CH707333B1 - Sistema e metodo per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore, in particolare opere d'arte. - Google Patents
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Abstract
L’invenzione riguarda un sistema (1) ed un relativo metodo per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore (9), in particolare opere d’arte (7), in cui è prevista l’assegnazione a ciascuna opera (7) di un certificato di autenticazione e la registrazione su una banca dati (4) di informazioni e dati sensibili corrispondenti a ciascuna opera d’arte (7). 11 metodo prevede in particolare di: predisporre un documento (8) munito di un codice identificativo (11) da assegnare all’opera d’arte da tracciare ed una coppia (10) di etichette (3´, 3´´) aventi il medesimo codice identificativo (11) del documento (8); raccogliere sul documento (8) informazioni e dati sensibili relativi all’opera d’arte da tracciare; applicare una (3´) delle due etichette sul retro (16) dell’opera d’arte (7) ed assegnare la seconda etichetta (3´´) al documento (8); riportare e memorizzare nella banca dati (4) il codice identificativo (11) univoco, unitamente alle informazioni ed ai dati sensibili relativi a quella data opera d’arte (7) da tracciare.
Description
Descrizione
Campo di applicazione [0001] La presente invenzione fa riferimento ad un sistema e ad un relativo metodo per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore, in particolare opere d’arte.
[0002] L’invenzione riguarda un sistema ed un metodo del tipo suddetto e in cui è prevista l’assegnazione a ciascuna opera di un certificato di autenticazione e la registrazione su una banca dati di informazioni e dati sensibili corrispondenti a ciascuna opera d’arte.
[0003] Più in particolare, ma non esclusivamente, l’invenzione riguarda una metodologia per la verifica di una certificazione di autenticità di quadri, dipinti, serigrafie, miniature, sculture e simili opere d’arte espressiva e la descrizione che segue e fatta con riferimento a questo specifico campo di applicazione con il solo scopo di semplificarne l’esposizione.
Arte nota [0004] Come è ben noto in questo specifico settore, esiste la sentita esigenza di poter tracciare e verificare autentiche e certificazioni conferite a beni di valore ed in particolare ad opere d’arte pittorica.
[0005] Occorre premettere che il settore è parzialmente regolato a livello legislativo ma ancora oggi regna comunque qualche incertezza dovuta al fatto che occorrerebbero ulteriori e più incisive norme che regolino meglio sia il diritto d’autore, sia il diritto a certificare le opere, tutto ciò al fine di eliminare possibili dubbi o quanto meno dirimere eventuali conflitti di attribuzione in modo univoco.
[0006] Ad esempio, per quanto riguarda l’Italia, che è uno dei Paesi maggiormente sensibili a queste problematiche per via del consistente patrimonio storico ed artistico disponibile, esiste una legge n° 1062 del 25 Gennaio 1971 secondo la quale tutte le opere autentiche commercializzate nel Paese devono essere corredate da una foto dell’opera stessa con sul retro la dichiarazione di autenticità rilasciata dall’artista.
[0007] In pratica ogni dipinto è corredato da un Certificato di Autenticità dove sono riportati, anteriormente, la foto del dipinto in questione con un timbro ed una sigla a mano dell’artista, mentre posteriormente sono riportati: il titolo dell’opera, la tecnica di esecuzione, i materiali, le dimensioni, l’indirizzo dell’autore, la data di esecuzione. Questi dati compilati e firmati dall’artista sono già una buona garanzia sull’originalità dell’opera.
[0008] Ovviamente, questo Certificato di Autenticità può essere allestito solo da artisti viventi, ma è evidente che possono sorgere gravi problematiche in caso di truffe o falsificazioni.
[0009] L’attuale disciplina (art. 64 Testo Unico dei Beni Culturali) prevede che il venditore dell’opera o il gallerista consegni il Certificato di Autenticità o almeno della documentazione circa la probabile attribuzione e provenienza dell’opera.
[0010] La questione si complica in caso di artisti defunti prima dell’entrata in vigore delle suddette normative.
[0011] Per anni si è ritenuto che solo gli eredi dell’autore defunto fossero autorizzati ad emettere i suddetti Certificati di Autenticità, da qui la nascita di alcune Fondazioni intitolate a famosi artisti defunti e preposte all’emissione di certificazioni postume su opere di quell’artista. Più recentemente alcune decisioni giurisprudenziali hanno di fatto attribuito la facoltà di certificazione anche ad alcuni acciarati esperti del settore. Attualmente, solo le autentiche deliberate da alcuni soggetti o galleristi specializzati accreditati dal mercato delle opere d’arte sono considerate inconfutabili.
[0012] È evidente però che anche in questo caso possono insorgere problemi in caso di abusi per autentiche emesse su opere di dubbia fama o per le quali è difficile l’attribuzione di paternità.
[0013] Per opere uniche, museali o di importanza fondamentale sono state addirittura ideate banche dati a cui hanno accesso anche le autorità di polizia di vari Paesi e nella quale è possibile registrare, anche a titolo preventivo, le informazioni prevalenti sulla tipologia delle opere e sulla loro ultima collocazione o proprietà. Queste soluzioni, però, sono state escogitate come difesa da furti clamorosi ed a fini assicurativi e non tanto come modalità fruibili per il normale mercato delle opere d’arte di più comune transazione e passaggio di mano.
[0014] Per ovviare a tutte queste limitazioni sono sorte società specializzate nell’analisi della documentazione a corredo delle opere d’arte e/o nel recupero di tutte le informazioni necessarie alla verifica di autenticità, inclusa la selezione di un esperto o di un ente di riferimento (archivio, fondazione, etc.) e l’inserimento dell’opera all’interno di un catalogo di quel dato artista.
