ITVR20070064A1 - Dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni - Google Patents

Dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni Download PDF

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ITVR20070064A1
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IT
Italy
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safe
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Inventor
Giuseppe Riello
Luigi Zecchetto
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Riello Customade Robotic Dispe
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05GSAFES OR STRONG-ROOMS FOR VALUABLES; BANK PROTECTION DEVICES; SAFETY TRANSACTION PARTITIONS
    • E05G1/00Safes or strong-rooms for valuables
    • E05G1/06Safes or strong-rooms for valuables having provision for multiple compartments
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
    • E05Y2600/00Mounting or coupling arrangements for elements provided for in this subclass
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
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    • E05Y2600/60Mounting or coupling members; Accessories therefor
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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  • Financial Or Insurance-Related Operations Such As Payment And Settlement (AREA)
  • Vending Machines For Individual Products (AREA)
  • Automatic Tape Cassette Changers (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO PER LA GESTIONE DI PICCOLE CASSETTE PER IL DEPOSITO DI VALORI E BENI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione riguarda un distributore di cassette di sicurezza, ovvero un dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni.
Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo che consente di gestire con la massima semplicità e garantendo la massima sicurezza, le cassette di sicurezza, ossia quelle cassette adibite al deposito di valori e beni in ambito bancario e della security in genere.
Il dispositivo secondo l'invenzione è costituito da una macchina che consente la completa gestione automatica delle cassette di sicurezza, consentendo che l'utente possa prelevare o riconsegnare la cassetta stessa semplicemente utilizzando una apposita tessera elettronica dedicata.
Il sistema proposto è composto da un distributore automatico protetto da una struttura corazzata che costituisce di fatto una cassaforte con elevato livello di protezione.
Il modulo di distribuzione automatica è concepito in modo da garantire una facile manutenzione, con la possibilità di estrarlo completamente dalla cassaforte, in caso di intervento particolarmente impegnativo.
La presente invenzione trova principale applicazione nel campo dei servizi bancari, ma anche in quello della security in genere, con applicazioni ad esempio riguardanti gli armadi con cassetti portaoggetti protetti da chiave (vedi supermarket, palestre), le piccole casseforti per alberghi, specie di cassette postali per 10 scambio di chiavi di case per le vacanze, ed altro.
STATO DELLA TECNICA
E' noto che attualmente gli istituti bancari offrono 11 servizio di cassetta di sicurezza che consente agli utenti di depositare i propri oggetti di maggior valore in una apposita cassetta di sicurezza collocata in un ambiente generalmente disponibile solamente nelle sedi più grandi.
La gestione dei servizi cassette di sicurezza è oltremodo complessa e difficoltosa ed infatti è necessario disporre di un apposito caveau, solitamente sotterraneo, che non è possibile realizzare in ogni luogo, e del personale addetto alla sua gestione.
Inoltre l'accesso alla cassetta è garantito da una coppia di chiavi, una della banca e una dell'utente, richiedendo sempre la presenza congiunta di un funzionario della banca contestualmente all'identificazione del cliente e all'apertura della cassetta.
L'attuale gestione presenta quindi evidenti ed importanti problemi di diversa natura: spazio, struttura immobiliare, presenza di personale, accesso limitato agli orari di apertura dell'istituto bancario, ed altre problematiche che ne rendono assai difficoltosa ed onerosa la gestione.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si propone di mettere a disposizione un distributore gestore di cassette di sicurezza, ovvero un dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni, in grado di eliminare o quantomeno ridurre gli inconvenienti sopra evidenziati.
L'invenzione si propone in particolare di fornire un distributore cassette di sicurezza che sia in grado di eliminare totalmente le problematiche inerenti allo spazio, alla struttura immobiliare, alla presenza di personale, all'accesso limitato agli orari di apertura dell'istituto bancario.
Ciò è ottenuto mediante l'utilizzo di una macchina adibita alla gestione delle cassette di sicurezza, le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni dipendenti della soluzione in oggetto delineano forme di realizzazione vantaggiose dell'invenzione .
