IT201800000890A1 - Composizione nutraceutica per l’attivazione delle sirtuine con effetto anti-aging/reverse-aging - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:

“COMPOSIZIONE NUTRACEUTICA PER L’ATTIVAZIONE DELLE SIRTUINE CON EFFETTO ANTI-AGING/REVERSE-AGING”

Descrizione

Settore della tecnica

La presente invenzione si riferisce al settore della nutraceutica ed in particolare ad una peculiare composizione comprendente degli ingredienti che, oltre a risultare benefici per l’organismo umano quando assunti singolarmente, comportano, quando coesistenti in peculiari concentrazioni come nella composizione in oggetto, una consistente attivazione delle sirtuine dando luogo a tutti gli effetti anti degenerativi, anti invecchiamento, e di reverse-aging innescati da detta attivazione.

Stato dell’arte

È indubbio che nel corso dei secoli la vita media degli individui sia consistentemente aumentata. Tale notevole differenza non si può attribuire a variazioni di carattere genetico della specie umana, ma si può di certo far risalire a cambiamenti di natura ambientale, quali il miglioramento delle condizioni di vita ed i progressi della medicina.

L’invecchiamento può essere definito come il complesso di tutti i cambiamenti fisiologici, genetici e molecolari che si verificano con il passar del tempo. Le modificazioni età-dipendenti possono essere attribuite al naturale processo di crescita, a difetti genetici legati all’individuo, al rapporto tra genotipo e ambiente. Il nostro organismo è continuamente sottoposto a stress ossidativo, a causa di sostanze ossidanti (radicali liberi) che si generano in conseguenza a fattori ambientali (raggi UV) o a sostanze introdotte con la dieta o che vengono prodotte all’interno delle cellule durante la respirazione cellulare. I radicali liberi si formano in ogni istante della nostra vita e fin dal momento della nascita, in rapporto ai normali processi vitali della respirazione cellulare e ad altri fattori quali l’esercizio fisico eccessivo, il fumo di sigaretta attivo e passivo, l’inquinamento elettromagnetico, l’inquinamento atmosferico, un’infinita varietà di sostanze chimiche nell’aria e negli alimenti.

Lo stress ossidativo induce forti danni a carico delle proteine, dei lipidi e del DNA, aumentando il rischio di tumori, malattie cardiovascolari e malattie degenerative in genere. Una volta danneggiata, la cellula si difende dal danno attivando meccanismi di riparo o, se il danno è eccessivo, attivando un programma di morte programmata, apoptosi, il cui scopo è quello di eliminare definitivamente la cellula malata. È noto da tempo che, durante l’invecchiamento, si ha un aumento progressivo dei danni cellulari da stress ossidativo. Dal punto di vista molecolare l’aumento di stress ossidativo associato all’età può essere ricondotto a tre diversi fattori: un aumento della velocità con cui vengono prodotti metaboliti reattivi dell’ossigeno, un declino dei sistemi antiossidanti di difesa ed una diminuita efficienza nel degradare e riparare molecole danneggiate. I ROS (Reactive Oxygen Species) sono specie chimiche molto reattive, presenti nell’ambiente ed anche generate nell’organismo come sottoprodotti del metabolismo, in particolare durante la respirazione mitocondriale. I ROS sono coinvolti nella patogenesi di una serie di malattie, dai processi dell’infiammazione all’immunosoppressione, dal diabete al morbo di Alzheimer, dalla cirrosi epatica all’aterosclerosi e a vari tipi di tumore (Lyras L. Halliwell B. et al. 1998). Le patologie da ROS conseguono allo «stress ossidativo», vale a dire alla perdita dell’equilibrio fra produzione di ROS e difese antiossidanti: le più gravi patologie che ne possono derivare sono l’aterosclerosi e vari tipi di tumori. I radicali liberi sono specie chimiche con un elettrone spaiato nel loro orbitale più esterno e sono caratterizzati dal possedere un’elevata reattività e instabilità chimica. Molto importanti dal punto di vista biologico risultano essere le specie radicaliche dell’ossigeno e dell’azoto come ad esempio l’anione superossido O2–·, il radicale idrossilico OH, l’ossido di azoto NO e l’anione perossinitrito ONOO– che può derivare dalla combinazione dei radicali O2–· e NO·. Tra le specie dell’ossigeno citate quella più attiva è il radicale OH· che reagisce a pochi angstrom dal punto in cui viene prodotto e la cui formazione può essere catalizzata da alcuni metalli di transizione a partire da H2O2. Nonostante vi siano numerose sedi di formazione dei radicali liberi all’interno della cellula, sembra che i mitocondri costituiscano la fonte principale. Il radicale superossido viene prodotto soprattutto a livello dell’ubichinone e dell’enzima NADH deidrogenasi. La cellula ha sviluppato numerosi meccanismi di protezione per limitare la produzione di ossidanti ed eliminare quelli in eccesso. In particolare esistono enzimi antiossidanti che convertono le specie reattive dell’ossigeno in specie più ridotte. I tre maggiori enzimi antiossidanti sono la superossido dismutasi (SOD), la catalasi (CAT), e la glutatione perossidasi (GPx). Oltre agli antiossidanti endogeni, i radicali liberi sono inattivati anche dagli antiossidanti esogeni o alimentari.

