IT201700013177A1 - Suola per calzature - Google Patents

Suola per calzature

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IT201700013177A1 IT102017000013177A IT201700013177A IT201700013177A1 IT 201700013177 A1 IT201700013177 A1 IT 201700013177A1 IT 102017000013177 A IT102017000013177 A IT 102017000013177A IT 201700013177 A IT201700013177 A IT 201700013177A IT 201700013177 A1 IT201700013177 A1 IT 201700013177A1
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Description

SUOLA PER CALZATURE
DESCRIZIONE
Ambito tecnico
L’invenzione si riferisce ad una suola per calzature del tipo includente le caratteristiche menzionate nel preambolo della rivendicazione principale.
Sfondo tecnologico
E’ noto che il piede umano viene sottoposto a molteplici e complesse forze mentre compie i movimenti previsti durante le fasi di una camminata.
In particolare, durante le fasi di carico e scarico del peso corporeo sul piede d’appoggio, è identificabile un movimento torsionale che deriva dalla sovrapposizione di forze flettenti agenti in direzione parallela, trasversale ed ortogonale all’asse longitudinale punta-tacco del piede.
Tale tipologia di movimento torsionale, definito nel settore tecnico come “effetto elica”, è notevolmente complesso e le sue evoluzioni spaziali risultano non semplici da seguire per una calzatura che tenti di assecondare i movimenti del piede in maniera naturale.
Suole per calzature di questa tipologia sono note ad esempio dal brevetto statunitense US 6574889.
Il trovato descritto in US 6574889 è finalizzato a migliorare la flessibilità della suola e il suo effetto ammortizzante, applicando, nella zona di avampiede una serie di intagli trasversali all’asse longitudinale della suola ed aventi una disposizione a griglia che ne conferisce una forma simile ad un mosaico di rombi.
Tale conformazione consente di seguire flessioni che avvengono solamente lungo direzioni trasversali all’asse longitudinale della suola.
L’effetto prodotto è tuttavia inidoneo all’impiego della suola per seguire completamente e in maniera ottimale il complesso movimento torsionale dell’“effetto elica” che si realizza durante la camminata, poiché la deformabilità della suola non asseconda sufficientemente le deformazioni combinate indotte da flessioni applicate in direzioni parallele, trasversali ed ortogonali alla direzione punta-tacco della suola.
Descrizione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di fornire una suola per calzature che superi gli svantaggi della tecnica nota identificata.
All’interno di questo scopo, un obiettivo dell’invenzione è migliorare l’efficienza torsionale e flettente della suola durante la camminata seguendo ottimamente l’”effetto elica” che si produce, in particolare, in corrispondenza dell’articolazione metatarsale-falangea nella quale si riscontrano movimenti combinati di torsione e flessione.
Il trovato realizzato secondo la presente invenzione è una suola per calzature comprendente un asse longitudinale orientato lungo una direzione punta-tacco, una prima pluralità di intagli trasversali all’asse longitudinale e una seconda pluralità di intagli ortogonali all’asse longitudinale. Inoltre, almeno un intaglio trasversale della suddetta prima pluralità di intagli trasversali interseca almeno un intaglio ortogonale della seconda pluralità di intagli ortogonali in modo tale da definire elementi flettenti tra loro indipendenti della suola.
In questo contesto, gli elementi flettenti vengono identificati come indipendenti nel senso che godono di deformabilità non necessariamente vincolata alle deformazioni degli elementi flettenti prossimi, definendo quindi un insieme di elementi che possono flettersi in maniera differenziata secondo molteplici direzioni.
E’ rilevante notare che tale arrangiamento della prima pluralità di intagli trasversali all’asse longitudinale e della seconda pluralità di intagli ortogonali all’asse longitudinale consente di seguire in maniera ottimale le flessioni e torsioni lungo direzioni combinate secondo l’effetto elica agente sulla suola.
In questo modo si garantisce una miglior risposta della suola alle complesse movimentazioni del piede, incrementando così il piacere ed il controllo della camminata.