I principali vantaggi di questa soluzione, oltre a tutti quelli che derivano dall'estremamente semplice e nel contempo sicura gestione delle cassette, riguardano innanzitutto il fatto che il sistema di gestione secondo l'invenzione evita la necessità di utilizzare appositi caveau ed inoltre consente che gli utenti possano utilizzare il servizio sulle intere 24 ore della giornata.
II sistema di gestione secondo l'invenzione prevede dunque sostanzialmente di utilizzare un impianto di distribuzione totalmente automatizzato del quale fanno parte una cassaforte anche assemblabile sul posto, comprendente una pluralità di scompartì contenenti le varie cassette di sicurezza gestibili da un apposito robot automatizzato, un sistema di gestione di tale cassaforte che fa capo ad una consolle disposta sul lato utente, atta ad accogliere e controllare le tessere di riconoscimento per consentire il prelievo od il deposito delle singole cassette da parte del singolo rispettivo utente.
Il dispositivo di gestione secondo l'invenzione si propone di risolvere queste problematiche e di permettere una diffusione più capillare del servizio, grazie anche all'implementazione di ulteriori servizi e benefici sia per la banca che per il cliente.
Il sistema proposto secondo l'invenzione si compone delle seguenti parti:
1. Un distributore robotico in grado di movimentare dei contenitori o di mettere a disposizione dell'utente delle celle per l'immagazzinamento dei beni;
2. Un sistema di blindatura per garantire la sicurezza dei beni immagazzinati. Questa parte è opzionale e tarata in funzione della specifica necessità;
3. Un sistema di autenticazione per la corretta identificazione dell'utilizzatore. Questo sistema di autenticazione può avvalersi dell'identificazione biometrica;
4. Un sistema di interfaccia (monitor, touchscreen, tastiera) per l'interazione con l'utente.
Tutta l'architettura software e hardware è realizzata in modo da garantire la protezione dalle frodi, e la registrazione delle attività. Le istruzioni sono fornite all'utente attraverso l'interfaccia intelligente .
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell'invenzione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio dei disegni illustrati nelle tavole allegate, in cui:
la figura 1 rappresenta la vista schematica laterale del dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni;
la figura 2 ne rappresenta una vista schematica in pianta ;
la figura 3 è la vista schematica della cassettiera porta cassette di sicurezza in posizione chiusa ed aperta ;
la figura 4 è la vista schematica del distributore di cassette di sicurezza provvisto di tamburo rotante di distribuzione che consente di prelevare o restituire un contenitore.
Le figure da 5 ad 8 rappresentano viste di altrettanti schemi a blocchi.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE DELL'INVENZIONE Facendo riferimento alle figure allegate, il dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni, indicato complessivamente con 10, è sostanzialmente costituito da un magazzino 11 contenuto all'interno di una struttura blindata 12.
Con riferimento dapprima alla figura 1, si può notare che il magazzino 11 è dotato di una pluralità di celle 13 disposte in più settori consecutivi tra loro.
Tra le celle del magazzino si muove su due assi un meccanismo robotizzato 15, il quale, nell'esempio illustrato, è dotato di pinza telescopica, la quale, spostandosi lungo guide 16, consente di posizionarsi di fronte ad ogni cella in modo tale da consentire il prelievo ed il riposizionamento di ciascuna cassetta nella rispettiva cella.
Il robot 15 opera rispetto ad un tamburo 17 posto dietro la consolle 18, la quale costituisce la vera e propria interfaccia tra il dispositivo e l'utente.
Facendo riferimento alla figura 4, il tamburo 17 è montato su un cuscinetto orientabile 19, ed è azionato in senso rotatorio da un riduttore 20 posto lateralmente.
È inoltre prevista la presenza di un micro 21, che consente di rilevare il peso in eccesso.
Inoltre, in corrispondenza della consolle 18, è prevista l'installazione di un sensore di prossimità 22.
È da notare che la consolle è dotata di uno sportello 23 scorrevole verticalmente, il quale, per prelevare o restituire un contenitore, deve essere tenuto sollevato con una mano, tenendo conto che, per questioni di sicurezza, la rotazione del tamburo avviene solamente con lo sportello abbassato.
