi valvolari 2 comprendono inoltre una prima valvola di regolazione 4, la quale è dotata di una seconda sezione di ingresso 41, una seconda sezione di uscita 42 e una seconda sezione di scarico 43.
Più in dettaglio, la seconda sezione di ingresso 41 è idraulicamente collegata alla prima sezione di uscita 32 della prima valvola deviatrice 3 per ricevere la prima portata di liquido di trattamento, la seconda sezione di uscita 42 è destinata ad essere collegata agli ugelli di distribuzione U per alimentarli con una prima frazione della prima portata di liquido di trattamento e la seconda sezione di scarico 43 è idraulicamente collegata alla prima sezione di scarico 33 della prima valvola deviatrice 3 per scaricare una seconda rimanente frazione della prima portata di liquido di trattamento, e preferibilmente per scaricarla nel primo serbatoio S.
La seconda rimanente frazione della prima portata è quindi pari alla differenza tra la prima portata e la prima frazione della prima portata.
Inoltre, la prima valvola di regolazione 4 è dotata di secondi mezzi di azionamento 44 per parzializzare la prima portata di liquido di trattamento tra la prima e la seconda frazione.
Più in dettaglio, la prima valvola di regolazione 4 è vantaggiosamente dotata di un secondo otturatore 45 azionabile dai secondi mezzi di azionamento 44 per variare la luce di passaggio della seconda sezione di scarico 43 e conseguentemente variare la seconda frazione della prima portata in uscita dalla suddetta seconda sezione di scarico 43.
Operativamente, al variare della seconda frazione della prima portata di liquido di trattamento, varia di conseguenza anche la prima frazione in uscita dalla seconda sezione di uscita 42.
In accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 2, il secondo otturatore 45 della prima valvola regolatrice 4 è uno stantuffo tronco-conico suscettibile di essere movimentato dai secondi mezzi di azionamento 44 per ostruire almeno parzialmente la luce di passaggio della seconda sezione di scarico 43.
Vantaggiosamente, lo stantuffo 45 è movimentabile tra due posizioni limite, in cui in una prima posizione limite ostruisce completamente la luce di passaggio della seconda sezione di scarico 43, ed in una seconda posizione limite apre completamente la luce di passaggio della seconda sezione di scarico 43 medesima.
Operativamente, quando il secondo otturatore 45 è azionato dai secondi mezzi di azionamento 44 nella prima posizione limite, la seconda frazione della prima portata è nulla e la prima frazione coincide con l’intera prima portata.
Viceversa, quando il secondo otturatore 45 è azionato dai secondi mezzi di azionamento 44 nella seconda posizione limite, la seconda frazione della prima portata è massima e la prima frazione è sostanzialmente nulla.
Vantaggiosamente, la prima valvola di regolazione 4 è suscettibile di generare un aumento di pressione in corrispondenza della sua seconda sezione di ingresso 41, il quale aumento di pressione è regolabile variando la seconda frazione della prima portata in uscita dalla seconda sezione di scarico 43.
In particolare, la prima valvola di regolazione 4 è suscettibile di generare una pressione in corrispondenza della sua seconda sezione di ingresso 41 di circa 2-5 bar. Più chiaramente tale pressione di 2-5 bar è quella di lavoro richiesta per l’alimentazione degli ugelli di distribuzione U, potendo tuttavia generare anche pressioni maggiori.
Secondo l’invenzione, i primi mezzi valvolari 2 comprendono inoltre un ugello convergente 5 interposto tra la prima sezione di ingresso 31 e la prima sezione di scarico 33 della prima valvola deviatrice 3.
Più in dettaglio, l’ugello convergente 5 è dotato di una sezione allargata 51 e di una sezione ristretta 52, la quale è posta in corrispondenza della prima sezione di uscita 32 della prima valvola deviatrice 3 per realizzare una depressione per effetto Venturi in corrispondenza della seconda sezione di ingresso 41 della prima valvola di regolazione 4 con la prima valvola deviatrice 3 in posizione di bypass.
Operativamente, quando la prima valvola deviatrice 3 è in posizione di bypass, la prima portata di liquido di trattamento attraversa la prima valvola deviatrice 3 dalla prima sezione di ingresso 31 alla prima sezione di scarico 33, passando attraverso il condotto convergente 5 e venendo accelerata da quest’ultimo fino ad avere velocità massima in corrispondenza della sezione ristretta 52.
Per effetto Venturi, in corrispondenza della sezione ristretta 52, dove la velocità del liquido è massima, la pressione è minima. Conseguentemente, in corrispondenza della sezione ristretta 52 del condotto convergente 5 si genera una depressione che risucchia il liquido di trattamento circostante, e quindi anche il liquido di trattamento presente in corrispondenza della seconda sezione di ingresso 41 della prima valvola di regolazione 4, così come indicato nel particolare di figura 2A.
Vantaggiosamente, tale effetto Venturi permette di risucchiare anche la prima frazione della prima portata inviata dalla prima valvola di regolazione 4 verso gli ugelli di distribuzione U, permettendo di evitare che questa prima frazione esca dagli ugelli di distribuzione U anche quando la prima valvola deviatrice 3 è in posizione di bypass.
Operativamente, quindi, quando la prima valvola deviatrice è nella posizione di bypass l’effetto di frazionamento della prima portata svolto dalla prima valvola di regolazione viene vantaggiosamente annullato e la prima portata viene interamente ricircolata verso il primo serbatoio S.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale di figura 1, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione è vantaggiosamente dotata di una pluralità di valvole sezionatrici 18, ciascuna della quali è interposta tra i primi mezzi valvolari 2 ed un corrispondente ugello di distribuzione U per ostruire il passaggio del liquido di trattamento verso tale ugello di distribuzione U.
Vantaggiosamente, le valvole sezionatrici 18 permettono di alimentare solamente una parte dei vari ugelli di distribuzione U, ad esempio quando la macchina agricola sta lavorando su di una fascia di terreno ristretta in corrispondenza di un bordo laterale del campo.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, l’apparecchiatura 1 per la distribuzione di un liquido di trattamento comprende inoltre secondi mezzi valvolari 6 destinati ad essere interposti tra il primo serbatoio S ed i primi mezzi valvolari 2, e preferibilmente tra la pompa P ed i primi mezzi valvolari 2.
In accordo con la figura 2, i secondi mezzi valvolari 6, oggetto della presente invenzione, sono dotati di una terza sezione di ingresso 61, di una terza sezione di uscita 62 e di una terza sezione di scarico 63.
