IT201700012486A1 - Elettrovalvola di pilotaggio - Google Patents

Elettrovalvola di pilotaggio

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IT201700012486A1
IT201700012486A1 IT102017000012486A IT201700012486A IT201700012486A1 IT 201700012486 A1 IT201700012486 A1 IT 201700012486A1 IT 102017000012486 A IT102017000012486 A IT 102017000012486A IT 201700012486 A IT201700012486 A IT 201700012486A IT 201700012486 A1 IT201700012486 A1 IT 201700012486A1
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IT
Italy
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shutter
solenoid valve
seat
shutter element
chamber
Prior art date
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IT102017000012486A
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English (en)
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Diego Magri
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Saipem Spa
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Description

" Elettrovalvola di pilotaggio "
DESCRIZIONE
[0001]. Campo dell’invenzione
[0002]. Forma oggetto della presente invenzione un’elettrovalvola.
[0003]. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un’elettrovalvola di pilotaggio.
[0004]. Un’elettrovalvola secondo la presente invenzione è particolarmente adatta, ma non univocamente destinata, ad applicazioni in ambiente sottomarino.
[0005]. La presente invenzione si riferisce inoltre ad un assieme nonché ad un impianto comprendente detta elettrovalvola.
[0006]. Stato della tecnica
[0007]. Tipologie note di elettrovalvole di pilotaggio sono generalmente impiegate come attuatori per valvole comandate in svariati processi industriali. Le elettrovalvole di pilotaggio hanno tempi di risposta tipicamente più rapidi rispetto alle valvole comandate e generalmente comprendono una camera di ingresso fluido, una camera d’uscita fluido, un otturatore mobile tenuto in posizione di chiusura mediante una molla ed un gruppo di movimentazione dell’otturatore ad attuazione elettro-magnetica, in cui l’otturatore quando è mosso dall’azione elettromagnetica del gruppo di movimentazione, è adatto a mettere in comunicazione la camera d’ingresso fluido con la camera d’uscita fluido.
[0008]. Ad esempio, nel dominio tecnico degli iniettori di combustibile per motori a combustione interna sono comunemente impiegate valvole di pilotaggio per l’iniezione del combustibile nel motore, adatte a lavorare con un fluido, il combustibile, ad elevatissime pressioni, ad esempio nell’ordine di 1300-1800 bar. Una soluzione di questo tipo è divulgata, ad esempio, dal documento FR-2365070, che mostra un’elettrovalvola di pilotaggio per l’iniezione di combustibile caratterizzata dal fatto di comprendere un otturatore cilindrico cavo mobile che va a trovarsi, quando l’elettrovalvola è chiusa, in condizioni di equilibrio idrostatico con il combustibile accolto nella camera di ingresso fluido dell’elettrovalvola. Tale accorgimento consente al gruppo di movimentazione dell’otturatore ad attuazione elettromagnetica di aprire l’elettrovalvola, esercitando una forza di poco maggiore della resistenza elastica esercitata dalla molla associata all’otturatore e che tende a mantenerlo in posizione di chiusura.
[0009]. Tuttavia, la soluzione sopra descritta, seppur vantaggiosa sotto alcuni punti di vista, non è priva di inconvenienti.
[0010]. Infatti, quando l’elettrovalvola è aperta l’otturatore non si trova in condizioni di equilibrio idrostatico. Questo impone alla molla associata all’otturatore di esercitare una forza di ritorno che deve vincere la pressione del combustibile, rendendo lenta la risposta dell’elettrovalvola in fase di chiusura ed al contempo imponendo ingombri relativamente elevati della molla.
[0011]. Inoltre, un’elettrovalvola di pilotaggio è adatta a lavorare con un fluido di lavoro, il combustibile, che è stato ripetutamente filtrato ed è privo di impurità. Questo consente ad elettrovalvole di questo tipo di operare con piccoli lumi di passaggio senza comportare occlusioni degli orifizi dovute all’accumulo progressivo di particelle solide, e pertanto consente di realizzare otturatori aventi una piccola corsa, che rendono meno dispendiosa l’azione di ritorno elastico della molla. Inoltre, anche per questi motivi, elettrovalvole di pilotaggio per l’iniezione di combustibile di questo tipo sono progettate in modo da consentire al fluido di lavoro di fluire in camere previste a contatto con tale molla di ritorno e a contatto con parti dell’attuatore elettromagnetico del gruppo di movimentazione dell’otturatore mobile.
[0012]. È dunque sentita l’esigenza di provvedere un’elettrovalvola di pilotaggio in grado di fornire rapidi tempi di risposta anche operando con fluidi di lavoro che contengono impurità e particelle solide sospese, senza per questo limitare la portata fluidica del fluido di lavoro.
[0013]. Come è noto, elettrovalvole sono vantaggiosamente impiegate nel dominio tecnico dell’estrazione di idrocarburi da giacimenti sottomarini. Ad esempio, per rispondere all’esigenza di aumentare la produzione del giacimento sottomarino, una soluzione consiste nel pompare acqua marina nel giacimento stesso. L’ambiente sottomarino impone alle elettrovalvole di pilotaggio di operare con fluidi di lavoro, come ad esempio acqua marina, che possono comprendere una sospensione di particelle solide, come ad esempio sali non disciolti e sabbia, e che possono usurare rapidamente le parti dell’otturatore mobile adatte ad andare in battuta contro le pareti interne del corpo della valvola, nonché occludere gli orifizi ed i lumi del percorso del fluido dell’elettrovalvola, comportando una ridotta vita di esercizio dell’elettrovalvola. Al contempo, le infiltrazioni del fluido di lavoro all’interno dell’alloggiamento dell’attuatore elettromagnetico del gruppo di movimentazione dell’otturatore, dette infiltrazioni potendo essere sia accidentali che il risultato di precise scelte progettuali, comportano una ridotta efficacia del campo magnetico prodotto dal gruppo di movimentazione dell’otturatore e possono portare al fallimento prematuro dell’elettrovalvola. Le operazioni di manutenzione in ambiente sottomarino comportano costi elevati ed oggettive difficoltà di manovra e pertanto è sentita l’esigenza di limitarle al minimo.
[0014]. È dunque fortemente sentita l’esigenza di provvedere una soluzione di elettrovalvola di pilotaggio adatta ad operare nell’ambiente sottomarino.
[0015]. È sentita l’esigenza di provvedere una soluzione di elettrovalvola di pilotaggio affidabile ed adatta ad operare nell’ambiente sottomarino, senza per questo rendere necessaria una continua manutenzione della valvola.
[0016]. È inoltre fortemente sentita l’esigenza di provvedere una soluzione di elettrovalvola di pilotaggio in grado di fornire tempi di risposta rapidi ed al contempo provvedere, quando l’otturatore della valvola è aperto, un lume di passaggio tra l’apertura d’ingresso fluido e l’apertura d’uscita fluido dell’elettrovalvola sufficientemente ampio per consentire alle particelle solide sospese nel fluido di lavoro di attraversare il corpo valvola senza restare intrappolate nella valvola.
