ITVR20080075A1 - Dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso - Google Patents

Description

DISPOSITIVO MIOFUNZIONALE, PARTICOLARMENTE ADATTO PER L'ALLENAMENTO MOTORIO DEI MUSCOLI DEL VISO

DESCRIZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso.

Come è noto, il desiderio di mantenere il benessere del viso ed un aspetto giovanile è un'esigenza sentita ormai come necessaria non solo dalle donne in età fertile, ma anche, soprattutto, dalle donne prossime alla menopausa ed oltre.

Inoltre, negli ultimi anni anche il pubblico maschile è sempre più interessato a prodotti e trattamenti tendenti a conservare e/o a migliorare l'aspetto del proprio viso.

L'attenzione alle problematiche relative all'invecchiamento e al mantenimento del benessere, comunemente definita complessivamente come "anti-aqing", ha stimolato una cultura della cura della persona ed un sempre maggior ricorso ad interventi di tipo chirurgico, o comunque medico, per migliorare le caratteristiche morfologiche del viso o di altre parti del corpo .

Tuttavia, gli studi sull'invecchiamento svolti negli ultimi anni hanno dimostrato che non esiste in effetti una ragione apparente a causa della quale si invecchia.

Ciò che porta l'individuo a rallentare, nel tempo, il funzionamento degli organi e degli apparati rimane di fatto sconosciuto.

Per quanto riguarda invece i segni dell'invecchiamento del viso, sempre più spesso oggetto dell'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, essi sono meglio definibili come segni di logoramento e sono certamente legati ai traumi a cui il sistema corporeo è esposto nel corso della vita e durante le attività quotidiane.

La distinzione tra questi due fenomeni (invecchiamento - logoramento) risulta di fondamentale importanza per comprendere gli interventi possibili.

In riferimento all'aspetto relativo al logoramento, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha messo in evidenza che la chiave per cercare di mantenere il più a lungo possibile uno stato di salute consiste nel mettere in atto dei sistemi di protezione dall'accumulo di noxae patogene, le quali distolgono energie dal sistema metabolico a favore dei sistemi riparativi .

Questo meccanismo di distrazione è il bersaglio di ogni strategia preventiva impiegata in campo medico. Analizzato da questo punto di vista ogni intervento per l'eliminazione dei segni del logoramento nel viso che richiede un intervento dall'esterno,ad esempio di tipo chirurgico, è soggetto a profonde critiche in quanto viene evidenziato come atto medico che non tiene conto delle cause (dei segni di logoramento) ma che si limita ad eliminare il sintomo.

A tal proposito appare evidente come non possa esserci una soluzione del problema se, contestualmente all'eliminazione del sintomo, non vi è attenzione alle cause che determinano il logoramento e alle protezioni da mettere in atto.

Oggigiorno anche le procedure di chirurgia estetica, l'inoculazione di tossina botulinica, di riempitivi dermatologici e le altre pratiche finalizzate all'eliminazione dei cosiddetti "segni dell'età" tipo i laser frazionati o le apparecchiature ad infrarossi per il ringiovamento della pelle sono state oggetto di varie critiche e, sempre più spesso, cresce il numero di persone interessate a rimedi di tipo "naturale" per arrestare i segni dei danni dati dall'esposizione alla vita.

I rimedi di tipo naturale e non invasivi, vale a dire che non fanno ricorso a bisturi, aghi e altri interventi interni alla struttura biologica, sono sostanzialmente di due tipo: attivi e passivi.

I sistemi passivi sono quelli in cui un agente esterno non penetrante è attivato sulla superficie dell'epitelio del viso senza che vi sia un intervento attivo da parte dei tessuti. In questo caso l'energia è fornita da una fonte esterna al ricevente e l'efficacia dell'azione dipende essenzialmente dall'operatore (che può essere manuale, meccanico, termico o chimico) e non dal ricevente il quale, come spiegato, non interviene attivamente .

Fra questi sistemi passivi possiamo elencare il peeling, i laser superficiali, gli elettro-stimolatori, gli apparecchi elettronici per la ginnastica del viso, le creme o gli impacchi a base di principi attivi antistringenti e/o nutrienti, il massaggio passivo del viso (quale, ad esempio, il massaggio indiano del viso) . Il risultato è basato sull'attivazione del circolo sanguigno nel derma, sull'attivazione del metabolismo locale e sull'eliminazione degli strati cornei e delle eccedenze sebacee che possono indurre irritazione, infiammazione, inspessimento e successivo collasso. L'efficacia di tali sistemi è legata alla protezione locale della pelle conseguente ad un miglioramento del metabolismo locale e all' utilizzo di filtri (per lo più solari) atti a mitigare i danni delle radiazioni attiniche.

