IT201600095410A1 - Dispositivo guida per interventi eco-guidati - Google Patents

Description

“Dispositivo guida per interventi eco-guidati”

La presente invenzione è relativa ad un dispositivo guida per interventi eco-guidati.

In particolare, la presente invenzione è relativa ad un dispositivo guida per interventi eco-guidati, del tipo a laser.

Com’è noto, negli ultimi decenni lo sviluppo delle tecnologie avanzate in ambito medico ha introdotto, migliorato e sottoposto a continua evoluzione la chirurgia micro invasiva o mininvasiva, ossia l’insieme delle tecniche chirurgiche caratterizzate dall’uso di vie di accesso che riducono al minimo il trauma del paziente.

Ne sono un esempio le procedure interventistiche eco guidate sia diagnostiche che terapeutiche quali, agoaspirati, drenaggi di raccolte fluide saccate, ago biopsie, accessi venosi ed arteriosi, infiltrazioni intra e peri articolari, litoclasia di spalla, ecc.

Per via della loro mini invasività, ripetibilità e ridotto traumatismo vengono considerate non più come alternativa del trattamento chirurgico ma bensì in alcuni casi, come unica alternativa terapeutica.

La loro esecuzione consiste nell’inserire aghi nelle aree patologiche interessate sotto la guida di immagini ecografiche rilevabili attraverso sonde ad ultrasuoni e quindi provvedere a trattarle o estrarne campioni per analizzarle.

Un esempio di procedura interventistica eco guidata è rappresentata dall’agoaspirato per la diagnosi citologica dei noduli tiroidei. In essa, il materiale estratto mediante ago sottile dalla lesione da esaminare viene depositato su vetrini, fissato e successivamente esaminato al microscopio.

Durante la procedura si provvede alla disinfezione cutanea e, sotto immagine ecografica continua, si inserisce in tempo reale un ago sottile all’interno della lesione per eseguire il prelievo. Nel corso dell’intervento è richiesto al paziente il mantenimento di una posizione corretta per far sì che l’ago sia in tutta la sua estensione longitudinale costantemente all’interno del fascio ultrasonoro. La puntura può essere ripetuta in relazione al quantitativo di materiale estratto e al numero di lesioni da sottoporre ad accertamento.

Al termine della procedura, che solitamente dura pochi minuti, viene applicato un cerotto sterile ed un impacco ghiacciato, che viene rimosso dopo 15-20 minuti. In una percentuale limitata di casi, il campione estratto può risultare inadeguato per la diagnosi ed in tal caso, a giudizio dello Specialista, l’agoaspirato può essere ripetuto.

Nella tecnica di puntura “parallela”, l’ago viene inclinato rispetto al piano cutaneo di circa 45° e la sua punta posta in adiacenza del margine sinistro della sonda ecografica, quindi inserito nella cute. Sul monitor dell’ecografo si segue costantemente il decorso per intero dell’ago e soprattutto la posizione della punta, garantendo così, al medico, di visualizzare le strutture anatomiche attraversate (effetto cono d’ombra).

Tuttavia, queste procedure vengono eseguite senza adeguati supporti o guide per l’ago da inserire, solidali alla sonda ecografica e pertanto, gli operatori (radiologo, anestesista, chirurgo vascolare, ecc.) sono costretti ad intervenire con il costante rischio che l’ago possa non trovarsi correttamente allineato con il fascio ultrasonoro emesso dalla sonda.

Solo ed esclusivamente se il fascio ultrasonoro della sonda sottende costantemente l’ago si riducono le complicanze legate alla procedura ed aumenta la percentuale dei target centrati.

Purtroppo, succede spesso che il tratto prossimale dell’ago, stretto tra indice e pollice dell’operatore, subisca, per movimenti involontari della mano (oscillazioni antero-posteriori), variazioni di posizione che lo portano ad uscire dal fascio ultrasonoro emesso dalla sonda con conseguente mancata visualizzazione dell’ago o parte di esso sul monitor.

Una soluzione a questi problemi è stata descritta nel brevetto CN204445932 del 8 Luglio 2015 a nome di MA TING che fa riferimento ad un’apparecchiatura ad ultrasuoni B con funzione di posizionamento laser, avente l’obiettivo di facilitare un utente a posizionare il punto di penetrazione di un ago. In particolare, l’apparecchiatura comprende una sonda e un display tra essi collegati, e inoltre due emettitori laser disposti simmetricamente sulla sonda e posizionati tangenzialmente al piano dell’onda sonora; quando le sorgenti emettono il laser, una linea laser viene rilevata sul paziente per indicare il piano dell’onda sonora della sonda. L’apparecchiatura ad ultrasuoni B viene utilizzata principalmente per eseguire punture sotto guida ecografica.

