IT201600101540A1 - Kit di assistenza agli acquisti. - Google Patents

Kit di assistenza agli acquisti.

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IT201600101540A1 IT102016000101540A IT201600101540A IT201600101540A1 IT 201600101540 A1 IT201600101540 A1 IT 201600101540A1 IT 102016000101540 A IT102016000101540 A IT 102016000101540A IT 201600101540 A IT201600101540 A IT 201600101540A IT 201600101540 A1 IT201600101540 A1 IT 201600101540A1
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Description

KIT DI ASSISTENZA AGLI ACQUISTI.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un kit di assistenza agli acquisti.
Come è ben noto, nei punti vendita al dettaglio (e non solo) il consumatore può spesso avvalersi di un carrello, o simili unità trasportabili, durante le attività di scelta e acquisto della merce.
Infatti, soprattutto nei punti vendita di grandi dimensioni (ipermercati, supermercati, eccetera) la merce è distribuita su una superficie molto estesa, ed è appunto lasciato al consumatore il compito di muoversi tra banchi e scaffali per individuare i prodotti di interesse, che vengono quindi disposti nel carrello.
Secondo modalità ormai consolidate, il carrello è sostanzialmente costituito da una gabbia reticolare (aperta superiormente) che può appunto contenere la merce: la gabbia, in metallo o materiale polimerico, è inferiormente provvista di ruote, per un più pratico trascinamento al suolo. In alternativa al carrello, nei punti vendita di dimensioni più contenuti e/o quando si prevede una spesa più limitata, al consumatore sono messe a disposizione semplici ceste (in materiale polimerico), afferrabili in corrispondenza di un manico (e solo eventualmente munite di rotelle). In ogni caso, dopo aver riposto tutti i prodotti desiderati nel carrello (o nella cesta, o altra unità trasportabile), il consumatore si deve recare verso un'area del punto vendita adibita al pagamento.
Più in dettaglio, tradizionalmente nell'area di pagamento il consumatore trova una o più casse, in corrispondenza delle quali preleva temporaneamente ciascun prodotto dal carrello, per mostrarlo ad un cassiere che, leggendone il codice a barre con un lettore ottico, ne rileva il prezzo.
Negli ultimi anni, tale modalità di pagamento si è rivelata inadeguata, per le lunghe code spesso generate dalla pluralità di attività che impone: oltre alle due movimentazioni dei prodotti (per mostrarli al cassiere e quindi riporli nuovamente nel carrello), il cassiere deve leggere i codici ad uno ad uno, determinando un cospicuo dispendio di tempo.
Inoltre, il numero di cassieri richiesti innalza in modo sgradito i costi che il punto vendita è costretto a sostenere.
Attualmente quindi, soprattutto da parte delle grandi catene sono numerosi i tentativi di proporre modalità di pagamento più rapide e/o tali da ridurre il numero di personale.
Per esempio, alcuni punti vendita sono dotati di casse "veloci", in cui il consumatore trova lettori ottici con i quali provvedere autonomamente alla lettura dei codici a barre e quindi al calcolo dell'importo complessivo.
Evidentemente, tale soluzione consente di ridurre i costi di personale, ma non limita in modo significativo il tempo necessario al pagamento (sono comunque necessarie due movimentazioni dei prodotti, come nelle casse tradizionali), generando comunque code. Peraltro, tipicamente la possibilità di impiego di queste casse è limitata al pagamento di un ridotto numero di prodotti, in quanto sarebbe altrimenti difficile assicurare lo spazio necessario al consumatore (e alle bilance utili per il controllo del corretto pagamento).
Un'altra soluzione prevede di fornire al consumatore dei dispositivi palmari dotati di lettore ottico, così da permettergli di rilevare ciascun prezzo mentre si muove lungo la superficie del punto vendita stesso, subito dopo aver prelevato il rispettivo prodotto. Il consumatore si presenta così all'uscita con l'importo complessivo già calcolato, e può così immediatamente provvedere al pagamento.
