CH719932A2

CH719932A2 - Contenitore a temperatura controllata, sistema comprendente un tale contenitore e metodo per il trasporto di merce deperibile, in particolare per il trasporto terrestre e/o marittimo

Info

Publication number: CH719932A2
Application number: CH000814/2023A
Authority: CH
Inventors: Ghiraldi Alberto
Original assignee: Swiss Passive Tech Gmbh
Priority date: 2022-07-27
Filing date: 2023-07-27
Publication date: 2024-01-31
Also published as: WO2024023247A1

Abstract

L'invenzione concerne un contenitore a temperatura controllata per il trasporto di merce deperibile, comprendente: un corpo scatolare monolitico (20) realizzato in materiale composito comprendente un nucleo di materiale coibente espanso rivestito da uno strato esterno; e un'unità di accumulo termico di raffreddamento (50) accoppiata ad una parete interna (24) del corpo scatolare (20) e collegata in comunicazione di fluido con una bocca di ingresso (91) per l'ingresso di un fluido refrigerante e una bocca di aspirazione (92) per la sua estrazione; l'unità di accumulo termico comprende un involucro esterno (51) contenente un materiale di accumulo termico nel quale è immerso uno scambiatore termico comprendente almeno un condotto di scambio termico atto ad essere attraversato dal fluido. L'unità di accumulo termico è provvista di uno schermo termico fissato all'involucro e posizionato verso l'interno del contenitore così da coprire almeno in parte l'unità di accumulo termico. Inoltre, l'invenzione concerne un sistema comprendente un contenitore a temperatura controllata ed un metodo per trasportare e/o conservare merce deperibile.

Description

Settore tecnico

[0001] La presente invenzione ha come oggetto un contenitore a temperatura controllata („contenitore“ o „unità di carico“) per il trasporto di merce deperibile (come cibo o farmaci), in particolare, un contenitore con volumi fra 100 litri e 100 m<3>, ancora più in particolare un contenitore o cassa mobile (o swap body) per il trasporto terrestre sia camionistico che ferroviario atto ad essere fissato in modo solidale su un mezzo, ad esempio su una ralla o un pianale di un camion o di un vagone ferroviario ad esempio mediante twist lock.

Stato della tecnica

[0002] Come è noto, i container vengono usati per il carico di merci di vario tipo su mezzi di trasporto. L'uso di un contenitore di questo tipo consente di caricare grandi quantità di merce con una sola unità e anche di caricare prodotti diversi a temperature diverse sullo stesso mezzo, permettendo un'ottimizzazione del tempo, dei mezzi e del personale utilizzato per il carico e lo scarico.

[0003] I container e gli altri contenitori refrigerati sono normalmente utilizzati per il trasporto di merci che necessitano di essere mantenute entro un certo intervallo di temperatura per non deperire, come ad esempio farmaci e cibo.

[0004] Nell'arte nota, le soluzioni a cui si ricorre per realizzare container e altri contenitori refrigerati possono essere raggruppate in tre categorie: soluzioni attive, soluzioni semi-passive e soluzioni passive.

[0005] Nelle soluzioni attive, il contenitore è provvisto di un apparato di refrigerazione che deve essere alimentato in continuazione da una rete elettrica o da batterie o da generatore di corrente diesel per l'alimentazione del gruppo frigorifero.

[0006] Nelle soluzioni semi-passive, il contenitore è mantenuto refrigerato da ghiaccio secco che viene caricato in grandi quantità prima di ogni viaggio e immagazzinato all'interno di un apposito scomparto nel contenitore stesso, il quale deve essere provvisto di ventilatori, alimentati da batterie, per il controllo della temperatura.

[0007] Nelle soluzioni passive, usualmente, il contenitore refrigerato contiene, all'interno delle pareti o applicano alle stesse, un materiale di accumulo termico, quale un materiale a cambiamento di fase o PCM (Phase-change material), e il contenitore stesso deve essere conservato in una cella frigorifera per un periodo di tempo sufficiente a congelare il materiale di accumulo termico (in genere almeno 24 ore) prima di ogni viaggio. In alternativa, il materiale di accumulo termico può essere contenuto, anziché nelle pareti, in pacchetti termici removibili che vengono congelati a parte in una cella frigorifera e poi installati lungo le pareti del contenitore refrigerato.

Riassunto dell'invenzione

[0008] Le soluzioni attive di tipo noto hanno lo svantaggio che il funzionamento del contenitore refrigerato dipende dalla disponibilità di una rete elettrica oppure la sua autonomia è limitata dalle batterie o dal serbatoio di gasolio. Le batterie hanno i problemi della insufficiente potenza per l'alimentazione di gruppi frigoriferi per periodi superiori a 24 ore e del rapido decadimento della capacità con le basse temperature e il gasolio di congelare. Inoltre, la presenza di un apparato di refrigerazione dedicato rende questi contenitori complessi e costosi da realizzare, manutenere e certificare. I sistemi attivi hanno però il vantaggio di poter mantenere temperature diverse all'interno dei contenitori.

[0009] Le soluzioni semi-passive di tipo noto hanno lo svantaggio di richiedere un notevole sforzo logistico per il caricamento e la mobilizzazione del ghiaccio secco, con anche i relativi, noti, problemi di sicurezza e inoltre non coprono il funzionamento per il trasporto di prodotti alimentari freschi con basse temperature ambiente.

[0010] Le soluzioni passive hanno lo svantaggio di richiedere l'uso e la disponibilità di grandi celle frigorifere, nonché di richiedere un lungo tempo preparatorio per il congelamento del materiale termico e anche un notevole sforzo logistico e un rilevante impiego di manodopera per la mobilizzazione del contenitore refrigerato nella e dalla cella frigorifera (nel caso di materiale di materiale di stoccaggio termico integrato nelle pareti) oppure per il caricamento e l'installazione dei pacchetti termici.

[0011] Inoltre, svantaggiosamente, questo tipo di procedura di congelamento del materiale di accumulo termico in celle frigorifere è molto dispendioso dal punto di vista energetico.

[0012] Le soluzioni passive non coprono il funzionamento in presenza di basse temperature ambientali che sono di particolare criticità per il trasporto di prodotti alimentari freschi e di medicinali. Queste soluzioni hanno lo svantaggio di poter mantenere una sola temperatura in funzione del punto di passaggio di stato del PCM impiegato e non consentono di operare a diverse temperature.

[0013] Compito precipuo della presente invenzione è quello di realizzare un contenitore a temperatura controllata in grado di risolvere i problemi e superare i limiti dell'arte nota sopra esposti.