È difatti ormai ampiamente riconosciuto come il regime alimentare adottato sia alla base di una vita decisamente più salubre, in particolar modo quando l’alimentazione comporta l’assunzione di tutte quelle sostanze a cui si attribuiscono proprietà antiossidanti.

Nell’ambito dei processi anti ossidativi, e anti invecchiamento, interesse particolare è stato rivolto, in tempi relativamente recenti, ad una peculiare classe di sostanze presenti nell’organismo umano note come sirtuine.

Si tratta di una classe di proteine ad attività enzimatica che operano come istone deacetilasi o mono-ribosiltransferasi. Regolano importanti vie metaboliche nei procarioti e negli eucarioti. Il loro nome deriva da un gene del lievito di silenziamento regolatorio, implicato nella regolazione dello sviluppo cellulare. Le sirtuine mediano fenomeni quali l’invecchiamento, la regolazione della trascrizione, l’apoptosi, la resistenza allo stress e influiscono peraltro sull’efficienza energetica e la vigilanza durante le situazioni a basso introito calorico.

In breve queste sostanze mostrano: proprietà enzimatiche, regolano i processi metabolici legati alla resistenza insulinica, possiedono un controllo sull’immunità, hanno un ruolo fondamentale nell’epigenetica, e sono coinvolte nella difesa delle malattie tumorali.

Il loro ruolo è assimilabile a quello di strutture “sentinelle” pronte ad intervenire per azionare meccanismi di interventi riparativi quando vengono rilevati danni al DNA causati da fenomeni degradativi, e quindi di invecchiamento, a carico, soprattutto, di radicali liberi.

Numerosi studi hanno altresì dimostrato che esiste una importante correlazione di diretta proporzionalità tra attivazione dei meccanismi che conducono alla produzione e attivazione delle sirtuine e restrizione calorica: più in dettaglio, è stato riscontrato sperimentalmente che la restrizione calorica possa: ridurre l’incidenza e rallentare l’insorgenza di patologie legate all’età, a titolo esemplificativo e non limitativo quelle di natura cardio vascolare e quelle neurodegenerative; migliorare la resistenza allo stress; e, in generale, aumentare l’aspettativa di vita.

La riduzione dell’apporto calorico favorisce difatti l’espressione di geni coinvolti nella riparazione cellulare, nel turnover e sintesi proteica, nella resistenza allo stress ossidativo e nel metabolismo del glucosio.