Secondo una forma di realizzazione, la suola per calzature comprende due coppie di intagli intersecantisi estesi secondo una configurazione ad hashtag e tutti angolati trasversali, ma non ortogonali, rispetto all’asse longitudinale punta-tacco.
Tale disposizione consente di ottimizzare il movimento di torsione della suola coerentemente con l’effetto elica prodotto dal piede durante la camminata.
Inoltre, la specifica configurazione suddetta consente anche di avere una migliore aderenza degli elementi flettenti nei vari settori identificati dagli intagli della suola con le eventuali asperità del suolo.
Secondo una forma di realizzazione, la prima pluralità di intagli trasversali è compresa in una zona di mesopiede della suola.
In questo modo la pluralità di intagli trasversali viene realizzata nella zona ottimale per seguire le deformazioni sulla suola indotte dalla complessa combinazione di flessione e trazione durante la camminata, che la Richiedente ha verificato esser in corrispondenza o prossimità della zona metatarsale del piede. In questo contesto, la zona di mesopiede comprende la zona metatarsale.
Preferibilmente, la prima pluralità di intagli trasversali comprende una prima coppia di intagli trasversali tra loro paralleli ed una seconda coppia di intagli trasversali tra loro paralleli ed intersecanti la prima pluralità di intagli trasversali o loro prolungamenti in una pluralità di punti incidenti.
Tale configurazione parallela e simmetrica degli intagli definisce una forma vantaggiosa degli elementi flettenti nella suola compresi tra gli intagli, conferendo la possibilità di una ridistribuzione simmetrica degli sforzi e delle deformazioni che avvengono durante la camminata.
Secondo una forma di realizzazione, almeno un punto incidente di della pluralità di punti incidenti è compreso tra gli estremi di un intaglio della prima o seconda coppia di intagli. La suddetta configurazione degli intagli permette di distribuire in maniera ancora più completa ed efficace le flessioni e torsioni correlate all’effetto elica applicate sulla suola. Preferibilmente, la seconda coppia di intagli trasversali è simmetrica alla prima coppia di intagli trasversali rispetto ad un piano mediano parallelo all’asse longitudinale.
La Richiedente ha rilevato che una migliore distribuzione delle flessioni e torsioni si realizza quando la simmetria delle coppie degli intagli è sostanzialmente coincidente con il piano mediano della suola. Tale piano mediano (anche detto di mezzaria) risulta essere una zona di significativa rilevanza degli sforzi nella suola poiché attraverso esso avvengono il trasferimento e l’evoluzione delle flessioni nei vari contributi longitudinali, trasversali e ortogonali, consentendo così di connettere o smorzare deformazioni indotte in varie zone di scarico del peso durante le varie fasi della camminata.
Secondo una forma di realizzazione, la prima coppia di intagli trasversali e la seconda coppia di intagli trasversali definiscono un cuscinetto centrale flettente, compreso tra gli elementi flettenti, realizzato in corrispondenza del piano mediano.
Tale cuscinetto centrale flettente, alloggiato vantaggiosamente in corrispondenza del sopraccitato piano mediano, risulta in questo modo essere l’elemento ideale per fornire una risposta efficace ed indipendente dagli altri elementi flettenti essendo centrato in corrispondenza alla configurazione simmetrica delle flessioni e torsioni presenti nella suola. Preferibilmente, la pluralità di intagli trasversali presenta una forma rastremata in allontanamento dall’asse longitudinale o dal piano mediano.
La suddetta conformazione della pluralità degli intagli trasversali consente di facilitare le flessioni e le torsioni indotte sulla suola permettendo flessioni più ampie in corrispondenza o prossimità del cuscinetto centrale flettente. In questo modo si incrementa la deformabilità in una porzione centrale identificata attorno al cuscinetto centrale flettente.
Secondo una forma di realizzazione, almeno un intaglio ortogonale della pluralità di intagli ortogonali è esteso su tutta la larghezza di detta suola 1.
