IT201800001187A1 - Macchina elettrica - Google Patents

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IT201800001187A1
IT201800001187A1 IT201800001187A IT201800001187A IT201800001187A1 IT 201800001187 A1 IT201800001187 A1 IT 201800001187A1 IT 201800001187 A IT201800001187 A IT 201800001187A IT 201800001187 A IT201800001187 A IT 201800001187A IT 201800001187 A1 IT201800001187 A1 IT 201800001187A1
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IT
Italy
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rotation
electric machine
transmission
axis
shaft
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IT201800001187A
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English (en)
Inventor
Walter Bonacci
Lucio Marquardt
Original Assignee
Enecolab S R L
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    • HELECTRICITY
    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02KDYNAMO-ELECTRIC MACHINES
    • H02K16/00Machines with more than one rotor or stator
    • H02K16/005Machines with only rotors, e.g. counter-rotating rotors
    • HELECTRICITY
    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02KDYNAMO-ELECTRIC MACHINES
    • H02K7/00Arrangements for handling mechanical energy structurally associated with dynamo-electric machines, e.g. structural association with mechanical driving motors or auxiliary dynamo-electric machines
    • H02K7/10Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters
    • H02K7/116Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters with gears

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Power Engineering (AREA)
  • Connection Of Motors, Electrical Generators, Mechanical Devices, And The Like (AREA)
  • Glass Compositions (AREA)
  • Eye Examination Apparatus (AREA)
  • Reciprocating, Oscillating Or Vibrating Motors (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MACCHINA ELETTRICA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una macchina elettrica, in particolare ad una macchina elettrica per la conversione di energia meccanica in energia elettrica.
STATO DELLA TECNICA
È noto che le macchine elettriche, anche dette generatori di corrente, sono costituite da uno statore ed un rotore, configurati per cooperare l’uno con l’altro per la generazione di un campo elettromagnetico.
Lo statore è fisso rispetto alla macchina elettrica, mentre il rotore è configurato per ruotare all’ interno dello statore mediante un albero motore.
Generalmente, lo statore comprende avvolgimenti elettrici mentre il rotore comprende elettromagneti o magneti permanenti. Sono tuttavia note anche soluzioni realizzative opposte, in cui lo statore comprende elettromagneti o magneti permanenti e il rotore comprende avvolgimenti elettrici.
Durante la rotazione, la macchina elettrica genera un campo magnetico rotante, che induce una forza elettromotrice (fem) sugli avvolgimenti elettrici. La forza elettromotrice indotta genera una corrente elettrica, che può essere continua o alternata.
Un inconveniente di tali macchine elettriche note è che l’energia elettrica prodotta, o potenza elettrica, è direttamente correlata alla velocità di rotazione del rotore, per cui è noto realizzare macchine elettriche in grado di raggiungere una velocità angolare (ω) molto elevata, in modo da aumentare la potenza elettrica in uscita.
Per raggiungere tale velocità angolare è necessario incrementare l’energia meccanica che deve essere fornita in ingresso alla macchina elettrica, con un conseguente elevato dispendio di risorse. Questo determina un indesiderato abbassamento del rendimento della macchina elettrica.
Un altro inconveniente è che tali macchine elettriche sono complesse da controllare perché è tanto più complesso regolare e/o mantenere costante la velocità angolare, quanto più essa è elevata.
Un ulteriore inconveniente è che le macchine elettriche note nella tecnica sono voluminose ed ingombranti.
Esiste pertanto la necessità di realizzare una macchina elettrica che superi almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Uno scopo del presente trovato è realizzare una macchina elettrica che sia in grado di fornire, a parità di energia meccanica fornita, una potenza elettrica maggiore rispetto a quella ottenibile da una macchina elettrica della tecnica nota.
Un altro scopo è realizzare una macchina elettrica che sia in grado di fornire, a parità di dimensioni, una potenza elettrica pari o superiore rispetto a quella ottenibile di una macchina elettrica della tecnica nota. Un altro scopo è realizzare una macchina elettrica che possa essere installata negli impianti esistenti in modo semplice e rapido, senza richiedere significative modifiche strutturali agli impianti noti.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare una macchina elettrica compatta ed economica da realizzare.
Un altro scopo ancora è quello di realizzare una macchina elettrica avente un rendimento maggiore rispetto alle macchine elettriche note nella tecnica.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale. In accordo con i suddetti scopi, la macchina elettrica secondo il presente trovato comprende un telaio ed almeno un primo albero motore girevole rispetto al telaio.