Dal punto di vista dell'architettura hardware, è previsto l'utilizzo di un computer industriale fanless ed una scheda di automazione dedicata. Il sistema operativo ed il software applicativo sono memorizzati in flash drive. Il database per la gestione dell'autenticazione e log del funzionamento sono memorizzati su sistema di hard disk gestiti in RAID1.
L'elettronica di gestione della sicurezza è autonoma, ed inoltre è previsto il controllo logico dei flussi operativi e della sensoristica a protezione e monitoraggio degli stati funzionali della cassaforte stessa. È previsto l'interfacciamento seriale criptato con l'elettronica di gestione del sistema.
La cassaforte ha una corazzatura con caratteristiche di livello V EN1143-1, con due porte per l'accesso al distributore per manutenzione. Il tamburo o cilindro 17 è corazzato e motorizzato per la consegna del contenitore al cliente finale. Il cilindro 17, tramite il micro 21, svolge anche la funzione di verifica del peso del contenitore al fine di impedire l'inserimento di oggetti di peso eccessivo.
Tra i sistemi di sicurezza è previsto l'utilizzo di: • una serratura principale a chiave meccanica variabile certificata liv. B EN 1300;
• una serratura secondaria elettronica con riconoscimento di chiavi a microchip per l'identificazione degli operatori e programmazione dei periodi di accesso e/o ritardi di apertura;
• un sistema antigas con azionamento automatico di inertizzazione di eventuali gas introdotti;
• dei sensori sismici, sensori di movimento e micro di controllo;
• memorizzazione di tutti gli eventi;
• sistema di chiusura e sigillatura dei magazzini interni per la garanzia di inaccessibilità ai valori in caso di accesso per manutenzione (kit opzionale). Per l'identificazione dell'utente è previsto l'utilizzo di una tessera RFID DesFIRE e l'autenticazione con controllo biometrico con impronta digitale.
Il modello dell'impronta (nel seguito template) è memorizzato sulla tessera di identificazione in modo da non interessare aspetti di privacy.
I contenitori 14 sono in materiale plastico con dimensioni interne indicative di 138x184x51, e dimensioni esterne indicative di 140x195x53, chiusi con un coperchio incernierato. Il cliente può inserire i beni in una busta plastica sigillabile trattenendone una parte (figlia) per il successivo controllo di integrità. Il codice impresso sulla busta è letto dal sistema per la relativa documentazione probatoria.
I contenitori possono essere riempiti con un peso massimo indicativo di 2Kg.
II sistema traccia il percorso del contenitore attraverso una registrazione video o con la rilevazione del transito del contenitore attraverso un sistema RFID. È possibile il rilascio di una ricevuta al cliente finale.
Qui di seguito vengono descritti tutti i particolari di funzionamento del sistema con le parti coinvolte e le caratteristiche di sicurezza previste.
Per utilizzare il sistema il cliente deve possedere una carta contactless MIFARE DESFire rilasciata dalla banca all'atto della sottoscrizione del servizio che contiene una chiave di autenticazione e il template dell'impronta digitale per la verifica dell'identità.
Il sistema permette di gestire situazioni in cui ad un cliente corrispondano più cassette di sicurezza oppure casi in cui una cassetta di sicurezza sia condivisa da più clienti (ciascuno con la propria carta di identificazione) .
Passo 1: Inizializzazione della cassaforte.
Per criptare la comunicazione con la carta MIFARE DESFire è necessario che la cassaforte possieda delle chiavi di criptazione, ovvero una serie di bit con i quali effettuare la criptazione secondo degli algoritmi DES o 3-DES.
Queste chiavi sono memorizzate come valori statici in una chiave hardware (nel seguito dongle), da collegare ad una porta USB del PC interno alla cassaforte.
Il flusso di inizializzazione di tali chiavi è il seguente:
1. Al primo avvio del software di gestione della cassaforte, e comunque ad ogni avvio successivo, il programma controlla che la dongle sia stata inizializzata, controllando un byte sulla stessa. Il byte varrà 0 se la dongle non è stata ancora inizializzata oppure 1 se la dongle è già stata inizializzata.
