IT201700020962A1 - Dispositivo di regolazione per una sedia con meccanismo oscillante. - Google Patents

Description

TITOLO: DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE PER UNA SEDIA CON MECCANISMO OSCILLANTE

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di regolazione per una sedia dotata di un meccanismo oscillante.

Oggigiorno è noto realizzare sedie dotate di un meccanismo la cui funzione è quella di consentire ad esempio la regolazione in altezza di una seduta e la regolazione della oscillazione, od il bloccaggio, di uno schienale.

Un esempio della tecnica nota menzionata è ricompreso nel brevetto US6120096 ove la attivazione dei meccanismi interagenti con la seduta e con lo schienale sono attivati mediante l'impiego di una prima leva, la cui rotazione porta all'impaccamento o meno di apposite lamelle, nonché di una seconda leva, il cui sollevamento porta la sua estremità terminale ad interagire con un pistone a gas presente su una colonna centrale a gas.

Delle molle permettono di contrastare la oscillazione dello schienale rispetto alla seduta secondo un preimpostato valore legato alla specifica costante elastica delle molle stesse. Sono presenti mezzi atti a consentire 1 'impaccamento di alcune lamelle che permette di limitare, sino a bloccarlo, il posizionamento reciproco tra sedile e schienale.

Tale regolazione della posizione dello schienale risulta però poco precisa e richiede una determinata forza da parte dell' utilizzatore per impaccare le lamelle, risultando comunque la entità dell'impaccamento difficilmente ripetibile nel tempo.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo di regolazione per una sedia dotata di un meccanismo oscillante che permetta di conseguire, in modo rapido, semplice e ripetibile, una regolazione della posizione dello schienale.

Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato è quello di realizzare un meccanismo oscillante che, applicato ad una sedia, permetta di conseguire diversi gradi di regolazione della durezza della oscillazione dello schienale.

Un altro scopo è quello di ottenere una voluta regolazione della durezza della oscillazione dello schienale in modo agevole per 1 'utilizzatore.

Non ultimo scopo è quello di ottenere un estrattore che risulti strutturalmente semplice, che presenti costi di realizzazione contenuti e sia realizzabile con gli usuali noti impianti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di regolazione (1) per una sedia comprendente un meccanismo oscillante composto da una prima piastra (2), associata ad una colonna centrale a gas per la regolazione in altezza di una seduta per mezzo di una prima leva (6), a cui è articolata, in modo oscillante, una seconda piastra (7), fissata ad uno schienale e comprendente mezzi atti a regolare la durezza nella determinazione della oscillazione di detto schienale per mezzo di una seconda leva (12) girevole e di una prima molla (33), che si caratterizza per il fatto che detta seconda leva (12) è selettivamente interagente con una prima ed una seconda camma (39,40) atte a consentire il bloccaggio temporaneo e selettivo dello scorrimento di una prima e di una seconda staffa (46,47) a loro volta interagenti con una seconda ed una terza molla (49,50) atte a regolare la durezza della oscillazione di detto schienale.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra il dispositivo con la prima e la seconda leva assemblate;

la fig. 2 illustra il dispositivo in una vista di tre quarti senza l'involucro associato alla prima piastra e senza la seconda leva;

la fig. 3 illustra, in una vista da un primo lato, il dispositivo come alla figura precedente;

la fig. 4 illustra, in una vista dal basso, il dispositivo come alla figura precedente;

la fig. 5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 1 nella condizione in cui sia la seconda che la terza molla sono attivate; la fig. 6 illustra il dispositivo in una vista dall'alto nella condizione in cui sia la seconda che la terza molla sono attivate;

la fig. 7 illustra il dispositivo in una vista analoga alla figura 4 nella condizione in cui è attivata la sola seconda molla;

la fig. 8 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 1 nella condizione in cui la seconda molla è attivata;

la fig. 9 illustra il dispositivo in una vista dall'alto nella condizione in cui è attivata la sola seconda molla;

