IT201600112992A1 - Sistema per l’acquisizione di dati di produzione - Google Patents

Sistema per l’acquisizione di dati di produzione

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IT201600112992A1
IT201600112992A1 IT102016000112992A IT201600112992A IT201600112992A1 IT 201600112992 A1 IT201600112992 A1 IT 201600112992A1 IT 102016000112992 A IT102016000112992 A IT 102016000112992A IT 201600112992 A IT201600112992 A IT 201600112992A IT 201600112992 A1 IT201600112992 A1 IT 201600112992A1
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IT
Italy
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identification
acquisition device
acquisition
production
identification device
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Application number
IT102016000112992A
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English (en)
Inventor
Giuseppe Dossena
Original Assignee
C S A Di Dossena Giuseppe
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Filing date
Publication date
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    • G06QINFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES; SYSTEMS OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G06Q10/00Administration; Management
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    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
    • G06QINFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES; SYSTEMS OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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Description

DESCRIZIONE
“SISTEMA PER L’ACQUISIZIONE DI DATI DI PRODUZIONE”
La presente invenzione riguarda un sistema per l’acquisizione di dati di produzione. Nell’ambito delle attività produttive quali ad esempio la produzione di beni, l’erogazione di servizi e la ricerca e sviluppo, ai fini gestionali (ad esempio per controllo dei tempi e costi di produzione, oppure delle prestazioni lavorative degli operatori) è importante conoscere per ogni prodotto i dati relativi agli operatori coinvolti, ai tipi di attività, ai mezzi impiegati e ai relativi tempi di svolgimento/utilizzo.
A tal fine attualmente la raccolta di dati di produzione prevede preliminarmente un’osservazione dei flussi produttivi e del layout dell’ambiente di lavoro per la messa a punto di una soluzione personalizzata. Tale soluzione deve tenere conto ad esempio del portafoglio di prodotti, delle risorse umane, dei macchinari e delle postazioni di lavoro, ecc. Secondo la Richiedente tale messa a punto personalizzata richiede tempi eccessivi. Inoltre secondo la Richiedente attualmente la raccolta dei dati richiede un intenso impiego di personale, ad esempio per l’intervento manuale nel processo di raccolta dati e/o per l’osservazione del flusso produttivo. Ancora, secondo la Richiedente, in caso di mutate condizioni di produzione attualmente la raccolta dati richiede un oneroso intervento di riorganizzazione.
La Richiedente si è dunque posta il problema di mettere a punto un sistema per l’acquisizione di dati di produzione, che risolva uno o più problemi dell’arte nota.
In particolare un problema risolto dalla presente invenzione, in una o più delle sue forme realizzative, è quello di mettere a punto un sistema di acquisizione dati che richieda tempi di implementazione e configurazione ridotti.
Un ulteriore problema è la raccolta dei dati con un limitato intervento di personale.
Un ulteriore problema affrontato dalla presente soluzione è quello di semplificare la riconfigurazione del sistema di raccolta dati a fronte di una modifica dell’organizzazione della produzione.
Uno o più dei suddetti problemi vengono risolti da un sistema di acquisizione di dati di produzione in accordo con le allegate rivendicazioni e/o aventi le seguenti caratteristiche. Secondo un primo aspetto l’invenzione riguarda un sistema per acquisizione di dati di produzione in un ambiente di lavoro, in cui una pluralità di operatori conduce una pluralità di tipologie di attività lavorative presso una pluralità di postazioni di lavoro al fine di ottenere una pluralità di risultati produttivi.
Il sistema comprende:
una pluralità di dispositivi di acquisizione, ciascuno (predisposto per essere) associato ad una rispettiva postazione di lavoro;
una pluralità di primi dispositivi di identificazione ciascuno identificativo di uno specifico risultato produttivo;
una pluralità di secondi dispositivi di identificazione ciascuno identificativo di uno specifico operatore;
un’unità di raccolta configurata per ricevere segnali di informazione da detti dispositivi di acquisizione.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione è configurato per:
rilevare ciascun primo dispositivo di identificazione durante tutta una permanenza di detto primo dispositivo di identificazione entro una prima area di prossimità associata a detto ciascun dispositivo di acquisizione;
rilevare ciascun secondo dispositivo di identificazione durante tutta una permanenza di detto secondo dispositivo di identificazione entro una seconda area di prossimità associata a detto ciascun dispositivo di acquisizione;
trasmettere a detta unità di raccolta un rispettivo segnale di informazione rappresentativo di una identità di detto ciascun dispositivo di acquisizione, della permanenza di detto ciascun primo dispositivo di identificazione in detta prima area di prossimità e di detto ciascun secondo dispositivo di identificazione in detta seconda area di prossimità, detta unità di raccolta essendo programmata per elaborare detti segnali di informazione al fine di ricavare detti dati di produzione, i dati di produzione essendo rappresentativi di una correlazione tra ciascun risultato produttivo e le postazioni di lavoro, gli operatori, le tipologie e le durate delle attività lavorative che concorrono a produrre detto ciascun risultato produttivo.
Secondo la Richiedente il suddetto sistema, grazie alla possibilità di associare ad ogni postazione di lavoro un rispettivo dispositivo di acquisizione, ad ogni risultato produttivo un primo dispositivo di identificazione rilevabile dal dispositivo di acquisizione, e ad ogni operatore un secondo dispositivo di identificazione rilevabile dal dispositivo di acquisizione, permette di mettere a punto celermente un sistema di acquisizione dei dati di produzione adattato alla specifica organizzazione della produzione. È infatti sufficiente etichettare, tramite i dispositivi di identificazione, i risultati operativi e gli operatori, e dotare ciascuna postazione di lavoro con un rispettivo dispositivo di acquisizione. Inoltre il suddetto sistema può acquisire i dati di produzione in modo automatico o semiautomatico durante l’attività produttiva (cioè non prevede l’intervento di un operatore, o ne prevede un intervento ridotto), in quanto il dispositivo di acquisizione rileva automaticamente i risultati produttivi in lavorazione, gli operatori coinvolti e le durate della permanenza degli operatori e del dispositivo identificativo del risultato produttivo presso la postazione di lavoro. L’invio all’unità di raccolta di informazioni correlate a tali tempi di permanenza, unitamente all’identità del rispettivo dispositivo di acquisizione, consente di ricavare tramite elaborazione dei dati ricevuti una correlazione tra lo specifico risultato produttivo e i tempi di attività degli operatori presso una specifica postazione di lavoro. Le tipologie di lavoro coinvolte possono essere ricavate indirettamente dagli operatori e/o dalla postazione di lavoro e/o dal risultato produttivo.
Inoltre il sistema presenta la flessibilità necessaria a far fronte ad una eventuale modifica dell’organizzazione della produzione senza rendere necessaria una riprogettazione, in quanto è sufficiente adattare opportunamente il numero di primi e secondi dispositivi di identificazione e di dispositivi di acquisizione.
Per “produzione” o termini simili (come ‘produttivo’, ‘prodotto’, etc.) si intende una produzione sia di beni materiali che di servizi, quali ad esempio servizi di progettazione, ricerca, consulenza, analisi, ecc.