Tale soluzione risolve parte dei problemi sopra evidenziati, ma presenta il grave limite che, inevitabilmente, il controllo del calcolo compiuto da ciascun consumatore può unicamente avvenire a campione. Pertanto, non si ha la certezza che ogni consumatore abbia calcolato e quindi pagato l'importo corrispondente all'effettivo valore della merce acquistata, esponendo quindi la proprietà a perdite e danni in caso di comportamenti fraudolenti o semplici disattenzioni.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un kit che offra valida assistenza ad un consumatore durante gli acquisti, fornendo rapide e pratiche modalità di raccolta e pagamento dei prodotti all'interno di un punto vendita.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un kit che assicuri un controllo del pagamento effettuato dal consumatore.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un kit che consenta di ridurre (e/o eliminare) le code in corrispondenza delle casse.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un kit che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento e che si riveli economicamente vantaggioso per il punto vendita, riducendo i costi di personale.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un kit che consenta di ridurre lo spazio adibito al pagamento dei prodotti acquistati.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un kit che possa essere impiegato in modo sicuro. Un altro scopo del trovato è quello di proporre un kit che adotti una architettura tecnica e strutturale alternativa a quelle dei kit di tipo noto.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un kit che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un kit di sicura applicazione.
Questo compito e questi ed altri scopi che risulteranno maggiormente chiari nel seguito vengono raggiunti da un kit di assistenza agli acquisti, comprendente almeno un dispositivo trasportabile del tipo di un carrello della spesa, di una cesta, o simili, detto dispositivo presentando almeno un'area di collocazione temporanea di prodotti da acquistare, scelti da un utilizzatore in un punto vendita, per la loro movimentazione facilitata, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un lettore, per l'acquisizione elettronica dell'informazione relativa al prezzo di ciascun prodotto scelto dall'utilizzatore, da collocare in detta area, e almeno un apparato di rilevamento della avvenuta collocazione temporanea di prodotti all'interno di detta area, per la verifica almeno parziale della corrispondenza fra le informazioni rilevate da detto lettore e i prodotti effettivamente collocati in detta area.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del kit secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, nell'unito disegno, in cui:
la figura 1 illustra il kit secondo il trovato, in vista assonometrica.
Con particolare riferimento alla figura citata, è indicato globalmente con il numero di riferimento 1, un kit di assistenza agli acquisti, che comprende innanzitutto almeno un dispositivo trasportabile 2, del tipo di un carrello della spesa, di una cesta, o simili.
Qualunque sia la specifica forma di realizzazione, il dispositivo 2 presenta almeno un'area 3 di collocazione temporanea di prodotti da acquistare, scelti da un utilizzatore in un punto vendita, per la loro movimentazione facilitata.
Più in generale, giova sin da ora osservare come l'ambito di protezione qui rivendicato sia esteso a qualsiasi contenitore, supporto, o altro dispositivo 2, comunque in grado di assistere un utilizzatore durante gli acquisti, tipicamente all'interno di un punto vendita in cui la merce è semplicemente esposta ed è lasciato appunto all'utilizzatore il compito di prelevarla.
Secondo modalità note infatti, all'interno dell'area 3 di collocazione temporanea l'utilizzatore può posizionare i prodotti prelevati da scaffali, banchi, scansie, eccetera, così da poterli più comodamente trasportare durante la fase di scelta (e, appunto, prelevamento), fino alla zona di pagamento e anche oltre (fino all'automobile parcheggiata all'esterno per esempio).
Sebbene quindi nell'applicazione preferita (e nella figura allegata), come si vedrà meglio nel prosieguo il dispositivo 2 sia del tipo di un carrello della spesa, va senz'altro sin da ora ribadito come non si escluda di realizzare dispositivi 2 secondo il trovato di altro tipo, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato.
Per esempio infatti, il dispositivo 2 può essere una semplice cesta (di materiale polimerico o metallico) che definisce quindi al suo interno l'area 3 e che può essere dotata di un manico, telescopico o meno, ed eventualmente di ruote.
Oppure, il dispositivo 2 può essere un semplice carrello di tipo tradizionale, e quindi comprendere una piastra di base (la cui superficie superiore, rivolta verso l'alto, di fatto identifica l'area 3) montata su ruota e associata ad una sorta di manubrio, che ne consente pratiche modalità di guida e movimentazione.
Parimenti, si specifica come l'ambito di applicazione del kit 1 secondo il trovato si estenda quantomeno a qualsiasi punto vendita (all'ingrosso, al dettaglio, o altro ancora), in cui il compito di prelevare i prodotti da acquistare è preferibilmente affidato all'utilizzatore. Quest'ultimo infatti è libero di muoversi all'interno di una superficie anche vasta, lungo la quale i prodotti sono esposti in banchi, scansie, scaffali, eccetera.