Seppur vantaggioso sotto diversi aspetti, tale apparecchiatura provvede solo ad indicare il piano dell’onda sonora ma ciò non è sufficiente a guidare l’ago durante il suo inserimento.

Ulteriormente, quando è necessario disporre la sonda su punti particolari, ad esempio sulla superficie convessa della spalla, la funzionalità della sonda stessa è compromessa per via del fatto che il fascio laser è tangente a tale superficie e quindi non sfruttabile per guidare l’ago.

In commercio esistono sistemi di guida “fissi” (guide meccaniche solidali alla sonda provviste di canali entro cui far scorrere gli aghi), detti anche “a castelletto”, che non supportano i comuni aghi (piccoli e sottili) ma necessitano di aghi lunghi a loro volta ingombranti e più costosi. Per giunta, qualora fossero utilizzabili, se la sonda dovesse essere spostata dal punto in cui si sta operando, comporterebbe l’estrazione e il re-inserimento dell’ago, provocando disagi e danni al paziente.

Scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo guida per interventi eco-guidati che garantisca in modo semplice ed economico di introdurre e mantenere in posizione corretta l’ago e avente quindi, caratteristiche tali da superare i limiti che ancora influenzano i dispositivi guida per interventi eco-guidati con riferimento alla tecnica nota.

Secondo la presente invenzione, viene realizzato un dispositivo guida per interventi eco-guidati, come definito nella rivendicazione 1.

Per una migliore comprensione della presente invenzione viene ora descritta una forma di realizzazione preferita, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento al disegno allegato, nel quale:

- la figura 1 mostra una vista schematica tridimensionale di una prima forma realizzativa del dispositivo guida per interventi eco-guidati, secondo l’invenzione;

- la figura 2 mostra una vista schematica bidimensionale di una seconda forma realizzativa del dispositivo guida per interventi eco-guidati in uso, secondo l’invenzione;

- la figura 3 mostra una vista schematica tridimensionale del dispositivo guida per interventi ecoguidati con indicatore laser in posizione diversa rispetto alla sonda del dispositivo, secondo l'invenzione.

Con riferimento alla figura 1, un dispositivo guida per interventi eco-guidati è mostrato, secondo l’invenzione.

Più dettagliatamente, secondo una prima forma realizzativa mostrata in figura 1, il dispositivo guida per interventi eco-guidati 100 comprende una sonda ad ultrasuoni 101 configurata per generare un fascio ultrasonoro 101a per la scansione ecografica dell’area interessata, e un indicatore laser 102 configurato per emettere un fascio luminoso 102c inclinato, rispetto alla sonda, di un angolo predeterminato, variabile in funzione del tipo di sonda che viene utilizzata.

Secondo un aspetto dell’invenzione, l’indicatore laser 102 è disposto su un lato della sonda ad ultrasuoni 101.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’indicatore laser 102 è configurato per essere ruotato di 90° per eseguire interventi eco-guidati mediante tecnica di puntura coassiale, come mostrato in figura 3.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’indicatore laser 102 è disposto centralmente su un lato della sonda ad ultrasuoni 101 illuminando il piano del fascio ultrasonoro 101a della sonda 101.

Vantaggiosamente secondo l’invenzione, il fascio luminoso dell’indicatore laser 102 ha spessore variabile.

Vantaggiosamente secondo l’invenzione, il fascio luminoso dell’indicatore laser 102 ha colore variabile.

Vantaggiosamente secondo l’invenzione, il fascio luminoso 102c è una linea.

Quando il dispositivo guida per interventi eco-guidati 100 è in uso, il fascio luminoso 102c indica sulla cute del paziente il piano del fascio ultrasonoro 101a da seguire per l’inserimento di un ago sottile 103 nella cute del paziente per prelevare materiale o per immettere medicinali sottocute. Disponendo infatti l’ago 103 a 45° rispetto al piano cutaneo del paziente e sul lato corto della sonda 101 dove è disposto l’indicatore 102, come mostrato in figura 1, si riesce a far sì che la posizione dell’ago 103 rimanga nel piano 101a semplicemente gestendo l’ombra 103a dell’ago 103 generata dal fascio 102c su un piano perpendicolare al piano cutaneo del paziente. Quando l’ombra 103a è allineata al fascio 102c allora la posizione dell’ago 103 è corretta.

