IT201600074350A1 - Metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti e prodotto così ottenuto. - Google Patents

Metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti e prodotto così ottenuto.

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IT201600074350A1
IT201600074350A1 IT102016000074350A IT201600074350A IT201600074350A1 IT 201600074350 A1 IT201600074350 A1 IT 201600074350A1 IT 102016000074350 A IT102016000074350 A IT 102016000074350A IT 201600074350 A IT201600074350 A IT 201600074350A IT 201600074350 A1 IT201600074350 A1 IT 201600074350A1
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Gennaro Bencivenga
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Description

“METODO DI COSTRUZIONE IN BLOCCHI DI CEMENTO ARMATO ALLEGGERITI E PRODOTTO COSÌ OTTENUTO”
Descrizione
Campo della tecnica
La presente invenzione opera nell’ambito dell’edilizia e delle costruzioni in generale. Più dettagliatamente il metodo proposto dalla presente domanda di brevetto riguarda le costruzioni in blocchi di cemento armato, migliorandone la velocità di posa in opera, il peso complessivo e le proprietà di coibentazione termica, lasciando inalterata la robustezza della costruzione.
Arte nota
I sistemi costruttivi in muratura ordinaria, noti anche con il nome di “costruzioni tradizionali” in virtù del loro utilizzo fin dai secoli antichi e ad oggi ancora largamente utilizzati, sono basati sullo schema statico “non spingente” del trilite o su quello "spingente” dell’arco o della volta.
II primo sistema in muratura adottato, soprattutto nel passato, può essere descritto sulla base dei suoi elementi essenziali che si riassumono in: fondazioni continue, muri perimetrali e di spina in muratura di pietrame, mattoni o mista, solai di vario tipo semplicemente appoggiati alle strutture murarie e copertura a tetto inclinato. Questo stesso sistema può essere impiegato per edifici di due o tre piani utilizzando le tecniche costruttive moderne che permettono la totale esecuzione dell’opera, nella sostanza però, il sistema costruttivo rimane invariato rispetto a quanto già in uso fin dall’antichità.
Negli ultimi anni si sono sviluppate tecniche costruttive innovative che hanno introdotto nuovi tipi di materiali idonei alla costruzione delle murature portanti. Un esempio può essere costituito dalla muratura armata ad alte prestazioni termiche in laterizio alveolato per zona sismica.
Vista la gran quantità di materiali e tecniche costruttive che si sono susseguite nella storia, si omette una loro descrizione dettagliata, verranno invece citate esclusivamente le tecniche in uso per edifici di recente costruzione.
Anche se già nel 1830 in una pubblicazione intitolata “ The encyclopaedia of cottage and village architecture ” si suggeriva che una grata di acciaio poteva essere inglobata nel calcestruzzo per formare un tetto, il primo ad aver introdotto il calcestruzzo armato nell’ edilizia è considerato William Wilkinson di Newcastle. Nel 1854 egli depositò un brevetto mirato al “Miglioramento delle dimore a prova di fuoco, di magazzini, di altre costruzioni e delle parti delle stesse”. Wilkinson eresse un piccolo cottage di due piani per la sua servitù, rinforzando pavimento e tetto di cemento con l’uso di barre di acciaio e cavi metallici. In seguito sviluppò varie strutture del genere.
L’architetto franco- svizzero noto col nome di Le Corbusier fu tra i primi a comprendere le potenzialità innovative del calcestruzzo armato nell’ambito dell’architettura contemporanea e a sfruttarlo ampiamente nelle sue opere. In Italia, il calcestruzzo armato iniziò a diffondersi a cavallo tra il XIX e il XX secolo ma una legislazione specifica per regolarne l’utilizzo fu emanata solo nel Novembre 1939.
