CH629096A5

CH629096A5 - Device for attaching and holding a removable dental prosthesis to an abutment tooth

Info

Publication number: CH629096A5
Application number: CH1111378A
Authority: CH
Inventors: Natalino Boesmi
Original assignee: Natalino Boesmi
Priority date: 1977-11-11
Filing date: 1978-10-27
Publication date: 1982-04-15
Also published as: IT1089491B; FR2408342B1; FR2408342A1; DE2848889A1; DE2848889C2

Description

L'invenzione riguarda un congegno di attacco e di ritegno ad un dente pilastro per protesi amovibili per odontoiatria, del tipo comprendente un pezzo rigidamente fissato ad una capsula di dente-pilastro, ed una parte accoppiata con incastro a scorrimento al detto pezzo.

Nella tecnica attuale, gli attacchi per protesi odontoiatriche hanno la sola funzione del collegamento rigido tra due pezzi, con eventuale dispositivo ritentivo basato su molle, sfere o tagli a fessura per creare una lamella che frizioni tra il maschio e la femmina. Tutti questi sistemi hanno il grosso inconveniente del frizionamento tra metallo e metallo o tra metalli diversi, per cui dopo breve tempo si ha una erosione meccanica con perdita della precisione e di conseguenza della possibilità ritentiva, ed una seconda erosione elettrolitica con la distruzione in special modo delle molle, con la conseguenza di una irrimediabile limitazione delle possibilità di funzionamento. Sono noti altri tipi di congegno, ai quali si è voluto dare una possibilità di movimento, sono ritenzioni oscillanti con questa sola funzione e con gli stessi inconvenienti sopracitati. Quando l'attacco è con ritenzione, è necessario un ingombro per la ritenzione (sfera con molla) per cui la eventuale cerniera va allontanata, con minore funzionalità. Scopo dell'invenzione è realizzare un attacco che eviti gli inconvenienti suddetti di erosione e di ingombro, che sia strutturalmente compatto, e con elemento elastico, evitando così erosioni meccaniche, e con un minimo ingombro offra funzioni molteplici.

Secondo l'invenzione, detta parte presenta un profilo a T destinato ad essere accolto in un corrispondente profilo complementare a C del pezzo rigidamente fissato al dente; inoltre nella parte mobile è previsto un tassello elastico che 5 sporge nei canali fiancheggianti l'anima del profilo a T e che è atto ad essere accolto in depressioni corrispondenti nei bordi affacciati del detto profilo complementare a C, ove esercita un effetto di ritegno.

Il disegno mostra una pratica esemplificazione non limitativa dell'invenzione. Nel disegno: la fig. 1 mostra una vista in pianta di un'arcata dentaria con una rispettivamente due protesi comprendenti un attacco secondo l'invenzione; le u figg. 2 e 3 mostrano l'attacco con la parte movibile allontanata e rispettivamente accoppiata; le figg. 4 e 5 mostrano prospetticamente le parti componenti dell'attacco, in due viste differenti; le figg. 6, 7, 8 e 9 mostrano sezioni trasversali locali secon-20 do VI-VI, VII-VII, VIII-VIII e IX-IX della fig. 3; la fig. 10 mostra un particolare ingrandito in sezione di uno dei pezzi.

Nel disegno annesso, con 1 viene indicata la capsula di un dente pilastro, a cui viene stabilmente saldato od in cui 25 è per fusione incorporato parzialmente un pezzo 3 fisso dell'attacco; il dente pilastro 1 può essere preposto al collegamento di una protesi a mensola oscillante come quella 5. Il pezzo 3 è sviluppato con una sede laterale a coda di rondine e più precisamente con sezione a T, con una parte espan-30 sa 3A e terminante con un profilo 3B arcuato, e con una cavità longitudinale più stretta ed intermedia definita da due bordi 3C affacciati fra loro. Questi bordi 3C in una posizione intermedia presentano allargamenti 3E, vantaggiosamente sviluppati ad arco di circonferenza.

