IT201600103838A1 - Confezione sigillata per cosmetici - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

CONFEZIONE SIGILLATA PER COSMETICI

La presente invenzione si riferisce a una confezione sigillata per cosmetici del tipo specificato nel preambolo della prima rivendicazione.

In particolare, la presente invenzione si riferisce a un dispositivo usato per contenere, e preferibilmente applicare, un prodotto cosmetico. Tale prodotto può essere un mascara, un fard, un lucidalabbra, un rossetto, un eyeliner, un kajal, un ombretto, un gloss, un fondotinta, un correttore, un siero, una crema, un prodotto per la cura della pelle, una crema per gli occhi o un prodotto per la cura della pelle.

Come noto, la confezione usata per i prodotti cosmetici in uno stato liquido o cremoso consiste in un recipiente che contiene il prodotto e in un coperchio che può essere impegnato per mezzo di una chiusura a pressione con il recipiente in una configurazione chiusa.

In particolare, i prodotti cosmetici in uno stato cremoso/liquido hanno un recipiente consistente in un corpo di base, sul quale è disposto il prodotto cosmetico, e un involucro, definente una camera di contenimento per il corpo di base e per il prodotto cosmetico. Inoltre, gli involucri comunemente noti, per esempio, possono comprendere mezzi cinetici per estrarre e usare il prodotto cosmetico oppure possono avere applicatori.

La tecnica anteriore descritta comprende alcuni inconvenienti importanti.

In particolare, principalmente con riferimento a cosmetici di tipo liquido o cremoso, gli involucri noti dalla tecnica anteriore presentano alcuni inconvenienti dal punto di vista della chiusura.

Infatti, la confezione nota non può assicurare una chiusura ermetica della camera di contenimento e pertanto non consente di evitare il deterioramento, per esempio dovuto all’ossidazione o all’essiccamento, del prodotto contenuto al suo interno. Inoltre, la non ermeticità dei contenitori comunemente usati per i cosmetici viene peggiorata con l’uso, poiché l’apertura e la chiusura dell’involucro di contenimento e di chiusura determinano deformazioni plastiche locali le quali, benché contenute, portano all’usura dei componenti e pertanto a una riduzione sempre maggiore della sigillatura del prodotto.

Come conseguenza di quanto precede, detto ulteriore inconveniente è che un prodotto cosmetico mal conservato viene sovente gettato via prima che sia finito, determinando pertanto un aumento nei costi e nei rifiuti.

Infine, un altro inconveniente è che i contenitori comunemente noti dalla tecnica anteriore, al fine di superare il problema dell’ermeticità, comprendono mezzi di chiusura che sono complessi o richiedono sforzi di rilascio considerevoli che non sono sempre convenienti per gli utilizzatori.

Un esempio di chiusura consistente in elementi filettati obbliga l’utilizzatore a impiegare più tempo per aprire la confezione rispetto ai comuni modelli a interferenza e inoltre induce l’utilizzatore ad applicare un’azione di torsione alla chiusura che può portare a una distorsione sul corso inferiore della filettatura stessa, con conseguente perdita di ermeticità o danno della chiusura.

D’altro canto, i modelli con chiusura a interferenza possono richiedere sforzi maggiori per essere aperti a causa della necessità di superare l’ostacolo fornito dall’interferenza stessa.

In questa situazione, il compito tecnico sottostante la presente invenzione consiste nel concepire una confezione sigillata per cosmetici in grado di superare sostanzialmente gli inconvenienti citati.

Nell’ambito di detto compito tecnico, è uno scopo importante dell’invenzione ottenere una confezione in grado di conservare in modo ottimale un prodotto cosmetico assicurando al contempo facilità d’uso per un periodo di tempo più lungo.

Un altro importante scopo della presente invenzione è fornire un contenitore per cosmetici che consenta di usare interamente il prodotto contenuto al suo interno. In conclusione, un altro importante compito dell’invenzione è fornire una confezione sigillata per cosmetici che sia semplice e rapida da aprire e che richieda forze contenute per accedere al prodotto cosmetico contenuto al suo interno.

I compiti tecnici e gli scopi specifici vengono conseguiti mediante la confezione sigillata per cosmetici rivendicata nella rivendicazione 1 allegata. Le forme di realizzazione preferite sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche e vantaggi dell’invenzione saranno spiegati nella seguente descrizione dettagliata delle forme di realizzazione preferite dell’invenzione, con riferimento ai disegni allegati, in cui:

la Fig.1 mostra la confezione sigillata;

la Fig.2 mostra il metodo di apertura della confezione sigillata;

la Fig.3 è una vista esplosa della confezione sigillata per cosmetici;

la Fig.4 è una vista in sezione della confezione;

la Fig. 5a mostra una vista in sezione della confezione in una prima configurazione alternativa;

la Fig. 5b mostra una vista in sezione della confezione in una seconda configurazione alternativa;

la Fig.6 mostra il dettaglio ingrandito dei mezzi di sigillatura;

la Fig.7a è la protuberanza in dettaglio nella configurazione aperta;

la Fig.7b mostra la protuberanza in dettaglio nella posizione di chiusura; la Fig. 8 è un diagramma strutturale in sezione di una confezione sigillata per cosmetici secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione; la Fig. 9 è un diagramma strutturale di una confezione sigillata per cosmetici quando un corpo centrale e un corpo di contenimento vengono abbinati quando la confezione è in uso secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;

la Fig.10 è un diagramma strutturale in sezione di un anello di sigillatura di una confezione sigillata per cosmetici secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;

