IT201600085033A1 - Sistema di monitoraggio interno dell’umidita’ di un pavimento in legno e suo dispositivo d’applicazione - Google Patents

Description

TITOLO: “SISTEMA DI MONITORAGGIO INTERNO DELL’UMIDITA’ DI UN PAVIMENTO IN LEGNO E SUO DISPOSITIVO D’APPLICAZIONE

DESCRIZIONE

Forma oggetto della presente innovazione un sistema di monitoraggio interno del grado di umidità di un pavimento in legno ed il suo dispositivo d’applicazione, con cui poter rilevarne costantemente lo stato della fibra, per poter assicurare sempre e tempestivamente le condizioni ambientali ottimali.

Caratteristica principale della presente innovazione è quella di prevedere un sistema di posa in opera di un pavimento in legno in cui, sul lato interno di uno o più dei suoi listelli, sia prevista la presenza di un vano o cavità dove applicare un dispositivo di rilevamento della sua umidità, detto dispositivo essendo costituito da almeno un sensore di rilevamento costante dell’umidità e preferibilmente anche della temperatura, il quale sensore sia collegato ad un batteria o altra fonte di alimentazione elettrica e sia connesso ad un microchip che renda visibile e quantificabile il valore rilevato, ad esempio su dispaly, per consentire l’eventuale intervento di adeguamento dell’umidità e della temperatura dell’ambiente in cui lo stesso pavimento è posto in opera, detto microchip potendo essere collegato anche ad altri dispositivi di controllo e comando per il ripristino, anche a distanza, delle giuste condizioni ambientali, che assicuri la migliore conservazione del medesimo pavimento in legno.

I parquets o pavimenti in legno, sia di tipo tradizionale realizzati con listelli a massello, come quelli più attuali realizzati con listelli del tipo predefinito o stratificato, così come quelli di tipo stratificato ma con superficie nobile anticata, presentano il vantaggio di conferire al loro ambiente un clima o habitat più naturale, con infinite possibilità di colori e venature, rispetto ad ogni altra forma di pavimentazione di un’abitazione o di un locale aperto al pubblico ed alla socializzazione delle persone. Lo stesso parquet in legno presenta poi notevoli capacità isolanti, proporzionali al suo spessore, particolarmente contro la diffusione della temperatura e del rumore esterni al suo ambiente.

Conforme alle norme tecniche vigenti ed all’esperienza dell’operatore, i listelli di un pavimento in legno sono convenzionalmente posti in opera con umidità del 9% con o – 2% nel caso di elementi massicci e del 7% co o – 2% nel caso di elementi multistrato, considerando un loro esercizio e calpestio in un ambiente con rapporto di umidità relativa tra il 45% ed il 60% dell’aria, in normali condizioni termiche ambientali, avendo quindi condizioni interne ottimali di utilizzo che sono attestate al massimo al 12%.

Variando tali valori dell’ambiente, ad esempio a causa dell’eccessivo e prolungato riscaldamento di un locale, dove non vi sia un sufficiente ricambio dell’aria, per cui la stessa aria si secca e mantiene per tempi prolungati valori inferiori al 45% di umidità, il legno del pavimento dovendo adeguare la sua umidità, scende sotto i livelli sopra specificati, determinando screpolature, ritiri e fessurazioni che possono rovinare l’aspetto e la funzionalità dello stesso pavimento. Questo problema è particolarmente presente nel caso di riscaldamento a pavimento, dove appare più facile l’essicazione eccessiva dei listelli in legno.

Analogamente, in caso di eccessiva umidità ambientale, per fattori ambientali esterni, ad esempio nelle case al mare, oppure per un prolungato e frequente lavaggio del pavimento che ne impregni la fibra dei suoi listelli, oppure ancora per una costante presenza di condensa in un locale non sufficientemente aerato, il legno deve adeguare la sua umidità superando le soglie d’uso sopra specificate, determinando così dei movimenti eccessivi della fibra, con conseguente distacco dei listelli dal loro supporto, oltre che un loro gonfiamento e bombatura per cui si possono deteriorare l’aspetto e la funzionalità dello stesso pavimento.