Con il termine “attività lavorativa” si intende sia una operazione concreta (ad esempio la trasformazione di un pezzo o la verniciatura o l’assemblaggio) che astratta (ad esempio la realizzazione di un disegno o un progetto o un documento), sia manuale (ossia senza l’assistenza di macchine ad esempio la verniciatura a pennello o il prelievo di un pezzo dal magazzino) che assistita da macchine (ad esempio la supervisione di una macchina a controllo numerico oppure la redazione di un documento al PC). L’attività lavorativa può inoltre essere specifica per un determinato risultato produttivo (e.g. attrezzaggio macchina, cambio pezzo, lavorazione pezzo quale fresatura, etc.) oppure più generale (manutenzione, pulizia, etc.).
Con il termine ‘postazione di lavoro’ si intende un luogo in cui viene eseguita almeno una attività lavorativa specifica (come montaggio, fresatura, prelievo pezzi, disegno meccanico, etc.). Esempi di “postazioni di lavoro” sono un magazzino (o una postazione in magazzino), una scrivania con computer in ufficio, una macchina utensile in officina, una postazione lungo una catena di montaggio, ecc. Una postazione di lavoro può anche coincidere con un prodotto complesso e/o esteso, che richiede attività lavorative diverse (e.g. identificabili tramite il primo dispositivo di identificazione) e da parte di diversi operatori (e.g. un impianto, un macchinario da realizzare, etc.).
Il termine “risultato produttivo” denota il prodotto di una o più attività lavorative. Esso può ad esempio coincidere con un ordine (o commessa) ricevuto da un cliente. Esempio di risultati produttivi sono un insieme di pezzi identici sottoposti alle stesse attività lavorative, oppure un insieme sfuso di pezzi eterogenei sottoposti alla stessa attività lavorativa, come il reperimento a magazzino, oppure un prodotto complesso ottenuto per assemblaggio di una pluralità di pezzi eterogenei.
La presente invenzione può presentare una o più delle seguenti caratteristiche preferite. Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione è programmabile, ad esempio tramite un ingresso di programmazione. In tal modo si può personalizzare ciascun dispositivo allo specifico sistema o postazione di lavoro nella configurazione iniziale e/o adattarlo a successivi cambiamenti.
Preferibilmente detto primo dispositivo di identificazione è passivo (ossia privo di elementi autoalimentati). In tal modo si evita qualsiasi problema di alimentazione.
Preferibilmente ciascun primo dispositivo di identificazione contiene un primo identificativo rappresentativo di detto specifico risultato produttivo.
Preferibilmente detto primo dispositivo di identificazione è riconfigurabile in quanto detto primo identificativo può essere riscritto più volte in successione per identificare diversi risultati produttivi. In tal modo si riducono i costi in quanto si possono riutilizzare i primi dispositivi.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un lettore configurato per leggere il primo identificativo quando il rispettivo primo dispositivo di identificazione è all’interno della prima area di prossimità.
Preferibilmente detta prima area di prossimità è costituita da un insieme di punti spaziali che distano da detto lettore meno di venti centimetri, più preferibilmente meno di un centimetro.
Preferibilmente il primo dispositivo di identificazione comprende un RFID o un codice a barre (lineare o bidimensionale, e.g. un codice QR). In tal modo si utilizza una tecnologia a basso costo e affidabile.
In una forma realizzativa detto primo dispositivo di identificazione è un’etichetta adesiva che tipicamente è incollata ad un foglio di lavorazione del rispettivo risultato produttivo. In tal modo il sistema si adatta facilmente al processo produttivo tradizionale che impiega fogli di lavorazione.
In una ulteriore forma realizzativa detto primo dispositivo di identificazione è un corpo solido, ad esempio in plastica, accoppiabile magneticamente al dispositivo di acquisizione. In tal modo il primo dispositivo di identificazione rimane comodamente in posizione per consentire la rilevazione della sua presenza nella prima area di prossimità. Preferibilmente detto secondo dispositivo di identificazione è attivo e contiene una fonte di alimentazione interna. In tal modo il suo funzionamento è indipendente dalla posizione occupata all’interno dell’ambiente di lavoro e può avere una sufficiente portata spaziale. Preferibilmente ciascun secondo dispositivo di identificazione è indossato, in uso, da detto rispettivo specifico operatore. In tal modo il rilevamento del secondo dispositivo implica direttamente la presenza dell’operatore.
Preferibilmente ciascun secondo dispositivo di identificazione contiene un secondo identificativo rappresentativo di detto specifico operatore.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un ricevitore configurato per ricevere il secondo identificativo da detto secondo dispositivo di identificazione quando quest’ultimo è all’interno della seconda area di prossimità.
Preferibilmente detta seconda area di prossimità è costituita da una o più porzioni, almeno una delle quali è costituita da un insieme di punti spaziali che distano da detto ricevitore meno di un raggio di prossimità, più preferibilmente configurabile. Preferibilmente detto raggio di prossimità è maggiore o uguale a 0.1 m, più preferibilmente maggiore o uguale a 0.5 m, e/o minore o uguale 12 m, più preferibilmente minore o uguale a 6 m, ancor più preferibilmente minore o uguale a 3 metri. Preferibilmente ciascuna seconda area di prossimità è configurata in modo da non sovrapporsi a seconde aree di prossimità limitrofe. Preferibilmente ciascuna seconda area di prossimità è implementata configurando opportunamente detto dispositivo di acquisizione, e/o detto secondo dispositivo di identificazione, e/o introducendo schermature di tipo meccanico. In tal modo vantaggiosamente la seconda area di prossimità viene fatta coincidere in modo flessibile con lo spazio entro cui permane l’operatore o gli operatori che svolge/ono attività lavorative nella rispettiva postazione di lavoro, evitando o limitando interferenze tra postazioni di lavoro vicine.
Preferibilmente almeno un dispositivo di acquisizione comprende uno o più ripetitori distinti e separati dal resto di detto almeno un dispositivo di acquisizione, ciascun ripetitore essendo configurato per rilevare ciascun secondo dispositivo di identificazione durante tutta una permanenza di detto secondo dispositivo di identificazione entro una rispettiva porzione di detta seconda area di prossimità, detta porzione di seconda area di prossimità (preferibilmente sferica con un rispettivo raggio di prossimità come sopra definito) essendo associata a detto ciascun ripetitore, dove ciascun ripetitore è configurato per inviare, preferibilmente con un collegamento senza fili, al resto del dispositivo di acquisizione un segnale di ripetizione rappresentativo di detta permanenza di detto secondo dispositivo di identificazione entro detta rispettiva porzione di seconda area di prossimità. In tal modo è possibile implementare la seconda area di prossimità in modo ancor più flessibile, con geometrie diverse da quella circolare e/o non connesse, e si mitiga il problema delle interferenze e/o sovrapposizioni di seconde aree associate a dispositivi di acquisizione diversi.
Preferibilmente il secondo dispositivo di identificazione comprende un emettitore RF e detto ricevitore è un ricevitore RF. In tal modo si utilizza una tecnologia a basso costo e affidabile.
Preferibilmente il secondo dispositivo di identificazione è riconfigurabile in quanto detto secondo identificativo può essere riscritto più volte in successione per identificare diversi operatori. In tal modo si può riutilizzare il dispositivo.