2. Se la dongle risulta inizializzata il programma si avvia normalmente, altrimenti inizializza la dongle scrivendogli sopra, in qualche porzione della memoria, una dozzina di chiavi crittografiche generate casualmente. In questo modo, solo il PC all'interno della cassaforte potrà conoscere il contenuto della dongle. Le chiavi crittografiche così generate verranno utilizzate nelle successive comunicazioni con le carte MIFARE DESFire.
3. Il software genera, se non è ancora stato creato il database di supporto, contenente le seguenti strutture dati:
RELAZIONI
STATO
Passo 2: Inizializzazione della carta MIFARE DESFire del cliente.
Il cliente si reca in banca e chiede di poter accedere al servizio di deposito cassette.
Il funzionario della banca prende una nuova carta MIFARE DESFire e con l'apposito programma sul suo PC (programma Windows, comunicante via TCP/IP con il PC del distributore), inizializza la carta MIFARE DESFire mediante un lettore/scrittore di tessere. Il PC è dotato anche di dispositivo biometrico per la rilevazione del template associato al cliente stesso.
La carta MIFARE DESFire è individuata da un numero seriale univoco di 7 byte (UID) che può essere scritto solo in fase di produzione della carta.
L<1>inizializzazione prevede di:
1. Prelevare il template del cliente e leggere l'UID della carta MIFARE DESFire assegnata. Tali valori sono comunicati, assieme a nominativo, codice fiscale e tipologia del cliente, via TCP/IP alla cassaforte, ed anche 1<1>informazione relativa al numero di cassette da associare al cliente, una volta noto il numero delle caselle disponibili. Non sono previste connessioni al database presente sul distributore: tutte le informazioni vengono scambiate via tcp/ip sull'unica porta software aperta sul PC del distributore .
2. Il software della cassaforte associa l'UID ricevuto ad una casella non ancora inizializzata, creando un record nella tabella delle relazioni ed uno in quella dei clienti. Nel caso di più caselle, la procedura coinvolgerà più record nella tabella delle relazioni e modificherà lo stato di più caselle: il campo "Stato del record" assumerà il valore "Da Inizializzare". Dal template viene calcolato un CRC, salvato nel record del cliente per ulteriore verifica nelle fasi successive.
3. La cassaforte genera una chiave crittografica casuale (Kl) che viene memorizzata nel campo "Chiave crittografica di prima comunicazione" del cliente e la spedisce indietro al PC da banco perché venga riportata anche sulla tessera del cliente.
4. La chiave Kl viene perciò memorizzata sulla carta MIFARE DESFire e verrà utilizzata per la prima comunicazione ed attivazione della carta.
Passo 2.1: Inizializzazione della carta MIFARE DESFire del gestore o dell'incaricato.
È necessario inizializzare delle tessere di gestione che avranno le seguenti funzioni:
1.Dismissione dei clienti che non vogliono più servirsi delle cassette di sicurezza.
2.Dismissione dei clienti defunti.
3.Altre funzionalità da definire.
Questi tipi di carte non possono prelevare automaticamente nessuna delle cassette di sicurezza contenute nella cassaforte. Quindi, non essendo carte "rischiose" possono essere create in numero illimitato.
La registrazione dei clienti Superuser, ovvero con queste funzionalità particolari, avviene con le stesse modalità della registrazione delle tessere normali. In fase di registrazione nel sistema bisogna solo indicare che tali carte sono destinate a funzioni di superuser. In questo modo il programma di gestione della cassaforte sa di non dover associare alcuna casella a tali UID e crea solo il record nella tabella dei clienti.
Passo 3: Primo accesso del cliente alla cassaforte. Quando il cliente utilizza la sua carta MIFARE DESFire per la prima volta alla cassaforte:
1.Utilizzando K1 come chiave per criptare i dati trasmessi/ricevuti, la cassaforte carica sulla carta MIFARE DESFire le chiavi di criptazione (passo 1, punto 2), che saranno utilizzate nei prossimi colloqui tra carta e PC.
2.Viene compiuta 1'identificazione del cliente (vedasi il passo 4 per il dettaglio).
3.Lo "Stato del record", sia per la casella (o le caselle associate a quell<1>UID) che per il cliente viene posto uguale a 2 ( "Inizializzato");
A questo punto non potranno più essere effettuati aggiornamenti.
Per una descrizione più dettagliata vedere il diagramma di flusso.