[0017]. È sentita l’esigenza di provvedere una soluzione di elettrovalvola di pilotaggio in grado di fornire tempi di risposta rapidi, senza per questo risultare in un aumentato ingombro del dispositivo di movimentazione dell’otturatore, rispetto a note soluzioni.
[0018]. Soluzione
[0019]. Uno scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti dell’arte nota e fornire una soluzione alle esigenze sin qui menzionate con riferimento allo stato della tecnica.
[0020]. Questi ed altri scopi vengono raggiunti con un’elettrovalvola secondo la rivendicazione 1, nonché con un assieme secondo la rivendicazione 10.
[0021]. Alcune forme di realizzazione vantaggiose sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
[0022]. Figure
[0023]. Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi dell’elettrovalvola e dell’assieme appariranno dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo non limitativo, con riferimento alle annesse figure nelle quali:
[0024]. – la figura 1 è una vista in sezione schematizzata che mostra un’elettrovalvola in accordo con una forma di realizzazione, quando l’elemento otturatore è in posizione di chiusura;
[0025]. – la figura 2 è una vista in sezione schematizzata dell’elettrovalvola di figura 1, quando l’elemento otturatore è in posizione di apertura;
[0026]. – la figura 3 è una vista in sezione schematizzata che mostra un’elettrovalvola in accordo con una forma di realizzazione, quando l’elemento otturatore è in posizione di chiusura;
[0027]. – la figura 4 è una vista in sezione schematizzata dell’elettrovalvola di figura 3, quando l’elemento otturatore è in posizione di apertura;
[0028]. – la figura 5 è una vista ingrandita ed in sezione schematizzata che mostra dettagli dell’elettrovalvola di figura 1, quando l’elemento otturatore è in posizione di chiusura;
[0029]. – la figura 6 è una vista ingrandita ed in sezione schematizzata che mostra dettagli dell’elettrovalvola di figura 2, quando l’elemento otturatore è in posizione di apertura;
[0030]. – la figura 7 è una vista in assonometria ed a parti separate di un’elettrovalvola in accordo con una forma di realizzazione comprendente una base;
[0031]. – le figura 8 e 9 mostrano un assieme comprendente una pluralità di elettrovalvole, in accordo con alcune forme di realizzazione;
[0032]. – la figura 10 è una vista in assonometria ed in sezione schematizzata di un’elettrovalvola in accordo con una forma di realizzazione.
[0033]. Descrizione di alcuni esempi realizzativi preferiti [0034]. In accordo con una forma generale di realizzazione, è prevista un’elettrovalvola 1.
[0035]. Preferibilmente, detta elettrovalvola 1 è una valvola di pilotaggio.
[0036]. Preferibilmente, detta elettrovalvola 1 è particolarmente adatta, ma non univocamente destinata, a lavorare con fluidi di processo aventi pressione preferibilmente compresa tra 4 bar e 40 bar e portata fluidica fino a 10 litri al minuto.
[0037]. Detta elettrovalvola 1 è particolarmente adatta, ma non univocamente destinata, per applicazioni in ambiente sottomarino. Preferibilmente, detta elettrovalvola 1 è adatta ad essere alimentata con un fluido di processo che comprende acqua marina comprendente impurità, come ad esempio sabbia, nonché detriti organici ed inorganici, nonché sali non disciolti o non completamente disciolti.
[0038]. Detta elettrovalvola 1 comprende un corpo valvola 2 che delimita almeno un’apertura di ingresso 4. Detto corpo valvola 2 delimita almeno un’apertura di uscita 6. Preferibilmente, detta elettrovalvola 1 comprende un corpo valvola 2, che comprende un almeno bordo di ingresso 3 che delimita almeno un’apertura di ingresso 4, ed almeno un bordo di uscita 5 che delimita almeno un’apertura di uscita 6. Un fluido di processo associabile all’elettrovalvola 1 entra da detta apertura di ingresso 4 in una camera di ingresso 8.
[0039]. Detto corpo valvola 2 comprende pareti di camera di ingresso che delimitano almeno parzialmente almeno detta camera di ingresso 8 in comunicazione fluidica con detta almeno una apertura di ingresso 4, e pareti di camera di uscita, che delimitano almeno parzialmente almeno detta camera di uscita 10 in comunicazione fluidica con detta almeno apertura di uscita 6.
[0040]. Vantaggiosamente, detta elettrovalvola 1 comprende inoltre un elemento otturatore 11 movibile tra almeno una posizione di chiusura ed almeno una posizione di apertura.
[0041]. Quando l’otturatore 11 è in detta almeno una posizione di chiusura, detta camera di ingresso 8 comprende una prima porzione di camera di sede otturatore 30 e detta camera di uscita 10 comprende una seconda porzione di camera di sede otturatore 17, detta prima porzione di camera di sede otturatore 30 e detta seconda porzione di camera di sede otturatore 17 definendo una sede di otturatore 48. Detto elemento otturatore 11 è accolto in detta sede di otturatore 48 ed è mobile rispetto a detto corpo valvola 2 tra detta almeno una posizione di apertura, in cui mette in comunicazione fluidica detta camera di ingresso 8 e detta camera di uscita 10, e detta almeno una posizione di chiusura, in cui cooperando con detta sede di otturatore 48, isola fluidicamente detta camera di uscita 10 da detta camera di ingresso 8. Preferibilmente, quando l’elemento otturatore 11 è in detta almeno una posizione di apertura, detta prima porzione di camera di sede otturatore 30 e detta seconda porzione di camera di sede otturatore 17 sono tra loro in comunicazione fluidica, formando detta sede di otturatore 48.
[0042]. In accordo con una forma di realizzazione, detta camera di ingresso 8 comprende una prima porzione di camera di ingresso 49 ed una prima porzione di camera di sede otturatore 30, in cui detta prima porzione di camera di ingresso 49 sfocia in detta prima porzione di camera di sede otturatore 30 in una porzione di innesto 51 della sede di otturatore 48. Preferibilmente, detta prima porzione di camera di sede otturatore 30 ha sezione maggiore rispetto a detta prima porzione di camera di ingresso 49. In accordo con una forma di realizzazione, detta camera di uscita 10 comprende una prima porzione di camera di uscita 50 ed una seconda porzione di camera di sede otturatore 17, in cui detta seconda porzione di camera di sede otturatore 17 sfocia in detta prima porzione di camera di uscita 50.
[0043]. Vantaggiosamente, detta elettrovalvola 1 comprende un gruppo di movimentazione 12 adatto a muovere detto elemento otturatore 11 tra detta almeno una posizione di apertura e detta almeno una posizione di chiusura.
