CH671699A5 - Device connecting tube to syringe bottle coupler - Google Patents

Description

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RIVENDICAZIONE Dispositivo per il collegamento di un tubicino ad un apparecchio atto ad accoppiare una siringa ad un flacone contenente un farmaco, comprendente un corpo sagomato (1) delimitante una cavità aperta ad una prima estremità ove è prevista una appendice (4) per il collegamento ad un tubicino di scarico (7) ed aperta anche ad una seconda estremità ove è fissato un tappo elastico (5) di chiusura della cavità, in corrispondenza di tale tappo (5) il corpo sagomato essendo delimitato da una parete (2) la cui forma e dimensione in un piano perpendicolare all'asse longitudinale del corpo sagomato sono uguali a quelle del collare sporgente dalla testa del flacone contenente il farmaco, caratterizzato dal fatto che tale parete (2) ha lunghezza maggiore dello spessore di detto collare del flacone, definendo una superficie cilindrica allungata nella quale è ricavata una rientranza anulare continua (3) avente profilo e posizionamento tale da permettere l'inserimento e l'aggancio in essa dei denti (11) sporgenti dalle appendici flessibli (10) dell'apparecchio al quale il dispositivo è destinato ad essere agganciato.

DESCRIZIONE

Nella domanda di brevetto italiana n. 21 875 A/85 è descritto un dispositivo atto a vincolare, in condizioni di sicurezza, una estremità di un tubicino di erogazione di un farmaco ad un apparecchio per il collegamento di una siringa ad un flacone contenente il farmaco.

Un tale dispositivo ha la sua estremità libera, cioè quella che è destinata ad essere agganciata all'apparecchio sopra menzionato, che ha sostanzialmente la forma di un corpo sagomato come l'imboccatura di un usuale flacone del tipo utilizzato per contenere un farmaco, da tale corpo sagomato sporgendo tre o più alette longitudinali a profilo esterno longitudinale piano uniforme aventi la funzione di assicurare un inserimento assiale della citata estremità libera del dispositivo ed un suo alloggiamento con assetto stabile entro la sede dell'apparecchio sul quale è montata la siringa contenente il farmaco.

Come è detto nella domanda di brevetto sopra menzionata, l'apparecchio accoppiabile alla siringa è provvisto di tre o più appendici flessibli portanti ciascuna un dente che, quando l'estremità libera del dispositivo cui si fa qui riferimento viene fatta penetrare nella apposita sede dell'apparecchio stesso, si agganciano sotto il bordo libero sagomato del dispositivo: un tale apparecchio è descritto nel brevetto statunitense n. 4 576 211.

Si è rilevato che la presenza delle alette longitudinali sporgenti dal corpo sagomato del dispositivo (ed il cui bordo periferico longitudinale radialmente più esterno è uniforme) può causare dei problemi di aggancio se tali alette longitudinali vengono a trovarsi disposte di fronte ai denti delle appendici flessibili dell'apparecchio: se il dispositivo non viene posizionato in modo tale che le sue alette lascino liberi i denti delle appendici flessibili dell'apparecchio, il dispositivo non può venire agganciato all'apparecchio stesso, con la possibilità che l'utilizzatore non si accorga dell'inconveniente, con la conseguenza veramente pericolosa (si ricordi che molti farmaci sono estremamente tossici) che il dispositivo può staccarsi dal relativo apparecchio nella fase di erogazione del fàrmaco.

Scopo principale del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo del tipo citato, il quale possa essere facilmente inserito entro la apposita sede dell'apparecchio citato, mantenendo sempre un assetto longitudinale durante l'inserimento, rimanendo saldamente trattenuto in tale sede senza potere subire oscillazioni di ampiezza apprezzabile e venendo in ogni caso sicuramente agganciato dai denti sporgenti dalle appendici flessibili dell'apparecchio, non appena il dispositivo è fatto penetrare nella sede dell'apparecchio stesso.

Un tale dispositivo comprende un corpo sagomato delimitante una cavità aperta ad una prima estremità ove è prevista una appendice per il collegamento ad un tubicino di scarico ed aperta anche ad una seconda estremià ove è fissato un tappo elastico di chiusura della cavità, in corrispondenza di tale tappo il corpo sagomato essendo delimitato da una parete la cui forma e dimensione in un piano perpendicolare all'asse longitudinale del corpo sagomato sono uguali a quelle del collare sporgente dalla testa del flacone contenente il farmaco, caratterizzato dal fatto che tale parete ha lunghezza maggiore dello spessore di detto collare del flacone, definendo una superficie cilindrica allungata nella quale è ricavata una rientranza anulare continua avente profilo e posizionamento tale da permettere l'inserimento e l'aggancio in essa dei denti sporgenti dalle appendici flessibili dell'apparecchio al quale il dispositivo è destinato ad essere agganciato.