La macchina elettrica comprende inoltre un primo organo e un secondo organo configurati per cooperare l’uno con l’altro per la generazione di un campo elettromagnetico. In particolare, uno fra il primo organo e il secondo organo comprende avvolgimenti elettrici, e l’altro fra il primo organo e il secondo organo comprende almeno un elettromagnete e/o almeno un magnete permanente.
In aggiunta, il primo organo è girevole attorno ad un primo asse di rotazione.
Secondo un aspetto del presente trovato, il primo albero motore è configurato per portare in rotazione il primo organo attorno al primo asse di rotazione in un primo verso di rotazione.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, una macchina elettrica in accordo con il presente trovato comprende mezzi di azionamento configurati per portare in rotazione il secondo organo attorno al primo asse di rotazione in un secondo verso di rotazione, opposto al primo verso di rotazione.
Grazie al presente trovato, è resa disponibile una macchina elettrica in cui entrambi gli organi che cooperano l’uno con l’altro per formare il campo elettromagnetico sono girevoli. In particolare, poiché il primo organo e il secondo organo ruotano in verso opposto tra loro, il presente trovato permette di ottenere una velocità relativa fra il primo organo e il secondo organo molto più elevata rispetto alla velocità che ha il primo organo rispetto al secondo organo quando quest’ultimo è fissato al telaio, come avviene nelle macchine elettriche note alla tecnica.
Questo è vantaggioso perché consente di ottenere, a parità di energia meccanica fornita in ingresso, una maggiore forza elettromotrice (fem) sugli avvolgimenti elettrici e, di conseguenza, una maggiore quantità di corrente elettrica.
La macchina elettrica in accordo con il presente trovato presenta pertanto, vantaggiosamente, un rendimento più elevato rispetto alle macchine elettriche note nella tecnica.
Inoltre, con la macchina elettrica in accordo con il presente trovato, a parità di energia meccanica fornita, è possibile impiegare un numero di avvolgimenti elettrici inferiore rispetto al numero di avvolgimenti elettrici presente in una macchina elettrica convenzionale per ottenere una quantità di energia elettrica paragonabile alla quantità di energia elettrica prodotta dalla macchina elettrica nota alla tecnica. Il minor numero di avvolgimenti presenti permette, pertanto, di ridurre le dimensioni, e i costi di realizzazione, del primo organo e/o del secondo organo, in modo da ottenere una macchina elettrica avente un ingombro e un costo minore rispetto alle macchine elettriche della tecnica nota.
Un ulteriore vantaggio del presente trovato consiste nel fatto che può essere utilizzato in impianti esistenti e di nuova costruzione per la generazione di energia elettrica, come impianti idroelettrici o eolici, oppure per la generazione di energia elettrica idonea ad alimentare utenze ausiliarie in mezzi di trasporto, come autoveicoli o imbarcazioni. I suddetti vantaggi della macchina elettrica secondo il presente trovato fanno sì che essa sia particolarmente adatta per essere installata nell' ambito di impianti esistenti in associazione a una fonte di energia meccanica che altrimenti andrebbe sprecata allo scopo di ottenere potenze elettriche anche di lieve entità.
Forme di realizzazione del presente trovato si riferiscono anche ad un metodo per generare corrente da una macchina elettrica come di seguito descritta.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista schematica in sezione di una macchina elettrica in accordo con il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista schematica in sezione di una variante realizzativa della macchina elettrica di figura 1 ;
- la fig. 3 è una vista schematica in sezione di un’ulteriore forma di realizzazione di una macchina elettrica secondo il presente trovato;
- la fig. 4 è una vista dall’alto di fig. 3;
- la fig. 5 è una vista in sezione trasversale lunga la linea V-V di fig. 4; - la fig. 6 è una vista in sezione trasversale lunga la linea VI-VI di fig. 4; - la fig. 7 è una vista in sezione trasversale lunga la linea VII- VII di fig.
4.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte con riferimento alle figure allegate illustrano una macchina elettrica, indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 10.
In accordo con il presente trovato, la macchina elettrica 10 comprende un telaio 11 ed almeno un primo albero motore 12 girevole rispetto al telaio 11.
La macchina elettrica 10 comprende un primo organo 13, anche detto primo rotore, girevole attorno ad un primo asse di rotazione X, e un secondo organo 14.
Il primo organo 13 e il secondo organo 14 sono configurati per cooperare l’uno con l’altro per la generazione di un campo elettromagnetico.