la Fig.11 è un diagramma strutturale esploso di una confezione sigillata per cosmetici secondo la seconda forma di realizzazione dell’invenzione;

la Fig. 12 è un diagramma strutturale in sezione della confezione sigillata per cosmetici secondo una terza forma di realizzazione dell’invenzione; la Fig. 13 è un dettaglio tridimensionale della confezione sigillata per cosmetici secondo la terza forma di realizzazione dell’invenzione;

la Fig.14 è un diagramma strutturale in sezione di una confezione sigillata per cosmetici secondo una quarta forma di realizzazione dell’invenzione; la Fig. 15a è una struttura in sezione di un dettaglio di una confezione sigillata in una configurazione aperta; e

la Fig. 15b è una struttura in sezione di un dettaglio di una confezione sigillata in una configurazione chiusa.

Nella presente invenzione, le misurazioni, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarità e parallelismo), quando associati a parole come “circa” o parole simili, come “quasi” o “sostanzialmente”, devono essere intesi come escludendo errori di misurazione o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione, e soprattutto, escludendo una lieve divergenza dal valore, dalla misurazione, dalla forma o dal riferimento geometrico cui tali parole sono associate. Per esempio, tali parole, se associate a un valore, preferibilmente indicano una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.

Inoltre, quando usate, parole come “primo”, “secondo”, “superiore”, “inferiore”, “principale” e “secondario” non necessariamente identificano un ordine, una priorità di relazione o una posizione relativa, ma possono essere semplicemente usate per distinguere più chiaramente componenti differenti. Con riferimento alle figure allegate, la confezione sigillata per cosmetici secondo l’invenzione è indicata dal numero di riferimento 1 nel suo complesso.

La confezione sigillata 1 può essere un mascara, un fard, un lucidalabbra, un rossetto, un eyeliner, un kajal, un ombretto, un gloss, un fondotinta, un correttore, un siero, una crema, un prodotto per la cura della pelle, una crema per gli occhi o un prodotto per la cura della pelle.

La confezione sigillata 1 per cosmetici definisce un asse longitudinale 1a e un piano normale 1b perpendicolare all’asse longitudinale 1a. Inoltre, essa preferibilmente comprende un primo corpo di contenimento 2, un secondo corpo di contenimento 3, che preferibilmente è un coperchio, un corpo centrale 4, mezzi di sigillatura 5, e mezzi di fissaggio 6.

Con riferimento alla figura 1-7b, il primo corpo di contenimento 2 preferibilmente consiste in due componenti principali. Tali componenti sono un serbatoio 20 e un elemento di connessione 21.

Il serbatoio 20, per esempio, è un recipiente cilindrico centrato sull’asse longitudinale 1a, sebbene esso possa assumere forme differenti, di dimensione variabile, all’interno del quale è possibile disporre un prodotto cosmetico.

Pertanto, il serbatoio 20 consiste, per esempio, in un’estremità chiusa e in un’estremità aperta. Quest’ultima è atta a interfacciarsi, per esempio con l’elemento di connessione 21.

Inoltre, il serbatoio 20 può essere formato di vetro o materiale metallico ed è preferibilmente costituito da un materiale polimerico, per esempio con superfici trasparenti.

Tuttavia, la natura del materiale preferibilmente polimerico consente, per esempio, colori differenti.

L’elemento di connessione 21 è un coperchio forato centralmente a forma di cilindro, per esempio, centrato sull’asse longitudinale 1a, e comprendente una prima sezione 21a e una seconda sezione 21b, la seconda sezione 21b essendo preferibilmente più piccola della prima sezione 21a.

Preferibilmente, la prima sezione 21a è atta a essere alloggiata all’interno del serbatoio 20 e a essere vincolata al suo interno.

In alternativa, la prima sezione 21a può essere atta a essere alloggiata all’interno del secondo corpo di contenimento 3 e a essere vincolata al suo interno.

Pertanto, la prima sezione 21a e almeno parte della superficie interna del serbatoio 20 comprendono i mezzi di collegamento 21c.

I mezzi di collegamento 21c sono possibilmente mezzi di tipo variabile a condizione che essi siano atti a vincolare il serbatoio 20 e l’elemento di connessione 21.

I mezzi di collegamento 21c pertanto possono corrispondere a una guida elicoidale, estendentesi intorno all’asse longitudinale 1a, posizionata in corrispondenza della superficie interna del serbatoio 20 o del secondo corpo di contenimento 3, e a una filettatura posta sulla superficie esterna della prima sezione 21a dell’elemento di connessione 21.

Preferibilmente, i mezzi di connessione 21c consistono in un pezzo di riferimento, ottenuto sulla superficie interna del serbatoio 20 e complementare rispetto alla prima sezione 21a, comprendente almeno una protuberanza atta a essere inserita in un foro.

Quest’ultimo foro pertanto, per esempio, è complementare alla protuberanza summenzionata ed è racchiuso sulla superficie esterna della prima sezione 21a. Pertanto, il primo corpo di contenimento 2, per esempio, è un serbatoio 20 sormontato in corrispondenza dell’estremità libera da un elemento di connessione 21, vincolato al serbatoio 20 stesso.