Passo 4: Accesso del cliente alla cassaforte.
Il cliente va alla cassaforte e presenta la sua carta MIFARE DESFire.
1.La cassaforte controlla la carta MIFARE DESFire e inizializza la comunicazione criptata selezionando una chiave crittografica memorizzata nella dongle e nella carta MIFARE DESFire.
2.Viene richiesto il dito al cliente per l'identificazione biometrica.
3.Il cliente pone il dito sul lettore biometrico, viene riconosciuto e accede alle funzioni ammesse dalla cassaforte. Il programma controlla anche che non ci siano blocchi in atto e che il CRC salvato sul database corrisponda al template dell<1>impronta passato dalla carta.
Per una descrizione più dettagliata vedere il diagramma di flusso.
Passo 5: Dismissione di un cliente.
Quando un cliente smette di utilizzare il servizio, bisogna liberare la cassetta a lui associata.
Si possono avere diversi casi:
1.Il cliente decide di non voler più usufruire del servizio di cassette di sicurezza;
2.Il cliente non può più recarsi alla cassaforte. Il cliente decide di non avvalersi più del servizio. Vediamo per punti il processo di dismissione:
1) Quando il cliente decide di non avvalersi più del servizio di cassette di sicurezza, si deve recare nella banca e comunicarlo alla persona incaricata.
2) L'incaricato identifica con qualche documento di identità il cliente e gli fa firmare un contratto di dismissione (nel quale il cliente afferma che non ci sono più oggetti di valore nella cassetta o nelle cassette a lui associate).
3) L'incaricato avvia la procedura di dismissione:
a) Si reca alla cassaforte munito di tessera superuser ed accompagnato dal cliente.
b) L'incaricato avvicina la sua tessera MIFARE (tessera superuser) alla cassaforte, viene verificato tramite impronta e accede ad un menù per la dismissione dell'utente. A questo punto la procedura di dismissione vera e propria si avvia.
c) Al cliente vengono richieste tessera ed impronta per il riconoscimento. A riconoscimento avvenuto la tessera viene disabilitata e nel database della cassaforte le caselle associate a quel cliente vengono liberate e poste in stato "non inizializzato". Si prevede, nel caso di più cassette per un unico cliente, di poter indicare quale cassetta dismettere o se dismetterle tutte. Qualora un cliente dismetta tutte le sue cassette, i record corrispondenti (clienti e relazioni) vengono eliminati.
Il cliente smarrisce la tessera.
Nel caso di smarrimento della tessera da parte del cliente, o in caso di furto (ma anche nel caso di sopraggiunta inutilizzabilità dell<1>impronta digitale o di decesso del cliente stesso) è molto rischioso assegnare una nuova tessera al cliente in modo che possa accedere nuovamente alla sua cassetta di sicurezza, per i seguenti motivi :
1)Qualunque impiegato all'interno della banca potrebbe riassegnare una carta associandola alla cassetta di sicurezza del cliente e potrebbe accedere alla cassetta di sicurezza.
2) Se volessimo assegnare una nuova tessera alla cassetta di sicurezza, sfruttando il CRC del template del cliente memorizzato nella cassaforte stessa, questa operazione non avrebbe successo in quanto il template memorizzato dipende di volta in volta da come viene posizionato il dito sul lettore di impronte, e quindi il CRC che ne deriva è diverso per ogni acquisizione.
La sequenza di operazioni per il processo di dismissione nel caso di smarrimento della tessera o negli altri casi succitati.
1) Con la tessera SuperUser, il direttore della banca o la persona preposta al compito accede al menù gestore.
2) Con il menù gestore si sceglie la funzionalità "Dismissione casella".
3) Si cerca la casella corrispondente al cliente scorrendo la lista per nome cliente (ed eventualmente codice fiscale).
4) Si seleziona la casella desiderata per la dismissione. La casella selezionata sarà sempre una sola alla volta, anche nel caso il cliente abbia più cassette
5) Prima di procedere, la cassaforte informa il SuperUser che sta per effettuare un'operazione che comporta il blocco della cassaforte e lo informa che per riavviare la cassaforte sarà necessario aprirla.
