ITVR20130274A1 - Trasmissione per bicicletta - Google Patents

Trasmissione per bicicletta

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ITVR20130274A1
ITVR20130274A1 IT000274A ITVR20130274A ITVR20130274A1 IT VR20130274 A1 ITVR20130274 A1 IT VR20130274A1 IT 000274 A IT000274 A IT 000274A IT VR20130274 A ITVR20130274 A IT VR20130274A IT VR20130274 A1 ITVR20130274 A1 IT VR20130274A1
Authority
IT
Italy
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transmission
configuration
shaft
user
recognition device
Prior art date
Application number
IT000274A
Other languages
English (en)
Inventor
Fabrizio Storti
Original Assignee
Siral S R L
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62MRIDER PROPULSION OF WHEELED VEHICLES OR SLEDGES; POWERED PROPULSION OF SLEDGES OR SINGLE-TRACK CYCLES; TRANSMISSIONS SPECIALLY ADAPTED FOR SUCH VEHICLES
    • B62M11/00Transmissions characterised by the use of interengaging toothed wheels or frictionally-engaging wheels
    • B62M11/04Transmissions characterised by the use of interengaging toothed wheels or frictionally-engaging wheels of changeable ratio
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62HCYCLE STANDS; SUPPORTS OR HOLDERS FOR PARKING OR STORING CYCLES; APPLIANCES PREVENTING OR INDICATING UNAUTHORIZED USE OR THEFT OF CYCLES; LOCKS INTEGRAL WITH CYCLES; DEVICES FOR LEARNING TO RIDE CYCLES
    • B62H5/00Appliances preventing or indicating unauthorised use or theft of cycles; Locks integral with cycles
    • B62H5/08Appliances preventing or indicating unauthorised use or theft of cycles; Locks integral with cycles preventing the drive
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62HCYCLE STANDS; SUPPORTS OR HOLDERS FOR PARKING OR STORING CYCLES; APPLIANCES PREVENTING OR INDICATING UNAUTHORIZED USE OR THEFT OF CYCLES; LOCKS INTEGRAL WITH CYCLES; DEVICES FOR LEARNING TO RIDE CYCLES
    • B62H5/00Appliances preventing or indicating unauthorised use or theft of cycles; Locks integral with cycles
    • B62H5/14Appliances preventing or indicating unauthorised use or theft of cycles; Locks integral with cycles preventing wheel rotation
    • B62H5/148Appliances preventing or indicating unauthorised use or theft of cycles; Locks integral with cycles preventing wheel rotation acting on the hub

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Transportation (AREA)
  • Steering Devices For Bicycles And Motorcycles (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Trasmissione per bicicletta”
A nome: SIRAL S.R.L.
LOCALITA’ FORNACE 13
36076 RECOARO TERME VI
Mandatari: Ing. Marco LISSANDRINI, Albo iscr. nr.1068 BM
* ;La presente invenzione ha per oggetto una trasmissione per bicicletta. In particolare, la presente invenzione ha per oggetto una trasmissione per bicicletta con dispositivo di blocco della trasmissione (o antifurto) attivabile nel caso in cui la bicicletta debba essere parcheggiata fino ad un successivo utilizzo. ;Allo stato dell’arte, le biciclette sono generalmente dotate di una trasmissione in grado di cambiare il rapporto di trasmissione per permettere un utilizzo più confortevole ed efficiente del mezzo. ;E’ noto che la trasmissione per bicicletta permette di cambiare il rapporto di trasmissione e mantiene inserito quello prescelto fino a quando non viene nuovamente cambiato dall’utilizzatore. ;La bicicletta nota si presenta sempre in uno stato pronto all’utilizzo, poichè il rapporto di trasmissione è sempre inserito e la trasmissione è attivabile mediante la pedaliera. ;Durante l’impiego della bicicletta per il proprietario e/o utilizzatore della bicicletta può sollevarsi il problema di parcheggiarla tra una fase di utilizzo della bicicletta ed una successiva. Infatti, l’utilizzatore può avere la necessità di parcheggiare la bicicletta in un luogo aperto, pubblico o comunque fuori dall’ambito territoriale di sua proprietà. ;Allo stato dell’arte, le trasmissioni note non consentono di venire incontro all’esigenza di parcheggiarla in sicurezza per un certo tempo. Pertanto esistono dei sistemi di blocco noti sviluppati col tentativo di sopperire a tale esigenza. ;Allo stato dell’arte, i sistemi di blocco per il parcheggio temporaneo o prolungato di una bicicletta in un luogo aperto prevedono il vincolo della bicicletta stessa in una zona dove è consentito il parcheggio libero di mezzi a due ruote opporre è predisposta al deposito temporaneo di velocipedi quali appunto biciclette, biciclette elettriche, piccoli ciclomotori e simili. ;A tal proposito è noto vincolare reversibilmente la bicicletta direttamente per il telaio o per una parte strutturale della stessa ad un sistema di parcheggio predisposto oppure a qualunque struttura tubolare fissa, per esempio a terra. ;Il sistema di blocco summenzionato, e sicuramente tra i più utilizzati, consiste nel vincolo della bicicletta a tale struttura tubolare fissa mediante la chiusura di uno spezzone di catena metallica con un lucchetto. ;La catena è chiusa in modo tale da avvolgere una parte del telaio della bicicletta ed una parte della struttura tubolare in modo tale che non sia più possibile rimuovere la bicicletta, durante un tentativo di furto della stessa, se non sezionando una parte del telaio e/o della struttura tubolare per sfilare la catena chiusa dal lucchetto. ;Secondo la tecnica nota, esistono anche dei sistemi di blocco di almeno una delle ruote della bicicletta installati generalmente in un determinato punto del telaio. Questi mezzi di blocco sono spesso meno efficaci e più facilmente raggirabili in caso di tentativo di furto, pertanto sono usualmente utilizzati in abbinamento ad un altro sistema di blocco come quello summenzionato al fine di rafforzare la protezione della bicicletta temporaneamente incustodita. ;Secondo la tecnica nota, le trasmissioni per bicicletta e i sistemi di blocco sono soggetti ad alcuni inconvenienti che ne limitano l’impiego in termini di efficacia, sicurezza e praticità. ;Nel caso delle trasmissioni per bicicletta, non sono previsti sistemi antifurto. ;Nel caso del sistema di blocco che comprende una catena metallica ed un lucchetto di chiusura, sia la catena che il lucchetto possono essere forzati. Con riferimento alla catena ed al lucchetto di chiusura, un prodotto di scarsa qualità è sinonimo di un basso livello di sicurezza del parcheggio della bicicletta, rendendo più facile un eventuale furto. ;Talvolta, anche in presenza di una catena robusta e con misure di maglia importanti e/o di un lucchetto con anello di chiusura temprato non è sempre garantita la sicurezza del rimessaggio della bicicletta. ;In questo ambito, il compito tecnico della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una trasmissione per bicicletta esente dagli inconvenienti sopra citati. ;In particolare è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una trasmissione per bicicletta che permetta di realizzare un blocco temporaneo e reversibile della trasmissione della bicicletta in concomitanza di un parcheggio della stessa fino ad un successivo riutilizzo. ;E’ altresì scopo dell’invenzione mettere a disposizione una trasmissione per bicicletta che consenta un semplice ed efficace utilizzo della stessa in termini di energia