Il kit 1 può così essere utilizzato all'interno di negozi, supermercati, ipermercati, discount, grandi magazzini, eccetera, sia presentanti un'offerta merceologica marcatamente eterogenea che più omogenea (come per esempio nel caso di IKEA®, Bricocenter®, Leroy Merlin®, e altri ancora).
Non si escludono comunque altri impieghi (e altre forme di realizzazione) del kit 1, comunque adottabili in funzione delle specifiche esigenze e in ogni caso rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato.
Secondo il trovato, il kit 1 comprende almeno un lettore 4 (svincolato o variamente vincolato al dispositivo 2), con il quale l'utilizzatore può acquisire elettronicamente l'informazione relativa al prezzo di ciascun prodotto da lui scelto, da collocare (o già collocato) nell'area 3.
Evidentemente, il lettore 4 dovrà preferibilmente essere impiegato per ciascun prodotto che progressivamente l'utilizzatore preleva e dispone nell'area 3.
Si specifica quindi come il lettore 4 potrà essere normalmente mantenuto vincolato al carrello, o altro dispositivo 2, e preferibilmente dotato di possibilità di disimpegno temporaneo, per facilitare le operazioni di acquisizione elettronica dell'informazione elettronica del prezzo (consentendo all'utilizzatore di avvicinare il lettore 4 stesso al prodotto).
Oppure, il lettore 4 potrà essere conservato in un luogo separato rispetto a quello in cui l'utilizzatore può reperire il carrello. Per esempio, il carrello potrà essere prelevato all'esterno del punto vendita, in corrispondenza di zone dedicate realizzate nel parcheggio, mentre il lettore 4 (per preservarlo dalle intemperie e/o da tentativi di furto) verrà conservato all'ingresso del punto vendita, o comunque in un luogo facilmente sorvegliabile. Ciò assicura in ogni caso un impiego sicuro del kit 1 secondo il trovato.
In tal caso quindi, il lettore 4 potrà essere privo di mezzi di aggancio (temporaneo) al dispositivo 2, oppure esserne dotato, per favorirne comunque il trasporto mentre l'utilizzatore si sposta all'interno del punto vendita.
Inoltre, il kit 1 comprende almeno un apparato 5 di rilevamento della avvenuta collocazione temporanea di prodotti (o quantomeno, più in generale, di materiale) all'interno dell'area 3. Mentre quindi il lettore 4 consente all'utilizzatore di rilevare autonomamente i prezzi dei prodotti (senza quindi richiedere l'impiego di un cassiere in uno spazio dedicato), l'apparato 5 permette una verifica della correttezza del calcolo stesso (secondo modalità che verranno meglio descritte nelle prossime pagine).
Infatti, rilevando l'avvenuta collocazione temporanea dei prodotti nell'area 3, l'apparato 5 consente di verificare almeno parzialmente la corrispondenza fra le informazioni rilevate dal lettore 4 e i prodotti effettivamente collocati nell'area 3.
Più in dettaglio, come si vedrà meglio in seguito l'apparato 5 potrà essere almeno approssimativamente in grado di identificare lo specifico prodotto collocato nell'area 3, e quindi la verifica potrà proprio riguardare la corrispondenza con l'importo rilevato. Più semplicemente, l'apparato 5 potrà limitarsi a controllare la collocazione di un generico prodotto (senza poterne identificare la tipologia, a meno di prevedere altri controlli supplementari, come si vedrà in seguito), e in tal caso la verifica sarà limitata all'accertamento che ad ogni acquisizione di prezzi, mediante il lettore 4, corrisponda un rilevamento da parte dell'apparato 5. Ancor più genericamente, l'apparato 5 potrà rilevare che una certa (imprecisata) quantità di prodotti è stata collocata nell'area 3 e fornire una stima approssimata della bontà del calcolo compiuto mediante il lettore 4 (anche di questo caso, si forniranno maggiori dettagli in seguito, per almeno una possibile modalità di attuazione pratica).
Tutto quanto sopra osservato consente quindi pratiche modalità di raccolta e pagamento dei prodotti all'interno di un punto vendita, assicurando nel contempo un controllo del pagamento effettuato dal consumatore, conseguendo sin da ora gli scopi prefissati.
Utilmente, il kit 1 secondo il trovato comprende una unità di elaborazione elettronica, operativamente associata al lettore 4 e all'apparato 5.