La prima sezione 21a dell’elemento di connessione 21 preferibilmente è incorporata all’interno dell’intelaiatura formante il serbatoio 20, mentre la seconda sezione 21b sporge, per esempio, verso l’esterno del corpo di contenimento 2. Pertanto, il primo corpo di contenimento 2, per esempio, è un cilindro comprendente una sezione a gradino che si restringe sulla sommità, tuttavia può anche avere forme differenti, per esempio forme quadrate o comprendenti spigoli. Inoltre, il primo corpo di contenimento 2 preferibilmente è accoppiabile al secondo corpo di contenimento 3 in corrispondenza della sommità del serbatoio 20, per esempio.

In tutti esempi, il secondo corpo di contenimento 3 pertanto è preferibilmente un contenitore, per esempio di forma cilindrica e centrato sull’asse longitudinale 1a, comprendente un’estremità chiusa e un’estremità aperta.

Come per i corpi di contenimento 2, 3 può avere forme quadrate o altre forme per esempio comprendenti spigoli.

L’estremità aperta del secondo corpo di contenimento 3 pertanto è preferibilmente atta a coprire completamente l’area descritta dalla sezione di serbatoio 20.

Pertanto, i corpi di contenimento 2, 3 possono essere accoppiati reciprocamente in modo tale da definire una configurazione di chiusura definente un volume interno 10.

Il volume interno 10 pertanto è lo spazio delimitato dalle pareti dei corpi di contenimento 2, 3.

Con specifico riferimento alla figura 1-7b, il secondo corpo di contenimento 3 preferibilmente comprende il corpo centrale 4 al suo interno.

Il corpo centrale 4 consiste, per esempio, in un applicatore cosmetico di dimensione e forma variabili.

Pertanto, il corpo centrale 4 comprende una base 40, un’asta 41 e un applicatore 42, per esempio.

La base 40 preferibilmente è atta a essere vincolata aderente alla superficie interna del secondo corpo di contenimento 3, e in particolare in corrispondenza dell’estremità chiusa.

Pertanto, essa può essere vincolata al secondo corpo di contenimento 3 per mezzo di sostanze adesive o mediante un raccordo o per mezzo di giunti meccanici, a condizione che il corpo centrale 4 rimanga integralmente vincolato al secondo corpo di contenimento 3.

Per esempio, un’asta 41 è un albero polimerico centrato sull’asse longitudinale 1a e vincolato alla base 40. Essa si estende dalla base verso l’estremità aperta del secondo corpo di contenimento 3 ed è atta a essere inserita nel foro definito dall’elemento di connessione 21 racchiuso nel primo corpo di contenimento 2. Pertanto, la dimensione dell’asta 41 preferibilmente è tale da garantire la corretta chiusura e adesione tra il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2. Inoltre, la lunghezza dell’asta 41 preferibilmente è tale da consentire all’applicatore 42 di essere posto vicino all’estremità chiusa del serbatoio 20 quando il primo corpo di contenimento 2 e il secondo corpo di contenimento 3 sono accoppiati reciprocamente, vale a dire in una configurazione di chiusura. L’asta 41 ha preferibilmente una sezione perpendicolare circolare o anche una sezione non circolare, vale a dire ovale o a semicerchio o un’altra sezione.

Infine, l’applicatore 42 è un mezzo morbido o un elemento di setole o un elemento spugnoso, per esempio, a condizione che esso sia atto a ricevere, mantenere e distribuire un prodotto cosmetico a seguito del contatto.

In particolare, l’applicatore 42 preferibilmente è vincolato all’estremità libera dell’asta 41.

Il secondo corpo di contenimento 3 comprendente il corpo centrale 4 preferibilmente è atto, quando accoppiato al primo corpo di contenimento 2, a contenere interamente la seconda sezione 21b dell’elemento di connessione al suo interno.

In particolare, la seconda sezione 21b preferibilmente è dimensionata in modo tale che la superficie esterna della seconda sezione 21b sia distanziata dalla, e non aderente alla, superficie interna del secondo corpo di contenimento 3.

In alternativa il secondo corpo di contenimento 3 può essere sormontato in corrispondenza dell’estremità libera da un elemento di connessione 21, vincolato al secondo corpo di contenimento 3 stesso e la prima sezione 21a dell’elemento di connessione 21 può essere incorporata all’interno dell’intelaiatura formante il secondo corpo di contenimento 3, mentre la seconda sezione 21b sporge, per esempio, verso l’esterno del secondo corpo di contenimento 3.

Pertanto la seconda sezione 21b dell’elemento di connessione 21 può essere dimensionata in modo tale che la superficie esterna della seconda sezione 21b sia distanziata dalla, e non aderente alla, superficie interna del primo corpo di contenimento 2.

Inoltre, il foro centrale dell’elemento di connessione 21 preferibilmente è tale da garantire l’inserimento di almeno parte del corpo centrale 4, e in particolare dell’applicatore 42 e dell’asta 41, per esempio.

Le pareti interne del foro dell’elemento di connessione 21 sono preferibilmente distanziate dall’asta 41 quando i corpi di contenimento 2, 3 sono accoppiati in una configurazione chiusa.

In tutti gli esempi, i corpi di contenimento 2, 3 sono preferibilmente mantenuti accoppiati mediante gli elementi di fissaggio 6.

Gli elementi di fissaggio 6 comprendono almeno un primo elemento di fissaggio 60 e un secondo elemento di fissaggio 61.

Il secondo elemento di fissaggio 61 è racchiuso nel secondo corpo di contenimento 3 e preferibilmente, per esempio, in corrispondenza della relativa estremità aperta.