spesa per compiere un determinato tragitto e in termini di bloccaggio della stessa trasmissione in caso di rimessaggio della bicicletta. ;Inoltre, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una bicicletta che presenta un sistema di blocco che permetta all’utilizzatore una rapidità di esecuzione tale da poter essere ripetuto più volte nell’arco di una giornata o comunque per tutte le fasi d’impiego più o meno ravvicinate della bicicletta senza che l’utente debba intervenire in modo manuale/meccanico su tale sistema di blocco. ;Questi ed altri scopi sono sostanzialmente raggiunti da una trasmissione per bicicletta ed una bicicletta secondo quanto descritto in una o più delle unite rivendicazioni. ;Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell’invenzione. ;Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente chiari dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita e non esclusiva di una trasmissione per bicicletta secondo la presente invenzione. ;Tale descrizione è fornita con riferimento alle unite figure, anch’esse aventi scopo puramente esemplificativo e pertanto non limitativo, in cui: - la figura 1 è una vista prospettica schematica della trasmissione in accordo con una soluzione realizzativa secondo la presente invenzione; - la figura 1A è una diversa vista prospettica schematica della trasmissione di figura 1; ;- la figura 2 è una vista prospettica schematica della trasmissione di figura 1 con alcune parti non illustrate per renderne visibili altre; ;- la figura 2A è una vista in pianta schematica della trasmissione di figura 2 con alcune parti non illustrate per renderne visibili altre; ;- la figura 3 è una vista schematica in sezione di una condizione operativa di funzionamento del dispositivo di cambio di velocità di figura 1; ;- la figura 4 è una vista schematica in sezione di una diversa condizione operativa di funzionamento del dispositivo di cambio di velocità di figura 1. Nella figure annesse è stato complessivamente illustrata una trasmissione per biciclette in accordo con più forme realizzative in accordo con il concetto inventivo della presente invenzione. ;La trasmissione per bicicletta, che per brevità verrà di seguito chiamata trasmissione, nelle figure annesse è indicata complessivamente con il numero di riferimento 1. ;Secondo la forma realizzativa preferita della presente invenzione, illustrata nelle figure annesse, la trasmissione 1 comprende un albero motore 10, un albero intermedio 20 ed un albero utilizzatore 30. ;L’albero motore 10 presenta almeno una propria estremità 11 adatta ad operare come ingresso per mettere in movimento l’albero motore 10 ad opera di una coppia di forze esterne, cioè di forze trasmesse/attive tra/da elementi che possono non essere direttamente compresi nella trasmissione 1 secondo una forma realizzativa preferita dell’invenzione. A titolo di esempio, l’albero motore 10 può presentare due estremità d’ingresso 11 alle quali possono essere fissate delle pedivelle 100 da bicicletta (si veda la figura 1). ;In riferimento di nuovo alla forma realizzativa preferita dell’invenzione, l’albero motore 10 presenta un pignone 12, cioè una ruota dentata, calettata sull’albero motore 10. Il pignone 12 è rigidamente collegato all’albero motore 10 in modo da trasmettere una coppia di forze tra albero 10 e pignone 12 durante il funzionamento della trasmissione 1. ;L’albero motore 10 ruota intorno ad un proprio asse di rotazione “X”. ;L’albero intermedio 20 della trasmissione 1 presenta un proprio asse di rotazione “Y” disposto parallelamente all’asse di rotazione “X” dell’albero motore 10. Secondo l’esempio illustrato in figura 1 l’asse di rotazione Y è distanziato dall’asse di rotazione X. ;In una forma realizzativa alternativa non illustrata nelle allegate figure, l’asse di rotazione “Y” dell’albero intermedio 20 potrebbe non essere parallelo rispetto all’asse di rotazione “X” dell’albero motore 10. In particolare, l’asse di rotazione “Y” dell’albero intermedio 20 potrebbe essere montato trasversalmente o perpendicolarmente rispetto all’asse di rotazione “X” dell’albero motore 10 e accoppiato a quest’ultimo tramite adeguate coppie di ingranaggi (ad esempio coppie coniche). ;Preferibilmente, l’albero intermedio 20 comprende una pluralità di primi organi di trasmissione 200, in particolare una serie di ruote dentate 21 disposte secondo una sequenza ordinata o mista lungo l’asse “Y” dell’albero intermedio 20 stesso. ;Preferibilmente, secondo una possibile forma di realizzazione per esempio illustrata nelle figure annesse, le ruote dentate 21 sono calettate sull’albero intermedio 20 in modo tale da essere costantemente girevoli in modo solidale con l’albero intermedio 20 stesso. A titolo di esempio, l’albero intermedio 20 può presentare lungo la propria superficie esterna delle scanalature longitudinali che permettono di infilare assialmente le ruote dentate 21 durante l’assemblaggio e di trasmettere una coppia di forze tra albero 20 e ruote dentate 21 durante il funzionamento della trasmissione 1. ;In particolare, la sequenza delle ruote dentate 21 può essere ordinata lungo l’asse Y in modo crescente oppure decrescente oppure in modo misto in termini di dimensioni e/o numero di denti di ciascuna ruota dentata 21. ;Preferibilmente, l’albero intermedio 20 in corrispondenza di una estremità 22 comprende un pignone 23 calettato sull’albero 20 ed avente caratteristiche dimensionali e meccaniche che possono essere diverse dalla pluralità di ruote dentate 21 ad esso adiacenti. Secondo una forma di realizzazione per esempio illustrata in particolare nelle figure 1-1A, la sequenza delle ruote dentate 21 può essere ordinata lungo l’asse Y in modo crescente oppure decrescente oppure misto in termini di dimensioni e/o numero di denti di ciascuna ruota dentata 21 a partire dal pignone 23. In particolare, il pignone 23 dell’albero intermedio 20 è adatto ad ingranare con il pignone 12 dell’albero motore 10. ;In altre parole, le ruote dentate 21 disposte lungo l’asse Y possono presentare dimensioni (in particolare come diametro) tra loro diverse indipendentemente dall’ordine consequenziale in cui sono disposte. ;L’ingranamento del pignone 12 dell’albero motore 10 con il pignone 23 dell’albero intermedio 20 permette di trascinare in movimento l’albero intermedio 20, quando l’albero motore 10 è azionato per esempio da forze esterne agenti sulle pedivelle 100 da bicicletta (per esempio la forza impressa dall’utilizzatore sui pedali). ;Secondo la presente forma realizzativa, l’albero utilizzatore 30 presenta un proprio asse di rotazione “Z”. Preferibilmente, tale asse “Z” è disposto parallelamente all’asse di rotazione “Y” dell’albero intermedio 20. Nella forma di realizzazione illustrata l’albero utilizzatore 30 risulta parallelo anche all’asse motore 10. Secondo l’esempio illustrato in figura 1 l’asse di rotazione Z è distanziato dall’asse di rotazione X e dall’asse di rotazione Y. ;In una forma realizzativa alternativa non illustrata nelle allegate figure, l’asse di rotazione “Z” dell’albero utilizzatore 30 potrebbe non essere parallelo rispetto all’asse di rotazione “X” dell’albero motore 10 e rispetto l’asse di rotazione “Y” dell’albero intermedio 20. In particolare, l’asse di rotazione “Z” dell’albero utilizzatore 30 potrebbe essere montato trasversalmente o perpendicolarmente rispetto all’asse di rotazione “X” dell’albero motore 10 e/o rispetto all’asse di rotazione “Y” dell’albero intermedio 20 e accoppiato a questi ultimi tramite adeguate coppie di ingranaggi (ad esempio coppie coniche). ;In altre parole, l’asse di rotazione “X”, l’asse di rotazione “Y” e l’asse di rotazione “Z” potrebbero essere tra loro inclinati nello spazio secondo angoli diversi e indipendenti tra loro. ;Preferibilmente, l’albero utilizzatore 30 presenta su di una propria estremità 31 un pignone 32 di uscita dalla trasmissione 1, come illustrato e visibile in figura 1A. ;Preferibilmente, il pignone di uscita 32 può essere una ruota dentata adatta ad ingranare con una catena 400 di trasmissione, in particolare una catena 400 di bicicletta diretta alla ruota motrice della bicicletta, come visibile sempre in figura 1A. ;L’albero utilizzatore 30 comprende una pluralità di secondi organi di trasmissione 300, in particolare una serie di ruote dentate 33 disposte secondo una sequenza ordinata lungo l’asse “Z” dell’albero 30 stesso. Preferibilmente, il numero di ruote dentate 33 della serie dell’albero utilizzatore 30 è uguale al numero di ruote dentate 21 della serie dell’albero intermedio 20. ;Il numero di rapporti di trasmissione realizzabili dalla trasmissione 1 è uguale al numero di ruote dentate 21, 33 delle rispettive serie dell’albero intermedio 20 e dell’albero utilizzatore 30. ;Preferibilmente, la sequenza di ruote dentate 33 è subordinata alla sequenza di ruote dentate 21 dell’albero intermedio 20, in particolare la sequenza ordinata di ruote dentate 33 è realizzata in modo decrescente oppure crescente in termini di dimensioni e/o numero di denti di ciascuna ruota dentata 33. ;In alternativa, la sequenza di ruote dentate 33 potrebbe non essere contro-sagomata alla sequenza di ruote dentate 21 e presentare una propria sagoma, ma almeno parte delle ruote dentate 33 sono ingranate con le ruote dentate 21. ;Ciascuna ruota dentata 33 dell’albero utilizzatore 30 è disposta assialmente in corrispondenza di una rispettiva ruota dentata 21 dell’albero intermedio 20 in modo tale che ingranando tra loro possano stabilire un prestabilito rapporto di trasmissione tra l’albero intermedio 20 e l’albero utilizzatore 30. Tale rapporto viene selettivamente inserito di volta in volta in una configurazione di funzionamento della trasmissione 1, come verrà descritto successivamente. ;Con riferimento alla figura 1, preferibilmente ciascuna ruota dentata 33 dell’albero utilizzatore 30 è liberamente rotante rispetto all’albero utilizzatore stesso in una configurazione non selezionata della ruota dentata 33. ;Inoltre, durante una configurazione di funzionamento della trasmissione 1 l’albero intermedio 20 e tutte le rispettive ruote dentate 21 sono girevoli in modo solidale tra loro, mentre solamente una ruota dentata 33 dell’albero utilizzatore 30 è trascinata in rotazione dalla rispettiva ruota dentata 21 dell’albero intermedio 20 e, nel caso in cui tale ruota dentata 33 sia stata innestata sull’albero 30, la ruota dentata 33 è girevolmente solidale con il rispettivo albero utilizzatore 30.. ;Preferibilmente, affinché venga stabilito un rapporto di trasmissione tra l’albero intermedio 20 e l’albero utilizzatore 30 la trasmissione meccanica realizzata da ciascuna coppia di ruote dentate 21, 33 è inseribile selettivamente per poter stabilire un collegamento reversibile e girevolmente solidale col rispettivo albero 20, 30. ;La trasmissione 1 comprende dei mezzi di azionamento 40 configurati in modo da definire una prima configurazione della trasmissione 1 in cui i mezzi di azionamento 40 realizzano un inserimento reversibile di una trasmissione meccanica summenzionata stabilendo un collegamento tra l’albero motore 10 e l’albero utilizzatore 30 ed una seconda configurazione della trasmissione 1 in cui i mezzi di azionamento 40 realizzano un disinserimento reversibile della trasmissione meccanica interrompendo un collegamento tra l’albero motore 10 e l’albero utilizzatore 30 (configurazione detta di folle della trasmissione 1 come verrà di seguito spiegato). ;In particolare, i mezzi di azionamento 40 nella prima configurazione della trasmissione 1 sono tali da porre selettivamente in rotazione solidale un primo organo di trasmissione 200 dell’albero intermedio 20 con un rispettivo secondo organo di trasmissione selezionato tra i secondi organi di trasmissione 300 dell’albero utilizzatore 30 per stabilire un determinato rapporto di trasmissione tra ingresso 11 ed uscita 32 dalla trasmissione 1. Viceversa, i mezzi di azionamento 40 nella seconda configurazione della trasmissione 1 sono tali da disinserire la rotazione solidale tra un primo organo di trasmissione 200 dell’albero intermedio 20 con un rispettivo secondo organo di trasmissione selezionato tra i secondi organi di trasmissione 300 dell’albero utilizzatore 30 interrompendo il collegamento tra albero motore 10 ed albero utilizzatore 30. ;Ulteriori dettagli in merito alla seconda configurazione summenzionata saranno forniti di seguito. ;Preferibilmente, i mezzi di azionamento 40 comprendono una parte strutturale applicata fra l’albero intermedio 20 e l’albero utilizzatore 30. I mezzi di azionamento possono comprendere un sistema d’innesto ad incastro reversibile il quale attraverso una forza esterna di rallentamento innesta un elemento di presa in una sede predisposta permettendo di collegare rigidamente la ruota dentata all’albero. ;Il sistema d’innesto ad incastro reversibile è configurato in modo tale che se la summenzionata forza di rallentamento non è attiva tra albero e ruota dentata, la ruota dentata normalmente è girevolmente libera rispetto all’albero. In altre parole la configurazione disattivata dell’elemento di presa è la condizione normale, a riposo, nella quale si trova il sistema d’innesto. ;A titolo di esempio, l’elemento di presa è fissato sulla ruota dentata ed è sagomato per innestarsi in una sede ricavata sull’albero: normalmente l’elemento di presa è mantenuto in uno stato disinserito mediante una forza di disinserimento di tipo elastico, preferibilmente mediante un elemento elastico (comunemente rappresentato da una molla). ;Qualora l’applicazione di una frenatura di un disco di rallentamento, operativamente collegato alla ruota dentata, rispetto alla ruota dentata sia tale da superare l’azione dell’elemento elastico, l’elemento di presa si sposta inserendosi nella sede predisposta sull’albero: in questa configurazione la ruota dentata e l’albero sono girevolmente solidali tra loro. L’azione dell’elemento elastico in assenza di frenatura del disco di innesto rispetto alla relativa ruota dentata permette di ripristinare la configurazione normalmente prevista secondo la quale albero e ruote dentate sono girevolmente disgiunti. ;A titolo di esempio, un sistema d’innesto ad incastro reversibile simile a quello sopra descritto è mostrato e descritto nel documento WO 03/104672 qui incorporato per riferimento nella parte che ne descrive la struttura ed il