IT201800001511A1 - Scatola di derivazione installabile a parete per impianti elettrici - Google Patents

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Description

SCATOLA DI DERIVAZIONE INSTALLABILE A PARETE PER IMPIANTI ELETTRICI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un scatola di derivazione installabile a parete per impianti elettrici, in particolare pareti di cartongesso.
Nell'ambito delle installazioni elettriche civili ed industriali è noto utilizzare appositi alloggiamenti scatolari, comunemente definiti scatole di derivazione, fissabili alle pareti, all’interno delle quali vengono ricevuti i cavi elettrici dell’impianto, effettuando gli opportuni collegamenti e derivazioni.
Tipicamente, le scatole di derivazione sono fissate alla parete e comprendono un coperchio rimovibile per consentire l’accesso al loro interno così da infilare i cavi elettrici nei relativi tubi corrugati ed effettuare i relativi collegamenti elettrici.
Esempi di scatole di derivazione sono descritte nella domanda di brevetto europeo EP 1953 887 oppure nella domanda di brevetto italiano MI2009A000558.
Tali soluzione note presentano pertanto tuttavia degli svantaggi in termini di praticità nell’installazione e di precisione di posa.
In particolare, un primo inconveniente è legato alle difficoltà nel trattenere la scatola in posizione corretta, soprattutto in termini di parallelismo al suolo, durante il fissaggio alla parete. Tale difficoltà è peraltro particolarmente sentita nel caso di installazione su cartongesso dove, di fatto, l’operatore deve trattenere con una mano la scatola e con l’altra utilizzare l’avvitatore per il fissaggio a vite.
Il problema tecnico alla base del presente trovato è quindi quello di mettere a disposizione una scatola di derivazione strutturalmente e funzionalmente concepita per ovviare ad uno o più degli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota citata.
Nell’ambito di tale problema, scopo principale della presente invenzione è rendere disponibile una scatola di derivazione che sia semplice e pratica nell’installazione. Ulteriore scopo è quello di fornire una scatola di derivazione che possa essere facilmente trattenuta durante le fasi di installazione.
Scopo della presente invenzione è anche quello di fornire una scatola di derivazione che offra varie soluzioni alternative per il fissaggio alla parete, in particolare nel caso di pareti in cartongesso.
Questo problema è risolto e questi scopi sono raggiunti dall’invenzione mediante una scatola di derivazione secondo la rivendicazione 1.
La scatola di derivazione secondo la presente invenzione presenta una maniglia che può essere facilmente utilizzata, in caso di necessità, per afferrare la scatola durante la sua installazione, permettendo quindi di mantenerla nella posizione opportuna tramite una mano sola. Al tempo stesso, la presenza di due differenti mezzi di aggancio consente di mantenere la maniglia in posizione di non ingombro nel caso non sia necessaria per l’installazione e comunque di rimuoverla al termine del fissaggio della scatola.
Secondo una forma di realizzazione preferita, i primi mezzi di aggancio sono collocati in corrispondenza della parete perimetrale ed i secondi mezzi di aggancio in corrispondenza della parete di fondo, preferibilmente sul lato rivolto verso l’esterno del volume di alloggiamento. Preferibilmente i secondi mezzi di aggancio sono collocati in corrispondenza di una zona centrale della parete di fondo.
Tali posizioni si rivelano particolarmente vantaggiose per ottenere un efficace montaggio e per non ostacolare le operazioni di inserimento cavi ed il loro cablaggio nel caso in cui la maniglia non venga utilizzata.
In una forma di realizzazione, i secondi mezzi di aggancio comprendono un dispositivo ad incastro atto a consentire una connessione rimovibile della maniglia.