[0015] Queste società fanno anche uso delle più moderne tecnologie e di accorgimenti che consentono di corredare le opere d’arte con etichette di ausilio alla tracciabilità come ad esempio i codici QR (Quick Response), vale a dire i codici a barre bidimensionali suscettibili di essere letti dai più moderni smartphone.
[0016] L’etichetta con il codice a barre viene apposta sul retro dell’opera e ad essa corrisponde una scheda tecnica memorizzata su una banca dati e che fa riferimento al Certificato di Autenticità e ad altre informazioni disponibili per quell’opera.
CH 707 333 B1 [0017] Pur vantaggiosa sotto vari punti di vista, e sostanzialmente rispondente allo scopo, questa soluzione presenta tuttora alcuni limiti ed inconvenienti che verranno brevemente riassunti qui di seguito.
[0018] In primo luogo si tratta di un servizio che prevede l’emissione della etichetta con il codice a barre solo successivamente alla acquisizione dei dati relativi alle opere già dotate di un Certificato d’Autenticazione.
[0019] Pertanto, poiché le etichette vengono stampate di volta in volta e possono essere applicate sul retro delle opere solo a seguito della loro stampa dopo il caricamento in banca dati dei relativi dati, ciò non impedisce che possano avvenire scambi o sostituzioni non volute o addirittura truffaldine dal momento che il contenuto dell’etichetta con codice a barre non è immediatamente intellegibile.
[0020] È previsto infatti che l’etichetta con codice a barre incorpori tutte le informazioni che riguardano la corrispondente opera d’arte, ma questo fatto non è di per sé una garanzia assoluta dell’autenticità dell’opera.
[0021] Inoltre, l’emissione di un’etichetta dovrebbe coincidere con la disponibilità di certificazioni ed informazioni su quella data opera d’arte, ma non consente comunque di coinvolgere nel processo di tracciabilità e verifica dell’autenticazione tutti gli operatori coinvolti, vale a dire: l’autore, il gallerista, l’esperto d’arte e l’ente privato che cura l’emissione delle etichette.
[0022] Il problema tecnico che sta alla base della presente invenzione è quello di escogitare un sistema ed un relativo metodo per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore, in particolare opere d’arte, i quali abbiano rispettive caratteristiche strutturali e funzionali tali da superare tutti gli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota.
[0023] In particolare, il sistema ed il metodo secondo l’invenzione dovrebbero consentire di avviare la tracciabilità dell’opera d’arte nel momento stesso in cui si procede ad una prima verifica di autenticità, coinvolgendo nel processo di tracciabilità e verifica dell’autenticazione tutti gli operatori interessati in modo tale da rendere pressoché impossibile qualunque contraffazione e/o qualunque contestazione sull’autenticità dell’opera.
[0024] Inoltre, il sistema ed il metodo secondo l’invenzione dovrebbero possedere caratteristiche di estrema semplicità e facilità d’uso in modo da favorirne l’accettazione e la diffusione tra tutti gli operatori del settore.
Sommario dell’invenzione [0025] L’idea di soluzione che sta alla base della presente invenzione è quella di prevedere l’impiego di un documento incorporante un codice univoco e su cui riportare i dati sensibili dell’opera d’arte da tracciare, nonché una copia di etichette munite del medesimo codice univoco almeno una delle quali applicabile sul retro dell’opera d’arte.
[0026] Sulla base di questa idea di soluzione il problema tecnico è risolto da un sistema per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore, in particolare opere d’arte, in cui è prevista l’assegnazione a ciascuna opera di un certificato di autenticazione e la registrazione su una banca dati di informazioni e dati sensibili corrispondenti a ciascuna opera d’arte, caratterizzato dal fatto di comprendere:
- un documento associato all’opera d’arte da tracciare e munito di un codice identificativo (11);
- almeno una prima etichetta, munita del medesimo codice identificativo, applicata sul retro dell’opera d’arte da tracciare;
- detto codice identificativo essendo memorizzato in detta banca dati unitamente a dette informazioni e dati sensibili relativi a quella data opera d’arte da tracciare.
[0027] Vantaggiosamente, è previsto l’impiego di una seconda etichetta, a sua volta munita del medesimo codice identificativo, associata a detto documento o a detto certificato di autenticazione.
[0028] Inoltre, tra i dati e le informazioni sensibili memorizzate in banca dati si è almeno un’immagine fotografica della porzione del retro dell’opera d’arte su cui è applicata detta prima etichetta.
[0029] È importante notare che il documento associato all’opera d’arte è un documento cartaceo ottenuto da carta filigranata. Inoltre, il suddetto documento prevede inserti con ologrammi anticontraffazione, in sostanza con una struttura simile a quella utilizzata per le banconote.
[0030] La seconda etichetta è adesiva ed è applicata sul retro del documento o su detto certificato di autenticazione.
[0031] Vantaggiosamente, la prima e la seconda etichetta sono identiche ed hanno una struttura antirimozione o antieffrazione.
[0032] Inoltre, la prima e seconda etichetta sono realizzate unitamente al documento associato all’opera d’arte incorporando in esse detto codice identificativo. In pratica, il suddetto documento e le corrispondenti etichette sono stampati da un unico ente autorizzato in grado di rispettare i requisiti di qualità di stampa filigranata e di inserimento degli ologrammi anticontraffazione.