I muri e le pareti di calcestruzzo rappresentano una soluzione particolarmente economica, versatile e funzionale. La loro costruzione si basa sull’uso del conglomerato cementizio che può essere utilizzato, oltre che per i pilastri e le travi, anche per i muri, siano essi portanti, divisori o di tamponamento. Nella realizzazione dei muri bisogna tener presenti le particolari caratteristiche del materiale e principalmente: la notevole dilatazione, il ritiro e la permeabilità. Il calcestruzzo è ottimo e soprattutto economico per i muri di sostegno di grandi spessori, potendosi gettare con casseforme modulari recuperabili in lamiera di acciaio e per le murature in fondazione. Nell’uso del calcestruzzo è sempre opportuna la posa in opera di un’armatura di ferri di piccolo diametro. Più difficile risultano le realizzazioni di pareti sottili a faccia vista, le quali sono più soggette a fessurazioni dovute ai fenomeni di ritiro e dilatazione e necessitano quindi di un’adeguata armatura tipo una rette elettrosaldata.
Come l’acciaio, anche il calcestruzzo armato può essere realizzato in stabilimento per produrre elementi prefabbricati tra i quali anche travi e pilastri, ma è in uso anche la produzione di pannelli ed elementi anche con funzioni decorative. L’utilizzo in coppia di calcestruzzo ed acciaio dà vita al cemento armato.
La prefabbricazione consente una notevole velocità di posa in opera e un minore spreco di materiale per la realizzazione di casseforme e per questi motivi è sempre più diffusa rispetto alla realizzazione direttamente in cantiere.
Negli anni, le costruzioni prefabbricate in calcestruzzo armato sono state oggetto di numerosi sviluppi molti dei quali sono stati oggetto di brevetti. Ad esempio, la privativa statunitense US 9371648 concerne una struttura e un metodo costruttivo in cui almeno una prima fila di blocchi di calcestruzzo prefabbricato sono collegati da una prima traversa di collegamento e una seconda fila di blocchi di calcestruzzo prefabbricati allineati perpendicolarmente alla prima fila di blocchi sono collegati da un’ulteriore traversa di collegamento. Il brevetto prevede dunque la formazione di una struttura a griglia tridimensionale, come suggeriscono anche le figure annesse. In aggiunta, sono previste una pluralità di canali di incapsulamento dei blocchi adiacenti, per cui la griglia comprende una sottostruttura fatta di canali nei quali il calcestruzzo viene gettato in cantiere. Ancora più dettagliatamente, sono previste anche delle strutture planari in forma di lastre, anch’esse da riempire con una gettata di cemento eseguita in cantiere, per completare le superfici esterne dell’edificio.
Esistono tuttavia alcune criticità relative alla realizzazione di strutture in elevazione utilizzando blocchi prefabbricati di cemento: in primo luogo, dopo la posa in opera, per conferire robustezza e rigidezza alla struttura prefabbricata, è necessaria un’ultima gettata di cemento o l’utilizzo di un apposito collante. Questo allunga notevolmente i tempi di esecuzione e aumenta il peso della struttura.
Sarebbe preferibile che la struttura prefabbricata non necessitasse dell’ultima fase appena citata, mantenendo un peso contenuto senza per questo incidere negativamente sulle prestazioni della struttura.
Scopo della presente invenzione è, infatti, quello di proporre un nuovo ed innovativo metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti che possano comporsi in maniera solida e stabile.
Ulteriore scopo della presente invenzione è di migliorare le prestazioni di coibentazione termica delle murature eseguite secondo il presente metodo.
Un alto obiettivo del metodo di costruzione oggetto della presente invenzione consiste nel fatto di realizzare strutture stabili nel tempo, non soggette, come quelle note, all’ossidazione dell’acciaio interno che porta alla rottura degli strati più esterni del cemento.
Descrizione dell’invenzione
Secondo la presente invenzione viene descritto un metodo costruttivo per l’ottenimento di una struttura in elevazione in cemento armato dalle prestazioni migliorate.
