IT201600099013A1 - Bicicletta - Google Patents

Bicicletta

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IT201600099013A1
IT201600099013A1 IT102016000099013A IT201600099013A IT201600099013A1 IT 201600099013 A1 IT201600099013 A1 IT 201600099013A1 IT 102016000099013 A IT102016000099013 A IT 102016000099013A IT 201600099013 A IT201600099013 A IT 201600099013A IT 201600099013 A1 IT201600099013 A1 IT 201600099013A1
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IT
Italy
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bicycle
fork
wheel
arms
opening
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IT102016000099013A
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English (en)
Inventor
Richard Kenneth Mcainsh
Original Assignee
Verve Design S R L
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K21/00Steering devices
    • B62K21/18Connections between forks and handlebars or handlebar stems
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62JCYCLE SADDLES OR SEATS; AUXILIARY DEVICES OR ACCESSORIES SPECIALLY ADAPTED TO CYCLES AND NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. ARTICLE CARRIERS OR CYCLE PROTECTORS
    • B62J17/00Weather guards for riders; Fairings or stream-lining parts not otherwise provided for
    • B62J17/10Ventilation or air guiding devices forming part of fairings
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K21/00Steering devices
    • B62K21/02Front wheel forks or equivalent, e.g. single tine
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K21/00Steering devices
    • B62K21/12Handlebars; Handlebar stems
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K21/00Steering devices
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K3/00Bicycles
    • B62K3/02Frames
    • B62K3/04Frames having a substantially horizontal top bar

Description

"BICICLETTA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una bicicletta, in particolare ad una bicicletta utilizzabile in ambito sportivo e da competizione, come ad esempio una bicicletta da corsa, quale una bicicletta per prove a cronometro, triathlon o simili.
La descrizione che segue verrà focalizzata in particolare sulle biciclette da crono o triathlon, tuttavia, gli aspetti inventivi del trovato potranno essere applicati anche a tutti gli altri tipi di biciclette.
STATO DELLA TECNICA
È noto che le biciclette da corsa, in particolare le biciclette utilizzate per prove a cronometro o triathlon, vengono costruite secondo determinati requisiti costruttivi riguardanti in particolare il telaio, il manubrio, le ruote e quindi la posizione che assume il ciclista durante la pedalata.
Tali biciclette vengono realizzate quindi in modo da soddisfare sia requisiti di biomeccanica che di aerodinamica, quindi la progettazione è rivolta a soddisfare sia un efficace posizionamento ed erogazione di potenza da parte del ciclista, sia un efficace contrasto dei fenomeni di attrito con l’aria.
I parametri considerati nella realizzazione delle biciclette devono inoltre sottostare spesso a regolamenti intemazionali, dettati in genere dall’Unione Ciclistica Intemazionale (UCI).
II telaio di una bicicletta, ad esempio una bicicletta da corsa, può essere formato in generale da una struttura comprendente sostanzialmente un doppio triangolo, definito fondamentalmente da un tubo piantone comune alle cui estremità sono collegati, da un lato, il tubo superiore ed il tubo obliquo che convergono verso il tubo di sterzo e, dall’altro lato, i foderi obliqui ed i foderi bassi, che convergono nell’attacco del cambio e nel forcellino posteriore.
Esistono tuttavia anche telai realizzati diversamente, ad esempio privi del tubo obliquo oppure del tubo piantone.
Nella fig. 1 dei disegni allegati è riportato schematicamente e frontalmente un ciclista 10 in sella ad una bicicletta 11, ad esempio una bicicletta da corsa ed in particolare una bicicletta per prove a cronometro di tipo noto. Tale bicicletta 11 comprende un manubrio 12 provvisto oltre che delle tradizionali impugnature laterali 13 anche di impugnature centrali sufficientemente ravvicinate ed atte a consentire al ciclista di impugnare il manubrio 12 come nella situazione illustrata, vale a dire con le mani ravvicinate l’una all’altra e poste in posizione sostanzialmente centrale sopra a tale manubrio 12.
Come si può osservare anche dalla fig. 2, il telaio 14 della bicicletta 11 è dimensionato in modo tale da consentire al ciclista 10 una posizione aerodinamica nella quale la testa e le spalle sono estremamente abbassate. Le gambe del ciclista inoltre, tipicamente sono molto ravvicinate al telaio 14 della bicicletta 11.