[0033] L’invenzione riguarda altresì un metodo per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore, in particolare opere d’arte, in cui è prevista l’assegnazione a ciascuna opera di un certificato di autenticazione e la registrazione su una banca dati di informazioni e dati sensibili corrispondenti a ciascuna opera d’arte, caratterizzato dal fatto di:
- predisporre un documento munito di un codice identificativo da associare all’opera d’arte da tracciare ed almeno una etichetta avente il medesimo codice identificativo di detto documento;
- raccogliere su detto documento informazioni e dati sensibili relativi a detta opera d’arte da tracciare;
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- applicare una di dette etichette sul retro dell’opera d’arte;
- riportare e memorizzare in detta banca dati detto codice identificativo unitamente a dette informazioni e dati sensibili relativi a quella data opera d’arte da tracciare.
[0034] Vantaggiosamente, è previsto l’impiego di una seconda etichetta applicata sul retro di detto documento o su detto certificato di autenticazione.
[0035] Le caratteristiche ed i vantaggi del sistema e del metodo secondo la presente invenzione risulteranno dalla descrizione dettagliata di un loro esempio di realizzazione dato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento alle figure dei disegni allegati.
Breve descrizione dei disegni [0036] la fig. 1 mostra una vista schematica di un sistema per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore in genere, e di opere d’arte in particolare, realizzato in accordo con la presente invenzione;
la fig. 2 mostra un particolare dettaglio di un componente del sistema di fig. 1 ;
la fig. 3 mostra una vista schematica del retro del particolare di fig. 2;
la fig. 4 mostra il retro di un opera d’arte a cui è stato associato un componente del sistema di fig. 1;
la fig. 5 mostra una vista schematica di un scheda di una banca dati incorporante secondo l’invenzione informazioni e dati sensibili relativi ad una opera d’arte.
Descrizione dettagliata [0037] Con riferimento a tali figure, con 1 è globalmente e schematicamente indicato un sistema realizzato in accordo con la presente invenzione per la tracciabilità e la sicura autenticazione di beni di valore 9 in genere, in particolare opere d’arte.
[0038] Ai fini della presente descrizione, per bene di valore si intende un qualunque articolo o oggetto a cui possa essere assegnato un valore intrinseco e che possa avere un mercato nell’ambito del collezionismo privato e/o pubblico o nella libera vendita.
[0039] Per beni di valore di questo genere si ha normalmente una duplice necessità di:
- poterli autenticare, nel senso di poter attribuire ad essi con certezza un autore o una sorgente di provenienza; e
- poterli tracciare, nel senso di poter ricostruire con il passare del tempo i passaggi di mano o di proprietà che sono intervenuti.
[0040] Più in particolare, nell’esempio di realizzazione qui descritto a titolo indicativo ma non limitativo faremo riferimento ad un bene di valore 9 rappresentato ad un opera di arte visiva o pittorica 7 come ad esempio un quadro, un dipinto, una serigrafia, una miniatura, una stampa, una scultura o ad una qualunque altra forma di opera d’arte espressiva, indipendentemente dalla tecnica utilizzata per la sua realizzazione, dalle sue dimensioni geometriche e dai materiali utilizzati.
[0041] Ai fini della presente invenzione conta solamente il fatto che tale bene di valore 9, e in particolare l’opera d’arte 7, sia degna di essere autenticata e tracciata secondo le necessità descritte in precedenza.
[0042] Il sistema 1 della presente invenzione comprende mezzi computerizzati ed in particolare almeno un elaboratore elettronico remoto 2 a cui è demandato il compito di gestire una base di dati 4 tramite un opportuno programma applicativo accessibile tramite una convenzionale connessione 6 a cui ha accesso almeno un terminale utente 5 situato in remoto.
[0043] Nella figura 1 è mostrata a puro titolo di esempio una rete di terminali 5 collegati ciascuno al suddetto elaboratore remoto 2. Ovviamente, ciascuno dei terminali 5 può essere dislocato in un luogo geograficamente remoto rispetto all’elaboratore elettronico 2. Le modalità di connessione all’elaboratore remoto 2 possono essere le più disparate ma non rappresentano alcuna limitazione ai diritti della Richiedente; ad esempio, la connessione può avvenire tramite rete Internet, tramite rete cablata, in modalità wireless, satellitare o in radiofrequenza.
[0044] La base di dati 4 è strutturata come database relazionale ed il relativo supporto fisico è rappresentato schematicamente da una memoria di massa 12 in collegamento bidirezionale con l’elaboratore elettronico 2. Nulla vieta ovviamente che anche la base di dati sia localizzata in remoto rispetto all’elaboratore 2 oppure che sia incorporata in esso, senza che ciò rappresenti alcuna limitazione per i diritti della Richiedente.
[0045] Il sistema 1 comprende inoltre un documento 8 strutturato in accordo con la presente invenzione per raccogliere in forma scritta dati ed informazioni sensibili relative ad una opera d’arte 7. Il documento 8 è equiparabile ad un Certificato di Autenticazione 35 descritto con riferimento all’arte nota ma è aggiuntivo e non necessariamente sostitutivo rispetto ad esso, come vedremo nel seguito della descrizione.
[0046] In altre parole, se l’opera d’arte 7 dispone già di un proprio Certificato di Autenticazione 35 allestito dall’autore dell’opera, il documento 8 viene associato a tale Certificato di Autenticazione 35; se invece l’opera d’arte 7 deve essere
CH 707 333 B1 ancora certificata corne avviene per un’opera prima ed originale allora il documento 8 può essere utilizzato come Certificato di Autenticazione.