In questo modo è possibile aumentare la flessibilità della suola lungo la direzione dell’asse longitudinale.
Preferibilmente, almeno un intaglio ortogonale della pluralità di intagli ortogonali è più profondo dei restanti intagli ortogonali.
Tramite questa soluzione tecnica è possibile identificare almeno una zona di massima flessione della suola lungo l’asse longitudinale.
Secondo una forma di realizzazione, la suola comprendente incavi laterali paralleli all’asse longitudinale e realizzati su porzioni laterali della suola definite su piani trasversali a una superficie di appoggio della suola. Preferibilmente, tale suola d’appoggio è un battistrada.. Tali incavi laterali paralleli fungono da supporto assorbente/ammortizzante di urti, rispondendo elasticamente ad uno sforzo od urto subito dalla suola. In tal senso, i suddetti incavi laterali paralleli producono un effetto “rimbalzo” (bounce) che è sommabile all’effetto flettente degli elementi flettenti della suola incrementando il comfort e l’adattabilità della suola durante la camminata.
Preferibilmente, almeno un incavo laterale degli incavi laterali è realizzato in corrispondenza della zona di mesopiede.
La Richiedente ha rilevato che in questo modo si migliora l’effetto “rimbalzo”(bounce) in una zona della suola intensamente sottoposta all’effetto elica.
Secondo una forma di realizzazione, la prima pluralità di intagli trasversali presenta profondità maggiore della profondità della seconda pluralità di intagli ortogonali.
Tale configurazione consente alla suola di rispondere in maniera più efficace alle sollecitazioni aventi componenti trasversali all’asse longitudinale, e quindi di seguire meglio i contributi torsionali frutto di combinazioni di forze flettenti parallele ed ortogonali all’asse longitudinale.
Preferibilmente, almeno un intaglio trasversale della pluralità di intagli trasversali comprende una porzione allineata ortogonalmente all’asse longitudinale.
In questo modo si ottiene il vantaggio di poter dimensionare spazialmente le conformazioni degli elementi flettenti favorendo, in funzione delle specifiche necessità o desiderata, una risposta ottimizzata nei confronti di una flessione parallela all’asse longitudinale (caso con porzione d’intaglio ortogonale) oppure trasversale (caso con porzione d’intaglio trasversale). Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche ed i vantaggi del trovato meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di due suoi esempi di realizzazione illustrati, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui:
- La fig.1 è una vista dall’alto di una suola per calzature,
- La fig. 2 è una vista prospettica dettagliata relativa ad una zona di mesopiede della suola per calzature durante una camminata,
- La fig.3 è una vista dettagliata relativa ad una zona di mesopiede della fig.1, - La fig.4 è una vista laterale della suola di fig.1,
- La fig.5 è una vista laterale di una calzatura comprendente la suola di fig.4 durante una camminata
- La fig.6 è una vista dall’alto di differenti forma di realizzazione della suola di figura 1 secondo il presente trovato.
Descrizione dettagliata di un modo preferito di realizzazione dell’invenzione
Nelle figure da 1 a 5 con 1 è complessivamente indicata una suola per calzature comprendente un battistrada 4.
E’ importante notare che, durante il movimento di camminata normale lo schema delle forze verticali, applicate in maniera ortogonale alla superficie del battistrada 4, presenta due picchi separati da un avvallamento. Il primo picco si verifica all’inizio dell’appoggio intermedio in risposta agli eventi di accettazione del carico: il centro di gravità si abbassa aumentando gli effetti di accelerazione del peso corporeo. L’avvallamento identifica la fase finale dell’appoggio intermedio ed è generato dal sollevamento del centro di gravità durante la rotazione in avanti del piede vincolato al terreno. Infine, il secondo picco delle forze verticali avviene alla fine dell’appoggio terminale durante una nuova fase di accelerazione verso il basso e contemporaneo abbassamento del centro di gravità.
La durata e l’estensione delle suddette fasi, note ad un esperto del settore, variano in funzione della velocità del cammino aumentando il valore massimo del primo picco nel caso di corsa ed aumentando l’estensione dell’avvallamento nel caso di camminata lenta.