Preferibilmente una o più di dette postazioni di lavoro comprende almeno una macchina produttiva adatta ad eseguire una specifica attività lavorativa di dette tipologie di attività lavorative. Esempi di macchine produttive e di rispettive specifiche attività lavorative sono il tornio e la tornitura, la fresa e la fresatura, il computer e il disegno tecnico, etc.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un sensore di funzionamento configurato per rilevare il funzionamento o meno della macchina produttiva. Più preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un cavo di collegamento, ad esempio bipolare, (destinato ad essere) collegato ad un interruttore di funzionamento di una macchina produttiva, quando detta macchina produttiva è presente nella rispettiva postazione di lavoro, e il sensore di funzionamento è collegato a detto cavo di collegamento. Preferibilmente detto rispettivo segnale di informazione è rappresentativo di un cambiamento di stato di un rispettivo segnale di uscita di detto sensore di funzionamento. In tal modo il dispositivo rileva e trasmette automaticamente gli eventi di avvio e fermo della macchina produttiva, da cui il sistema può ricavare le durate di detta specifica attività lavorativa.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un indicatore di stato di detto sensore di funzionamento, più preferibilmente detto indicatore è di tipo luminoso e/o acustico. In tal modo è possibile una verifica immediata del funzionamento del sensore di funzionamento da parte dell’operatore.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un primo sensore atto a generare un primo segnale di uscita, più preferibilmente a due stati. Preferibilmente detto rispettivo segnale di informazione è rappresentativo di un istante temporale di cambio di stato di detto primo segnale di uscita, e il sistema (ad esempio detto ciascun dispositivo di acquisizione e/o detta unità di raccolta) è configurato per determinare da detto istante temporale di cambio di stato del primo segnale di uscita un istante temporale in cui un pezzo previsto dal rispettivo risultato produttivo incomincia ad essere sottoposto ad una o più attività lavorative presso la rispettiva postazione di lavoro. In tal modo tramite l’attivazione in sequenza del primo sensore il sistema acquisisce le attività lavorative, i relativi tempi di lavorazione e i relativi operatori associati a ciascun pezzo della pluralità di pezzi previsti dal risultato produttivo.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un primo bottone collegato a detto primo sensore per cambiare uno stato di detto primo segnale di uscita in corrispondenza di una attivazione di detto primo bottone. In tal modo l’operatore può immettere manualmente nel dispositivo di acquisizione l’istante di inizio lavorazione di ogni pezzo.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un secondo sensore atto a generare un secondo segnale di uscita, più preferibilmente a due stati. Preferibilmente detto rispettivo segnale di informazione è rappresentativo di un istante temporale di cambio di stato di detto secondo segnale di uscita, e il sistema (ad esempio detta unità di raccolta e/o detto ciascun dispositivo di acquisizione) è configurato per determinare da detto istante temporale di cambio di stato del secondo segnale di uscita una tipologia di attività lavorativa selezionata tra una pluralità di predefinite tipologie di attività lavorative effettuabili presso la rispettiva postazione di lavoro (ad esempio attrezzaggio, manutenzione, pulizia, etc.). Tipicamente le predefinite tipologie di attività lavorative non comprendono l’attività lavorativa specifica della macchina (che viene invece tipicamente rilevata dal sensore di funzionamento). In tal modo il sistema acquisisce la tipologia di attività lavorativa in esecuzione, diversa da quella specifica, e i relativi tempi, in particolare in assenza di primi dispositivi di identificazione nella prima area di prossimità (ossia attività lavorative non direttamente collegate ad uno specifico risultato produttivo). Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un secondo bottone collegato a detto secondo sensore per cambiare uno stato di detto secondo segnale di uscita in corrispondenza di una attivazione di detto secondo bottone. In tal modo l’operatore può selezionare manualmente l’attività lavorativa corrente extra-risultato produttivo, tramite ripetute azioni sul secondo bottone.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende uno schermo di visualizzazione, il dispositivo essendo programmato per mostrare sullo schermo di visualizzazione una pluralità di informazioni rappresentative di uno o più dei seguenti: primo identificativo associato al rispettivo primo dispositivo di identificazione presente nella prima area di prossimità, uno o più secondi identificativi associati ai rispettivi secondi dispositivi di identificazione presenti nella seconda area di prossimità, numero progressivo del pezzo in lavorazione della pluralità di pezzi previsti dal risultato produttivo associato a detto primo identificativo e tipologia di attività lavorativa correntemente selezionata all’interno di detta pluralità di predefinite tipologie di attività lavorative. In tal modo l’operatore può verificare la consistenza dei dati acquisiti dal dispositivo.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un’unità di controllo configurata e programmata per ricevere rispettivi segnali di uscita da detti lettore e ricevitore, e più preferibilmente da uno o più tra detti sensore di funzionamento, primo sensore e secondo sensore, e per creare, in funzione di detti rispettivi segnali di uscita, un oggetto informatico adatto al trasferimento a detta unità di raccolta. Preferibilmente detto oggetto informatico viene trasportato da detto segnale di informazione. In tal modo i dati assumono una forma compatta e sintetica, adatta al successivo invio ed elaborazione.
Preferibilmente detto rispettivo segnale di informazione contiene un terzo identificativo rappresentativo di detto ciascun dispositivo di acquisizione. Preferibilmente detta unità di controllo ha in memoria detto terzo identificativo. In tal modo i dati inviati vengono agevolmente associati al dispositivo che li ha raccolti.
Preferibilmente detto rispettivo segnale di informazione (più preferibilmente detto oggetto informatico) contiene informazioni rappresentative di uno o più di detti primi dispositivi di identificazione (più preferibilmente un primo identificativo) presente in detta prima area di prossimità e di uno o più di detti secondi dispositivi di identificazione (più preferibilmente di detti secondi identificativi) presente/i in detta seconda area di prossimità, e più preferibilmente di uno o più tra detto terzo identificativo, uno stato di funzionamento di detta macchina produttiva, un numero progressivo di pezzo correntemente in lavorazione, e un’attività lavorativa correntemente selezionata tra dette predefinite attività lavorative.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un’unità di trasmissione atta a trasmettere detti segnali di informazione a detta unità di raccolta. Preferibilmente detta unità di trasmissione è basata su una tecnologia wireless secondo lo standard IEEE 802.11. Preferibilmente l’unità di trasmissione è una scheda convertitrice di segnale da seriale a wireless, ad esempio di tipo ESP-8266-01, adatta a collegarsi ad una rete IEEE 802.11 prestabilita e inviare gli oggetti creati ad un determinato indirizzo (ad esempio tramite protocollo TCP/IP oppure FTP) accessibile a detta unità di raccolta.