Il primo elemento di fissaggio 60 è racchiuso all’interno del primo corpo di contenimento 2 e preferibilmente, per esempio, in corrispondenza dell’estremità aperta del serbatoio 20. Tuttavia essi possono anche essere posti in corrispondenza della parte superiore dell’asta, a ridosso dei mezzi di sigillatura 5 o in altre sedi.

Il primo e secondo elemento di fissaggio 60 e 61 possono essere elementi di fermo meccanici o elementi di fermo a raccordo, ma preferibilmente sono due anelli incorporati, rispettivamente, all’interno del secondo corpo di contenimento 3 e del primo corpo di contenimento 2. È anche possibile che vi siano più anelli. La connessione meccanica tra gli elementi di fissaggio 60 e 61 e i rispettivi corpi di contenimento 2, 3 può essere realizzata mediante incollaggio oppure mediante sovrastampaggio o co-iniezione.

In particolare, essi sono di tipo magnetico. In dettaglio, per esempio, almeno uno dei due anelli preferibilmente è un magnete permanente e l’altro anello può essere un elemento ferromagnetico.

Il primo e secondo elemento di fissaggio 60 e 61 sono atti a definire una forza di attrazione tra di essi, per esempio in modo da guidare i corpi di contenimento 2, 3 ad accoppiarsi quando le rispettive estremità di accoppiamento, vale a dire preferibilmente l’estremità libera del secondo corpo di contenimento 3 e l’estremità libera del primo corpo di contenimento 2, sono avvicinate.

Tuttavia, entrambi il primo e il secondo elemento di fissaggio 60 e 61 possono anche essere magneti permanenti polarizzati in modo appropriato così da permettere la generazione di una forza di avvicinamento tra di essi.

La confezione 1 comprende successivamente i mezzi di sigillatura 5.

Tali mezzi di sigillatura 5 sono atti ad assicurare la chiusura stretta o ermetica della confezione 1 comprendente il prodotto cosmetico.

Pertanto, essi sono preferibilmente elementi atti a evitare il passaggio dell’aria nel volume descritto dal serbatoio 20 comprendente il prodotto cosmetico.

Preferibilmente, i mezzi di sigillatura 5 sono separati dai mezzi di fissaggio 6 e sono distanziati lungo la direzione assiale 1a.

In particolare, i mezzi di sigillatura preferibilmente consistono in un sigillo 50 e in una base di supporto 51.

Il sigillo 50 preferibilmente è un elemento deformabile, come per esempio un sigillo elastomerico, ma potrà anche essere formato da un materiale di tipo differente.

Inoltre, il sigillo 50 ha sostanzialmente una forma ad anello, per esempio centrato sull’asse longitudinale 1a, inserito attorno all’asta 41 e vincolato alla base 40 del corpo centrale 4.

Con specifico riferimento alla figura 1-7b, la base di supporto 51 è invece preferibilmente un anello o una struttura anulare disposto/a in corrispondenza della parte superiore del primo corpo di contenimento 2 o del secondo corpo di contenimento 3, e più precisamente in corrispondenza della parte superiore dell’apertura definita dall’elemento di connessione 21, più in particolare dalla seconda sezione 21b.

Il sigillo 50 e la base di supporto 51 sono disposti, per esempio, adiacenti e l’uno di fronte all’altra in una configurazione di chiusura in modo da assicurare l’ermeticità della confezione 1.

In particolare, i mezzi di sigillatura 5 definiscono, nuovamente in una configurazione di chiusura, una superficie di contatto reciproco 5a definente angoli di interazione α rispetto al piano normale 1b.

Gli angoli di interazione α possono essere definiti dalle superfici a contatto con il sigillo 50 e con la base di supporto 51.

Preferibilmente, la superficie di contatto reciproco 5a definisce angoli di interazione α inferiori a metà di un angolo retto, in termini di valore assoluto.

Per esempio, il sigillo può essere una struttura anulare o un anello, di cui la superficie esterna forma una superficie di contatto reciproco 5a con il piano inclinato di 30 ° rispetto al piano normale 1b.

Più appropriatamente, l’angolo di interazione α preferibilmente ha valore zero e pertanto la superficie di contatto reciproco 5a è parallela al piano normale 1b.

Per esempio, in una forma di realizzazione alternativa (mostrata nella figura 5b), la superficie di contatto reciproco 5a definisce, rispetto al piano normale 1b, un angolo di interazione α di quasi 90 °, e preferibilmente compreso tra 70 ° e 90 °, pertanto il sigillo 50 e la base di supporto 51 interagiscono sostanzialmente lungo una direzione parallela all’asse longitudinale 1a.

Almeno uno dei mezzi di sigillatura 5 comprende inoltre una protuberanza 50a. La protuberanza 50a preferibilmente è disposta, in una configurazione di chiusura, vale a dire quando il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 sono accoppiati, tra il sigillo 50 e la base di supporto 51.

In modo ulteriormente preferibile, la suddetta protuberanza 50a è atta a essere deformata mediante compressione quando il sigillo 50 e la base di supporto 52 sono avvicinati nella configurazione di chiusura (figura 7a-7b).

Almeno una protuberanza 50a è preferibilmente racchiusa sulla superficie del sigillo 50, ed è anch’essa sostanzialmente a forma di anello e centrata sull’asse longitudinale 1a sporgente dalla superficie libera del sigillo 50, verso l’estremità aperta del secondo corpo di contenimento 3, se il sigillo 50 è montato all’interno del secondo corpo di contenimento 3, oppure verso l’estremità aperta del primo corpo di contenimento 2, se il sigillo 50 è montato all’interno del primo corpo di contenimento 2.