I sistemi attivi (anch’essi non invasivi) sono invece quei presidi la cui efficacia dipende direttamente dall'impegno del ricevente, che quindi si configura anche come operatore, é sono perlopiù procedure d'auto-massaggio associate ad una ginnastica specifica dei muscoli superficiali e profondi del viso.

Tali procedure sì dividono essenzialmente in due tipologie: quelle praticate senza l'ausilio di strumenti, ad esempio gli esercizi di rilassamento praticati dai cantanti professionisti, e quelle che ricorrono ad ausili (presidi) o apparecchiature.

Sono oggigiorno note due apparecchiature impiegate in grado di implementare sistemi attivi non invasivi.

La prima è un apparecchiatura giapponese (commercialmente individuata con la dicitura "Lip trainer Patakara"), la quale consente di eseguire una attività muscolare delle labbra e, secondariamente dei muscoli del viso.

La seconda è un'apparecchiatura descritta nel brevetto Europeo N. EP 1511440 B1 a nome Mohindra e commercializzata con il nome commerciale di "Oralift", la quale si configura come un apparato dentale universale costituito sostanzialmente da un primo strato in materiale elasomerico presentante una temperatura di rammollimento compresa tra 35°C e 100°C e destinato in uso ad aderire all'arcata inferiore, ed un secondo strato in materiale indeformabile presentante una temperatura di rammollimento superiore a 100°C; dal secondo strato si aggettano, dalla parte opposta rispetto al primo strato, delle protrusioni in materiale indeformabile che possono essere ricavate in un corpo unico con il secondo strato.

Le protrusioni si estendono circa per 3 min dalla superficie, in uso superiore, del secondo strato e sono rivolte verso l'arcata superiore cosi da garantire una predeterminata separazione verticale tra le due arcate.

Si è tuttavia riscontrato che le apparecchiature oggigiorno in commercio non sono scevre di inconvenienti.

Facendo particolare riferimento al modello denominato "oralift", si è riscontrato come, per "regolare" la separazione verticale tra le due arcate, si inviti 1'utilizzatore a serrare i denti tra l'apparecchiatura dopo che il primo strato deformabile è stato rammollito mediante riscaldamento. In tal modo non è necessario intervenire sulle protrusioni.

Tuttavia, si è riscontrato che, quando il paziente serra le arcate tende a:

a) controllare la mandibola attraverso la contrazione dei muscoli masticatori ;

b)registrare la posizione abituale di chiusura che è sempre asimmetrica in presenza di rughe.

In pratica, in tale apparecchiatura la funzionalizzazione avviene attraverso 1'ammorbidimento del primo strato e, di conseguenza, i precedenti squilibri occlusali vengono mantenuti in quanto non si verifica un rilassamento della muscolatura.

In pratica, una volta indossata, l'apparecchiatura consente di mantenere tra loro distanziate le due arcate mentre, di volta in volta, ad esempio a distanza di qualche settimana, l'operatore deve ripetere l'operazione di rammollimento e di attivazione.

Tale operazione deve ripetersi per numerose volte fino al raggiungimento del rilassamento muscolare e della eventuale simmetria muscolare, condizione necessaria per l'ottenimento dei risultati desiderati. Se il paziente non si presenta ad ogni appuntamento di controllo programmato e necessario, il rischio e' di aumentare 1'assimmetria del viso anziché' diminuirla .

Quindi l'efficacia di "oralift" dipende grandemente dalla capacità collaborativa del paziente nei primi mesi di utilizzo.

Compito precipuo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, in grado di eliminare, o quantomeno di ridurre drasticamente, gli inconvenienti sopra lamentati ed attualmente riscontrabili nelle apparecchiature oggigiorno in commercio.

All'interno di questo compito, uno scopo importante del trovato è quello di fornire un dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, il quale consenta di attivare, in modo semplice ed affidabile, il riflesso isometrico e di mantenere, durante il suo impiego, uno stimolo allenante isometrico.

Uno scopo ancora del trovato è quello di ideare un dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, in grado di garantire un riequilibrio muscolare e una tonificazione sia della muscolatura profonda del viso che di quella superficiale■

Questo compito, nonché questi ed altri scopi ancora che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo miofunzionale. particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo in resina morbida definente un alloggiamento controsagomato rispetto ad una rispettiva porzione dell'arcata dentaria superiore dell'utilizzatore, e almeno due rialzi in resina rigida estendentesi, in uso, da detto corpo in resina morbida verso l'arcata dentaria inferiore e disposti da parti opposte tra loro rispetto ad un piano mediano di simmetria.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite ma non esclusive di un dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso secondo il presente trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:

la Figura 1 mostra, in vista laterale, un viso schematizzato e parzialmente in trasparenza, presentante, tra le arcate dentarie, un dispositivo secondo il trovato;

la Figura 2 è un vista del viso rappresentato in Figura 1 ma in alzato frontale; mentre

la Figura 3 illustra in vista prospettica un dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, secondo il trovato.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre, è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto sì rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle Figure sopra citate, un dispositivo mìofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un corpo in resina morbida 2 definente un alloggiamento 3 controsagomato rispetto ad una rispettiva porzione dell'arcata dentaria superiore 4 dell'utilizzatore 5.