Preferibilmente, il dispositivo ad incastro comprende un recesso formato sulla parete di fondo ed un dente di impegno formato sulla maniglia. Secondo una forma di realizzazione preferita, il dispositivo di incastro comprende una coppia di recessi e di rispettivi denti di impegno, formati in corrispondenza di opposte estremità della maniglia. Tale forma di realizzazione permette di ottenere un accoppiamento rimovibile tramite una soluzione semplice ed economica, facilmente ottenibile tramite stampaggio di materiale plastico in un unico manufatto.
Preferibilmente, la maniglia è deformabile elasticamente ed è configurata in maniera tale che quando è connessa ai secondi mezzi di aggancio, le opposte estremità vengano reciprocamente allontanate a seguito di una sollecitazione in direzione della parete di fondo. In questo modo l’operazione di aggancio e rimozione della maniglia può essere effettuata in modo estremamente semplice, sempre lavorando con una sola mano.
In una forma di realizzazione, la maniglia presenta forma a C. Preferibilmente i denti di impegno sono formati sulle estremità della C verso l’interno.
Secondo un ulteriore aspetto, i primi mezzi di aggancio comprendono una porzione di intesa rottura o di pre-frattura. Preferibilmente, la porzione di intesa rottura è formata in corrispondenza della parete perimetrale, preferibilmente sul lato rivolto verso l’esterno del volume di alloggiamento. In base a questo aspetto la posizione definita dai primi mezzi di aggancio corrisponde a quella che la maniglia presenta alla fine dello stampaggio della scatola di derivazione. In questo modo la maniglia è normalmente in posizione tale da non ostacolare l’installazione della scatola quando questa non è necessaria. Al tempo stesso può essere posta in uso tramite semplice rottura della relativa porzione.
In una forma di realizzazione, la struttura di base comprende almeno una flangia di fissaggio che sporge perimetralmente verso l’esterno della struttura di base dalle pareti perimetrali, la flangia essendo atta a ricevere viti per il fissaggio della scatola alla parete. Preferibilmente, la flangia di fissaggio presenta una pluralità di fori passanti atti a ricevere una vite in differenti posizioni in modo tale da consentire un semplice fissaggio su una parete in cartongesso.
Secondo un ulteriore aspetto, le pareti perimetrali comprendono porzioni rimovibili che si estendono tra la parete di fondo ed un bordo perimetrale che definisce un’imboccatura di ingresso del volume di alloggiamento. Preferibilmente, il bordo perimetrale comprende uno spallamento provvisto di una pluralità di aperture passanti.
In base a tale aspetto, possono essere utilizzate delle fascette, o altro elemento analogo passante per le aperture, per il bloccaggio del tubo corrugato, rendendo quindi semplice ed al tempo stesso precisa l’installazione in caso di pareti in cartongesso.
Secondo una forma di realizzazione preferita, lo spallamento si estende da detto bordo perimetrale verso l’interno della struttura di base. La posizione delle aperture è quindi tale da renderle facilmente disponibili quando la scatola è fissata a parete ed una volta rimossa la porzione rimovibile della parete laterale.
Preferibilmente, il bordo perimetrale comprende un elemento di riscontro a lamina al quale sono fissate in maniera amovibile le porzioni rimovibili sul quale può vantaggiosamente impegnarsi il tubo corrugato, facilitando così ulteriormente il bloccaggio dello stesso.
Secondo una forma di realizzazione preferita, le porzioni rimovibili sono connesse alla parete di fondo ed al bordo perimetrale in corrispondenza di rispettive porzioni di intesa rottura. Preferibilmente, le aperture presentano forma di fessura allungata e si estendono in direzione perpendicolare allo sviluppo longitudinale del bordo perimetrale.
In base a tali aspetti, le aperture si affacciano direttamente alla zona nella quale, a seguito della rimozione della porzione rimovibile della parete perimetrale, vengono inseriti i tubi corrugati nel volume di alloggiamento della scatola.
In una forma di realizzazione, sono presenti due aperture per ciascuna porzione rimovibile, consentendo così di avvolgere la fascetta attorno al tubo corrugato, passando per le due aperture.