Più in dettaglio, la terza sezione di ingresso 61 è suscettibile di ricevere una seconda portata di liquido di trattamento dal primo serbatoio S, la terza sezione di scarico 63 è idraulicamente collegata alla prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3 dei primi mezzi valvolari 2 ed è suscettibile di inviare a questi ultimi la prima portata di liquido di trattamento, e la terza sezione di uscita 62 è suscettibile di inviare al primo serbatoio S una frazione di agitazione della seconda portata di liquido pari alla differenza tra la seconda portata e la prima portata.
Secondo l’invenzione, i secondi mezzi valvolari 6 sono provvisti di terzi mezzi di azionamento 64 per commutare tali secondi mezzi valvolari 6 tra una posizione di parzializzazione, in cui la seconda portata è parzializzata nella prima portata e nella frazione di agitazione, ed una posizione di accorpamento, in cui la seconda portata è totalmente inviata alla prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3, per aumentare l’effetto Venturi in corrispondenza della seconda sezione di ingresso 41 della prima valvola di regolazione 4 con la prima valvola deviatrice 3 in posizione di bypass.
Operativamente, infatti, quando i terzi mezzi di azionamento 64 commutano i secondi mezzi valvolari 6 nella posizione di accorpamento, l’effetto di parzializzazione della seconda portata di liquido di trattamento viene annullato, e nella prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3 entra tutta la seconda portata, la quale è vantaggiosamente maggiore rispetto alla prima portata.
Conseguentemente, quando la prima valvola deviatrice 3 è commutata nella posizione di bypass, in corrispondenza della sezione ristretta 52 del condotto convergente 5 la velocità massima della seconda portata sarà maggiore rispetto alla velocità massima della prima portata, causando una depressione maggiore ed aumentando il risucchio per effetto Venturi in corrispondenza della seconda sezione di ingresso 41 della prima valvola di regolazione 4.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, illustrata in figura 3, i secondi mezzi valvolari 6 comprendono almeno una seconda valvola di regolazione 7 e una seconda valvola deviatrice 8.
Più in dettaglio, la seconda valvola di regolazione 7 è vantaggiosamente dotata della terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6, di una quarta sezione di uscita 72 e di una quarta sezione di scarico 73.
La seconda valvola deviatrice 8 è vantaggiosamente dotata di una quarta sezione di ingresso 81, collegata alla quarta sezione di uscita 72 della seconda valvola di regolazione 7, della terza sezione di uscita 62 dei secondi mezzi valvolari 6 e di una quinta sezione di scarico 83.
Vantaggiosamente, inoltre, la terza sezione di scarico 63 dei secondi mezzi valvolari 6 comprende la quarta sezione di scarico 73 della seconda valvola di regolazione 7 e la quinta sezione di scarico 83 della seconda valvola deviatrice 8. Più in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 1 e 3, la terza sezione di scarico 63 si compone di due uscite distinte, cioè si compone di una prima uscita corrispondente alla quarta sezione di scarico 73, e di una seconda uscita corrispondente alla quinta sezione di scarico 83.
Vantaggiosamente, sono inoltre previste due tubazioni, le quali sono poste rispettivamente a collegamento della quarta e della quinta sezione di scarico 73, 83 con la prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3, attraverso un raccordo 17.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, i terzi mezzi di azionamento 64 dei secondi mezzi valvolari 6 comprendono un primo attuatore 9, posto a monte della quarta sezione di scarico 73 della seconda valvola di regolazione 7, ed un secondo attuatore 10 posto tra la terza sezione di uscita 62 dei secondi mezzi valvolari 6 e la quinta sezione di scarico 83 della seconda valvola deviatrice 8.
Vantaggiosamente, il primo attuatore 9 è atto a parzializzare la seconda portata di liquido di trattamento nella prima portata e nella frazione di agitazione, con i secondi mezzi valvolari 6 in posizione di parzializzazione.
Il secondo attuatore 10 è vantaggiosamente atto a deviare la frazione di agitazione ricevuta dalla quarta sezione di uscita 72 della seconda valvola di regolazione 7 verso la terza sezione di scarico 63 dei secondi mezzi valvolari 6, con i secondi mezzi valvolari 6 in posizione di accorpamento, oppure verso la terza sezione di uscita 62 dei secondi mezzi valvolari 6 con i secondi mezzi valvolari 6 in posizione di parzializzazione.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 3, la seconda valvola di regolazione 7 è dotata di un terzo otturatore 75 azionabile dal primo attuatore 9 per variare la luce di passaggio della quarta sezione di scarico 73 e conseguentemente variare la prima portata in uscita dalla suddetta quarta sezione di scarico 73.
Operativamente, al variare della prima portata di liquido di trattamento, varia di conseguenza anche la frazione di agitazione in uscita dalla quarta sezione di uscita 72 della seconda valvola di regolazione 7.
Vantaggiosamente, la seconda valvola di regolazione 7 è suscettibile di generare un aumento di pressione in corrispondenza della terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6, il quale aumento di pressione è regolabile variando la prima portata in uscita dalla quarta sezione di scarico 73 della seconda valvola di regolazione 7 medesima.
In particolare, la seconda valvola di regolazione 7 è suscettibile di generare una pressione in corrispondenza della terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6 di circa 10-15 bar. Inoltre, poiché la quarta sezione di uscita 72 della seconda valvola di regolazione 7, la quarta sezione di ingresso 81 della seconda valvola deviatrice 8 e la terza sezione di uscita 62 dei secondi mezzi valvolari 6 sono tutte in comunicazione di fluido con la terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6, anche la frazione di agitazione in uscita dalla terza sezione di uscita 62 dei secondi mezzi valvolari 6 è a circa 10-15 bar.
Vantaggiosamente, quindi, la frazione di agitazione ha una pressione tale da effettuare una efficace agitazione del liquido di trattamento contenuto nel primo serbatoio S, per evitarne la decantazione.
Conseguentemente, all’interno dell’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione, è vantaggiosamente possibile individuare due zone di lavoro a due distinte pressioni.
Più in dettaglio, una prima zona di lavoro coincide sostanzialmente con i primi mezzi valvolari 2, i quali sono posti ad una pressione di 2-5 bar, e la seconda zona di lavoro coincide sostanzialmente con i secondi mezzi valvolari 6, i quali sono posti ad una pressione di 10-15 bar.
Vantaggiosamente inoltre, la frazione di agitazione può essere spillata dalla seconda portata durante tutto il funzionamento dell’apparecchiatura 1, senza inficiare la prima portata verso i primi mezzi valvolari 2. Cioè la seconda portata di liquido di trattamento in arrivo dal primo serbatoio S è sufficientemente elevata ed ad una pressione sufficiente da convogliare al primo serbatoio S la frazione di agitazione in grado di effettuare un efficace agitazione del suo contenuto, ed ai primi mezzi valvolari 2 la prima portata necessaria ad effettuare il trattamento desiderato.