Il secondo organo 14 comprende avvolgimenti elettrici 15, e il primo organo 13 comprende almeno un elettromagnete e/o almeno un magnete permanente 16.
In versioni alternative, il primo organo 13 può comprendere avvolgimenti elettrici 15 e il secondo organo 14 può comprendere un elettromagnete e/o un magnete permanente 16.
La generazione di energia elettrica avviene mediante la rotazione relativa tra primo organo 13 e secondo organo 14, per cui un campo magnetico rotante induce una forza elettromotrice sugli avvolgimenti elettrici 15, in accordo con le leggi fisiche che regolano l’elettromagnetismo.
In particolare, il primo organo 13 è disposto all’ interno del secondo organo 14. In altre parole, nelle configurazioni mostrate nelle figure allegate, il secondo organo 14 circonda anularmente il primo organo 13. In accordo con il presente trovato, il primo albero motore 12 è configurato per portare in rotazione il primo organo 13 attorno al primo asse di rotazione X in un primo verso di rotazione R1.
Secondo il presente trovato, inoltre, anche il secondo organo 14 è girevole intorno al primo asse di rotazione X.
Al contrario delle macchine elettriche note alla tecnica, il presente trovato non prevede uno statore, intendendo con questo termine un “organo fisso rispetto al telaio”. Per questo motivo, il secondo organo 14 può anche essere denominato secondo rotore, oppure impropriamente come “statore controrotante”.
La macchina elettrica 10 comprende mezzi di azionamento 17 configurati per portare in rotazione il secondo organo 14 attorno al primo asse di rotazione X in un secondo verso di rotazione R2, opposto al primo verso di rotazione R1.
In accordo una prima forma di realizzazione, illustrata esemplificativamente in fìg. 1, i mezzi di azionamento 17 possono comprendere un secondo albero motore 18, girevole rispetto al telaio 11.
In accordo con questa soluzione realizzativa, il primo albero motore 12 e il secondo albero motore 18 sono coassiali uno rispetto all’altro e si sviluppano lungo il primo asse di rotazione X.
Vantaggiosamente, il primo albero motore 12 e il secondo albero motore 18 possono essere collegati al telaio 11 mediante degli idonei organi di guida 19 - ad esempio cuscinetti radiali del tipo a sfera o a rulli - atti a consentirne la rotazione rispetto al telaio 11.
In questa prima forma di realizzazione, il primo organo 13 è quindi calettato sul primo albero motore 12 in modo da essere girevole insieme a quest’ultimo attorno al primo asse di rotazione X nel primo verso di rotazione R1, mentre il secondo organo 14 è calettato sul secondo albero motore 18 in modo da essere girevole insieme a quest’ultimo attorno al primo asse di rotazione X nel secondo verso di rotazione R2, opposto al primo verso di rotazione R1.
Sono previsti organi di guida 19 in opportune posizioni ove il secondo organo 14 contatta il primo organo 13 sì da consentire la rotazione relativa fra primo organo 13 e secondo organo 14.
Secondo possibili forme realizzative, al primo albero motore 12 e al secondo albero motore 18 può essere fornita in ingresso la stessa energia meccanica. In questo caso, il primo albero motore 12 e il secondo albero motore 18 possono ruotare alla medesima velocità angolare di rotazione. Una seconda forma di realizzazione di una macchina elettrica secondo il presente trovato è illustrata nelle figure 2-4. In questa forma di realizzazione i mezzi di azionamento 17 sono configurati come un meccanismo di rinvio 20 configurato per essere azionato in rotazione dal primo albero motore 12.
Secondo questa forma di realizzazione, la macchina elettrica 10 può comprendere un unico primo albero motore 12 girevole rispetto al telaio 11 attorno ad un secondo asse di rotazione Y.
Secondo possibili forme realizzative, il meccanismo di rinvio 20 può comprendere primi organi di trasmissione 21, secondi organi di trasmissione 22, e terzi organi di trasmissione 23.
Ciascuno dei suddetti organi di trasmissione 21, 22, 23 comprende almeno una coppia di elementi di trasmissione del moto noti nella tecnica, quali ad esempio ingranaggi o ruote dentate, oppure pulegge collegate da cinghie; ciascuna coppia essendo indicata con linea tratteggiata nelle figg. 2-4.
Il meccanismo di rinvio 20 comprende inoltre una pluralità di alberi di trasmissione del moto 24, 25, 26. Questi ultimi sono alberi folli o condotti che sono azionati in rotazione dagli organi di trasmissione 21, 22, 23.
