IT201600075108A1 - Composizione e metodo cosmetico per ridurre gli inestetismi della cellulite. - Google Patents

Composizione e metodo cosmetico per ridurre gli inestetismi della cellulite.

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IT201600075108A1
IT201600075108A1 IT102016000075108A IT201600075108A IT201600075108A1 IT 201600075108 A1 IT201600075108 A1 IT 201600075108A1 IT 102016000075108 A IT102016000075108 A IT 102016000075108A IT 201600075108 A IT201600075108 A IT 201600075108A IT 201600075108 A1 IT201600075108 A1 IT 201600075108A1
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IT
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ascorbic acid
acid
salt
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lipophilic derivative
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IT102016000075108A
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Inventor
Giovanni Cavallo
Mario Marchetti
Domenico Amuso
Marco Marchetti
Massimiliano Marchetti
Francesca Cavallo
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Italfarmacia S R L 00155 Roma / It
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Description

COMPOSIZIONE E METODO COSMETICO PER RIDURRE GLI INESTETISMI DELLA CELLULITE;
DESCRIZIONE
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione riguarda il settore delle composizioni cosmetiche per la riduzione degli inestetismi cutanei, in particolare degli inestetismi dovuti alla presenza di cellulite.
Tecnica nota
La cellulite è una condizione estetica, che talvolta può avere anche dei risvolti medici, causata da difetti della pelle che determinano il cosiddetto l'effetto a "buccia d'arancia". La cellulite è tipicamente caratterizzata da una condizione di deterioramento cutaneo causato dalla rottura della integrità dei vasi sanguigni e la perdita della struttura della rete di capillari nei livelli dermici e sottocutanei della pelle. Al deterioramento vascolare consegue una diminuzione del metabolismo cutaneo che ostacola la sintesi proteica e i processi di riparazione, con perdita di tessuto dermico. La condizione è ulteriormente caratterizzata da cellule di grasso che diventano gonfie di lipidi e da ritenzione di liquidi in eccesso nelle regioni cutanea e sottocutanea della pelle. Così, gli individui affetti da cellulite tendono ad avere uno strato di grasso sottocutaneo della pelle più spesso. Negli stadi più avanzati di cellulite, intorno ai depositi di grasso nella pelle iniziano a formarsi depositi di proteine reticolari, chiamati setti, che occludono le cellule di grasso. All'ulteriore progredire della condizione nella regione cutanea si formano noduli duri di cellule di grasso ed aggregati di grasso circondati dai setti. Tutto ciò porta ad un aspetto estremamente eterogeneo della superficie della pelle da cui deriva la denominazione aspetto a "buccia d'arancia". Tale caratteristica è più pronunciata nei soggetti in sovrappeso. Gli individui che presentano cellulite nella regione colpita tendono anche ad avere epidermide e derma più sottili, diminuita tonicità della pelle, e diminuita velocità di rinnovamento delle cellule.
La presenza della cellulite attualmente tende ad essere eliminata o limitata mediante la somministrazione di xantine, come caffeina, teofillina e aminofillina. Le xantine agiscono come un diuretico che rimuove l'acqua dalle cellule adipose, riducendo quindi la dimensione delle cellule adipose. L'effetto della somministrazione di xantine, tuttavia, è temporaneo e le cellule di grasso tendono a rigonfiarsi non appena l'individuo reintegra l'acqua persa.
Il brevetto europeo EP1207840 descrive una composizione per ridurre o eliminare la comparsa di cellulite in un paziente comprendente un composto dello zucchero che nel paziente viene convertito in un glicosaminoglicano in una quantità sufficiente per inspessire la pelle, un agente antiossidante in una quantità sufficiente per inibire l'attività degli enzimi collagenasi e elastasi della pelle, almeno una componente amminoacidica in un quantità sufficiente a facilitare l'ispessimento della pelle, ed almeno un metallo di transizione in una quantità efficace per legare fibre di collagene ed elastiche contribuendo a determinare un effetto di inspessimento della pelle. La composizione così sviluppata, che in una forma di realizzazione preferita comprende inoltre almeno una sostanza "brucia grassi", per ridurre l'assorbimento di grasso nel tubo digerente o prevenire la produzione di grasso, e/o almeno un dilatatore vascolare per migliorare l'apporto di sangue alla pelle, può essere somministrata oralmente o topicamente. Tuttavia, l'utilizzo di alcuni glicosaminoglicani non è totalmente privo di controindicazioni specialmente per alcuni tipi di soggetti.
Talvolta, per ridurre e/o eliminare l'eccesso di grasso, le adiposità localizzate e gli inestetismi dovuti alla cellulite si ricorre a veri e propri trattamenti medici o chirurgici, ma in questo caso gli effetti collaterali possono essere particolarmente gravosi per il soggetto che vi si sottopone data l'invasività delle procedure seguite.
Sempre più utilizzati, anche per la mancanza di effetti collaterali, la tollerabilità e la loro grande efficacia, sono i metodi per la riduzione dell'eccesso di grasso e gli inestetismi della cellulite basati sulla stimolazione dell'apoptosi degli adipociti, o più in generale sui meccanismi della adipolisi/lipoclasi e della lipolisi senza induzione di infiammazione e di necrosi.
Il tessuto adiposo è un tessuto ad attiva funzione metabolica, che in 3-4 settimane metabolizza e ricostruisce, completamente, tutti i trigliceridi contenuti nel suo vacuolo intradipocitario. I trigliceridi dell'adipocita sono sottoposti a degli attivi sistemi di sintesi e di lisi.
Il continuo processo di sintesi e lisi dei trigliceridi, sotto il controllo ormonale e sotto il controllo genetico, definisce la normale volumetria di un adipocita. Uno stesso volume di tessuto adiposo può essere formato o da un numero normale di cellule di grandi dimensioni (adiposità ipertrofica) o da un numero elevato di cellule di dimensioni normali (adiposità iperplastica). Nel primo caso, per ridurre e/o eliminare l'eccesso di grasso, le adiposità localizzate e gli inestetismi dovuti alla cellulite occorre diminuire il volume dell'adipocita (lipolisi), mentre nel secondo caso è necessario diminuire il numero di cellule distruggendo quelle in eccesso (lipoclasi).
Nel settore dei trattamenti delle adiposità localizzate da alcuni anni è praticata la lipoclasia con le soluzioni ad azione apoptosica.
L'apoptosi è un processo biologico che induce la morte cellulare senza manifestazioni infiammatorie.