L’invenzione si pone lo scopo di favorire e agevolare il lavoro di costruzione in campo edile migliorando tempi, convenienza e praticità nell’ utilizzo di blocchi di cemento armato realizzati secondo la presente invenzione. La presente invenzione, inoltre, è atta a produrre manufatti in cemento armato pressoché indeformabili nel tempo e quindi non soggetti all’ossidazione o al distacco dell’acciaio che porta alla rottura del cemento almeno nei suoi strati più esterni.
Uno dei principali vantaggi offerti dal metodo in oggetto consiste nella velocità della posa in opera che è di gran lunga più breve rispetto alle tecniche costruttive note allo stato dell’ arte. La costruzione così realizzata conserva, vantaggiosamente, le caratteristiche di durezza e compattezza, ma risulta avere un peso finale di circa 1⁄4 rispetto ad un manufatto in cemento costruito secondo le tecniche note. Un ulteriore vantaggio offerto dal metodo di seguito dettagliatamente descritto, consiste nelle ottime prestazioni di isolamento termico (sia al caldo che al freddo) e acustico che hanno effetti positivi sul fabbisogno energetico di tutto Γ edificio.
Vantaggiosamente il metodo della presente invenzione si compone di più fasi successive, da realizzare nell’ ordine elencato di seguito:
A) in primo luogo si realizza una gabbia 9 chiusa a forma di parallelepipedo i cui elementi costitutivi sono: le nervature 2 metalliche che definiscono i bordi del parallelepipedo, una rete metallica 1 che chiude il volume definito da dette nervature 2 costituendo le superfici laterali, e un comune materiale di alleggerimento 3 in forma frammentata o di trucioli, che è contenuto in quantità predeterminata, all’ interno del volume della gabbia 9; qualora il progetto prevedesse dei carichi elevati, è possibile predisporre in corrispondenza degli angoli delle barre di rinforzo costituite da tondini di acciaio ad aderenza migliorata (filettati) per evitare i possibili distacchi dal calcestruzzo,
B) contemporaneamente o successivamente alla fabbricazione della gabbia 9 si predispone una cassaforma 6 con un’analoga forma di parallelepipedo dimensionata in modo che tutte le superfici interne della cassaforma 6 si trovino a massimo 3 cm dalle superfici esterne della gabbia 9; la caratteristica che distingue la cassaforma 6 della presente invenzione da una comune cassaforma per una gettata di cemento è rappresentata dal fatto che almeno due superfici laterali opposte sono dotate di una coppia di fori 6. a, 6.b allineati il cui vantaggioso utilizzo sarà illustrato più avanti;
C) successivamente si inserisce la gabbia 9 nella cassaforma 6 e si chiude quest’ ultima secondo le tecniche note per contenere il getto di cemento senza fuoriuscite;
D) prima di gettare il cemento si inseriscono due guide 4, 4’, una per ogni foro 6. a, 6.b della cassaforma 6; le guide 4, 4’ sono semplicemente delle porzioni di tubo cilindrico cavo con un diametro tale da poter essere inserite nei fori 6.a, 6.b e attraversare la rete metallica 1 e il materiale di alleggerimento 3 e con una lunghezza tale da attraversare completamente detta cassaforma 6, scopo di dette guide 4, 4’ è quello di formare due canali nel blocco di cemento, che verranno utilizzati vantaggiosamente più avanti in fase di montaggio della struttura in elevazione;
E) a questo punto si getta il cemento nella cassaforma 6 e si attende il tempo necessario all’ indurimento;
F) dopo Γ indurimento del cemento si smonta la cassaforma 6 e si estrae il blocco 10 di cemento contenente detta gabbia 9 risultante dalle operazioni fin qui descritte;
G) si arriva ora alla fase di costruzione della struttura in elevazione e questo avviene, vantaggiosamente, semplicemente tramite l’impilaggio dei blocchi 10, realizzati secondo le fasi suddette, su apposite aste di montaggio 5 verticali predisposte in cantiere di modo che dette aste di montaggio 5 si inseriscano perfettamente all’interno dei canali formati dalle guide 4, 4’. In una forma di realizzazione, il progettista può scegliere una distribuzione differenziata del cemento e del materiale di alleggerimento 3, allo scopo di dare più resistenza a determinate parti del blocco 10. In questo caso, all’interno della gabbia 9 dovrà essere predisposta almeno una rete divisoria 1.1 posta all’interno del volume definito della rete metallica 1 perimetrale e agganciata stabilmente a quest’ ultima. In questo modo, il materiale di alleggerimento 3 non occupa tutto il volume a disposizione ma ne riempie solo la parte che, secondo il progetto statico, sarà soggetta a minore carico, lasciando il restante volume al solo cemento armato.