Viene ora descritta in dettaglio la struttura del meccanismo di rinvio 20 e il suo funzionamento.
Ciascuno degli organi di trasmissione 21, 22, 23 comprende un rispettivo elemento motore 2 la, 22a, 23a ed un rispettivo elemento condotto 21b, 22b, 23b.
Almeno uno fra il primo organo di trasmissione 21 e il terzo organo di trasmissione 23 comprende un rispettivo elemento motore 21a; 23a installato sul primo albero motore 12, e un rispettivo elemento condotto 21b; 23b, configurato per azionare in rotazione uno fra il primo organo 13 e il secondo organo 14 attorno al primo asse di rotazione X.
In accordo con il presente trovato, i secondi organi di trasmissione 22 comprendono un rispettivo elemento motore 22a, anch’esso installato sul primo albero motore 12, e un rispettivo elemento condotto 22b, installato su un secondo albero di trasmissione 25, che si estende lungo un terzo asse di rotazione Z. Inoltre, l’altro tra i primi organi di rotazione 21 e i terzi organi di trasmissione 23 comprende un rispettivo elemento motore 23a; 2 1a, installato sul secondo albero di trasmissione 25, e un rispettivo elemento condotto 23b; 21 b, associato all’altro tra il secondo organo 14 e il primo organo 13.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata in fig. 2, i primi organi di trasmissione 21 comprendono un elemento motore 2 1a, installato sul primo albero motore 12, e un elemento condotto 2 1 b, installato su un primo albero di trasmissione 24. Si noti che in questa forma realizzativa, il primo organo 13 è calettato sul primo albero di trasmissione 24, che si estende lungo il primo asse di rotazione X.
Di conseguenza, la rotazione del primo albero motore 12 porta in rotazione il primo organo 13 attorno al primo asse di rotazione X tramite l’azione degli elementi 21a, 21b del primo organo di trasmissione 21. In accordo con questa variante realizzativa, i terzi organi di trasmissione 23 comprendono un rispettivo elemento motore 23 a, anch’esso installato sul secondo albero di trasmissione 25, e un rispettivo elemento condotto 23b, associato al secondo organo 14.
In forme di realizzazione, il rispettivo elemento condotto 23b può essere collegato al secondo organo 14 tramite mezzi di collegamento meccanici noti nella tecnica, quali ad esempio una pluralità di viti filettate, oppure in forme di realizzazione alternative, può essere integrato in corpo unico con il secondo organo 14.
Si noti inoltre che nella forma realizzativa illustrata in fig. 2 il primo organo 13 è associato al primo albero di trasmissione 24 e il secondo organo 14 è conformato in modo da essere connesso a un terzo albero di trasmissione 26, che si estende coassiale al primo albero di trasmissione 24 lungo il primo asse di rotazione X.
In uso, il primo albero motore 12 aziona in rotazione sia il secondo albero di trasmissione 25 attorno al terzo asse di rotazione Z tramite l’azione degli elementi 22a, 22b, sia il secondo organo 14 (e con esso il terzo albero di trasmissione 26) attorno al primo asse di rotazione X, tramite l’azione degli elementi 23a, 23b. Si noti che la particolare configurazione del meccanismo di rinvio 20 fa sì che il secondo albero di trasmissione 25 ruota nel secondo verso di rotazione R2, cioè in verso opposto rispetto al primo verso di rotazione R1, cioè il verso di rotazione del primo albero motore 12.
In una forma di realizzazione, gli assi di rotazione X, Y e Z sono tutti paralleli tra loro.
Il meccanismo di rinvio 20 sopra descritto è configurato in maniera tale da azionare in rotazione il primo organo 13, e con esso il primo albero di trasmissione 24, secondo il primo verso di rotazione R1 concorde al verso di rotazione del primo albero motore 12, ed è inoltre configurato per azionare in rotazione il secondo organo 14, e con esso il terzo albero di trasmissione 26, nel secondo verso di rotazione R2, opposto al suddetto primo verso di rotazione R1.
Non si esclude, tuttavia, che gli organi di trasmissione 21, 22, 23 possano essere configurati per far ruotare il primo organo 13 nel verso opposto al verso di rotazione del primo albero motore 12, e conseguentemente, il secondo organo 14 in senso concorde al verso di rotazione del primo albero motore 12.