Tra i geni che risultano attivati dalla restrizione calorica ci sono quelli che codificano per le sirtuine. Come sopra accennato queste sostanze presentano attività de-acetilante e la loro attivazione, a livello biologico, comporta il mantenimento dell’organismo in uno stato di salute durante la carenza di cibo. Negli organismi superiori, le sirtuine attivano la lipolisi e la gluconeogenesi e controllano la proliferazione cellulare, i fenomeni infiammatori, quelli dell’invecchiamento telomerico e la risposta allo stress. Le sirtuine sono espressione dei geni SIRT, geni normalmente presenti nei cromosomi umani. Uno dei principali substrati delle sirtuine sono gli istoni, proteine che rientrano nella composizione dei cromosomi, dove si legano al DNA mantenendolo compatto, organizzandolo e regolando così l’espressione genica. L’acetilazione/deacetilazione degli istoni modifica il legame di queste proteine con il DNA permettendo al materiale genetico di interagire con altre proteine. Le sirtuine, oltre ad essere attivate naturalmente dalla restrizione calorica, vengono attivate dai cosiddetti attivatori delle sirtuine. Tra questi è indubbiamente noto il resveratrolo, appartenente alla famiglia di composti polifenolici e presente negli acini di uva, nel vino, in alcune bacche e semi oleosi (arachide) e in particolari piante.

È di interesse puntualizzare che, per avere quantitativi medicalmente rilevanti di tali sostanze, non è sufficiente consumare nella dieta quotidiana gli alimenti indicati che li contengono, perché in questo caso l’individuo dovrebbe includere nel menù diversi chili o litri dell’alimento specifico. Per tali ragioni, come verrà di seguito esplicitato, l’interesse è fornire un alimento con degli estratti naturali contenenti quantitativi necessari di composti STACs- attivatori SIRT. Il gene Sir2 (Silent information regulator 2), da cui deriva il nome dell’intera famiglia è stato uno dei primi geni della longevità ad essere identificato negli organismi inferiori (elminti come, il nematode C. elegans e moscerini). Varie specie, dai lieviti all’uomo, esprimono varianti di questo gene, la cui attivazione estende l’aspettativa di vita. Nei mammiferi sono stati identificati sette geni appartenenti a questa famiglia (SIRT 1-7). In particolare, il gene omologo a Sir2 è il SIRT1 (Sir2 homolg 1). Esso codifica per la proteina Sirt1, in grado di deacetilare proteine nucleari e citoplasmatiche che controllano processi cellulari critici, come l’apoptosi e il metabolismo. SIRT1 regola la produzione di insulina e glucosio, il metabolismo lipidico e la sopravvivenza cellulare, da cui la deduzione che le sirtuine possano mediare gli effetti della restrizione calorica nei mammiferi (Cohen, Miller et al., 2004). Dunque, il potenziale ruolo anti-aging del gene Sir2, identificato per i lieviti, sembra essere valido anche per i mammiferi con meccanismi più complessi che coinvolgono un ricco pattern proteico. Dunque la restrizione calorica promuove la sopravvivenza cellulare mediante induzione della deacetilasi Sirt1.

Anche se fosse certo che l’uomo potesse beneficiare degli effetti anti-aging della restrizione calorica, l’adozione di un regime dietetico di durata cronica non sarebbe un approccio fattibile. I ricercatori si dedicano dunque da tempo a studi che permettano di individuare molecole che possano mimare gli effetti della restrizione calorica.

Il team di Sinclair ha descritto 18 molecole derivate da piante in grado di attivare le sirtuine nei lieviti e ne ha studiato gli effetti su SIRT1, l’omologo umano di Sir2. I flavoni quercetina e fisetina, gli stilbeni piceatannolo e resveratrolo e il calcone buteina stimolavano SIRT1 da 5 a 13 volte. La maggioranza di questi composti mostra un gruppo ossidrilico in meta sull’anello fenolico A, transorientato ad un anello B. Quando l’anello A non presenta un OH in meta (fisetina), un anello catecolico B è necessario per mantenere un’attività significativa. Un altro fattore importante per l’attività risulta essere la coplanarità tra gli anelli idrossilati A e B.