Studi recenti hanno dimostrato che agenti antiossidanti, in piccole quantità proteggono la cellula dal danno ossidativo, ma ad alte concentrazioni svolgono un'azione pro-ossidante, inducendo un danno biologico cellulare. In particolare, la vitamina C in alta concentrazione induce danno cellulare con distruzione delle cellule stesse. L'azione della vitamina C, in presenza di ferro, determina l'apoptosi delle cellule in cui viene iniettata.
In termini pratici, iniettando nel tessuto adiposo una soluzione di acqua sterile con alte concentrazioni di vitamina C e poche gocce di ferro, con piccole quantità di anestetico, si produce il dissolvimento delle cellule adipose, senza indurre una risposta infiammatoria. Il processo, dal punto di vista biologico è caratterizzato da una serie di reazioni che portano alla formazione di strutture eterologhe (corpi apoptosici) sulla parete cellulare con conseguente fagocitosi della cellula da parte dei macrofagi. Il danno cellulare determina la liberazione del citocromo C dai mitocondri e l'attivazione delle procaspasi cellulari, trasformandole in caspasi, ed attivando una serie di reazioni a catena dette cascata delle caspasi. Tutto ciò porta all'attivazione di endonucleasi che distruggono la cromatina nucleare e di proteasi che, agendo sulla parete cellulare, liberano all'esterno residui di fosf atidilserina (corpi apoptosici) . I corpi apoptosici riconosciuti come corpi estranei dai macrofagi, stimolano la fagocitosi cellulare.
La soluzione proposta per ridurre e/o eliminare l'eccesso di grasso, le adiposità localizzate e gli inestetismi dovuti alla cellulite che coinvolge l'attivazione del fenomeno apoptotico, produce frammenti di cellule, corpi apoptotici, che i fagociti, i macrofagi, le cellule del sistema immunitario, inglobano e rimuovono rapidamente, prima che il contenuto della cellula possa riversarsi verso le cellule circostanti e causare danni. Il meccanismo presenta il vantaggio di non indurre una risposta infiammatoria, tuttavia l'azione pro-ossidante della vitamina C deve essere comunque sottoposta ad una precisa azione di controllo e modulazione così da non suscitare effetti cellulari indesiderati che possono arrivare fino alla necrosi. Nella letteratura del settore tecnico di riferimento allo stesso scopo sono riportati vari utilizzi dell'acido ascorbico con concentrazioni variabili in un intervallo piuttosto ampio e abbastanza diverse tra loro.
Gao Yan et al. ha condotto uno studio nel quale l'acido ascorbico è stato utilizzato per indurre un danno apoptotico e successiava riduzione degli adipociti in un intervallo di concentrazione che va da 0,24% a 0,12% (13,6-6,6 mM) , mentre alla concentrazione di 0,06% (3,3 mM) risulta inefficace (Journal of Chinese Medicine Research, 2009, 9: 325-329) .
Sakagami H. et al. hanno indagato la relazione tra l'intensità dell'ascorbil radicale e l'attività in grado di indurre l'apoptosi ed hanno indicato un intervallo di concentrazione di acido ascorbico da 0,0176% a 0,176% (l-10mM) per indurre un effetto apoptotico (Anticancer Res. 1996 Sep-Oct;16(5A):2635-44) .
Ceccarelli M. et al. nel trattamento delle adiposità localizzate per apoptosi degli adipociti utilizza una soluzione concentrata di acido ascorbico 1% in acqua (56,8 mM) al fine di analizzare il danno indotto da acido ascorbico anche quello osmotico, infatti secondo tale pubblicazione l'effetto apoptotico sarebbe potenziato nel caso la soluzione di acido ascorbico sia ipertonica.
Non dovrebbe essere trascurato il fatto che gli utilizzi riportati riguardano la vitamina C in forma di acido e non nella forma anionica del suo sale, lasciando supporre che l'acidità della soluzione di acido ascorbico sia un ulteriore elemento che contribuisce all'eliminazione apoptotica degli adipociti.
Da quanto evidenziato sono molteplici i fattori che intervengono nell'induzione del fenomeno apoptotico, pertanto molteplici sono i fattori che debbono essere presi in considerazione per ottimizzare l'efficacia di una composizione da utilizzare nei trattamenti cosmetici per la riduzione degli inestetismi cutanei dovuti alla presenza di cellulite che agisca mediante adipolisi/adipoclasi senza determinare il rischio di fenomeni necrotici indesiderati.
Infatti,
a) la concentrazione dell'acido ascorbico della soluzione adipolitica deve consentire la rimozione degli adipociti, in modo controllato e regolare, senza causare necrosi;
b) l'osmolalità della soluzione iniettata non deve causare o indurre fenomeni dolorosi, infiammatori o necrotici, ma deve assicurare la capacità di rimozione della cellulite;
c) l'ipertonia della soluzione di acido ascorbico è importante per indurre rimozione della cellulite, ma una soluzione ipertonica potrebbe causare un leggero edema e/o infiammazione locale tale da favorire l'infiammazione o la necrosi viceversa una soluzione ipotonica/isotonica potrebbe non essere efficace;
d) il pH acido della soluzione contenente acido ascorbico potrebbbe causare un leggero stato di infiammazione con possibilità di necrosi, ma una soluzione a pH neutro potrebbe perdere la capacità di rimuovere la cellulite.
A tali fattori si aggiunge la necessità di migliorare la stabilità delle soluzioni di acido ascorbico da impiegare nei trattamenti cosmetici volti a ridurre gli inestetismi della cellulite.
Pertanto, è fortemente sentito il bisogno di disporre di una nuova composizione da utilizzare nei trattamenti cosmetici volti a ridurre gli inestetismi della cellulite e l'accumulo di grasso localizzato a base di un sale dell'acido ascorbico che garantisca in vivo un effetto apoptotico nel processo di adipolisi/lipoclasi, che migliori la capacità di rimozione del debris cellulare da parte dei fagociti, senza indurre necrosi, che sia isotonica per evitare un possibile effetto di induzione di infiammazione locale, con conseguente possibile passaggio da fenomeno apoptotico desiderato a fenomeno necrotico, mantenendo inalterata l'efficacia del trattamento e la stabilità della composizione in un arco di tempo accettabile (shelf-life) .
Sommario dell'invenzione
Oggetto della presente invenzione è l'associazione di un sale dell'acido ascorbico (ascorbato) e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico come agente lipolitico/lipoclasico .