In particolare, la protuberanza 50a è un anello o una linea chiusa avente una sezione a forma di cuneo sui piani passanti attraverso l’asse longitudinale 1a, ma può avere forme differenti, per esempio quadrate o semicircolari, e pertanto può essere deformata sostanzialmente lungo una pluralità di direzioni differenti anche in base agli angoli di interazione α.

Tuttavia, in alternativa o in aggiunta, almeno una protuberanza 50a può essere disposta, per esempio, sulla superficie della base di supporto 51.

La confezione 1 comprende inoltre un elemento di raccolta 52.

L’elemento di raccolta 52 preferibilmente è un cestello elastomerico perforato vincolato all’interno del foro dell’elemento di connessione 21 in corrispondenza della seconda sezione 21b.

Per esempio, l’elemento di raccolta 52 giace all’interno del foro dell’elemento di connessione 21 e preferibilmente è di forma conica e centrato sull’asse longitudinale 1a, estendentesi verso l’interno del serbatoio 20 e avendo, in corrispondenza dell’estremità più piccola del suddetto cono, per esempio, un foro compatibile con le dimensioni dell’asta 41.

In modo ulteriormente preferibile, l’elemento di raccolta 52 è atto a rimuovere il prodotto cosmetico in eccesso mediante attrito quando l’applicatore 42 transita nell’elemento di raccolta 52.

Per esempio, l’applicatore 42 aderisce all’elemento di raccolta 52 in corrispondenza del foro racchiuso in corrispondenza dell’estremità piccola dell’elemento di raccolta 52.

Preferibilmente, successivamente l’elemento di raccolta 52 forma un unico pezzo con la base di supporto 51.

In tutti e tre gli esempi, quando il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 sono accoppiati, la base di supporto 51 preferibilmente entra a contatto con la protuberanza 50a del sigillo 50 oppure porta la protuberanza 50a a contatto con il sigillo 50. A causa di detto contatto, la protuberanza 50a viene compressa e deformata, per esempio definendo una porzione di volume al suo interno che è sigillata rispetto all’esterno.

Di conseguenza, il prodotto cosmetico racchiuso nel serbatoio 20 è protetto dall’ambiente esterno, per esempio, ed è conservato all’interno del serbatoio 20. Inoltre, con riferimento alle figure 1-7b, l’elemento di raccolta 52 è inoltre atto a pulire l’applicatore 42 del corpo centrale quando viene inserito o estratto nel/dal primo corpo di contenimento 2. In particolare, la porzione di raccolta (elastomerica) 51a rimuove mediante attrito, in corrispondenza dei bordi del foro, il prodotto cosmetico in eccesso quando il pennello morbido transita al suo interno. Strutturalmente, il funzionamento della confezione sigillata 1 descritta sopra è come segue.

L’utilizzatore preme leggermente la superficie esterna del secondo corpo di contenimento 3, inclinando pertanto il corpo centrale 4 e quindi l’asta 41 rispetto all’asse longitudinale 1a. Questo movimento viene consentito in particolare poiché la seconda sezione 21b è distanziata dalla superficie interna del secondo corpo di contenimento 3, e di conseguenza la distanza tra i due elementi può essere usata per la rotazione ampia del secondo corpo di contenimento 3 e del corpo centrale 4.

La rotazione ampia consente inoltre di spostare l’applicatore 42 all’interno del serbatoio contenente il prodotto cosmetico, promuovendo pertanto l’immersione e l’impregnazione dell’applicatore 42 con il cosmetico.

Quest’ultimo aspetto consente in particolare di spostare il secondo corpo di contenimento 3 dal primo corpo di contenimento 2 senza la necessità di usare due mani.

Infatti, il secondo corpo di contenimento 3 può essere rimosso dal primo corpo di contenimento 2 da parte dell’utilizzatore con una sola mano.

Durante la rimozione, l’applicatore 42 passa attraverso il foro dell’elemento di raccolta 52 e il prodotto cosmetico in eccesso viene ripulito mediante l’attrito tra i bordi della base di supporto 51 e la superficie dell’applicatore 42.

Lo stesso avviene quando il secondo corpo di contenimento 3 è avvicinato al primo corpo di contenimento 2 e l’applicatore 42 entra nel serbatoio 20 mentre transita attraverso il foro.

Vale la pena notare, in particolare, che una volta che l’applicatore 42 è stato inserito nel serbatoio 20, non è necessario applicare alcuna forza, in particolare per ritornare alla configurazione chiusa, vale a dire di accoppiamento, tra il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2.

Infatti, poiché la base di supporto 51 preferibilmente forma un unico pezzo con l’elemento di raccolta 52, è sufficiente fare oscillare o agitare leggermente la confezione 1 per consentire all’asta 41, e pertanto al corpo centrale 4, di allinearsi nuovamente all’asse longitudinale 1a.

Pertanto, il secondo corpo di contenimento 3 è libero di cadere a causa della gravità verso il primo corpo di contenimento 2 e viene infine spinto dagli elementi di fissaggio 60 e 61 ad accoppiarsi compatibilmente con il primo corpo di contenimento 2 stesso.

Con riferimento alle figure 8-11, la confezione sigillata per cosmetici, secondo una seconda forma di realizzazione, comprende preferibilmente mezzi di sigillatura 5 inseriti in corrispondenza di un lato esterno di almeno uno dei corpi di contenimento 2, 3, e una parete esterna del sigillo 50 è fornita della protuberanza 50a idonea per creare un traferro d’aria 50b e per essere deformata in modo da comprimere almeno parzialmente il traferro d’aria 50b quando la confezione sigillata 1 è chiusa.

