IT201600072160A1 - Rubinetto o miscelatore per acqua - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione si colloca nel settore della rubinetteria per il bagno, ed in particolare forma oggetto della presente invenzione un dispositivo di erogazione di acqua, quale un rubinetto o un miscelatore, ad esempio per lavabo, bidet, vasca, etc.

Il settore della rubinetteria vede un costante sforzo delle aziende manifatturiere alla ricerca di nuove soluzioni estetiche e funzionali, spesso correlate fra loro.

Tradizionalmente, un rubinetto o un miscelatore è costituito da un corpo principale, che alloggia una cartuccia di erogazione, e una canna sporgente dal corpo principale, terminante con la bocca di erogazione, alla quel viene solitamente applicato un aeratore.

Secondo una nota forma di realizzazione, il corpo principale è realizzato tramite fusione in conchiglia o tramite lavorazione d'utensile, ed a questo è applicata la canna, realizzata separatamente, ad esempio tramite lavorazione d'utensile.

Nonostante gli elevati livelli qualitativi raggiunti da tale tipologia di produzione, nella regione di applicazione della canna al corpo principale, rimane visibile un bordo che testimonia la presenza di due corpi strutturalmente separati, collegati fra loro. Consumatori particolarmente attenti all'estetica di tali dispositivi, percepiscono tale dettaglio, che può essere più o meno evidente, come testimonianza di un prodotto di bassa qualità o comunque esteticamente non gradevole.

Secondo una ulteriore forma di realizzazione nota, il corpo e la canna sono realizzati in un unico pezzo, tramite fusione in conchiglia.

Tale modalità di produzione comporta in genere costi elevati ed esteticamente si caratterizza per bordi arrotondati dei due corpi o per raccordi ampi al congiungimento fra la canna ed il corpo, dovuti ai limiti tecnologici.

Anche tali dettagli, a consumatori particolarmente attenti, non sono esteticamente gradevoli, tanto più che il gusto estetico si è spostato verso forme pulite, caratterizzate da angoli netti e bordi affilati.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di erogazione di acqua, quale un rubinetto o un miscelatore, che soddisfi le esigenze del settore e superi gli inconvenienti di cui si è detto con riferimento all'arte nota.

Tale scopo è raggiunto da un dispositivo di erogazione realizzato in accordo con la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti individuano forme di realizzazione alternative.

Le caratteristiche ed i vantaggi del dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata, data a titolo esemplificativo e non limitativo, in accordo con le tavole allegate, in cui:

- le figure 1 e 2 mostrano un dispositivo di erogazione, in particolare un rubinetto o miscelatore, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

la figura 3 rappresenta una vista in sezione longitudinale del dispositivo di erogazione delle figure 1 e 2;

la figura 4 illustra una vista in sezione longitudinale di un semilavorato per l'ottenimento del dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione;

- la figura 5 mostra il semilavorato della figura 4 dopo ulteriori lavorazioni per asportazione di truciolo;

- la figura 6 rappresenta un dispositivo sacrificale di chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione; e

- la figura 7 illustra il dispositivo sacrificale della figura 6 applicato ad una parete laterale di un corpo principale del dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione.

Con riferimento alle tavole allegate, con 1 si è complessivamente indicato un dispositivo di erogazione di acqua per bagno, destinato ad essere applicato ad un lavabo, un bidet, una vasca da bagno, una doccia, etc.

Ad esempio, il dispositivo 1 è un rubinetto o un miscelatore .

Il dispositivo 1 comprende un corpo principale 2, ad esempio esternamente di forma cilindrica, avente estensione lungo un asse principale X.

Ad esempio, quando il dispositivo è montato su un piano bagno, l'asse principale X è verticale e ortogonale a detto piano bagno.

Il corpo principale 2 è provvisto internamente di un vano ausiliario 4 destinato al passaggio di condotti di alimentazione dell'acqua, ed un vano funzionale 6 per l'accoglimento di una cartuccia di erogazione 8 adatta al controllo dell'erogazione dell'acqua.

Tipicamente, il vano ausiliario 4 ed il vano funzionale 6 sono divisi da una parete divisoria 10 attraverso la quale sono realizzati fori di collegamento 12 per il collegamento fluidico della cartuccia 8 con i condotti di alimentazione acqua.

Preferibilmente, l'acqua calda e/o l'acqua fredda sono alimentati alla cartuccia tramite i condotti di alimentazione; la cartuccia provvede a regolarne la portata e/o a miscelare i due flussi, mentre l'acqua da erogare fuoriesce dalla cartuccia nel vano funzionale 6.

A tale scopo, preferibilmente, la cartuccia è munita esternamente di un anello di tenuta, per realizzare una tenuta con la superficie interna del vano funzionale ed evitare la fuoriuscita dell'acqua da questo.