Un altro fenomeno che concorre spesso nel danneggiamento del pavimento di un locale , anche ma non solo in legno, è quello della condensa che è collegata all’evaporazione dell’acqua presente nell’aria dello stesso ambiente quando, raffreddandosi, l’aria assorbe il vapore acqueo fino alla saturazione e, a contatto con la superficie fredda del pavimento e delle pareti, si condensa e si trasforma in gocce d’acqua.

Per superare questi inconvenienti, attualmente viene proposta l’applicazione di un igrometro ambientale, il quale potrebbe sicuramente rilevare eventuali variazioni di umidità ed assicurare migliori condizioni di vita in un ambiente più salutare ma che, per altro, è praticamente inutilizzabile in funzione della migliore conservazione del pavimento, stante la citata differenza dei valori convenzionali rilevabili di umidità e di temperatura del locale e quelli interni dello stesso pavimento.

Notoriamente, il proprietario o l’utente del locale, dove talvolta possono verificarsi tali ipotizzate condizioni ambientali disagevoli, difficilmente collega il danno del pavimento con l’irregolare grado di umidità dell’abitazione, imputandone più facilmente la causa alla cattiva qualità del parquet applicato e pretendendo il recupero del pavimento originario, oltre che il risarcimento delle spese sostenute e dei possibili danni subiti. In fase di definizione giudiziale di un simile contenzioso, il problema maggiore che si presenta all’istallatore del pavimento è quello di dimostrare al giudice che la causa della sua deformazione non è da imputare alla qualità del legno usato ma alle cattive condizioni ambientali in cui è stato utilizzato, con eccessiva o carente e perseverante irregolarità dell’umidità e della temperatura. Infatti, in fase di contenzioso, l’ambiente contestato viene esibito generalmente normali condizioni d’uso e, in mancanza di un rilevamento pregresso, il giudice non può che constatare la situazione presente, non potendo valutare la causa effettiva del danno.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente innovazione è quello di poter disporre di un sistema di monitoraggio in cui sia applicabile un dispositivo di rilevamento dell’umidità interna di un pavimento in legno, indipendentemente dalla presenza di eventuali strumenti di rilevamento dell’umidità del suo locale abitativo, al fine di assicurare sempre le migliori condizioni di mantenimento dello stesso pavimento.

Nell’ambito di tale compito, in altro importante scopo della presente innovazione è quello di poter disporre di un sistema di monitoraggio in cui sia applicabile un dispositivo di rilevamento che possa segnalare prontamente e costantemente le eventuali condizioni di eccessiva o carente umidità e/o di temperatura dello stesso pavimento, rispetto alle sue condizioni ottimali d’uso.

Un altro scopo della presente innovazione è quello di poter disporre di un sistema di monitoraggio in cui sia applicabile un dispositivo di rilevamento dell’umidità e della temperatura di un pavimento in legno, che abbia la possibilità di essere connesso con comandi remoti o sistemi domotici di segnali wifi, ad esempio alla centrale termica dell’abitazione di casa, con la quale ripristinare le condizioni ottimali di umidità e di temperatura del medesimo pavimento.

Ancora un altro scopo della presente innovazione è quello di poter disporre di un sistema di monitoraggio in cui un dispositivo di rilevamento dell’umidità del pavimento in legno possa registrare, conservare e ricostruire le possibili condizioni di precaria umidità che possono aver danneggiato lo stesso pavimento nel tempo, limitando ogni motivo di possibile e ragionevole contenzioso.

Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con la presente innovazione, come specificato nelle rivendicazioni e come si desume dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione, puramente indicativa e non limitativa, con l’ausilio della allegata figura schematica di una possibile forma realizzativa di base del dispositivo la cui applicazione renda funzionale il sistema in oggetto.

Secondo il presente sistema di monitoraggio, sul retro di almeno un listello di un pavimento in legno da mettere in opera, viene pratica una cavità di qualche centimetro di raggio o di lato e di profondità. Nel caso di listelli in legno massello, sarà necessario eseguire ad esempio una fresatura con utensile che consenta di realizzare dette dimensioni di cavità, mentre, in caso di listelli in legno predefinito, è sufficiente asportare qualche centimetro della parte posteriore, ad esempio con uno scalpello, per disporre già del vano richiesto, ricavato tra le nervature interne dello stesso listello.