[0014] Nell'ambito di questo compito, uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un contenitore a temperatura controllata che nell'uso non comporti gli sforzi logistici, né i problemi di sicurezza, sopra esposti tipici delle soluzioni passive e semi-passive note.

[0015] Un altro scopo dell'invenzione è quello di realizzare un contenitore a temperatura controllata che sia in grado di mantenere la temperatura interna per periodi fino ad oltre 30 giorni a valori di 0/+4°C per i prodotti alimentari freschi rispondenti alla classe A della normativa ATP e +2/+8°C o +15/+25°C per i prodotti farmaceutici o a temperatura < - 18°C per i prodotti surgelati rispondenti alla Classe C della normativa ATP.

[0016] Ancora uno scopo dell'invenzione consiste nel realizzare un contenitore a temperatura controllata che sia più efficiente dal punto di vista energetico.

[0017] Un ulteriore scopo dell'invenzione consiste nel realizzare un contenitore a temperatura controllata che abbia una migliore autonomia termica, possibilmente fino a 30 giorni sia in fase di refrigerazione in ambienti caldi che in fase di riscaldamento in presenza di basse temperature fino a -50°C.

[0018] Un altro scopo dell'invenzione consiste nel realizzare un contenitore a temperatura controllata che possa funzionare indipendentemente dalla disponibilità di una rete elettrica durante il viaggio.

[0019] Non ultimo scopo dell'invenzione è quello di realizzare un contenitore a temperatura controllata che sia facile da realizzare e da utilizzare nonché economicamente competitivo.

[0020] Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un contenitore a temperatura controllata secondo la rivendicazione 1.

[0021] Questo compito e questi ed altri scopi sono altresì raggiunti da un sistema secondo la rivendicazione 13 e anche da un metodo secondo la rivendicazione 14.

Brevedescrizione dei disegni

[0022] Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un contenitore a temperatura controllata, illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli allegati disegni in cui: – la Figura 1 è una vista prospettica di una possibile forma di realizzazione di un contenitore a temperatura controllata, secondo la presente invenzione, in cui le pareti del contenitore sono state rese trasparenti per maggiore chiarezza; – la Figura 2 è una vista prospettica dell'unità di accumulo termico del contenitore di Figura 1; – la Figura 3 corrisponde alla Figura 2, in cui parte dell'involucro esterno dell'unità di accumulo termico è stata rimossa per mostrarne il contenuto; – la Figura 4 è una rappresentazione schematica del funzionamento di un contenitore a temperatura controllata insieme ad un apparato di carica termica, secondo la presente invenzione; – le Figure 5, 6, 7 e 8 rappresentano due unità di accumulo termico disposte sia a parete che a soffitto; – la Figura 9 è una vista in sezione di una possibile forma di realizzazione di un contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione; – la Figura 10 è una vista prospettica, dall'esterno, di un'ulteriore possibile forma di realizzazione di un contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione; – la Figura 11 è una sezione del contenitore di Figura 10.

Descrizione dettagliata di forme di realizzazione dell'invenzione

[0023] Con riferimento alle Figure citate, il contenitore a temperatura controllata, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, 1', 1'' nelle forme di realizzazione preferite è compreso in un mezzo di trasporto e distribuzione di utilizzo stradale e/o ferroviario e/o marittimo. In forme di realizzazione alternative, il contenitore 1 può avere un volume da 100 litri fino ad un volume di 100 m<3>tipico di una cassa mobile da 13,60 m o un container da 45' HC con possibilità di realizzazioni con dimensioni intermedie tali da coprire tutta la gamma di mezzi di distribuzione e trasporto camionistico, ferroviario e marittimo.

[0024] Il contenitore è a temperatura controllata nel senso che è vantaggiosamente in grado di mantenere i prodotti nel range di temperatura adatto sia ai prodotti alimentari rispondenti alla Classe A della normativa ATP (0/+4°C), sia ai prodotti farmaceutici (+2/+8°C), altri prodotti che richiedono temperature +9/+12°C oppure +15/+25°C, sia in estate, con condizioni ambientali fino a + 50°C o alla temperatura < -18°C per i prodotti surgelati rispondenti alla classe C della normativa ATP.

[0025] Secondo la presente invenzione, il contenitore a temperatura controllata 1 comprende un corpo scatolare monolitico 20 che è realizzato in materiale composito comprendente un nucleo interno di materiale polimerico (preferibilmente di materiale coibente espanso quale poliuretano espanso) rivestito da uno strato di esterno preferibilmente di resina (o altro materiale idoneo), e ancor più preferibilmente costituito da un nucleo interno di materiale coibente espanso quale poliuretano espanso, un rivestimento interno ed uno esterno preferibilmente di resina speciale ad alta resistenza o altro materiale equivalente, con spessori compresi fra 0,5 e 6 mm, con, ove richiesto, rinforzi incorporati per impregnazione di fibra di vetro e/o Kevlar e/o carbonio localizzati nei punti di particolare criticità sia strutturale che di resistenza agli urti e componenti in acciaio ad alta resistenza localizzati nei punti di fissaggio al pianale dei mezzi sui quali dovrà essere fissato. Ciò consente di ottenere le opportune caratteristiche strutturali e di resistenza agli urti nei punti particolarmente sollecitati. Nella fase di iniezione vengono inoltre inserite nei punti di fissaggio al telaio dei mezzi di trasporto piastre di acciaio che consentono di ottenere un contenitore completamente integrato e di evitare l'utilizzo di telai esterni.

[0026] Il contenitore a temperatura controllata 1 comprende poi una o più unità di accumulo termico per la refrigerazione 50, 30, 40 accoppiate ad una rispettiva parete interna 23 (ove per „parete“ si intendono sia qualsiasi parete laterale che il soffitto) di tale corpo scatolare 20.

[0027] Vantaggiosamente, le unità di accumulo termico contengono PCM con punti di fusione diversi in funzione delle temperature interne che si vogliono ottenere. Tali diversi PCM possono essere contenuti anche nello stesso accumulatore termico qualora siano immiscibili fra loro, abbiano diversi pesi specifici e diverse dilatazioni in seguito al passaggio di stato. Questo consente di congelare in fase di carica il PCM desiderato ed ottenere pertanto le temperature interne volute in funzione della procedura di carica termica. Ad esempio <-18°C oppure 0/+4°C etc.

[0028] In pratica, il contenitore può essere dotato di più unità di accumulo termico che possono sia contenere liquidi di accumulo termico con punti di fusione diversi, sia contenere liquidi di accumulo termico diversi nella stessa unità di accumulo termico, non miscelabili fra loro, in modo da mantenere temperature diverse all'interno del contenitore in funzione della modalità di carica.