I mezzi di sigillatura 5 delle figure 8-11 preferibilmente comprendono il sigillo 50, che è a forma di anello. Il sigillo 50 include, su una parete esterna, la protuberanza 50a, che preferibilmente è un anello flessibile, per esempio fornito in corrispondenza di una parte inferiore del sigillo 50. Quando il secondo corpo di contenimento 3 è accoppiato al primo corpo di contenimento 2, una parete interna del sigillo 50 si accoppia con il primo corpo di contenimento 2 e la parete esterna del sigillo 50 e una parete interna del secondo corpo di contenimento 3 si accoppiano l’una con l’altra.

Una superficie terminale della protuberanza 50a è separata da una superficie terminale inferiore del sigillo 50 formando il traferro 50b o uno spazio. La protuberanza 50a preferibilmente sporge all’esterno. La protuberanza 50a e il sigillo 50 sono preferibilmente una struttura di stampaggio per iniezione integrata. Un lato interno del secondo corpo di contenimento 3 preferibilmente è fornito di un primo bordo inclinato 31. Il primo bordo inclinato 31 è posizionato per esempio sul primo o secondo elemento di fissaggio 60, 61, preferibilmente sul secondo elemento di fissaggio 61, ed è idoneo per essere orientato verso la protuberanza 50a. Dopo che il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 vengono accoppiati, il primo bordo inclinato 31, la protuberanza 50a, il sigillo 50, il secondo corpo di contenimento 3 e, per esempio, il secondo elemento di fissaggio 61 formano uno spazio sigillato.

Quando la confezione sigillata per cosmetici 1 è in uso, il secondo corpo di contenimento 3 guida il corpo centrale 4 a essere rimosso dal primo corpo di contenimento 2 e, dopo aver immerso una tinta cosmetica nel primo corpo di contenimento 2, il corpo centrale 4 può essere usato.

Al termine dell’uso, il corpo centrale 4 è posto nel primo corpo di contenimento 2. I corpi di contenimento 2, 3 sono fissati l’uno all’altro. Il secondo corpo di contenimento 3 si sposta da un’estremità superiore alla parte inferiore del sigillo 50.

Il primo elemento di fissaggio 60 e il secondo elemento di fissaggio 61 si attraggono l’un l’altro.

In questo caso, come in tutti gli esempi descritti, il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 vengono successivamente fissati l’uno all’altro. Allo stesso tempo, quando il secondo corpo di contenimento 3 si sposta verso il basso, entra gradualmente a contatto con la protuberanza 50a. Lo spazio, o traferro 50b, formato dal primo bordo inclinato 31, dalla protuberanza 50a, dal sigillo 50, dal secondo corpo di contenimento 3 e dal secondo elemento di fissaggio 61 viene gradualmente ridotto, pertanto la pressione nello spazio aumenta gradualmente e l’aria non può entrare nello spazio dall’esterno, avendo di conseguenza un forte effetto di sigillatura tra il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2.

Inoltre, sotto l’effetto di estrusione sulla protuberanza 50a da parte della pressione dell’aria nello spazio formato dal primo bordo inclinato 31, dalla protuberanza 50a, dal sigillo 50, dal secondo corpo di contenimento 3 e dal secondo elemento di fissaggio 61 e l’estrusione laterale sulla protuberanza 50a da parte del secondo corpo di contenimento 3, la protuberanza 50a preme in basso il sigillo 50, di conseguenza inducendo l’estrusione graduale dell’aria tra la protuberanza 50a, il sigillo 50 e il primo corpo di contenimento 2.

Inoltre, la pressione verso il basso della protuberanza 50a sul sigillo 50 induce lo spazio a formare una pressione negativa, induce la protuberanza 50a e il primo corpo di contenimento 2 ad accoppiarsi saldamente, e crea un forte effetto di sigillatura. Tutti questi effetti del sigillo 50 e della protuberanza 50a sono comuni a tutte le forme di realizzazione descritte.

Per facilitare l’accoppiamento tra il secondo corpo di contenimento 3 e la protuberanza 50a, la sede di accoppiamento tra il secondo corpo di contenimento 3 e la protuberanza 50a preferibilmente è fornita di una transizione ad arco circolare, inducendo di conseguenza la protuberanza 50a e il secondo corpo di contenimento 3 ad accoppiarsi saldamente, assicurando che il sigillo 50 e il secondo corpo di contenimento 3 si accoppino saldamente, e assicurando la saldatura.

Con riferimento alla figura 12-13, la confezione sigillata per cosmetici 1, secondo una terza forma di realizzazione, comprende mezzi di sigillatura 5 preferibilmente includenti il sigillo 50. Inoltre, il sigillo 50 preferibilmente comprende la protuberanza 50a o un anello flessibile, illustrato nelle figure 12-13. Inoltre, un lato interno del primo corpo di contenimento 2 è fornito di un secondo bordo inclinato 32 per esempio di forma contrapposta alla protuberanza 50a.

Quando il secondo corpo di contenimento 3 è accoppiato al primo corpo di contenimento 2, una parete interna del sigillo 50 si accoppia con il secondo corpo di contenimento 3, e una parete esterna del sigillo 50 si accoppia con la parete interna del primo corpo di contenimento 2.