[0044]. Detto elemento otturatore 11 comprende almeno una superficie di tenuta 13 che forma un riscontro di battuta adatto a cooperare con una controsuperficie di tenuta 33 prevista nelle pareti di detta sede di otturatore 48 che delimita almeno una porzione della sede di otturatore 48, formando una tenuta per un fluido di processo associabile all’elettrovalvola 1, quando detto elemento otturatore 11 è in detta almeno posizione di chiusura.
[0045]. In accordo con una forma di realizzazione preferita, detta superficie di tenuta 13 ha una forma tronco-conica, definendo una porzione tronco-conica 34 dell’elemento otturatore 11. In accordo con una forma di realizzazione, detta superficie di tenuta 13 o un suo prolungamento ha una forma sostanzialmente ad ogiva.
[0046]. Detta elettrovalvola 1 comprende inoltre un elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 associato a detto elemento otturatore 11 ed associato a dette pareti di camera di ingresso, in cui detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15, permettendo il movimento di detto elemento otturatore 11, forma almeno una parete di detta camera di ingresso 8. In questo modo, detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 forma almeno una delle pareti della camera di sede otturatore 48, e particolarmente della prima porzione di camera di sede otturatore 30, ed essendo realizzato in materiale deformabile permette a detto elemento otturatore 11, intimamente associato a detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15, di muoversi comunque tra detta almeno una posizione di chiusura e detta almeno una posizione di apertura, senza per questo compromettere l’isolamento fluidico della camera di ingresso 8.
[0047]. Detta elettrovalvola 1 comprende inoltre un elemento di tenuta di camera d’uscita 16 associato a detto elemento otturatore 11 ed associato a dette pareti di camera di uscita, in cui detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16, permettendo il movimento di detto elemento otturatore 11, forma almeno una parete di detta camera di uscita 10. In questo modo, detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 forma almeno una delle pareti della camera di sede otturatore 48, e particolarmente della seconda porzione di camera di sede otturatore 17, ed essendo realizzato in materiale deformabile permette a detto elemento otturatore 11, intimamente associato a detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16, di muoversi comunque tra detta almeno una posizione di chiusura e detta almeno una posizione di apertura, senza per questo compromettere l’isolamento fluidico della camera di uscita 10.
[0048]. Detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15, definisce almeno una area di spinta S1, o prima area di spinta S1, su cui agisce il fluido di processo.
[0049]. Detta superficie di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11 cooperando con la controsuperficie di tenuta 33 della sede otturatore 48 definisce almeno una area di spinta S2, o seconda area di spinta S2, su cui agisce il fluido di processo.
[0050]. Detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16, definisce almeno una area di spinta S3, o terza area di spinta S3, su cui agisce il fluido di processo.
[0051]. Vantaggiosamente, dette aree di spinta S1, S2, S3 sono tra loro sostanzialmente uguali, in modo che detto elemento otturatore 11 è in equilibrio idrostatico sia quando è in detta almeno una posizione di apertura sia quando è in detta almeno una posizione di chiusura.
[0052]. In accordo con una forma di realizzazione, con la terminologia “aree di spinta S1, S2, S3” si intendono le aree sulle quali agisce la pressione esercitata dal fluido di processo. Come è noto, la forza generata da un fluido in pressione dipende direttamente dall’area su cui agisce la pressione del fluido in pressione. Pertanto, la previsione di dette aree di spinta S1, S2, S3 uguali consente di mantenere l’elemento otturatore 11 in equilibrio idrostatico sia quando l’elemento otturatore 11 si trova in posizione di chiusura che quando l’elemento otturatore 11 si trova in posizione di apertura.
[0053]. Quando detto elemento otturatore 11 è in detta almeno una posizione di chiusura, le aree di spinta S1, S2 su cui preme il fluido di processo, sono localizzate su detto elemento di tenuta di camera di ingresso 15 e su detta faccia di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11, rispettivamente. In altri termini, come mostrato ad esempio in figura 5, quando l’elemento otturatore 11 è in posizione di chiusura, il fluido di processo preme sulla prima area di spinta S1 che è collocata su detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 e sulla seconda area di spinta S2 che è collocata sulla faccia di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11.
[0054]. Quando detto elemento otturatore 11 è in detta almeno una posizione di apertura, le aree di spinta S1, S3 su cui preme il fluido di processo sono localizzate su detto elemento di tenuta di camera di ingresso 15 e su detto elemento di tenuta di camera di uscita 16, rispettivamente. In altri termini, come mostrato ad esempio in figura 6, quando l’elemento otturatore 11 è in posizione di apertura, il fluido di processo preme sulla prima area di spinta S1 che è localizzata su detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 e sulla terza area di spinta S3 che è localizzata u detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16.
[0055]. Grazie alla previsione di dette aree di spinta S1, S2, S3 tra loro sostanzialmente uguali e definibili su detta superficie di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11 e su detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 associato all’elemento otturatore 11 e su detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 associato all’elemento otturatore 11, si consente di ridurre al minimo la forza necessaria per aprire e per chiudere l’elettrovalvola 1 mediante movimentazione dell’elemento otturatore 11.
[0056]. Grazie alla previsione di una siffatta elettrovalvola 1 avente aree di spinta S1, S2, S3 tra loro uguali definibili su detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 associato all’elemento otturatore 11 e su detta superficie di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11 e su detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 associato all’elemento otturatore 11, rispettivamente, si permette di realizzare una maggiore sezione di passaggio, quando l’elemento otturatore 11 è in posizione di apertura, a parità di forza generata dal gruppo di movimentazione 12 rispetto a note soluzioni. La previsione di una maggiore sezione di passaggio a parità di forza generata dal gruppo di movimentazione 12, consente a detta elettrovalvola 1 di operare con fluidi di processo contenenti impurità e particelle solide, come ad esempio acqua marina, senza per questo occludersi periodicamente.
[0057]. Una siffatta elettrovalvola 1 risulta di migliorata affidabilità rispetto a soluzioni note, necessita di una diminuita energia di azionamento, comporta una duratura vita di esercizio ed una ridotta necessità di manutenzione periodica. La previsione di un’elettrovalvola 1 di migliorata affidabilità permette una aumentata affidabilità di un impianto che comprende detta elettrovalvola 1.
[0058]. In accordo con una forma di realizzazione preferita, detto gruppo di movimentazione 12 comprende un attuatore elettromagnetico 22, ad esempio un solenoide , un magnete comprendente un corpo di magnete 7 ed una molla di ritorno 23, in cui detta molla di ritorno 23 influenza elasticamente in chiusura detto elemento otturatore 11, ed in cui detto attuatore elettromagnetico 22, ad esempio un solenoide, influenza magneticamente in apertura detto elemento otturatore 11.