Il dispositivo 1 comprende inoltre una leva 14 o una manopola, che in genere sormonta il corpo principale 2 ed è operativamente collegata alla cartuccia 8 per regolare l'erogazione dell'acqua o miscelarla.

Inoltre, il dispositivo 1 comprende una canna 16 che si estende fra una regione di raccordo e un'estremità libera, lungo un asse secondario Y, incidente all'asse principale X.

Preferibilmente, l'asse secondario Y è giacente su un piano immaginario ortogonale all'asse principale X ed è incidente a detto asse principale X, così formando con questo un angolo retto.

Secondo una forma di realizzazione (non illustrata), l'asse secondario della canna è incidente al piano immaginario e incidente all'asse principale del corpo principale.

In corrispondenza dell'estremità libera, la canna 16 presenta una bocca di erogazione 18 per la fuoriuscita dell'acqua.

Preferibilmente, inoltre, il dispositivo 1 prevede un aeratore 20, applicato alla bocca di erogazione 18 della canna 2.

La canna 2 è provvista al suo interno di un condotto di canna 22 che si estende lungo detto asse secondario Y e pone in comunicazione la bocca di erogazione 18 con il vano funzionale 6 del corpo principale 2.

Il condotto di canna 22 è rettilineo e cilindrico e realizzato tramite foratura, come di seguito meglio descritto di seguito.

Inoltre, preferibilmente, il dispositivo 1 comprende una copertura 24 applicabile al corpo principale 2 per chiudere il vano funzionale 6, lasciando fuoriuscire un elemento di comando 26 della cartuccia 8 che si impegna con la leva 14 o la manopola.

Preferibilmente, inoltre, il dispositivo 1 presenta un'apertura saltarello 28, ad esempio passante attraverso la parete del corpo principale 2, in corrispondenza del vano ausiliario 4, per l'inserimento di un saltarello.

Per la realizzazione del dispositivo 1, si realizza dapprima un semilavorato 100 tramite stampaggio, preferibilmente a caldo, di una massa iniziale in materiale metallico, preferibilmente ottone (figura 4).

Il semilavorato 100 comprende un corpo principale semilavorato 102, avente estensione lungo l'asse principale X, provvisto di un vano ausiliario semilavorato 104 ed un vano funzionale semilavorato 106 divisi da una parete iniziale 110, entrambi privi di sottosquadri .

Il semilavorato 100 comprende inoltre, in un unico pezzo con il corpo principale semilavorato 102, una canna semilavorata 116 piena, che si estende dal corpo principale semilavorato 102 lungo l'asse secondario Y; la canna 116 è priva di sottosquadri.

Successivamente, il semilavorato 100 è sottoposto a lavorazioni d'utensile per asportazione di truciolo, in modo da ottenere il vano ausiliario 4, il vano funzionale 6, la parete divisoria 10, la bocca di erogazione 18 e i fori di collegamento 12 e, preferibilmente, l'apertura saltarello 28 (figura 5).

Inoltre, il semilavorato 100 è sottoposto ad una foratura eseguita attraverso la parete del corpo principale 2, ad esempio in corrispondenza del vano funzionale 6, lungo la canna semilavorata 116, in modo da ottenere il condotto di canna 22 fra detto vano ausiliario 6 e la bocca di erogazione 18.

Attraverso la parete del corpo principale 2, ad esempio in corrispondenza del vano funzionale 6, si realizza pertanto un foro passante 30.

Il foro passante 30 viene successivamente chiuso a scomparsa, in modo cioè da non essere sostanzialmente visibile quando il corpo principale è osservato esternamente.

Inoltre, il foro passante 30 viene di preferenza chiuso a tenuto, in modo da evitare trafilamenti dell'acqua contenuta nel vano funzionale 6 durante 1'erogazione.

A tale scopo, il foro passante 30 viene filettato internamente ed è previsto l'utilizzo di un dispositivo sacrificale di chiusura 200 (figura 6).

Detto dispositivo sacrificale 200 comprende una porzione di presa 202 provvista di una superficie sfaccettata 204 laterale, ad esempio esagonale, per la presa da parte di un utensile di avvitamento.

Inoltre, il dispositivo sacrificale 200 comprende una porzione tappo 206, solidale almeno in rotazione alla porzione di presa 202, ad esempio realizzata in un unico pezzo con questa.

In particolare, secondo tale forma di realizzazione, la sezione di unione fra la porzione di presa 202 e la porzione tappo 206 è ridotta, in modo da realizzare un punto di innesco preferenziale di una lacerazione che porta alla separazione della porzione di presa 202 dalla porzione tappo 206.