Tale unità può eventualmente essere integrata nel lettore 4 e/o nell'apparato 5, o essere costituita da un congegno separato, e può essere del tipo di un computer, di una centralina o simili.
Come già per il lettore 4, anche l'unità elettronica potrà essere mantenuta vincolata al dispositivo 2 (in modo permanente o meno), oppure essere fornita separatamente, e prelevabile all'ingresso del punto vendita.
Mentre quindi non si esclude di lasciare all'utilizzatore (o ad un controllo a campione), il compito di verificare, mediante i dati dell'apparato 5, la correttezza delle operazioni compiute con il lettore 4, nell'applicazione preferita l'unità di elaborazione elettronica è munita di istruzioni (in un rispettivo software per esempio) per appunto confrontare (in modo anche automatico o semiautomatico) le informazioni rilevate dal lettore 4 con i dati forniti dall'apparato 5. In questo modo, viene demandato all'unità il compito di verifica almeno parziale della corrispondenza fra le informazioni rilevate dal lettore 4 e i prodotti effettivamente collocati nell'area 3.
L'unità può essere altresì configurata per inviare un messaggio di errore (all'utilizzatore e/o al personale del punto vendita) in caso la verifica dia esito negativo.
Con ulteriore riferimento all'applicazione preferita, illustrata a scopo esemplificativo e non limitativo nella figura 1 allegata, l'apparato 5 di rilevamento è una bilancia 6 (preferibilmente ma non esclusivamente di tipo elettronico), disposta in corrispondenza dell'area 3 (e mobile quindi con il dispositivo 2) per la pesatura di ciascun prodotto scelto dall'utilizzatore e collocato nell'area 3 stessa. Le variazioni di peso rilevate dalla bilancia 6 possono infatti costituire un valido indicatore dell'effettiva collocazione di prodotti all'interno dell'area 3 e, avendo preventivamente predisposto una banca dati in cui a ciascun prezzo/prodotto è associato il rispettivo peso, è anche possibile, almeno in via approssimativa, verificare l'effettiva corrispondenza tra la variazione di peso misurata e il prodotto il cui prezzo è stato rilevato dal lettore 4.
In una variante realizzativa di rilevante interesse pratico, l'apparato 5 di rilevamento è ancora una bilancia 6 (preferibilmente di tipo elettronico), che è però collocata in una posizione fissa del punto vendita (al suolo per esempio), o comunque nelle sue adiacenze.
Si può ovviamente prevedere un numero a piacere di bilance 6 del tipo sopra indicato (quattro o cinque potrebbero essere sufficienti per punti vendita di medio/grandi dimensioni), ma in ogni caso, ciascuna di esse evidentemente consente di pesare l'intero dispositivo 2 e (tutti) i prodotti scelti dall'utilizzatore e collocati nell'area 3. Mentre quindi con la variante precedentemente descritta la pesatura si effettua in corrispondenza di ogni prodotto prelevato, in quest'ultimo caso si prevede di compiere una unica pesatura, sostanzialmente al termine della fase di raccolta di prodotti da acquistare. Evidentemente, in questo caso la spesa per il punto vendita sarà sensibilmente minore (perché poche bilance 6 sono sufficienti per tutti i dispositivi 2 a disposizione degli utilizzatori).
Il peso così rilevato potrà quindi essere confrontato con la somma dei pesi, caricati in una banca dati, corrispondenti ai prodotti i cui prezzi sono stati rilevati dal lettore 4. Ciò consente quindi una stima almeno approssimata della bontà delle informazioni acquisite e dei calcoli compiuti dall'utilizzatore mediante il lettore 4.
In una soluzione alternativa (comunque non limitativa delle possibile forme di realizzazione comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato), l'apparato 5 di rilevamento è un sensore volumetrico, rivolto verso l'area 3 per controllare l'avvenuta collocazione temporanea di prodotti all'interno dell'area 3 stessa.
Anche in questo caso, il sensore può essere collocato sul dispositivo 2, e compiere controlli in corrispondenza della collocazione nell'area 3 di ciascun prodotto, o essere disposto in una posizione fissa, nel punto vendita.