Vantaggiosamente, il primo albero motore 12 e gli alberi di trasmissione 24, 25, 26 possono essere collegati al telaio 11 mediante organi di guida 19 - ad esempio cuscinetti radiali, del tipo a sfere o a rulli - atti a consentire la rotazione rispetto al telaio 11.
Secondo la forma realizzativa illustrata in fig. 2, il primo albero motore 12 e il secondo albero di trasmissione 25 sono posti a quote verticali D1, D2 differenti rispetto ad una base 27 del telaio 11. In particolare, il primo albero motore 12 è disposto ad una prima quota verticale, definita da una prima distanza D1 tra il secondo asse di rotazione Y e la base 27, e il secondo albero di trasmissione 25 è disposto ad una seconda quota verticale, definita da una seconda distanza D2 tra il terzo asse di rotazione Z e la base 27.
Secondo una forma realizzativa alternativa, illustrata nelle figg. 3 e 4, il primo albero motore 12 e il secondo albero di trasmissione 25 sono posti alla stessa quota verticale D rispetto alla base del telaio 11.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figg. 3-4, inoltre, i terzi organi di trasmissione 23 comprendono un elemento motore 23a, installato sul primo albero motore 12, e un elemento condotto 23b, configurato per azionare in rotazione il secondo organo 14 attorno al primo asse di rotazione X.
In accordo con questa variante realizzativa, i primi organi di trasmissione 21 comprendono un rispettivo elemento motore 21a, anch’esso installato sul secondo albero di trasmissione 25, e un rispettivo elemento condotto 21b, associato al primo organo 13.
In uso, il primo albero motore 12 aziona in rotazione sia il secondo organo 14 attorno al primo asse di rotazione X, tramite l'azione degli elementi 23a, 23b, sia il secondo albero di trasmissione 25 attorno al terzo asse di rotazione di rotazione Z tramite l’azione degli elementi 22a, 22b. In questa variante realizzativa, grazie all'azione degli elementi 2 la, 21b, viene poi azionato in rotazione anche il primo organo 13 (e con esso il primo albero di trasmissione 24) attorno al primo asse di rotazione X, in verso opposto rispetto al verso di rotazione del secondo organo 14. È evidente che gli elementi compresi negli organi di trasmissione 21, 22, 23 sono opportunamente dimensionati in base al rapporto di riduzione delle velocità che si desidera ottenere.
Ad esempio, nel caso in cui si desideri conferire al secondo organo 14 una velocità angolare uguale in modulo a quella del primo organo 13, come noto nella tecnica, gli elementi 21a, 22b, 22a, 22b e 23 a, 23b presentano sostanzialmente lo stesso diametro e/o lo stesso numero di denti, nel caso di elementi dentati, al fine di avere un rapporto di riduzione di 1 : 1.
Nelle figure 5-7 sono illustrate delle viste in sezione schematiche del meccanismo di rinvio 20 di fig. 4, in cui sono visibili sia la disposizione spaziale relativa degli organi di trasmissione 21, 22, 23 gli uni rispetto agli altri, sia la dimensione di ciascuno di essi.
Secondo possibili forme realizzative, il primo organo 13 e/o il secondo organo 14 possono essere provvisti di spazzole elettriche 33, come convenzionalmente noto nella tecnica.
Secondo il presente trovato è inoltre previsto un metodo per generare corrente mediante una macchina elettrica 10 come sopra descritta, che prevede le fasi di:
- ruotare il primo organo 13 attorno al primo asse di rotazione X in un primo verso di rotazione R1 mediante un primo albero motore 12;
- ruotare il secondo organo 14 attorno al primo asse di rotazione X in un secondo verso di rotazione R2, opposto al primo verso di rotazione R1, mediante mezzi di azionamento 17.
Secondo possibili forme realizzative, tale metodo prevede, vantaggiosamente, di ruotare il primo organo 13 e il secondo organo 14 ad una velocità angolare uguale in modulo.
E chiaro che alla macchina elettrica ed al metodo per generare energia elettrica mediante tale macchina elettrica fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchina elettrica e metodo per generare energia elettrica mediante tale macchina elettrica, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina elettrica comprendente un telaio (11) ed almeno un primo albero motore (12) girevole rispetto a detto telaio (11), detta macchina elettrica (10) comprendendo inoltre un primo organo (13) e un secondo organo (14) configurati per cooperare l’uno con l’altro per la generazione di un campo elettromagnetico, uno fra detto primo organo (13) e detto secondo organo (14) comprendendo avvolgimenti elettrici (15) e l’altro fra detto primo organo (13) e detto secondo organo (14) comprendendo almeno un elettromagnete e/o almeno un magnete permanente (16), detto primo organo (13) essendo girevole attorno ad un primo asse di rotazione (X), caratterizzata dal fatto che detto primo albero motore (12) è configurato per portare in rotazione detto primo organo (13) attorno a detto primo asse di rotazione (X) in un primo verso di rotazione (R1), e che detta macchina elettrica (10) comprende inoltre mezzi di azionamento (17) configurati per portare in rotazione detto secondo organo (14) attorno a detto primo asse di rotazione (X) in un secondo verso di rotazione (R2), opposto a detto primo verso di rotazione (R1).