A titolo esemplificativo ma non limitativo, potranno essere predisposte una pluralità di reti divisorie 1.1, 1.2, per rendere più resistente la porzione di spazio in prossimità delle guide 4, 4’, in vista dell’ inserimento delle aste di montaggio 5.
In una forma di realizzazione, è anche possibile e vantaggioso integrare una piastra 20 metallica, eventualmente in lamiera traforata, in almeno una faccia della gabbia 9 per consentire l’aggancio stabile con almeno un elemento di base 8. Più precisamente, detta piastra 20 metallica è preferibilmente caratterizzata da un foro 21 centrale e circolare che consente il passaggio e la presa del cemento in fase di gettata. Detta piastra 20 inoltre, ha bordi rialzati 23 atti ad aderire stabilmente e irreversibilmente alle nervature 2 metalliche della gabbia 9. In aggiunta, come sistema di aggancio tra piastra 20 ed elemento di base 8 sono previsti almeno quattro perni 22, sporgenti verso Γ esterno della gabbia 9 e almeno quattro corrispondenti fori 8.1 posti sul detto elemento di base 8.
Il montaggio sarà successivamente vantaggiosamente completato dalla stesura di una resina cementizia.
Vantaggiosamente, detta rete metallica 1 e le eventuali reti divisorie 1.1, 1.2 sono costituite da una comune rete o micro-rete elettrosaldata in acciaio inossidabile realizzata con tondini di diametro compreso tra φ 0,20 e φ 1,5, preferibilmente φ 0,8 , e maglia quadrata di lato compreso tra 10 mm e 50 mm, preferibilmente 30 mm.
Le nervature 2, invece, sono vantaggiosamente costituite da comuni profili in acciaio a “L” di dimensioni della sezione comprese 15 mm e 150 mm, preferibilmente 50 mm.
Vantaggiosamente, il materiale di alleggerimento 3 è costituito preferibilmente da comune polistirolo in trucioli in cui la dimensione media dei trucioli è tale da poter essere contenuta all’ interno di detta rete metallica 1 senza fuoriuscite.
Vantaggiosamente, la cassaforma 6 è costituita da una struttura scatolare, preferibilmente in legno, completamente smontabile e riutilizzabile per la costruzione di ulteriori blocchi 10 con le stesse dimensioni.
Le aste di montaggio 5 sono costituite da tondini in acciaio di lunghezza pari all’altezza finale del muro che si intende costruire e di diametro compreso tra φ 4 e φ 300, preferibilmente φ 80, conseguentemente, dette guide 4, 4’ saranno costituite da tubi cilindrici di diametro atto a consentire Γ inserimento stabile di dette aste di montaggio 5.
Sebbene grazie a questo metodo possano essere realizzati blocchi 10 di qualunque forma e dimensione, preferibilmente questi saranno a forma di parallelepipedo di dimensioni comprese tra 20 cm X 20 cm X 50 cm e 150 cm X 60 cm X 100 cm.
Qualora si desiderasse nascondere la natura cementizia del blocco 10 così realizzato, è vantaggiosamente possibile rivestire le facce esterne del blocco 10 con degli appositi pannelli di qualsiasi altro materiale, preferibilmente in legno. In questo modo, il metodo della presente invenzione e il prodotto così ottenuto risolvono efficacemente tutte le problematiche precedentemente esposte in merito alla costruzione di strutture edilizie in blocchi di cemento armato.