la fig. 10 illustra il dispositivo in una vista analoga alla figura 4 nella condizione in cui non sono attivate sia la seconda che la terza molla; la fig. 11 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 1 nella condizione in cui non sono attivate sia la seconda che la terza molla;

la fig. 12 illustra il dispositivo in una vista dall'alto nella condizione in cui non sono attivate sia la seconda che la terza molla.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 un dispositivo di regolazione per una sedia (non illustrata) comprendente un meccanismo oscillante composto da una prima piastra 2, presentante una forma scatolare sostanzialmente a C a definire una prima base 3 piana e due prime ali laterali 4a,4b; in corrispondenza della prima base 3 è presente e sporge una boccola 5 in corrispondenza della quale viene associata l'estremità dello stelo di una colonna centrale a gas, montata su ruote, utilizzata per la regolazione in altezza di una seduta (non illustrata).

Tale regolazione in altezza viene effettuata mediante l'impiego di una prima leva 6.

Alla prima piastra 2 è articolata, in modo oscillante, una seconda piastra 7, fissata ad uno schienale (non illustrato), la quale presenta una forma scatolare sostanzialmente a C a definire una seconda base 8 piana e due seconde ali laterali 9a, 9b.

La seconda piastra 7 è posta internamente a detta prima piastra 2 in modo che la prima e la seconda base 3,8 risultino tra loro distanziate così come le prime e le seconde ali laterali 4a, 4b,9a,9b .

La seconda base 8 presenta una estremità terminale 10 che sporge esternamente e longitudinalmente a detta prima piastra 2.

L'articolazione libera tra la prima e la seconda piastra 2,7 avviene per mezzo di un primo perno 11 disposto trasversalmente a dette prime e le seconde ali laterali 4a,4b,9a,9b in una zona prossima alla estremità terminale di dette prime ali laterali 4a,4b.

Il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi atti a regolare la durezza nella determinazione della durezza della oscillazione di detto schienale per mezzo di una seconda leva 12.

Sia la prima che la seconda leva 6,12 sono associabili in modo rimovibile a detta prima piastra 2 e sono costituite rispettivamente da una prima e da una seconda manopola 13,14, impugnabili dall 'utilizzatore , da ciascuna delle quali rispettivamente sporge assialmente un primo gambo 15 ed un secondo gambo 16.

Il primo ed il secondo gambo 15,16 sono inseribili entro un primo ed uno secondo distinto foro 17,18, eventualmente anche di forma diversa e correlata a quella dei rispettivi primo e secondo gambo, ricavati trasversalmente e sul medesimo asse sulle prime ali laterali 4a,4b di detta prima piastra 2 da parte opposta a quella di fulcraggio di detto primo perno 11.

Il primo ed il secondo gambo 15,16 sono inoltre calettabili entro una prima ed una seconda controsagomata e distinta sede 19,20 ricavate secondo il medesimo asse la prima trasversalmente ad un supporto 21 e la seconda ad una cilindro 60, entrambi disposti internamente rispettivamente alla prima ala laterale 4a ed alla seconda ala laterale 4b di detta prima piastra 2 e girevolmente associati a detta prima base 3.

Il supporto 21 è vincolato a detta prima base 3.

Una estremità di dette prima e seconda sede 19,20 risulta attigua a detti primo e secondo foro 17,18 e risulta in asse con gli stessi.

Alla prima piastra 2 è vantaggiosamente associato un involucro 30 di copertura.

Dalla prima base 3 sporge una prima staffa 31, conformata ad L, la cui ala maggiore 32 fa battuta con una estremità di una prima molla 33 all'altra estremità interagente con un riscontro 34 girevolmente fulcrato ad un secondo perno 35 che insiste tra le terze ali 36a,36b di una prima appendice 36 a sua volta inferiormente e girevolmente fulcrata ad un sottostante terzo perno 37 che insiste tra le prime ali laterali 4a,4b della prima piastra 2.