6) Se il SuperUser conferma l'operazione la cassaforte verifica la presenza della cassetta e la preleva, interrompendo tutte le operazioni effettuabili sulla cassaforte stessa mediante il programma di gestione.
7) Il SuperUser apre la cassaforte (in presenza di guardia giurata e eventuale notaio) e preleva la cassetta presente nella pinza.
8) Il SuperUser svuota la cassetta e la ripone nella pinza .
9)Quando la cassaforte viene chiusa, il software gestionale verifica se c'è un oggetto in pinza e in caso affermativo ripone la cassetta nella sua casella, ponendone lo stato record a "non inizializzato". Se il cliente aveva più cassette, il programma riparte dal punto 4), altrimenti elimina i record corrispondenti al cliente stesso e riparte con le normali funzionalità. Se per qualche motivo l'azione dovesse essere interrotta (l'incaricato abbandona la procedura), i record del cliente non vengono eliminati, dando così la possibilità di riprendere la procedura di dismissione in un secondo momento.
10) Se la cassetta non risulta in pinza al momento della chiusura, il programma segnala che la cassetta non è stata riposta nella posizione originale e blocca la casella corrispondente (stato del record=3). In questa fase il programma presume comunque che la cassetta sia stata svuotata, procedendo all'eliminazione dei dati del cliente come nel caso descritto al punto 9).
11) Il gestionale permette operazioni di "carica cassetta" per l'utente supersuser nel caso si accorga esistano delle caselle bloccate secondo quanto visto al punto precedente, in modo da permettere il reinserimento di cassette nelle posizioni vuote.
Passo 6: Manutenzione.
Per effettuare la manutenzione della cassaforte, è necessario porre la cassaforte in uno stato tale che:
• Nessun cliente possa accedere alla cassaforte durante l'intervento tecnico.
• Il tecnico abbia la possibilità di operare "dietro" la cassaforte ma abbia la possibilità di verificarne tutte le funzionalità.
Vediamo i passi da eseguire per eseguire la manutenzione sulla cassaforte:
1) Il Superuser accede alla cassaforte (tessera e riconoscimento biometrico) e seleziona la modalità "Manutenzione".
2) La cassaforte mette in stand-by la pinza e il software si pone in uno stato da cui può essere tolto solo avvicinando una tessera Superuser all'antenna di lettura e facendosi riconoscere con il dito (in questo caso il programma riparte), oppure chiudendolo con l'intervento di una tastiera, che può essere collegata al PC solo a cassaforte aperta.
3) Il tecnico si collega alla presa esterna della cassaforte e scarica i dati che indicano lo stato della cassaforte (stato delle serrature, eventuali allarmi registrati in precedenza, eco.)
4) La cassaforte viene aperta in presenza della guardia giurata, del tecnico e del direttore della filiale utilizzando le rispettive chiavi a microchip e la chiave meccanica.
5) Se la cassaforte prevede la possibilità di sigillare le caselle con delle pannellature scorrevoli, questo viene fatto e il tecnico può operare sulle parti interne della macchina senza la supervisione continua di guardia o funzionario della banca.
6) Il tecnico potrà operare nei seguenti modi:
a) Il tecnico ha la necessità di controllare la parte di movimentazione della cassaforte e quindi dopo aver collegato una tastiera e un monitor agli appositi connettori interni interagisce con il PC della cassaforte ed esegue gli opportuni programmi di test . Per far questo è necessario chiudere il programma di gestione principale; i clienti non potranno interagire con la cassaforte né toccando il touch screen né avvicinando la loro tessera MIFARE.
b) Il tecnico deve controllare le schede di controllo della cassaforte (serratura, eco.) e quindi si collega alle schede della cassaforte. I clienti non possono comunque interagire con la cassaforte perché il software principale è in attesa di una tessera SuperUser per riattivarsi.
7)Al termine della manutenzione il tecnico deve riavviare il programma principale, se lo ha precedentemente chiuso. Il programma si avvia e controlla se la cassaforte è stata chiusa. In caso negativo, attende che la cassaforte venga correttamente chiusa. Quando la cassaforte è chiusa, esso riparte normalmente e si mette in attesa di una tessera MIFARE.
Gestione tessere.