Oggetto dell'invenzione è anche la composizione che comprende l'associazione di un sale dell'acido ascorbico (ascorbato) e del derivato lipofilo dell'acido ascorbico ed il suo utilizzo come agente lipolitico/lipoclasico per ridurre gli inestetismi della cellulite in un metodo cosmetico.
Ulteriore oggetto dell'invenzione è un kit che utilizza detta composizione per il trattamento cosmetico della cellulite nei soggetti che ne hanno bisogno, destinato all'utilizzo da parte di operatori specializzati del settore, ad esempio medici estetici .
Breve descrizione delle figure
La figura 1 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo di un paziente che ha ricevuto il trattamento mediante somministrazione della composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, isotonica in tampone fosfato.
La figura 2 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo di un paziente due ore dopo aver ricevuto il trattamento mediante somministrazione della composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, isotonica in tampone fosfato.
La figura 3 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo di un paziente a cui è stata somministrata la composizione 0,12 % di ascorbato di sodio, isotonica in tampone fosfato.
La figura 4 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo di un paziente che ha ricevuto il trattamento mediante somministrazione della composizione 0,20 % di ascorbato di sodio, isotonica in tampone fosfato.
La figura 5 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo di un paziente a cui è stata somministrata la composizione 0,20 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato a 7 giorni dal trattamento .
La figura 6 mostra l'istologia del tessuto adiposo di un paziente 7 giorni dopo aver ricevuto ricevuto il trattamento con la composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,024 % glicerilmonooleato .
La figura 7 mostra l'istologia del tessuto adiposo di un paziente due ore dopo aver ricevuto il trattamento con la composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,040 % polisorbato 80.
La figura 8 mostra l'istologia del tessuto adiposo di un paziente due giorni dopo aver ricevuto il trattamento con la composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,040 % polisorbato 80.
La figura 9 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo di un paziente a cui è stata somministrata la composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato.
La figura 10 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo 5 giorni dopo la somministrazione della composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato.
La figura 11 mostra l'effetto del trattamento mediante la somministrazione della composizione 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato 10 giorni dopo la somministrazione.
La figura 12 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo 15 giorni dopo la somministrazione di 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato .
La figura 13 mostra l'istologia del tessuto adiposo 23 giorni dopo la somministrazione di 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato.
La figura 14 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo con aree di evidente lipoclasi 25 giorni dopo la prima somministrazione di 0,24 % di ascorbato di sodio, 0,020 % ascorbil palmitato.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
Allo scopo di sviluppare una composizione da utilizzare nei trattamenti cosmetici volti a ridurre gli inestetismi della cellulite e l'accumulo di grasso localizzato, la Richiedente ha rivolto l'attenzione sulla forma salificata dell'acido ascorbico, in quanto più stabile in soluzione della sua forma acida, meno tossico, riscontrando tuttavia una discrepanza di efficacia delle composizioni comprendenti un sale di ascorbato alla concentrazione del 0,12 % e 0,24 % rispetto alle composizioni comprendenti una pari concentrazione di acido ascorbico come riportato da Gao Yan et al. In particolare, la Richiedente ha trovato che una composizione isotonica tamponata comprendente un sale dell'acido ascorbico (ascorbato) in concentrazione pari a 0,12 % in peso era inefficace ed una composizione isotonica tamponata comprendente in particolare ascorbato di sodio 0,24 % in peso risultava indurre necrosi; infine, una composizione isotonica tamponata di sale di acido ascorbico 0,20 % mostrava una lieve capacità adipolitica, tuttavia non adeguata per lo svolgimento di un vero trattamento di rimozione della cellulite, ma nessuna tossicità.
Inaspettatamente, è stato evidenziato che l'aggiunta di un particolare tensioattivo è in grado di potenziare l'effetto lipolitico della composizione comprendente sale ascorbato al 0,20% in peso. È stata saggiata la capacità di vari tipi di tensioattivi nel determinare il miglioramento dell'azione lipolitica del sale dell'acido ascorbico, sorprendentemente è stato trovato che i derivati lipofili dell'acido ascorbico, in particolare quelli variamente sostituiti con acido paimitico ed acido stearico, tra cui, ad esempio, ascorbil palmitato, ascorbil dipalmitato, ascorbil tetraisopalmitato, ascorbil stearato e tetraesildecil ascorbato sono i più efficaci. In particolare, 1'ascorbil palmitato è risultato particolarmente efficace a tale scopo, e pertanto, in una forma realizzativa particolarmente preferita dell'invenzione vengono sfruttate le proprietà dell'associazione di un sale dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico ascorbil palmitato.
La presenza di ascorbil palmitato in una soluzione tamponata, isotonica 0,2-0,24 % (10-12 mM) di ascorbato causa un ottimo effetto adipolitico/lipoclastico, senza alcuna comparsa di infiammazione o necrosi, in evidente contrasto con l'osservazione di insufficiente efficacia di una composizione 0,2% (10 mM) di ascorbato e di pronunciata necrosi causata dalla soluzione di ascorbato di sodio 0,24 % (12 mM).
Pertanto, un primo oggetto dell'invenzione è l'associazione di un sale dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico ed acido stearico, ed il suo utilizzo come agente lipolitico/lipoclasico .
Secondo l'invenzione il sale dell'acido ascorbico presente nell'associazione è un sale di un catione metallico, preferibilmente mono o bivalente, ancora più preferibilmente è un sale di sodio, litio, potassio, magnesio, calcio. In una forma di realizzazione particolarmente preferita il sale è ascorbato di sodio.
Tra i derivati lipofili dell'acido ascorbico efficaci nell'associazione secondo l'invenzione vi è l'ascorbil palmitato che è un agente antiossidante ottenuto dalla reazione tra acido ascorbico (vitamina C) ed acido paimitico (un acido grasso).
Il forte interesse dell'industria alimentare nei confronti di questa molecola è correlato a quello per le proprietà della vitamina C. Infatti, la molecola della vitamina C è molto instabile ed è tra i composti più termolabili. Per le sue caratteristiche strutturali, la molecola di vitamina C è solubile in acqua e non ha affinità per ambienti in cui si trovano lipidi o grassi. Trasformando quindi l'acido ascorbico in ascorbil palmitato si raggiunge quindi l'obiettivo importante di convertire l'acido ascorbico in una molecola che possa venire a contatto con matrici in cui sono presenti i grassi, ampliandone così di molto le possibili applicazioni. Inoltre, la molecola dell'ascorbil palmitato è anche più stabile dell'acido ascorbico libero. Questo ne permette l'impiego non solo nell'industria alimentare e in quella farmaceutica, ma entra frequentemente anche tra gli ingredienti di prodotti cosmetici.