[0059]. Grazie alla previsione di dette aree di spinta S1, S2, S3 tra loro uguali, si permette di ridurre la corrente elettrica necessaria per la movimentazione dell’elemento otturatore 11, nonché l’ingombro dell’attuatore elettromagnetico 22, ad esempio un solenoide, del gruppo di movimentazione 12, e di conseguenza si permette di ridurre l’ingombro della molla di ritorno 23 del gruppo di movimentazione 12. La forza che deve sviluppare il gruppo di movimentazione 12 comprendente un attuatore elettromagnetico 22, ad esempio un solenoide, per aprire l’elettrovalvola 1 mediante movimentazione dell’elemento otturatore 11 deve essere maggiore alla somma della resistenza elastica della molla di ritorno 23 e della resistenza alla deformazione degli elementi di tenuta di camera d’ingresso e di camera d’uscita 15, 16.
[0060]. In accordo con una forma preferita di realizzazione, detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 isola fluidicamente detto gruppo di movimentazione 12 da detta camera di uscita 10. In questo modo, detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 separa detta seconda porzione di camera di sede otturatore 17 da detta sede di gruppo di movimentazione 46, evitando che il fluido di processo associabile all’elettrovalvola 1 entri in contatto con il gruppo di movimentazione 12. Grazie alla previsione di detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 si impedisce al fluido di processo di trafilare all’interno del gruppo di movimentazione 12, migliorando l’affidabilità dell’elettrovalvola 1.
[0061]. Inoltre, grazie alla previsione di detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 unitamente a detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16, quando detto elemento otturatore 11 è in posizione di apertura, un’intercapedine 9 isolata fluidicamente da detta camera di uscita 10 si forma tra detto elemento otturatore 11 e detto corpo valvola 2, ed un’intercapedine 9 isolata fluidicamente da detta camera di ingresso 8 si forma tra detto elemento otturatore 11 e detto corpo valvola 2. Tali intercapedini 9 possono venire riempite di fluido lubrificante, come ad esempio olio. In accordo con una forma di realizzazione, detta sede di gruppo di movimentazione 46 comprende almeno una intercapedine 9.
[0062]. In accordo con una forma preferita di realizzazione, detto elemento otturatore 11 ha una forma allungata che si estende lungo un asse mediano X-X. Preferibilmente, detto elemento otturatore 11 ha una forma a simmetria radiale che si sviluppa attorno all’asse mediano X-X. Preferibilmente, detta sede di otturatore 48 ha una forma a simmetria radiale attorno all’asse mediano X-X e detto elemento otturatore 11 ha una forma a simmetria radiale che si estende attorno all’asse mediano X-X. Preferibilmente, detta sede di otturatore 48 ha una forma sostanzialmente anulare che circonda almeno una porzione di detto elemento otturatore 11. Preferibilmente, detto elemento otturatore 11 affaccia una superficie 18 esterna di otturatore a detta sede di otturatore 48.
[0063]. In accordo con una forma di realizzazione, dette aree di spinta S1, S2, S3 hanno forma anulare.
[0064]. In accordo con una forma preferita di realizzazione, detta sede di otturatore 48 ha una forma a simmetria radiale che si sviluppa attorno all’asse mediano X-X, definendo una direzione radiale R-R ortogonale all’asse mediano X-X, in cui detta prima porzione di camera di ingresso 49 della camera di ingresso 8 sbocca radialmente in detta sede di otturatore 48 in detta porzione di innesto 51. In accordo con una forma preferita di realizzazione, detta sede di otturatore 48 ha una forma a simmetria radiale che si sviluppa attorno all’asse mediano X-X, definendo una direzione radiale R-R ortogonale all’asse mediano X-X, in cui detta prima porzione di camera di ingresso 49 della camera di ingresso 8 sbocca radialmente in detta prima porzione di sede otturatore 30 di detta sede di otturatore 48 in detta porzione di innesto 51. In questo modo, si permette di affacciare una ampia porzione della superficie esterna di otturatore 18 dell’elemento otturatore 11 al flusso di processo in ingresso all’elettrovalvola 1 da detta apertura di ingresso 4.
[0065]. In accordo con una forma di realizzazione, detta sede di otturatore 48 sbocca radialmente in detta prima porzione di camera di uscita 50 della camera di uscita 10.
[0066]. In accordo con una forma di realizzazione, detta porzione di innesto 51 della sede di otturatore 48 ha estensione lungo la direzione definita dall’asse mediano X-X minore dell’estensione della prima porzione di sede otturatore 30.
[0067]. In accordo con una forma di realizzazione, detta seconda porzione di sede otturatore 17 della sede di otturatore 48 comprende una porzione di assorbimento 29, di aumentata sezione rispetto a detta prima porzione di sede otturatore 30, per assorbire eventuali colpi d’ariete ed onde d’urto derivanti dalla movimentazione dell’elemento otturatore 11 dell’elettrovalvola 1 tra detta almeno una posizione di apertura e detta almeno una posizione di chiusura. Preferibilmente, detta porzione di assorbimento 29 ha una forma anulare.
[0068]. Preferibilmente, detta porzione tronco-conica 34 di detto elemento otturatore 11 si affaccia verso detta porzione di assorbimento 29 della sede di otturatore. Preferibilmente, detta porzione di assorbimento 29 della sede di otturatore 48 si estende radialmente rispetto a detta porzione tronco-conica 34 dell’elemento otturatore 11.
[0069]. In accordo con una forma di realizzazione preferita, detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 è una membrana deformabile. Grazie alla previsione di detta membrana deformabile si permette una aumentata corsa dell’elemento otturatore 11, tra la posizione di chiusura ed una posizione di apertura.
[0070]. In accordo con una forma di realizzazione preferita, detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 è una membrana deformabile. Grazie alla previsione di detta membrana deformabile si permette una aumentata corsa dell’elemento otturatore 11, tra la posizione di chiusura ed una posizione di apertura.
[0071]. In accordo con una forma di realizzazione preferita, la corsa di detto elemento otturatore 11 è maggiore di 1 millimetro, e preferibilmente la corsa di detto elemento otturatore 11 è maggiore di 2 millimetri. Con il termine “corsa” si intende la distanza che percorre l’elemento otturatore 11 tra detta almeno una posizione di chiusura e detta almeno una posizione di apertura. Preferibilmente, la corsa di detto elemento otturatore 11 si misura lungo detto asse mediano X-X o un suo prolungamento.
[0072]. In accordo con una forma di realizzazione preferita, detta superficie di tenuta 13, detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 e detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16 sono coassiali. In altri termini, si definisce un asse mediano X-X coincidente con l’asse di sviluppo longitudinale di detto elemento otturatore 11 e passante per una porzione centrale di detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 e di detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16, ed in cui detta superficie di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11 si estende attorno all’asse mediano X-X. In questo modo, si minimizza la forza necessaria per la movimentazione dell’elemento otturatore 11 associato a detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 e detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16.