Tali forze verticali determinano delle fasi di flessione del piede durante il passaggio dall’inizio dell’appoggio intermedio, quando un carico massimo grava su zone del retropiede (in particolare sul tallone), alla seguente fase terminale dell’appoggio intermedio, quando il carico grava solamente su un piede in completo appoggio, alla fase finale dell’appoggio terminale, quando un altro carico massimo grava su zone dell’avampiede (in particolare sulle prime, seconde e terze falangi).
Addizionalmente a queste forze principali, durante la camminata si manifestano delle forze minoritarie (ma non trascurabili) sul piede chiamate forze di taglio orizzontale, aventi componenti vettoriali parallele alla superficie di appoggio del piede stesso. In particolare, le forze applicate secondo vettori paralleli al piano sagittale dell’utente che cammina vengono definite forze di taglio anteroposteriore, mentre quelle applicate secondo i vettori paralleli al piano frontale dell’utente vengono definite forze di taglio mediolaterale.
Le combinazioni delle forze verticali e delle forze di taglio orizzontale (specialmente quelle parallele al piano frontale) generano addizionali forze di natura torcente sul piede, ed in particolare su zone di transizione del piede, ed anche su una suola ad esso associata.
Ad esempio, una zona di transizione identificabile è l’articolazione compresa tra l’area falangea dell’avampiede 2 e l’area del metatarso del mesopiede 3, adatta a trasferire il moto articolare dalla fase di avvallamento a quella relativa al secondo picco di carico e sottoposta a forze di flessione e torsione.
Secondo una forma di realizzazione, la suola 1 è in materiale polimerico tale da esser facilmente lavorato tramite le tecniche industrialmente più diffuse. Vantaggiosamente, la suola 1 è in materiale poliuretanico o similari polimeri noti nel settore calzaturiero.
Preferibilmente la suola 1 per calzature comprende un asse longitudinale Y orientato lungo una direzione punta-tacco, una prima pluralità di intagli trasversali 2 all’asse longitudinale Y, una seconda pluralità di intagli ortogonali 3 all’asse longitudinale Y, in cui almeno un intaglio trasversale della prima pluralità di intagli trasversali 2 interseca almeno un intaglio ortogonale della seconda pluralità di intagli ortogonali 3 in modo tale da definire elementi flettenti 5 tra loro indipendenti della suola 1.
Con riferimento alla figura 1, l’asse longitudinale Y è orientato lungo una direzione puntatacco con individuazione di rispettive zone di avampiede 1a, mesopiede 1b e retropiede 1c contigue lungo l’asse longitudinale Y. Tutte le zone anzidette recano rispettive superfici di battistrada.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, la suola 1 per calzature comprende due coppie di intagli intersecantisi 2a, 2b estesi secondo una configurazione ad hashtag e tutti angolati trasversali, ma non ortogonali, all’asse longitudinale Y punta-tacco.
Secondo una forma di realizzazione, la prima pluralità di intagli trasversali 2 è compresa in una zona di mesopiede 1b di detta suola 1.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3, e 6, si evince come la zona di mesopiede 1b sia quella corrispondente alla zona metatarsale del piede e che quindi la prima pluralità di intagli trasversali 2 sia tale da modificarsi, flettersi ed adattarsi in funzione delle deformazioni e movimenti indotti in particolare dalla suddetta zona del piede durante la camminata.
Come riportato nel dettaglio in figura 2, si nota come gli elementi flettenti 5, definiti dalla prima pluralità di intagli trasversali 2 e dalla seconda pluralità di intagli ortogonali 3, si dispongano e flettano in modo da seguire autonomamente le deformazioni indotte dal movimento correlato all’effetto elica della camminata.
Preferibilmente, la prima pluralità di intagli trasversali 2 comprende una prima coppia di intagli trasversali 2a tra loro paralleli ed una seconda coppia di intagli trasversali 2b tra loro paralleli ed intersecanti la prima pluralità di intagli trasversali 2a o loro prolungamenti in una pluralità di punti incidenti 2ab1, 2ab2, 2ab3, 2ab4.