L’attivatore più potente è stato considerato essere il resveratrolo, un composto sintetizzato da un gran numero di piante in risposta allo stress, e presente in quantità apprezzabili nell’uva e nel vino rosso. Questa molecola è già nota per il suo ruolo protettivo nei confronti di numerose patologie, tra cui quelle cardiovascolari, neoplastiche e neurodegenerative.

Alcuni Autori hanno ipotizzato che le piante sintetizzino composti come il resveratrolo in risposta allo stress e restrizione di nutrienti, in maniera da attivare vie metaboliche che vedono coinvolte le sirtuine e che funghi e animali in simbiosi con le piante stimolino le proprie sirtuine utilizzando composti fenolici derivati dalle piante stesse.

Il resveratrolo e altri STACs (SIR-activating Compounds) attivano le sirtuine nel nematode Caenorhabditis elegans e nella Drosophila melanogaster, oltre che nel lievito S. cerevisiae.

Per quanto riguarda le malattie correlate all’invecchiamento, studi recenti hanno rivelato l’attività neuroprotettiva delle sirtuine. Il resveratrolo sembra promuovere la via non-amiloidogenica della proteina precursore dell’amiloide, modulando la patogenesi della malattia di Alzheimer (Thimmappa e Anekonda, 2006).

Recenti studi hanno dimostrato che una molecola simile al resveratrolo presenta a parità di substrati, una maggiore attività del resveratrolo. Si tratta del pterostilbene, ovvero di uno stilbenoide chimicamente legato al resveratrolo ed anch’esso presente nei mirtilli e nell’uva.

Come suddetto l’adozione di un regime dietetico, e specificatamente di restrizione calorica, al fine di promuovere l’attivazione delle sirtuine e, indirettamente inibire i processi degradativi cellulari dovuti all’azione di specie chimiche altamente ossidanti come i radicali liberi, risulta in un approccio di dubbia fattibilità per quanto concerne la costanza della sua applicazione che, presumibilmente, verrebbe posta in essere con durata relativamente limitata. A tal proposito scopo della presente domanda di brevetto, è quello di proporre una peculiare composizione nutraceutica, da non considerarsi come sostitutiva ai pasti o all’alimentazione in generale, bensì come integrativa, al fine di fornire quelle sostanze che gli studi preliminari, che hanno condotto alla definizione della presente invenzione, hanno dimostrato essere particolarmente attivi nella promozione dell’attivazione delle sirtuine; nel consistente rallentamento degli effetti degradativi cellulari; e nell’innesco di meccanismi riparativi cellulari che macroscopicamente si rivelano in un fenomeno di ringiovanimento corporeo decisamente apprezzabile.

Descrizione dell’invenzione

La presente descrizione si riferisce ad una peculiare composizione nutraceutica atta a favorire negli umani la riparazione cellulare in seguito a fenomeni degradativi promossi dall’azione di specie ossidanti e correlati all’invecchiamento. L’assunzione della detta composizione, in regime specifico, e qui di seguito rivelato, si traduce in un visibile effetto anti-aging nel soggetto che l’assume. Il tutto grazie ad una peculiare combinazione di sostanze che, sussistendo nella detta composizione, cooperano sinergicamente dando luogo ad una risultante olistica in termini di proprietà anti ossidanti e anti invecchiamento cellulare. Più in dettaglio, la composizione nutraceutica secondo la presente invenzione permette il raggiungimento del suddetto effetto grazie all’attivazione delle sirtuine che, come sopra descritto, mediano fenomeni quali l’invecchiamento, la regolazione della trascrizione, l’apoptosi, la resistenza allo stress e influiscono peraltro sull’efficienza energetica e la vigilanza durante le situazioni a basso introito calorico.

Ancor più dettagliatamente la detta composizione comprende ingredienti che, già se assunti singolarmente offrono effetti benefici all’organismo e, quando coesistono, in peculiari concentrazioni, mostrano un’azione potenziata nella induzione della riparazione cellulare, tissutale e, macroscopicamente, nel ringiovanimento corporeo.