A tale scopo, la porzione di presa 202 presenta una gola anulare 202' al congiungimento con la porzione tappo 206, fortemente rastremata, in modo da restringere notevolmente la sezione di unione con detta porzione tappo 206.

La porzione tappo 206 è costituita da un elemento chiusura 208, a contatto con la porzione di presa 202, adatto a chiudere il foro passante 30, preferibilmente una sede di tenuta 210 affiancata all'elemento di chiusura 208, ed un tratto di collegamento 212, affiancato alla sede di tenuta 210, filettato.

Preferibilmente, l'elemento di chiusura 208 è provvisto di una superficie laterale 208' anulare di forma troncoconica, rastremata verso la sede di tenuta 210.

Ad esempio, in una forma di realizzazione esemplificativa, la sezione di unione presenta un diametro di 3 mm e la sezione dell'elemento di chiusura un diametro minimo di 8 millimetri, per cui il rapporto fra i diametri è 0,375.

In ulteriori forme di realizzazione, detto rapporto è compreso fra 0,25 e 0,5, estremi compresi, preferibilmente fra 0,3 e 0,4, estremi compresi.

La sede di tenuta 210, inoltre, accoglie un anello di tenuta 214.

Per chiudere il foro passante 30, la porzione tappo 206 del dispositivo sacrificale 200 viene introdotta nel foro passante 30, tramite avvitamento (figura 7).

In tal modo, il tratto di collegamento 212 si avvita nel foro passante 30, l'anello di tenuta 214 accolto nella sede di tenuta 210 realizza una tenuta, e l'elemento di chiusura 208 chiude il foro passante 30 dalla parte rivolta verso l'esterno.

Al termine dell'avvitamento, individuato dal riscontro della superficie laterale 208' contro la superficie interna del foro passante 30, viene eseguita una ulteriore rotazione forzata della porzione di presa 202, che porta ad una lacerazione fra detta porzione di presa 202 e la porzione tappo 206.

Successivamente, il di dispositivo 1, ed in particolare il corpo principale, è sottoposto ad una lavorazione di finitura esterna, ad esempio una lucidatura, che, oltre a realizzare la finitura superficiale desiderata, provvede ad asportare in corrispondenza del foro passante 30, il residuo rialzo dell'elemento di chiusura 208 rispetto alla superficie laterale esterna del corpo principale.

Conseguentemente, la presenza dell'elemento di chiusura 208 che chiude il foro passante 30 è sostanzialmente invisibile, anche ad un osservatore accorto.

Innovativamente, il dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione soddisfa le esigenze del settore, in particolare per quanto attiene ai nuovi dettami estetici, che prediligono forme pulite e angoli retti. La produzione del semilavorato per stampaggio, infatti, consente di ottenere un raccordo fra corpo principale e canna avente un piccolissimo raggio di curvatura, ed in generale bordi affilati.

Inoltre, la chiusura a scomparsa del foro passante tramite dispositivo sacrificale consente di ottenere in corrispondenza di tale foro, una superficie liscia, preservando così esteticamente il corpo principale. Inoltre, il dispositivo secondo la presente invenzione supera gli inconvenienti dell'arte nota, in quanto la produzione per stampaggio è particolarmente semplice, economica e idonea ad elevati volumi di produzione.

Secondo una variante di realizzazione, inoltre, il dispositivo di erogazione prevede il foro passante in punta alla canna, invece che attraverso la parete del corpo principale. Conseguentemente, viene modificato il processo per la realizzazione di un siffatto dispositivo di erogazione.