Vantaggiosamente, quindi, i secondi mezzi valvolari 6 permettono all’apparecchiatura 1 di effettuare la distribuzione del liquido di trattamento contemporaneamente all’agitazione del primo serbatoio S, senza dover interrompere la distribuzione del liquido di trattamento dagli ugelli U, riducendo così i tempi di trattamento.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 3, la seconda valvola deviatrice 8 è dotata di un quarto otturatore 85 azionabile dal secondo attuatore 10 a deviare la frazione di agitazione verso la terza sezione di scarico 63 oppure verso la terza sezione di uscita 62 dei secondi mezzi valvolari 6.
In particolare, il quarto otturatore 85 è vantaggiosamente una sfera nella quale è realizzato un secondo foro passante 86. Operativamente, quando il secondo foro passante 86 è allineato con la quinta sezione di scarico 83, i secondi mezzi valvolari 6 sono in posizione di accorpamento. Viceversa, quando il secondo foro passante 86 è allineato con la seconda sezione di uscita 62, i secondi mezzi valvolari 6 sono in posizione di parzializzazione.
Operativamente, quando i secondi mezzi valvolari 6 sono in posizione di accorpamento, la frazione di agitazione che esce dalla quarta sezione di uscita 72 della seconda valvola di regolazione 7 ed entra nella quarta sezione di ingresso 81 della seconda valvola deviatrice 8, viene deviata verso la quinta sezione di scarico 83 e si accorpa con la prima portata che esce dalla quarta sezione di scarico 73 della seconda valvola di regolazione 7, annullando così l’effetto di parzializzazione della seconda valvola di regolazione 7.
Conseguentemente, quando i secondi mezzi valvolari 6 sono in posizione di accorpamento, la seconda portata esce totalmente dalla terza sezione di scarico 63 dei secondi mezzi valvolari 6 ed entra nella prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 1, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione comprende vantaggiosamente una terza valvola deviatrice 11, la quale è destinata ad essere interposta tra il primo serbatoio S ed i secondi mezzi valvolari 6, e preferibilmente tra il primo serbatoio S e la pompa P, ed una quarta valvola deviatrice 12, la quale è destinata ad essere interposta tra la seconda sezione di scarico 43 della prima valvola di regolazione 4 e il primo serbatoio S.
Vantaggiosamente, la terza valvola deviatrice 11 è dotata di due sezioni di ingresso e di una sezione di uscita, e la quarta valvola deviatrice 12 è dotata di una sezione di ingresso e due sezioni di uscita.
Più in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 4, la terza valvola deviatrice è dotata di una sesta sezione di ingresso 111, destinata ad essere collegata al primo serbatoio S per ricevere la seconda portata di liquido di trattamento, di una settima sezione di ingresso 112, destinata ad essere collegata ad un secondo serbatoio L di liquido di lavaggio per ricevere una terza portata di liquido di lavaggio, e di una sesta sezione di uscita 113, idraulicamente collegata alla terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6.
La quarta valvola deviatrice 12 è vantaggiosamente dotata di una ottava sezione di ingresso 121 idraulicamente collegata con la seconda sezione di scarico 43 della prima valvola di regolazione 4, di una settima sezione di uscita 122, destinata ad essere collegata con il primo serbatoio S, e di una ottava sezione di uscita 123, idraulicamente collegata con la settima sezione di ingresso di 112 della terza valvola deviatrice 11.
Operativamente, la terza e quarta valvola deviatrice 11, 12 sono atte a selezionare il serbatoio da cui la pompa P aspira il liquido da mandare ai secondi mezzi valvolari 6 e a selezionare verso dove inviare la frazione di liquido circolante nell’apparecchiatura 1 che non viene inviata agli ugelli di distribuzione U.
Infatti, l’apparecchiatura 1 comprende vantaggiosamente quarti mezzi di azionamento 13 della terza e quarta valvola deviatrice 11, 12 per commutarle sostanzialmente simultaneamente.
Più in dettaglio, i quarti mezzi di azionamento 13 sono atti a commutare la terza valvola deviatrice 11 tra una prima posizione di lavoro, in cui invia alla prima sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6 la seconda portata di liquido di trattamento, ed una prima posizione di lavaggio, in cui invia alla prima sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6 la terza portata di liquido di lavaggio.
Inoltre, i quarti mezzi di azionamento 13 sono atti a commutare anche la quarta valvola deviatrice 12 tra una seconda posizione di lavoro, in cui invia almeno la seconda frazione della prima portata di liquido di trattamento verso il primo serbatoio S, ed una seconda posizione di lavaggio, in cui invia almeno una frazione della terza portata di liquido di lavaggio verso la terza valvola deviatrice 11.
Vantaggiosamente, tale azionamento della terza e della quarta valvola deviatrice 11, 12 è sostanzialmente simultaneo e permette di evitare ritardi nell’azionamento delle suddette terze e quarte valvole deviatrici 11, 12 che sarebbero possibili se queste ultime fossero dotate di distinti mezzi di azionamento. In questo modo, è quindi possibile evitare che liquido di lavaggio aspirato dal secondo serbatoio L venga inviato nel primo serbatoio S.
Operativamente, infatti, quando la terza valvola deviatrice 11 è nella prima posizione di lavoro, la quarta valvola deviatrice 12 è nella seconda posizione di lavoro e la seconda portata di liquido di trattamento è suscettibile di uscire dal primo serbatoio S e di entrare nei secondi e primi mezzi valvolari 6, 2. Inoltre, la prima frazione della prima portata è suscettibile di uscire dagli ugelli di distribuzione U e la seconda frazione della prima portata è suscettibile di ricircolare nel primo serbatoio S.
Viceversa, quando la terza valvola deviatrice 11 è nella prima posizione di lavaggio, la quarta valvola deviatrice 12 è nella seconda posizione di lavaggio e la terza portata di liquido di lavaggio è suscettibile di uscire dal secondo serbatoio L e di entrare nei secondi e primi mezzi valvolari 6, 2. Inoltre, almeno una frazione della terza portata è suscettibile di ricircolare verso la terza valvola deviatrice 11 e verso i secondi mezzi valvolari, ed una restante frazione della terza portata è suscettibile di uscire dagli ugelli di distribuzione U.