Conforme al presente sistema, con riferimento allo schema della figura allegata, entro detto vano di questo listello viene stabilmente applicato un normale sensore di umidità (1), i cui elettrodi siano posti a diretto contatto con la superficie interna dello stesso vano, detto sensore (1) essendo collegato o connesso ad un normale microchip (2) che, a sua volta, è alimentato da una normale batteria (3), tutti questi elementi potendo costituire un unico kit di base (K) da disporre e contenere entro detto vano di listello in legno. Il microchip (2) è pure collegato ad un modulo di rilevamento visivo (4), ad esempio con un cavo passante in un piccolo foro realizzato tra la cavità e la superficie esterna dello stesso listello, il quale modulo visivo (4) è applicato stabilmente sulla superficie esterna di detto listello, in modo tale da poter rilevare e/o far leggere in ogni momento il grado di umidità presente all’interno del pavimento in legno, almeno in quel punto da controllare. Con riferimento alla figura allegata, un kit di base (K) è rappresentato a punto e tratto, mentre i suoi componenti (1 – 2 – 3 e 4) sono rappresentati con segno marcato continuo e le sue connessioni sono rappresentate con segno sottile continuo. Nella stessa figura allegata, elementi accessori al kit (K), come di seguito specificati, e loro connessioni al suo microchip (2), sono rappresentati rispettivamente con segno marcato discontinuo e con segno sottile discontinuo.

Più dettagliatamente, lo stesso modulo visivo (4) può essere costituito da un display digitale (4/a’) che quantifica in numeri la percentuale di umidità rilevata, oppure da una serie di led luminosi (4/b) che si accendono tra una posizione ottimale minima e massima del range previsto per quel tipo di pavimento in legno. Ancora, detto modulo di rilevamento visivo (4) può essere costituito da una striscia di leds (4c) che si accende parzialmente, in relazione al grado di umidità rilevata, sempre conforme a quanto esemplificato nella figura allegata. Parallelamente o in sostituzione del display visivo (4/a’) può essere attivato anche un eventuale segnale acustico, non rappresenato, avente analoga funzione di richiamo sull’irregolarità dell’umidità rilevata sul pavimento in legno.

Naturalmente il listello di monitoraggio così realizzato e dotato della strumentazione (K) sopra esemplificata, può essere preferibilmente posto in opera in un punto del pavimento che sia facilmente visibile, come ad esempio in prossimità della porta d’accesso, mentre la sua parte superiore visiva deve essere preferibilmente liscia con display o leds disposti a livello dello stesso pavimento.

Il listello di monitoraggio con il suo kit (K) può essere preferibilmente ma non esclusivamente posato in linea tutti gli altri normali listelli dello stesso pavimento, pur senza esservi incastrato e fissato stabilmente, in modo da poter essere estratto facilmente, ad esempio con la punta di un cacciavite, per una sua possibile manutenzione o sostituzione.

Con riferimento ancora alla figura allegata, il presente sistema di monitoraggio dell’umidità prevede la possibilità di estensione della funzione di rilevamento visivo (4) del dispositivo in esame, con l’applicazione di altre funzioni esemplificative che sono state rappresentate con tratto discontinuo.

Una prima applicazione aggiuntiva è rappresentata dalla possibilità di monitorare anche la temperatura interna del pavimento, associando il microchip (2) del kit (K) con un sensore di temperatura (5) che, sempre detto microchip (2) può comunicare ad un altro modulo di rilevamento digitale (4/a”), per leggere il grado di temperatura rilevato entro il vano del listello di monitoraggio.

Un’altra applicazione aggiuntiva è rappresentata nella figura allegata dalla possibilità di associare il kit (K) ad un modulo blue tooth o blue youtube (5), con il quale potersi collegare al suo microchip (2), per rilevare , mediante un’applicazione dedicata su smartphone o altri dispositivi adatti alla ricezione della percentuale di umidità rilevata nel pavimento da monitorare.

Alternativamente o ad integrazione, una ulteriore applicazione rappresentata in figura allegata è data dalla possibilità di associare il kit (K) ad un modulo Wifi (6), per mezzo del quale è possibile collegarsi al minibrowser di un personal computer (6/a) o con una analoga applicazione di un telefonino cellulare (6/b), così come anche con un normale computer remoto, per l’immediata lettura del grado di umidità monitorato sul pavimento da controllare.