In questo capitolo analizziamo più in dettaglio le caratteristiche del programma che verrà installato sul PC degli impiegati per la creazione delle tessere (detto nel seguito "programma da banco" per differenziarlo dal quello in esecuzione sul PC della cassaforte).
Dato il vincolo di non poter accedere alla base di dati da qualsiasi PC della rete locale fatta eccezione per il PC del distributore, il programma in questione serve solo per la creazione delle tessere. Operazioni di eliminazione di tessere (per dismissioni di clienti) e ricerca delle stesse sono possibili direttamente solo con il programma della cassaforte.
Il programma da banco si compone essenzialmente di un'unica schermata (finestra) in cui l'incaricato può: • inserire i dati del cliente necessari per ricerche in caso di dismissione (cognome nome codice fiscale o identificativo, eventuali note, numero di cassette associate al cliente, tipologia della tessera -se normale o superuser); l'UID della carta verrà letto direttamente dal dispositivo di lettura/scrittura, senza possibilità di editazione. • Procedere alla registrazione del template ed avviare la procedura di inizializzazione della carta MIFARE DESFire. I comandi inviati via TCP/IP in questa fase al PC della cassaforte provocano la creazione sul database della stessa dei record necessari per il riconoscimento del nuovo cliente e delle sue cassette.
• Cercare (avendo la carte MIFARE DESFire) un cliente per modificarne i dati anagrafici. Non è ammesso invece modificare il template una volta inizializzata la carta. In questo caso bisogna dismettere il cliente prima di ricrearlo.
L'invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale. Tuttavia è chiaro che l'invenzione è suscettibile di numerose varianti che rientrano nel proprio ambito, nel quadro delle equivalenze tecniche.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la gestione di piccole cassette per il deposito di valori e beni, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un magazzino (11) contenuto all'interno di una struttura blindata (12), detto magazzino (11) essendo dotato di una pluralità di celle (13), tra le celle del magazzino potendosi muovere un meccanismo robotizzato (15) dotato di sistema di presa, il quale consente di posizionarsi di fronte ad ogni cella in modo tale da consentire il prelievo ed il riposizionamento di ciascuna cassetta nella rispettiva cella, detto robot (15) potendo operare rispetto ad un dispositivo di distribuzione (17) posto dietro la consolle (18), la quale costituisce la vera e propria interfaccia tra il dispositivo e l'utente, essendo inoltre prevista la presenza di un dispositivo (21), che consente di rilevare il peso in eccesso.
  2. 2. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di distribuzione (17) è composto da un tamburo montato su un cuscinetto orientabile (19), ed è azionato in senso rotatorio da un riduttore (20) posto lateralmente .
  3. 3. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza della consolle (18), è prevista l'installazione di un sensore di prossimità (22).
  4. 4. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la consolle (18) è dotata di uno sportello (23) scorrevole verticalmente, il quale, per prelevare o restituire un contenitore, deve essere tenuto sollevato con una mano, tenendo conto che, per questioni di sicurezza, l'azionamento del dispositivo di distribuzione (17) avviene solamente con lo sportello abbassato.
  5. 5. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'elettronica di gestione della sicurezza è autonoma ed inoltre è previsto il controllo logico dei flussi operativi e della sensoristica a protezione e monitoraggio degli stati funzionali della cassaforte stessa, nonché l'interfacciamento seriale criptato con l'elettronica di gestione del sistema, nonché la registrazione delle attività svolte dall'utilizzatore.
  6. 6. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta cassaforte ha una corazzatura con caratteristiche di livello V EN1143-1, con due porte per l'accesso al distributore per manutenzione.
  7. 7. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di distribuzione (17) è corazzato e motorizzato per la consegna del contenitore al cliente finale.
  8. 8. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di distribuzione (17), tramite il sensore (21), svolge anche la funzione di verifica del peso del contenitore al fine di impedire l'inserimento di oggetti di peso eccessivo.
  9. 9. Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che 1'utilizzatore è identificato attraverso l'utilizzo di una tessera di riconoscimento.
  10. 10 Dispositivo per la gestione di piccole cassette di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che 1'utilizzatore è autenticato attraverso l'utilizzo di una sistema di riconoscimento biometrico.
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