funzionamento. ;Una forma preferita dell’invenzione in cui i mezzi di azionamento 40 agiscono sull’albero utilizzatore 30 è illustrata nelle figura 3. ;In particolare, con riferimento alla figura 3, elementi di presa 41 si presentano vincolati rispettivamente ad ogni ruota dentata 33 dell’albero utilizzatore 30. L’albero utilizzatore 30 presenta in corrispondenza di ogni ruota dentata 33 una sede 43 sagomata in modo da ricevere almeno una porzione dell’elemento di presa 41 quando è prevista una configurazione innestata dell’elemento di presa 41 sull’albero utilizzatore 30. Almeno un elemento elastico 42 controlla il movimento dell’elemento di presa 41 da e verso la rispettiva sede 43 sagomata dell’albero utilizzatore 30. ;Preferibilmente, i mezzi di azionamento 40 comprendono inoltre un disco di rallentamento 45 operativamente connesso ad una rispettiva ruota dentata 33 di detto albero utilizzatore 30. Ciascun disco di rallentamento 45 è girevolmente mobile rispetto alla rispettiva ruota dentata 33 intorno all’albero utilizzatore 30 tra una prima posizione ed una seconda posizione. ;In particolare, ciascun disco di rallentamento 45 è configurato in modo da porre selettivamente in rotazione solidale la rispettiva ruota dentata 33 con detto albero utilizzatore 30 mediante la generazione di una transitoria differenza di velocità di rotazione tra la ruota dentata 33 selezionata e il relativo disco di rallentamento 45 in modo da portare quest’ultimo dalla prima posizione alla seconda posizione. Preferibilmente, l’elemento elastico 42 è configurato per mantenere il disco di rallentamento 45 nella prima posizione. ;In altre parole, ad ogni ruota dentata 33 dell’albero utilizzatore 30 è associato un rispettivo disco di rallentamento 45 preferibilmente fissato alla rispettiva ruota dentata 33 mediante viti e/o spine di centraggio o sistemi simili. ;I mezzi di azionamento 40 comprendono inoltre un tamburo 46 rotante attorno ad un asse “B”, preferibilmente parallelo all’asse di rotazione “Z” dell’albero utilizzatore 30. ;Preferibilmente, il tamburo 46 è di forma cilindrica e si estende lungo il proprio asse di rotazione “B” almeno per una lunghezza pari alla lunghezza della serie di ruote dentate 33 disposte sull’albero utilizzatore 30. ;Con riferimento alle figure 2 e 2A, il tamburo 46 presenta in corrispondenza di una propria estremità un elemento di movimentazione 46a fissato al tamburo ed adatto a porre in rotazione il tamburo 46 attorno al proprio asse “B”. ;Preferibilmente, il tamburo 46 comprende sulla propria superficie esterna una pluralità di organi rotanti 46b tali da interagire con dei rispettivi dischi di rallentamento 45 presenti sull’albero utilizzatore 30 per generare una forza d’attrito, ancora più preferibilmente una forza d’attrito di tipo volvente rotativa di schiacciamento. ;Preferibilmente, gli organi rotanti 46b sono costituite da tastatori alloggiati in cave 46c distribuite lungo la superficie esterna del tamburo 46 secondo un ordine prestabilito. ;Preferibilmente, i tastatori sono strutturalmente distinti dal tamburo 46 e vincolati meccanicamente sul tamburo 46. ;Preferibilmente, le cave 46c dei tastatori sono ricavate mediante lavorazione meccanica da un pezzo pieno di materiale e successivamente vincolato sul tamburo 46 mediante sistemi di fissaggio filettati. ;Secondo una diversa soluzione realizzativa del tamburo 46, le cave 46c dei tastatori sono ricavate sul tamburo 46 mediante lavorazione meccanica diretta sul corpo cilindrico pieno del tamburo 46. ;Preferibilmente, i tastatori sono cilindrici e girevolmente vincolati al tamburo 46 in modo da ruotare attorno ad un rispettivo asse di rotazione “T” parallelo all’asse di rotazione “Z” dell’albero utilizzatore 30 e quindi anche all’asse “B” del tamburo 46, secondo la presente forma realizzativa. Preferibilmente, gli assi di rotazione “T” dei tastatori sono posti ad una distanza radiale rispetto all’asse di rotazione “B” del tamburo 46 in modo tale che i tastatori sporgano dalla superficie esterna del tamburo 46 rotante di una misura in percentuale rispetto al proprio diametro. ;In una diversa soluzione realizzativa del tamburo 46, non illustrata e ricompresa nel concetto inventivo della presente invenzione, i tastatori possono essere solidali col corpo cilindrico del tamburo oppure realizzati di pezzo col tamburo. A titolo di esempio, tali tastatori possono essere delle sporgenze sagomate con forma di camma aventi degli smussi di raccordo in corrispondenza di una loro porzione di base e la superficie esterna del tamburo ed in corrispondenza di una loro porzione di testa (apice della camma) di tali tastatori. ;Preferibilmente, i tastatori sono angolarmente suddivisi in modo simmetrico attorno all’asse di rotazione “B” del tamburo 46. Ancora più preferibilmente i tastatori sono distanziati lungo l’asse di rotazione “B” secondo una distanza pari alla distanza reciproca delle ruote dentate 33 presenti sull’albero utilizzatore 30. ;In altri termini, i tastatori del tamburo 46 sono alloggiati su di esso in modo tale da risultare posizionati in corrispondenza delle ruote dentate 33. ;In particolare ciascun tastatore del tamburo 46 è posizionato in corrispondenza di un rispettivo disco di rallentamento 45. ;Preferibilmente, ciascun tastatore è disposto lungo una traiettoria elicoidale tale da avvolgere almeno parzialmente la superficie esterna del tamburo rotante 46 in direzione dell’asse “B” di rotazione del tamburo 46. Vantaggiosamente, il tamburo 46 presenta sulla propria superficie esterna almeno una regione libera “L” cioè senza tastatori, come indicata nell’illustrazione delle figure 2-2A. In altri termini, la disposizione dei tastatori lungo una traiettoria elicoidale è tale da non completare un angolo giro lungo lo sviluppo di tale traiettoria sulla superficie esterna del tamburo 46 in direzione dell’asse di rotazione “B”. ;Preferibilmente, tale regione libera “L” del tamburo 46 si estende in direzione dell’asse di rotazione “B” per una distanza almeno pari alla distanza compresa tra un primo disco di rallentamento 45d ed un ultimo disco di rallentamento 45e dell’albero utilizzatore 30, vale a dire che la regione libera “L” è un settore della superficie esterna del tamburo 46 con una forma in pianta di tipo rettangolare e nella quale non sono presenti tastatori. ;In altri termini, esiste una posizione angolare del tamburo 46 nella quale nessun tastatore del tamburo 46 interagisce con un rispettivo disco di rallentamento 45 presente sull’albero utilizzatore 30. Infatti, quanto la regione libera “L” è affacciata e posta in corrispondenza della pluralità di secondi organi di trasmissione 300 dell’albero utilizzatore 30 e dei rispettivi dischi di rallentamento 45, nessuna forza d’attrito volvente viene a crearsi sul disco di rallentamento 45 impedendo di fatto un eventuale inserimento di un rapporto di trasmissione. ;Tale posizione angolare del tamburo 46 corrisponde ad una configurazione detta di folle della trasmissione 1 (o seconda configurazione). ;In altre parole, in fase di realizzazione del tamburo 46, quest’ultimo viene ripartito in tante parti quanti sono i rapporti di trasmissione del cambio più una parte