Secondo l'invenzione, oltre all' ascorbil palmitato, possono essere utilizzati nell'associazione con il sale sodico dell'acido ascorbico anche altri derivati lipofili tra cui l'ascorbil dipalmitato;
l'ascorbil stearato; l'ascorbil tetraisopalmitato;
e il tetraesildecil ascorbato; Nella associazione secondo l'invenzione il derivato lipofilo dell'acido ascorbico è in forma acida o in forma salificata, e sale dell'acido ascorbico e derivato lipofilo dell'acido ascorbico sono rispettivamente in rapporto di 10-15:1, preferibilmente i due componenti sono in rapporto di 12:1.
Un ulteriore oggetto dell'invenzione è la composizione ad azione lipolitica, svolta mediante attivazione della risposta apoptotica in situ, che comprende l'associazione di un sale dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico, in forma acida o in forma salificata.
La composizione secondo l'invenzione si presenta come una soluzione acquosa, limpida ed incolore, con pH compreso tra 7,0 e 7,4, preferibilmente 7,14, ed osmolalità compresa tra 250 e 340 mOsm/Kg.
I valori di pH sono ottenuti grazie alla presenza nella composizione di un sistema tamponante atto a mantenere il valore del pH nell'intervallo compreso tra 7,0 e 7,4, preferibilmente 7,14. Vari sistemi tamponanti noti agli operatori esperti del settore possono essere impiegati nella realizzazione della presente invenzione. Tuttavia, in alcune realizzazioni preferite della presente invenzione viene utilizzato il sistema potassio fosfato monobasico/dibasico che fornisce un'adeguata capacità tamponante tale da mantenere il valore del pH nell'intervallo desiderato.
Il valore dell'osmolalità della composizione viene garantito dalla presenza di una adeguata quantità di sale oftalmologicamente accettabile, preferibilmente la composizione comprende sodio clururo in quantità idonea a determinare un valore di osmolalità compreso tra 250 e 340 mOsm/Kg.
Quindi, la composizione ad azione lipolitica è una soluzione acquosa tamponata ed isotonica che oltre al sale dell'acido ascorbico in concentrazione variabile tra 0,10 e 0,30 % p/p, preferibilmente tra 0,12 e 0,25 % p/p, ancora più preferibilmente 0,24 % p/p, e al derivato lipofilo dell'acido ascorbico in concentrazione compresa tra 0,005 e 0,05 % p/p, preferibilmente la concentrazione del derivato lipofilo dell'acido ascorbico è compresa tra 0,01 e 0,03 % p/p, ancora più preferibilmentela concentrazione è pari a 0,02 % p/p.
comprende sodio cloruro ed un sistema tamponante .
La composizione secondo la presente invenzione può comprende inoltre solventi, eccipienti, diluenti e veicolati accettabili che ne consentono la somministrazione per iniezione nel soggetto che necessita del trattamento cosmetico volto a ridurre gli inestetismi della cellulite.
Di seguito viene presentata la formulazione della composizione secondo l'invenzione in una sua forma di realizzazione particolarmente preferita. Altri aspetti, vantaggi o modificazioni entro l'ambito dell'invenzione saranno evidenti alle persone esperte del settore di pertinenza dell'invenzione ed appariranno in particolare dalla presentazione degli esempi e dei dati sperimentali allegati alla presente descrizione.
Un ulteriore oggetto dell'invenzione è il metodo di trattamento cosmetico che permette di ridurre o eliminare la cellulite. Il metodo prevede la somministrazione mediante iniezione subcutanea ad un soggetto di una quantità efficace della composizione sopra descritta che sfrutta le proprietà proossidanti di un sale di acido ascorbico in presenza di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico, per svolgere un'azione lipolitica attraverso l'attivazione del processo apoptotico. Con l'espressione "quantità efficace" si intende la quantità di ingrediente/i attivo/i, contenuto nella composizione secondo l'invenzione che fornisce l'effetto tecnico della riduzione o eliminazione dell'aspetto della cellulite ed altri difetti della cute correlati alla presenza di cellulite.
In generale, il metodo secondo l'invenzione prevede che una dose da 5 mi della composizione secondo l'invenzione, contenente 0,24 % in peso di composizione di un sale dell'acido ascorbico e 0,02 % in peso di composizione di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico ed acido stearico, venga somministrata mediante iniezione sottocutanea per trattare una zona della superficie corporea pari a 20 cm , preferibilmente detta dose è utilizzata per il trattamento di una zona della superficie corporea pari a 10 cm<2>.
Il metodo di trattamento cosmetico prevede che la somministrazione sia ripetuta dopo 15 o 21 giorni.
L'esperto del settore può facilmente comprendere che la quantità di composizione da somministrare, la frequenza ed il numero di somministrazioni debbono tener conto della severità della condizione da trattare. Dosaggio e frequenza delle somministrazioni variano in funzione dell'età, del peso corporeo e della risposta individuale. Tra una somministrazione e quella successiva l'area del corpo in cui vengono fatte le iniezioni deve comunque essere sottoposta ad un attento e fine controllo per individuare eventuali effetti citotossici indesiderati dovuti a reazioni individuali.
Oggetto dell'invenzione è anche un kit comprendente:
a) almeno un flaconcino in vetro scuro del volume di 10 mi contenente la miscela di polveri liofilizzate e sterilizzate di sale di acido ascorbico, tampone fosfato e cloruro di sodio;
b) almeno un flaconcino del volume di 5 mi contenente 5 mi della soluzione sterile del diluente comprendente il derivato lipofilo dell'acido ascorbico, variamente sostituito con acido paimitico ed acido stearico.
L'invenzione sarà ora ulteriormente descritta con riferimento agli esempi che descrivono in dettaglio la preparazione della composizione ed il suo utilizzo.
ESEMPI
Esempio 1 - Formulazione della composizione in una forma particolarmente preferita
Ingrediente % p/p
Ascorbato di sodio 0,24 Ascorbil palmitato 0,020 Sodio cloruro 0,96 Potassio fosfato dibasico (K2HPO4)0,0378 Potassio fosfato monobasico (KH2PO4)0,010 Acqua distillata q.b a 100 La formulazione con la composizione percentuale sopra descritta si ottiene quando la soluzione sterile del diluente comprendente il derivato lipofilo dell'acido ascorbico viene aggiunto poco prima della somministrazione sub cutanea alla miscela di polveri liofilizzate (ascorbato di sodio, sodio cloruro e sistema tampone).