Secondo un ulteriore aspetto, il bordo perimetrale comprendendo una coppia di alleggerimenti perforabili in maniera tale da definire rispettivi fori passanti.
In base a tale aspetto, la scatola può essere anche fissata sul fianco, in particolare nel caso di montaggio su parete in cartongesso, perforando gli alleggerimenti tramite viti e fissandola ad un montante della parete.
Le porzioni rimovibili sono connesse al bordo perimetrale in corrispondenza di due porzioni di intesa rottura, ciascun alleggerimento essendo formato tra le porzioni di intesa rottura. Ciascun foro passante presenta preferibilmente un asse perpendicolare ad una corrispondente porzione della parete perimetrale. In una forma di realizzazione, gli alleggerimenti perforabili sono realizzati in corrispondenza dello spallamento provvisto di una pluralità di aperture passanti, le aperture passanti essendo perpendicolari ai fori passanti definibili dagli alleggerimenti perforabili.
Tali soluzioni consentono di fornire un compromesso ottimale tra robustezza della struttura e facilità di montaggio.
Secondo ancora un altro aspetto, la scatola di derivazione comprende ulteriormente un foro passante, un supporto di riscontro, un perno filettato ed un elemento di bloccaggio allungato avvitabile sul perno filettato ed in cui la parete perimetrale comprende una superficie di guida configurata in maniera tale che durante l’avvitamento dell’elemento di bloccaggio allungato sul perno filettato l’elemento di bloccaggio allungato scorra sulla superficie di guida, spostandosi da una posizione prossimale alla parete perimetrale ad una posizione sporgente verso l’esterno della parete perimetrale.
In base a questo aspetto, la scatola può anche essere montata frontalmente alla parete. Infatti, rimuovendo le flange, se presenti, è possibile far passare la scatola attraverso il rispettivo foro della parete, che avrà dimensioni tali da consentirne il passaggio fino a quando riscontra il supporto di riscontro. Avvitando il perno filettato, l’elemento di bloccaggio si sposta nella posizione sporgente, nella quale, proseguendo l’azione di avvitamento, può trattenere la parete tra supporto di riscontro ed elemento di bloccaggio stesso.
Preferibilmente, la superficie di guida comprende una porzione trasversale rispetto all’asse del foro passante ed una porzione parallela all’asse del foro passante. In questo modo, in una prima fase dell’avvitamento l’elemento di bloccaggio si sposta tra la prima posizione alla seconda posizione ed in una seconda fase viene mantenuta nella seconda posizione avvicinandosi al supporto di riscontro.
In una forma di realizzazione la porzione parallela è definita da una fessura allungata.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’elemento di bloccaggio comprende una porzione di avvitamento, provvista di un foro filettato, ed una porzione di bloccaggio, la porzione di avvitamento e la porzione di bloccaggio presentando un’estensione maggiore della fessura allungata ed essendo separate da un restringimento configurato in maniera tale da scorrere all’interno di detta fessura allungata quando l’elemento di bloccaggio viene avvitato sul perno filettato.
Preferibilmente, la porzione trasversale forma un angolo maggiore di 90° con la porzione parallela all’asse del foro passante.
Tali caratteristiche consentono di implementare in maniera semplice e facilmente realizzabile tramite stampaggio l’azione di movimentazione precedentemente descritta.