che va a definire la regione libera “L”. ;In una diversa soluzione realizzativa del tamburo 46, non illustrata e ricompresa nel concetto inventivo della presente invenzione, la disposizione dei tastatori sulla superficie esterna del cilindro è regolata secondo un diverso tipo di traiettoria, per esempio secondo una sequenza alternata di un certo numero di tastatori ripetuta consecutivamente lungo lo sviluppo del tamburo 46 secondo l’asse di rotazione “B” e realizzando allo stesso modo sulla superficie esterna del tamburo 46 una regione libera “L”. ;In riferimento ai dischi di rallentamento 45 summenzionati, in dettaglio con più esemplari nelle figure 1-1A, ciascuno di essi presenta lungo il bordo perimetrale 45a una porzione di un materiale deformabile. ;Preferibilmente, il materiale deformabile è rappresentato da un elemento anulare 45b di materiale plastico (preferibilmente gommoso) per esempio avente una sezione per esempio circolare. ;Preferibilmente, il bordo perimetrale 45a del disco 45 presenta una sede sagomata 45c adatta ad ospitare mediate un inserimento forzato l’elemento anulare 45b summenzionato. L’elemento anulare 45b può essere realizzato con un materiale a base di gomma oppure con un materiale avente caratteristiche meccaniche e fisiche simili alla gomma (silicone, poliuretano, …). ;Preferibilmente, nella prima configurazione dei mezzi di azionamento 40 l’innesto ad incastro reversibile tra un secondo organo di trasmissione 300 selezionato e il rispettivo albero utilizzatore 30, è realizzato mediante il rallentamento di un disco di rallentamento 45 rispetto al relativo secondo organo di trasmissione 300, ove tale rallentamento è generato dalla deformazione dell’elemento anulare 45b quanto toccato dal tastatore 46. Infatti, mediante l’interazione tra il tastatore ed il bordo perimetrale 45a ad esso associato, si genera una forza di deformazione tale da generare una transitoria differenza di velocità di rotazione tra il disco 45 e la ruota dentata 33 selezionata. Tale condizione è illustrata in figura 3. ;A tal scopo, la forza di deformazione preferibilmente deve essere tale da superare la forza di disinserimento di tipo elastico dell’innesto ad incastro reversibile. ;Durante l’innesto ad incastro reversibile sulla ruota dentata 33 selezionata le altre ruote dentate 33 dell’albero utilizzatore 30 si presentano liberamente rotanti rispetto ad esso essendo in una configurazione non selezionata delle ruote dentate 33 stesse. ;Il passaggio dalla seconda configurazione o configurazione di folle alla prima configurazione (ed eventualmente viceversa) della trasmissione 1 è subordinato ad un dispositivo di riconoscimento 50. ;Preferibilmente, il dispositivo di riconoscimento 50 è commutabile da uno stato di interruzione del passaggio dalla seconda configurazione alla prima configurazione della trasmissione 1ad uno stato di sblocco del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione della trasmissione 1. ;Preferibilmente, il dispositivo di riconoscimento 50 quando è commutato in uno stato di interruzione è tale da attivare la seconda configurazione della trasmissione 1. ;Preferibilmente il dispositivo di riconoscimento 50 quando è commutato in uno stato di sblocco è tale da attivare la prima configurazione della trasmissione 1. ;Preferibilmente, il dispositivo di riconoscimento 50 è tale da bloccare normalmente il passaggio dalla seconda configurazione alla prima configurazione della trasmissione 1, mentre il passaggio dalla prima configurazione alla seconda configurazione può anche avvenire senza la necessità di commutare il dispositivo di riconoscimento 50 ad uno stato adeguato a tale passaggio. Il motivo di questa asimmetria dell’interazione tra dispositivo di riconoscimento 50 e mezzi di azionamento 40 sarà meglio chiarita nel seguito della presente descrizione. ;In accordo con una soluzione realizzativa, il dispositivo di riconoscimento 50 è commutabile dallo stato di interruzione allo stato di sblocco del passaggio dalla seconda configurazione alla prima configurazione della trasmissione 1 mediante il riconoscimento di un’impronta di una chiave in una sede prestabilita. Sia la chiave che la sede prestabilita sono compresi nel dispositivo di riconoscimento 50, ma non sono mostrati nelle figure annesse. ;In altri termini, il dispositivo di riconoscimento 50 è commutabile mediante l’inserimento di una chiave, avente una mappatura prestabilita, in una sede dotata di lamelle adatte a riconoscere la summenzionata mappatura della chiave. Il riconoscimento della mappatura della chiave da parte della sede dotata di lamelle permette la rotazione della chiave e la commutazione del dispositivo di riconoscimento 50. ;Da notare che ad ogni mappatura della chiave corrisponde una specifica configurazione delle lamelle della sede della chiave. ;In base a tale principio di chiave con mappatura, la conversione da una prima configurazione ad una seconda configurazione della trasmissione 1 può avvenire mediante un sistema a scatto di tipo meccanico (non illustrato), anche con la chiave disinserita dalla sede prestabilita, e reversibile solamente mediante la commutazione del dispositivo di riconoscimento 50 quale condizione necessaria per la conversione della trasmissione 1 dalla seconda alla prima configurazione. ;In accordo con una diversa soluzione realizzativa, il dispositivo di riconoscimento 50 è commutabile da detto stato di interruzione a detto stato di sblocco del passaggio dalla seconda configurazione alla prima configurazione della trasmissione 1 mediante il riconoscimento di un codice identificativo trasmissibile da e/o verso un circuito elettronico e il dispositivo di riconoscimento 50. Sia il circuito elettronico che la porzione del dispositivo di riconoscimento 50 adatta alla ricezione/invio di un codice identificativo sono compresi nel dispositivo di riconoscimento 50, ma non sono mostrati nelle figure annesse. ;In questa soluzione la commutazione del dispositivo di riconoscimento 50 è demandata alla verifica di un codice identificativo, per esempio del tipo alfanumerico, che sostituisce la funzione della mappatura della chiave e della sede summenzionati mediante radiazioni elettromagnetiche. ;Preferibilmente, il circuito elettronico può essere una chiave elettronica del tipo a “transponder” nella quale il circuito elettronico interno è dotato di una memoria fisica contenente almeno l’informazione del codice alfanumerico sopra introdotto. ;In alternativa, il dispositivo di riconoscimento 50 può comprendere sia la porzione configurata per la ricezione/invio di un codice identificativo (ad esempio “pin”) per il passaggio dallo stato di interruzione allo stato di sblocco, sia la porzione relativa all’inserimento di una chiave (elettronica o non) per il passaggio dallo stato di interruzione allo stato di sblocco. ;A titolo di esempio, una porzione del dispositivo di riconoscimento 50 è adatta ad eseguire un algoritmo prestabilito per gestire la sequenza di operazioni di comunicazione da e verso il circuito elettronico della chiave a “transponder” e il dispositivo di riconoscimento 50 stesso. ;Analogamente a quanto già descritto, in base a tale principio di chiave