Ancora un’altra applicazione aggiuntiva al kit (K) della figura allegata è data dalla possibilità di collegare direttamente il suo microchip (2) ad un protocollo di comunicazione (7) con gli impianti di riscaldamento e di umidificazione del vano monitorato, per comandare automaticamente il loro avviamento e funzionamento, fino al raggiungimento delle condizioni di umidità e temperatura interna stabilite. Questa applicazione appare particolarmente valida nel caso di riscaldamento a pavimento.

Il microchip (2) dello stesso kit (K) può essere collegato anche ad un modulo di scrittura (8), ad esempio del tipo del tipo Micro SD, per la memorizzazione, la registrazione e la possibile scrittura dei valori di umidità rilevati in ogni periodo di vita dello stesso microchip (2). Questa applicazione può essere particolarmente importante per ricostruire le condizioni ambientali in cui si dovessero verificare danni al pavimento, individuando da subito eventuali cause dovute ad una prolungata carenza o eccesso di umidità, senza dover procedere a contestazioni e vertenze giudiziarie per la definizione dei danni da riconoscere.

Lo stesso microchip (2) del kit (K) può infine essere collegato ad un modulo GSM/GPRS (9) con un lettore di scheda sim che, mediante invio di un SMS al modulo (9) equipaggiato con scheda sim attiva, permette di ricevere come risposta automatica la lettura istantanea e aggiornata del valore rilevato di umidità e/o la temperatura interna ed esterna del pavimento monitorato.

Da quanto fino ad ora descritto ed esemplificato, appare evidente il fatto che l’attuazione del presente sistema e la realizzazione del suo dispositivo di monitoraggio, per rilevare l’umidità interna del pavimento in legno, consente di prevenire e superare le eventuali cause di eccessiva umidità o siccità che possono determinarne il deterioramento del pavimento in legno, così come consentono di definire tecnicamente tali cause remote, senza ricorrere a vertenze ed interpretazioni non provate, conforme ai vari scopi specificati.

Come già citato, il kit di base (K) e una o più applicazioni aggiuntive (5 – 6 – 7 – 8 e 9) possono essere agevolmente alloggiate nella stessa sede ricavata sul retro del listello di monitoraggio da porre in opera, salvo il modulo di rilevamento visivo e/o acustico (4/a’ e/o 4/a”), date le ridotte dimensioni con cui si trovano in commercio detti componenti. Tuttavia sono possibili delle variazioni costruttive del dispositivo (1) e delle sue applicazioni esemplificate, oltre che dei suoi elementi aggiuntivi, determinato da condizioni particolari d’uso, le quali non alterano la sostanza della presente innovazione. A titolo esemplificativo, si vuole indicare la possibilità di sostituire la batteria (3) con un trasformatore da collegare alla corrente elettrica di rete e da disporre ad esempio su di una parete del locale, previo collegamento al microchip (2), per mezzo di un cavetto passante sotto o in apposita scanalatura di uno o più listelli in linea dello stesso pavimento. Analogamente, ad esempio, anche il display di lettura (4/a’) e/o il segnale acustico possono essere disposti a parete, sempre tramite collegamento al microchip (2) per mezzo di un opportuno cavetto.

Naturalmente, per un unico pavimento in legno da controllare, è possibile prevedere la presenza di un sistema di uno o più listelli dotati di rispettivi kits (K) e loro accessori, i cui dati possono essere raccolti ed elaborati per avere valori medi di umidità da inserire in rete. Questa soluzione appare particolarmente vantaggiosa nel monitoraggio dei pavimenti in legno di grandi ambienti, nei quali potrebbero essere presenti dei punti con differenze sostanziali del valore dell’umidità.