Le caratteristiche ed ulteriori vantaggi del trovato meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue di un suo esempio preferito ma non esclusivo di realizzazione illustrato, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui:
- La figura 1 è una vista prospettica della scatola di derivazione della presente invenzione con una maniglia collocata in una prima posizione, costruttiva;
- La figura 2 è una vista prospettica della scatola di derivazione della presente invenzione con la maniglia collocata in una seconda posizione, operativa;
- La figura 3 è una vista prospettica della scatola di derivazione di figura 2 durante il montaggio a parete;
- La figura 4 è una vista prospettica della scatola di derivazione secondo ulteriori aspetti della presente invenzione;
- La figura 5 è una vista frontale in dettaglio della scatola di derivazione di figura 4 durante il fissaggio di un tubo corrugato;
- La figura 6 è una vista prospettica di un dettaglio di figura 5;
- La figura 6A è una vista prospettica schematica, secondo una sezione trasversale, della scatola di derivazione di figura 4 durante il fissaggio di un tubo corrugato; - La figura 7 è una vista prospettica della scatola di derivazione secondo ulteriori aspetti della presente invenzione;
- La figura 8 è una vista prospettica della scatola di derivazione di figura 7 durante il fissaggio su un montante di parete in cartongesso;
- La figura 9 è una vista prospettica, parzialmente in esploso, della scatola di derivazione secondo ulteriori aspetti della presente invenzione;
- Le figure da 10 a 13 illustrano, tramite rispettive viste prospettiche, diverse fasi di installazione frontale in una parete di cartongesso della scatola di derivazione di figura 9;
- La figura 14 è una vista prospettica della scatola di derivazione secondo ulteriori aspetti della presente invenzione.
Con riferimento inizialmente alla figura 1, una scatola di derivazione secondo la presente invenzione è indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 100. La scatola di derivazione 100 presenta un volume di alloggiamento 101 nel quale vengono inseriti i cavi elettrici per effettuare il cablaggio dell’impianto elettrico e, all’interno del quale, sono effettuati i relativi collegamenti tra diverse estremità dei cavi elettrici.
Il volume di alloggiamento 101 è definito nel suo complesso da una struttura di base 10 che, preferibilmente, comprende una parete di fondo 1 e pareti perimetrali 2.
In base ad una forma di realizzazione preferita, la struttura di base ha forma essenzialmente di parallelepipedo con una faccia maggiore aperta e richiudibile tramite un relativo coperchio, non illustrato in figura.
Il coperchio può essere fissato alla struttura di base 10 in maniera in sé nota, ovverosia tramite viti che si impegnano su relative madreviti formate sulla struttura di base.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il fissaggio della scatola di derivazione alla parete è realizzato tramite apposite flange di fissaggio 5 che sporgono perimetralmente dalle pareti perimetrali 2 verso l’esterno della struttura di base 10.
Preferibilmente, le flange di fissaggio 5 presentano una pluralità di fori passanti 50 atti a ricevere una vite in differenti posizioni bloccando così la scatola nella posizione opportuna sulla parete in cartongesso.
Ovviamente potranno anche essere previste differenti modalità di fissaggio, in particolare qualora la scatola di derivazione sia destinata ad altre tipologie di parete.
In base ad un primo aspetto dell’invenzione, la scatola di derivazione 100 comprende inoltre una maniglia 3 che può essere fissata in maniera rimovibile alla struttura di base 10 tramite primi e secondi mezzi di aggancio 31, 32.
I due mezzi di aggancio sono posizionati in maniera tale da fissare la maniglia in due differenti posizioni, anche definite posizioni costruttiva ed operativa. Specificatamente, con riferimento inizialmente alla figura 1, i primi mezzi di aggancio 31 sono configurati in maniera tale da trattenere in maniera amovibile la maniglia 3 in corrispondenza di una porzione periferica della struttura di base 10. In tale prima posizione, la maniglia 3 non arreca disturbo alle operazione di montaggio della scatola o comunque non occupa il volume di alloggiamento 101. Preferibilmente, tale posizionamento è ottenuto prevedendo i primi mezzi di aggancio 31 in corrispondenza della parete perimetrale 2.
Allo scopo di rendere disponibile la maniglia solo quando necessario ma, al tempo stesso, renderla un componente sempre disponibile per l’installatore, in base ad una forma di realizzazione preferita i primi mezzi di aggancio 31 sono definiti da una porzione di intesa rottura 36, o zona di pre-frattura, che può essere rotta separando la maniglia dalla struttura di base quando necessario. Preferibilmente, la porzione di intesa rottura è formata in corrispondenza della parete perimetrale 2, sul lato rivolto verso l’esterno del volume di alloggiamento 101.