a “transponder”, la conversione da una prima configurazione ad una seconda configurazione della trasmissione 1 può avvenire mediante uno sistema a scatto di tipo meccanico (non illustrato), anche con la chiave a “transponder” non in prossimità del dispositivo di riconoscimento 50, e reversibile solamente mediante la commutazione del dispositivo di riconoscimento 50 quale condizione necessaria per la conversione della trasmissione 1 dalla seconda alla prima configurazione. ;Sempre a titolo di esempio, la chiave a “transponder” può essere basata su di una tecnologia del tipo “rolling code” dove il codice alfanumerico trasmesso è crittografato ed una volta decifrato dal dispositivo di riconoscimento 50 restituisce un valore di sincronismo ovvero un numero che viene incrementato ad ogni trasmissione del codice stesso. In questo modo la porzione del dispositivo di riconoscimento 50 adatta ad eseguire l’algoritmo di gestione valuta questo numero incrementale abilitando o meno la commutazione di stato solo se il summenzionato numero è maggiore rispetto al numero di sincronismo ricevuto in precedenza (durante la precedente trasmissione del codice crittografato). ;Vantaggiosamente, con riferimento ad una forma di realizzazione per esempio illustrata nelle figure allegate nella seconda configurazione della trasmissione 1 che prevede il dispositivo di riconoscimento 50 commutato in uno stato di interruzione, il tamburo 46 ha una posizione angolare nella quale nessun tastatore del tamburo 46 interagisce con un rispettivo disco di rallentamento 45 presente sull’albero utilizzatore 30 per generare una forza d’attrito volvente. ;Pertanto, nessun rapporto di trasmissione è inserito tra l’albero motore 10 e l’albero utilizzatore 30 perché l’innesto ad incastro reversibile, tra un secondo organo di trasmissione 300 selezionato e il rispettivo albero utilizzatore 30, è disinserito. ;In questo modo, anche generando una forza sull’asse 10 delle pedivelle 100 non viene trasmessa nessuna coppia motrice all’albero utilizzatore 30. Allo scopo di descrivere meglio una fase di commutazione del dispositivo di riconoscimento 50, si definisce che nella prima configurazione della trasmissione 1 in cui detti mezzi di azionamento 40 realizzano un inserimento reversibile della trasmissione meccanica, l’albero utilizzatore 30 è trascinato in rotazione dall’albero intermedio 20 mediante l’innesto già avvenuto ed attivo dell’elemento di presa 41 tra una specifica ruota dentata 33 e l’albero utilizzatore 30 stesso. ;Nella prima configurazione della trasmissione 1 il dispositivo di riconoscimento 50 è commutato in uno stato di sblocco. ;La successiva rotazione del tamburo 46 in una nuova posizione angolare implica due possibili condizioni dei mezzi di azionamento 40. ;In una condizione di cambio viene inserito e trasmesso tra albero motore 10 ed albero utilizzatore 30 un nuovo rapporto di trasmissione per cui la trasmissione 1 rimane nella prima configurazione oppure in una diversa condizione (di disinserimento) i mezzi di azionamento 40 sono tali che il tamburo 46 assuma la posizione angolare nella quale la trasmissione 1 è nella configurazione di folle o seconda configurazione. ;Nella condizione di cambio con inserimento di un nuovo rapporto di trasmissione i mezzi di azionamento 40 modificano la posizione del tastatore precedentemente inserito su di un disco di rallentamento 45, spostandolo ed allontanandolo da esso lungo una traiettoria “R” del proprio asse di rotazione “T” che è tangenziale all’asse di rotazione “B” del tamburo 46 e giace su di un piano perpendicolare all’asse di rotazione “B” del tamburo 46. Allo stesso modo un nuovo tastatore entra in contatto di rotolamento con un rispettivo elemento anulare 45b di un disco di rallentamento 45 appartenente alla nuova ruota dentata 33 selezionata. Durante il riposizionamento angolare del tamburo 46 la ruota dentata 33 non essendo più rallentata dai rispettivi disco di rallentamento 45 e tastatore, torna ad essere nuovamente disgiunta alla rotazione con il proprio albero utilizzatore 30 ,mentre una nuova ruota dentata 33 viene selezionata (un nuovo rapporto di trasmissione viene stabilito). ;Il dispositivo di riconoscimento 50 è ancora commutato in uno stato di sblocco, senza aver variato il suo stato durante il cambio del rapporto di trasmissione sopra descritto. ;Nella condizione di disinserimento i mezzi di azionamento 40 modificano la posizione del tastatore precedentemente inserito su di un disco di rallentamento 45, spostandolo ed allontanandolo fino a che la regione libera “L” del tamburo 46 è affacciata e posta in corrispondenza della pluralità di secondi organi di trasmissione 300 dell’albero utilizzatore 30 e dei rispettivi dischi di rallentamento 45. Tale condizione corrisponde alla seconda configurazione della trasmissione 1, ovvero la configurazione di folle della trasmissione 1. ;Nella seconda configurazione della trasmissione 1 i mezzi di azionamento 40 realizzano un disinserimento reversibile della trasmissione meccanica, l’albero utilizzatore 30 non è più trascinato in rotazione dall’albero intermedio 20. ;Nella seconda configurazione della trasmissione 1 il dispositivo di riconoscimento 50 è commutato in uno stato di interruzione. ;Vantaggiosamente lo stato di interruzione del dispositivo di riconoscimento 50 è tale che ogni tentativo di azionare le pedivelle 100 collegate all’albero motore 10 non porterà ad alcun effetto sull’albero utilizzatore 30 e sulla trasmissione 1 in generale, tranne ad una rotazione a vuoto dell’albero motore 10 dal momento che tutti gli organi di trasmissione 300 presenti sull’albero utilizzatore 30 sono liberi di ruotare rispetto all’albero utilizzatore 30. ;Pertanto, in accordo con la presente invenzione, i mezzi di azionamento 40 sono preposti per l’inserimento, cambio e disinserimento di un rapporto di trasmissione nella trasmissione 1 mentre al dispositivo di riconoscimento 50 è subordinata almeno l’abilitazione al passaggio dalla seconda configurazione della trasmissione 1 (configurazione di folle) alla prima configurazione della trasmissione 1 (di marcia). ;Secondo una possibile forma di realizzazione, la commutazione dei mezzi di riconoscimento 50 in uno stato di sblocco è condizione necessaria ma non sufficiente per l’inserimento di un rapporto di trasmissione nella trasmissione 1. In tal caso, ad una condizione di sblocco dei mezzi di riconoscimento 50 deve corrispondere poi un inserimento di una rapporto di trasmissione mediante un’azione dei mezzi di azionamento 40. ;Secondo una forma di realizzazione alternativa, la commutazione dei mezzi di riconoscimento 50 in uno stato di sblocco è condizione necessaria e sufficiente per l’inserimento di un rapporto di trasmissione nella trasmissione 1. ;In riferimento alle figure 2-2A, l’identificazione della posizione angolare del tamburo 46 è possibile mediante l’elemento di movimentazione 46a che preferibilmente comprende una porzione cilindrica dotata lungo il bordo perimetrale di una pluralità di avvallamenti 46e numericamente uguali alla somma del numero di ruote dentante 33 comprese nella serie dell’albero utilizzatore 30 più una posizione relativa