[0047] L’associazione tra un documento 8 ed una corrispondente opera d’arte 7 è biunivoca, nel senso che ad un documento 8 corrisponde una ed una sola opera d’arte 7.
[0048] Il documento 8 è, preferibilmente, un documento cartaceo ottenuto su carta filigranata ed eventualmente munito di inserti 13 con ologrammi anticontraffazione, in sostanza con una struttura simile a quella utilizzata per le banconote. In una forma alternativa di realizzazione il documento 8 è ottenuto con un materiale simile ad un materiale cartaceo ma di struttura sintetico plastica, ad esempio con almeno un foglio di base ed un almeno foglio di copertura, eventualmente trasparente, a formare una struttura multistrato o a sandwich. Alla vista il documento 8 appare come attestato, vale a dire un modulo in formato A4 di carta pergamena.
[0049] Altri accorgimenti sono adottati per rendere il documento 8 a prova di contraffazione, in particolare può venire utilizzata una modalità di stampa serigrafica o del tipo noto come silkscreen printing.
[0050] Inoltre, il documento 8 presenta un segno distintivo 15 riprodotto su almeno una porzione periferica del documento stesso.
[0051] Tutto ciò consente di rendere il documento 8 difficilmente riproducibile o falsificabile e rappresenta anche una sorta di garanzia di qualità dell’emissione. Inoltre, va anche rimarcato che il documento 8 è stampato da un unico ente autorizzato in grado di rispettare i requisiti di qualità di stampa filigranata e di inserimento degli ologrammi anticontraffazione precedentemente descritti.
[0052] Vantaggiosamente, secondo la presente invenzione, a ciascun documento 8 è associato un codice d’identificazione 11 distinto e univoco, nel senso che non vengono emessi due documenti con il medesimo codice.
[0053] Il codice 11 è incorporato nel documento 8 stesso, nel senso che viene stampato con il documento 8 e non è apposto successivamente. È importante rimarcare che il documento 8 esce dalle linee di stampa con già stampigliato il relativo ed univoco codice d’identificazione ad esso assegnato.
[0054] Vantaggiosamente, in una forma preferita di realizzazione, il codice 11 è memorizzato su un supporto di memorizzazione 40 strettamente associato al documento 8 o, meglio, incorporato in esso. Più in particolare, il supporto di memorizzazione può essere una striscia di materiale magnetico, un elemento monodimensionale o bidimensionale con codice a barre, oppure ancora un circuito integrato di memoria miniaturizzato, ad esempio un cosiddetto tag di un sistema RFID.
[0055] Preferibilmente, viene utilizzato un cosiddetto tag passivo, incorporante un’antenna, che non richiede il mantenimento di una fonte di alimentazione elettrica a bordo del documento 8, ma che può essere interrogato mediante un corrispondente lettore RFID di prossimità che interagisce con il supporto di memorizzazione 40 quando posizionato nei suoi pressi.
[0056] Il supporto di memorizzazione ha dimensioni molto contenute, ad esempio dell’ordine di pochi mm quadrati, ed è annidato nella struttura multistrato del documento 8, ad esempio in un recesso ricavato in tale struttura multistrato.
[0057] In una forma alternativa di realizzazione, il supporto di memorizzazione è annidato in una striscia adesiva vincolata al documento 8.
[0058] Nel supporto di memorizzazione 40 sono memorizzati quanto meno gli stessi dati riportati sul documento 8 ed un dato in più che indica o individua che l’associazione del supporto di memorizzazione al documento 8 e non ad un altro tipo di elemento, cosa che presenta un vantaggio ulteriore come vedremo nel seguito. Vantaggiosamente, però, tutti questi dati, ed il codice 11 di identificazione sono memorizzati in forma criptata per alimentare ulteriormente la resistenza alla contraffazione o alla violazione dei dati associati al documento 8.
[0059] Come vedremo in seguito, a ciascun dato codice 11 è associata una scheda elettronica 20 nella banca dati 4 dell’elaboratore elettronico 2.
[0060] In tale scheda elettronica 20 sono riportate e memorizzate tutte le informazioni pertinenti e sensibili relative ad una corrispondente opera d’arte 7 a cui è stato associato un documento 8 ed il corrispondente codice d’identificazione 11, come vedremo più in dettaglio in seguito con specifico riferimento all’esempio di fig. 5.
[0061] Oltre al documento 8, il sistema 1 della presente invenzione comprende anche l’impiego di una coppia 10 di etichette 3', 3 speciali. Vi è da dire subito che ai fini dell’invenzione sarebbe sufficiente l’impiego di una sola etichetta 3', ma l’esempio di realizzazione qui descritto a titolo indicativo e non limitativo è basato sull’uso di una coppia 10 di etichette 3', 3 che consentono di sfruttare maggiori vantaggi dell’invenzione.
[0062] Su ciascuna etichetta 3', 3 di una data coppia 10 di etichette è riportato il medesimo codice univoco stampigliato sul corrispondente documento 8. Anche in questo caso il codice 11 è incorporato nelle etichette 3', 3 all’atto della loro realizzazione e non è apposto successivamente.
[0063] In sostanza, ad un documento 8 con un dato codice, ad esempio B12345, sono associate le due etichette 3', 3 munite ciascuna del medesimo codice B12345. Resto inteso che anche se si dovesse utilizzare una sola 3' delle due etichette, questa sola etichetta avrebbe il medesimo codice identificativo del documento 8.