[0073]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 comprende gole per il fissaggio di detto elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 e di detto elemento di tenuta di camera d’uscita 16.
[0074]. In accordo con una forma di realizzazione, detta controsuperficie di tenuta 33 del corpo valvola 2 è prevista in una strozzatura 32 della sede di otturatore 48. In altri termini, detto corpo valvola 2 comprende pareti di strozzatura 31 che delimitano una strozzatura 32 della sede di otturatore 48, in cui dette pareti di strozzatura 31 comprendono detta controsuperficie di tenuta 33. In altri termini, detta sede di otturatore 48 comprende una strozzatura 32, in cui le pareti di strozzatura 31 di detta sede di otturatore 48 che delimitano detta strozzatura 32 comprendono detta controsuperficie di tenuta 33.
[0075]. In accordo con una forma di realizzazione, detto corpo valvola 2 è realizzato in pezzi separati che vengono assemblati mediante mezzi di assemblaggio di corpo valvola. In questo modo, si permette di realizzare agevolmente alesaggi a sottosquadro per conformare detta prima porzione di sede otturatore 30, nonché detta strozzatura 32, detta seconda porzione di sede otturatore 17, nonché detta porzione di assorbimento 29 della sede di otturatore 48, detta prima porzione di camera di ingresso 49, detta prima porzione di camera di uscita 50, nonché detta sede di gruppo di movimentazione 46. Preferibilmente, detto corpo valvola 2 è realizzato in pezzi separati che vengono assemblati in direzione parallela o coincidente all’asse mediano X-X dell’elemento otturatore 11.
[0076]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 comprende una porzione di aumentato ingombro comprendente detta superficie di tenuta 13. La previsione di detta porzione di aumentato ingombro definisce una corona di tenuta adatta ad andare in battuta contro detta controsuperficie di tenuta 33 di detto corpo valvola 2 che separa detta camera di ingresso 8 da detta camera di uscita 10. Preferibilmente, detta controsuperficie di tenuta 33 è coincidente con uno spigolo di detto corpo valvola 2. In accordo con una forma di realizzazione, detta porzione di aumentato ingombro dell’elemento otturatore 11 è sotto forma di una bombatura. In accordo con una forma di realizzazione, detta porzione di aumentato ingombro dell’elemento otturatore 11 comprende detta porzione tronco-conica 34 comprendente detta superficie di tenuta 13.
[0077]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 comprende uno stelo di otturatore 28, ed in cui detto stelo di otturatore 28 comprende una superficie esterna di otturatore 18, adatta a stare in contatto con il fluido di processo associabile all’elettrovalvola 1. In accordo con una forma di realizzazione preferita, l’ingombro di detta molla di ritorno 23 in direzione ortogonale all’asse mediano X-X è minore o sostanzialmente uguale all’ingombro di detto stelo di otturatore 28. In questo modo si permette di mantenere gli ingombri di detta elettrovalvola 1 contenuti, pur fornendo rapidi tempi di risposta.
[0078]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 comprende una estensione 26 che realizza l’accoppiamento con detto gruppo di movimentazione 12, in cui detta estensione 26 dell’elemento otturatore 11 comprende almeno una superficie di battuta 1 di apertura 4, ed in cui detto gruppo di movimentazione 12 comprende almeno un magnete avente un corpo di magnete 7 comprendente almeno una controsuperficie di battuta di apertura 21, ed in cui superficie di battuta 14 dell’elemento otturatore 11 va in battuta contro detta controsuperficie di battuta di apertura 21 del corpo di magnete 7, quando l’elemento otturatore 11 è in posizione di apertura. La previsione di detta superficie di battuta di apertura 14 dell’elemento otturatore 11 e di detta controsuperficie di battuta di apertura 21 del corpo di magnete 7 consente di evitare che le sollecitazioni nascenti dalla movimentazione dell’elemento otturatore 11 mobile siano scaricate soltanto sugli elementi di tenuta 15, 16. In questo modo, si permette una prolungata vita di esercizio degli elementi di tenuta 15, 16. Con la terminologia “superficie di battuta di apertura 14”, nonché “controsuperficie di battuta di apertura 21” si vuole intendere una superficie che forma il riscontro di battuta quando l’elemento otturatore è in posizione di apertura.
[0079]. Preferibilmente, detto corpo di magnete 7 è realizzato in materiale ferromagnetico eccitabile da detto attuatore elettromagnetico 22, ad esempio un solenoide, del gruppo di movimentazione 12.
[0080]. In accordo con una forma di realizzazione, detta estensione 26 dell’elemento otturatore 11 è posta in detta sede di gruppo di movimentazione 46, in modo da evitare che detta estensione 26 sia in contatto con il fluido di processo associabile all’elettrovalvola 1.
[0081]. In accordo con una forma di realizzazione, detta estensione 26 dell’elemento otturatore 11 è realizzata in pezzo unico con detto elemento otturatore 11.
[0082]. In accordo con una forma di realizzazione, detta estensione 26 dell’elemento otturatore 11 ha un’unica estensione longitudinale prevalente sostanzialmente in asse con detto elemento otturatore 11. In accordo con una forma di realizzazione, con la terminologia “in asse” si intende qui che l’asse mediano X-X dell’elemento otturatore 11 o un suo prolungamento è sostanzialmente coincidente con l’asse mediano dell’estensione 26.
[0083]. In accordo con una forma di realizzazione, detto gruppo di movimentazione 12 si estende sostanzialmente in asse con detto elemento otturatore 11. In accordo con una forma di realizzazione, con la terminologia “in asse” si intende qui che l’asse mediano X-X dell’elemento otturatore 11 o un suo prolungamento è sostanzialmente coincidente con l’asse mediano del gruppo di movimentazione 12, ancorché detto gruppo di movimentazione delimiti una cavità. Questo permette a detto gruppo di movimentazione 12 di realizzare un’azione equilibrata sull’elemento otturatore 11. In questo modo, si permette di esercitare una minore forza a parità di spostamento dell’elemento otturatore 11.
[0084]. In accordo con una forma di realizzazione, l’attuatore elettromagnetico 22, ad esempio il solenoide, di detto gruppo di movimentazione 12 si estende sostanzialmente in asse con detto elemento otturatore 11. In accordo con una forma di realizzazione, con la terminologia “in asse” si intende qui che l’asse mediano X-X dell’elemento otturatore 11 o un suo prolungamento è sostanzialmente coincidente con l’asse mediano dell’attuatore elettromagnetico 22, ancorché detto attuatore elettromagnetico 22 delimiti una cavità. Questo permette a detto attuatore elettromagnetico 22, ad esempio un solenoide, di realizzare un’azione equilibrata sull’elemento otturatore 11. In questo modo, si permette di esercitare una minore forza a parità di spostamento dell’elemento otturatore 11.
[0085]. Preferibilmente, detta superficie di tenuta 13 è realizzata su una porzione tronco-conica 34 dell’elemento otturatore 11.