Questa posizione del ciclista 10 e la generale conformazione del telaio 14, si veda nuovamente fig. 1, creano sulla parte frontale dell’assieme ciclista 10 e bicicletta 11, una zona Z di sostanziale impedimento al passaggio dell’ aria. Tale zona Z è riempita principalmente dalle gambe 15 del ciclista 10 e dalla tradizionale forcella 16 collegate al telaio 14. Il risultato dei parametri costruttivi del telaio 14 e dalla forcella 16, quindi, è la creazione di un’estesa superficie frontale che incide negativamente sull’aspetto aerodinamico della bicicletta e che costringe l’aria a passare attorno e sopra al ciclista, si vedano ad esempio le frecce A che rappresentano i tradizionali flussi d’aria che investono la bicicletta 1 1 e il ciclista 10 durante la normale pedalata.
Le attuali biciclette presentano pertanto evidenti limiti aerodinamici, dovuti soprattutto a tale estesa superficie frontale che viene creata a causa soprattutto dell’attuale realizzazione della forcella.
Altre limitazioni e svantaggi di soluzioni e tecnologie convenzionali saranno chiare ad una persona esperta del ramo a seguito della lettura della rimanente parte della presente descrizione con riferimento ai disegni ed alla descrizione delle forme di realizzazione che seguono, sebbene si intenda che la descrizione dello stato della tecnica correlato alla presente descrizione non debba essere considerata un’ammissione che quanto qui descritto sia già noto dallo stato della tecnica anteriore. Esiste pertanto la necessità di realizzare una bicicletta che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Uno scopo del presente trovato è pertanto quello di realizzare una bicicletta che sia efficiente sia dal punto di vista biomeccanico dell’erogazione di potenza sia dal punto di vista aerodinamico, quindi ad esempio che limiti drasticamente Γ impatto deH’aria sulla parte frontale della bicicletta durante la pedalata.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una bicicletta che presenti un’elevata ergonomia e che sia performante in particolare per attività di prove a cronometro e triathlon.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare una bicicletta che presenti adeguate zone di passaggio dell’aria, in particolare sulla parte frontale, che tradizionalmente crea una sorta di barriera ad un efficace passaggio del flusso d’aria.
Un ulteriore scopo del presente trovato è realizzare una forcella per bicicletta che possa superare i limiti aerodinamici delle forcelle note. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, il presente trovato si riferisce ad una bicicletta comprendente un telaio provvisto di un tubo di sterzo e di una forcella collegabile da una parte a tale tubo di sterzo e dall’altra ad una ruota della bicicletta. Secondo un primo aspetto del trovato, in tale forcella è realizzata un’apertura di passaggio dell’aria ricavata tra la superficie esterna di tale ruota e la base del tubo di sterzo; tale apertura è configurata per consentire che almeno parte del flusso d’aria che investe la bicicletta passi in una zona centrale della bicicletta ed in prossimità del telaio.
Preferibilmente, l’altezza di tale apertura è compresa tra il 10% e il 30% della distanza definita tra la base del tubo di sterzo e la parte estrema della forcella dove sono posizionati supporti di collegamento della forcella alla ruota.
La distanza definita tra la base o corona del tubo di sterzo e tali supporti disposti in corrispondenza dell’asse della ruota può essere compresa tra circa 400 mm e circa 700 mm, preferibilmente tra circa 500 mm e circa 600 mm, ed in particolare tra 525 mm e 575 mm.
Tale distanza rappresenta sostanzialmente la lunghezza o altezza della forcella.
Secondo ulteriori aspetti del trovato, la forcella comprende dei bracci posti ad una distanza reciproca tale da ricavare opportuni spazi di passaggio dell’aria tra essi e la ruota.
I bracci possono essere provvisti di primi tratti sostanzialmente paralleli e di secondi tratti convergenti verso un perno di collegamento alla ruota.
In forme di realizzazione, la distanza che divide i bracci della forcella è variabile tra 100 mm e 250 mm e preferibilmente tra 110 e 150 mm. Tale forcella può comprendere una porzione di unione di tali bracci posizionata in prossimità del tubo di sterzo e definente la parte superiore di tale apertura.
Tale forcella può comprendere un’ulteriore apertura definita da una struttura sostanzialmente a portale situata superiormente a tale porzione di unione dei bracci.
Secondo ulteriori aspetti del trovato, la bicicletta comprende un manubrio che può essere realizzato in pezzo unico con tale forcella.
Secondo ulteriori aspetti del trovato, tale telaio può comprendere un tubo superiore collegato da una parte al tubo di sterzo e dall’altra parte ad un elemento tubolare associato ad un piantone della bicicletta. Il telaio, tuttavia, potrebbe essere anche privo del tubo superiore.
Un ulteriore oggetto del trovato è una forcella per una bicicletta comprendente una coppia di bracci tra i quali è ricavata un’apertura con funzioni aerodinamiche che consente un consistente passaggio frontale dell’ aria attraverso la forcella.