  2. 2. Macchina elettrica come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento (17) comprendono un secondo albero motore (18), girevole rispetto a detto telaio (11).
  3. 3. Macchina elettrica come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto primo organo (13) è associato a detto primo albero motore (12) in modo da essere girevole insieme a quest’ultimo attorno a primo asse di rotazione (X), e che detto secondo organo (14) è associato a detto secondo albero motore (18) in modo essere girevole insieme a quest’ultimo attorno a primo asse di rotazione (X).
  4. 4. Macchina elettrica come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto primo albero motore (12) e detto secondo albero motore (18) sono coassiali uno rispetto all’altro e si sviluppano lungo detto primo asse di rotazione (X).
  5. 5. Macchina elettrica come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento (17) comprendono un meccanismo di rinvio (20) configurato per essere azionato in rotazione da detto primo albero motore (12).
  6. 6. Macchina elettrica come nella rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di rinvio (20) comprende primi organi di trasmissione (21), secondi organi di trasmissione (22), e terzi organi di trasmissione (23), ciascuno comprendente un rispettivo elemento motore (21a, 22a, 23a) ed un rispettivo elemento condotto (21b, 22b, 23b), in cui uno tra detti primi organi di trasmissione (21) e detti terzi organi di trasmissione (23) comprende un rispettivo elemento motore (21a; 23a) installato sul primo albero motore (12), e un rispettivo elemento condotto (21b; 23b), configurato per azionare in rotazione uno fra detto primo organo (13) e detto secondo organo (14) attorno a detto primo asse di rotazione (X).
  7. 7. Macchina elettrica come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti secondi organi di trasmissione (22) comprendono un rispettivo elemento motore (22a), installato su detto primo albero motore (12), e un rispettivo elemento condotto (22b), installato su un secondo albero di trasmissione (25), detto secondo albero di trasmissione (25) estendendosi lungo un terzo asse di rotazione (Z), e dal fatto che l’altro tra detti primi organi di trasmissione (21) e detti terzi organi di trasmissione (23) comprende un rispettivo elemento motore (23a; 21a), installato su detto secondo albero di trasmissione (25), e un rispettivo elemento condotto (23b; 21b), associato all’altro tra detto secondo organo (14) e detto primo organo (13).
  8. 8. Macchina elettrica come nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto primo organo (13) è associato a detto primo albero di trasmissione (24) e dal fatto che detto secondo organo (14) è conformato in modo da essere connesso a un terzo albero di trasmissione (26), detto terzo albero di trasmissione (26) estendendosi coassiale a detto primo albero di trasmissione (24) lungo detto primo asse di rotazione (X).
  9. 9. Metodo per generare corrente mediante una macchina elettrica (10) comprendente un telaio (11) ed almeno un primo albero motore (12) girevole rispetto a detto telaio (11), in cui detta macchina elettrica (10) comprende inoltre un primo organo (13) e un secondo organo (14) configurati per cooperare l’uno con l’altro per la generazione di un campo elettromagnetico, uno fra detto primo organo (13) e detto secondo organo (14) comprendendo avvolgimenti elettrici (15) e l’altro fra detto primo organo (13) e detto secondo organo (14) comprendendo almeno un elettromagnete e/o almeno un magnete permanente (16), caratterizzato dal fatto che prevede le fasi di: - ruotare detto primo organo (13) attorno ad un primo asse di rotazione (X) in un primo verso di rotazione (R1) mediante detto almeno un primo albero motore (12); - ruotare detto secondo organo (14) attorno a detto primo asse di rotazione (X) in un secondo verso di rotazione (R2), opposto a detto primo verso di rotazione (R1), mediante mezzi di azionamento (17).
  10. 10. Metodo come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che prevede la fase di ruotare detto primo organo (13) e detto secondo organo (14) ad una velocità angolare uguale in modulo.
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