CH 707 333 B1 [0064] Le etichette 3', 3 sono autoadesive ed hanno una struttura antirimozione o antieffrazione, ad esempio presentano una serie di tagli sul supporto stampato, cartaceo o sintetico che sia, che ne facilitano la rottura in caso di tentata illecita asportazione. Tuttavia, il collante utilizzato per l’effetto adesivo è selezionato tra quelli che non contengono solventi e che non danneggiano l’opera d’arte.
[0065] Le etichette 3', 3 sono stampate dal medesimo ente che cura la realizzazione del documento 8 e con accorgimenti e modalità simili dal punto divista della struttura risultante. Ciò significa che ciascuna etichetta 3', 3 presenta una struttura cartacea su carta filigranata con inserti 13 di ologrammi anticontraffazione analoghi a quelli presenti sul corrispondente documento 8.
[0066] Vantaggiosamente, anche le etichette 3', 3 sono ottenute con un materiale simile ad un materiale cartaceo ma di struttura sintetico plastica, ad esempio con almeno un foglio di base ed un almeno foglio di copertura, eventualmente trasparente, a formare una struttura multistrato o a sandwich.
[0067] Inoltre, in una forma preferita di realizzazione, anche per l’etichetta (nel caso se ne usi una sola) o per le etichette 3', 3 il codice 11 è memorizzato su un supporto di memorizzazione 41 strettamente associato all’etichetta stessa o, meglio, incorporato in essa. Nel caso si utilizzi la coppia di etichette, è possibile anche adottare una soluzione alternativa in cui il codice di identificazione sia memorizzato a bordo di una sola di esse.
[0068] Come già detto con riferimento al documento 8, il supporto di memorizzazione 41 può essere una striscia di materiale magnetico, un elemento monodimensionale o bidimensionale con codice a barre, oppure ancora un circuito integrato dì memoria miniaturizzato, vale a dire il cosiddetto tag del sistema RFID.
[0069] Anche nel caso della o delle etichette 3', 3 viene preferibilmente utilizzato un tag munito di antenna, cosa che non richiede il mantenimento di una fonte di alimentazione elettrica a bordo delle etichette 3', 3, ma che consente di leggere il contenuto dei dati in essa o in esse memorizzato mediante un corrispondente lettore RFID di prossimità che interagisce con il supporto di memorizzazione 41 quando posizionato nei suoi pressi.
[0070] Il supporto di memorizzazione ha dimensioni molto contenute, ad esempio dell’ordine di pochi mm quadrati, ed è annidato nella struttura multistrato delle etichette 3' o 3, ad esempio in un recesso ricavato in tale struttura multistrato.
[0071] In una forma alternativa di realizzazione, il supporto di memorizzazione è annidato in una striscia adesiva vincolata alla o alle etichette 3' o 3.
[0072] Nel supporto di memorizzazione 41 sono memorizzati gli stessi dati riportati sul documento 8.
[0073] È da notare però vi è un dato distinto rispetto a quelli memorizzati sul documento 8; questo dato è indicativo del fatto che l’associazione del supporto di memorizzazione 41 è in questo caso stata effettuato con un’etichetta 3' o 3 e non con il documento 8. In questo modo, alla lettura dei dati mediante il sistema RFID, è possibile avere conferma del fatto che il supporto di memorizzazione 41 è correttamente associato all’etichetta e non ad un altro tipo di elemento, come ad esempio il documento 8.
[0074] Vantaggiosamente, però tutti questi stessi dati, ed il codice 11 di identificazione sono memorizzati in forma criptata per aumentare ulteriormente la resistenza alla contraffazione o alla violazione dei dati associati alle etichette 3' o 3. [0075] Anche le etichette 3', 3 riportano un segno distintivo 15 identico a quello presente sul documento 8.
[0076] La prima e la seconda etichetta 3', 3 della coppia 10 sono sostanzialmente identiche e gemelle, ma singolarmente manipolabili. Una etichetta 3' è destinata ad essere associata all’opera d’arte 7, mentre l’etichetta gemella 3 è destinata ad essere associata al documento 8 o ad un Certificato di Autenticità già disponibile per quella data opera d’arte 7.
[0077] Nell’esempio di fig. 4 è mostrata una delle due etichette 3' applicata su una porzione 16 posteriore o retrostante dell’opera d’arte 7.
[0078] Preferibilmente, tale porzione 16 è il retro dell’opera d’arte 7 cioè una parte di tela retrostante il dipinto.
[0079] Ai fini della presente invenzione vale la pena rimarcare che con il termine «retro» o «parte retrostante» si vuole intendere una porzione non in vista dell’opera d’arte. Ecco quindi che nel caso di un’opera espressiva pittorica è preferibile che l’etichetta venga apposta sul retro dell’opera ma non sull’eventuale cornice poiché potenzialmente rimovibile. Nel caso invece in cui l’opera d’arte sia una scultura, la zona su cui apporre l’etichetta potrebbe essere la parte sottostante il basamento della scultura.
[0080] Le due etichette sono ovviamente intercambiabili; tuttavia, ai fini della presente descrizione diremo che la prima etichetta 3' è destinata ad essere applicata all’opera d’arte 7 mentre la seconda etichetta 3 è destinata ad essere applicata al documento 8 o, alternativamente, a detto Certificato di Autenticità 35 quando già disponibile.
[0081] Dalla precedente descrizione deriva in modo pressoché evidente che il documento 8 e le associate etichette 3', 3 della coppia 10 cooperano per attuare il metodo secondo l’invenzione e per conseguirne i vantaggi che andremo in seguito ad elencare.