Vantaggiosamente, il lettore 4 (sia esso un lettore 4 ottico o di altro genere) è del tipo idoneo alla rilevazione di informazioni veicolate da un codice a barre lineari e/o da un codice a barre bidimensionali e/o da un tag RFID, e simili. Come è noto infatti, tipicamente la confezione dei prodotti esposti o comunque acquistabili in un punto vendita riporta in un codice (solitamente a barre lineari) l'informazione relativa al prezzo. Il lettore 4 consente quindi pratiche modalità di acquisizione di tale informazione, in modo analogo a quanto normalmente viene fatto dai cassieri.
Si specifica come le informazioni acquisibili dal lettore 4 non necessariamente si limitano al prezzo del prodotto prescelto: il lettore 4 può infatti rilevare il codice-prodotto, ed altre informazioni utili come il peso e/o l'ingombro standard (per consentire un corretto controllo da parte dell'apparato 5 e/o dell'unità di elaborazione elettronica). Il prezzo può anche essere dedotto indirettamente dal codice-prodotto (ricorrendo ad una banca dati), qualora il codice a barre (o altro tipo) fornisca solo tale informazione.
Ancor più particolarmente, e come illustrato nella figura 1 allegata a scopo meramente esemplificativo, il lettore 4 è integrato in un palmare 7 (facente parte del kit 1), che consente un'ottimale interazione.
Il palmare 7 può per esempio prevedere un display sul quale l'utilizzatore può visualizzare di volta in volta l'importo dei prezzi rilevati dal lettore 4, così come il totale dei prodotti sin a quel momento accumulati nell'area 3 del dispositivo 2.
Inoltre, nel palmare 7 può essere integrata l'unità di elaborazione elettronica già menzionata, e quindi, innanzitutto, può essere il palmare 7 stesso a compiere la verifica della corrispondenza fra prezzo e peso (o altro dato rilevato dall'apparato 5), eventualmente predisponendo l'emissione di un messaggio di allarme in caso la verifica sia negativa.
Inoltre, anche sfruttando le potenzialità dei moderni computer, le possibili funzioni aggiuntive sono innumerevoli (e ricomprendono la visualizzazione delle immagini dei prodotti, di volantini pubblicitari e di offerte, la connessione anche in remoto con la rete del punto vendita, la visualizzazione di mappe del punto vendita e/o di percorsi per raggiungere i prodotti di interesse, eccetera).
Peraltro, proprio per la varietà e l'utilità di funzioni che può offrire, il kit 1 può prevedere un palmare 7 anche qualora in esso non sia integrato il lettore 4, costituito in questo caso da un congegno separato.
Come si è già anticipato, in una soluzione realizzativa di rilevante interesse pratico, citata a scopo esemplificativo ma non esaustivo, il dispositivo 2 è scelto del tipo di un carrello della spesa. Secondo modalità di per sé note, e come si evince anche dalla figura allegata, in tale contesto il dispositivo 2 comprende un telaio 8 montato su rotelle 9, così da poter essere più agevolmente movimentato lungo il punto vendita.
Il telaio 8 supporta una gabbia 10 aperta superiormente, che può tipicamente essere realizzata in materiale polimerico o metallico.
La gabbia 10 (solitamente, ma non esclusivamente, a conformazione parallelepipeda) definisce quindi al suo interno la citata area 3 di collocazione temporanea dei prodotti da acquistare, e la bilancia 6 (nel caso appunto si ricorra a tale forma di realizzazione per l'apparato 5, e non si preveda di collocarla in una posizione fissa del punto vendita) è internamente disposta sul fondo della gabbia 10 (ricoprendolo parzialmente o completamente), per l'automatica pesatura di ciascun prodotto collocato nella gabbia 10 stessa. Evidentemente, il carrello della spesa può essere validamente impiegato anche se l'apparato 5 è una bilancia 6 collocata in una posizione fissa (sarà sufficiente portare il carrello della spesa al di sopra della bilancia 6, posta al suolo), o anche qualora si ricorra a ulteriori forme di realizzazione per l'apparato 5.
Va peraltro osservato come la bilancia 6 possa essere agevolmente impiegata anche in altre forme di realizzazione per il kit 1 e il dispositivo 2 in particolare: nel caso quest'ultimo sia una cesta, in modo analogo a quanto osservato per la gabbia 10 la bilancia 6 può essere collocata sul fondo della cesta stessa, mentre qualora sia un carrello di tipo tradizionale, la bilancia 6 può essere direttamente applicata sulla piastra di base.