La confezione 1 della terza forma di realizzazione include anche l’elemento di connessione 21 inserito in corrispondenza dell’apertura del flacone del secondo corpo di contenimento 3. Un’estremità dell’elemento di connessione 21 preferibilmente si accoppia con la parete interna del primo corpo di contenimento 2. Il sigillo 50 è inserito in corrispondenza del lato esterno dell’apertura del flacone del secondo corpo di contenimento 3 attraverso l’elemento di connessione 21. Il sigillo 50 preferibilmente è inserito in corrispondenza del lato esterno dell’apertura del flacone del secondo corpo di contenimento 3 e precisamente sulla seconda sezione 21b dell’elemento di connessione 21. In alternativa il sigillo 50 può trovarsi sulla parte dello stelo inferiore.

Quando la confezione 1 è in uso, il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 sono fissati l’uno all’altro. Con la forza di attrazione tra il primo elemento di fissaggio 60 e il secondo elemento di fissaggio 61, il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 si attraggono con forza.

Durante il processo di copertura dei corpi di contenimento 2, 3, il primo corpo di contenimento 2 si sposta da un’estremità inferiore a una superiore del sigillo 50. Allo stesso tempo, il primo corpo di contenimento 2 si sposta verso il basso ed entra gradualmente a contatto con l’anello flessibile 50a.

Il traferro, o spazio, 50b formato tra il sigillo 50, la protuberanza 50a e il primo corpo di contenimento 2 viene ridotto gradualmente, pertanto la pressione nello spazio aumenta gradualmente, e l’aria esterna non può entrare, provocando di conseguenza il forte effetto di sigillatura tra il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2. Inoltre, sotto l’effetto di estrusione sulla protuberanza 50a da parte della pressione dell’aria nello spazio formato dal sigillo 50, dalla protuberanza 50a e dal primo corpo di contenimento 2 e l’estrusione laterale sulla protuberanza 50a da parte del primo corpo di contenimento 2, la protuberanza 50a preme in basso il sigillo 50.

La pressione verso il basso della protuberanza 50a sul sigillo 50 induce di conseguenza l’estrusione graduale dell’aria in una prima cavità tra la protuberanza 50a, il sigillo 50 e il secondo corpo di contenimento 3, induce la prima cavità a formare una pressione negativa, induce il sigillo 50 e il secondo corpo di contenimento 3 ad accoppiarsi saldamente, e migliora l’effetto di sigillatura.

Esattamente la stessa funzionalità della forma di realizzazione delle figure 12-13 è fornita dalla forma di realizzazione delle figure 14-15 in cui la protuberanza 50a forma un pezzo unico e continuo con il sigillo 50. In questo caso specifico l’aria fluisce all’esterno, dopo la chiusura della confezione 1, da uno spazio 50b formato tra lo stesso sigillo 50 e la parte esterna sostanzialmente rigida della parete dei corpi di contenimento 2, 3. Detto sigillo è illustrato in scala nelle figure 15a e 25b. La confezione sigillata 1 per cosmetici secondo l’invenzione realizza vantaggi importanti.

Infatti, un primo vantaggio è che la confezione 1 può assicurare una chiusura ermetica del serbatoio 20 e pertanto impedire che il prodotto cosmetico si deteriori e diventi inutilizzabile.

Tale vantaggio viene ottenuto in un modo innovativo in virtù della deformazione elastica della protuberanza 50a racchiusa sul sigillo 50 la quale, essendo compressa sulla base di supporto 51 o sulla superficie del secondo corpo di contenimento 3, consente di chiudere saldamente o ermeticamente il volume contenuto al suo interno.

Pertanto, un altro vantaggio è l’aumentata capacità di conservare il prodotto cosmetico e pertanto la possibilità di usare l’intero prodotto cosmetico.

Tale aspetto è accentuato in quanto la compressione della protuberanza 50a consente di assorbire leggeri cambiamenti di forma/dimensione che riducono l’usura complessiva del contenitore senza compromettere la chiusura ermetica.

Tale durata aumentata del prodotto cosmetico consente di avere una confezione fornita di una maggiore capacità e pertanto prodotti più efficienti in rapporto al costo.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla semplicità e velocità con cui il dispositivo consente di estrarre il corpo centrale 4, vale a dire l’applicatore, dal primo corpo di contenimento 2.

In aggiunta, la confezione sigillata 1 include anche il vantaggio di essere in grado di venire aperta, vale a dire di spostare il secondo corpo di contenimento 3 dal primo corpo di contenimento 2, applicando forze di minore entità che corrispondono a una leggera pressione laterale sulla superficie esterna del secondo corpo di contenimento 3.

Inoltre, ciò consente di utilizzare le funzioni della confezione sigillata 1 interamente per mezzo di movimenti semplificati che possono implicare, per esempio, soltanto una mano di un utilizzatore, pertanto senza la necessità di usare l’impugnatura del secondo corpo di contenimento 3 per spostarlo dal corpo di contenimento 2.

In particolare l’interazione sinergica tra i mezzi di sigillatura 5 e i mezzi di fissaggio 6 consente a un utilizzatore di aprire e chiudere la confezione 1 senza la necessità di applicare un’azione di torsione come, per esempio, per gli involucri convenzionali.

In conclusione, un ulteriore vantaggio della confezione 1 consiste nel fatto che, in particolare nella forma di realizzazione principale, la riduzione delle ostruzioni tra il secondo corpo di contenimento 3 e il primo corpo di contenimento 2 consente non soltanto, come già detto, di estrarre l’asta 41 con maggiore agilità e pressioni più leggere, ma consente anche la riduzione della resistenza alla flessione durante l’inclinazione del secondo corpo di contenimento 3 nella fase di apertura della confezione 1 come pure una riduzione della forza di resistenza globale all’apertura.