Vantaggiosamente la porzione di intesa rottura 36 può essere direttamente ottenuta durante lo stesso stampaggio della scatola di derivazione della presente invenzione e, per tale motivo, la prima posizione della maniglia 3 è anche definita come posizione costruttiva.
Come invece illustrato nella figura 2, nell’altra posizione, quella operativa, la maniglia 3 è disposta in una porzione centrale della struttura di base. A tale scopo, secondo una forma di realizzazione preferita, i secondi mezzi di aggancio 32 sono collocati in corrispondenza della parete di fondo 1 della struttura di base, preferibilmente sul lato rivolto verso l’esterno del volume di alloggiamento 101. Come precedentemente illustrato, la presente invenzione consente di rendere disponibile la maniglia 3 solo in caso di necessità e, sempre a tale scopo, l’aggancio della maniglia sui secondi mezzi di aggancio può essere vantaggiosamente ottenuto tramite un dispositivo ad incastro 33 atto a consentire una connessione rimovibile della maniglia 3.
Si noti quindi che in tale posizione l’operatore può facilmente trattenere la scatola con una mano, afferrando la maniglia, tenendo l’altra mano libera per utilizzare un avvitatore e fissare alla parete la scatola. Tale seconda posizione è pertanto anche definita come posizione operativa.
Come illustrato in figura 2, in una forma di realizzazione il dispositivo ad incastro 33 comprende una coppia di recessi 34 e di rispettivi denti di impegno 35, formati in corrispondenza di opposte estremità della maniglia 3.
Preferibilmente, la maniglia 3 è deformabile elasticamente ed è configurata in maniera tale che quando è connessa ai secondi mezzi di aggancio 32, le opposte estremità vengano reciprocamente allontanate a seguito di una sollecitazione in direzione della parete di fondo 1, consentendo così di inserire e disinserire i denti di impegno 35 nei relativi recessi 34.
Allo scopo di renderla facilmente deformabile secondo quanto sopra illustrato, la maniglia 3 può presentare forma a C. In questo caso, i denti di impegno 35 possono essere formati sulle estremità della C verso l’interno in modo tale che, quando la maniglia 3 è bloccata sui recessi, una pressione della stessa verso la parete di fondo faccia allontanare reciprocamente i denti 35 facendoli uscire dai relativi recessi. Inoltre, tale configurazione consente anche di fare in modo che un movimento della maniglia in allontanamento dalla parete solleciti i denti 35 verso l’interno dei recessi 34 rendendo quindi maggiormente stabile la connessione della maniglia.
Con riferimento ora alle figure da 4 a 6, in base ad un ulteriore aspetto dell’invenzione, il tubo corrugato T dell’installazione civile viene parzialmente inserito nella scatola di derivazione 100 tramite rimozione di una o più porzioni rimovibili 21 che fanno parte delle pareti perimetrali 2. Infatti, la rimozione di una delle porzioni rimovibili 21 permette di lasciare definito un corrispondente passaggio 20, parzialmente visibile in figura 6, configurato in maniera tale da permettere l’ingresso del tubo corrugato T all’interno del volume di alloggiamento della scatola di derivazione 100. Si noti che in figura 6A il tubo corrugato T viene illustrato passante attraverso la porzione rimovibile 21, non essendo quindi visibile in tale figura il passaggio 20, per maggiore chiarezza descrittiva.
Secondo una forma di realizzazione preferita, le porzioni rimovibili 21 sono connesse alla parete di fondo 1 ed al bordo perimetrale 4 in corrispondenza di rispettive porzioni di intesa rottura 22.