Preferibilmente i segnali di informazione non trasportano informazioni temporali generate dai dispositivi di acquisizione e riferite al tempo reale e il sistema di acquisizione (più preferibilmente detta unità di raccolta) è programmato per ricavare dette informazioni temporali riferite al tempo reale dall’istante reale in cui detti segnali di informazione vengono ricevuti da detta unità di raccolta. Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione (più preferibilmente l’unità di controllo) è programmato per creare detto rispettivo segnale di informazione (più preferibilmente detto oggetto informatico) e per trasmetterlo all’unità di raccolta solamente al verificarsi di un cambio di stato di uno di detti primi e secondi dispositivi di identificazione rispetto ad una loro presenza entro rispettivamente la prima e seconda area di prossimità (più preferibilmente solamente al verificarsi di un cambio di stato di uno di detti rispettivi segnali di uscita dal lettore, dal ricevitore e dai sensori). Preferibilmente detto oggetto informatico non contiene alcuna informazione rappresentativa di un istante reale in cui è avvenuto detto cambio di stato. Preferibilmente detto sistema di acquisizione (più preferibilmente detta unità di raccolta) è programmato per determinare un istante reale in cui è avvenuto detto cambio di stato in funzione dell’istante reale in cui detto oggetto informatico viene ricevuto da detta unità di raccolta. In tal modo, grazie al fatto che i segnali di informazione non trasportano informazioni temporali generate dai dispositivi di acquisizione, non è necessario che i dispositivi di acquisizione siano sincronizzati con il tempo reale, e il sistema risulta semplice. D’altro canto, i tempi di ricezione del contenuto dei segnali di informazione forniscono le informazioni temporali utili a determinare le rispettive durate degli intervalli temporali tra successivi cambi di stato.
Preferibilmente detta unità di raccolta ha in memoria una pluralità di terzi identificativi rappresentativi rispettivamente di detta pluralità di dispositivi di acquisizione, una tipologia di postazione di lavoro associata a ciascun terzo identificativo, una tipologia di specifica attività lavorativa associata a ciascun terzo identificativo, e una tipologia di operatore associata a ciascun secondo identificativo. In tal modo l’unità di raccolta può ricavare dettagliati dati di produzione dai segnali di informazione.
Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione saranno ulteriormente chiariti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme realizzative, presentate a titolo esemplificativo e non limitativo, della presente invenzione.
La descrizione dettagliata che segue si riferisce alle figure allegate, in cui:
- la figura 1 mostra uno schema, in termini di blocchi logici, dell’architettura di un sistema di acquisizione secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra uno schema strutturale, in termini di blocchi logici, di un dispositivo di acquisizione ricompreso nel sistema secondo la presente invenzione;
- la figura 3 mostra schematicamente l’aspetto esteriore di un dispositivo di acquisizione ricompreso nel sistema secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero di riferimento 1 è indicato un sistema per acquisizione di dati di produzione da un ambiente di lavoro 2 secondo la presente invenzione.
Nell’ambiente di lavoro una pluralità di operatori 3 conduce una pluralità di tipologie di attività lavorative. L’ambiente di lavoro comprende una pluralità di postazioni di lavoro 4 ciascuna dedicata ad almeno una di dette attività lavorative. Tipicamente ciascuna attività lavorativa viene effettuata in almeno una postazione di lavoro e una o più di dette postazioni di lavoro 4 (nell’esempio mostrato le postazioni 4’ e 4’’) comprende almeno una macchina produttiva 11, come ad esempio un tornio, una fresa, un PC, etc., adatta ad eseguire una specifica attività lavorativa.
Il sistema comprende una pluralità di dispositivi di acquisizione 5, ciascuno associato ad una rispettiva postazione di lavoro 4, preferibilmente in una posizione facilmente accessibile al rispettivo operatore.
Il sistema 1 comprende una pluralità di primi dispositivi di identificazione 6 ciascuno contenente un primo identificativo rappresentativo di uno specifico risultato produttivo. Il primo identificativo è rilevato dal dispositivo di acquisizione 5 quando il primo dispositivo di identificazione 6 si trova all’interno di una prima area di prossimità 8 (nell’esempio mostrato di forma sferica). Esemplarmente il primo dispositivo di identificazione 6 è un RFID e la prima area di prossimità ha un raggio di pochi millimetri.
Il sistema 1 comprende una pluralità di secondi dispositivi di identificazione 7 ciascuno contenente un secondo identificativo rappresentativo di uno specifico operatore 3. In uso, ciascun secondo dispositivo di identificazione è indossato da un rispettivo operatore durante la sua attività lavorativa.
Il secondo identificativo è rilevato dal dispositivo di acquisizione 5 quando il secondo dispositivo di acquisizione si trova all’interno di una seconda area di prossimità 9. Esemplarmente la seconda area di prossimità 9 consiste in un’unica porzione di spazio sferico centrato sul dispositivo di acquisizione 5 oppure in una pluralità di porzioni sferiche (9’, 9’’) ciascuna avente ad esempio raggio di circa due metri. Ciascuna seconda area di prossimità 9 è configurata in modo da permettere la rilevazione del secondo identificativo di ciascun operatore 3 che sta lavorando presso la rispettiva postazione di lavoro 4, senza rilevare operatori presso seconde aree di prossimità limitrofe. La configurazione avviene programmando opportunamente il rispettivo dispositivo di acquisizione 5 e/o il secondo dispositivo di identificazione e/o introducendo schermature (non mostrate) di tipo meccanico tra le postazioni di lavoro. Nell’esempio mostrato in figura 1, un dispositivo di acquisizione 5 comprende un ripetitore 5’ distinto e distante dal resto 5’’ del dispositivo di acquisizione. In uso, il ripetitore 5’ rileva ciascun secondo dispositivo di identificazione 7 durante tutta la sua permanenza entro la rispettiva porzione 9’ di seconda area di prossimità 9, centrata sul ripetitore 5’, ed invia con tecnologia senza fili al resto 5’’ del dispositivo di acquisizione 5 un segnale di ripetizione rappresentativo della permanenza del secondo dispositivo di identificazione 7 entro la rispettiva porzione 9’ di seconda area di prossimità.
Il sistema comprende un’unità di raccolta 10 (ad esempio un server) configurata per ricevere segnali di informazione dai dispositivi di acquisizione 5 mediante un collegamento di telecomunicazione, preferibilmente senza fili.
I dispositivi di acquisizione sono programmabili tramite il cavo di programmazione 14. Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un lettore 13 configurato per leggere il primo identificativo dal primo dispositivo di identificazione 6, quando quest’ultimo è all’interno della prima area di prossimità. Preferibilmente il lettore 13 è un lettore/scrittore di RFID.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un ricevitore 12 configurato per ricevere il secondo identificativo dal secondo dispositivo di identificazione 7 quando quest’ultimo è all’interno della seconda area di prossimità. Il ricevitore 12 può essere ad esempio un ricevitore RF (in tal caso il secondo dispositivo di identificazione 7 è un emettitore RF).
Nel caso di utilizzo di uno o più ripetitori 5’, il dispositivo di acquisizione 5 comprende un ulteriore ricevitore 12’ configurato per ricevere il secondo identificativo dal ripetitore 5’ quando il secondo identificativo è all’interno della rispettiva porzione 9’ di seconda area di prossimità. Il ricevitore 12’ può essere ad esempio un ricevitore RF (in tal caso il ripetitore 5’ è un emettitore RF). Ove ricorre, per ‘ricevitore’ si intende l’insieme del ricevitore 12 e dell’ulteriore ricevitore 12’.