[0029] Con l'espressione, riferita a ciascuna unità di accumulo termico, „accoppiata alla parete interna del corpo scatolare“ si intende che una parete dell'involucro esterno dell'unità di accumulo termico è fissata alla parete interna del corpo scatolare, ossia appoggiata in maniera aderente contro tale parete interna oppure integrata in questa.

[0030] Una seconda unità di accumulo termico per il riscaldamento opportunamente coibentata può essere installata nella posizione preferita sia all'interno che all'esterno qualora le condizioni climatiche lo richiedano e tipicamente in tutti i casi in cui la temperatura ambiente sia inferiore alla temperatura di conservazione dei prodotti che si intendono trasportare.

[0031] Nella forma di realizzazione preferita, l'unità di accumulo termico di raffreddamento 50 per la refrigerazione è fissata alla parete 23 per mezzo di staffe di fissaggio 58.

[0032] Vantaggiosamente, il corpo scatolare monolitico 20 è fatto di poliuretano espanso ed è realizzato in singola iniezione (in un unico stampo), consentendo quindi la produzione in una singola fase anziché con passaggi multipli consistenti in produzione dei singoli pannelli pareti, loro assemblaggio, saldatura e ripristino della struttura coibente. In questo modo il corpo scatolare 20, formato da un unico pezzo monolitico di poliuretano, non presenta giunzioni ed ha un coefficiente di isolamento termico migliore dei contenitori tradizionali fatti di singoli pannelli-pareti assemblati (si rileva un coefficiente K circa il 10-30% inferiore rispetto ai suddetti contenitori tradizionali).

[0033] Il corpo scatolare monolitico 20 può essere rivestito di resine speciali in modo da realizzare un composito e/o con un guscio esterno e/o con pannelli e/o con altri elementi di rivestimento o di rinforzo di tipo noto.

[0034] Nelle forme di realizzazione preferite per la sola refrigerazione, è presente una sola unità di accumulo termico 50, 30, 40 preferibilmente accoppiata ad una parete laterale verticale del corpo scatolare 20. In altre forme di realizzazione, l'unità di accumulo termico 50 è accoppiata ad una parete orizzontale superiore (vale a dire al soffitto) del corpo scatolare 20 oppure alle pareti laterali e al soffitto con conseguente installazione di tre unità di accumulo termico nelle quali possono essere inseriti PCM con diversi punti di passaggio di stato in modo da consentire il mantenimento di diverse temperature interne in funzione di diverse procedure di carica termica. In generale, secondo la presente invenzione, l'unità di accumulo termico 30, 40 50 può essere accoppiata ad una qualsiasi parete del corpo scatolare 20 a seconda delle esigenze di autonomia termica.

[0035] Sono previste forme di realizzazione in cui sono presenti più di due unità di accumulo termico 30, 40, 50, 250 delle quali almeno una per la refrigerazione e, se richiesto dalle condizioni ambientali, almeno una per il riscaldamento 250 (l'unità di accumulo per riscaldamento 250 può prendere il posto, nelle forme di realizzazione illustrate nelle Figure, di una qualsiasi delle unità indicate coi numeri 50, 30 e 40).

[0036] Secondo la presente invenzione, l'unità di accumulo termico per la refrigerazione 50, 30, 40 è collegata in comunicazione di fluido con una bocca di ingresso 91 per l'ingresso di un fluido refrigerante e con una bocca di uscita 92 per l'aspirazione del fluido refrigerante stesso.

[0037] Secondo la presente invenzione, l'unità di accumulo termico 50, 30, 40 comprende un involucro esterno 31, 41, 51 (preferibilmente fatto di alluminio) che contiene al suo interno un materiale di accumulo termico (vale a dire che definisce al suo interno una cavità di contenimento ermetica in cui è contenuto il materiale di accumulo termico) nel quale è immerso uno scambiatore termico 52 (evaporatore).

[0038] Il materiale di accumulo termico per la refrigerazione a cui si fa riferimento è preferibilmente un materiale a cambio di fase (PCM).

[0039] Il materiale a cambio di fase può essere costituito da una miscela di materiali a cambio di fase diversi. Caratteristica vantaggiosa della presente invenzione è di essere in grado di mantenere quattro diversi range di temperatura interna per il periodo di autonomia termica definito in funzione della modalità di carica termica sfruttando le caratteristiche di uno o più PCM combinati fra loro e opportunamente integrati nella struttura e/o anche miscelati fra loro ottenendo così punti di passaggio di stato tali da rispondere a tutte le temperature richieste dalla normativa per il trasporto dei prodotti alimentari e farmaceutici.

[0040] Opportunamente, l'unità di accumulo termico 50, 30, 40 per la refrigerazione comprende una valvola di sfiato e carico del materiale di accumulo termico 81 che permette il caricamento di questo all'interno dell'involucro esterno 51, 41, 31.

[0041] Opportunamente, l'unità di accumulo termico 50 comprende una valvola di espansione 85 collegata allo scambiatore termico 52 (evaporatore). La valvola di espansione 52 è termostatica e regola il flusso di liquido all'evaporatore, ad un volume pari all'evaporazione del liquido nell'evaporatore stesso mantenendo un determinato valore di surriscaldamento all'uscita dall'evaporatore (linea di aspirazione) che assicura che tutto il liquido refrigerante vaporizzi nell'evaporatore e che il solo il refrigerante in forma gassosa ritorni al compressore.

[0042] Il materiale di accumulo termico per il riscaldamento a cui si fa riferimento è preferibilmente un materiale alto bollente che consente l'utilizzo del calore sensibile con DT rispetto alla temperatura interna tipicamente superiori a 100°C.

[0043] Opzionalmente, è presente anche un'unità di accumulo termico per il riscaldamento 250.

[0044] Opportunamente, l'unità di accumulo termico per il riscaldamento 250 comprende una valvola di sfiato e carico del materiale di accumulo termico 281 che permette il caricamento di questo all'interno dell'involucro esterno 251 e la variazione controllata del volume dovuta alla variazione della temperatura.

[0045] Opportunamente, l'unità di accumulo termico per il riscaldamento comprende le resistenze interne per il riscaldamento fino al set point richiesto del liquido alto bollente, un termostato e una coibentazione esterna per evitare di surriscaldare il comparto per il trasporto prodotti a temperatura controllata.