Descrizione delle figure
L’invenzione verrà qui di seguito descritta in almeno una forma di realizzazione preferita a titolo esplicativo e non limitativo con l’ausilio delle figure annesse, nelle quali:
- FIGURA 1 mostra una vista tridimensionale della composizione di una gabbia 9 in cui i bordi sono costituiti dalle nervature 2 metalliche, le superfici sono costituite dalla rete metallica 1 e il contenuto è rappresentato dal materiale di alleggerimento 3. In questa figura si vede anche la versione in cui l’interno della gabbia 9 è compartimentato da reti divisorie 1.1 -1.2, agganciate alle rete metallica 1 perimetrale, che delimitano ulteriormente il materiale di alleggerimento 3 per differenziare le concentrazione di cemento nel futuro blocco 10. - FIGURA 2 mostra una vista tridimensionale schematica delle prime fasi del metodo della presente invenzione. In particolare si vede Γ elemento costituito dalle nervature 2 circondate dalla rete metallica 1 contenente il materiale di alleggerimento 3 che si inserisce nell’apposita cassaforma 6.
- FIGURA 3 illustra la fase successiva a quella raffigurata in FIG. 1 in cui vengono inserite le due guide 4 negli appositi fori 6.a predisposti sulle superfici laterali della cassaforma 6.
- FIGURA 4 mostra il blocco 10 risultante dalla gettata di cemento all’ interno della cassaforma 6. In particolare si vede la semplicità di alloggiamento in corrispondenza delle aste di montaggio 5 predisposte per la sovrapposizione di più blocchi realizzati secondo il presente metodo.
- FIGURA 5 mostra una ringhiera o un parapetto di protezione realizzato con il sistema della presente invenzione. Esso si compone di una pluralità di blocchi 10 in forma di piccoli pilastri tra loro distanziati e connessi orizzontalmente da una coppia di aste di montaggio 5. Alla base, detti blocchi 10 si connettono ad un elemento di base 8 che li collega tutti al livello di calpestio.
- FIGURA 6 illustra la struttura metallica di sostegno della ringhiera come rappresentata nella precedente FIG. 5. In questa particolare forma di realizzazione, le nervature metalliche 2 sono connesse alla base con una piastra 20 caratterizzata da un foro centrale 21, bordi rialzati 23 e almeno quattro perni 22 che si inseriscono negli appositi fori 8.1 deH’elemento di base 8.
- FIGURA 7 è una vista tridimensionale della piastra 20 di connessione di ciascun blocco 10 con Γ elemento di base 20. Si vedono, nel dettaglio, il foro 21 circolare centrale, i bordi rialzati 23 e i quattro perni 22 ai quattro angoli della piastra 20 stessa.
Descrizione dettagliata deirinvenzione
La presente invenzione verrà ora illustrata a titolo puramente esemplificativo ma non limitativo o vincolante, ricorrendo alle figure le quali illustrano alcune realizzazioni relativamente al presente concetto inventivo.