Specificatamente la composizione nutraceutica secondo la presente invenzione comprende ingredienti quali honokiolo, pterostilbene, polidiatina, acido ellagico, zinco, selenio, cromo, vitamina B3.

L’honokiolo è notoriamente un composto chimico estraibile dalla corteccia di magnolia, e che mostra moltissime proprietà benefiche per l’organismo relazionate alla sua forte azione antiossidante in grado di contrastare la perossidazione lipidica e di proteggere i mitocondri dai radicali liberi. È altresì una sostanza che esercita un’azione protettiva nei confronti delle funzioni cerebrali. Alcuni studi rivelano inoltre che sia in grado di inibire il percorso mTor, ossia del recettore della rapamicina che è fondamentale per la crescita dei tumori, senza agire nello stesso senso con i nuovi linfociti T che servono a contrastare i tumori stessi.

Il pterostilbene è uno stilbenoide che si trova principalmene nei mirtilli e nell’uva e appartiene al gruppo delle fitoalessine, sostanze prodotte dalle piante per combattere le infezioni. Presenta struttura e proprietà simili a quelle del resveratrolo (appartenente alla medesima famiglia). Rispetto a quest’ultimo presenta due gruppi metossili e mostra una maggiore biodisponibilità; un trasporto all’interno delle cellule facilitato; una degradazione ed eliminazione dall’organismo meno rapidi, nel senso che la sua emivita all’interno dell’organismo è circa sette volte superiore a quella del resveratrolo. Il pterostilbene mostra altresì effetti benefici sulla salute cardiovascolare e sui livelli del colesterolo e sulle funzioni cognitive, migliora la concentrazione e la memoria ed ha un effetto calmante ed anti-stress che migliora stati d’ansia e tensione nervosa. Le sue forti proprietà anti ossidanti gli permettono inoltre di inattivare i radicali liberi associati allo stress ossidativo.

La polidatina è un glucoside stilbenoide derivato del resveratrolo e presente principalmente nel succo d’uva. È più stabile e biodisponibile del resveratrolo poiché è più resistente rispetto all’ossidazione enzimatica, penetra nelle cellule mediante un meccanismo di trasporto attivo che utilizza i trasportatori del glucosio, è assorbita più facilmente nell’intestino perché solubile in acqua.

Mostra anch’essa una forte azione anti radicali liberi e, conseguentemente, anti ossidante, oltre che antiinfiammatoria. Inibisce la perossidazione lipidica ed è sostanzialmente molto efficace contro gli stati di stress ossidativo. Questa molecola risulta cinquanta volte più efficace del resveratrolo perché è totalmente assorbibile essendo idrosolubile, diversamente dal resveratrolo che stenta ad essere assorbito, riducendo così la sua biodisponibilità. La polidatina è una molecola naturale che grazie ad un meccanismo di trasporto attivo che utilizza i trasportatori di glucosio, raggiunge tutte le cellule, anche quelle della cute, in concentrazioni molto elevate.

L’acido ellagico è un antiossidante fenolico naturale presente in numerosi frutti e verdure.

Le proprietà antiproliferative e antiossidanti dell’acido ellagico sono state di stimolo per ricerche finalizzate all’individuazione dei suoi potenziali effetti positivi sulla salute. Lo zinco è notoriamente un elemento costitutivo di tantissimi enzimi all’interno dell’organismo umano. È particolarmente essenziale per il funzionamento di enzimi che regolano la respirazione cellulare, ed è altresì nota la sua capacità di combattere i radicali liberi e di ridurre gli effetti dell’invecchiamento.

Il selenio è, diversamente, presente in quantità minime nell’organismo, viene in gran parte assunto grazie agli alimenti e la sua quantità dipende da quanto è presente nel suolo, come nel caso dei vegetali. È utilizzabile come agente per la prevenzione di moltissime malattie tra cui il cancro, disfunzioni cardiocircolatorie, arteriosclerosi, cirrosi, artrite ed enfisema.