Possibili tecnologie di implementazione del rilevamento del primo e/o secondo identificativo sono la trasmissione RFID ATTIVA, la trasmissione ad infrarossi, la trasmissione RF, la trasmissione ad onde sonore, il riconoscimento per elaborazione di immagini digitali, il Wi-Fi, il Bluetooth, il codice QR, il riconoscimento di impronte digitali o altri parametri biologici (per il secondo identificativo), etc.
Tipicamente ciascun dispositivo di acquisizione 5 è dotato di un cavo di alimentazione 22, ad esempio in corrente continua. In aggiunta o alternativa il dispositivo 5 può comprendere una batteria di alimentazione (non mostrata) per il funzionamento indipendente.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione 5 comprende un cavo di collegamento 15, ad esempio bipolare, collegato ad un interruttore di funzionamento di una macchina produttiva 11 presente nella rispettiva postazione di lavoro, e un sensore di funzionamento 16 collegato al cavo di collegamento per rilevare il funzionamento o meno della macchina produttiva e generare un rispettivo segnale di uscita 29 il cui stato è rappresentativo dello stato di funzionamento della macchina 11.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione 5 comprende un indicatore di stato 17 del sensore di funzionamento 16, ad esempio di tipo luminoso e/o acustico.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione 5 comprende un primo sensore 18 atto a generare un primo segnale di uscita 19, preferibilmente a due stati.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione 5 comprende un secondo sensore 20 atto a generare un secondo segnale di uscita 21
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende un primo bottone 26 collegato al primo sensore 18 per cambiare lo stato del primo segnale di uscita 19 in corrispondenza di una attivazione del primo bottone e un secondo bottone 27 collegato al secondo sensore 20 per cambiare lo stato del secondo segnale di uscita 21 in corrispondenza di una attivazione del secondo bottone.
Ad esempio il primo e/o secondo bottone possono essere bottoni meccanici, e i rispettivi sensori interruttori elettrici, oppure bottoni virtuali, ad esempio visualizzati su un dispositivo di visualizzazione 23 di tipo sensibile al tatto (‘touchscreen’).
In ulteriori forme realizzative non mostrate, il primo e/o secondo sensore 18, 20 possono essere sensori vocali (per un comando vocale da parte dell’operatore), oppure ottici o di prossimità (per un comando con il semplice movimento delle mani).
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione comprende uno schermo di visualizzazione 23 (ad esempio LCD) che permette a ogni operatore di verificare la consistenza dei dati acquisiti dal dispositivo di acquisizione, tra cui il primo identificativo associato al rispettivo primo dispositivo di identificazione presente nella prima area di prossimità, uno o più secondi identificativi associati ai rispettivi secondi dispositivi di identificazione presenti nella seconda area di prossimità, il numero progressivo del pezzo in lavorazione della pluralità di pezzi previsti dal risultato produttivo e la tipologia di attività lavorativa attualmente selezionata.
Preferibilmente il dispositivo di acquisizione comprende un ulteriore bottone 28 (ad esempio simile ai bottoni 26, 27) con un rispettivo sensore (non mostrato, ad esempio simili ai sensori 18, 20) atto a generare un rispettivo segnale di uscita.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione 5 comprende un’unità di controllo 24 configurata e programmata per ricevere i rispettivi segnali di uscita generati dal lettore 13 (segnale 31), dal ricevitore 12 o 12’ (segnale 30 ricavato in logica OR dai ricevitori 12 e 12’), e preferibilmente da detto sensore di funzionamento 16 (segnale 29), dal primo sensore 18 (primo segnale 19), secondo sensore 20 (secondo segnale 21) e ulteriore sensore associato al bottone 28, e creare, in funzione di detti rispettivi segnali di uscita, un oggetto informatico adatto al trasferimento a detta unità di raccolta 10. Preferibilmente l’unità di elaborazione è configurata e programmata per creare l’oggetto solamente al verificarsi di un cambio di stato di uno di detti rispettivi segnali di uscita.
Preferibilmente l’unità di controllo ha in memoria un terzo identificativo rappresentativo del rispettivo dispositivo di acquisizione.
Preferibilmente ciascun dispositivo di acquisizione 5 comprende un’unità di trasmissione 25 atta a trasmettere i segnali di informazione all’unità di raccolta 10.
Esemplarmente l’unità di trasmissione 25 è una scheda convertitrice di segnale da seriale a wireless, ad esempio di tipo ESP-8266-01, adatta a collegarsi ad una rete IEEE 802.11 prestabilita e inviare gli oggetti creati ad un determinato indirizzo tramite protocollo TCP/IP accessibile all’unità di raccolta 10.
Esempi di funzionamento, in uso, del sistema di acquisizione 1 sono di seguito descritti. In un primo esempio, la postazione di lavoro 4’ comprende una macchina produttiva 11 ad esempio una macchina fresatrice a controllo numerico, dove l’attività lavorativa specifica è la fresatura, e il risultativo produttivo è costituito da due pezzi identici sottoposti alla medesima attività di fresatura. L’unità di raccolta 10 è stata configurata in modo da associare allo specifico dispositivo di acquisizione 5 (in particolare al suo terzo identificativo) la specifica area di lavoro 4’ e la rispettiva specifica attività lavorativa e/o le attività lavorative eseguibile/i presso quell’area di lavoro. Inoltre l’unità di raccolta ha in memoria una descrizione della tipologia di operatore associata a ciascun secondo identificativo.
In uno stato iniziale, la macchina 11 non è in funzione (sebbene possa essere accesa), nessun operatore 3 è nella seconda area di prossimità 9 e nessun primo identificativo è nella prima area di prossimità 8. Tipicamente, in tale stato stazionario, il dispositivo di acquisizione 5 non invia alcun segnale di informazione all’unità di controllo.
Quando un operatore 3 si avvicina alla postazione di lavoro 4’ ed entra nella seconda area di prossimità 9 (ad esempio la porzione 9’’), il dispositivo di acquisizione 5 ne rileva la presenza. Ad esempio, il secondo dispositivo di identificazione 7 invia continuamente un opportuno segnale contenente il secondo identificativo, che (quando entro la porzione di seconda area 9’’) viene riconosciuto dal ricevitore 12, il quale a sua volta genera ed invia un rispettivo segnale di uscita 30, contenente il secondo identificativo rilevato, all’unità di controllo 24.
In tal caso, l’unità di controllo crea un file dati e trasmette un segnale di informazione che trasporta il file dati all’unità di raccolta, contenente in particolare l’informazione di cambio di stato del segnale di uscita 30. Ad esempio, il file dati è di tipo csv, ossia valori separati da virgole, contenente un’unica stringa con un predeterminato numero di campi, esemplarmente sette.
Nella tabella sottostante è esemplarmente rappresentata una sequenza temporale di file dati, ciascuno dei quali corrisponde ad una riga della tabella. La numerazione progressiva delle righe della tabella segue la sequenza temporale dei file dati.