[0046] L'involucro esterno 51, 41, 31 può avere forma di parallelepipedo, o forma opportunamente sagomata, e definisce al suo interno una cavità parallelepipeda. Secondo forme di realizzazione preferite della presente invenzione, l'involucro esterno 51, 41, 31 ha superfici piane.

[0047] Ancor più preferibilmente, l'involucro esterno 51, 41, 31 dell'unità di accumulo termico di raffreddamento è costituito da alluminio avente uno spessore compreso tra 1 e 4 mm, mentre quello dell'unità di accumulo termico di riscaldamento 250 che verrà descritto in seguito è di acciaio preferibilmente inox.

[0048] Preferibilmente, il corpo contenitore 20 è costituito da un guscio in poliuretano espanso rivestito da resine speciali (o altro materiale) applicate direttamente sul guscio in poliuretano o direttamente sullo stampo prima della schiumata („spray in mold“) consentendo quindi di ottenere con una sola fase di produzione un prodotto monolitico ad alta resistenza agli urti, bassa conduttanza termica, tara fortemente ridotta rispetto alle tecnologie convenzionali di costruzione e tempi di produzione ridotti avendo eliminato le fasi di assemblaggio fra le pareti. Il volume interno è compreso tra 100 e 100.000 litri nelle forme di realizzazione del tipo di un contenitore per trasporto terrestre in cui sono presenti da una a tre unità di accumulo termico 30, 40, 50 per la refrigerazione e, se richiesto dalle condizioni climatiche ambientali, una o due unità di accumulo termico per il riscaldamento 250.

[0049] Nelle forme di realizzazione preferite l'unità di accumulo termico per la refrigerazione comprende degli elementi strutturali profilati 55 con sezione preferibilmente a T aventi preferibilmente dimensioni comprese tra 10x10x2 e 50x50x5 mm, che sono accoppiati (mediante saldatura) all'involucro esterno 51, 31, 41 in modo da rinforzarlo meccanicamente e ottimizzare la superficie di scambio termico idonea a mantenere un differenziale di temperatura fra superficie dell'accumulatore termico ed aria interna tale da garantire il mantenimento della temperatura interna nel range richiesto dalla normativa. Questi elementi strutturali profilati 55 servono anche come elementi distanziatori e di supporto per uno schermo di interfaccia 57, 47, 37 (in pratica un pannello) fissato all'involucro esterno 51, 41, 31 e rivolto verso l'interno del contenitore 1. Lo schermo termico di interfaccia 57 è posizionato verso l'interno del contenitore 1 così da coprire almeno in parte l'unità di accumulo termico 50 e poter così variare la temperatura interna rispetto al punto di fusione (fisso) del liquido di accumulo termico, questo schermo è dotato di serrande che possono essere regolate in funzione delle condizioni climatiche e del prodotto da trasportare ottenendo così una temperatura variabile nei range previsti dalla normativa nonostante il punto di fusione fisso. In alternativa lo stesso risultato può essere ottenuto mediante stampaggio (imbutitura) della lamiera o mediante l'impiego di estrusi „a pettine“ opportunamente saldati fra loro in modo da realizzare un contenitore delle dimensioni volute. L'unità di accumulo termico avrà pertanto una superficie alettata posta preferibilmente, ma non necessariamente, in modo verticale verso il vano di carico ed una superficie piana verso la parete del contenitore. Qualora, in caso di disposizione delle alette in senso orizzontale, fosse necessario un irrigidimento per evitare deformazioni dovute alla pressione idrostatica, verrà realizzato un collegamento strutturale fra la parete alettata rivolta verso il vano di carico e quella piana appoggiata alla parete coibentata.

[0050] Secondo una soluzione ottimale, l'unità di accumulo termico 30, 40 50 può essere provvista di uno schermo termico 37, 47, 57 preferibilmente costituito da una lastra di HDPE ricoprente la maggior parte o la totalità della superficie a vista di tale unità di accumulo termico 30, 40, 50. Questo schermo termico di 57 ha la funzione di aumentare il ΔT fra la temperatura della superficie degli accumulatori termici e l'aria interna e in modo da poter utilizzare lo stesso contenitore con lo stesso PCM per il trasporto di prodotti a diverse temperature fra i quali prodotti alimentari che richiedono una temperatura compresa fra 0/+4°C, sia altri prodotti alimentari, come le banane e la cioccolata che richiedono circa 12°C, sia per i prodotti farmaceutici che richiedono una temperatura compresa fra +2/+8°C mentre la superficie dell'unità di accumulo termico è tipicamente a 0/+1°C.

[0051] Secondo una caratteristica opzionale vantaggiosa, l'unità di accumulo termico 50 è dotata di uno schermo termico con una serranda per poter regolare manualmente, prima della spedizione, il flusso della convezione naturale e/o della ventilazione in funzione dell'utilizzo invernale o estivo e delle temperature che si vogliono ottenere all'interno.

[0052] Lo scambiatore termico 52 comprende un condotto di scambio termico (e più precisamente un evaporatore) 33, atto ad essere attraversato dal fluido refrigerante in transito tra la bocca di ingresso 91 e la bocca di aspirazione 92, così che transitando nel condotto di scambio termico 33, il fluido refrigerante raffredda il materiale di accumulo termico, ad esempio facendogli cambiare fase (solidificandolo).

[0053] Preferibilmente, le unità di accumulo termico per la refrigerazione 30, 40, 50 contengono ciascuna uno o più evaporatori termici aventi le seguenti caratteristiche: a) realizzati con dimensioni tali da essere compatibili con le capacità costruttive dei macchinari esistenti e, pertanto, eventualmente frazionati in una pluralità di sottomoduli evaporanti di adeguate dimensioni; b) che detti sottomoduli evaporanti inseriti in ciascuna unità di accumulo termico 30, 40, 50 sono preferibilmente collegati fra loro in parallelo; c) che i circuiti per la distribuzione del fluido frigorigeno in questi sottomoduli evaporanti sono a loro volta collegati fra loro in parallelo in modo da ottenere la distribuzione uniforme della temperatura lungo tutta l'unità di accumulo termico 50 stessa; d) che l'alimentazione del fluido frigorigeno di detti sottomoduli evaporanti è realizzata tramite valvole di espansione che possono alimentare uno o più sottomoduli evaporanti in relazione alle dimensioni dei sottomoduli stessi; e) che qualora le esigenze costruttive comportino una pluralità di valvole di espansione ciascuna alimentante uno o più sottomoduli dell'unità di accumulo termico 50, le stesse saranno tarate individualmente in modo da ottenere una temperatura uniforme fra tutti i sottomoduli della stessa unità di accumulo termico 50 e, qualora vi fossero più unità di accumulo termico 30, 40, 50, l'uniformità della temperatura fra tutte le unità di accumulo termico 30, 40, 50.