Vantaggiosamente, la terza e la quarta valvola deviatrice 11, 12 possono essere anche disposte in un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura diversa dall’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione. Ovvero in un’apparecchiatura non dotata dei secondi mezzi valvolari 6.
In questo caso, la terza valvola deviatrice 11 è destinata ad essere interposta tra il primo serbatoio S e la prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3, e preferibilmente tra il primo serbatoio S e la pompa P.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione, comprende inoltre una valvola di non ritorno 16, la quale è destinata ad essere interposta tra il secondo serbatoio L e la settima sezione di ingresso 112 della terza valvola deviatrice 11.
In modo di per sé noto, tale valvola di non ritorno 16 è dotata di un quinto otturatore (non illustrato nelle allegate figure) per impedire un ritorno di liquido all’interno del secondo serbatoio L, così da evitare che liquido di lavaggio in ricircolo dalla quarta valvola deviatrice 12 verso la terza valvola deviatrice 11 possa entrare nel secondo serbatoio L e sporcare il liquido di lavaggio al suo interno.
Vantaggiosamente, il liquido di lavaggio all’interno del secondo serbatoio L può essere acqua pulita, oppure una soluzione di acqua e un elemento disincrostante per rimuovere possibili incrostazioni formate dai sedimenti lasciati dal liquido di trattamento.
Al fine di evitare l’otturazione degli ugelli di distribuzione U, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione, comprende vantaggiosamente almeno un filtro F destinato ad essere interposto tra la seconda sezione di uscita 42 della prima valvola di regolazione 4 e gli ugelli di distribuzione U medesimi, e vantaggiosamente interposto tra i primi mezzi valvolari 2 e le valvole sezionatrici 18.
Vantaggiosamente, quando la prima valvola deviatrice è in posizione di bypass, l’ugello convergente 5 sviluppa l’effetto Venturi ed il filtro F è suscettibile di essere attraversato dalla seconda frazione della prima portata di liquido di trattamento in verso opposto rispetto a quando la prima valvola deviatrice è in posizione di distribuzione. In questo modo, la seconda frazione della prima portata di liquido è suscettibile di pulire il filtro F dai sedimenti che si sono depositati su quest’ultimo, contribuendo così alla manutenzione del filtro F medesimo.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, illustrata in figura 5, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre almeno un sensore di posizione 14, il quale è fissato preferibilmente in corrispondenza delle barre di distribuzione ed è atto a rilevare almeno una posizione degli ugelli di distribuzione U rispetto al terreno ed a generare un conseguente segnale di posizione indicativo della distanza degli ugelli di distribuzione U dal terreno, ovvero indicativo di una posizione sollevata o abbassata degli ugelli rispetto al terreno.
Tale sensore vantaggiosamente sarà in grado di discernere semplicemente tra una posizione sollevata degli ugelli di distribuzione U (ovvero della barra od altro elemento strutturale che viene movimentato per il sollevamento della barra), in cui il trattamento è interrotto, ed una posizione abbassata, in cui gli ugelli erogano il liquido.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre una unità di controllo 15 configurata per ricevere dal sensore di posizione 14 il segnale di posizione indicativo della posizione sollevata o abbassata degli ugelli ed inviare segnali di controllo ad almeno i primi, i terzi ed i quarti mezzi di azionamento 34, 64, 13 per azionare corrispondentemente la prima valvola deviatrice 3, i secondi mezzi valvolari 6 e la terza e quarta valvola deviatrice 11, 12.
Più in dettaglio, l’unità di controllo 15 è vantaggiosamente configurata per inviare ai quarti mezzi di azionamento 13 un primo segnale di comando per commutare la terza e la quarta valvola deviatrice 11, 12 rispettivamente tra la prima posizione di lavoro e la prima posizione di lavaggio e tra la seconda posizione di lavoro e la seconda posizione di lavaggio.
Inoltre, l’unità di controllo 15 è vantaggiosamente configurata per inviare ai primi mezzi di azionamento 34 un secondo segnale di comando per commutare la prima valvola deviatrice 3 tra la posizione di distribuzione e la posizione di bypass.
Inoltre, l’unità di controllo 15 è vantaggiosamente configurata per inviare ai terzi mezzi di azionamento 64 un terzo segnale di comando per commutare i secondi mezzi valvolari 6 tra la posizione di parzializzazione e la posizione di accorpamento.
Operativamente, quando il sensore di posizione 14 rileva la posizione abbassata degli ugelli, l’unità di controllo 15 invia ai quarti mezzi di azionamento 13 il primo segnale di comando e i quarti mezzi di azionamento 13 commutano la terza e quarta valvola deviatrice 11, 12 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di lavoro per permettere alla seconda portata di liquido di trattamento di uscire dal primo serbatoio S ed entrare nella terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6.
Inoltre, l’unità di controllo 15 invia ai terzi mezzi di azionamento 64 il terzo segnale di comando ed i terzi mezzi di azionamento 63 commutano i secondi mezzi valvolari 6 in posizione di parzializzazione per inviare la frazione di agitazione nel primo serbatoio S ad agitare il suo contenuto, e per inviare la prima portata verso la prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3.
Inoltre, l’unità di controllo 15 invia ai primi mezzi di azionamento 34 il secondo segnale di controllo e i primi mezzi di azionamento 34 commutano la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di distribuzione per inviare la prima portata verso gli ugelli di distribuzione U.
Viceversa, quando il sensore di posizione 14 rileva la posizione sollevata degli ugelli, l’unità di controllo 15 invia ai quarti mezzi di azionamento 13 il primo segnale di comando e i quarti mezzi di azionamento 13 commutano la terza e quarta valvola deviatrice 11, 12 rispettivamente nella prima e seconda posizione di lavaggio per permettere alla terza portata di liquido di lavaggio di uscire dal secondo serbatoio L ed entrare nella terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6.
Inoltre, l’unità di controllo 15 invia ai terzi mezzi di azionamento 64 il terzo segnale di comando e i terzi mezzi di azionamento 63 commutano i secondi mezzi valvolari 6 in posizione di accorpamento per inviare totalmente la terza portata verso la prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3. Inoltre, l’unità di controllo 15 invia ai primi mezzi di azionamento 34 il secondo segnale di controllo e i primi mezzi di azionamento 34 commutano la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di distribuzione per inviare la terza portata verso gli ugelli di distribuzione U.
Vantaggiosamente, quando il sensore di posizione 14 rileva la posizione sollevata, l’unità di controllo 15 può anche essere configurata per non inviare il primo segnale di controllo ai quarti mezzi di azionamento 13. In questo caso, la terza e la quarta valvola deviatrice 11, 12 restano rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di lavoro, per mettere in comunicazione l’apparecchiatura 1 con il primo serbatoio S.