# riga Campo #1 Campo #2 Campo #3 Campo #4 Campo #5 Campo #6 Campo #7
1 ID3 ID2 ON 0
2 ID3 ID2 ID1 ON 0
3 ID3 ID2 ID1 1 1
4 ID3 ID2 ID1 ON 1
5 ID3 ID2 ID1 OFF 1
6 ID3 ID1 OFF 1
7 ID3 ID2 ID1 ON 1
8 ID3 ID2 ID1 1 2
9 ID3 ID2 ID1 ON 2
10 ID3 ID2 ID1 OFF 2
11 ID3 ID1 OFF 2
12 ID3 ID2 ID1 ON 2
13 ID3 ID2 ID1 OFF 2
14 ID3 ID2 OFF 2
I simboli usati in tabella denotano:
ID3 uno specifico terzo identificativo
ID2 uno specifico secondo identificativo
ID1 uno specifico primo identificativo
Un campo lasciato vuoto in tabella denota un corrispondente campo lasciato vuoto nel file dati.
Come si vede in tabella, esemplarmente i sette campi sono dedicati a contenere rispettivamente: (campo#1) il terzo identificativo ID3 (preferibilmente sempre), (campo#2) il secondo identificativo ID2 che entra nella, o esce dalla, seconda area di prossimità, (campo#3) il primo identificativo ID1 che entra nella, o esce dalla, prima area di prossimità, (campo#4) uno tra due simboli (nell’esempio ON/OFF) indicativi rispettivamente dell’evento di ingresso nella, o uscita dalla, seconda area di prossimità dell’ID2 riportato nel campo#2, (campo#5) uno tra due simboli (nell’esempio ON/OFF) indicativi rispettivamente dell’evento di ingresso nella, o uscita dalla, prima area di prossimità dell’ID1 riportato nel campo#3, (campo#6) uno tra cinque simboli (nell’esempio ON, OFF, 1, 2, 3) che identificano rispettivamente quale sensore/bottone ha causato l’invio del file dati tra il sensore di funzionamento (in due stati ON/OFF), il primo sensore 18/primo bottone 26 (1), il secondo sensore 20/secondo bottone 27 (2) e l’ulteriore sensore/terzo bottone 28 (3), (campo#7) il numero progressivo di pezzo correntemente visualizzato sul display 23.
Nell’esempio, ai fini di inviare l’informazione di cambio di stato del segnale di uscita 30 (riga 1 della tabella), il campo#2 del file csv viene compilato con il secondo identificativo rilevato ID2a e il campo#4 con il simbolo ON. L’unità di raccolta riconosce così l’ingresso del secondo identificativo ID2a all’interno della seconda area di prossimità.
In forme realizzative alternative, l’unità di raccolta riconosce tale ingresso confrontando il file csv ricevuto con il file csv da ultimo ricevuto (ad esempio il file precedente a quello di riga 1 ha il campo#2 vuoto). Per evitare una rilevazione di presenza accidentale, l’unità di controllo 24 preferibilmente esegue un controllo di consistenza temporale della presenza del secondo dispositivo di identificazione 7, generando ed inviando il file dati solo dopo un predeterminato numero di rilevazioni consistenti consecutive.
Dopo il ricevimento del file dati (ad esempio dopo il salvataggio del file dati in un indirizzo tramite protocollo TCP/IP nella memoria dell’unità di raccolta), l’unità di raccolta ne elabora le relative informazioni e in particolare, determina l’istante temporale reale (con una approssimazione data dalle logiche di creazione, trasmissione ed elaborazione del file dati) in cui è avvenuto il cambio di stato del segnale di uscita 30. In funzione della specifica postazione di lavoro 4’ e dello specifico operatore 3 rilevato, nonché eventualmente della sequenza precedentemente ricevuta dei simboli ‘3’ nel campo#6 (che determina la selezione di un’attività extra-risultato produttivo), l’unità di raccolta determina la tipologia di attività lavorativa che viene iniziata in tale istante temporale reale, ad esempio l’attività di configurazione della postazione di lavoro 4’.
In una forma realizzativa preferita, il file dati non contiene alcuna informazione rappresentativa di tale istante reale del cambio di stato, ossia nessun campo è dedicato a contenere tale istante reale. Poiché l’unità di controllo 24 crea e trasmette il file dati solamente al verificarsi di un qualsiasi cambio di stato di uno dei rispettivi segnali di uscita, l’unità di raccolta 10 può determinare l’istante reale in cui l’operatore 3 è entrato nell’area di prossimità 9 in funzione dell’istante reale in cui il file dati viene ricevuto da detta unità di raccolta (ad esempio l’istante reale in cui il file è stato salvato nella memoria dell’unità di raccolta).
In forme realizzative alternative, il file dati può contenere più stringhe ciascuna creata al verificarsi di un cambio di stato e ciascuna contenente un’informazione di intervallo temporale trascorso tra la stringa e la stringa precedente. L’unità di controllo utilizza tali intervalli, unitamente all’istante di ricezione del file, per ricavare i corrispondenti istanti reali.
In forme realizzative alternative, l’unità di controllo associa i dati ricevuti al dispositivo di acquisizione di origine, alternativamente o in aggiunta al terzo identificativo ID3 ricevuto nel segnale di informazione, attraverso una identificazione di ciascun dispositivo di acquisizione per mezzo del rispettivo canale di comunicazione (ad esempio dedicando una rispettiva frequenza o slot temporale ad ogni dispositivo) oppure per mezzo di cifrature dedicate oppure ancora dedicando indirizzi FTP a ciascun dispositivo.
Quando l’operatore 3 (o altro operatore) avvicina il primo dispositivo di identificazione 6 (ad esempio il foglio di produzione, o un badge calamitato, che accompagna il risultato produttivo di cui si sta occupando), il dispositivo di acquisizione 5 ne rileva la presenza, e crea e trasmette all’unità di raccolta il file csv della riga 2 della tabella, in cui il campo#3 contiene il primo identificativo rilevato ID1 e il campo#5 il simbolo ON. Si osserva che sebbene la riga 2, ai fini di ridondanza, contenga ancora l’ID2a, ciò non è necessario per il funzionamento del sistema.
L’unità di raccolta elabora l’informazione e determina l’istante temporale di inizio delle lavorazioni previste per lo specifico risultato produttivo, in particolare l’inizio dell’attività lavorativa di attrezzaggio della macchina fresatrice 11.
Ultimato l’attrezzaggio, l’operatore aziona il sensore 18 premendo il primo bottone 26. Il dispositivo di acquisizione genera e trasmette il file della riga 3 dove il simbolo 1 nel campo#6 indica che è stato premuto il primo bottone e il numero 1 nel campo#7 indica che il display visualizza il pezzo numero uno.
L’unità di raccolta, alla ricezione del file, determina l’istante reale in cui ha inizio l’attività lavorativa di caricamento del primo pezzo.
L’operatore quindi avvia il macchinario, che comincia la lavorazione automatica del primo pezzo. Il sensore di funzionamento 16 genera il segnale di uscita 29 rappresentativo del funzionamento della macchina e l’unità di controllo crea il file della riga 4 dove ON nel campo#6 indica appunto lo stato di macchina in funzione. L’unità di raccolta, alla ricezione del file, determina l’istante reale in cui ha inizio l’attività lavorativa specifica di fresatura sul primo pezzo, ha termine l’attività di caricamento pezzo da parte dell’operatore e ha inizio l’attività lavorativa di controllo della fresatura automatica da parte dell’operatore. Nel caso l’operatore esca dalla seconda area di prossimità dall’area di lavoro durante il funzionamento della macchina, il dispositivo 5 ne registra l’allontanamento tramite il ricevitore 12 e il segnale di uscita 30. Il rispettivo file dati generato è mostrato nella riga 5, dove OFF in campo#5 indica appunto l’uscita dalla seconda area di prossimità di ID2a. L’unità di raccolta determina così l’istante di fine attività di controllo della fresatura e di inizio di un’attività generica da parte dell’operatore.