Esempio 2 - Identificazione delle formulazioni attive contenenti sale di acido ascorbico
Al fine di confermare i dati della letteratura, sostituire l'acido ascorbico con un suo sale e definire il processo di produzione sono state preparate cinque composizioni identiche nella formulazione qualitativa che differiscono solo per la concentrazione dell' ascorbato . Nella sperimentazione è stato utilizzato il sale sodico; di seguito riportiamo le concentrazioni delle composizioni di ascorbato di sodio.
1) 0,12% Ascorbato di sodio (6 mM) , soluzione tamponata isotonica sterile;
2) 0,15% Ascorbato di sodio (7,5 mM), soluzione tamponata isotonica sterile;
3) 0,17% Ascorbato di sodio (8,5 mM), soluzione tamponata isotonica sterile;
4) 0,20% Ascorbato di sodio (10 mM) , soluzione tamponata isotonica sterile;
5) 0,24% Ascorbato di sodio (12 mM soluzione tamponata isotonica sterile.
Per garantire la stabilità dell'ascorbato di sodio nella preparazione delle composizioni si è proceduto nel seguente modo:
a) è stata preparata la miscela contenente la quantità di ascorbato di sodio necessaria a raggiungere la concentrazione desiderata (0,12 - 0,24%) e la quantità di cloruro di sodio necessari ad ottenere la concentrazione di 0,45%, liofilizzati, sterile;
b) è stata preparata la soluzione di solvente contenente la quantità di sodio cloruro (0,78 %) necessaria a raggiungere la quantità della composizione finale ed il sistema tampone, sterile (soluzione diluente tamponata); c)miscela di ascorbato di sodio e di cloruro di sodio liofilizzati e soluzione diluente tamponata sono stati miscelati accuratamente fino alla completa dissoluzione dei componenti liofilizzati, così il prodotto è pronto all'uso.
Fase a) Le varie soluzioni 0,12 - 0,24% di Ascorbato di sodio, 0,45% sodio cloruro in acqua sono state sterilizzate mediante filtrazione con filtro 0,22 Dm, distribuite in flaconcini sterili a pareti scure e sottoposte a liofilizzazione.
Fase b) La soluzione diluente ipotonica (0,78% cloruro di sodio in tampone fosfato di potassio sterile è stata preparata solubilizzando in acqua 100 mg di potassio fosfato monobasico, 378 mg di potassio fosfato dibasico e 7,8 g di cloruro di sodio. Il volume è stato portato ad 1 litro ed il pH controllato e regolato nell'intervallo 7-7,4 (osmolalità 250-260 mOsmol/kg) . La soluzione è stata distribuita in flaconcini poi sterilizzatia 121 °C, 1 atm per 20 minuti.
Fase c) Dieci mi di soluzione sono stati utilizzati per ricostituire la miscela di ascorbato di sodio e cloruro di sodio.
Trattamento cosmetico: dosi di 5 mi di soluzioni ricostituite sono state somministrate per iniezione sottocutanea nelle aree del corpo che presentavano cellulite localizzata, l'effetto lipolitico, eventuali reazioni avverse e l'insorgenza di necrosi, sono stati valutati mediante analisi istologica.
Studio clinico
Il trattamento cosmetico che utilizza la composizione secondo l'invenzione stato somministrato ad un campione di soggetti che informati sulla procedura hanno tutti dato il loro consenso all' utilizzo dei risultati dello studio finalizzato al conseguimento di un titolo di privativa brevettuale .
La selezione dei soggetti che hanno preso parte allo studio è stata condotta sulla base di un'attenta anamnesi patologica con lo scopo di escludere i soggetti portatori di condizioni morbose L'attenzione degli esaminatori che hanno interrogato la popolazione-campione si è rivolta principalmente all'anamnesi fisiologica. Sono state poste domande volte a chiarire: epoca del menarca, caratteristiche delle mestruazioni e disturbi legati alle stesse, pregressa assunzione di estroprogestinici, numero e decorso delle gravidanze, episodi abortivi, età di ingresso in menopausa, sintomi menopausali. È stata indagata l'evoluzione del peso corporeo e le sue variazioni, spontanee od indotte da trattamenti dietoterapici . Particolare importanza è stata attribuita allo stile di vita, con domande sul regime alimentare, presente e passato, sulle abitudini voluttuarie (fumo di sigaretta, assunzione di alcol, e sostanze psicoattive), sull'esercizio fisico, attuale e pregresso, sul tipo di lavoro, sui rapporti sessuali. Infine, pur senza il ricorso a test specifici, si è cercato di assumere informazioni sull'equilibrio psicoemotivo, mediante quesiti sulla qualità del sonno, sulla capacità di concentrazione e sulle facoltà mnesiche.
L'esame obiettivo dei pazienti è stato condotto secondo i canoni consolidati della routinaria semeiotica medica.
Un'osservazione più specifica ed approfondita degli arti inferiori è stata condotta innanzitutto per valutare, visivamente, la presenza, la sede e l'entità delle irregolarità della superficie cutanea tipiche della cellulite. L'esame è stato eseguito sulle pazienti in posizione eretta: anteriormente, posteriormente e da ambo i lati, con particolare attenzione alle regioni femoro-trocanterica, gluteale, supero-laterale, supero-mediale e posteriore delle cosce e delle ginocchia, addominale, sovrapubica e sottoscapolare Nei soggetti apparentemente esenti si è provveduto ad eseguire la manovra del pinch-test, in grado di evidenziare condizioni ancora subcliniche di eccessiva tensione dei setti interlobulari del sottocutaneo. Con la palpazione locoregionale si è cercato di rilevare la presenza di noduli ipodermici e di valutarne la dolorabilità. Con l'ulteriore ausilio delle indagini strumentali fotografiche, termografiche ed ecografiche, si è pervenuti a definire la condizione di ciascun soggetto, classificandolo secondo una scala di valutazione della cellulite, elaborata ad hoc per il presente studio:
• grado 0: soggetti esenti;
• grado 1: scabrosità cutanea localizzata, caratterizzata da una limitata presenza di introflessioni crateriformi o irregolari della superficie cutanea (madras skin o mattres phenomenon);
• grado 2: scabrosità cutanea generalizzata (skin roughness o pelle a buccia di arancia).
Oggetto di interesse è stato anche il riscontro di smagliature cutanee ( striae distensae) , la cui patogenesi, secondo alcuni autori, troverebbe punti di contatto con quella della cellulite.