Inoltre, in questo caso, l’unità di controllo 15 invia ai terzi mezzi di azionamento 64 il terzo segnale di comando e i terzi mezzi di azionamento 63 commutano i secondi mezzi valvolari 6 in posizione di accorpamento per inviare totalmente la seconda portata verso la prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3.
Inoltre, in questo caso, l’unità di controllo 15 invia ai primi mezzi di azionamento 34 il secondo segnale di controllo e i primi mezzi di azionamento 34 commutano la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di bypass per generare un effetto Venturi aumentato in corrispondenza dalla seconda sezione di ingresso 41 della prima valvola di regolazione 4 dei primi mezzi valvolari 2. Forma inoltre oggetto della presente invenzione anche un metodo di funzionamento di un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura del tipo sopra descritta e di cui nel seguito, per semplicità di esposizione, si adotterà la medesima nomenclatura di riferimento. Il metodo secondo l’invenzione comprende una fase di distribuzione e agitazione ed una fase di risucchio.
Più in dettaglio, nella fase di distribuzione e agitazione, indicata in figura 6, i terzi mezzi di azionamento 64 commutano i secondi mezzi valvolari 6 nella posizione di parzializzazione ed i primi mezzi di azionamento 34 commutano la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di distribuzione.
Operativamente, in tale fase di distribuzione e agitazione la seconda portata di liquido di trattamento esce dal primo serbatoio S ed entra nella terza sezione di ingresso 61 dei secondi mezzi valvolari 6.
Dai secondi mezzi valvolari 6, la frazione di agitazione esce dalla terza sezione di uscita 62 ed entra nel primo serbatoio S per agitare il liquido di trattamento al suo interno, mentre la prima portata esce dalla terza sezione di scarico 63 ed entra nella prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3. Quest’ultima, essendo in posizione di distribuzione, è in comunicazione di fluido con la prima valvola regolatrice 4, che riceve interamene la prima portata.
Dalla prima valvola regolatrice 4, la seconda frazione di scarico della prima portata esce dalla seconda sezione di scarico 43 ed entra nel primo serbatoio S, mentre la prima frazione di scarico esce dalla seconda sezione di uscita 42 ed entra negli ugelli di distribuzione U.
Diversamente, nella fase di risucchio, indicata in figura 7, i terzi mezzi di azionamento 64 commutano i secondi mezzi valvolari 6 nella posizione di accorpamento e primi mezzi di azionamento 34 commutano la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di bypass.
Operativamente, in tale fase di risucchio la seconda portata di liquido di trattamento esce dal primo serbatoio S, entra nella terza sezione di ingresso 61 de secondi mezzi valvolari 6 e viene totalmente inviata alla prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3.
Vantaggiosamente, infatti, il quarto otturatore 85 della seconda valvola deviatrice 8 dei secondi mezzi valvolari 6 ostruisce la terza sezione di scarico 62 dei secondi mezzi valvolari 6, deviando così la frazione di agitazione verso la quinta sezione di scarico 83 della seconda valvola deviatrice 8 e, conseguentemente, verso la prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3.
La prima portata, coincidente con la seconda portata, entra quindi nella prima sezione di ingresso 31 della prima valvola deviatrice 3 e viene totalmente inviata nel primo serbatoio S.
Vantaggiosamente, infatti, il primo otturatore 35 della prima valvola deviatrice 3 libera la prima sezione di scarico 33, la quale è posta ad una pressione minore rispetto alla prima sezione di uscita 32, e conseguentemente la prima portata viene totalmente deviata verso il primo serbatoio S.
La prima portata, quindi, attraversa l’ugello convergente 5 dei primi mezzi valvolari 2 diretta verso la prima sezione di scarico 33 della prima valvola deviatrice 3.
L’ugello convergente 5, accelerando l’intera prima portata di liquido di trattamento, genera l’effetto Venturi aumentato per risucchiare la seconda frazione della prima portata dalla seconda sezione di uscita 42 della prima valvola di regolazione 4 e inviare tale seconda frazione verso la prima sezione di scarico 33 della prima valvola deviatrice 3 e verso il primo serbatoio S.
Vantaggiosamente, inoltre, il metodo di funzionamento dell’apparecchiatura 1 può prevedere una fase di trattamento, in cui l’apparecchiatura 1 è in collegamento di fluido con il primo serbatoio S, ed una fase di lavaggio, in cui l’apparecchiatura 1 è in collegamento di fluido con il secondo serbatoio L.
Più in dettaglio, nella fase di trattamento, i quarti mezzi di azionamento 13 commutano vantaggiosamente la terza e la quarta valvola deviatrice 11, 12 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di lavoro. Conseguentemente, la seconda portata di liquido di trattamento esce dal primo serbatoio S ed entra nei secondi mezzi valvolari 6 per eseguire la fase di distribuzione e agitazione oppure la fase di risucchio.
Vantaggiosamente, in tale fase di trattamento, almeno la seconda frazione della prima portata entra nel primo serbatoio S passando attraverso la quarta valvola deviatrice 12 commutata nella seconda posizione di lavoro.
Diversamente, nella fase di lavaggio, indicata in figura 8, i quarti mezzi di azionamento 13 commutano vantaggiosamente la terza e la quarta valvola deviatrice 11, 12 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di lavaggio.
Conseguentemente, la terza portata di liquido di lavaggio esce dal secondo serbatoio L ed entra nei secondi mezzi valvolari 6 per eseguire una fase di distribuzione.
In tale fase di distribuzione, i terzi mezzi di azionamento 64 commutano i secondi mezzi valvolari 6 nella posizione di accorpamento ed i primi mezzi di azionamento 34 commutano la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di distribuzione.
Vantaggiosamente, quindi, la terza portata di liquido di trattamento viene interamente inviata verso i primi mezzi valvolari 2, dai quali almeno una frazione della terza portata rientra nella terza valvola deviatrice 11 passando attraverso la quarta valvola deviatrice 12.
Contemporaneamente, una rimanente frazione della terza portata di liquido di lavaggio, non inviata alla terza valvola deviatrice 11, viene vantaggiosamente inviata verso gli ugelli di distribuzione U per eseguire il lavaggio anche di questi ultimi, venendo poi scaricata sul terreno o sulle colture.
Vantaggiosamente, il metodo di funzionamento dell’apparecchiatura 1 può prevedere che le fasi di distribuzione e agitazione, di risucchio e di lavaggio siano comandate dall’unità di controllo 15 in funzione della posizione abbassata o sollevata rilevata dal sensore di posizione 14.