In una forma di realizzazione, il bordo perimetrale 4 definisce un’imboccatura di ingresso del volume di alloggiamento. In questo modo, il bordo perimetrale 4 potrà comunque garantire sufficiente robustezza strutturale, nonché definire un riscontro per il coperchio, anche nel caso in cui venga rimossa una o più porzione rimovibile 21.
Per consentire un bloccaggio stabile del tubo T, il bordo perimetrale 4 comprende uno spallamento 41 provvisto di una pluralità di aperture passanti 42 sulle quali può essere fatta passare una fascetta F o altro elemento di bloccaggio analogo per trattenere il tubo.
Secondo una forma di realizzazione preferita, lo spallamento 41 si estende da detto bordo perimetrale 4 verso l’interno della struttura di base 10.
Preferibilmente, il bordo perimetrale 4 comprende un elemento di riscontro a lamina 43. . In una forma di realizzazione, l’elemento a lamina 43 è fissato al bordo 4 in corrispondenza di una sua estremità esterna, opposta rispetto allo spallamento 41 all’estremità, alla quale sono fissate in maniera amovibile le porzioni rimovibili 21.
L’elemento di riscontro a lamina 43 può inserirsi tra due allargamenti o creste C consecutive del tubo corrugato in modo tale da impedire al tubo corrugato di sfilarsi dal passaggio definito a seguito della rimozione della porzione rimovibile 21.
In una forma di realizzazione preferita, per facilitare l’inserimento della fascetta F, le aperture 42 presentano forma di fessura allungata e si estendono in direzione perpendicolare allo sviluppo longitudinale del bordo perimetrale 2.
Preferibilmente, sono presenti due aperture 42 per ciascuna porzione rimovibile 21 in modo tale che la sia possibile inserire la fascetta in una prima apertura, farla girare attorno al tubo ed inserirla nell’altra apertura, abbracciando così il tubo corrugato T. Si noti che questa configurazione consente anche di mantenere il tubo contro la lamina 43 secondo quanto precedentemente illustrato.
In aggiunta o in alternativa al sistema di fissaggio dei tubi corrugati sopra illustrato, in base ad un altro aspetto dell’invenzione può essere previsto l’utilizzo di un elemento di supporto ausiliario per i tubi corrugati, non illustrato in figura, che può essere unito alla scatola di derivazione della presente invenzione tramite guide 23 realizzate in corrispondenza della parete perimetrale 2, sul suo lato esterno.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’elemento di supporto ausiliario può essere formato da una superficie di base, configurata in maniera tale da inserirsi tra le guide 23 suddette, dalla quale si estendono una pluralità di cannotti che possono ricevere i tubi corrugati in maniera tale da trattenerli.
Con riferimento ora alle figura 7 ed 8, secondo ancora un altro aspetto, la scatola di derivazione 100 può essere fissata anche ai montanti M della parete di cartongesso P. A tale scopo, il bordo perimetrale 4 può comprendere una coppia di alleggerimenti perforabili 44 adatti ad essere perforati per definire rispettivi fori passanti 45. Ciascun foro passante 45 presenta un asse perpendicolare alla corrispondente porzione della parete perimetrale 2, essendo quindi in altre parole rivolta verso il montante M quando deve essere effettuato il montaggio laterale. Durante l’installazione, agendo ad esempio con un cacciavite sugli alleggerimenti o direttamente avvitando una vite, l’alleggerimento può essere rimosso o forato, consentendo il fissaggio tramite vite sul montante M.
In base ad una forma di realizzazione preferita, ciascun alleggerimento 44 è posizionato tra due porzioni di intesa rottura 22 delle porzioni rimovibili 21.
Preferibilmente, gli alleggerimenti perforabili 44 sono realizzati in corrispondenza dello spallamento 41 provvisto di una pluralità di aperture passanti 42, le aperture passanti essendo perpendicolari ai fori passanti 45 definibili dagli alleggerimenti perforabili 44.