[0082] Dapprima, però, per meglio comprendere tutti gli aspetti dell’invenzione, è bene illustrare in modo esaustivo le informazioni che possono essere raccolte mediante la diligente compilazione dei campi del documento 8, come mostrato in fig. 2.
CH 707 333 B1 [0083] In posizione centrale superiore è previsto uno spazio 14 per l’applicazione di una foto dell’opera d’arte 7 a cui il documento 8 è correlato.
[0084] Un primo campo 17 prevede l’inserimento scritto del nome dell’autore o artista.
[0085] Un secondo campo 18 è previsto per indicare il titolo dell’opera d’arte.
[0086] Un terzo campo 19 è previsto per indicare la tecnica di realizzazione dell’opera d’arte 7.
[0087] Un quarto campo 21 è previsto per raccogliere note e commenti specifici sull’opera d’arte 7.
[0088] Un quinto campo 22 è previsto per indicare le dimensioni geometriche dell’opera.
[0089] Un sesto campo 23 serve per la firma dell’autore.
[0090] Un settimo campo 24 viene utilizzato per annotare eventuali iscrizioni sul retro 16 dell’opera e comunque l’effettiva presenza della prima etichetta 3' applicata sul retro 16 dell’opera d’arte.
[0091] Un ottavo campo 25 riporta i dati del proprietario che possiede l’opera d’arte 7.
[0092] Sono previsti inoltre due campi o spazi 27 e 30 per consentire di apporre le firme del gallerista o di un ente certificatore nonché una terza firma di autenticazione ai fini di archivio.
[0093] Il documento 8 viene poi datato con indicazione del luogo in cui è avvenuta la compilazione dei dati. Sono previsti spazi 26 per il luogo e la data al di sotto di ciascuno dei campi 27 e 30.
[0094] Sul retro del documento 8 è previsto un ulteriore campo 28 con alcune righe disponibili per consentire di riportare eventuali informazioni relative ai passaggi di mano o di proprietà dell’opera d’arte.
[0095] È importante notare che tutte le informazioni raccolte mediate il documento 8 sono riportate ordinatamente nella banca dati 4 in corrispondenti campi della scheda 20.
[0096] Inoltre, nella scheda 20 è stata prevista l’assegnazione di almeno tre campi immagine per inserire un’immagine frontale dell’opera d’arte, l’immagine di un particolare e l’immagine del retro dell’opera con applicata la prima etichetta 3'.
[0097] Una vista schematica dei campi disponibili nella scheda 20 è riportata in fig. 5, Come si può apprezzare, la scheda prevede espressamente che vi sia un campo codice per memorizzare il codice d’identificazione univoco presente su ciascun documento 8 e sulle relative etichette 3', 3.
[0098] Gli altri campi consentono di registrare informazioni sullo stato dell’opera d’arte, sulla tipologia del certificato di autenticità disponibile, sul titolo dell’opera, sull’anno di realizzazione, sull’autore, sul proprietario e sulla data di ultima modifica.
[0099] Il comando 31 consente di accedere ad una successiva porzione della scheda in cui è possibile memorizzare ulteriori informazioni come le tre immagini del fronte del retro e di un particolare dell’opera d’arte; notizie sulle eventuali mostre in cui l’opera d’arte è stata esposta oppure notizie di stampa relative alla diffusione di altre opere dello stesso autore qualunque altro tipo di informazione utile ai fini della tracciabilità dell’opera.
[0100] Vantaggiosamente, nella scheda 20 sono anche previsti campi per memorizzare informazioni e connessioni a immagini video su eventi che hanno interessato l’esposizione di quella opera d’arte 7.
[0101] Il comando 32 è particolarmente importante poiché consente di confermare al programma applicativo del sistema di gestione della banca dati 4 che tutte le informazioni registrate sono corrette e complete.
[0102] Una selezione di questo comando consente di bloccare, congelare o comunque associare definitivamente le informazioni della scheda 20 con il codice identificativo 11 univoco del documento 8 e delle relative etichette 3' e 3.
[0103] Ciò significa che non è più possibile modificare alcuni campi fondamentali della scheda 20 e, in particolare le immagini relative al fronte ed al retro dell’opera d’arte che rimarranno indelebilmente associate al suddetto codice identificativo 11.
[0104] L’attuazione del metodo della presente invenzione è particolarmente semplice ed efficace.
[0105] Secondo quanto descritto in precedenza, occorre ovviamente disporre di un documento 8 e di una coppia di corrispondenti etichette 3' e 3 per ogni opera d’arte 7 di cui verificare l’autenticità ed iniziare un percorso di tracciamento e memorizzazione di dati ed informazioni relativi a tutti i possibili passaggi di proprietà.
[0106] Come detto, il documento 8 e le etichette 3', 3 sono emessi da un unico ente autorizzato e in grado di rispettare i requisiti di qualità di stampa filigranata e di inserimento degli ologrammi 13 anticontraffazione. Per questo motivo, la fonte di produzione dei vari documenti 8 e delle relative etichette 3', 3 dotati di identici codici di identificazione è univoca.
[0107] Questo materiale di partenza viene ceduto dalla Richiedente su licenza a galleristi e venditori e/o enti certificatori di provata esperienza, capacità e serietà che sono comunque registrati nella suddetta base di dati 4.
[0108] Ovviamente, la Richiedente può conferire una particolare licenza anche ad autori che vogliano utilizzare il sistema ed il metodo della presente invenzione per certificare solo le proprie opere.