alla configurazione di folle della trasmissione 1. ;In altri termini, il numero degli avvallamenti 46e del tamburo 46 corrisponde inoltre al numero di rapporti di trasmissione inseribili meno uno, oppure al numero di tastatori più uno. In altre parole, il bordo perimetrale della porzione cilindrica del tamburo 46 viene suddiviso per il numero di rapporti di trasmissione più un’ulteriore parte (solitamente piana) corrispondente alla marcia folle. Tale ulteriore parte del bordo perimetrale non presenta, preferibilmente, un avvallamento 46e, ed è associata ad un sensore preferibilmente magnetico. Tale sensore comprende una parte fissa (rispetto alla porzione cilindrica) di rilevamento ed una parte magnetica inglobata nella porzione cilindrica in corrispondenza dell’ulteriore parte. ;I mezzi di azionamento 40 comprendono un’unità di controllo configurata per ricevere il segnale di rilevamento (segnale che viene generato quanto la parte magnetica si allinea alla parte fissa del sensore) quando la trasmissione 1 è nella posizione di folle. ;Tutti questi elementi sono in stretta relazione tra loro dal momento che ad ogni avvallamento 46e corrisponde un tastatore ed un particolare rapporto di trasmissione, tranne per l’ulteriore parte non avvallata dedicata alla configurazione di folle della trasmissione 1. ;Preferibilmente, gli avvallamenti 46e dell’elemento di movimentazione sono adatti ad interagire con un sensore di posizione, per esempio realizzato con un leveraggio avente un’estremità dotata di un rullo ed una braccio collegato ad un micro-switch elettronico in modo da commutarlo in base ad una determinata condizione operativa. ;A titolo di esempio, l’informazione elaborata dal micro-switch è inviata al sistema di gestione mediante un cablaggio elettrico e ad un piccolo display elettronico, posizionato in vista di un utilizzatore della bicicletta, per fornire almeno l’informazione relativa al rapporto di trasmissione in quel momento inserito. ;La posizione impostata al tamburo 46 in seguito alla selezione di un particolare rapporto di trasmissione o alla configurazione di folle della trasmissione 1 è per esempio rilevata da un micro-switch 61 (visibile nelle figure 2-2A) che percepisce l’informazione interagendo con un avvallamento 46e o con l’ulteriore parte non avvallata del bordo perimetrale (attraverso l’uso del sensore preferibilmente magnetico) del tamburo 46. ;Preferibilmente, in alternativa ad un sensore semi-elettronico, gli avvallamenti 46e del tamburo 46 sono adatti ad interagire con un sistema puramente meccanico comprendente delle leve e/o dei rinvii a cavo collegati ad un indicatore analogico che ripropone in modo visibile ad un utilizzatore il tipo di rapporto di trasmissione inserito (elemento non illustrati nelle figure annesse). ;In riferimento all’azione dei mezzi di azionamento 40, il posizionamento angolare del tamburo 46 è possibile mediante un’azione sull’elemento di movimentazione 46a che preferibilmente comprende anche una ruota dentata per ingranare con un’altra ruota dentata, per esempio, collegata all’albero di un motore elettrico del tipo “brushless” predisposto per movimentare e posizionare il tamburo 46 (si vedano le figure 2-2A). ;In accordo con una diversa soluzione l’elemento di movimentazione 46a è gestito mediante un rinvio flessibile del tipo cavo metallico con guaina (preferibilmente del tipo a doppio cavo, vale a dire un sistema del tipo “push-pull”) fissato sul manubrio della bicicletta e collegato direttamente all’elemento di movimentazione 46a del tamburo 46. Tale sistema può comprendere una o più levette al manubrio con un sistema di blocco a scatto per impostare e fissare la corsa del cavo metallico collegato al tamburo 46 e quindi la posizione angolare dello stesso tamburo 46. Tale soluzione non è mostrata nelle figure annesse. ;In una diversa forma realizzativa non illustrata, durante il passaggio dalla prima configurazione della trasmissione 1 alla seconda configurazione della trasmissione 1, il posizionamento del tamburo 46 nella posizione di disinserimento reversibile del rapporto di trasmissione (configurazione di folle della trasmissione 1) è gestito mediante dal dispositivo di riconoscimento 50. ;In altri termini il dispositivo di riconoscimento 50 è direttamente collegato (meccanicamente e/o elettronicamente) all’elemento di movimentazione 46a del tamburo 46 per permettere il suo posizionamento, in particolare tra una posizione di trasmissione meccanica inserita ed una posizione di disinserimento di tale trasmissione meccanica (configurazione di folle della trasmissione 1). ;Preferibilmente, in modo non limitativo del concetto inventivo della presente invenzione, la trasmissione 1 è associabile ad una bicicletta del tipo a pedalata assistita (non illustrata nelle figure annesse), vale a dire ad una bicicletta che presenta una batteria ed un motore elettrico adatto a fornire energia meccanica alla trasmissione in base alle condizioni di utilizzo prestabilite, come per esempio di assistenza alla pedalata compiuta da un utilizzatore. ;Vantaggiosamente, la trasmissione per bicicletta secondo la presente invenzione permette di realizzare un blocco temporaneo e reversibile della trasmissione della bicicletta. ;Vantaggiosamente, la commutazione molto veloce del dispositivo di identificazione da uno stato di interruzione ad uno stato di sblocco, o viceversa, permette un semplice ed efficace utilizzo della bicicletta, evitando di dover aprire lucchetti e catene problematiche poi da riporre e da trasportare dato il peso. ;Vantaggiosamente, i sistemi adottati per la commutazione del dispositivo di identificazione (tra i quali, per esempio, la chiave tradizionale oppure la chiave a tecnologia “transponder”) agevolano notevolmente un utilizzatore nella fase di bloccaggio della trasmissione dal momento che implica gesti semplici e rapidi, per esempio in occasione del rimessaggio della bicicletta. L’utilizzatore dovrà dotarsi solamente di una chiave a mappatura oppure di una chiave elettronica del tipo a “transponder”. ;In particolare, nel caso in cui la trasmissione per bicicletta è dotata del dispositivo di identificazione con tecnologia “transponder”, la commutazione dello stesso dispositivo può avvenire già quando l’utilizzatore della bicicletta, dotato della chiave a “transponder”, è in prossimità della stessa bicicletta, in particolare del dispositivo di identificazione montato su di essa. ;Vantaggiosamente, la possibilità di disattivare la trasmissione per bicicletta mediante un dispositivo di identificazione permette di ridurre la propensione di un eventuale malintenzionato a sottrarre la bicicletta al legittimo proprietario e qualora venisse compiuto il reato di sottrazione della bicicletta, la stessa non sarebbe più utilizzabile fintanto che non venga sbloccato il passaggio dalla seconda configurazione alla prima configurazione della trasmissione. ;Inoltre, vantaggiosamente, una tecnologia a “transponder” del dispositivo di identificazione si abbina con una bicicletta elettrica già dotata di una batteria e di un motore elettrico oltre che di un cablaggio elettrico, pertanto è una tecnologia che potrebbe sostituire ed aggiornare quello di una bicicletta già dotata della trasmissione secondo la presente invenzione, ma con un sistema di commutazione del dispositivo di riconoscimento funzionante con chiave tradizionale. *