Successivamente il dispositivo 5 genera e trasmette il file della riga 6, dove OFF in campo#6 indica l’arresto della macchina 11 (da cui l’unità di raccolta ricava l’istante di termine della fresatura del primo pezzo), e il file della riga 7 (ritorno di ID2a alla postazione di lavoro e inizio dell’attività di controllo della fresatura da parte dell’operatore).
Terminato di scaricare il primo pezzo, l’operatore preme nuovamente il primo bottone 26 e il dispositivo di acquisizione genera e trasmette il file della riga 8 dove il simbolo 1 nel campo#6 indica che è stato premuto il primo bottone e il numero 2 nel campo#7 indica che il display visualizza il pezzo numero due. L’unità di raccolta ricava quindi l’istante reale in cui ha inizio l’attività lavorativa di caricamento del secondo pezzo da parte dell’operatore.
Analogamente a quanto descritto sopra, seguono le fasi di inizio l’attività lavorativa specifica di fresatura sul secondo pezzo (riga 9), allontanamento dell’operatore (riga 10), termine fresatura (riga 11) e ritorno operatore (riga 12).
Una volta completato lo scarico del secondo (e ultimo) pezzo, l’operatore toglie il primo dispositivo di identificazione dalla prima area di prossimità e viene creato il file di riga 13 da cui il sistema registra automaticamente l’istante di temine delle attività svolte dalla postazione di lavoro 4’ sul particolare risultato produttivo.
La riga 14 viene generata all’allontanamento dell’operatore (termine attività di configurazione della postazione di lavoro 4’ da parte dell’operatore).
Al termine del processo di raccolta dati, l’unità di raccolta ha ricevuto tutte le informazioni necessarie a ricavare i dati di produzione.
Nell’eventualità di pressione del bottone 28, il dispositivo 5 non crea alcun file dati, ma aggiorna in memoria il numero progressivo di pezzo in lavorazione, incrementandolo di tante unità quante volte viene premuto il bottone 28. Alla creazione del successivo file dati, il campo#7 conterrà tale numero progressivo aggiornato. In tal modo l’operatore può ovviare ad una discrepanza tra numero di pezzo in lavorazione e numero visualizzato (dovuta ad esempio ad una omessa azione sul primo bottone).
In una seconda ipotesi l’attività lavorativa eseguita è di tipo manuale e viene eseguita presso una postazione di lavoro 4’’’ priva di macchinari automatici. In tal caso il sensore di funzionamento rimane inattivo, e inoltre la raccolta di informazioni può essere limitata alla permanenza in prossimità dell’area di lavoro specifica di ciascun operatore per uno specifico risultato produttivo (quindi senza l’utilizzo dei bottoni 26, 27 e 28).
In una terza ipotesi l’area di lavoro è molto estesa (ad esempio una parte di un magazzino) quindi è poco utile registrare l’allontanamento dell’operatore: in questo caso il sistema registra inizialmente la presenza dell’operatore in coincidenza con uno specifico primo identificativo di un risultato produttivo da eseguire. Eventuali allontanamenti successivi vengono ignorati, finché il dispositivo di acquisizione 5 non rileva più il primo identificativo associato al risultato produttivo. A quel punto il sistema registra il termine della lavorazione (coincidente con l’assenza sia di primo che di secondo identificativo all’interno delle rispettive aree di prossimità).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) per acquisizione di dati di produzione in un ambiente di lavoro (2), in cui una pluralità di operatori (3) conduce una pluralità di tipologie di attività lavorative presso una pluralità di postazioni di lavoro (4) al fine di ottenere una pluralità di risultati produttivi, il sistema comprendendo: - una pluralità di dispositivi di acquisizione (5), ciascuno predisposto per essere associato ad una rispettiva postazione di lavoro (4); - una pluralità di primi dispositivi di identificazione (6) ciascuno identificativo di uno specifico risultato produttivo; - una pluralità di secondi dispositivi di identificazione (7) ciascuno identificativo di uno specifico operatore (3); e - un’unità di raccolta (10) configurata per ricevere segnali di informazione da detti dispositivi di acquisizione, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) è configurato per: -rilevare ciascun primo dispositivo di identificazione (6) durante tutta una permanenza di detto primo dispositivo di identificazione entro una prima area di prossimità (8) associata a detto ciascun dispositivo di acquisizione (5); -rilevare ciascun secondo dispositivo di identificazione (7) durante tutta una permanenza di detto secondo dispositivo di identificazione entro una seconda area di prossimità (9) associata a detto ciascun dispositivo di acquisizione (5); -trasmettere a detta unità di raccolta (10) un rispettivo segnale di informazione rappresentativo di una identità di detto ciascun dispositivo di acquisizione (5), della permanenza di detto ciascun primo dispositivo di identificazione (6) in detta prima area di prossimità (8) e di detto ciascun secondo dispositivo di identificazione (7) in detta seconda area di prossimità (9), e dove detta unità di raccolta (10) è programmata per elaborare detti segnali di informazione al fine di ricavare detti dati di produzione, i dati di produzione essendo rappresentativi di una correlazione tra ciascun risultato produttivo e le postazioni di lavoro (4), gli operatori (3), le tipologie e le durate delle attività lavorative che concorrono a produrre detto ciascun risultato produttivo.
  2. 2. Sistema (1) secondo la rivendicazione 1, dove ciascun primo dispositivo di identificazione (6) contiene un primo identificativo rappresentativo di detto specifico risultato produttivo, dove ciascun primo dispositivo di identificazione (6) è passivo e riconfigurabile in quanto detto primo identificativo può essere riscritto più volte in successione per identificare diversi risultati produttivi, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un lettore (13) configurato per leggere il primo identificativo quando il rispettivo primo dispositivo di identificazione (6) è all’interno della prima area di prossimità (8), dove detta prima area di prossimità è costituita da un insieme di punti spaziali che distano da detto lettore meno di venti centimetri, preferibilmente meno di un centimetro, dove detto primo dispositivo di identificazione (6) comprende un RFID o un codice a barre, e dove detto primo dispositivo di identificazione (6) è un’etichetta adesiva incollata ad un foglio di lavorazione del rispettivo risultato produttivo oppure è un corpo solido accoppiabile magneticamente al dispositivo di acquisizione.