Tale apertura è compresa, a montaggio avvenuto, tra il 10% e il 30% dell’altezza totale della forcella.
Un ulteriore oggetto del trovato è un metodo di realizzazione di una bicicletta, comprendente la realizzazione di un telaio provvisto di un tubo di sterzo al quale è associabile una forcella collegabile ad un ruota e configurata in modo tale da ricavare in essa e almeno tra la superficie esterna della ruota e la base del tubo di sterzo un’apertura atta a consentire che almeno parte del flusso d’aria che investe la bicicletta fluisca in una zona centrale della bicicletta ed in prossimità del telaio. Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
I vari aspetti e caratteristiche descritte nella presente descrizione possono essere applicati individualmente, dove possibile. Questi aspetti individuali, ad esempio aspetti e caratteristiche presenti nella descrizione oppure nelle rivendicazioni dipendenti allegate, possono essere oggetto di domande divisionali.
Si fa notare che qualsiasi aspetto o caratteristica che si trovi essere già nota durante la procedura di brevettazione si intende non essere rivendicata ed essere l’oggetto di un disclaimer.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1, come accennato, è una vista frontale e schematica di una bicicletta nota con in sella un ciclista in fase di pedalata;
- la fig. 2, come accennato, è una vista schematica ed in assonometria della bicicletta e del ciclista illustrati in fig. 1 ;
- la fig. 3 è una vista in assonometria di una bicicletta secondo il trovato; - la fig. 4 è una vista frontale della forcella anteriore della bicicletta secondo il trovato;
- la fig. 5 è una vista schematica ed in elevazione laterale della bicicletta secondo il trovato;
- la fig. 6 è una vista schematica ed in assonometria della bicicletta secondo il trovato;
- le figg. 7a-7f sono delle viste in sezione che illustrano diverse forme di forcella in sezione.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento ai disegni allegati, una bicicletta 20 secondo il trovato comprende un telaio 17 realizzato ad esempio in materiale metallico, leghe metalliche, leghe di alluminio, fibra di carbonio o altri.
Tale telaio 17 comprende un primo tubo 18, generalmente noto nel settore con la denominazione di tubo superiore o tubo orizzontale.
Tale tubo superiore 18 può essere disposto in direzione parallela al piano stradale oppure assumere diverse inclinazioni rispetto a tale piano stradale, in funzione della modalità realizzativa del telaio 17.
Tale tubo superiore 18 è collegato ad un’estremità con un canotto o tubo di sterzo 19 e all’altra estremità con una prima estremità di un piantone 21.
In fig. 2 il piantone 21 è formato sostanzialmente da due elementi tubolari 44 e 45 aventi differenti inclinazioni, ma potrebbe essere anche realizzato diversamente.
Il piantone 21 è anche collegato inferiormente ad una scatola 23 di movimento centrale.
Tale scatola 23 di movimento centrale, alla quale sostanzialmente andrà associata almeno una corona 46 ed una coppia di pedivelle 47, è collegata da un lato ad un’estremità di un tubo obliquo 24, la cui altra estremità è collegata al tubo di sterzo 19.
La scatola 23 è anche collegata ad un’estremità di una coppia di foderi bassi 25, le cui altre estremità sono collegate ad una forcella 26 di innesto della ruota posteriore 27 della bicicletta 20.
Anche in questo caso, i foderi bassi 25 possono assumere diverse inclinazioni rispetto al piano stradale, in funzione delle modalità realizzative.
Alla forcella 26 sono anche collegate prime estremità di una coppia di foderi obliqui 28, le cui altre estremità sono collegate al tubo piantone 21.
Normalmente il piantone 21 presenta superiormente un’apertura di innesto di un supporto 29 di una sella 30. In questo caso tale innesto del supporto 29 della sella verrà effettuato nell’elemento tubolare 44 del piantone 21.
Nel tubo di sterzo 19 viene inserito un elemento tubolare 31 di una forcella 32 formata da almeno una coppia di bracci 33, o pendenti, che prevedono, da una parte, una porzione 37 di reciproco collegamento e dall’altra parte presentano opportuni supporti 34 innestabili in un perno 40 della ruota anteriore 35 della bicicletta 20.
Tale porzione 37 di collegamento bracci 33 è solidale all’elemento tubolare 31 inseribile nel tubo di sterzo 19.
L’elemento tubolare 31 della forcella 32 può essere collegato al tubo di sterzo 19 mediante un sistema di collegamento a baionetta, o altro sistema di collegamento.
Tale porzione 37 di collegamento può essere parte di un manubrio 41 solidale alla forcella 32.