Queste ed altre possibili variazioni applicative del sistema di monitoraggio sopra descritto si intendono comunque rientranti nell’originalità dell’innovazione che si vuole tutelare.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno e suo dispositivo d’applicazione, per poterne rilevare costantemente lo stato della fibra e poter assicurare le sue condizioni ambientali ottimali, caratterizzato dal fatto di prevedere un sistema di posa in opera di un pavimento in legno in cui, sul lato interno di uno o più dei suoi listelli, sia prevista la presenza di un vano o cavità dove applicare e fissare un kit (K), di rilevamento del valore di umidità interna dello stesso listello, detto kit o dispositivo (K) essendo costituito da almeno un sensore (1) di rilevamento dell’umidità interna del legno nello stesso vano, il quale sensore (1) è collegato ad un microchip (2), che è connesso ad una batteria (3) o altra fonte di alimentazione elettrica, detto microchip (2) essendo collegato ad un modulo esterno di rilevamento visivo (4), che rende visibile e quantificabile il valore di umidità rilevato, per consentire l’eventuale intervento di adeguamento dell’umidità dell’ambiente in cui lo stesso pavimento è posto in opera, detto microchip (2) potendo essere collegato anche ad altri dispositivi di controllo e comando per la visualizzazione ed il ripristino, anche a distanza, delle giuste condizioni ambientali di umidità e temperatura, per le quali sia sempre assicurata la migliore conservazione del medesimo pavimento in legno; 2.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, sul retro di almeno un listello di un pavimento in legno da mettere in opera, viene pratica una cavità o vano di qualche centimetro di raggio o di lato e di profondità, ad esempio con una fresatura, nel caso di listello in legno massello, oppure con asportazione di qualche centimetro della parete posteriore, nel caso di listello in legno predefinito, ed entro il cui vano possa essere alloggiato un dispositivo (K) di monitoraggio del valore di umidità interna del pavimento; 3.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento il legno, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che almeno listello di monitoraggio è posto in linea con gli altri listelli di un medesimo pavimento, seppure senza essere fissato al fondo del pavimento ed agli altri listelli attigui, per ogni sua possibile manutenzione o sostituzione; 4.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno e suo dispositivo di applicazione, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nel vano ricavato sulla superfice posteriore del listello di monitoraggio viene alloggiato e fissato un dispositivo o kit (K) di rilevamento dell’umidità interna, in cui un sensore di umidità presenta i suoi elettrodi che sono preferibilmente posti a contatto con la superficie interna di detto vano; 5.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno, come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che un modulo di rilevamento visivo (4) dei valori di umidità è connesso al microchip (2) del dispositivo (K), detto modulo (4) potendo essere applicato sulla superfice esterna del listello di monitoraggio, previo passaggio dei suoi cavetti in piccoli fori passanti dal suo stesso vano; 6.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno, come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il modulo di rilevamento visivo (4) può essere di tipo a display (4/a’) oppure a led luminosi (4/b) o ancora a striscia bianca di leds (4/c), così come può essere associato o sostituito da un sistema di rilevamento acustico; 7.- Sistema di monitoraggio dell’umidità di un pavimento in legno, come alle rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che un modulo di rilevamento visivo e/o acustico (4) dei valori di umidità può essere disposto sulla parete del locale con il pavimento da monitorare, assieme ad eventuali altri strumenti di controllo e di comando, collegandoli al microchip (2) del kit (K), per mezzo di un cavetto passante sotto o in una scanalatura di uno o più listelli attigui; 8.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno e suo dispositivo di applicazione, come alle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che il microchip (2) del suo dispositivo di controllo (K) può essere reso collegabile a moduli di collegamento bluetooth (5), oppure a moduli di collegamento wifi, o anche a moduli di collegamento (9) GSM/GPRS che ne consentono una lettura distanza; 9.- Sistema di monitoraggio come alle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che il microchip (2) del suo dispositivo di controllo (K) è collegabile ad un protocollo di comunicazione via wifi (6), via bluetouth (5), via cavo o altro dispositivo proprietario (7) con l’impianto di riscaldamento e di deumidificazione del locale, per il rispristino anche automatico e a distanza delle condizioni ambientali dello stesso locale; 10.- Sistema di monitoraggio interno dell’umidità di un pavimento in legno e suo dispositivo di applicazione, come alle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che il microchip (2) del suo dispositivo di controllo (K) è collegabile con un modulo di registrazione e di scrittura (8), per la disponibilità dei dati pregressi conservati dallo stesso microchip (2).