Il cromo, intendendo quello trivalente, è noto per la sua capacità di promuovere la riduzione dell’insulino resistenza, la riduzione del glucosio circolante, con miglioramento dei valori ottimali di glicemia, la riduzione dei trigliceridi e del colesterolo ematici, e la riduzione della massa grassa, dovuta alla minore disponibilità del glucosio circolante, inibitore dell’attività delle sirtuine.

Infine la nicotinamide è un efficace disintossicante che, oltre a risultare un agente efficace nella prevenzione di molte malattie, è altresì efficace per la circolazione e la riduzione del tasso di colesterolo nel sangue. È fondamentale per una corretta attività del sistema nervoso, per il mantenimento della salute della pelle e per la formazione dei tessuti del sistema digestivo. La nicotinamide (Vit B3) è inoltre un catalizzatore dell’attività di sostanze quali pterostilbene, polidatina, honokiolo.

Alla luce delle sopra elencate proprietà delle sostanze comprese nella composizione nutraceutica secondo la presente invenzione, risulta evidente quanto quest’ultima sia una combinazione di sostanze che esplicano indubbi benefici per l’organismo.

Ad ogni modo la sua peculiarità non risiede nelle singole proprietà dei suoi componenti, peraltro note, bensì in quelle che derivano dalla loro associazione, tra cui la spiccata capacità di azionare i meccanismi riparativi cellulari in seguito a danneggiamenti indotti soprattutto dall’azione di radicali liberi. Specificatamente tale effetto è dovuto ad una cooperazione sinergica dei componenti, ed in particolar modo di quelli stilbenoidi, nella consistente attivazione delle sirtuine.

Vantaggiosamente detta consistente attivazione della sirtuine si traduce in un altrettanto consistente effetto riparativo dovuto ai processi ossidativi/degradativi e di invecchiamento cellulare. Il tutto con il risultato di osservare macroscopicamente un visibile effetto anti-aging.

Vantaggiosamente il detto effetto è riscontrabile dopo un periodo di tempo relativamente breve dall’adozione di uno specifico regime di assunzione della detta composizione.

Vantaggiosamente la detta composizione è in grado di promuovere l’attivazione di tutte le sirtuine presenti nell’organismo (SIRT 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7), grazie alla presenza delle sue componenti stilbenoidi in presenza di catalizzatori quali selenio, cromo, zinco e vitamina B3 e, simultaneamente, di favorire l’inibizione dell’insorgere di tutte le malattie neurodegenarative.

È dunque di interesse far presente che gli elementi metallici essendo in forma ionica nella detta composizione, contribuiscono al trasporto degli estrattiattivatori SIRT attraverso la membrana cellulare. La forma ionica di tali elementi risulta pertanto strategica proprio perché favorisce la loro interazione con le molecole da veicolare, con il risultato di favorire il trasporto attraverso la membrana cellulare.

Ne risulta una composizione in cui la normale efficienza, riscontrabile per ogni singolo componente, risulta aumentata nella detta composizione.

Descrizione dettagliata dell’invenzione

La composizione secondo la presente invenzione comprende i suddetti ingredienti e principi attivi in variabili, ma specifici, intervalli di concentrazione, i cui valori si traducono nella definizione di una composizione che può definirsi farmaceutica o, diversamente, un integratore. In ogni caso la composizione in oggetto può definirsi come nutraceutica mostrando proprietà terapeutiche e preventive.

Più in dettaglio la detta composizione comprende dal 10% in peso al 15% in peso di honokiolo; dal 12% in peso al 40% in peso di pterostilbene; dal 22% in peso al 32% in peso di polidatina; dal 25% in peso al 40% in peso di acido ellagico e dall’1,5% in peso al 3% in peso di miscela di zinco, selenio, cromo e nicotinamide. Ulteriormente possono essere presenti eccipienti qui di seguito specificati.