Operativamente, quando il sensore di posizione 14 rileva che la pluralità di ugelli di distribuzione U è in posizione abbassata sul terreno, l’unità di controllo 15 invia ai quarti mezzi di azionamento 13, ai primi mezzi di azionamento 34 ed ai terzi mezzi di azionamento 64 rispettivamente il primo, il secondo ed il terzo segnale di controllo per eseguire la fase di distribuzione e agitazione.
Più in dettaglio, l’unità di controllo 15 invia ai quarti mezzi di azionamento 13 il primo segnale di comando per commutare la terza e la quarta valvola deviatrice 10, 11 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di lavoro.
Sostanzialmente simultaneamente, l’unità di controllo 15 invia ai primi mezzi di azionamento 34 il secondo segnale di comando per commutare la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di distribuzione, e ai terzi mezzi di azionamento 64 il terzo segnale di comando per commutare i secondi mezzi valvolari 6 nella posizione di parzializzazione.
In questo modo, quando le barre di distribuzione sono poste ad una distanza di lavoro (ad esempio in corrispondenza del terreno, nel caso in cui la macchina agricola è una macchina inoculante, oppure ad una altezza prestabilita, nel caso in cui la macchina agricola è una macchina nebulizzante) l’apparecchiatura 1 esegue la fase di distribuzione e agitazione.
Diversamente, quando il sensore di posizione 14 rileva la posizione sollevata degli ugelli di distribuzione U dal terreno, l’unità di controllo 15 invia ai quarti mezzi di azionamento 13, ai primi mezzi di azionamento 34 ed ai terzi mezzi di azionamento 64 rispettivamente il primo, il secondo ed il terzo segnale di controllo per eseguire alternativamente la fase di risucchio oppure la fase di lavaggio.
Più in dettaglio, per eseguire la fase di risucchio, l’unità di controllo 15 invia ai primi mezzi di azionamento 34 il secondo segnale di comando per commutare la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di bypass, ed ai terzi mezzi di azionamento 64 il terzo segnale di comando per commutare i secondi mezzi valvolari 6 in detta posizione di accorpamento.
In questo modo, quando le barre di distribuzione sono sollevate, e quindi non sono in posizione di lavoro, l’apparecchiatura 1 interrompe la fase di distribuzione e agitazione ed esegue la fase di risucchio per evitare che liquido di trattamento possa continuare a gocciolare dagli ugelli di distribuzione U.
Diversamente, per eseguire la fase di lavaggio, l’unità di controllo 15 invia ai quarti mezzi di azionamento 13 il primo segnale di comando per commutare la terza e la quarta valvola deviatrice 10, 11 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di lavaggio. Sostanzialmente simultaneamente, l’unità di controllo 15 invia inoltre ai primi mezzi di azionamento 34 il secondo segnale di comando per commutare la prima valvola deviatrice 3 nella posizione di distribuzione, ed ai terzi mezzi di azionamento 64 il terzo segnale di comando per commutare i secondi mezzi valvolari 6 nella posizione di accorpamento. In questo modo, quando le barre di distribuzione non sono in posizione di lavoro, l’apparecchiatura 1 esegue la fase di lavaggio per evitare che sedimenti del liquido di trattamento creino otturazioni all’interno dell’apparecchiatura 1 medesima o negli ugelli di distribuzione U.
Vantaggiosamente, l’unità di controllo 15 può essere configurata per eseguire in successione la fase di risucchio e la fase di lavaggio quando le barre di distribuzione non sono in posizione di lavoro.
Ad esempio, il metodo di funzionamento dell’apparecchiatura 1 può prevedere in un primo momento di eseguire la fase di risucchio, per inviare tutto il liquido di trattamento in circolo nell’apparecchiatura 1 nel primo serbatoio S, e, dopo un intervallo di tempo programmato, può eseguire la fase di lavaggio per ripulire l’apparecchiatura 1.
Vantaggiosamente inoltre, la successione temporale di tali fasi può essere programmata in funzione del liquido di trattamento presente nel primo serbatoio S.
Vantaggiosamente, il metodo di funzionamento di tale apparecchiatura consente quindi di automatizzare le fasi di trattamento e di lavaggio, semplificando l’utilizzo dell’apparecchiatura 1 anche da parte di un operatore non specializzato. Inoltre, automatizzare le fasi di trattamento e di lavaggio consente vantaggiosamente di azionare sostanzialmente simultaneamente tutti i mezzi di azionamento necessari ad eseguire le varie fasi, migliorando la precisione dei trattamenti.
Ad esempio è possibile interrompere istantaneamente la fase di distribuzione e agitazione quando le barre di distribuzione vengono sollevate, evitando così di disperdere inutilmente liquido di trattamento.
L’apparecchiatura 1 ed il suo metodo di funzionamento così descritti raggiungono pertanto gli scopi prefissati.