[0086]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 è internamente pieno, evitando di delimitare una cavità. In questo modo, si permette un aumentata resistenza all’azione pressoria di detto elemento otturatore 11.
[0087]. In accordo con una forma di realizzazione, detta superficie di tenuta 13 dell’elemento otturatore 11 è realizzata in pezzo unico con il corpo dell’elemento otturatore 11. In questo modo, si riduce il numero di parti assemblate.
[0088]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 è realizzato in pezzo unico.
[0089]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 comprende una superficie esterna di otturatore 18, adatta a stare in contatto con in fluido di processo associabile all’elettrovalvola 1.
[0090]. In accordo con una forma di realizzazione, detta estensione 26 di detto elemento otturatore 11 comprende almeno una superficie di battuta di apertura 14, ed in cui detto gruppo di movimentazione 12 comprende almeno una controsuperficie di battuta di apertura 21, ed in cui superficie di battuta 14 dell’elemento otturatore 11 va in battuta contro detta controsuperficie di battuta di apertura 21 del gruppo di movimentazione 12, quando l’elemento otturatore è in posizione di apertura, ed in cui detto elemento otturatore 11 comprende almeno una superficie di battuta di chiusura 52, ed in cui detto corpo valvola 2 comprende almeno una controsuperficie di battuta di chiusura 47, ed in cui superficie di battuta di chiusura 52 dell’elemento otturatore 11 va in battuta contro detta controsuperficie di battuta di chiusura 47 del corpo valvola 2, quando l’elemento otturatore 11 è in posizione di chiusura. Con la terminologia “superficie di battuta di chiusura 52”, nonché “controsuperficie di battuta di chiusura 47” si vuole intendere una superficie che forma il riscontro di battuta quando l’elemento otturatore è in posizione di chiusura.
[0091]. Preferibilmente, detto gruppo di movimentazione 12 comprende un magnete avente un corpo di magnete 7 comprendente detta controsuperficie di battuta di apertura 21, in cui detto corpo valvola 2 e detto corpo di magnete 7 sono realizzati in pezzi separati.
[0092]. La previsione di dette superfici di battuta 14, 52dell’elemento otturatore 11 e di dette controsuperfici di battuta 21, 47 consente di evitare di sottoporre l’elemento di tenuta di camera d’ingresso 15 nonché l’elemento di tenuta di camera d’uscita 16 alle sollecitazioni nascenti dagli urti di finecorsa dell’elemento otturatore 11 ed il corpo valvola 2.
[0093]. In accordo con una forma di realizzazione, detta elettrovalvola 1 comprende un involucro 19 impermeabile ai fluidi che separa il gruppo di movimentazione 12 dall’ambiente in cui è posta l’elettrovalvola 1. In questo modo si isola fluidicamente il gruppo di movimentazione 12 dall’ambiente in cui è posta l’elettrovalvola 1, come ad esempio l’ambiente marino. Preferibilmente, detto involucro 19 coopera con detto elemento di tenuta di camera di uscita 16 per delimitare detta sede di gruppo di movimentazione 46.
[0094]. In accordo con una forma di realizzazione, tra detto involucro 19 e detto gruppo di movimentazione 12 dell’elemento otturatore 11 è frapposto olio. In accordo con una forma di realizzazione, tra detto involucro 19 e detto gruppo di movimentazione 12 dell’elemento otturatore 11 è frapposto olio avente pressione compensata con la pressione dell’ambiente in cui è posta l’elettrovalvola 1, come ad esempio l’ambiente marino. Questo rende l’elettrovalvola 1 adatta ad operare in sicurezza nell’ambiente sottomarino, a profondità più elevate rispetto a note soluzioni. In accordo con una forma di realizzazione, detta elettrovalvola 1 comprende un bocchettone 43 per l’adduzione dell’olio in comunicazione fluidica con detto gruppo di movimentazione 12.
[0095]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 comprende una superficie di spinta 25 in battuta contro detta molla di ritorno 23 ed adatta a scambiare l’azione di spinta con detta molla di ritorno 23.
[0096]. In accordo con una forma di realizzazione, detta estensione 26 di detto elemento otturatore 11 delimita una sede di molla per accogliere detta molla di ritorno 23 in battuta contro detta superficie di spinta 25.
[0097]. In accordo con una forma di realizzazione, detta sede di molla si sviluppa attorno all’asse mediano X-X. In accordo con una forma di realizzazione, detta molla di ritorno 23 ha asse di sviluppo longitudinale sostanzialmente coincidente con l’asse mediano X-X o un suo prolungamento.
[0098]. In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento otturatore 11 è realizzato in pezzi separati e poi assemblati e comprende un corpo di elemento otturatore che delimita una cavità in cui viene inserito uno stelo interno 27, in cui detto stelo interno 27 comprende detta superficie di spinta 25. La previsione di detto stelo interno 27 rende più semplice l’assemblaggio dell’elettrovalvola 1.
[0099]. In accordo con una forma di realizzazione, detta elettrovalvola 1 è un’elettrovalvola di pilotaggio.
[00100]. In accordo con una forma di realizzazione, detta elettrovalvola 1 è un’elettrovalvola modulare, adatta a collegarsi operativamente ad almeno una ulteriore elettrovalvola. In questo modo, si permette di assemblare una pluralità di elettrovalvole 1.
[00101]. In accordo con una forma di realizzazione, detta elettrovalvola 1 comprende una base 36 comprendente almeno una sede di collegamento 37 e detto corpo valvola 2 comprende almeno un elemento di collegamento 35, adatto ad innestarsi in detta sede di collegamento 37 per collegare detto corpo valvola 2 a detta base 36.
[00102]. In accordo con una forma di realizzazione, detta base 36 comprende mezzi di collegamento modulare per collegarsi operativamente ad almeno una ulteriore base 36 per realizzare un collegamento operativo tra due o più elettrovalvole 1.
[00103]. In accordo con una forma di realizzazione, detta base 36 dell’elettrovalvola 1 comprende almeno una porta di ingresso 38, adatta a formare un collegamento fluidico con detta apertura di ingresso 4 del corpo valvola 2, ed una porta di uscita 39, adatta a formare un collegamento fluidico con detta apertura di uscita 6 del corpo valvola 2. In accordo con una forma di realizzazione, detta base 36 dell’elettrovalvola 1 ha una forma sostanzialmente a bicchiere che delimita una cavità di base e comprende un fondo di base 45, associato a detto corpo valvola 2 con mezzi di fissaggio di base 44.
[00104]. In accordo con una forma generale di realizzazione, un assieme 20 comprende una pluralità di elettrovalvole 1, in accordo con una qualsiasi delle forme di realizzazione precedentemente descritte.