Una particolare attenzione è stata prestata alla ricerca di sintomi e segni indicativi delle condizioni del circolo veno-linfatico. Sono stati indagati tratti soggettivi (senso di pesantezza, parestesie, crampi diurni e/o notturni) ed oggettivi. Tra questi, innanzitutto il colore della pelle: chiazze di eccessivo pallore, indicative di ridotta emoperfusione locale, marezzature (alternanza di zone cutanee di forma irregolare a diverso tono cromatico per squilibrio della circolazione locale), ipercromie da pigmentazione emosiderinica. E' stata valutata l'eventuale presenza di aree di atrofia della cute e degli annessi e/o di ulcere da stasi, la positività del segno della fovea (indice di edema declive), lo sviluppo di ectasie delle vene superficiali di piccolo calibro (teleangectasie) e di dilatazioni varicose dei tronchi venosi maggiori, queste ultime classificate, in base alla gravità dell'alterazione, secondo la classificazione CEAP (Clinica-Eziologia Anatomopatof isiologia) .
L'esame ecografico sottocute è stato realizzato con ecografo Esaote My Lab e con sonda lineare da 12 MHz (Esaote S.p.a. Genova).
I campioni biologici ottenuti dai soggetti che hanno preso parte allo studio sono stati analizzati al fine di valutare:
- i parametri ematochimici di routine: emocromo completo, formula leucocitaria, transaminasi, gamma GT, fosfatasi alcalina, creat ininemia, glicemia, azotemia, colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi, bilirubina intera e frazionata, esame urine completo.
- l'assetto ormonale: tasso piasmatico di 17-β-estradiolo, FSH, LH, Progesterone, Prolattina, FT3, FT4, TSH. Poiché gli steroidi sessuali e le gonadot ropine sono prodotti in misura diversa a seconda della fase del ciclo ovarico delle femmine in età feconda, in queste ultime sono stati eseguiti tre distinti prelievi ematici, in date differenti da soggetto a soggetto, in modo da cadere, in ciascuno, rispettivamente nelle fasi follicolare, ovulatoria e luteinica. Un solo prelievo è stato, invece, sufficiente per le donne in menopausa.
le principali adipochine : è stato valutato il tasso piasmatico di Leptina, Adiponectina e Resistina .
Infine l'analisi istologica del tessuto adiposo dei soggetti che hanno preso parte allo studio, prelevato a vari tempi dalla somministrazione del trattamento, è stata condotta su biopsie cutanee escissionali utilizzando tecniche di laboratorio ben note agli esperti del settore.
Risultati
Come mostrato in Figura 1, la somministrazione della soluzione 0,24% Ascorbato di sodio (12 mM), isotonica per sodio cloruro in tampone fosfato provoca una forte infiammazione in loco con evidenti segni di necrosi, una tossicità inattesa in considerazione di quanto riportato in letteratura. Il risultato ha posto in evidenza che per indurre lipolisi senza determinare alcun effetto infiammatorio è necessario utilizzare concentrazioni di ascorbato di sodio inferiori a 0,24%.
La Figura 2 mostra la reazione del tessuto adiposo 2 ore dopo la somministrazione della soluzione 0,24% ascorbato di sodio (12 mM) , isotonica per sodio cloruro con evidenti stravasi emorragici e necrosi. Viceversa l'impiego di una soluzione 0,12% in peso di ascorbato di sodio (6 mM), 0,45% sodio cloruro non ha determinato alcun effetto lipolitico. La somministrazione di un volume pari a 5 mi della composizione è risultata non tossica, ma senza efficacia, anche dopo 1 settimana come mostrato in Figura 3.
Figura 4 mostra l'esito di una lipolisi appena accennata, senza alcun segno di tossicità e di infiltrazione macrofagica una settimana dopo la somministrazione di 5ml di composizione 0,20% in peso di ascorbato di sodio (10 mM), 0,45% sodio cloruro. Nell'immagine si riconoscono piccoli stavasi emorragici e lieve lipolisi nella parte in basso a sinistra .
Pertanto, l'attività svolta ha consentito l'individuazione di tre formulazioni tamponate di ascorbato sodico, isotoniche, che iniettate nel tessuto adiposo non presentano alcuna tossicità, ma senza alcuna efficacia evidente (ascorbato di sodio 0,12%, 0,15 %, 0,17%); la composizione comprendente 0,20% di ascorbato di sodio ha mostrato una capacità di adipolisi appena accennata, ma sicuramente senza alcuna prospettiva di efficacia se applicata in un vero trattamento cosmetico per la rimozione della cellulite. In questo senso i risultati sono stati considerati deludenti ed in contrasto con quanto affermato in letteratura o, peggio, con quanto viene spesso applicato nell'usuale pratica effettuata dagli operatori del settore in quanto la composizione comprendente 0,24% in peso di ascorbato di sodio ha causato una necrosi molto forte.
Esempio 3 - Formulazioni attive contenenti l'associazione di sale di acido ascorbico e tensioattivi .
A. Considerando la lieve attività di adipolisi della soluzione di ascorbato di sodio 0,20% (10 mM) si è deciso di aggiungere a detta formulazione un tensioattivo per consentire una migliore disponibilità e diffusione dell'ascorbato di sodio nel tessuto adiposo e quindi potenziare, se possibile, l'effetto di rimozione della cellulite.
Sono stati individuati tre tensioattivi caratterizzati da un diverso rapporto di idrof ilia/lipof ilia (HLB: Idrophilic lipophilc balance)
Gliceryl monooleato HLB: 2-3
Polisorbato 80 HLB: 10-12
Ascorbil Palmitato HLB: 4-5
Sono state quindi preparate tre soluzioni di diluente tamponante, ciascuna contenente uno dei tensioattivi individuati. Le tre soluzioni diluenti sono state aggiunte alla miscela liofilizzata di ascorbato di sodio e sodio cloruro, così da ottenere le seguenti composizioni finali:
1) 0,20% ascorbato di sodio, 0,024%, gliceril monooleato,
2) 0,20% ascorbato di sodio, 0,040% polisorbato 80; 3) 0,20% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato .
L'efficacia delle tre composizioni è stata testata su tre gruppi sperimentali seguendo il protocollo sperimentale descritto nell'esempio 2.
Risultati
L'attività svolta ha premesso di valutare l'effetto dell'aggiunta dei tre tensioattivi alla composizione di ascorbato di sodio.