Infatti, l’apparecchiatura 1 ed il suo metodo di funzionamento permettono di sviluppare un effetto Venturi maggiorato tale da sviluppare un efficace effetto antigoccia anche in corrispondenza degli ugelli di distribuzione U disposti agli estremi di barre di distribuzione molto lunghe.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 ed il suo metodo di funzionamento permettono di effettuare al contempo la distribuzione del liquido di trattamento ed una efficace agitazione del liquido di trattamento all’interno del serbatoio, evitando la decantazione del liquido di trattamento all’interno del primo serbatoio S.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 ed il suo metodo di funzionamento permettono di le operazioni di lavaggio dell’apparecchiatura 1 e degli ugelli di distribuzione U senza diluire il contenuto all’interno del primo serbatoio S.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura, destinata ad essere associata ad una macchina agricola mobile sul terreno, comprendente: primi mezzi valvolari (2) destinati ad essere interposti tra un primo serbatoio (S) di liquido di trattamento ed uno o più ugelli di distribuzione (U) e comprendenti: − una prima valvola deviatrice (3) dotata di: ̵ una prima sezione di ingresso (31), destinata ad essere collegata a detto primo serbatoio (S) per ricevere una prima portata di liquido di trattamento, ̵ una prima sezione di uscita (32), destinata ad essere collegata a detti ugelli di distribuzione (U), ̵ una prima sezione di scarico (33) destinata ad essere collegata a detto primo serbatoio (S); detta prima valvola deviatrice (3) essendo inoltre provvista di primi mezzi di azionamento (34) per commutare detta prima valvola deviatrice (3) tra una posizione di distribuzione, in cui devia detta prima portata verso detta prima sezione di uscita (32), ed una posizione di bypass, in cui devia detta prima portata verso detta prima sezione di scarico (33); − una prima valvola di regolazione (4) dotata di: ̵ una seconda sezione di ingresso (41), idraulicamente collegata alla prima sezione di uscita (32) di detta prima valvola deviatrice (3) per ricevere da essa detta prima portata, ̵ una seconda sezione di uscita (42), destinata ad essere collegata a detti ugelli di distribuzione (U) per alimentarli con una prima frazione di detta prima portata, ̵ una seconda sezione di scarico (43) idraulicamente collegata alla prima sezione di scarico (33) di detta prima valvola deviatrice (3) per scaricare una seconda frazione di detta prima portata pari alla differenza tra detta prima portata e detta prima frazione di detta prima portata; detta prima valvola di regolazione (4) essendo provvista inoltre di secondi mezzi di azionamento (44) per parzializzare detta prima portata tra dette prima e seconda frazione; − un ugello convergente (5) dotato di una sezione allargata (51) e di una sezione ristretta (52), ed interposto tra la prima sezione di ingresso (31) e la prima sezione di scarico (33) di detta prima valvola deviatrice (3); la sezione ristretta (52) di detto ugello convergente (5) essendo posta in corrispondenza della prima sezione di uscita (32) di detta prima valvola deviatrice (3) per realizzare una depressione per effetto Venturi in corrispondenza della seconda sezione di ingresso (41) di detta prima valvola di regolazione (4) con detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di bypass; detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre secondi mezzi valvolari (6) destinati ad essere interposti tra detto primo serbatoio (S) e detti primi mezzi valvolari (2) e dotati di: − una terza sezione di ingresso (61), suscettibile di ricevere una seconda portata di liquido di trattamento da detto primo serbatoio (S), − una terza sezione di scarico (63), idraulicamente collegata alla prima sezione di ingresso (31) della prima valvola deviatrice (3) di detti primi mezzi valvolari (2) e suscettibile di inviare a questi ultimi detta prima portata di liquido di trattamento, − una terza sezione di uscita (62), suscettibile di inviare a detto primo serbatoio (S) una frazione di agitazione di detta seconda portata, pari alla differenza tra detta seconda portata e detta prima portata; detti secondi mezzi valvolari (6) essendo provvisti di terzi mezzi di azionamento (64) per commutare detti secondi mezzi valvolari (6) tra una posizione di parzializzazione, in cui detta seconda portata è parzializzata in detta prima portata ed in detta frazione di agitazione, ed una posizione di accorpamento, in cui detta seconda portata è totalmente inviata alla prima sezione di ingresso (31) della prima valvola deviatrice (3) di detti primi mezzi valvolari (2), per aumentare detto effetto Venturi in corrispondenza della seconda sezione di ingresso (41) della prima valvola di regolazione (4) di detti primi mezzi valvolari (2) con detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di bypass.
  2. 2. Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi valvolari (6) comprendono: ̵ una seconda valvola di regolazione (7) dotata della terza sezione di ingresso (61) di detti secondi mezzi valvolari (6) e di una quarta sezione di uscita (72), ̵ una seconda valvola deviatrice (8) dotata della terza sezione di uscita (62) di detti secondi mezzi valvolari (6) e di una quarta sezione di ingresso (81), collegata alla quarta sezione di uscita (72) di detta seconda valvola di regolazione (7); ̵ la terza sezione di scarico (63) di detti secondi mezzi valvolari (6) comprendendo una quarta sezione di scarico (73) di detta seconda valvola di regolazione (7) e una quinta sezione di scarico (83) di detta seconda valvola deviatrice (8); i terzi mezzi di azionamento (64) di detti secondi mezzi valvolari (6) comprendendo: ̵ un primo attuatore (9) posto a monte della quarta sezione di scarico (73) di detta seconda valvola di regolazione (7) atto a parzializzare detta seconda portata di liquido di trattamento in detta prima portata e in detta frazione di agitazione, con detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di parzializzazione, ̵ un secondo attuatore (10) posto tra la terza sezione di uscita (62) di detti secondi mezzi valvolari (6) e la quinta sezione di scarico (83) di detta seconda valvola deviatrice (8) per deviare detta frazione di agitazione selettivamente verso la terza sezione di scarico (63) di detti secondi mezzi valvolari (6) con detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di accorpamento o verso la terza sezione di uscita (62) di detti secondi mezzi valvolari (6), con detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di parzializzazione.
  3. 3. Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere: − una terza valvola deviatrice (11), destinata ad essere interposta tra detto primo serbatoio (S) e detti secondi mezzi valvolari (6) e dotata di: ̵ una sesta sezione di ingresso (111), destinata ad essere collegata a detto primo serbatoio (S) per ricevere detta seconda portata di liquido di trattamento, ̵ una settima sezione di ingresso (112), destinata ad essere collegata ad un secondo serbatoio (L) di liquido di lavaggio per ricevere una terza portata di liquido di lavaggio, ̵ una sesta sezione di uscita (113), idraulicamente collegata alla terza sezione di ingresso (61) di detti secondi mezzi valvolari (6); − una quarta valvola deviatrice (12), destinata ad essere interposta tra la seconda sezione di scarico (43) di detta prima valvola di regolazione (4) e detto primo serbatoio (S) e dotata di: ̵ una ottava sezione di ingresso (121), idraulicamente collegata con la seconda sezione di scarico (43) di detta prima valvola di regolazione (4), ̵ una settima sezione di uscita (122), destinata ad essere collegata con detto primo serbatoio (S), ̵ una ottava sezione di uscita (123), idraulicamente collegata con la settima sezione di ingresso di (112) di detta terza valvola deviatrice (11); − quarti mezzi di azionamento (13) di detta terza e quarta valvola deviatrice (11, 12) per commutare simultaneamente: ̵ detta terza valvola deviatrice (11) tra una prima posizione di lavoro, in cui invia alla prima sezione di ingresso (61) di detti secondi mezzi valvolari (6) detta seconda portata di liquido di trattamento, ed una prima posizione di lavaggio, in cui invia alla prima sezione di ingresso (61) di detti secondi mezzi valvolari (6) detta terza portata di liquido di lavaggio, ̵ detta quarta valvola deviatrice (12) tra una seconda posizione di lavoro, in cui invia almeno la seconda frazione di detta prima portata di liquido di trattamento verso detto primo serbatoio (S), ed una seconda posizione di lavaggio, in cui invia almeno una frazione di detta terza portata di liquido di lavaggio verso detta terza valvola deviatrice (11).