Con riferimento alla Fig. 1, sono rappresentate le parti costitutive della gabbia 9 che è l’elemento basilare dalla cui realizzazione dipendono le fasi successive del metodo della presente invenzione. In particolare detta gabbia 9 è preferibilmente a forma di parallelepipedo ed è definita da nervature 2 che ne delimitano i bordi, una rete metallica 1 che ne delimita le superfici e un materiale di alleggerimento 3 che ne riempie il volume interno. Dette nervature 2 sono costituite da comuni profili in acciaio a “L” di dimensioni della sezione 15 mm e 150 mm, preferibilmente 50 mm. Detta rete metallica 1 è costituita da una comune rete o micro-rete elettrosaldata in acciaio inossidabile realizzata con tondini di diametro compreso tra φ 0,20 e φ 1,5, preferibilmente φ 0,8 , e maglia quadrata di lato compreso tra 10 mm e 50 mm, preferibilmente 30 mm. Nella figura sono visibili anche due reti divisorie 1.1, 1.2 che sono costituite della stessa rete elettrosaldata della rete metallica 1 perimetrale e sono a quest’ ultima saldamente agganciate. Lo scopo di queste reti divisorie 1.1, 1.2, è quello di delimitare il materiale di alleggerimento ad una porzione del volume interno della gabbia 9, differenziando, in questo modo, la concentrazione di cemento all’ interno dello stesso blocco 10 e differenziando, di conseguenza, la resistenza meccanica alle sollecitazioni. Qualora il progetto richiedesse una resistenza migliorata, è anche possibile integrare nella gabbia 9, in corrispondenza delle nervature 2 più sollecitate, delle barre di rinforzo in acciaio costituite da tondini ad aderenza migliorata, cioè dotati di una filettatura atta ad impedire il distacco dal cemento. Il materiale di alleggerimento 3 è preferibilmente costituito da comune polistirolo in trucioli in cui la dimensione media dei trucioli è tale da poter essere contenuta all’ interno di detta rete metallica 1 e delle eventuali reti divisorie 1.1, 1.2 senza fuoriuscite.
Proprio grazie a questo materiale di alleggerimento, il blocco 10 finale, risultante dal metodo di produzione descritto dalla presente invenzione, è caratterizzato da un peso complessivo compreso tra 1⁄2 e 1⁄4 rispetto ad un blocco 10 delle stesse dimensioni realizzato con una qualsiasi tecnica nota. Inoltre, sempre grazie a detto materiale di alleggerimento, il blocco 10 riporta prestazioni eccellenti e migliorative rispetto alla tecnica nota nell’ambito dell’isolamento termico e acustico della struttura in elevazione che si va a costruire.
Successivamente alla realizzazione della gabbia 9, si passa alla realizzazione della cassaforma 6 che dovrà contenerla. In particolare, come rappresentato in F1G. 2, la cassaforma 6 avrà forma analoga a detta gabbia 9 e dimensioni leggermente superiori in modo che, una volta inserita la gabbia 9 nella cassaforma 6, le superfici interne di detta cassaforma 6 siano a contatto o ad una distanza massima di 3 cm dalle superfici esterne della gabbia 9. Ancora più dettagliatamente, preferibilmente la cassaforma 6 sarà realizzata in legno e sarà completamente smontabile secondo tecniche note e riutilizzabile per la realizzazione di blocchi 10 delle stesse dimensioni. La particolarità che distingue la cassaforma 9 della presente invenzione da una comune cassaforma, è rappresentata dai fori 6. a, 6.b presenti su almeno due superfici opposte e allineati tra loro.
Una volta inserita la gabbia 9 nella cassaforma 6 e chiusa quest’ultima, si inseriscono almeno due guide 4, 4’ in detti fori 6. a, 6.b. più dettagliatamente, dette guide 4, 4’ saranno responsabili della formazione di un corrispondente numero di canali cavi all’ interno del blocco 10 che saranno gli elementi chiave per il veloce montaggio di ciascun blocco 10 realizzando così la struttura in elevazione desiderata in breve tempo. Dette guide 4, 4’ sono costituite da porzioni di tubo cilindrico cavo di diametro tale da essere inserite in detti fori 6. a, 6.b e attraversare la rete metallica 1 e il materiale di alleggerimento 3 e di lunghezza tale da almeno attraversare completamente detta cassaforma 6.
A questo punto si esegue la gettata di cemento all’ interno della cassaforma 6, si attendono i tempi necessari all’ indurimento e, successivamente, si smonta la cassaforma 6 estraendo il blocco 10 di cemento alleggerito risultante.