[0054] Preferibilmente lo scambiatore termico 52 comprende anche una serie di alette o lamelle 54 per favorire lo scambio termico tra fluido refrigerante e materiale di accumulo termico. Opportunamente, le alette o lamelle hanno disposizione e costruzione tale da ottenere una superficie di scambio fra evaporatore e liquido di accumulo termico compresa fra 3 e 20 litri/m<2>.

[0055] Tali alette o lamelle 54 hanno la doppia funzione di assorbimento del calore durante la fase di carica termica in modo da ottenerne il rapido e uniforme passaggio di stato del liquido di accumulo termico e, successivamente in fase di utilizzo, l'assorbimento uniforme del calore entrante dalle pareti da parte del prodotto a passaggio di stato.

[0056] Secondo una soluzione ottimale, nella forma di realizzazione di Figure 1-3, il condotto di scambio termico 33 comprende una serie di tubi affiancati disposti lungo piani paralleli, ciascuno dei quali forma una serpentina disposta lungo un rispettivo piano, in cui ciascuna serpentina comprende tratti lineari tra loro paralleli collegati in parallelo da un collettore di mandata ed un collettore di aspirazione e da tratti curvi di collegamento (nella Figura 3 sono visibili i tratti curvi di collegamento).

[0057] Vantaggiosamente, le alette 54 sono provviste ciascuna di una serie di fori passanti attraverso i quali passano i tratti lineari delle serpentine del circuito evaporante, tali alette essendo disposte parallele tra loro e perpendicolari ai piani sui quali si sviluppano le serpentine del circuito evaporante.

[0058] In alcune forme di realizzazione alternative, l'unità di accumulo termico 50 comprende uno scambiatore termico comprendente una pluralità di condotti di scambio termico posizionati idraulicamente in parallelo, i quali attraversano i fori passanti delle lamelle 54.

[0059] Lo scambiatore termico 52 (evaporatore) è preferibilmente posizionato in contatto con una parete dell'involucro esterno 51, 41, 31 e più precisamente con la parete rivolta verso l'interno del contenitore.

[0060] Il materiale di accumulo termico può essere un materiale a cambio di fase, preferibilmente in forma liquida quando a temperatura ambiente che a seguito del raffreddamento provocato dallo scambio termico col fluido refrigerante solidifica.

[0061] Preferibilmente, ciascuna unità di accumulo termico 30, 40, 50 per la refrigerazione utilizzante liquido a passaggio di stato comprende al suo interno uno strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume, interposto tra almeno parte dell'involucro esterno 51, 41, 31 e il materiale di accumulo termico (vale a dire che sostanzialmente ricopre una o più pareti interne dell'involucro esterno 51, o una o più parti di tali una o più pareti). Questo strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume è configurato per assorbire un aumento di volume del materiale di accumulo termico dovuto al suo cambiamento di fase in seguito a raffreddamento: in pratica quando il materiale di accumulo termico si solidifica aumentando di volume, lo strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume è in grado di comprimersi compensando tale aumento di volume e ammortizzando le forze conseguenti in modo da evitare danni all'involucro esterno 51, 31, 41 e deformazioni di questo.

[0062] Più in dettaglio, lo strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume comprende una pluralità di celle atte ad essere compresse e preferibilmente è composto da polietilene espanso ad alta densità (HDPE). Ancor più preferibilmente, lo strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume ha un rapporto spessore/volume compreso tra l'8% e il 30% del volume di materiale a cambio di fase.

[0063] Nelle forme di realizzazione preferite, lo strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume circonda una faccia dello scambiatore termico 52, 42, 32 ricoprendo una delle pareti interne dell'involucro esterno 51, 41, 31.

[0064] Opzionalmente, il contenitore 1 comprendente anche una unità di accumulo termico di riscaldamento 250 comprendente una o più resistenze elettriche di riscaldamento 249 immerse in liquido di accumulo termico preferibilmente avente caratteristiche alto-bollenti. Opportunamente, tale liquido di accumulo termico ha caratteristiche alto-bollenti per l'utilizzo del calore sensibile con temperature fino a 350°C; in alternativa potranno essere utilizzati anche prodotti inerti aventi un elevato calore sensibile. L'unità di accumulo termico di riscaldamento 250 ha preferibilmente una coibentazione esterna per limitare lo scambio diretto fra detta unità di accumulo termico e l'ambiente interno del contenitore 1 al solo funzionamento dei ventilatori che vengono ad esempio attivati da un sistema di controllo elettronico della temperatura alimentato da batterie alloggiate nel contenitore o da pannelli fotovoltaici installati sul tetto del mezzo.

[0065] L'unità di accumulo termico per il riscaldamento 250 è fortemente coibentata in modo da non influire sulla temperatura interna del contenitore se non quando richiesto dal sensore di temperatura che attiva un sistema di ventilazione o circolazione di liquido atto a compensare le basse temperature esterne e riportare la temperatura interna nel range voluto.

[0066] Nelle forme di realizzazione in cui sono presenti due unità di accumulo termico di cui una utilizzata per la refrigerazione ed una utilizzata per il riscaldamento, i condotti di scambio termico della/delle unità di accumulo termico per la refrigerazione non sono collegati con l'unità di accumulo termico per il riscaldamento. L'unità di accumulo termico per il riscaldamento 250 comprende una o più resistenze elettriche di riscaldamento 249.

[0067] I ventilatori per la miscelazione dell'aria relativi al contenitore termico per la refrigerazione, quando presenti, e i ventilatori per il contenitore termico per il riscaldamento comprendono anche un sistema elettronico di controllo, programmabile, che ne controlla il funzionamento durante il periodo di autonomia termica,, ad esempio per controllarne l'attivazione, ad esempio in funzione della temperatura rilevata da uno più sensori di temperatura e/o di altri parametri rilevati da opportuni sensori.

[0068] II sistema elettronico di controllo e i ventilatori a bassa potenza sono alimentati da batterie alloggiate all'interno del mezzo di trasporto che vengono caricate durante la fase di carica termica e/o sono alimentate da pannelli fotovoltaici posti sul tetto del mezzo. Le batterie così alimentate garantiscono un'autonomia di funzionamento equivalente all'autonomia del sistema di accumulo termico sia di refrigerazione che di riscaldamento.

[0069] Il sistema elettronico per l'effettuazione della carica termica è compreso nell'apparato di carica termica 70 che sarà descritto in seguito.