Il dispositivo mìofunzionale 1 presenta, inoltre, almeno due rialzi 6 in resina rigida i quali si estendono, in uso, dal corpo in resina morbida 2 verso l'arcata dentaria inferiore 7 e sono disposti da parti opposte tra loro rispetto ad un piano mediano di simmetria.

Secondo un aspetto particolarmente importante del presente trovato, i rialzi 6 presentano un'altezza atta a garantire un angolo articolare sostanzialmente pari a 45°: a tal proposito si è riscontrato che la loro altezza può variare tra 15 mm e 20 rara e, più in particolare, tra 16 mm e 18mm.

I rialzi 6 svolgono, grazie alla loro altezza e rigidezza, sostanzialmente due funzioni: da un lato inducono un esercizio di tensione isometrica a carico dei muscoli massetere e pterigoideo esterno (detti anche muscoli antigravitari) tale da indurre, a cessazione della tensione stessa, l'attivazione del riflesso post-isometrico e l'allungamento propriocettivo neuromuscolare degli stessi muscoli.

A titolo esemplificativo, si è riscontrato essere particolarmente opportuno realizzare il corpo in resina morbida 2 con una resina morbida poliacrilica termostampata quale, ad esempio 1'ÈVA (Etil-Vinil-Acetato). Il corpo in resina morbida 2 consente, da un lato, l'ancoraggio dei risalti 6 in modo tale che eventuali forze eccentriche vengano assorbite dalla resina morbida stessa senza trasmettere traumi all'articolazione temperomandibolare e/o al paropdonto e/o agli eventuali impianti. Inoltre, i muscoli pterigoidei, responsabili dei movimenti di lateralìtà, non sono sottoposti a sforzi eccessivi.

Opportunamente, i risalti 6 sono agganciati al corpo in resina morbida 2; la resina rigida con cui sono realizzati i risalti 6 può essere, ad esempio, una resina acrilica polimerizzata a freddo.

Vantaggiosamente, i due rialzi 6 si estendono longitudinalmente, lungo l'arcata superiore 4, sostanzialmente tra il canino e il secondo molare e presentano una dimensione trasversale sostanzialmente pari alla distanza palatino-bucchiale dell'arcata superiore dell'utilizzatore.

Il dispositivo miofunzionale secondo il trovato serve ad eseguire un programma motorio per i muscoli del viso.

In particolare, l'esercizio isometrico induce l'attivazione delle fibre muscolari veloci e il rilassamento al termine della contrazione isometrica e la componente isometrica contribuisce alla coordinazione dei due metameri, alla forza e alla destrezza.

La diminuzione della tensione facciale accumulatesi a seguito degli stress comunicazionali, le linee di espressione, si manifesta come aumento dello spazio libero intraorale e con una sensazione di leggerezza del viso.

L'equilibrio muscolare del viso ha come conseguenza due effetti: la simmetria del volto nei suoi volumi muscolari e la scomparsa delle linee asimmetriche .

Naturalmente l'effetto perdura, come tutti gli allenamenti fisici, fino a quando si indossa l'apparecchio.

L'effetto paragonabile ad un lifting muscolare del viso si ottiene quindi mediante il riequilibrio e l'allenamento muscolare: i muscoli profondi contraendosi in modo performante spingono verso l'alto i depositi adiposi delle guance.

L'effetto paragonabile ad un lifting dell'epidermide del viso si ottiene attraverso una distensione della pelle adesa alle fasce dei muscoli superficiali, che sono allungati e distesi dal rilassamento dei muscoli profondi .

La durata dell'effetto è quella di un allenamento motorio, in cui la memoria muscolare (engramma) è riprogrammata nell'arco di 4 - 6 mesi: il nuovo programma muscolare permane tale, in assenza di stimoli allenanti, per il medesimo periodo. In seguito la memoria sarà perduta e la muscolatura tornerà a comportarsi come prima del programma allenante.

La conseguenza pratica è che il portatore è in grado di decidere la quantità dello stimolo e di guidare la trasformazione del viso. Ne consegue che un programma di riequilibrio può prevedere un periodo iniziale di allenamento quotidiano per raggiungere il tono desiderato, ed un periodo successivo di mantenimento, che può prevedere l'utilizzo dell'apparecchio a giorni alterni o settimanalmente.