Grazie a detta riduzione nella resistenza, il rischio di fuoriuscita del prodotto cosmetico a causa di aperture maldestre dell’involucro viene limitato, se non completamente rimosso, mentre è ancora garantita la giusta ermeticità nella configurazione chiusa.

L’invenzione è suscettibile di variazioni che rientrano nell’ambito del concetto dell’invenzione descritto nelle rivendicazioni indipendenti e nei rispettivi equivalenti tecnici.

Per esempio, l’applicatore 42 può essere selezionato tra: un pennello se la confezione 1 è identificabile in un mascara; una spugna se la confezione 1 è identificabile in un lucidalabbra, un gloss, un correttore o un rossetto; un pennello morbido se la confezione 1 è identificabile in un eyeliner, un fondotinta o un kajal; un pennello o altro elemento simile atto a consentire di prendere e applicare il prodotto, e in particolare il cosmetico liquido.

Inoltre, tutte le forme di realizzazione della confezione sigillata per cosmetici 1 descritte in precedenza possono essere implementate una alla volta sulla confezione 1 oppure possono essere implementate insieme. Per esempio, la confezione 1 può comprendere insieme entrambi i tipi di mezzi di sigillatura delle forme di realizzazione delle figure 1-7b e 8-11, oppure i mezzi di sigillatura 5 delle figure 1-7b possono essere accoppiati ai mezzi di sigillatura 5 delle figure 12-15. Tutte le soluzioni descritte possono essere mischiate insieme interamente o parzialmente senza discostarsi dal concetto dell’invenzione.

In tale ambito, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi equivalenti e i materiali, le forme e le dimensioni possono essere variati.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione sigillata (1) per cosmetici definente un asse longitudinale (1a) e un piano normale (1b) perpendicolare a un asse longitudinale (1a), comprendente: - un primo corpo di contenimento (2), - un secondo corpo di contenimento (3), - un corpo centrale (4) comprendente una base (40) e un applicatore (42), - detto primo corpo di contenimento (2) essendo accoppiabile a detto secondo corpo di contenimento (3), definendo una configurazione di chiusura, definente un volume interno (10) di detta confezione (1), e una configurazione di apertura per detta confezione (1), - detto corpo centrale (4) essendo vincolato e parzialmente disposto all’interno di detto secondo corpo di contenimento (3), ed essendo altresì parzialmente disposto all’interno di detto primo corpo di contenimento (2) quando detta confezione (1) è nella configurazione di chiusura, - detti corpi di contenimento (2, 3) comprendendo mezzi di fissaggio (6) atti ad accoppiare detto secondo corpo di contenimento (3) e detto primo corpo di contenimento (2), e caratterizzato dal fatto che comprende, - mezzi di sigillatura (5) comprendenti un sigillo (50) e una base di supporto (51) disposti adiacenti e l’uno di fronte all’altra in detta configurazione di chiusura, in modo da assicurare l’ermeticità di detta confezione (1), - detti mezzi di sigillatura (5) essendo separati da detti mezzi di fissaggio (6) ed essendo distanziati lungo detta direzione assiale (1a).
2. 2. Confezione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di sigillatura (5) definiscono una superficie di contatto reciproco (5a) in detta configurazione di chiusura, definendo angoli di interazione (D) inferiori a metà di un angolo retto rispetto a detto piano normale (1b).
3. 3. Confezione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta superficie di contatto reciproco (5a) è parallela a detto piano normale (1b).
4. 4. Confezione (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto sigillo (50) comprende una protuberanza (50a), e in cui detta base di supporto (51) deforma detta protuberanza (50a) in una configurazione di chiusura mediante compressione.
5. 5. Confezione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta protuberanza (50a) è un anello avente una sezione a forma di cuneo sui piani passanti attraverso detto asse longitudinale (1a).
6. 6. Confezione (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un elemento di raccolta (52) atto a rimuovere il prodotto cosmetico in eccesso mediante frizione quando detto applicatore (42) transita all’interno di detto elemento di raccolta (52), detto elemento di raccolta (52) essendo monolitico rispetto a detta base di supporto (51).
7. 7. Confezione (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di fissaggio (6) comprendono un primo componente di fissaggio (60) e un secondo componente di fissaggio (61), detto primo componente di fissaggio (60) essendo incluso all’interno di detto secondo corpo di contenimento (3) e detto secondo componente di fissaggio essendo incluso all’interno di detto primo corpo di contenimento (2).
8. 8. Confezione (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno tra detto componente di fissaggio (60) e detto secondo componente di fissaggio (61) è un magnete permanente.
9. 9. Confezione (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo centrale (4) comprende una base (40), un’asta (41) e un pennello morbido (42), detta base essendo vincolata a detto secondo corpo di contenimento (3), detta asta (41) essendo vincolata a detta base (40) e atta a essere inserita nel primo corpo di contenimento (2), e detto pennello (42) essendo disposto in corrispondenza dell’estremità libera di detta asta (41).
10. 10. Confezione (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo corpo di contenimento (2) comprende un serbatoio (20) e un elemento di connessione (21), detto serbatoio (20) essendo atto a contenere detto prodotto cosmetico e detto elemento di connessione (21) essendo atto a essere vincolato in corrispondenza dell’estremità libera di detto serbatoio (20) ed essendo disposto all’interno di detto volume interno.