Con ulteriore riferimento al carrello della spesa della figura allegata, si ribadisce come in alternativa alla bilancia 6, si può ricorrere ad altri tipi di apparati 5 di rilevamento della avvenuta collocazione dei prodotti: sulla gabbia 10 possono infatti essere disposti e opportunamente orientati uno o più sensori volumetrici, o altro ancora.
Vantaggiosamente, il kit 1 può altresì comprendere almeno uno schermo 11 interattivo (anche di tipo touchscreen), associato ad almeno uno fra il lettore 4, l'apparato 5 e l'unità di elaborazione elettronica o comunque in grado di fornire dati e informazioni all'utilizzatore e/o tale da consentire a quest'ultimo di interagire con i congegni elettronici di cui il kit 1 stesso è dotato.
Non si esclude peraltro di dotare il kit 1 di un più semplice monitor, privo di funzionalità interattive elaborate.
Si noti come per maggiore praticità d'uso lo schermo 11 sia ancorato ad una impugnatura 12 conformata dal telaio 8 e/o dalla gabbia 10, così da mantenere lo schermo 11 rivolto verso l'utilizzatore, quando quest'ultimo sospinge il carrello.
Alla stessa impugnatura 12 può favorevolmente essere ancorato un supporto per il palmare 7 e/o il lettore 4; a tale proposito, evidentemente le modalità con cui si realizza l'accoppiamento tra supporto e lettore 4/palmare 7 sono preferibilmente di tipo amovibile, per consentire il temporaneo disimpegno durante la rilevazione dei prezzi.
Utilmente, il kit 1 secondo il trovato comprende almeno una telecamera, per il controllo visivo dei prodotti effettivamente collocati nell'area 3.
La telecamera può essere operativamente associata all'unità di elaborazione elettronica (e/o agli altri congegni elettronici del kit 1) ed essere fissata al palmare 7, al lettore 4, allo schermo 11 o direttamente al carrello (o comunque alla struttura delimitante l'area 3).
La telecamera consente di incrementare l'efficacia del controllo, integrando le informazioni fornite dall'apparato 5: per esempio, nel caso quest'ultimo sia una bilancia 6, la telecamera si rivela un utile deterrente nei confronti di malintenzionati che altrimenti potrebbero acquisire il prezzo di un prodotto per poi riporre nel carrello un prodotto dello stesso peso (o dello stesso ingombro, nel caso si ricorra a sensori volumetrici), ma dal costo più alto. In tal senso, si pensi ad un pacco da 1 Kg di pasta in offerta, e ad un pacco sempre da 1 Kg di pasta biologica, che come è ben noto viene solitamente venduta ad un prezzo superiore (pur presentando medesimo peso e ingombro).
Le modalità con cui la telecamera e/o l'unità di elaborazione elettronica consentono il controllo potranno essere qualsiasi, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato: per esempio, si può ricorrere ad un software in grado di verificare il colore dei prodotti posti nella zona di visione, o più semplicemente le immagini acquisite possono essere controllate a campione da un operatore, o altro ancora.
Di fatto quindi, anche qualora l'apparato 5 si limiti a controllare la collocazione di un generico prodotto (senza poterne identificare la tipologia), grazie alla telecamera è comunque possibile eseguire un controllo accurato.
L'impiego del kit secondo il trovato è il seguente.
Come si è già osservato, il kit 1 (con il dispositivo 2 che può essere un carrello di tipo tradizionale o della spesa, una cesta, o altro ancora), può essere impiegato mentre l'utilizzatore si muove all'interno di un punto vendita di qualsiasi tipo, per accumulare in corrispondenza dell'area 3 la merce prescelta.
Grazie al lettore 4, l'utilizzatore può autonomamente acquisire le informazioni relative al prezzo di ciascun prodotto prelevato (per esempio codificate in un codice a barre lineari riportato sulla rispettiva confezione). Evidentemente, tale attività può essere compiuta in qualunque momento prima dell'uscita dal punto vendita, ma preferibilmente viene compiuta subito dopo aver scelto e prelevato ciascun prodotto, mentre ci si appresta a riporlo nell'area 3.
Infatti, in quest'ultimo caso è possibile compiere un monitoraggio costante delle operazioni compiute con il lettore 4, mediante l'apparato 5 (se scelto opportunamente, come si è visto).