E' chiaro che un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze contingenti, potrebbe apportare modifiche al dispositivo di erogazione ed al processo di produzione sopra descritti, tutte contenute nell'ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di erogazione (1), ad esempio un rubinetto o un miscelatore per camera da bagno, comprendente: - un corpo principale (2), avente estensione prevalente lungo un asse principale (X), provvisto internamente di un vano funzionale (6), adatto ad alloggiare una cartuccia di erogazione (8) per la regolazione dell'erogazione; - una canna (16) aggettante dal corpo principale (2), avente estensione prevalente lungo un asse secondario (Y) incidente all'asse principale (X), terminante con una bocca di erogazione (18) per la fuoriuscita dell'acqua erogata, e provvista internamente di un condotto di canna (22) che collega il vano funzionale (6) alla bocca di erogazione (18), detto condotto di canna (22) essendo circolare cilindrico rispetto all'asse secondario (Y); - un elemento di chiusura (208) applicabile al corpo principale (2); - in cui il corpo principale (2) e la canna (16) sono realizzati in un unico pezzo tramite stampaggio; - in cui il vano funzionale (6) presenta un foro passante (30) coassiale al condotto di canna (22); - l'elemento di chiusura (208) è applicato a scomparsa al foro passante (30).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui la superficie esterna dell'elemento di chiusura (208) giace sulla superficie esterna del corpo principale.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l'elemento di chiusura (208) chiude a tenuta il foro passante (30).
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui l'elemento di chiusura (208) porta un anello di tenuta (210) che realizza una tenuta con il foro passante (30).
5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente detta cartuccia di regolazione (8) alloggiata nel vano funzionale (6) e una leva (14) o una manopola, operativamente connessa con un elemento di comando (26) della cartuccia (8).
6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo principale (2) comprende un vano ausiliario (4) separato dal vano funzionale (6) da una parete divisoria (10) provvista di almeno un foro di collegamento (12) per il collegamento della cartuccia (8) con condotti di alimentazione dell'acqua.
7. 7. Metodo per la realizzazione di un dispositivo di erogazione (1) di acqua, comprendente le seguenti fasi: - realizzare un semilavorato (100) in un unico pezzo tramite stampaggio di un materiale metallico, ad esempio ottone, in cui detto semilavorato (100) comprende un corpo principale semilavorato (102), avente estensione lungo un asse principale (X), provvisto di un vano funzionale semilavorato (106) delimitato da una parete laterale (106'), e una canna semilavorata (116) piena che aggetta dal corpo principale semilavorato (102) lungo un asse secondario (Y); - eseguire una foratura lungo detto asse secondario (Y) attraverso la parete laterale (106') del corpo principale (2) e lungo la canna semilavorata (116) per ottenere all'interno della canna (16) un condotto di canna (22) e un foro passante (30) attraverso la parete laterale (106') del corpo principale (2); prevedere un dispositivo sacrificale (200) di chiusura comprendente un elemento di chiusura (208) adatto a chiudere il foro passante (30); - applicare il dispositivo sacrificale (200) al foro passante (30) in modo da chiudere detto foro passante (30) con detto elemento di chiusura (208).
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui - il dispositivo sacrificale (200) comprende inoltre una porzione di presa (202) e una porzione tappo (206) unita alla porzione di presa (202), in cui detta porzione tappo (206) comprende detto elemento di chiusura (208); e in cui è prevista l'ulteriore fase di forzare l'applicazione del dispositivo di chiusura (200) al foro passante (30) per provocare una rottura che separa la porzione tappo (206) dalla porzione di presa (202).
9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 7 oppure 8, in cui è prevista l'ulteriore fase di - eseguire una lavorazione di finitura per eliminare un risalto dell'elemento di chiusura (208) dalla superficie esterna del corpo principale (2).
10. 10. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui la fase di applicare il dispositivo sacrificale (200) comprende la fase di avvitare il dispositivo sacrificale (200) al corpo principale (2).
11. 11. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 10, in cui la fase di applicare il dispositivo sacrificale (200) al foro passante (30) comprende anche la fase di chiudere a tenuta il foro passante (30).
12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui il dispositivo sacrificale (200) presenta una sede di tenuta (210) e comprende un anello di tenuta (214) alloggiato in detta sede di tenuta (210) per chiudere a tenuta il foro passante (30).
13. 13. Dispositivo sacrificale (200) di chiusura comprendente: - una porzione di presa (202) per la manipolazione di detto dispositivo sacrificale (200); - una porzione tappo (206) unita alla porzione di presa (202), in cui la porzione tappo (206) comprende un elemento di chiusura (208), adatto a chiudere un foro passante (30), e un tratto di collegamento (212) filettato; in cui fra la porzione di presa (202) e la porzione tappo (206) si trova una sezione ristretta per realizzare un punto preferenziale di rottura fra la porzione di presa (202) e la porzione tappo (206) per avvitamento forzato del tratto di collegamento (212) nel foro passante (30).
14. 14. Dispositivo di erogazione, ad esempio un rubinetto o un miscelatore per camera da bagno, comprendente: un corpo principale, avente estensione prevalente lungo un asse principale, provvisto internamente di un vano funzionale, adatto ad alloggiare una cartuccia di erogazione per la regolazione dell'erogazione; - una canna aggettante dal corpo principale, avente estensione prevalente lungo un asse secondario incidente all'asse principale, terminante con una bocca di erogazione per la fuoriuscita dell'acqua erogata, e provvista internamente di un condotto di canna che collega il vano funzionale alla bocca di erogazione, detto condotto di canna essendo circolare cilindrico rispetto all'asse secondario; - un elemento di chiusura applicabile alla canna; - in cui il corpo principale e la canna sono realizzati in un unico pezzo tramite stampaggio; - in cui la canna presenta in punta un foro passante coassiale al condotto di canna; - l'elemento di chiusura è applicato a scomparsa al foro passante.