La prima molla 33 influisce quindi, stabilmente, sulla durezza della oscillazione imprimibile allo schienale.

Il secondo gambo 16 della seconda leva 12 è calettato ad un corpo cilindrico 38, girevolmente associato all'interno di detto supporto 21, radialmente al quale sporgono una prima camma 39 ed una distinta, ed affiancata, seconda camma 40.

Tali prima camma 39 e la seconda camma 40 sono uguali tra loro e si estendono, nella particolare forma realizzativa, angolarmente sostanzialmente per 270° (duecentosettanta gradi) e risultano sfasate angolarmente sostanzialmente di 90° (novanta gradi) l'una rispetto all'altra.

Tali prima camma 39 e seconda camma 40 sono atte ad interagire selettivamente con un primo cilindro 41 e con un secondo cilindro 42, soprastanti detto corpo cilindrico 38, i guali sono mobili verticalmente nel senso di poter alzarsi ed abbassarsi rispetto a detto corpo cilindrico 38.

Il primo ed il secondo cilindro 41,42 sono comandati, nel loro spostamento, da dette prima e seconda camma 39,40 a partire da una prima posizione in cui sono completamente abbassati ed a contatto con la superficie laterale 43 di detto corpo cilindrico 38 non interessata da dette prima camma 39 e seconda camma 40, ad una seconda pozione in cui sono, alternativamente o congiuntamente, sollevati al massimo rispetto a detta superficie laterale 43.

Detti primo e secondo cilindro 41,42 sono guidati nel loro sollevamento in quanto insistono in predisposte, e soprastanti, cave 44a,44b ricavate in detto supporto 21.

Tali cave 44a,44b sono comunicanti con soprastanti guide 45a,45b ricavate in detto supporto 21 secondo un asse trasversale a detto corpo cilindrico 38; la altezza di dette guide 45a,45b e di dette cave 44a,44b sono tali da alloggiare detti primo e secondo cilindro 41,42 nella condizione di loro massimo sollevamento rispetto a detto corpo cilindrico 38.

Entro dette guide 45a,45b sono scorrevolmente associate rispettivamente una prima staffa 46 ed una seconda staffa 47, entrambe conformate ad L, la cui ala minore 48a,48b fa battuta con una estremità rispettivamente di una seconda molla 49 e di una terza molla 50 che, all'altra estremità, interagiscono con il riscontro 34.

Vantaggiosamente dette seconda e terza molla 49,50 presentano una costante elastica inferiore a quella di detta prima molla 33.

Vantaggiosamente assialmente a ciascuna di dette seconda e terza molla 49,50 è presente un alberino 51a,51b conformato a T il cui gambo è atto a guidare lo spostamento di dette ali minori 48a,48b di dette prima e seconda staffa 46,47 e la cui testa, esterna a dette ali minori 48a,48b, è atta a limitare, ad un valore predefinito, la elongazione di dette seconda e terza molla 49,50.

Il primo e secondo cilindro 41,42 sono quindi atti a consentire, una volta sollevati entro dette guide 45a,45b, il bloccaggio temporaneo e selettivo dello scorrimento di detta prima staffa 46 e/o di detta seconda staffa 47.

La seconda e la terza molla 49,50 sono atte a compensare o meno la durezza della oscillazione di detto schienale; infatti il funzionamento è il seguente: posizionando ad esempio la seconda leva 12 ruotata all'indietro si ha, come illustrato nelle figure 4, 5 e 6, che dette prima e seconda camma 39,40 hanno innestato entrambi il primo ed il secondo cilindro 41,42 nelle cave 44a,44b e nelle guide 45a,45b, andando così a bloccare lo scorrimento di dette prima e seconda staffa 46,47.

In questo caso abbiamo che sia la prima molla 33 che la seconda molla 49 che la terza molla 50 sono in lavorazione e quindi la durezza della meccanica nella determinazione della oscillazione è maggiore.