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Trasmissione (1) per bicicletta comprendente: - un albero motore (10) adatto ad essere disposto sull’asse (“X”) di una pedaliera (100); - un albero intermedio (20) comprendente una pluralità di primi organi di trasmissione (200), ciascun primo organo di trasmissione (200) essendo trascinato in rotazione da detto albero motore (10); - un albero utilizzatore (30) comprendente una rispettiva pluralità di secondi organi di trasmissione (300) ed almeno un’uscita (32) da detta trasmissione (1), in cui ciascun secondo organo di trasmissione (300) è trascinato in rotazione da un rispettivo primo organo di trasmissione (200) in modo tale da stabilire una trasmissione meccanica di potenza tra detto albero motore (10) e detto albero utilizzatore (30); caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre dei - mezzi di azionamento (40) configurati in modo da definire una prima configurazione della trasmissione (1) in cui detti mezzi di azionamento (40) realizzano un inserimento reversibile di detta trasmissione meccanica stabilendo un collegamento tra detto albero motore (10) e detto albero utilizzatore (30) ed una seconda configurazione della trasmissione (1) in cui detti mezzi di azionamento (40) realizzano un disinserimento reversibile di detta trasmissione meccanica interrompendo un collegamento tra detto albero motore (10) e detto albero utilizzatore (30), e - un dispositivo di riconoscimento (50) configurato in modo tale da bloccare il passaggio dalla seconda configurazione alla prima configurazione della trasmissione (1).
  2. 2. Trasmissione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo di riconoscimento (50) è commutabile da uno stato di interruzione del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione di detta trasmissione (1) ad uno stato di sblocco del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione della trasmissione (1) e viceversa.
  3. 3. Trasmissione (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto dispositivo di riconoscimento (50) commutato in uno stato di interruzione è tale da attivare detta seconda configurazione di detta trasmissione (1).
  4. 4. Trasmissione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 3, in cui detto dispositivo di riconoscimento (50) commutato in uno stato di sblocco è tale da attivare detta prima configurazione di detta trasmissione (1).
  5. 5. Trasmissione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui detto dispositivo di riconoscimento (50) è commutabile da detto stato di interruzione a detto stato di sblocco del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione di detta trasmissione (1) mediante il riconoscimento di un’impronta di una chiave in una sede prestabilita.
  6. 6. Trasmissione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detto dispositivo di riconoscimento (50) è commutabile da detto stato di interruzione a detto stato di sblocco del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione di detta trasmissione (1) mediante il riconoscimento di un codice identificativo trasmissibile da e/o verso un circuito elettronico e detto dispositivo di riconoscimento (50).
  7. 7. Trasmissione (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti secondi organi di trasmissione (300, 33) di detto albero utilizzatore (30) sono liberamente rotanti rispetto a detto albero utilizzatore (30) quando detto dispositivo di riconoscimento (50) è commutato in uno stato di interruzione del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione di detta trasmissione (1).
  8. 8. Trasmissione (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi di azionamento (50) sono tali da porre selettivamente in rotazione solidale un primo organo di trasmissione (200, 21) di detto albero intermedio (20) con un rispettivo secondo organo di trasmissione (300, 33) selezionato tra i secondi organi di trasmissione (300, 33) di detto albero utilizzatore (30); detta trasmissione (1) comprendendo una pluralità di dischi di rallentamento (45) ciascuno operativamente connesso ad un rispettivo organo di trasmissione (200, 21) di detto albero utilizzatore (30) e girevolmente mobile rispetto al rispettivo organo di trasmissione (300, 33) intorno all’albero utilizzatore (30) tra una prima posizione ed una seconda posizione; ciascun disco di rallentamento (45) essendo configurato in modo da porre selettivamente in rotazione solidale il rispettivo organo di trasmissione (300, 33) con detto albero utilizzatore (30) mediante la generazione di una transitoria differenza di velocità di rotazione tra l’organo di trasmissione (300, 33) selezionato e il relativo disco di rallentamento (45) in modo da portare quest’ultimo dalla prima posizione alla seconda posizione; ciascun disco di rallentamento (45) presentando lungo il bordo perimetrale (45a) una porzione realizzata con almeno un materiale deformabile; detto dispositivo (1) comprendendo almeno un organo rotante (46b) operativamente mobile in avvicinamento rispetto ad un disco di rallentamento (45) per deformare la porzione di materiale deformabile in modo da generare detta transitoria differenza di velocità.
  9. 9. Trasmissione (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di azionamento (40) comprendono un tamburo rotante (46) attorno ad un asse (“B”), detto tamburo (46) comprendendo sulla propria superficie esterna gli organi rotanti (46b) ciascuno tale da interagire con un rispettivo disco di rallentamento (45) di detti secondi organi di trasmissione (300) di detto albero utilizzatore (30) per generare una forza di deformazione.
  10. 10. Trasmissione (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detti organi rotanti (46b) sono angolarmente suddivisi preferibilmente in modo simmetrico attorno a detto asse di rotazione (“B”) del tamburo (46) e distanziati lungo detto asse di rotazione (“B”) secondo una distanza pari alla distanza reciproca di detti dischi di rallentamento (45) dell’albero utilizzatore (30).
  11. 11. Trasmissione (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detto tamburo (46) presenta sulla propria superficie esterna almeno una regione libera (“L”) da detti organi rotanti (46b), detta regione libera (“L”) è tale da estendersi in direzione di detto asse di rotazione (“B”) per una distanza almeno pari alla distanza compresa tra un primo disco di rallentamento (45d) ed un ultimo disco di rallentamento (45e) di detto albero utilizzatore (30).
  12. 12. Bicicletta comprendente una trasmissione (1) per bicicletta secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 11; detta bicicletta comprendendo una pedaliera (100) associata a detto albero motore (10) tale da essere liberamente rotante rispetto a detto albero utilizzatore (30) quando detto dispositivo di riconoscimento (50) è commutato in uno stato di interruzione del passaggio da detta seconda configurazione a detta prima configurazione di detta trasmissione (1).
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