[0070] Secondo una combinazione di caratteristiche particolarmente vantaggiosa, l'unità di accumulo termico di riscaldamento 250 comprende un sensore di temperatura operativamente collegato al sistema elettronico di controllo, il quale è configurato per attivare e disattivare l'una o più resistenze elettriche di riscaldamento 249 in funzione della temperatura rilevata dal sensore di temperatura; in particolare il sistema elettronico di controllo è configurato per disattivare le resistenze elettriche al raggiungimento di una predeterminata temperatura di soglia.

[0071] Preferibilmente sono presenti uno o più sensori di temperatura, collegati al sistema elettronico di controllo, ancor più preferibilmente sono presenti: un sensore di temperatura interno all'unità di accumulo termico 30, 40, 50 e un sensore di temperatura 12 esterno all'unità di accumulo termico per rilevare la temperatura ambiente e/o per rilevare la temperatura all'interno del contenitore 1.

[0072] Opzionalmente, l'unità di accumulo termico 50 per refrigerazione comprende una serie di ventilatori 113 configurati per distribuire l'aria a bassa velocità all'interno del contenitore 1 uniformandone la temperatura.

[0073] Tali ventilatori 113 sono configurati per far fluire l'aria sulla superficie dell'unità di accumulo termico 50, così da diffonderla all'interno del contenitore 1. Vantaggiosamente, detti ventilatori vengono attivati da un sistema di controllo elettronico della temperatura alimentato da batterie alloggiate nel contenitore o da pannelli fotovoltaici installati sul tetto del mezzo o alimentati dal collegamento con il generatore del veicolo.

[0074] L'unità di accumulo termico per riscaldamento 250 comprende una serie di ventilatori 213 configurati per distribuire l'aria a bassa velocità all'interno del contenitore 1 uniformandone la temperatura.

[0075] A questo scopo, nel contenitore 1, e nel corpo monolitico 20 di questo, sono previsti dei passaggi per l'aria comunicanti con i ventilatori 113.

[0076] Nella forma di realizzazione preferita ed illustrata, l'unità di accumulo termico 50 comprende un elemento inferiore di canalizzazione 12 attraverso il quale l'aria può entrare nel contenitore 1 e che funge anche da supporto inferiore e da fissaggio al pavimento del contenitore.

[0077] Nelle forme di realizzazione preferite, la bocca di ingresso 91 e la bocca di aspirazione 92 sono configurate per essere connesse ad un apparato di carica termica 70 atto a fornire il fluido refrigerante convogliandolo verso i condotti di scambio termico 33 e ad estrarlo da questi, ad esempio le suddette bocche 91, 92 sono provviste di connettori idraulici, quali ad esempio connettori ad innesto rapido di tipo noto.

[0078] Infatti, durante il funzionamento, ed in particolare in una fase di preparazione del contenitore a temperatura controllata 1 in cui viene eseguito il raffreddamento del materiale di accumulo termico, il contenitore 1 viene operativamente collegato, ad un apparato di carica termica 70 che ha la funzione di fornire e raffreddare il fluido refrigerante e farlo circolare nell'unità di accumulo termico 50, 250 (in particolare nei condotti di scambio termico 33) per raffreddare e preferibilmente solidificare il materiale di accumulo termico.

[0079] Un sistema comprendente il contenitore a temperatura controllata 1 e tale apparato di carica termica 70 per eseguire il raffreddamento del materiale a cambio di fase nel contenitore 1 è anch'esso oggetto della presente invenzione. L'apparato di carica termica 70 comprende: – una bocca di mandata per l'iniezione del fluido refrigerante nella bocca di ingresso 91, configurata per essere connessa (preferibilmente mediante tubo flessibile e sistema di collegamento rapido) a tale bocca di ingresso 91, ad esempio per mezzo di un connettore idraulico; – una bocca di aspirazione per l'estrazione del fluido refrigerante dalla bocca di uscita 92, configurata per essere connessa (preferibilmente mediante tubo flessibile e sistema di collegamento rapido) a tale bocca di uscita 92, ad esempio per mezzo di un connettore idraulico; e – un circuito di raffreddamento configurato per raffreddare il fluido refrigerante diretto verso la bocca di mandata e proveniente dalla bocca di aspirazione.

[0080] Opportunamente, l'apparato di carica termica 70 comprende anche: – un collegamento elettrico per l'alimentazione e il controllo della temperatura durante la fase di carica termica per le resistenze elettriche installate nella seconda unità di accumulo termico 50; – un collegamento con una o più sonde di temperatura applicate sia all'unità di accumulo termico per controllarne la temperatura sia in fase di carica che di ricarica termica; – un collegamento con una o più sonde di temperatura interna 12 dell'aria per controllare detta temperatura in fase di ricarica termica con all'interno i prodotti ed evitare che si esca dal range applicabile.

[0081] Il circuito di raffreddamento può essere realizzato in modo da comprendere preferibilmente un gruppo di alimentazione energetica, un compressore, un condensatore e almeno una ventola di estrazione aria.

[0082] Nelle forme di realizzazione preferite il circuito di raffreddamento comprende anche: – un cavo multipolare con connettore per il collegamento fra l'unità di carica termica e le sonde contenute nell'unità di carico in modo da consentire l'esecuzione ottimale della carica termica; – una valvola a solenoide sulla mandata e una sull'aspirazione per chiudere elettronicamente il condotto di mandata e poter eseguire la completa aspirazione del fluido refrigerante contenuto nell'unità di carico („richiamo gas“); – una valvola manuale sulla mandata e una sull'aspirazione in modo da garantire la completa tenuta del refrigerante.

[0083] L'apparato di carica termica consente di effettuare in parallelo la ricarica termica dell'unità di accumulo termico per la refrigerazione 50 e dell'unità di accumulo termico per il riscaldamento 250 alimentando le resistenze fino alla temperatura definita del liquido alto-bollente.

[0084] Secondo una caratteristica opzionale e vantaggiosa, l'apparato di carica termica 70 comprende una struttura esterna di contenimento, preferibilmente comprendente un guscio protettivo.

[0085] Preferibilmente, l'apparato di carica termica 70 comprende un sistema elettronico di controllo (PLC programmable logic controller) che è operativamente collegabile ai sensori di temperatura presenti in una o più unità di accumulo termico 50 presenti nel contenitore 1 e preferibilmente anche alle resistenze elettriche di riscaldamento 249 e ancor più preferibilmente anche al sistema idraulico (quando presente) per controllarli.