Ruotando la seconda leva 12 di uno scatto in avanti rispetto alla posizione precedente si ha che, come illustrato nelle figure 7, 8 e 9, la seconda camma 40 viene ruotata facendo scendere il secondo cilindro 42 dalla guida 45b che così sblocca la seconda staffa 47 che può conseguentemente muoversi liberamente avanti e indietro senza mandare la terza molla 50 in compressione .

In questo caso abbiamo la prima molla 33 e la seconda molla 49 in lavorazione e quindi si ha una media durezza della meccanica nella determinazione della oscillazione.

Ruotando la seconda leva 12 di un ulteriore scatto in avanti rispetto alla posizione precedente si ha che, come illustrato nelle figure 10, 11 e 12, entrambi il primo ed il secondo cilindro 41,42 scendono a non interessare più le cave 44a,44b sbloccando così sia la prima staffa 46 che la seconda staffa 47 che così sono sbloccate e possono così muoversi liberamente avanti e indietro senza mandare la seconda e la terza molla 49,50 in compressione.

In questo caso abbiamo solamente la prima molla 33 in lavorazione e quindi luna durezza leggera della meccanica nella determinazione della oscillazione .

Naturalmente per permettere il passaggio tra le varie posizioni del primo e del secondo cilindro si deve intervenire muovendo lo schienale.

In alternativa, se 1'utilizzatore è seduto, senza fare forza sullo schienale può mettere le camme 39,40 in scarico muovendo la leva così che i cilindri 41,42 cadano per gravità posizionandosi come illustrato in figura 11.

In alternativa può essere utilizzata una sola prima camma 39, una sola prima staffa 46, un solo primo cilindro 41, un solo alberino 51a ed una sola seconda molla 49.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi ottenuto un dispositivo di regolazione per una sedia dotata di un meccanismo oscillante che permette di conseguire, agendo sulla sola seconda leva 12, una agevole e semplice regolazione della durezza della oscillazione dello schienale .

Tale regolazione avviene in modo rapido, essendo sufficiente ruotare più o meno detta seconda leva 12.

Inoltre tale regolazione risulta ripetibile nel tempo secondo il medesimo parametro prescelto a seguito della rotazione imposta a detta seconda leva 12.