Le formulazioni contenenti gliceril monooleato e polisorbato 80 in aggiunta ad ascorbato di sodio 0,20% hanno dimostrato un'attività lipotica paragonabile a quella della composizione contenente solo ascorbato di sodio 10 mM (0,20%), quindi in questi due casi l'aggiunta del tensioattivo alla composizione di ascorbato di sodio 10 mM (0,20%) non ha migliorato la capacità di rimuovere la cellulite.
La composizione contenente l'associazione di 0,20% ascorbato di sodio e 0,020% ascorbil palmitato ha mostrato invece attività superiore alla composizione contenente solo 0,20% ascorbato di Sodio Il risultato della somministrazione della composizione 0,20% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato è mostrato in Figura 5 nella quale sono evidenti segni di vasculite dei piccoli vasi e cellule infiammatorie tra adipociti U sati dopo 1 settimana dall'inoculazione. Tale attività lipolitica è associata alla totale mancanza di segni di tossicità e di necrosi.
Pertanto il risultato dimostra in maniera chiara ed inequivocabile che l'uso di una soluzione tamponata, isotonica, contenente ascorbato di sodio non è sicuramente tossica, la presenza dei tensioattivi non cambia questo quadro, le soluzioni rimangono non tossiche alla concentrazione finale di ascorbato di sodio 0,20% (10 mM). In presenza di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico (ascorbil palmitato) la composizione acquista efficacia adipolitica evidente in totale assenza di tossicità, come se la presenza del tensioattivo, ascorbil palmitato, rendesse la formulazione particolarmente biocompatibile, o con la capacità di modulare la rimozione della cellulite. Questa capacità potrebbe essere ascritta alla coda lipofila costituita dall'acido paimitico, e quindi alla sua struttura.
L'osservazione tuttavia non ha carattere ovvio dal momento che, il glicerilmonoleato, pur avendo anche esso una coda lipofila, costituita da acido oleico, strutturalmente simile all'acido paimitico, non determina l'effetto lo stesso effetto dell 'ascorbil palmitato, infatti la composizione con ascorbato di sodio 0,20% e glicerilmonoleato è risultata inefficace.
B. Al fine di verificare l'effetto dell'aggiunta dell'agente tensioattivo alla composizione 0,24 % in peso di ascorbato di sodio nella possibile riduzione della necrosi sono state preparate e testate le seguenti composizioni
4) 0,24% ascorbato di sodio, 0,024%, gliceril monooleato,
5) 0,24% ascorbato di sodio, 0,040% polisorbato 80; 6) 0,24% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato .
Risultati
La somministrazione della composizione 0,24% ascorbato di sodio, 0,024%, glycerilmonooleato ha causato un notevole effetto necrotico come evidenziato nella Figura 6 ove sono evidenti agglomerati necrotici con importante infiltrazione macrofagica e stravasi emorragici dopo 7 giorni dalla somministrazione. In questo caso quindi, nonostante l'aggiunta del tensioattivo, viene confermato l'effetto infiammatorio e necrotico indotto dall'ascorbato di sodio 0,24 %; il gliceril monooleato non è in grado, né di modulare, né di eliminare, l'effetto necrotico.
Necrosi molto accentuata si ha anche nel caso di somministrazione della composizione contenente 0,24% in peso di ascorbato di sodio, 0,040% in peso di polisorbato 80, mostrata in Figura 7. L'analisi istologica conferma la reazione del tessuto adiposo dopo 2 ore dalla somministrazione della composizione secondo l'invenzione che mostra evidente presenza di stravasi.
Il risultato dell'analisi istologica a due giorni dalla somministrazione della composizione contenente 0,24% in peso di ascorbato di sodio, 0,040% in peso di polisorbato 80 è illustrato in Figura 8 che mostra evidente tessuto infiammatorio ricco di macrofagi e sfaldamento di alcune cellule adipose: anche in questo caso viene confermato l'effetto infiammatorio e necrotico indotto dall' ascorbato di sodio 0,24 %, ed il polisorbato 80 non è in grado né di modulare né di eliminare l'effetto necrotico.
Sorprendentemente la composizione isotonica tamponata comprendente 0,24% in peso di ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato è risultata avere effetto adipolitico e lipoclastico dal momento che l'istologia ha mostrato una diminuzione del numero degli adipociti, senza alcuna comparsa di infiammazione o necrosi, in netto contrasto alla necrosi causata dalla composizione utilizzata per ridurre gli inestetismi della cellulite comprendente 0,24 % ascorbato di sodio, come illustrato in Figura 9 che mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo dopo la somministrazione della composizione di 0,24% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato, secondo l'invenzione, evidenziando segni di vasculite e congestione vascolare con adipociti U sati ben evidenti e segni di lipoemulsione .
Le figure da 10 a 14 mostrano lo stabilirsi nel tempo dell'effetto tecnico determinato dalla somministrazione della composizione secondo l'invenzione, le figure mostrano che l'effetto adipolitico/lipoclastico si protrae nel tempo di 23-28 giorni assicurando riduzione della cellulite senza infiammazione né necrosi, come mostrato dai risultati dell'analisi istologica.
La figura 10 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo 5 giorni dopo la somministrazione della composizione di 0,24% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato che evidenzia ricca vascolarizzazione con vasellini neoformati che circondano gli adipociti (freccia rossa), nuclei ingranditi ma pallidi e vacuoli all'interno, possibile reazione ad un insulto, o dovuti ad un effetto riparativo, tuttavia non sono evidenti i nucleoli. Gli adipociti mostrano un citoplasma ad effetto smerigliato.
La figura 11 mostra l'analisi istologica del tessuto adiposo 10 giorni dopo la somministrazione della composizione 0,24% in peso di ascorbato di sodio, 0,020% in peso di ascorbil palmitato nella quale le alterazioni evidenziate già a 5 giorni dalla somministrazione sono ancora più evidenti. Si associa la frammentazione degli adipociti ad uno sfondo di tipo granulare.
L'analisi istologica condotta a 15 giorni dalla somministrazione della composizione 0,24% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato mostrata in Figura 12 mette in evidenza strutture residuali degli adipociti con aggregati di prodotti apoptotici e nuclei cellulari molto scuri.
L'effetto tecnico del trattamento con la composizione oggetto dell'invenzione 0,24% ascorbato di sodio, 0,020% ascorbil palmitato dopo 23 giorni dopo la prima somministrazione della composizione appare nell'immagine della Figura 13, ove si notano collagene con granuloma a cellule giganti, area con lipolisi delle cellule adipose con lipoemulsione.