Al fine di rendere più chiara la comprensione della struttura e delle caratteristiche del dispositivo, ne verrà ora descritta una preferita realizzazione data con riferimento all'unito disegno in cui:

Fig. 1 è una vista prospettica del dispositivo di cui

Fig. 2 è una sezione assiale in scala ingrandita

Il dispositivo rappresentato nel disegno comprende un corpo sagomato 1 che è delimitato lateralmente da una parete cilindrica sulla cui superficie esterna è ricavata una rientranza anulare 3: all'interno e lungo l'asse della parete cilindrica 2 si estende una appendice 4 delimitante una cavità che è aperta all'estremità superiore (considerando il disegno), mentre all'altra estremità è chiusa da un tappo elastico 5 (di gomma o di materiale equivalente) trattenuto saldamente premuto sull'estremità libera dell'appendice 4 da un dischetto rigido di ritenuta 6 vinvolato alla parete cilindrica 2.

In modo di per se noto, sull'estremità libera e sporgente dell'appendice cava 4 può venire montata una estremità di un tubicino flessibile 7 (una cui porzione è stata rappresentata tratteggiata in Figura 2) alla cui altra estremità può essere montate un ago epicranico per effettuare nella vena di un paziente una trasfusione di un farmaco che viene iniettato nella cavità dell'appendice 4 da un ago 8 (tratteggiato in Figura 2) montato su di una siringa (non rappresentata).

L'ago 8 fa parte di un apparecchio quale quello che è illustrato nel brevetto statunitense n. 4 576 211: nella parte inferiore della Figura 2 è stata rappresentata tratteggiata quella porzione di estremità di un siffatto apparecchio ove è prevista una sede atta ad alloggiare e trattenere il dispositivo secondo il presente trovato.

Brevemente, è sufficiente ricordare che tale sede è definita da una parete tubolare cilindrica 9 entro la quale si estendono delle appendici flessibili 10 da ciascuna delle quali sporge, verso l'interno, un dente 11.

Al centro della sede definita dall'apparecchio sporge un tampone di gomma o simile 12 che, quando il dispositivo qui rivendicato è bloccato nella sede menzionata, nel modo schematizzato in Figura 2, è tenuto fortemente premuto contro il tappo elastico 5.

Il funzionamento dell'apparecchio portante l'ago 8 al quale il dispositivo può essere accoppiato non viene qui descritto, appunto perchè già chiaramente illustrato nel citato brevetto statunitense n. 4 576 211.

Caratteristica fondamentale del dispositivo secondo il presente trovato è che la parete cilindrica 2 ha sezione traversale uguale od analoga a quella del collare di un flacone destinato a contenere un farmaco; che tale parete cilindrica ha estensione assiale di lunghezza maggiore della profondità della sede di alloggiamento definita dalla parete cilindrica 9 e dalle appendici flessibili 10 dell'apparecchio, come si vede chiaramente dalla Figura 2; e che la rientranza anulare 3 è ricavata e sagomata in modo tale che, quando il dispositivo è accoppiato all'apparec5

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chio citato, in ogni caso i denti 11 delle appendici flessibili 10 si inseriscono sempre e si agganciano in tale rientranza anulare.

Ciò significa che, non appena il dispositivo è fatto penetrare all'interno della sede dell'apparecchio ed il tappo elastico 5 risulta premuto sul tampone 12 i denti 11 si inseriscono nella s rientranza anulare 3 agganciando sempre saldamente il dispositivo all'apparecchio menzionato.

Il fatto che la parete cilindrica 2 abbia estensione assiale così rilevante è pure essenziale, perchè in tal modo si ottiene un esteso appoggio della superficie esterna di tale parete cilindrica contro la adiacente superficie della sede dell'apparecchio: in tal modo il dispositivo viene a formare quasi un corpo rigido rispetto all'apparecchio, non potendo praticamente oscillare nella sede di alloggiamento dell'apparecchio stesso.

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1 foglio disegni