Secondo modalità di per sé note, il lettore 4 e/o l'unità elettronica sono dotati di istruzioni per il calcolo dell'importo totale corrispondente alla somma di tutti i prodotti acquistati, visualizzabile sul palmare 7 e/o sullo schermo 11. L'utilizzatore può quindi inserire tutti i prodotti all'interno del carrello della spesa (o altro dispositivo 2), movimentarli una volta sola, per poi pagare in modo autonomo e veloce e dirigersi al suo automezzo senza incorrere in code, risparmiando tempo.
Si può quindi notare come tale modalità di raccolta dei prodotti, e successivo pagamento, si riveli senza dubbio più pratica e immediata rispetto a quelle tradizionali, in cui il prezzo di ciascun prodotto viene rilevato in corrispondenza della cassa (da parte di un cassiere o dall'operatore stesso). Ciò si rivela di indubbio interesse sia per il consumatore, che appunto impiega meno tempo per gli acquisti e vede ridotto il numero di movimentazioni (e il rischio di code), che per il punto vendita, che guadagna spazio dall'eliminazione delle casse e risparmia risorse destinando il personale delle casse verso altre mansioni.
Si noti in particolare come l'eliminazione delle casse sia economicamente assai rilevante: ogni cassa a cui si può rinunciare corrisponde infatti a due persone che possono essere recuperate, se si ricorda che normalmente i punti vendita operano su due turni.
L'apparato 5 svolge a sua volta un ruolo cruciale, in quanto assicura pratiche modalità di controllo delle attività svolte dall'utilizzatore per il rilevamento dei prezzi.
Infatti, rilevando l'effettiva collocazione temporanea dei prodotti all'interno dell'area 3, è possibile verificare (in modo più o meno preciso) la corrispondenza fra i prezzi rilevati dal lettore 4 e i prodotti effettivamente collocati in detta area 3. Il rilevamento può consistere semplicemente nel riscontrare un semplice aumento del peso misurato dalla bilancia 6 o il passaggio di oggetti nel campo visuale dei sensori (senza ottenere però informazioni sulla tipologia di prodotto collocato), per semplicemente confermare che effettivamente un generico prodotto è stato collocato nell'area 3. Nel caso la bilancia 6 sia collocata in una posizione fissa del punto vendita (e quindi indipendente dal dispositivo 2), il rilevamento consiste nell'acquisizione del peso complessivo della merce collocata nell'area 3 (escludendo ovviamente la tara, opportunamente preimpostata). Ciò consente di verificare che il peso complessivo così rilevato corrisponda al peso complessivo dei prodotti associati ai prezzi acquisiti con il lettore 4.
Oppure, come si è visto, ad ogni prodotto scelto e collocato nell'area 3, l'unità elettronica di elaborazione può compiere verifiche più elaborate, comparando la variazione di peso misurata mediante la bilancia 6, con il peso standard del prodotto (precedentemente caricato in un database) il cui prezzo è stato poco prima acquisito dal lettore 4. In tal modo, l'unità elettronica può tempestivamente rilevare anomalie ed eventuali errori da parte dell'utilizzatore.
Al tempo stesso, un aumento del peso misurato dalla bilancia 6 al quale non dovesse corrispondere un nuovo prezzo acquisito, potrà essere indicativo del tentativo, da parte dell'utilizzatore, di raccogliere nel carrello merce non pagata.
Anche ricorrendo a differenti apparati 5, per esempio a sensori volumetrici come si è visto, il kit 1 è in grado di svolgere medesime funzioni: i sensori possono infatti controllare gli ingombri nell'area 3, e quindi fornire indicazioni dell'effettiva collocazione di ciascun prodotto o del loro insieme, da comparare con i prezzi (e i corrispondenti ingombri standard) progressivamente acquisiti dal lettore 4.
La presenza della telecamera consente di migliorare ulteriormente il controllo operato dal kit 1, in quanto permette di affiancare alla verifica del peso (o comunque del parametro misurato dall'apparato 5) un controllo visivo, per quindi assicurarsi dell'effettiva corrispondenza fra prezzo rilevato e prodotto prelevato (e attivare contromisure appropriate in caso di comportamenti fraudolenti, eventualmente anche agendo in sedi giudiziarie).