[00105]. In accordo con una forma di realizzazione, detto assieme 20 comprende una base di assieme 40 comprendente una pluralità di sedi di collegamento 37. In accordo con una forma di realizzazione, detta base di assieme 40 comprende una pluralità di porte di assieme 41, detta pluralità di porte di assieme 41 comprendendo almeno una porta di ingresso 38 in comunicazione fluidica con l’apertura di ingresso 4 di almeno un elettrovalvola 1 di detto assieme 20, ed almeno una porta di uscita 39, in comunicazione fluidica con l’apertura di uscita 4 di almeno un elettrovalvola 1 di detto assieme 20.
[00106]. In accordo con una forma di realizzazione, detto assieme 20 comprende un involucro di assieme 42 per isolare fluidicamente detta pluralità di elettrovalvole 1 dall’ambiente in cui è posta l’elettrovalvola 1, come ad esempio ambiente marino.
[00107]. In accordo con una forma generale di realizzazione, è previsto un impianto comprendente almeno un’elettrovalvola 1 di pilotaggio, in accordo con una qualsiasi delle forme di realizzazione precedentemente descritte, operativamente associata ad una valvola comandata.
[00108]. Alle forme di realizzazione sopra descritte, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche, adattamenti e sostituzione di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza tuttavia uscire dall’ambito delle seguenti rivendicazioni.
ELENCO RIFERIMENTI
1 elettrovalvola
2 corpo valvola
3 bordo di ingresso
4 apertura di ingresso
5 bordo di uscita
6 apertura di uscita
7 corpo di magnete
8 camera di ingresso
9 intercapedine
10 camera di uscita
11 elemento otturatore
12 gruppo di movimentazione
13 superficie di tenuta dell’elemento otturatore
14 superficie di battuta di apertura dell’elemento otturatore
15 elemento di tenuta di camera d’ingresso
16 elemento di tenuta di camera d’uscita
17 seconda porzione di camera di sede otturatore otturatore 18 superficie esterna di otturatore
19 involucro di elettrovalvola
20 assieme
21 controsuperficie di battuta di apertura del corpo di magnete
22 attuatore magnetico o solenoide
23 molla di ritorno
24 direzione di apertura
25 superficie di spinta
26 estensione di elemento otturatore
27 stelo interno
28 stelo di elemento otturatore
29 porzione di assorbimento di sede di otturatore
30 prima porzione di camera di sede otturatore
31 pareti di strozzatura del corpo valvola
32 strozzatura della sede di otturatore
33 controsuperficie di tenuta
34 porzione tronco-conica
35 elemento di collegamento
36 base di elettrovalvola
37 sede di collegamento
38 porta di ingresso
39 porta di uscita
40 base di assieme
41 porta di assieme
42 involucro di assieme
43 bocchettone
44 mezzi di fissaggio di base
45 fondo di base
46 sede di gruppo di movimentazione
47 controsuperficie di battuta di chiusura
48 sede di otturatore
49 prima porzione di camera di ingresso
50 prima porzione di camera di uscita
51 porzione di assorbimento della sede di otturatore 52 superficie di battuta di chiusura
S1. area di spinta, o prima area di spinta
S2. area di spinta, o seconda area di spinta
S3. area di spinta, o terza area di spinta
X-X. asse mediano dell’elemento otturatore
R-R. direzione radiale

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elettrovalvola (1) comprendente un corpo valvola (2), detto corpo valvola (2) delimitando almeno un’apertura di ingresso (4), ed almeno un’apertura di uscita (6); in cui detto corpo valvola (2) comprende pareti di camera di ingresso che delimitano almeno parzialmente almeno una camera di ingresso (8) in comunicazione fluidica con detta almeno una apertura di ingresso (4), e pareti di camera di uscita, che delimitano almeno parzialmente almeno una camera di uscita (10), in comunicazione fluidica con detta almeno una apertura di uscita (6); ed in cui detta elettrovalvola (1) comprende inoltre un elemento otturatore (11) movibile tra almeno una posizione di chiusura ed almeno una posizione di apertura; ed in cui, quando l’elemento otturatore (11) è in detta almeno una posizione di chiusura, detta camera di ingresso (8) comprende una prima porzione di camera di sede otturatore (30) e detta camera di uscita (10) comprende una seconda porzione di camera di sede otturatore (17), detta prima porzione di camera di sede otturatore (30) e detta seconda porzione di camera di sede otturatore (17) definendo una sede di otturatore (48); ed in cui detto elemento otturatore (11) è accolto in detta sede di otturatore (48) e mobile rispetto a detto corpo valvola (2) tra detta almeno una posizione di apertura, in cui mette in comunicazione fluidica detta camera di ingresso (8) e detta camera di uscita (10), e detta almeno una posizione di chiusura, in cui cooperando con detta sede di otturatore (48), isola fluidicamente detta camera di uscita (10) da detta camera di ingresso (8); ed in cui detta elettrovalvola (1) comprende un gruppo di movimentazione (12) adatto a muovere detto elemento otturatore (11) tra detta almeno una posizione di apertura e detta almeno una posizione di chiusura; ed in cui detto elemento otturatore (11) comprende almeno una superficie di tenuta (13) che forma un riscontro di battuta adatto a cooperare con una controsuperficie di tenuta (33) prevista nelle pareti di detta sede di otturatore (48) e che delimita almeno una porzione della sede di otturatore (48) formando una tenuta per un fluido di processo associabile all’elettrovalvola (1), quando detto elemento otturatore (11) è in detta almeno una posizione di chiusura; ed in cui detta elettrovalvola (1) comprende: - un elemento di tenuta di camera d’ingresso (15) associato a detto elemento otturatore (11) ed associato a dette pareti di camera di ingresso, in cui detto elemento di tenuta di camera d’ingresso (15) permettendo il movimento di detto elemento otturatore (11), forma almeno una parete di detta camera di ingresso (8), - un elemento di tenuta di camera d’uscita (16) associato a detto elemento otturatore (11) ed associato a dette pareti di camera di uscita, in cui detto elemento di tenuta di camera d’uscita (16), permettendo il movimento di detto elemento otturatore (11), forma almeno una parete di detta camera di uscita (10); ed in cui detto elemento di tenuta di camera d’ingresso (15), definisce una area di spinta (S1), o prima area di spinta (S1), su cui agisce il fluido di processo associabile all’elettrovalvola (1); ed in cui detta superficie di tenuta (13) dell’elemento otturatore (11) cooperando con la controsuperficie di tenuta (33) della sede otturatore definisce una area di spinta (S2), o seconda area di spinta (S2), su cui agisce il fluido di processo; ed in cui detto elemento di tenuta di camera d’uscita (16), definisce una area di spinta (S3), o terza area di spinta (S3), su cui agisce il fluido di processo associabile all’elettrovalvola (1); ed in cui dette aree di spinta (S1, S2, S3) sono tra loro sostanzialmente uguali, in modo che detto elemento otturatore (11) è in equilibrio idrostatico sia quando è in detta almeno una posizione di apertura sia quando è in detta almeno una posizione di chiusura.