Nel complesso gli effetti del programma motorio indotto dall'apparecchio possono essere così riassunti:

stimolo allenante isometrico;

attivazione del riflesso isometrico;

- riequilibrio muscolare;

- stimolo allenante isotonico;

- riprogrammazione degli engrammi muscolari;

- tonificazione della muscolatura profonda del viso;

- tonificazione della muscolatura superficiale del viso;

- distensione dei tegumenti.

Le conseguenze sono:

- aumento dello spazio libero e sensazione di "leggerezza" della bocca; - riduzione dell'effetto "caduta" delle guance e aumento degli zigomi; - diminuzione delle pieghe di espressione nella pelle del terzo medio e terzo inferiore del viso;

- riduzione delle pliche cutanee del mento;

- inversione del cosiddetto "triangolo della bellezza" secondo Hoefllin (S. Hoefflin Surgical pearls in thè management of thè aging face from a to z. Dermatologie Clinics, Volume 15, Issue 4, Pages 679-685).

Sperimentalmente si è riscontrato che i migliori risultati si sono ottenuti indossando il dispositivo mezz'ora dopo il risveglio.

Il tempo d’utilizzo può essere vario: a titolo esemplificativo, è possibile prevedere di indossare il dispositivo per circa 30 minuti al giorno; mentre s'indossa si possono svolgere le normali attività. Naturalmente la fonazione risulta impedita, almeno per le prime 4 settimane. E’ sconsigliabile indossare il dispositivo per più di sei ore al giorno.

Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti .

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Si è in pratica constatato come in tutte le forme realizzative il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi ad esso preposti.

In particolre, a differenza dei dispositivi e delle apparecchiature oggigiorno in commercio, il dispositivo miofunzionale secondo il presente trovato consente, in modo rapido ed efficace, di procedere alla funzionalizzazione (messa in opera) agendo, se necessario, sulle altezze dei risalti 6 per attivare il riflesso isometrico. Tale possibilità è garantita, come spiegato in precedenza, dalla presenza del corpo in resina morbida 2 associato all'arcata dentaria superiore e ai rialzi in resina dura 6 presentanti le sommità 6a, destinate ad impegnarsi con l'arcara dentaria inferiore, e sulle quali è possibile agire mediante fresatura o aggiunta di materiare per ottenere una condizione di simmetria atta ad attivare, appunto, il riflesso isometrico.

Una volta attivato il riflesso isometrico, il successivo stimolo alleante isotonico, garantito dal distanziamento forzato tra le arcate, può consentire di raggiungere risultati estremamente maggiori con una azione immediata sulla tonificazione della muscolatura profonda del viso e della muscolatura superficiale del viso.

In pratica i materiali impiegati nonché le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Laddove le caratteristiche tecniche nelle rivendicazioni sono seguite riferimenti numerici e/o sigle, detti riferimenti numerici e/o sigle sono stati aggiunti all'unico scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e pertanto detti riferimenti numerici e/o sigle non producono alcun effetto sull'ambito di ciascun elemento identificato solo a titolo indicativo da detti riferimenti numerici e/o sigle.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1.Dispositivo miofunzionale, particolarmente adatto per l'allenamento motorio dei muscoli del viso, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo in resina morbida definente un alloggiamento controsagomato rispetto ad una rispettiva porzione dell'arcata dentaria superiore dell 'utilizzatore, e almeno due rialzi in resina rigida estendentesi, in uso, da detto corpo in resina morbida verso l'arcata dentaria inferiore e disposti da parti opposte tra loro rispetto ad un piano mediano di simmetria . 2.Dispositivo miofunzionale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti rialzi presentano un'altezza atta a garantire un angolo articolare sostanzialmente pari a 45°. 3.Dispositivo miofunzionale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due risalti in resina dura presentano una rispettiva altezza atta a garantire, in cooperazione con il corpo in resina morbida, una volta indossato l'attivazione del riflesso isometrico. 4.Dispositivo miofunzionale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta resina morbida comprende una resina morbida poliacrilica termostampata. 5.Dispositivo miofunzionale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta resina morbida poliacrilica termostampata comprende ÈVA (Etil-Vinil-Acetato). 6.Dispositivo miofunzionale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta resina rigida comprende una resina acrilica polimerizzata a freddo. 7.Dispositivo miofunzionale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due rialzi si estendono longitudinalmente, lungo detta arcata superiore, sostanzialmente tra il canino e il secondo molare. 8.Dispositivo miofunzionale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due rialzi presentano una dimensione trasversale sostanzialmente pari alla distanza palatino-bucchiale dell'arcata superiore di dell'utilizzatore.