Preferibilmente la detta composizione è da assumersi in quantitativi di circa 2 g giornaliero corrispondente al contenuto di due pasticche, tipicamente di due pasticche oblunghe.

Più in dettaglio, in una delle sue forme di realizzazione, la detta composizione è tale che per una pasticca il quantitativo totale della composizione, vari tra 900 mg e 1200 mg.

In una delle sue forme di realizzazione preferite la detta composizione, formulata in una pasticca oblunga, ha un peso di 1076 g di cui 16 mg sono di Nicotinamide Vitamina B3; 150 mg sono di magnolia estratto secco titolato al 20% in honokiolo comprendente 30 mg di honokiolo; 300 mg di mirtillo estratto secco titolato al 20% in pterostilbene comprendente 60 mg di pterostilbene; 200 mg di resveratrolo dal Polygonum Cuspidatum titolato al 20% in polidatina comprendente 40 mg di polidatina; 400 mg di melograno estratto secco titolato al 20% in acido ellagico comprendente 80 mg di acido ellagico; 10 mg di zinco come zinco gluconato; 0,055 mg selenio come selenio metionina; 0,040 mg di cromo come cromo picolinato.

Possono altresì essere compresi eccipienti quali cellulosa microcristallina, calcio fosfato bibasico, Hydroxypropyl methylcellulose, magnesio stereato vegetale e loro miscele.

Gli agenti di rivestimento utilizzabili per la realizzazione delle dette pasticche sono, a titolo esemplificativo e non limitativo, idrossipropilmetil cellulosa, cellulosa microcristallina, acido stearico, titanio biossido.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione nutraceutica per l’attivazione delle sirtuine negli umani, detta composizione essendo caratterizzata dal fatto di comprendere dal 10% in peso al 15% in peso di honokiolo; dal 12% in peso al 40% in peso di pterostilbene; dal 22% in peso al 32% in peso di polidatina; dal 25% in peso al 40% in peso di acido ellagico e dall’1,5% in peso al 3% in peso di miscela di zinco, selenio, cromo e nicotinamide, tutti i componenti completando il 100% in peso della detta composizione.
2. 2. Composizione nutraceutica secondo la precedente rivendicazione in cui sono ulteriormente presenti eccipienti.
3. 3. Composizione nutraceutica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui la detta composizione presenta un peso complessivo compreso tra 900 mg e 1200 mg.
4. 4. Composizione nutraceutica secondo la precedente rivendicazione in cui la detta composizione presenta un peso complessivo di 1076 g di cui 16 mg sono di Nicotinamide Vitamina B3; 150 mg sono di magnolia estratto secco titolato al 20% in honokiolo comprendente 30 mg di honokiolo; 300 mg di mirtillo estratto secco titolato al 20% in pterostilbene comprendente 60 mg di pterostilbene; 200 mg di resveratrolo dal Polygonum Cuspidatum titolato al 20% in polidatina comprendente 40 mg di polidatina; 400 mg di melograno estratto secco titolato al 20% in acido ellagico comprendente 80 mg di acido ellagico; 10 mg di ioni zinco come zinco gluconato; 0,055 mg di ioni selenio come selenio metionina; 0,040 mg di ioni cromo come cromo picolinato.
5. 5. Composizione nutraceutica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente eccipienti scelti nel gruppo costituito da cellulosa microcristallina, calcio fosfato bibasico, Hydroxypropyl methylcellulose, magnesio stereato vegetale e loro miscele.
6. 6. Composizione nutraceutica secondo le rivendicazioni 3, 4 e 5 formulata come pasticca oblunga.
7. 7. Composizione nutraceutica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni per l’uso in un metodo di trattamento dell’invecchiamento cellulare, detta composizione promuovendo l’attivazione delle sirtuine.
8. 8. Composizione nutraceutica secondo la precedente rivendicazione da somministrarsi con dose giornaliera di 2 g della detta composizione.
9. 9. Composizione nutraceutica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6 per l’uso in un metodo di trattamento delle malattie neuro degenerative.