Con riferimento ora alle figure da 9 a 13, secondo ancora un’ulteriore aspetto, la scatola di derivazione della presente invenzione consente vantaggiosamente un’installazione da lato parete, ovverosia frontale.
A tale scopo, le flange 5 possono essere rimosse, preferibilmente agendo su rispettive zone di intesa rottura, ad esempio definite da pre-fratture o alleggerimenti formati in corrispondenza della loro zona di unione al bordo perimetrale 4. Si noti che, una volta rimosse le flange 5 è possibile inserire frontalmente la scatola di derivazione nel rispettivo foro sulla parete.
In tale forma di realizzazione, la scatola di derivazione comprende inoltre, preferibilmente come accessori aggiuntivi, un supporto di riscontro 6, una vite o un perno filettato 60 ed un elemento di bloccaggio allungato 61 avvitabile sul perno filettato 60.
La struttura di base 10 è provvista di un foro passante 12 nel quale può essere alloggiato il perno filettato 60 che potrà così unire, da lati opposti del foro 12, il supporto di riscontro 6 e l’elemento di bloccaggio 61.
In una forma di realizzazione, il perno filettato 60 ha un’estremità con una gola, non illustrata in figura, dove è possibile alloggiare un elemento elastico, come ad esempio un anello seeger o una rondella elastica per evitare che si sfili l’elemento di bloccaggio 61 quando viene svitato completamente.
Il supporto di riscontro 6 è configurato in maniera tale da potersi appoggiare ad angoli del bordo perimetrale 4 in modo tale che una relativa estensione sporga verso l’esterno dal bordo stesso. Pertanto, quando la scatola viene inserita nell’apertura praticata nella parete P per la sua installazione, l’estensione riscontra la parete, appoggiandola alla stessa.
L’elemento di bloccaggio è inoltre mobile tra due differenti configurazioni operative.
In una prima, l’elemento di bloccaggio 61 è in posizione prossimale alla parete perimetrale 2, consentendo quindi di restare essenzialmente all’interno dell’ingombro perimetrale definito dal bordo 4 e, quindi, permettere l’inserimento nell’apertura della parete O. Tale configurazione è illustrata ad esempio nella figura 10.
Nella seconda, invece, l’elemento 61 è in una posizione sporgente verso l’esterno della parete perimetrale 2 ed impedisce il passaggio attraverso l’apertura suddetta, come illustrato nella figura 13.
Allo scopo di ottenere il passaggio tra la prima e la seconda posizione, la struttura di base 10 comprende una superficie di guida 7, preferibilmente definita sulla parete perimetrale 2 , configurata in maniera tale che durante l’avvitamento dell’elemento di bloccaggio allungato 61 sul perno filettato 60 l’elemento di bloccaggio allungato 61 scorra sulla superficie di guida 7, spostandosi dalla posizione prossimale alla parete perimetrale 2 alla posizione sporgente verso l’esterno della parete perimetrale 2.
Preferibilmente, tale effetto è ottenuto prevedendo nella superficie di guida 7 una porzione trasversale 70, disposta quindi trasversale rispetto all’asse del foro passante ed una porzione parallela 71, disposta invece parallela all’asse del foro passante.
In una forma di realizzazione la porzione parallela 71 è definita da una fessura allungata 72.
Secondo una forma di realizzazione preferita, per ottenere un opportuno accoppiamento con le porzioni suddette ed in particolare con la fessura 72, l’elemento di bloccaggio 61 comprende una porzione di avvitamento 62, provvista di un foro filettato, ed una porzione di bloccaggio 63, preferibilmente ricurva.
La porzione di avvitamento e la porzione di bloccaggio presentano un’estensione maggiore della fessura allungata 72 e sono separate da un restringimento 64 che può quindi scorrere all’interno di detta fessura allungata 72 quando l’elemento di bloccaggio viene avvitato sul perno filettato.