In tale manubrio 41 sono inoltre parzialmente illustrati elementi di impugnatura 42.
Vantaggiosamente, i bracci 33 di cui è provvista la forcella 32 hanno un’estensione tale per cui tra la superficie esterna 36 della ruota anteriore 35 e la base del tubo di sterzo 19, dove sostanzialmente è collocata la porzione 37 di collegamento di tali bracci 33, viene ricavata un’apertura 22 con funzioni aerodinamiche e di passaggio dell’ aria: l’aria è indicata schematicamente dalle linee di flusso Al .
Il tubo superiore 18, allo scopo di garantire un’opportuna ampiezza o altezza di tale apertura 22, potrebbe essere realizzato con opportuna inclinazione dal basso verso l’alto dall’estremità di collegamento con il piantone 21 all’estremità di collegamento con il tubo di sterzo 19.
Nel presente esempio, tale tubo superiore 18 è sostanzialmente rialzato rispetto ad una normale bicicletta, e tale sollevamento è determinato da un lato dalla forcella 32 e dall’altro lato dall’elemento tubolare 44 del piantone 21.
I due bracci 33 comprendono, ciascuno, un primo tratto 38 sostanzialmente verticale ed un secondo tratto 39 convergente verso il perno 40 della ruota anteriore 35.
Vantaggiosamente, inoltre, la porzione 37 di reciproco collegamento dei bracci 33 ha un’estensione tale per cui detti elementi risultano sufficientemente distanziati dalla ruota anteriore 35, in modo da permettere all’aria di passare in spazi 43 ricavati tra tali bracci 33 e la ruota 35.
Tale forcella 32 comprende inoltre, superiormente alla porzione 37, un’ulteriore apertura 48 di passaggio deH’aria, definita da una struttura 49 sostanzialmente a portale.
La distanza tra D tra i supporti 34 di collegamento della forcella 32 alla ruota 35 e la base del tubo di sterzo 19, che sostanzialmente si trova alla stessa altezza della base dell’elemento tubolare 31, può variare tra circa 400 mm e circa 700 mm.
Tale distanza D rappresenta sostanzialmente la lunghezza o altezza della forcella 32.
E’ stato sorprendentemente riscontrato che una distanza D variabile tra circa 500 mm e circa 600 mm, ed in particolare tra 525 mm e 575 mm, consente di ottenere ottime prestazione della bicicletta dal punto di vista aerodinamico e biomeccanico.
La distanza DI tra la superficie esterna 36 della ruota anteriore 35 e la base dell’elemento tubolare 31 e quindi sostanzialmente del tubo di sterzo 19, è compresa tra il 10% e il 30% della distanza D definita precedentemente, quindi della distanza D tra i supporti 34 della forcella 32 e il tubo di sterzo 19.
Sostanzialmente tale distanza DI rappresenta l’altezza dell’apertura 22 di passaggio dell’aria tra la ruota 35 e il tubo di sterzo 19.
La presente bicicletta 20 è quindi vantaggiosamente provvista di una forcella 32 anteriore dimensionata in modo tale da consentire di ricavare l’apertura 22 per il passaggio dell’ aria tra la superficie esterna della ruota anteriore 35 della bicicletta 20 e la base del tubo di sterzo 19.
Da tale apertura 22 l’aria, seguendo schematicamente il flusso Al, può fluire verso la parte posteriore della bicicletta 20, senza incontrare zone di ostruzione e di barriera, come nelle biciclette note.
Tale flusso Al, inoltre potrà in parte essere diretto verso la parte inferiore della bicicletta 20 in modo che l’aria fluisca sotto alla scatola 23 del movimento centrale, si veda fig. 5.
I bracci 33 della forcella 32 possono inoltre essere posti ad un’adeguata distanza W, in modo che l’aria possa vantaggiosamente fluire negli spazi 43, si veda fig. 6, ricavati tra la ruota anteriore 35 e tali bracci 33. In questo caso, sostanzialmente, le gambe del ciclista si troverebbero posizionate dietro a tali bracci 33 della forcella 32, quindi interferirebbero in modo minimo con il flusso d’aria che investe frontalmente la bicicletta 20.
La distanza W che divide i due bracci 33 potrà essere variabile tra 100 mm e 250 mm e preferibilmente tra 110 e 150 mm. E’ stato riscontrato che tali intervalli dimensionali garantiscono un’ottimale efficienza aerodinamica.
Nelle figure da 7a a 7f sono riportati alcuni esempi di sezioni Sa, Sb, Se, Sd, Se e Sf dei bracci 33 della forcella 32. Tali sezioni Sa-Sf sono considerate trasversalmente ai bracci della forcella.