La figura 2 mostra una seconda forma realizzativa del dispositivo guida per interventi eco-guidati 200.

Il dispositivo 200 è, in ogni parte, identico al dispositivo 100, ma se ne distingue per il fatto che l’indicatore laser 202 è dotato di una prima guida 202a, configurata per traslare l’indicatore laser 202 orizzontalmente alla sonda 201, e di una seconda guida 202b, configurata per ruotare l’indicatore laser 202 rispetto alla sonda 201.

Vantaggiosamente secondo l’invenzione, l’indicatore laser 202 proietta il fascio laser 202c in punti convessi della cute.

La figura 3 mostra l’indicatore laser 102 del dispositivo per interventi eco-guidati 100 disposto sulla sonda a 90° gradi rispetto alla posizione in cui si trova in figura 1. Tale posizione facilita la tecnica di puntura "coassiale". Il fascio 102c indica il punto di approccio con l’ago 103, inclinato di un angolo compreso tra 5° e 10° rispetto alla superficie della sonda, e, quindi, inclinato di un angolo compreso tra 80° e 85° rispetto al piano cutaneo.

Nella tecnica di puntura “coassiale” il fascio 102c serve unicamente ad indicare sulla pelle del paziente il punto medio dello specifico lato della sonda su cui si trova l’indicatore laser 102.

Pertanto, il dispositivo guida per interventi ecoguidati secondo l’invenzione è possibile controllare in ogni istante la direzione dell’ago per eseguire un corretto intervento.

Un altro vantaggio del dispositivo guida per interventi eco-guidati secondo l’invenzione evita la fuoriuscita dell’ago dal fascio ultrasonoro emesso dalla sonda.

Un altro vantaggio del dispositivo guida per interventi eco-guidati secondo l’invenzione è rappresentato dal fatto di evitare inutili passaggi dell’ago ai lati dell’area interessata.

Un altro vantaggio del dispositivo guida per interventi eco-guidati secondo l’invenzione è la possibilità di operare anche su aree di piccole dimensioni.

Un ulteriore vantaggio del dispositivo per interventi eco-guidati è l’applicazione alle procedure vascolari e ostearticolari.

Un altro vantaggio del dispositivo guida per interventi eco-guidati secondo l’invenzione è la semplicità costruttiva.

Infine il dispositivo guida per interventi eco-guidati secondo l’invenzione è di basso costo.

Risulta infine chiaro che al dispositivo guida per interventi eco-guidati qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) mediante inserimento di almeno un ago (103, 203) nel corpo di un paziente, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una sonda ad ultrasuoni (101, 201) configurata per generare un fascio ultrasonoro (101a, 201a) per la scansione ecografica di una predefinita area del corpo del paziente e un indicatore laser (102, 202) emittente un fascio luminoso (102c, 202c) configurato per generare un’ombra (103a, 203a) dell’ago (103, 203) su un piano perpendicolare al piano del fascio ultrasonoro (101a, 201a) lungo cui l’ago (103, 203) è abilitato a muoversi.
2. 2. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’indicatore laser (102, 202) è disposto lateralmente alla sonda ad ultrasuoni (101, 201).
3. 3. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’indicatore laser (102, 202) è configurato per essere ruotato di 90° per eseguire interventi eco-guidati mediante tecnica di puntura coassiale.
4. 4. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’indicatore laser (102, 202) è disposto centralmente su un lato della sonda ad ultrasuoni (101, 201) ed è configurato per illuminare il piano del fascio ultrasonoro (101a, 201a).
5. 5. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il fascio luminoso (102c, 202c) ha spessore variabile.
6. 6. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il fascio luminoso (102c, 202c) ha colore variabile.
7. 7. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il fascio luminoso (102c, 202c) è una linea.
8. 8. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’indicatore laser (202) è dotato di una prima guida (202a) configurata per traslare l’indicatore laser (202) orizzontalmente alla sonda (201) e di una seconda guida (202b) configurata per ruotare l’indicatore laser (202) rispetto alla sonda (201).
9. 9. Dispositivo guida per interventi eco-guidati (100, 200) su un paziente secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’indicatore laser (202) è configurato per proiettare il fascio laser (202c) in punti convessi della cute del paziente.