  4. 4. Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere: − un sensore di posizione (14) atto a rilevare almeno una posizione di detti ugelli di distribuzione (U) rispetto al terreno e generare un segnale di posizione; − una unità di controllo (15) configurata per ricevere da detto sensore di posizione (14) detto segnale di posizione, ed inviare: ̵ a detti quarti mezzi di azionamento (13) un primo segnale di comando per commutare dette terza e quarta valvola deviatrice (11, 12) rispettivamente tra detta prima posizione di lavoro e detta prima posizione di lavaggio e tra detta seconda posizione di lavoro e detta seconda posizione di lavaggio, ̵ a detti primi mezzi di azionamento (34) un secondo segnale di comando per commutare detta prima valvola deviatrice (3) tra detta posizione di distribuzione e detta posizione di bypass, ̵ a detti terzi mezzi di azionamento (64) un terzo segnale di comando per commutare detti secondi mezzi valvolari (6) tra detta posizione di parzializzazione e detta posizione di accorpamento.
  5. 5. Apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto di comprendere una valvola di non ritorno (16) destinata ad essere interposta tra detto secondo serbatoio (L) e la settima sezione di ingresso (112) di detta terza valvola deviatrice (11) e dotata di mezzi otturatore per impedire un ritorno di liquido in detto secondo serbatoio (L).
  6. 6. Metodo di funzionamento di un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una fase di distribuzione e agitazione, in cui: - detti terzi mezzi di azionamento (64) commutano detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di parzializzazione e detti primi mezzi di azionamento (34) commutano detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di distribuzione; - detta seconda portata esce da detto primo serbatoio (S) ed entra nella terza sezione di ingresso (61) di detti secondi mezzi valvolari (6), - detta frazione di agitazione esce dalla terza sezione di uscita (62) di detti secondi mezzi valvolari (6) ed entra in detto primo serbatoio (S) per agitare il liquido di trattamento al suo interno, - detta prima portata esce dalla terza sezione di scarico (63) di detti secondi mezzi valvolari (6) ed entra nella prima sezione di ingresso (31) di detta prima valvola deviatrice (3), - la seconda frazione di scarico di detta prima portata esce dalla seconda sezione di scarico (43) di detta prima valvola di regolazione (4) ed entra in detto primo serbatoio (S), - la prima frazione di scarico di detta prima portata esce dalla seconda sezione di uscita (42) di detta prima valvola di regolazione (4) ed entra in detti ugelli di distribuzione (U); - una fase di risucchio, in cui: - detti terzi mezzi di azionamento (64) commutano detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di accorpamento e detti primi mezzi di azionamento (34) commutano detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di bypass; - detta seconda portata esce da detto primo serbatoio (S), entra nella terza sezione di ingresso (61) di detti secondi mezzi valvolari (6), e viene totalmente inviata alla prima sezione di ingresso (31) di detta prima valvola deviatrice (3), - detta prima portata, coincidente con detta seconda portata, entra nella prima sezione di ingresso (31) di detta prima valvola deviatrice (3) e viene totalmente inviata in detto primo serbatoio (S), - l’ugello convergente (5) di detti primi mezzi valvolari (2) genera detto effetto Venturi aumentato per risucchiare la seconda frazione di detta prima portata e inviarla verso la prima sezione di scarico (33) di detta prima valvola deviatrice (3) e verso detto primo serbatoio (S).
  7. 7. Metodo di funzionamento, secondo la rivendicazione 6, di un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere: − una fase di trattamento, in cui detti quarti mezzi di azionamento (13) commutano dette terza e quarta valvola deviatrice (11, 12) rispettivamente in detta prima e seconda posizione di lavoro, detta seconda portata di liquido di trattamento esce da detto primo serbatoio (S) ed entra in detti secondi mezzi valvolari (6) per eseguire detta fase di distribuzione e agitazione oppure detta fase di risucchio ed almeno la seconda frazione di detta prima portata entra in detto primo serbatoio (S) passando attraverso detta quarta valvola deviatrice (12); − una fase di lavaggio, in cui detti quarti mezzi di azionamento (13) commutano dette terza e quarta valvola deviatrice (11, 12) rispettivamente in detta prima e seconda posizione di lavaggio, detta terza portata di liquido di lavaggio esce da detto secondo serbatoio (L) ed entra in detti secondi mezzi valvolari (6) per eseguire una fase di distribuzione, in cui detti terzi mezzi di azionamento (64) commutano detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di accorpamento e detti primi mezzi di azionamento (34) commutano detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di distribuzione, ed almeno una frazione di detta terza portata rientra in detta terza valvola deviatrice (11) passando attraverso detta quarta valvola deviatrice (12).
  8. 8. Metodo di funzionamento, secondo la rivendicazione 7, di un’apparecchiatura per la distribuzione di un liquido di trattamento per l’agricoltura secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che: − quando detto sensore di posizione (14) rileva una posizione abbassata di detta pluralità di ugelli di distribuzione (U) dal terreno, detta unità di controllo (15) invia: ̵ a detti quarti mezzi di azionamento (13) detto primo segnale di comando per commutare dette terza e quarta valvola deviatrice (11, 12) rispettivamente in detta prima e seconda posizione di lavoro, ̵ a detti primi mezzi di azionamento (34) detto secondo segnale di comando per commutare detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di distribuzione, e ̵ a detti terzi mezzi di azionamento (64) detto terzo segnale di comando per commutare detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di parzializzazione, per eseguire detta fase di distribuzione e agitazione, − quando detto sensore di posizione (14) rileva una posizione sollevata di detta pluralità di ugelli di distribuzione (U) dal terreno, detta unità di controllo (15) invia alternativamente: ̵ a detti primi mezzi di azionamento (34) detto secondo segnale di comando per commutare detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di bypass, ̵ a detti terzi mezzi di azionamento (64) detto terzo segnale di comando per commutare detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di accorpamento, per eseguire detta fase di risucchio; oppure detta unità di controllo (15) invia: ̵ a detti quarti mezzi di azionamento (13) detto primo segnale di comando per commutare dette terza e quarta valvola deviatrice (11, 12) rispettivamente in detta prima e seconda posizione di lavaggio, ̵ a detti primi mezzi di azionamento (34) detto secondo segnale di comando per commutare detta prima valvola deviatrice (3) in detta posizione di distribuzione, ̵ a detti terzi mezzi di azionamento (64) detto terzo segnale di comando per commutare detti secondi mezzi valvolari (6) in detta posizione di accorpamento, per eseguire detta fase di lavaggio.
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EP0544988A1 (en) * 1991-12-06 1993-06-09 Hewlett-Packard Company Decoupled flow and pressure setpoints in an extraction instrument using compressible fluids
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