CH 707 333 B1 [0109] L’ente gestore delle licenze ha quindi modo di conoscere e memorizzare in banca dati sia il quantitativo di documenti 8 e relative etichette 3', 3 ceduti in licenza e a disposizione di un dato gallerista o autore, sia la tipologia di codici che detti documenti 8 riportano. Ciò è ulteriore garanzia della controllata distribuzione di questi documenti 8 e delle relative etichette 3', 3.
[0110] Se l’opera d’arte possiede già un proprio Certificato di Autenticità 35, il documento 8 verrà utilizzato per raccogliere comunque tutte le informazioni ed i dati sensibili che riguardano quella data opera d’arte 7. Il documento 8 è normalmente più capiente di informazioni rispetto ad un normale Certificato di Autenticità 35 che richiede per legge essenzialmente una foto dell’opera, il titolo, il nome dell’autore, la sua firma ed una data.
[0111] In questo caso specifico il documento 8 si affianca e si aggiunge al Certificato di Autenticità 35 già disponibile che viene consegnato dal gallerista/venditore all’acquirente dell’opera.
[0112] Se invece l’opera d’arte 7 deve essere certificata per la prima volta come opera autentica, allora lo stesso documento 8 può essere utilizzato come certificato attestante l’autenticità dell’opera.
[0113] Infatti il documento 8 possiede tutte le caratteristiche per essere utilizzato come certificato di autenticità avendo uno spazio apposito 14 per alloggiare la foto dell’opera e campi sufficienti da 17 a 23 per registrare in forma scritta tutti i dati e le informazioni di quella data opera d’arte.
[0114] È da notare che i campi da 23 e 30 consentono di apporre la firma dell’autore, che è richiesta dalla legge per il certificato di autenticità, ma anche la firma del gallerista, oppure ancora quella aggiuntiva 27 di un ente certificatore che avvalora entrambe le suddette.
[0115] In accordo con il metodo della presente invenzione, quando l’opera d’arte 7 è già corredata dal proprio Certificato di Autenticità 35, la prima etichetta 3'viene applicata sul retro 16 dell’opera mentre la seconda etichetta 3 viene applicata al suddetto Certificato di Autenticità 35, come mostrato in fig. 3.
[0116] Quando invece l’opera d’arte 7 è sottoposta ad una prima certificazione di autenticità, la prima etichetta 3'viene sempre applicata sul retro 16 dell’opera mentre la seconda etichetta 3 viene applicata al documento 8.
[0117] Più in particolare, la seconda etichetta 3 viene applicata sul retro 29 del documento 8, dopo la compilazione del campo 28 relativo agli eventuali passaggi di proprietà dell’opera d’arte, come ben mostrato in figura 4.
[0118] Tuttavia, questa procedura è opzionale in quanto la prima etichetta 3' da sola, con il relativo codice univoco corrispondente a quello del documento 8, è già sufficiente per registrare correttamente i dati nella banca dati 4. La seconda etichetta rappresenta una sicurezza in più ed è particolarmente utile quando è disponibile un Certificato di Autenticazione 35 originale in modo tale che possa anch’esso essere valorizzato ai fini del tracciamento e dall’autenticazione dal sistema e dal metodo della presente invenzione.
[0119] A questo punto, il gallerista/venditore che dispone di un proprio accesso limitato alla base di dati 4, ha l’opportunità di caricare in banca dati, su una corrispondente scheda 20, tutti i dati e le informazioni sensibili relative a quella specifica opera d’arte.
[0120] È interesse del gallerista riportare con precisione e fedeltà tutte le informazioni pertinenti di quella specifica opera d’arte, pena un possibile danneggiamento della propria credibilità e notorietà.
[0121] È molto importante notare che i dati caricati nelle schede 20 della base di dati 4 prevedono non solo possibilità di inserire un’immagine frontale dell’opera d’arte, ma anche una immagine della porzione retrostante sulla quale è apposta la prima etichetta 3'.
[0122] In questo modo rimane anche una traccia ben visibile dell’etichetta 3', dell’intorno di essa con tutte le particolarità ed eventuali irregolarità del supporto su cui è applicata, come pure del codice su di essa riportato.
[0123] Anche questa immagine del retro dell’opera e della porzione 16 su cui è applicata la prima etichetta 3' fa parte, secondo la presente invenzione, dei dati essenziali ed obbligatori memorizzati nella base di dati 4.
[0124] Inoltre, come già riportato con riferimento all’esempio di realizzazione del sistema della presente invenzione, il programma applicativo della banca dati 4 che contiene le schede 20 prevede un apposito comando 32 di salvataggio dei dati che consente di bloccare e congelare le informazioni fondamentali relative ad una data opera d’arte una volta che si è sicuri della loro completezza. Una volta utilizzato questo comando non è più possibile per l’utente modificare tali informazioni e soprattutto non è più possibile dissociare le foto del fronte e del retro dell’opera d’arte dal codice d’identificazione univoco del relativo documento 8 ad essa assegnato.
[0125] L’invenzione risolve dunque il problema tecnico e consegue numerosi vantaggi il primo dei quali è dato sicuramente dal fatto che un’opera d’arte 7 trattata secondo il metodo della presente invenzione ed inserita nella base di dati del sistema dell’invenzione è facilmente riconoscibile come opera autentica e per essa è facilmente ricostruibile tutta la storiografia dei passaggi di mano o di proprietà.
[0126] Inoltre, i documenti 8 e le relative etichette 3', 3 consentono di attuare il metodo della presente invenzione con particolare semplicità operativa, senza aggravare particolarmente le operazioni normalmente svolte all’atto di una transazione di vendita da un gallerista ad un acquirente e fornendo una garanzia assoluta sulla tracciabilità futura dell’opera.