Infine è possibile conseguire diversi gradi di regolazione della durezza della oscillazione dello schienale facendo intervenire selettivamente la prima o la seconda e/o la terza molla 33,49,50.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di regolazione (1) per una sedia comprendente un meccanismo oscillante composto da una prima piastra (2), associata ad una colonna centrale a gas per la regolazione in altezza di una seduta per mezzo di una prima leva (6), a cui è articolata, in modo oscillante, una seconda piastra (7), fissata ad uno schienale e comprendente mezzi atti a regolare la durezza nella determinazione della oscillazione di detto schienale per mezzo di una seconda leva (12) girevole e di una prima molla (33) , che si caratterizza per il fatto che detta seconda leva (12) è selettivamente interagente con una prima camma (39) ed una seconda camma (40) atte a consentire il bloccaggio temporaneo selettivo dello scorrimento di una prima e di una seconda staffa (46,47) a loro volta interagenti con una seconda ed una terza molla (49,50) atte a regolare la durezza della oscillazione di detto schienale .
2. 2. Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta seconda leva (12) , associabile in modo rimovibile a detta prima piastra (2) presentante una forma scatolare sostanzialmente a C a definire una prima base (3) piana e due prime ali laterali (4a,4b), comprende, un secondo gambo (16) inseribile entro un secondo foro (18) ricavato trasversalmente su dette prime ali laterali (4a,4b), detto secondo gambo (16) essendo inoltre calettabile entro una controsagomata e distinta seconda sede (20) ricavata trasversalmente ad un supporto (21) scatolare disposto internamente tra dette prime ali laterali (4a,4b), detto supporto (21) essendo vincolato a detta prima base (3).
3. 3. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che da detta prima base (3) sporge una prima staffa (31), conformata ad L, la cui ala maggiore (32) fa battuta con una estremità di detta prima molla (33) all'altra estremità interagente con un riscontro (34) girevolmente fulcrato ad un secondo perno (35) che insiste tra le terze ali (36a,36b) di una prima appendice (36) a sua volta inferiormente e girevolmente fulcrata ad un sottostante terzo perno (37) che insiste tra dette prime ali laterali (4a,4b) di detta prima piastra (2), detta prima molla (33) influendo stabilmente nella determinazione della oscillazione imprimibile a detto schienale.
4. 4 . Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3, che si caratterizza per il fatto che detto secondo gambo (16) di detta seconda leva (12) è calettato ad un corpo cilindrico (38), girevolmente associato all'interno di detto supporto (21), radialmente al quale sporgono detta prima camma (39) e detta, distinta ed affiancata, seconda camma (40), uguali tra loro, che si estendono angolarmente sostanzialmente per 270° (duecentosettanta gradi) e risultano sfasate angolarmente sostanzialmente di 90° (novanta gradi) l'una rispetto all'altra, dette prima e seconda camma (39,40) essendo atte ad interagire selettivamente con un primo ed un secondo cilindro (41, 42), soprastanti detto corpo cilindrico (38) , i quali sono mobili verticalmente nel senso di poter alzarsi ed abbassarsi rispetto a detto corpo cilindrico (38).
5. 5. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4, che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo cilindro (41,42) sono comandati, nel loro spostamento, da dette prima e seconda camma (39,40) a partire da una prima posizione in cui sono completamente abbassati ed a contatto con la superficie laterale (43) di detto corpo cilindrico (38) non interessata da dette prima e seconda camma (39,40), ad una seconda pozione in cui sono, alternativamente o congiuntamente, sollevati al massimo rispetto a detta superficie laterale (43) , detti primo e secondo cilindro (41,42) essendo guidati nel loro sollevamento in quanto insistono in predisposte, e soprastanti, cave (44a,44b) ricavate in detto supporto (21) .
6. 6. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5, che si caratterizza per il fatto che dette cave (44a,44b) sono comunicanti con soprastanti guide (45a,45b) ricavate in detto supporto (21) secondo un asse trasversale a detto corpo cilindrico (38), la altezza di dette guide (45a,45b) e di dette cave (44a,44b) essendo tali da alloggiare detti primo e secondo cilindro (41,42) nella condizione di loro massimo sollevamento rispetto a detto corpo cilindrico (38).
7. 7. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6, che si caratterizza per il fatto che entro dette guide (45a,45b) sono scorrevolmente associate rispettivamente dette prima e seconda staffa (46,47), entrambe conformate ad L, la cui ala minore (48a,48b) fa battuta con una estremità rispettivamente di dette seconda molla (49) e terza molla (50) che, all'altra estremità, interagiscono con detto riscontro (34), detti primo e secondo cilindro (41,42) essendo atti a consentire, una volta sollevati entro dette guide (45a,45b), il bloccaggio temporaneo e selettivo dello scorrimento di detta prima staffa (46) e/o di detta seconda staffa (47).
8. 8. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che dette seconda e terza molla (49,50) sono atte a compensare o meno la oscillazione di detto schienale a seguito di una rotazione selettiva e determinata di detta seconda leva (12), dette prima e seconda camma (39,40) innestando o meno entrambi od uno di detti primo e secondo cilindro (41,42) in dette cave (44a,44b) ed in dette guide (45a,45b) andando così a bloccare o meno lo scorrimento di una o di entrambe dette prima e seconda staffa (46,47).
9. 9. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che assialmente a ciascuna di dette seconda e terza molla (49,50) è presente un alberino (51a,51b) conformato a T il cui gambo è atto a guidare lo spostamento di dette ali minori (48a,48b) di dette prima e seconda staffa (46,47) e la cui testa, esterna a dette ali minori (48a,48b), è atta a limitare, ad un valore predefinito, la elongazione di dette seconda e terza molla (49, 50) .