Con riferimento alla FIG. 4 è illustrata la facile tecnica di montaggio di più blocchi 10 realizzati secondo la presente invenzione. In particolare essi vengono impilati su apposite aste di montaggio 5 verticali predisposte in cantiere di modo da inserirsi perfettamente all’ interno dei canali cavi formati da dette guide 4, 4’. Ancora più dettagliatamente, dette aste di montaggio 5 sono costituite da tondini in acciaio di lunghezza pari all’altezza finale del muro che si intende costruire e di diametro compreso tra φ 4 e φ 300, preferibilmente φ 80, conseguentemente, dette guide 4, 4’ saranno costituite da tubi cilindrici di diametro atto a consentire Γ inserimento stabile di dette aste di montaggio 5.
Con riferimento alla FIG. 5 è mostrata una particolare forma di realizzazione di un parapetto o di una ringhiera secondo il metodo in oggetto. Si noti che i blocchi 10 sono in forma di pilastrini e sono distanziati tra loro lasciando degli spazi vuoti. L’unità della struttura è data dalle aste di montaggio 5, che in questo caso sono orizzontali, e dall’ elemento di base 8 che unisce i vari blocchi 10 all’altezza del piano di calpestio. La FIG. 6 illustra più nel dettaglio la forma di realizzazione della struttura appena mostrata. In particolare, l’attacco tra blocco 10 ed elemento di base 8 avviene per mezzo di un’apposita piastra 20 metallica (visibile nel dettaglio in FIG. 7). Quest’ ultima si aggancia stabilmente alla nervatura 2 metallica della gabbia 9 ed è dotata di bordi rialzati 23, di un foro centrale 21 atto a consentire il passaggio e la presa del calcestruzzo, e di almeno quattro perni 22 sporgenti verso l’estemo. Rispettivamente sull’elemento di base 8 andranno praticati almeno quattro fori 8.1 per permettere l’inserimento e il fissaggio dei perni 22. Eventualmente il materiale costituito di detta piastra 20 sarà una comune lamiera traforata. Il montaggio sarà completato dalla stesure di una resina cementizia.
In qualsiasi forma di realizzazione, inoltre, è sempre possibile rivestire ciascun blocco 10, risultante del metodo oggetto della presente invenzione, con dei pannelli in legno, in lamiera o in qualsiasi altro materiale preferito dall’utente, in modo da celare la natura cementizia e resistente della struttura.
È infine chiaro che all’invenzione fin qui descritta possono essere apportate modifiche, aggiunte o varianti ovvie per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall’ambito di tutela che è fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (12)

  1. Rivendicazioni 1. Metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, in cui un blocco (10) viene prefabbricato e montato in cantiere a formare una struttura muraria in elevazione, detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di fasi successive da eseguire secondo il seguente ordine: A) realizzazione di una gabbia (9) chiusa a forma di parallelepipedo caratterizzata dal fatto che i bordi sono costituiti da nervature (2) metalliche, preferibilmente in acciaio e le superfici sono costituite da una rete metallica (1), preferibilmente in acciaio, detta gabbia (9) essendo atta a contenere una predeterminata quantità di un comune materiale di alleggerimento (3) in forma frammentata o di trucioli; eventualmente, dette nervature (2) più soggette a sollecitazioni meccaniche essendo stabilmente e irreversibilmente connesse a comuni barre in acciaio ad aderenza migliorata; B) predisposizione di una cassaforma (6) a forma di parallelepipedo atta a contenere completamente detta gabbia (9) essendo opportunamente dimensionata in modo che tutte le superfici interne di detta cassaforma (6) siano a contatto o ad una distanza massima di 3 cm dalle superfici esterne della gabbia (9); detta cassaforma (6) essendo caratterizzata dal fatto che almeno due superfici laterali opposte sono dotate di una coppia di fori (6. a, 6.b) allineati; C) inserimento di detta gabbia (9) all’ interno di detta cassaforma (6) e chiusura della cassaforma (6) in modo da contenere una gettata di cemento evitando qualsiasi fuoriuscita; D) inserimento di una coppia di guide (4, 4’) all’ interno degli appositi fori (6. a, 6.b) di detta cassaforma (6); dette guide (4, 4’) essendo costituite da porzioni di tubo cilindrico cavo di diametro tale da essere inserite in detti fori (6.a, 6.b) e attraversare la rete metallica (1) e il materiale di alleggerimento (3) di detta gabbia (9) e di lunghezza tale da attraversare completamente detta cassaforma (6); E) gettata di cemento all’interno della cassaforma (6) e attesa dei tempi necessari all’ indurimento; F) smontaggio della cassaforma (6) ed estrazione del blocco (10) di cemento contenente detta gabbia (9) risultante dalle operazioni fin qui descritte; G) impilaggio di detto blocco (10) su apposite aste di montaggio (5) verticali predisposte in cantiere di modo che dette aste di montaggio (5) si inseriscano perfettamente all’ interno di dette guide (4, 4’).