  2. 2. Elettrovalvola (1) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno uno tra detto elemento di tenuta di camera d’uscita (16) e detto elemento di tenuta di camera d’ingresso (15) delimita almeno parzialmente una sede di gruppo di movimentazione (46) e isola fluidicamente detto gruppo di movimentazione (12) da detta sede di otturatore (48).
  3. 3. Elettrovalvola (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto elemento di tenuta di camera d’ingresso (15) è una membrana deformabile; e/o in cui detto elemento di tenuta di camera d’uscita (16) è una membrana deformabile.
  4. 4. Elettrovalvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sede di otturatore (48) ha una forma a simmetria radiale che si sviluppa attorno all’asse mediano (X-X), definendo una direzione radiale (R-R) ortogonale all’asse mediano (X-X), in cui detta prima porzione di camera di ingresso (49) della camera di ingresso (8) sbocca radialmente in detta sede di otturatore (48) in una porzione di innesto (51).
  5. 5. Elettrovalvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo valvola (2) comprende pareti di strozzatura (31) che delimitano una strozzatura (32) della sede di otturatore (48), in cui dette pareti di strozzatura (31) comprendono detta controsuperficie di tenuta (33).
  6. 6. Elettrovalvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie di tenuta (13) è realizzata su una porzione tronco-conica(34) dell’elemento otturatore (11).
  7. 7. Elettrovalvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie di tenuta (13), detto elemento di tenuta di camera d’ingresso (15) e detto elemento di tenuta di camera d’uscita (16) sono coassiali; e/o in cui detto gruppo di movimentazione (12) dell’elemento otturatore (11) comprende un attuatore elettromagnetico (22), ad esempio un solenoide, in cui il solenoide (22) di detto gruppo di movimentazione (12) si estende sostanzialmente in asse con detto elemento otturatore (11); e/o in cui detta elettrovalvola (1) è adatta per applicazioni in ambiente sottomarino.
  8. 8. Elettrovalvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento otturatore (11) comprende una estensione (26) che realizza l’accoppiamento con detto gruppo di movimentazione (12), in cui detta estensione (26) dell’elemento otturatore (11) comprende almeno una superficie di battuta (14), ed in cui detto gruppo di movimentazione (12) comprende almeno un magnete avente un corpo di magnete (7) comprendente almeno una controsuperficie di battuta (21), ed in cui superficie di battuta (14) dell’elemento otturatore (11) va in battuta contro detta controsuperficie di battuta (21) del corpo di magnete (7), quando l’elemento otturatore (11) è in posizione di apertura; e/o in cui detta estensione (26) dell’elemento otturatore (11) è posta in detta sede di gruppo di movimentazione (46), in modo da evitare che detta estensione (26) sia in contatto con il fluido di processo associabile all’elettrovalvola (1); e/o in cui detta estensione (26) dell’elemento otturatore (11) è realizzata in pezzo unico con detto elemento otturatore (11); e/o in cui detta estensione (26) dell’elemento otturatore (11) ha un’unica estensione longitudinale prevalente sostanzialmente in asse con detto elemento otturatore (11); e/o in cui detto elemento otturatore (11) comprende un corpo di otturatore internamente pieno, evitando di delimitare una cavità; e/o in cui detta superficie di tenuta (13) dell’elemento otturatore (11) è realizzata in pezzo unico con il corpo di otturatore; e/o in cui detto otturatore comprende una superficie esterna di otturatore (18), adatta a stare in contatto con in fluido di processo associabile all’elettrovalvola (1); e/o in cui detto elemento otturatore (11) è realizzato in pezzo unico; e/o in cui detto corpo valvola (2) è realizzato in pezzi separati che vengono assemblati mediante mezzi di assemblaggio di corpo valvola; e/o in cui detta seconda porzione di sede otturatore (17) della sede di otturatore (48) comprende una porzione di assorbimento (29), di aumentata sezione rispetto a detta prima porzione di sede otturatore (30), per assorbire eventuali colpi d’ariete ed onde d’urto derivanti dalla movimentazione dell’elemento otturatore (11) dell’elettrovalvola (1) tra detta almeno una posizione di apertura e detta almeno una posizione di chiusura.
  9. 9. Elettrovalvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un involucro (19) impermeabile ai fluidi che separa il gruppo di movimentazione (12) dall’ambiente in cui è posta l’elettrovalvola (1); e/o in cui tra detto involucro (19) e detto gruppo di movimentazione (12) dell’elemento otturatore (11) è frapposto olio; e/o in cui detto gruppo di movimentazione (12) comprende un attuatore magnetico (22) ed una molla di ritorno (23); e/o in cui detto elemento otturatore (11) comprende una superficie di spinta (25) in battuta contro detta molla di ritorno (23) ed adatta a scambiare l’azione di spinta con detta molla di ritorno (23); e/o in cui detta estensione (26) di detto elemento otturatore (11)delimita una sede di molla per accogliere detta molla di ritorno (23) in battuta contro detta superficie di spinta (25); e/o in cui detto elemento otturatore (11) è realizzato in pezzi separati e poi assemblati e comprende un corpo di otturatore che delimita una cavità in cui è inserito uno stelo interno (27) comprendente detta superficie di spinta (25); e/o in cui la corsa di detto elemento otturatore (11) è maggiore di 2 millimetri; e/o in cui detta elettrovalvola (1) è un’elettrovalvola di pilotaggio; e/o in cui detta elettrovalvola (1) è un’elettrovalvola modulare, adatta a collegarsi operativamente ad almeno una ulteriore elettrovalvola, e/o in cui detta elettrovalvola (1) comprende una base (36) comprendente almeno una sede di collegamento (37) e detto corpo valvola (2) comprende almeno un elemento di collegamento (35), adatto ad innestarsi in detta sede di collegamento (37) per collegare detto corpo valvola (2) a detta base (36); e/o in cui detta base (36) comprende mezzi di collegamento modulare per collegarsi operativamente ad almeno una ulteriore base (36) di una ulteriore elettrovalvola per realizzare un collegamento operativo tra due o più elettrovalvole (1).
  10. 10. Assieme modulare (20) comprendente una pluralità di elettrovalvole (1), in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; e/o in cui detto assieme (20) comprende una base di assieme (40) comprendente una pluralità di sedi di collegamento (37); e/o in cui detta base di assieme (40) comprende una pluralità di porte di assieme (41), detta pluralità di porte di assieme (41) comprendendo almeno una porta di ingresso (38), in comunicazione fluidica con l’apertura di ingresso (4) di almeno un’elettrovalvola (1) di detto assieme (20), ed almeno una porta di uscita (39), in comunicazione fluidica con l’apertura di uscita (6) di almeno un’elettrovalvola (1) di detto assieme (20).
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