Con riferimento alle figure 1 e 3, la pluralità di punti incidenti 2ab1, 2ab2, 2ab3, 2ab4 ha preferibilmente disposizione secondo un quadrilatero i cui punti incidenti corrispondono ai vertici. Ulteriormente preferibilmente, la suddetta disposizione dei punti incidenti è secondo un rombo.
Si evidenzia come la specifica configurazione della prima coppia di intagli trasversali 2a , della seconda coppia di intagli trasversali 2b e della seconda pluralità di intagli ortogonali 3 consenta di creare elementi flettenti 5 simili a parallelepipedi le cui facce siano parallele agli intagli stessi e quindi risultino allineate alle complesse direzioni di flessioni indotte durante la camminata.
Preferibilmente, almeno un punto incidente della pluralità di punti incidenti 2ab1, 2ab2, 2ab3, 2ab4 è compreso tra gli estremi di un intaglio della prima o seconda coppia di intagli 2a, 2b.
Con riferimento alle figure 1 e 3, la seconda coppia di intagli trasversali 2b è simmetrica alla prima coppia di intagli trasversali 2a rispetto ad un piano mediano M parallelo all’asse longitudinale Y.
Secondo una forma di realizzazione, la suola 1 presenta uno spessore continuo e uniforme.
Alternativamente, la suddetta suola 1 presenta uno spessore riducente in avvicinamento a detto piano mediano M.
Ulteriormente, il suddetto spessore riducente della suola 1 ha andamento ulteriormente riducente in almeno una direzione in avvicinamento alla zona di mesopiede 1b.
La suola 1 ha, preferibilmente, una riduzione di spessore compresa tra gli 1 e i 3 mm passando da una zona periferica esterna 1be del mesopiede, più distanziata dal piano mediano M, ad un zona centrale interna 1bc del mesopiede, più prossima al piano mediano M.
Preferibilmente, la prima coppia di intagli trasversali 2a e la seconda coppia di intagli trasversali 2b definiscono un cuscinetto centrale flettente 6, compreso tra gli elementi flettenti 5, definito in corrispondenza del piano mediano M.
Tale cuscinetto centrale 6 risulterà perimetralmente compreso tra la pluralità di punti incidenti 2ab1, 2ab2, 2ab3, 2ab4. Vantaggiosamente, quindi, il suddetto cuscinetto centrale 6 avrà anch’esso forma di un quadrilatero.
Con riferimento alle figure 1, 2, e 3 la pluralità di intagli trasversali 2 presenta una forma rastremata in allontanamento dall’asse longitudinale Y o dal piano mediano M.
Preferibilmente, almeno un intaglio ortogonale della seconda pluralità di intagli ortogonali 3 è esteso su tutta la larghezza della suola 1.
Come si può notare dalle figure 1, 3 e 6 almeno uno degli intagli ortogonali 3 si estende da un fianco ad un altro della suola 1 attraversandola nell’interezza della sua larghezza in senso ortogonale all’asse longitudinale Y.
Secondo una forma di realizzazione e con riferimento alle figure 4 e 5, la suola 1 comprende incavi laterali 7 paralleli all’asse longitudinale Y e realizzati su porzioni laterali della suola 1 definite su piani trasversali alla superficie del battistrada 4 della suola 1.
Vantaggiosamente, gli incavi laterali 7 sono in numero pari per suola.
Preferibilmente, almeno un incavo laterale degli incavi laterali 7 è realizzato in corrispondenza della zona di mesopiede 1b.
Con riferimento alla figura 5, si nota come un effetto rimbalzo “bounce” sia indotto dalla compressione di un incavo laterale 7 in corrispondenza di un a forza F applicata sul battistrada 4 in direzione verso la superficie opposta a quella del battistrada 4 e che induca compressione del suddetto incavo laterale 7.