Sempre per guidare in maniera opportuna l’elemento di bloccaggio 61, secondo una forma di realizzazione preferita, la porzione trasversale 70 forma un angolo maggiore di 90° con la porzione parallela all’asse del foro passante 12.
Quando il perno viene avvitato, ad esempio agendo con un cacciavite sulla testa accessibile dall’esterno, l’elemento di bloccaggio 61 tende ad avvicinarsi al supporto di riscontro 6. In una prima fase, l’elemento di bloccaggio 61 tenderà a scorrere sulla porzione trasversale, ruotando anch’esso fino a raggiungere la posizione estesa.
Raggiunta invece la fessura, l’elemento 61 proseguirà il suo moto di avvicinamento al supporto 6 scorrendo linearmente, senza quindi ulteriori rotazioni.
Il trovato risolve così il problema proposto, conseguendo al contempo una pluralità di vantaggi. In particolare, la scatola di derivazione secondo la presente invenzione permette una semplice installazione e si presta facilmente ad adattarsi alle diverse esigenze dell’operatore. In aggiunta, la presenza dello spallamento provvisto di una pluralità di aperture passanti consente di trattenere in maniera semplice i tubi corrugati in corrispondenza della scatola, in particolare nel caso di pareti in cartongesso dove i tubi non vengono bloccati tramite malta o altre miscele cementizie.
Inoltre, è anche offerta la possibilità di installazione frontale in alternativa all’installazione dalla parte posteriore della parete.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Scatola di derivazione (100) comprendente una struttura di base (10) atta a definire un volume di alloggiamento (101) per cavi elettrici ed altri componenti, detta struttura di base comprendendo una parete di fondo (1) e pareti perimetrali (2), e comprendente ulteriormente una maniglia (3) rimovibilmente connessa alla struttura di base (10) e primi e secondi mezzi di aggancio (31, 32) della maniglia, in cui i primi ed i secondi mezzi di aggancio (31, 32) sono configurati in maniera tale da trattenere in maniera amovibile la maniglia (3) in corrispondenza rispettivamente di una porzione centrale della struttura di base (10) o di una porzione periferica della stessa.
  2. 2. Scatola di derivazione (100) secondo la rivendicazione 1, in cui i primi mezzi di aggancio (31) sono collocati in corrispondenza della parete perimetrale (2) ed i secondi mezzi di aggancio (32) in corrispondenza della parete di fondo (1) .
  3. 3. Scatola di derivazione (100) secondo la rivendicazione 2, ed i primi mezzi di aggancio (31) sono disposti sul lato rivolto verso l’esterno del volume di alloggiamento (101).
  4. 4. Scatola di derivazione (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i secondi mezzi di aggancio (32) comprendono un dispositivo ad incastro (33) atto a consentire una connessione rimovibile della maniglia (3).
  5. 5. Scatola di derivazione (100) secondo la rivendicazione 4, in cui il dispositivo ad incastro (33) comprende un recesso (34) formato sulla parete di fondo (1) ed un dente di impegno (35) formato sulla maniglia (3).
  6. 6. Scatola di derivazione (100) secondo la rivendicazione 5, in cui il dispositivo di incastro comprende una coppia di recessi (34) e di rispettivi denti di impegno (35), formati in corrispondenza di opposte estremità della maniglia.
  7. 7. Scatola di derivazione (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la maniglia (3) è deformabile elasticamente ed è configurata in maniera tale che quando è connessa ai secondi mezzi di aggancio (32), le opposte estremità vengano reciprocamente allontanate a seguito di una sollecitazione in direzione della parete di fondo (1).
  8. 8. Scatola di derivazione (100) secondo la rivendicazione 7, in cui la maniglia (3) presenta forma a C.
  9. 9. Scatola di derivazione (100) secondo le rivendicazioni 5 ed 8, in cui i denti di impegno (35) sono formati sulle estremità della C verso l’interno.
  10. 10. Scatola di derivazione (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi mezzi di aggancio (31) comprendono una porzione di intesa rottura (36).
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