Nel caso di forcella con bracci 33 a sezione simmetrica, si veda la sezione Sa, il rapporto tra la lunghezza LI di tale sezione e la sua larghezza W1 è preferibilmente maggiore o uguale a tre. Tale rapporto tra LI e W1 può essere pari ad esempio a quattro o cinque.
Altre sezioni di forcella, si vedano ad esempio le sezioni Sb, Se, Sd e Sf possono presentare profili variamente asimmetrici.
Allo scopo di migliorare ulteriormente l’aerodinamica della presente bicicletta, inoltre, potrebbe essere previsto l’utilizzo di freni a disco.
È chiaro che alla bicicleta e alla forcella fin qui descrite possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descrito con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di bicicleta e di forcella, aventi le carateristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tute rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la letura e non devono essere considerati come fatori limitativi per quanto atiene all’ambito di protezione soteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Bicicletta, comprendente un telaio (17) provvisto di un tubo di sterzo (19) e di una forcella (32) collegabile da una parte a detto tubo di sterzo (19) e dall’altra ad una ruota (35) della bicicletta, caratterizzata dal fatto che in detta forcella (32) è realizzata un’apertura (22) di passaggio deH’aria ricavata tra la superficie esterna (36) di detta ruota (35) e la base del tubo di sterzo (19), detta apertura (22) essendo configurata per consentire che almeno parte del flusso (Al) d’aria che investe la bicicletta passi in una zona centrale della bicicletta ed in prossimità del telaio (17).
  2. 2. Bicicletta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l’altezza (DI) di detta apertura (22) è compresa tra il 10% e il 30% della distanza (D) definita tra la base del tubo di sterzo (19) e la parte estrema della forcella (32) dove sono posizionati supporti (34) di collegamento della forcella (32) alla ruota (35).
  3. 3. Bicicletta secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta distanza (D) definita tra la base del tubo di sterzo (19) e detti supporti (34) è compresa tra circa 400 mm e circa 700 mm, preferibilmente tra circa 500 mm e circa 600 mm, ed in particolare tra 525 mm e 575 mm.
  4. 4. Bicicletta secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detta forcella (32) comprende dei bracci (33) posti ad una distanza (W) reciproca tale da ricavare opportuni spazi (43) di passaggio dell’aria tra essi e la ruota (35).
  5. 5. Bicicletta secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti bracci (33) sono provvisti di primi tratti (38) sostanzialmente paralleli e di secondi tratti (39) convergenti verso un perno (40) di collegamento alla ruota (35).
  6. 6. Bicicletta secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che la distanza (W) che divide i bracci (33) della forcella (32) è variabile tra 100 mm e 250 mm e preferibilmente tra 110 e 150 mm.
  7. 7. Bicicletta secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detta forcella (32) comprende una porzione (37) di unione di detti bracci posizionata in prossimità del tubo di sterzo (19) e definente la parte superiore di detta apertura (22).
  8. 8. Bicicletta secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta forcella (32) comprende un’ulteriore apertura (48) definita da una struttura (49) sostanzialmente a portale situata superiormente a detta porzione (37) di unione dei bracci (33).
  9. 9. Bicicletta secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che comprende un manubrio (41) realizzato in pezzo unico con detta forcella (32).
  10. 10. Bicicletta secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto telaio (17) comprende un tubo superiore (18) collegato da una parte al tubo di sterzo (19) e dall’altra ad un elemento tubolare (44) associato ad un piantone (21) del telaio (17) della bicicletta.
  11. 11. Bicicletta secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto tubo di sterzo (19) ha un’altezza compresa tra circa 80 mm e circa 140 mm e preferibilmente tra circa 90 mm e circa 120 mm.
  12. 12. Forcella per bicicletta, caratterizzata dal fatto che comprende una coppia di bracci (33) tra i quali è ricavata un’apertura (22) con funzioni aerodinamiche, in modo da consentire un consistente passaggio frontale dell’aria attraverso la forcella.
  13. 13. Metodo di realizzazione di una bicicletta, caratterizzata dal fatto che comprende la realizzazione di un telaio (17) provvisto di un tubo di sterzo (19) al quale è associabile una forcella (32) collegabile ad un ruota (35) e configurata in modo tale da ricavare in essa e almeno tra la superficie esterna (36) della ruota (35) e la base del tubo di sterzo (19) un’apertura (22) atta a consentire che almeno parte del flusso (Al) d’aria che investe la bicicletta fluisca in una zona centrale della bicicletta ed in prossimità del telaio (17).
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