Infine, la Figura 14 mostra aree con evidente lipoclasi nel tessuto 25 giorni dopo la prima somministrazione della composizione.
Conclusione
I risultati dello studio sperimentale condotto dalla Richiedente dimostrano che l'indubbio effetto lipoclasico ottenuto mediante l'uso della associazione di ascorbato di sodio e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico, variamente sostituito o con acido paimitico ed acido stearico, o di tetraesildecilascorbato, è un fenomeno complesso nel quale la presenza del derivato lipofilo dell'acido ascorbico esercita un'azione potenziante e modulante del fenomeno stesso. Questa attività potrebbe essere ascritta principalmente alla presenza della/e coda/e lipof ila/e del derivato dell'acido ascorbico. Tale risultato è sorprendente ed inatteso rispetto a quanto prevedibile sulla base dell'osservazione ricavata nell'esperimento, e nota dallo stato della tecnica, in cui viene utilizzata la composizione comprendente solo ascorbato di sodio alla concentrazione più elevata dell'0,24%. Secondo la presente invenzione la concentrazione totale dello ione ascorbato è pari a 0,2204 %, risultante dalla somma della concentrazione dello ione ascorbato in soluzione dello 0,24% di ascorbato di sodio (0,212 %) e di 0,0084 %, pari alla concentrazione di ione ascorbato derivante dallo 0,02% di ascorbil palmitato, o di altro derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito. Pertanto, l'incremento della quantità di anione ascorbato, derivante dalla componente del derivato lipofilo dell'acido ascorbico presente nell'associazione, seppur limitata, non contribuisce ad aumentare il fenomeno necrotico; si ha invece un effetto lipoclastico, senza necrosi, pur avendo una concentrazione finale dello ione ascorbato superiore.
Sorprendentemente la presenza della componente lipofila è in grado di aumentare l'efficacia della composizione, e riesce a modulare il fenomeno lipoclastico, dimostrando che la rimozione della cellulite non è ascrivibile esclusivamente alla capacità pròossidante dell'anione ascorbato.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Associazione di un sale di un catione metallico mono- o bivalente dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico.
  2. 2. L'associazione secondo la rivendicazione 1 in cui sale dell'acido ascorbico e derivato lipofilo dell'acido ascorbico sono rispettivamente in rapporto di 10-15:1.
  3. 3. L'associazione secondo la rivendicazione 2 in cui sale dell'acido ascorbico e derivato lipofilo dell'acido ascorbico sono rispettivamente in rapporto di 12:1.
  4. 4. L'associazione secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 3 in cui il sale è un sale di sodio, litio, potassio, magnesio, calcio.
  5. 5. L'associazione secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 3 in cui il derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico è in forma acida o in forma salificata ed è scelto nel gruppo di: ascorbil palmitato, ascorbil dipalmitato, ascorbil tetraisopalmitato, ascorbil stearato e tetraesildecil ascorbato. 1/ associazione secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 5 in cui il sale dell'acido ascorbico è sale sodico e il derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico è ascorbil palmitato. 7. L'associazione di un sale di un catione metallico mono- o bivalente dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico come definito alle rivendicazioni da 1 a 6 per uso come agente lipolitico/lipoclasico in un trattamento cosmetico anticellulite. Composizione acquosa, isotonica e tamponata, comprendente l'associazione di un sale dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico, in forma acida o in forma salificata, variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico come definita alle rivendicazioni da 1 a 7, sodio cloruro e sistema tamponante. La composizione secondo la rivendicazione 8 avente pH compreso tra 7,0 e 7,4 ed osmolalità compresa tra 250 e 340 mOsm/Kg. 10. Composizione secondo le rivendicazioni 8 e 9 in cui il sale dell'acido ascorbico è in concentrazione variabile tra 0,1 e 0,30 % in peso totale e il derivato lipofilo dell'acido ascorbico è in concentrazione variabile tra 0,005 e 0,05 % in peso totale. 11. Composizione secondo la rivendicazione 10 in cui il sale dell'acido ascorbico è in concentrazione variabile tra 0,12 e 0,25 % in peso totale e il derivato lipofilo dell'acido ascorbico è in concentrazione variabile tra 0,01 e 0,03 % in peso totale. 12. Composizione secondo una qualsiasi rivendicazione da 8 a 11 ulteriormente comprendente: solventi, eccipienti, diluenti e veicolanti accettabili che ne consentono la somministrazione per iniezione sottocutanea. 13. Composizione secondo una qualsiasi rivendicazione da 8 a 12 avente la seguente formulazione : Ascorbato di sodio 0,24 % p/p Ascorbil palmitato 0,020 % p/p Sodio cloruro 0,96 % p/p Potassio fosfato dibasico (K2HPO4) 0,0378 % p/p Potassio fosfato monobasico (KH2PO4) 0,010 % p/p Acqua distillata q.b a 100 14. Composizione acquosa, isotonica e tamponata, comprendente l'associazione di un sale dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico, in forma acida o in forma salificata, variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico come definita alle rivendicazioni da 8 a 13 per uso in un trattamento cosmetico anticellulite. 15. La composizione acquosa, isotonica e tamponata, comprendente l'associazione di un sale dell'acido ascorbico e di un derivato lipofilo dell'acido ascorbico, in forma acida o in forma salificata, variamente sostituito con acido paimitico o acido stearico, come definita alle rivendicazioni da 8 a 13, per uso secondo la rivendicazione 14 comprendente la somministrazione attraverso iniezione sottocutanea ad un soggetto che ne ha bisogno di una quantità efficace di composizione comprendente 0,1-0, 3 % in peso totale di sale dell'acido ascorbico e 0,05-0,005 % in peso totale di derivato lipofilo dell'acido ascorbico . 16. La composizione per uso secondo la rivendicazione 15 in cui la quantità efficace di composizione somministrata per via sottocutanea è pari a 5 mi, utile per trattare una zona della superficie corporea pari a 10-20 cm . 17. Kit comprendente: a)almeno un flaconcino in vetro scuro del volume di 10 mi contenente la miscela di polveri liofilizzate e sterilizzate di sale di acido ascorbico, tampone fosfato e cloruro di sodio, come definita alla rivendicazione 8; b)almeno un flaconcino del volume di 5 mi contenente 5 mi della soluzione sterile del diluente comprendente il derivato lipofilo dell'acido ascorbico variamente sostituito con acido paimitico ed acido stearico, come definito alla rivendicazione 8.
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