  3. 3. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun secondo dispositivo di identificazione (7) contiene un secondo identificativo rappresentativo di detto specifico operatore (3), dove ciascun secondo dispositivo di identificazione (7) è attivo e contiene una fonte di alimentazione interna, dove ciascun secondo dispositivo di identificazione è indossato, in uso, da detto rispettivo specifico operatore, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un ricevitore (12) configurato per ricevere il secondo identificativo da detto secondo dispositivo di identificazione (7) quando quest’ultimo è all’interno della seconda area di prossimità (9), dove detta seconda area di prossimità è costituita da una o più porzioni (9, 9’, 9’’), almeno una delle quali (9; 9’’) è costituita da un insieme di punti spaziali che distano da detto ricevitore meno di un raggio di prossimità configurabile, dove detto raggio di prossimità è maggiore o uguale a 0.1 m, preferibilmente maggiore o uguale a 0.5 m, e/o minore o uguale a 12 m, preferibilmente minore o uguale a 6 m, dove ciascuna seconda area di prossimità (9) è configurata in modo da non sovrapporsi a seconde aree di prossimità limitrofe, dove ciascuna seconda area di prossimità è implementata configurando opportunamente detto dispositivo di acquisizione, e/o detto secondo dispositivo di identificazione, e/o introducendo schermature di tipo meccanico, e dove almeno un dispositivo di acquisizione (5) comprende uno o più ripetitori (5’) distinti e separati dal resto (5’’) di detto almeno un dispositivo di acquisizione, ciascun ripetitore (5’) essendo configurato per rilevare ciascun secondo dispositivo di identificazione (7) durante tutta una permanenza di detto secondo dispositivo di identificazione entro una rispettiva porzione (9’) di detta seconda area di prossimità (9), detta rispettiva porzione (9’) di seconda area di prossimità essendo associata a detto ciascun ripetitore (5’), dove ciascun ripetitore è configurato per inviare, preferibilmente con un collegamento senza fili, al resto del dispositivo di acquisizione (5) un segnale di ripetizione rappresentativo di detta permanenza di detto secondo dispositivo di identificazione (7) entro detta rispettiva porzione (9’) di seconda area di prossimità.
  4. 4. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il secondo dispositivo di identificazione (7) comprende un emettitore RF e dove il secondo dispositivo di identificazione è riconfigurabile in quanto può essere riscritto più volte in successione per identificare diversi operatori.
  5. 5. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove una o più di dette postazioni di lavoro (4’, 4’’) comprende almeno una macchina produttiva (11) adatta ad eseguire una specifica attività lavorativa di dette tipologie di attività lavorative, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un sensore di funzionamento (16) configurato per rilevare il funzionamento o meno della macchina produttiva (11), dove ciascun dispositivo di acquisizione comprende un cavo di collegamento (15) destinato ad essere collegato ad un interruttore di funzionamento della macchina produttiva (11), quando detta macchina produttiva è presente nella rispettiva postazione di lavoro, e il sensore di funzionamento (16) è collegato a detto cavo di collegamento (15) e dove detto rispettivo segnale di informazione è rappresentativo di un cambiamento di stato di un rispettivo segnale di uscita (29) di detto sensore di funzionamento (16).
  6. 6. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un primo sensore (18) atto a generare un primo segnale di uscita (19), dove detto rispettivo segnale di informazione è rappresentativo di un istante temporale di cambio di stato di detto primo segnale di uscita, e il sistema (1) è configurato per determinare da detto istante temporale di cambio di stato del primo segnale di uscita (19) un istante temporale in cui un pezzo previsto dal rispettivo risultato produttivo incomincia ad essere sottoposto ad una o più attività lavorative presso la rispettiva postazione di lavoro (4), dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un primo bottone (26) collegato a detto primo sensore (18) per cambiare uno stato di detto primo segnale di uscita (19) in corrispondenza di una attivazione di detto primo bottone.
  7. 7. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un secondo sensore (20) atto a generare un secondo segnale di uscita (21), dove detto rispettivo segnale di informazione è rappresentativo di un istante temporale di cambio di stato di detto secondo segnale di uscita, e il sistema (1) è configurato per determinare da detto istante temporale di cambio di stato del secondo segnale di uscita (21) una tipologia di attività lavorativa selezionata tra una pluralità di predefinite tipologie di attività lavorative effettuabili presso la rispettiva postazione di lavoro (4), dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un secondo bottone (27) collegato a detto secondo sensore (20) per cambiare uno stato di detto secondo segnale di uscita (21) in corrispondenza di una attivazione di detto secondo bottone.
  8. 8. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende uno schermo di visualizzazione (23), il dispositivo (5) essendo programmato per mostrare sullo schermo di visualizzazione una pluralità di informazioni rappresentative di uno o più dei seguenti: primo identificativo associato al rispettivo primo dispositivo di identificazione (6) presente nella prima area di prossimità (8), uno o più secondi identificativi associati ai rispettivi secondi dispositivi di identificazione (7) presenti nella seconda area di prossimità (9), numero progressivo del pezzo in lavorazione di una pluralità di pezzi previsti dal risultato produttivo associato a detto primo identificativo e tipologia di attività lavorativa correntemente selezionata all’interno di una pluralità di predefinite tipologie di attività lavorative, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) è programmabile tramite un ingresso di programmazione (14), dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) comprende un’unità di controllo (24) configurata e programmata per ricevere rispettivi segnali di uscita (29, 19, 21, 30, 31) da detti lettore (13) e ricevitore (12), e preferibilmente da uno o più tra detti sensore di funzionamento (16), primo sensore (18) e secondo sensore (20), e per creare, in funzione di detti rispettivi segnali di uscita (29, 19, 21, 30, 31), un oggetto informatico adatto al trasferimento a detta unità di raccolta (10), dove detto oggetto informatico viene trasportato da detto segnale di informazione, dove detto rispettivo segnale di informazione contiene un terzo identificativo memorizzato in detta unità di controllo (24) e rappresentativo di detto ciascun dispositivo di acquisizione (5), dove ciascun dispositivo di acquisizione comprende un’unità di trasmissione (25) atta a trasmettere detti segnali di informazione a detta unità di raccolta (10) e dove l’unità di trasmissione (25) è una scheda convertitrice di segnale da seriale a wireless adatta a collegarsi ad una rete IEEE 802.11 prestabilita e inviare gli oggetti informatici creati ad un determinato indirizzo, preferibilmente tramite protocollo TCP/IP, accessibile a detta unità di raccolta (10).
  9. 9. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto rispettivo segnale di informazione contiene informazioni rappresentative di uno o più di detti primi dispositivi di identificazione presente/i in detta prima area di prossimità (8) e di uno o più di detti secondi dispositivi di identificazione presente/i in detta seconda area di prossimità (9), e preferibilmente di uno o più tra detto terzo identificativo, uno stato di funzionamento di detta macchina produttiva (11), un numero progressivo di pezzo correntemente in lavorazione, e un’attività lavorativa correntemente selezionata tra dette predefinite attività lavorative.
  10. 10. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove i segnali di informazione non trasportano informazioni temporali generate dai dispositivi di acquisizione (5) e riferite al tempo reale, dove ciascun dispositivo di acquisizione (5) è programmato per creare detto rispettivo segnale di informazione e per trasmetterlo all’unità di raccolta (10) solamente al verificarsi di un cambio di stato di uno di detti primi e secondi dispositivi di identificazione (6, 7) rispetto ad una loro presenza entro rispettivamente la prima e seconda area di prossimità, e dove il sistema di acquisizione (1), preferibilmente detta unità di raccolta (10), è programmato per ricavare dette informazioni temporali riferite al tempo reale da un istante reale in cui detti segnali di informazione vengono ricevuti da detta unità di raccolta (10).
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