  2. 2. Metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo la precedente rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta gabbia (9) è dotata, su almeno un lato, di una piastra (20) metallica di forma rettangolare o quadrata, dotata di almeno quattro perni (22) posti ai quattro angoli di detta piastra (20) atti a sporgere esternamente da detta gabbia (9) per consentire la connessione stabile e irreversibile con almeno un elemento di base (8) atto a fissare in maniera irreversibile la posizione del blocco (10); detto elemento di base (8) essendo dotato di almeno quattro fori (8.1) posti in corrispondenza dei punti di inserimento di detti perni (22).
  3. 3. Metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto blocco (10) può essere rivestito da pannelli di qualsiasi materiale atti a nascondere la natura cementizia del prodotto.
  4. 4. Metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che in fase di costruzione della gabbia (9) è posizionata almeno una rete divisoria (1.1) posta all’ interno del volume definito della rete metallica (1) perimetrale, atta a compartimentare lo spazio interno di detta gabbia, delimitando detto materiale di alleggerimento (3) a una porzione di spazio interno di detta gabbia (9).
  5. 5. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta rete metallica (1) e le eventuali reti divisorie (1.1, 1.2) sono costituite da una comune rete o micro-rete elettrosaldata in acciaio inossidabile realizzata con tondini di diametro compreso tra φ 0,20 e φ 1,5, preferibilmente φ 0,8 , e maglia quadrata di lato compreso tra 10 mm e 50 mm, preferibilmente 30 mm.
  6. 6. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che dette nervature (2) sono costituite da comuni profili in acciaio a “L” di dimensioni comprese tra 15 mm e 150 mm, preferibilmente 50 mm.
  7. 7. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto materiale di alleggerimento (3) è costituito da comune polistirolo in trucioli in cui la dimensione media dei trucioli è tale da poter essere contenuta all’ interno di detta rete metallica (1).
  8. 8. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta cassaforma (6) è costituita da una struttura scatolare completamente smontabile, preferibilmente riutilizzabile per la costruzione di ulteriori blocchi (10) con le stesse dimensioni, preferibilmente, detta cassaforma (6) è costituita in legno.
  9. 9. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che dette aste di montaggio (5) sono costituite da tondini in acciaio di lunghezza pari all’altezza finale del muro che si intende costruire e di diametro compreso tra φ 4 e φ 300, preferibilmente φ 80, conseguentemente, dette guide (4, 4’) saranno costituite da tubi cilindrici di diametro atto a consentire l’inserimento stabile di dette aste di montaggio (5).
  10. 10. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto blocco (10) è un parallelepipedo di dimensioni comprese tra 20 cm X 20 cm X 50 cm e 150 cm X 60 cm X 100 cm.
  11. 11. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il peso di ciascun blocco (10) è pari a circa 1/2, preferibilmente 1/4 del peso di un blocco di uguali dimensioni realizzato secondo una qualsiasi tecnica nota.
  12. 12. Prodotto ottenuto dal metodo di costruzione in blocchi di cemento armato alleggeriti, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di avere proprietà di isolamento termico e acustico superiori ad un qualsiasi blocco di cemento realizzato secondo una qualsiasi tecnica nota.
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