Si osservi come il kit 1 si riveli ottimamente efficace se l'utilizzatore ha cura di acquisire il prezzo di ciascun prodotto prima di collocarlo nell'area 3; parimenti, si possono adottare diverse modalità di impiego (eventualmente programmando adeguatamente il funzionamento dell'apparato 5), per esempio quando si prevede una unica pesatura con una bilancia 6 in posizione fissa o qualora l'utilizzatore decida di rilevare il prezzo di ciascun prodotto solo dopo aver riempito il carrello, prima di recarsi alla zona di pagamento.
In ogni caso, l'apparato 5 offre utili garanzie alla proprietà del punto vendita e in generale al personale addetto: infatti, la bilancia 6 (o altro apparato 5) effettua un controllo di tutti i prodotti inseriti all'interno del carrello (o della cesta, o altro dispositivo 2), riducendo o anche eliminando il rischio di errori o comportamenti fraudolenti, comunque tali da determinare riduzioni di incasso.
Diversamente da quanto accade in alcuni punti vendita noti, si ribadisce quindi come il controllo non avvenga semplicemente a campione, ma interessi ciascun kit 1 e/o dispositivo 2, e ogni acquisto (prelievo dallo scaffale) effettuato dall'utilizzatore.
Si è in pratica constatato come il kit secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto il ricorso ad un lettore per l'acquisizione elettronica dell'informazione relativa al prezzo di ciascun prodotto e ad almeno un apparato di rilevamento del tipo sopra descritto fornisce rapide e pratiche modalità di raccolta e pagamento dei prodotti all'interno di un punto vendita, e più in generale offre senz'altro valida assistenza ad un consumatore, durante i suoi acquisti.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà sostituite con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Kit di assistenza agli acquisti, comprendente almeno un dispositivo trasportabile (2) del tipo di un carrello della spesa, di una cesta, o simili, detto dispositivo (2) presentando almeno un'area (3) di collocazione temporanea di prodotti da acquistare, scelti da un utilizzatore in un punto vendita, per la loro movimentazione facilitata, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un lettore (4), per l'acquisizione elettronica dell'informazione relativa al prezzo di ciascun prodotto scelto dall'utilizzatore, da collocare in detta area (3), e almeno un apparato (5) di rilevamento della avvenuta collocazione temporanea di prodotti all'interno di detta area (3), per la verifica almeno parziale della corrispondenza fra le informazioni rilevate da detto lettore (4) e i prodotti effettivamente collocati in detta area (3).
  2. 2. Kit, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità di elaborazione elettronica, operativamente associata a detto lettore (4) e a detto apparato (5) e munita di istruzioni per il confronto delle informazioni rilevate da detto lettore (4) con i dati forniti da detto apparato (5), per la verifica almeno parziale della corrispondenza fra le informazioni rilevate da detto lettore (4) e i prodotti effettivamente collocati in detta area (3).
  3. 3. Kit, secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un apparato (5) di rilevamento è una bilancia (6), disposta in corrispondenza di detta area (3) per la pesatura di ciascun prodotto scelto dall'utilizzatore e collocato in detta area (3).
  4. 4. Kit, secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un apparato (5) di rilevamento è una bilancia (6), collocabile in una posizione fissa del punto vendita, per la pesatura di detto dispositivo (2) e dei prodotti scelti dall'utilizzatore e collocati in detta area (3).
  5. 5. Kit, secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un apparato (5) di rilevamento è un sensore volumetrico, rivolto verso detta area (3) per il controllo della avvenuta collocazione temporanea di prodotti all'interno di detta area (3).
  6. 6. Kit, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto lettore (4) è del tipo idoneo alla rilevazione di informazioni veicolate da un codice a barre lineari e/o da un codice a barre bidimensionali e/o da un tag RFID, e simili.
  7. 7. Kit, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto lettore (4) è integrato in un palmare (7), per un'ottimale interazione da parte dell'utilizzatore.
  8. 8. Kit, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (2) è scelto del tipo dei carrelli della spesa e comprende un telaio (8) montato su rotelle (9) e supportante una gabbia (10) aperta superiormente, definente internamente detta area (3), per la collocazione temporanea dei prodotti da acquistare, detta bilancia (6) essendo internamente disposta sul fondo di detta gabbia (10), per l'automatica pesatura di ciascun prodotto collocato in detta gabbia (10).
  9. 9. Kit, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno schermo (11) interattivo, associato ad almeno uno fra detto lettore (4), detto apparato (5) e detta unità di elaborazione elettronica.
  10. 10. Kit, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una telecamera, per il controllo visivo dei prodotti effettivamente collocati in detta area (3).
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