[0086] Nelle forme di realizzazione preferite, il sistema elettronico di controllo presente nell'apparato di carica termica 70 è quindi configurato per controllare (quando connesso al contenitore 1) il flusso del fluido refrigerante e preferibilmente anche l'azionamento delle resistenze elettriche di riscaldamento 249 in funzione della temperatura rilevata dai sensori temperatura 12 ed eventualmente delle condizioni ambientali esterne.

[0087] Ad esempio, quando la temperatura ambientale esterna è bassa, il contenitore 1 può funzionare come segue: il contenitore 1 viene collegato all'apparato di carica termica 70 per eseguire la fase di carica termica prima del viaggio; quando l'apparato di carica termica 70 è attivato, il refrigerante passa attraverso il condotto di scambio termico 33 dell'unità di accumulo termico 50, il sensore di temperatura installato nell'unità di accumulo termico 50 per la refrigerazione trasferisce i dati al sistema elettronico di controllo dell'apparato di carica termica 70, e quando il valore predefinito di temperatura è raggiunto il sistema elettronico di controllo ferma automaticamente il flusso di refrigerante; se la temperatura esterna è sotto ad una predeterminata soglia le resistenze elettriche di riscaldamento 249 dell'unità di accumulo termico di riscaldamento sono attivate per aumentare la temperatura del materiale di accumulo termico dal valore ambiente alla temperatura predefinita (tipicamente 60-300°C) per utilizzare il calore accumulato nel materiale per il bilanciamento del flusso di calore attraverso le pareti, il sensore di temperatura installato nell'unità di accumulo termico di riscaldamento 250 trasferisce i dati al sistema elettronico di controllo il quale spegne automaticamente le resistenze elettriche 249 quando la predeterminata temperatura viene raggiunta.

[0088] Opzionalmente nello schermo termico installato nel sistema di accumulo termico per la refrigerazione possono essere previste delle feritoie che possono essere aperte o chiuse secondo i requisiti del carico trasportato, dove il cibo richiede 0/+4°C oppure 10/12°C e il farmaceutico <-18°C, +2/+8°C, +15/+25°C.

[0089] La temperatura interna al contenitore 1 è determinata dalle temperature di passaggio di stato dei PCM utilizzati nelle diverse unità di accumulo termico o anche nella stessa quando i diversi tipi di PCM non sono miscibili fra loro ed è il risultato dell'interazione tra il trasferimento di calore modulato dallo schermo di interfaccia 57 e dal funzionamento dei relativi ventilatori, ove questi siano presenti, dall'assorbimento di calore dell'unità di accumulo termico 50 o il calore rilasciato dalla stessa unità di accumulo termico 250 e dal funzionamento dei relativi ventilatori, e il flusso di calore attraverso le pareti 23.

[0090] In sostanza, nei suoi tratti generali, il metodo per trasportare e/o conservare merce deperibile in un contenitore a temperatura controllata 1, secondo la presente invenzione, comprendente i passi di: – raffreddare un fluido refrigerante in un apparato 70 esterno al contenitore 1 (in particolare nell'apparato di carica termica 70 descritto); – far passare tale fluido refrigerante all'interno di almeno un condotto di scambio termico 33 compreso in un'unità di accumulo termico per refrigerazione 50 del contenitore 1 così da raffreddare il materiale di accumulo termico, preferibilmente fino a fargli cambiare fase (solidificandolo); – estrarre il fluido refrigerante dal contenitore 1; – trasportare e/o conservare la merce deperibile nel contenitore 1.

[0091] Opzionalmente, in caso di temperature esterne particolarmente basse, viene eseguito anche il passo di riscaldare il materiale di accumulo termico contenuto nell'unità di accumulo termico per riscaldamento 250 per mantenere la temperatura interna a valori positivi anche in presenza di temperature esterne fortemente negative.

[0092] Vantaggiosamente, il fluido refrigerante è completamente estratto dal contenitore 1 prima del viaggio di trasporto.

[0093] Si è in pratica constatato come il contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione assolva il compito nonché gli scopi prefissati, in quanto semplifica la logistica ed evita i problemi di sicurezza tipici delle soluzioni attive, passive e semi-passive note e consente con un unico mezzo di effettuare il trasporto di prodotti a temperatura controllata sia dei prodotti alimentari che farmaceutici coprendo le quattro gamme di temperatura richieste dalla normativa nonostante la intrinseca rigidità dei prodotti a passaggio di stato che hanno una sola temperatura di fusione. Questo consente la totale flessibilità operativa dei mezzi di distribuzione rendendoli in grado di standardizzare con un solo mezzo tutte le operazioni di distribuzione.

[0094] Un altro vantaggio del contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione consiste nel fatto di essere nettamente più efficiente dal punto di vista energetico.

[0095] Un ulteriore vantaggio del contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione consiste nel fatto di avere una capacità di accumulo termico che consente sia di effettuare direttamente la refrigerazione dei prodotti caldi alla raccolta in campo senza il passaggio dalle celle di abbattimento, sia un'autonomia termica che consente il trasporto end-to-end/field-to-fork con transit time fino a 35 giorni senza interruzione della catena del freddo e di consentire aperture della porta per le ispezioni doganali e sanitarie anche per periodi prolungati (tipicamente fino 1-2 ore) senza deterioramento delle prestazioni termiche complessive, infatti l'aumento della temperatura interna viene successivamente riassorbito in breve tempo.

[0096] Un altro vantaggio del contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione consiste nel poter funzionare indipendentemente dalla disponibilità di una rete elettrica durante il viaggio.

[0097] Inoltre, il contenitore a temperatura controllata secondo la presente invenzione è facile da realizzare e da utilizzare nonché economicamente competitivo.

[0098] Il contenitore a temperatura controllata così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito delle rivendicazioni allegate.

[0099] Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

[0100] In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims

1. Contenitore a temperatura controllata (1) per il trasporto di merce deperibile, in particolare del tipo di un container refrigerato per trasporto terrestre e/o marittimo, caratterizzato dal fatto di comprendere: – un corpo scatolare monolitico (20) che è realizzato in materiale composito comprendente un nucleo interno di materiale coibente espanso, rivestito da uno strato esterno; e – una unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) accoppiata ad una parete interna (24) di detto corpo scatolare (20) e collegata in comunicazione di fluido con una bocca di ingresso (91) per l'ingresso di un fluido refrigerante e una bocca di aspirazione (92) per l'estrazione di detto fluido refrigerante; in cui detta unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40 50) comprende un involucro esterno (31, 41, 51) che contiene un materiale di accumulo termico costituito da una pluralità di liquidi di accumulo termico diversi aventi punti di fusione diversi, nel quale è immerso uno scambiatore termico (52) che comprende almeno un condotto di scambio termico (33) atto ad essere attraversato dal fluido refrigerante in transito tra detta bocca di ingresso (91) e detta bocca di aspirazione (92) in cui detta unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) è provvista di uno schermo termico (37, 47, 57) fissato a detto involucro esterno (31, 41, 51), detto schermo termico (37, 47, 57) essendo posizionato verso l'interno del contenitore a temperatura controllata (1) così da coprire almeno in parte l'unità di accumulo termico (30, 40, 50).

2. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente una pluralità di unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) contenenti liquidi di accumulo termico diversi aventi punti di fusione diversi.

3. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente anche una unità di accumulo termico di riscaldamento (250) comprendente una o più resistenze elettriche di riscaldamento (249) immerse in un liquido di accumulo termico.

4. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui almeno detta unità di accumulo termico di riscaldamento (250) comprende un sensore di temperatura operativamente collegato ad un sistema elettronico di controllo, il quale sistema elettronico di controllo è configurato per attivare e disattivare dette una o più resistenze elettriche di riscaldamento (249), durante una fase di carica termica, in funzione della temperatura rilevata da detto sensore di temperatura, disattivando dette resistenze elettriche (249) al raggiungimento di una predeterminata temperatura di soglia.

5. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazione precedenti, in cui detta unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50, 250) comprende uno strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume, interposto tra detto involucro esterno (31, 41, 51) e detto materiale di accumulo termico e configurato per assorbire un aumento di volume di detto materiale di accumulo termico dovuto al cambiamento di fase in seguito a raffreddamento, detto strato comprimibile di assorbimento del cambio di volume comprendendo una pluralità di celle atte ad essere compresse e preferibilmente essendo composto da polietilene ad alta densità.

6. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto scambiatore termico (52) comprende anche una serie di alette o lamelle (54) provviste ciascuna di una serie di fori passanti; e dal fatto che l'almeno un condotto di scambio termico (33) comprende uno o più tubi che passano attraverso detti fori passanti.

7. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui l'almeno un condotto di scambio termico (33) comprende una pluralità di tubi affiancati disposti lungo piani paralleli, ciascuno dei quali forma una serpentina disposta lungo un rispettivo piano, in cui ciascuna serpentina comprende tratti lineari tra loro paralleli collegati in parallelo da un collettore di mandata ed un collettore di aspirazione e da tratti curvi di collegamento; detti tratti lineari delle serpentine passando attraverso detti fori passanti delle alette o lamelle (54).

8. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l'almeno un condotto di scambio termico (33) comprende una pluralità di condotti di scambio termico posizionati idraulicamente in parallelo.

9. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui lo schermo termico di (37, 47, 57) è fissato all'involucro esterno (31, 41, 51) dell'unità di accumulo termico (50) tramite elementi distanziatori e di supporto accoppiati a detto involucro esterno (31, 41, 51).

10. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui lo schermo termico (57) comprende una serranda per regolare il flusso della convezione naturale e/o della ventilazione.

11. Contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l'unità di accumulo termico di raffreddamento (50) comprende una serie di ventilatori (113) configurati per distribuire aria a bassa velocità all'interno del contenitore a temperatura controllata (1).

12. Contenitore a temperatura controllata (1) per il trasporto di merce deperibile, in particolare del tipo di un container refrigerato per trasporto terrestre e/o marittimo, caratterizzato dal fatto di comprendere: – un corpo scatolare monolitico (20) che è realizzato in materiale composito comprendente un nucleo interno di materiale coibente espanso, rivestito da uno strato esterno; e – una pluralità di unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) accoppiate a rispettive pareti interne (24) di detto corpo scatolare (20) e collegate in comunicazione di fluido con una bocca di ingresso (91) per l'ingresso di un fluido refrigerante e una bocca di aspirazione (92) per l'estrazione di detto fluido refrigerante; in cui ciascuna di dette unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) comprende un rispettivo involucro esterno (31, 41, 51) che contiene un rispettivo materiale di accumulo termico, nel quale è immerso un rispettivo scambiatore termico (32, 42, 52) che comprende almeno un condotto di scambio termico (33) atto ad essere attraversato dal fluido refrigerante in transito tra detta bocca di ingresso (91) e detta bocca di aspirazione (92), in cui ciascuna di dette unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) è provvista di un rispettivo schermo termico (37, 47, 57) fissato a detto involucro esterno (31, 41, 51), detto schermo termico (37, 47, 57) essendo posizionato verso l'interno del contenitore a temperatura controllata (1) così da coprire almeno in parte l'unità di accumulo termico (30, 40 50), in cui dette unità di accumulo termico di raffreddamento (30, 40, 50) contengono liquidi di accumulo termico diversi aventi punti di fusione diversi.

13. Sistema comprendente un contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti ed un apparato di carica termica (70) per eseguire il raffreddamento del materiale di accumulo termico in detto contenitore a temperatura controllata (1), detto apparato di carica termica (70) essendo atto a fornire detto fluido refrigerante convogliandolo verso l'almeno un condotto di scambio termico (33) e ad estrarlo da questo, detto sistema essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: – una bocca di mandata per l'iniezione di fluido refrigerante in detta bocca di ingresso (91), configurata per essere connessa a detta bocca di ingresso (91); – una bocca di aspirazione per l'estrazione del fluido refrigerante da detta bocca di uscita (92), configurata per essere connessa a detta bocca di uscita (92); – un circuito di raffreddamento configurato per il raffreddamento di detto fluido refrigerante diretto verso detta bocca di mandata e proveniente da detta bocca di estrazione.

14. Metodo per trasportare e/o conservare merce deperibile in un contenitore a temperatura controllata (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto di comprendere i passi di: – raffreddare un fluido refrigerante in un apparato (70) esterno a detto contenitore a temperatura controllata (1); – far passare detto fluido refrigerante all'interno di almeno un condotto di scambio termico (33) compreso in un'unità di accumulo termico (50) del contenitore a temperatura controllata (1) così da raffreddare detto materiale di accumulo termico; – estrarre detto liquido refrigerante dal contenitore a temperatura controllata (1); – trasportare e/o conservare la merce deperibile nel contenitore a temperatura controllata (1).

15. Metodo secondo la rivendicazione precedente, comprendente anche il passo di riscaldare il materiale di accumulo termico contenuto in una unità di accumulo termico di riscaldamento (250) per mantenere la temperatura interna a valori positivi quando si è in presenza di una temperatura esterna negativa.