CH 707 333 B1
Claims (15)
- Rivendicazioni1. Sistema (1) per la tracciabilità e la autenticazione di opere d’arte (7), in cui sono previsti:- un certificato di autenticazione assegnato a ciascuna opera (7), e- una banca dati (4) per la registrazione di dati sensibili corrispondenti a detta ciascuna opera d’arte (7), accessibile agli operatori da un programma applicativo per il tracciamento e la verifica dei dati, caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente:- un documento (8), per ciascuna opera d’arte da tracciare, comprendente un primo supporto di memorizzazione (40) nel quale è memorizzato un codice identificativo (11) univoco in forma criptata, memorizzato inoltre in detta banca dati (4);- almeno una prima etichetta (3'), comprendente un secondo supporto di memorizzazione (41) nel quale è memorizzato il medesimo codice identificativo (11) in forma criptata, applicata sul retro dell’opera d’arte (7) da tracciare.
- 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda etichetta (3), a sua volta munita del medesimo codice identificativo (11), associata a detto documento (8) o a detto certificato di autenticazione (35).
- 3. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui almeno un’immagine fotografica della porzione del retro (16) dell’opera d’arte (7) comprendente detta prima etichetta (3') e detto codice identificativo (11) è memorizzata su detti supporti di memorizzazione (40, 41) e in detta banca dati (4).
- 4. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detto documento (8) è un documento cartaceo ottenuto da carta filigranata o da materiale sintetico plastico e con inserti (13) con ologrammi anticontraffazione.
- 5. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detta seconda etichetta (3) è adesiva ed è applicata su detto documento (8) o su detto certificato di autenticazione.
- 6. Sistema secondo la rivendicazione 2, in cui detta prima (3') e detta seconda etichetta (3) sono identiche ed hanno una struttura antirimozione o antieffrazione con detto supporto di memorizzazione (40, 41) annidato nella struttura.
- 7. Sistema secondo la rivendicazione 2, in cui detta prima (3') e detta seconda etichetta (3) sono realizzate unitamente a detto documento (8) incorporando in esse detto codice identificativo (11) univoco.
- 8. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui in detta banca dati (4) è prevista una scheda (20) per la memorizzazione di tutti i dati sensibili raccolti in detto documento (8) per ciascuna opera d’arte (7) e che detta scheda è rintracciabile e accessibile mediante detto codice identificativo (11) univoco.
- 9. Sistema secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il programma applicativo di gestione della banca dati (4) prevede un comando (32) di salvataggio dei dati congela l’associazione tra i dati sensibili relativi ad una data opera d’arte (7) impedendo di dissociare le immagini del fronte e del retro dell’opera d’arte dal codice d’identificazione (11) univoco del relativo documento (8) ad essa assegnato.
- 10. Sistema secondo la rivendicazione 8, in cui in una porzione di detta scheda (20) sono previsti campi per memorizzare dati e connessioni a immagini video relative all’esposizione dell’opera d’arte (7).
- 11. Metodo per la tracciabilità e l’autenticazione di opere d’arte (7), in cui sono previsti un certificato di autenticazione assegnato a ciascuna opera (7) e una banca dati (4) per la registrazione di dati sensibili corrispondenti a ciascuna opera d’arte (7), caratterizzato dal fatto di:- predisporre un documento (8) comprendente un primo supporto di memorizzazione (40) nel quale è memorizzato un codice identificativo (11) univoco in forma criptata da assegnare all’opera d’arte da tracciare ed almeno una etichetta (3') comprendente un secondo supporto di memorizzazione (41) nel quale è memorizzato il medesimo codice identificativo (11) in forma criptata;- raccogliere su detto documento (8) e su detto supporto di memorizzazione (40) dati sensibili relativi a detta opera d’arte da tracciare;- applicare detta almeno una etichetta (3') sul retro (16) dell’opera d’arte (7);- riportare e memorizzare in detta banca dati (4) detto codice identificativo (11) unitamente a detti dati sensibili relativi a quella data opera d’arte (7), per consentire l’accesso tramite programma applicativo di gestione della banca dati (4) agli operatori per il tracciamento e la verifica dei dati.
- 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto di prevedere l’impiego di una seconda etichetta (3) applicata sul retro (29) di detto documento (8) o su detto certificato di autenticazione (35).
- 13. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui tra detti dati sensibili memorizzati in banca dati (4) vi è almeno un’immagine fotografica della porzione del retro dell’opera d’arte (7) su cui è applicata detta prima etichetta (3).
- 14. Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che in detta banca dati (4) è prevista una scheda (20) per la memorizzazione di tutti i dati e i dati sensibili raccolti in detto documento (8) per ciascuna opera d’arte (7) e che detta scheda è rintracciabile e accessibile mediante detto codice identificativo (11) univoco.
- 15. Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il programma applicativo di gestione della banca dati (4) prevede un comando (32) di salvataggio dei dati che consente di fissare definitivamente i dati sensibili relativiCH 707 333 B1 ad una data opera d’arte (7) impedendo di dissociare le immagini del fronte e del retro dell’opera d’arte dal codice d’identificazione (11) univoco del relativo documento (8) ad essa assegnato.CH 707 333 B1CH 707 333 B1-O toCOCM ρ>CMCO • -j ·1111/ /oΓ**”CT)CO i co1 CMNCO0-1CMCMCMCH 707 333 B1CH 707 333 B1 ’xCOWi s*SSl<oI·CQCH 707 333 B1OCMC'QSÄ aO a;
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