35 La protesi amovibile come quella 5 presenta una barra 7 incorporata nella resina della protesi e terminante con due alette a forcella 9 che servono per l'impegno in modo articolato ad una parte 10 destinata a sua volta all'accoppiamento con la parte fissa 3; la parte 10 presenta un'aletta 12 40 con foro 12A, nel quale viene inserito un perno 14, che è anche accolto ed avvitato in fori 9A predisposti nelle alette 9. La parte 10 tipicamente comprende una parte a piastra 16, da cui si sviluppa un profilo di guida a T con un'anima 18 ed una parte a traversa 20. La parte 20, la parte 18 e la par-45 te 16 sono attraversate da un foro 22, che termina nella parte 16 e che nella parte 20 presenta una filettatura 22A. Nel foro 22, 22A può essere inserito un tassello elastico cilindrico 24 (alleggerito eventualmente), suscettibile di essere compresso assialmente da un tappo a vite 26 impegnato nel-50 la parte filettata 22A e registrabile in essa per variare la compressione del tassello 24; questo tassello può essere tubolare cioè avere una cavità centrale. Si noti che il foro 22 ha un diametro che è maggiore della larghezza della parte 18 costituente l'anima della sezione a T; pertanto il tassello 55 24 sporge nei canali laterali definiti fra le parti 16 e 20, il fondo dei quali è definito dalla parte ad anima 18. La parte 18, 20 è suscettibile di essere inserita nella sede di guida 3A, 3C formata nel pezzo 3 solidale alla capsula 1 del dente pilastro; l'inserimento è reso possibile da un profilo ad invito 60 3F all'estremità dei bordi 3C affacciati del pezzo 3, per cui le parti del tassello elastico 24 sporgenti nei canali formati dal pezzo 16, 18, 20 sono compresse dai bordi 3C e trovano quindi sede nelle espansioni 3E formate dai detti bordi 3C; il profilo terminale 20A della parte 20 trova appoggio e bat-65 tuta contro il fondo sagomato 3B della parte espansa 3A della sede di scorrimento nel pezzo 3. L'espansione del tassello 24 nelle incavature cioè negli allargamenti 3E assicura un effetto di ritegno della protesi mobile alla parte fissa 3,

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con posibilità di svincolo solo in conseguenza di un certo sforzo per vincere la resistenza elastica dovuta al tassello 24, il quale deve spostarsi dalle incavature 3E nell'interspazio fra i bordi 3C. La resistenza elastica offerta dal tassello 24 può essere regolata a piacere dall'utente avvitando più o meno il tappo od otturatore a vite 26 dopo l'allontanamento della protesi mobile 5 dal cavo orale.

Questo sistema di ritegno elastico con gomma od altra resina elastica raggiunge notevoli vantaggi. In primo luogo esso risulta di minimo ingombro e di notevole solidità, per cui è possibile rinunciare alla presenza di pezzi intermedi o comunque di parti ingombranti, consentendo di risolvere problemi altrimenti di difficile soluzione con le protesi tradizionali. Il mezzo elastico rappresentato dal tassello in gomma od altra resina è resistente alle sostanze aggressive cui è assoggettata la protesi, ed è particolarmente semplice la sostituzione di esso, quando ciò sia necessario pur con la notevole resistenza del materiale agli agenti corrosivi. Il sistema di ritegno è regolabile facilmente a vite quando si sia allontanata la protesi mobile.

Quando la protesi mobile non richieda di essere articolata 5 ad un perno, come quello 14, si può eliminare il perno 14 stesso e bloccare la protesi direttamente sull'orecchietta 12 e sul foro 12A nonché contro la parte 16.

La detta parte 16 può presentare un attacco rigido laterale, rappresentato da un prolungamento 30, che può essere io eliminato quando esso non serve; il prolungamento 30 può essere usato quando si debba ancorare alla protesi mobile anche una placca 32 od un ponte od altro componente di una protesi da combinare alla protesi mobile nella parte rigidamente accoppiabile alla capsula 1 del dente pilastro, in-15 dipendentemente dall'eventuale mensola articolata 5. L'orecchietta 30 presenta un foro filettato che serve per il collegamento della placca mediante vite.

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2 fogli disegni

Claims

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1. Congegno di attacco e di ritegno ad un dente pilastro per protesi amovibili per odontoiatria, comprendente un pezzo (3) rigidamente fissato ad una capsula di dente-pilastro (1), ed una parte (10) accoppiata con incastro a scorrimento al detto pezzo, caratterizzato dal fatto che detta parte (10) presenta un profilo a T (20) destinato ad essere accolto in un corrispondente profilo complementare a C del pezzo rigidamente fissato al dente, e che nella parte mobile è previsto un tassello elastico (24) che sporge nei canali fiancheg-gianti l'anima del profilo a T e che è atto ad essere accolto in depressioni (3E) corrispondenti nei bordi affacciati del detto profilo complementare a C, ove esso esercita un effetto di ritegno.

2. Congegno come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il tassello elastico (24) è accolto in una sede — in parte interferente con detti canali — ricavata nel profilo a T e nella parte mobile, con otturatore a vite atto a regolare la compressione assiale del tassello elastico.

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RIVENDICAZIONI

3. Congegno come da rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il tassello elastico è cilindrico.

4. Congegno come da rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi dell'incastro a T presentano una battuta (3B) nella posizione di ritegno, in specie avente un profilo semicircolare.

5. Congegno come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la parte mobile presenta un'orecchietta forata (12), che serve per l'articolazione di una protesi a mensola oscillante, o per l'ancoraggio di una protesi ad attacco rigido diretto.

6. Congegno come da rivendicazioni 1 e 5, caratterizzato dal fatto che la parte mobile presenta un attacco rigido laterale (30) ad aletta, per la congiunzione di una barra o placca.

7. Congegno come da rivendicazioni 1, 5 e 6, caratterizzato dal fatto che l'attacco laterale ad aletta presenta un foro filettato per il collegamento a vite della placca.