Secondo una forma di realizzazione, la prima pluralità di intagli trasversali 2 presenta profondità maggiore della profondità della seconda pluralità di intagli ortogonali 3.
Preferibilmente, almeno un intaglio trasversale della pluralità di intagli trasversali 2 comprende una porzione 2c allineata ortogonalmente all’asse longitudinale Y.
Con riferimento alla figura 6, sono riportate alcune forme possibili di realizzazione della pluralità di intagli trasversali 2 della suola 1. In particolare, alcune forme di realizzazione mostrano la prima e/o la seconda coppia di intagli trasversali 2a e/o 2b aventi porzioni 2c allineate ortogonalmente all’asse principale Y.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Suola (1) per calzature comprendente − un asse longitudinale (Y) orientato lungo una direzione punta-tacco, − una prima pluralità di intagli trasversali (2) a detto asse longitudinale (Y), − una seconda pluralità di intagli ortogonali (3) a detto asse longitudinale (Y), caratterizzato dal fatto che almeno un intaglio trasversale di detta prima pluralità di intagli trasversali (2) interseca almeno un intaglio ortogonale di detta seconda pluralità di intagli ortogonali (3) in modo tale da definire elementi flettenti (5) tra loro indipendenti di detta suola (1).
  2. 2. Suola (1) per calzature comprendente due coppie di intagli intersecantisi (2a, 2b) estesi secondo una configurazione ad hashtag e tutti angolati trasversali, ma non ortogonali, rispetto ad un asse longitudinale (Y) punta-tacco.
  3. 3. Suola (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta prima pluralità di intagli trasversali (2) è compresa in una zona di mesopiede (1b) di detta suola (1).
  4. 4. Suola (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima pluralità di intagli trasversali (2) comprende una prima coppia di intagli trasversali (2a) tra loro paralleli ed una seconda coppia di intagli trasversali (2b) tra loro paralleli ed intersecanti detta prima pluralità di intagli trasversali (2) o loro prolungamenti in una pluralità di punti incidenti (2ab1, 2ab2, 2ab3, 2ab4).
  5. 5. Suola (1) secondo la rivendicazione 4 in cui almeno un punto incidente di detta pluralità di punti incidenti (2ab1, 2ab2, 2ab3, 2ab4) è compreso tra gli estremi di un intaglio di detta prima o seconda coppia di intagli (2a, 2b).
  6. 6. Suola (1) secondo la rivendicazione 4 o 5 in cui detta seconda coppia di intagli trasversali (2b) è simmetrica a detta prima coppia di intagli trasversali (2a) rispetto ad un piano mediano (M) parallelo a detto asse longitudinale (Y).
  7. 7. Suola (1) secondo la rivendicazione 6, in cui dette prima coppia di intagli trasversali (2a) e detta seconda coppia di intagli trasversali (2b) definiscono un cuscinetto centrale flettente (6), compreso tra detti elementi flettenti (5), definito in corrispondenza di detto piano mediano (M).
  8. 8. Suola (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di intagli trasversali (2) presenta una forma rastremata in allontanamento da detto asse longitudinale (Y) o da detto piano mediano (M).
  9. 9. Suola (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un intaglio ortogonale di detta pluralità di intagli ortogonali (3) è esteso su tutta la larghezza di detta suola (1).
  10. 10. Suola (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente incavi laterali (7) paralleli all’asse longitudinale (Y) e realizzati su porzioni laterali di detta suola (1) definite su piani trasversali ad una superficie di un battistrada (4) di detta suola (1).
  11. 11. Suola (1) secondo le rivendicazioni 10, in cui almeno un incavo laterale di detti incavi laterali (7) è realizzato in corrispondenza di detta zona di mesopiede (1b).
  12. 12. Suola (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima pluralità di intagli trasversali (2) presentano profondità maggiore della profondità di detta seconda pluralità di intagli ortogonali (3).
  13. 13. Suola (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un intaglio trasversale di detta pluralità di intagli trasversali (2) comprende una porzione (2c) allineata ortogonalmente a detto asse longitudinale (Y).
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