ITVI990241A1 - Vite di ancoraggio per trattamenti di correzione ortodontica - Google Patents

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:”VITE DI ANCORAGGIO PER TRATTAMENTI DI CORREZIONE ORTODONTICA”.

DESCRIZIONE

L’invenzione concerne una vite di ancoraggio da applicare nella volta palatina o in qualsiasi parte della bocca, in particolare della mandibola e del mascellare superiore per ancorare dispositivi impiegati nella correzione ortodontica. Come è noto la tecnica ortodontica prevede di applicare al dente da trattare una o più forze di intensità e direzioni prestabilite al fine di correggerne l’assetto stesso per ragioni estetiche o anche di funzionalità masticatoria.

Le forze vengono trasmesse al dente da trattare tramite dispositivi ortodontici costituiti generalmente da fili, barre o altri elementi meccanici di trazione e/o di spinta.

Generalmente tali dispositivi ortodontici vengono inoltre ancorati attraverso dispositivi ausiliari extraorali ad aree di ancoraggio al di fuori della bocca oppure possono essere collegati ad impianti endoossei all’interno della bocca oppure a viti infisse nell'osso alveolare, palatino, zigomatico, ecc. Queste viti fungono da ancoraggio e presentano una parte inferiore filettata ed avvitata all’osso, una parte superiore provvista di mezzi di manovra per avvitare e svitare la vite stessa nell'arcata alveolare, palatina, ecc. e di una parte centrale, affiorante dalla gengiva, alla quale vengono ancorati i dispositivi ortodontici detti.

In particolare la parte centrale delle viti ortodontiche note è sostanzialmente cilindrica e consente ai dispositivi ortodontici, ad esempio costituiti da un filo, di avvolgersi perimetralmente.

La tecnica nota prevede che i dispositivi di correzione ortodontica vengano fissati alle viti di ancoraggio prima ricordate semplicemente arrotolando un’estremità del filo, ad esempio, nella parte centrale cilindrica della vite stessa, garantendo cosi la tenuta statica necessaria a sviluppare le forze di trazione o di spinta atte a portare il dente trattato nella corretta posizione.

Il principale inconveniente è dovuto allo scarso attrito che si sviluppa tra i dispositivi ortodontici (il filo) e la parte centrale della vite stessa, e quindi alla scarsa forza di attrito necessaria a resistere alle forze di trazione e/o di spinta.

Un ulteriore inconveniente è dovuto inoltre alla difficoltà di controllare, nella fase di applicazione del dispositivo ortodontico, le forze di trazione e/o di spinta applicate al dente stesso, tali difficoltà nascendo dal fatto di arrotolare il filo stesso intorno alla parte centrale della vite di ancoraggio.

Un ulteriore inconveniente è dovuto all’aumento dell'ingombro della vite di ancoraggio a causa del filo arrotolato attorno alla parte centrale.

Altri tipi di vite adatte allo stesso scopo prevedono teste sagomate nelle cui scanalature possono essere fermate le parti terminali dei fili dei dispositivi ortondontici. E’ previsto poi un cappuccio che si avvita sulla testa della vite e che blocca definitivamente i fili ortodontici.

Tale tipo di vite ha l'inconveniente di un costo elevato e anche quello di un ingombro in bocca non trascurabile, nonché la scarsa praticità essendo alcune zone della bocca difficilmente accessibili.

E’ scopo della presente invenzione superare gli inconvenienti detti.

In particolare è un primo scopo dell’invenzione realizzare una vite di ancoraggio che potrà essere applicata ovunque ci sia osso disponibile, che consenta un maggior controllo della forza di trazione e/o di spinta applicata al dente da trattare.

Un altro scopo è di realizzare una vite di ancoraggio che consenta di diminuire l'ingombro dell’intero sistema ortodontico.

Un altro scopo è realizzare una vite con una conformazione tale da consentire una maggiore efficacia agli interventi igienici effetti dai paziente e necessari ad evitare eventuali infezioni.

Non ultimo scopo è quello di realizzare una vite ortodontica che sia poco costosa anche in rapporto alle prestazioni che può offrire.

Gli scopi detti sono raggiunti da una vite di ancoraggio per trattamenti di correzione ortodontica la quale, in accordo con la rivendicazione principale, comprende:

- una parte inferiore filettata atta ad essere avvitata all'osso mandibolare o del massiccio facciale;

- una parte centrale sostanzialmente cilindrica affiorante da detto osso palatino per consentire l’ancoraggio ad uno o più elementi di trazione e/o spinta;

- una parte superiore provvista di mezzi di manovra per avvitare/svitare detto elemento di ancoraggio alla struttura ossea;

e si caratterizza per il fatto che detta parte centrale presenta almeno una zona a diametro ridotto rispetto al diametro di detta parte cilindrica.

Vantaggiosamente l’invenzione consente una regolazione fine anche della direzione della forza di trazione e spinta esercitata su ciascun dente da trattare.

Inoltre l’invenzione riduce al paziente la sensazione di fastidio dovuta alla presenza di corpi estranei all’Interno della cavità orale.

Ancora vantaggiosamente l’invenzione consente l’ancoraggio di più dispositivi ortodontici contemporaneamente.

Secondo una preferita forma di esecuzione dell’invenzione la zona a diametro ridotto presenta un foro trasversale rispetto all'asse della vite adatto al passaggio di fili o dispositivi ortodontici in genere allo scopo di migliorare l'efficacia dell'ancoraggio di detti dispositivi, nonché la più facile connessione vite-filo.

Ulteriori scopi e i vantaggi, verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma di esecuzione dell'invenzione data a titolo indicativo, ma non limitativo e rappresentata nelle allegate tavole di disegno ove:

- la fig. 1 rappresenta la vite di ancoraggio oggetto dell'invenzione;

- la fig. 2 rappresenta una vista laterale della vite di fig. 1 ; - la fig. 3 rappresenta una variante dei mezzi di manovra della parte superiore della vite dell’invenzione;

- la fig. 4 rappresenta una variante relativa alla parte superiore della vite dell’invenzione;

- le figg. 5 e 6 mostrano un’ulteriore variante della parte superiore delia vite dell’invenzione.

La vite di ancoraggio all’osso per trattamenti di correzione ortodontica oggetto dell'invenzione è rappresentata in fig. 1 ove è indicata complessivamente con 10.

In essa si individua una parte inferiore 1 filettata atta ad essere avvitata nell’osso O, una parte centrale 2 affiorante dall'osso O ed una parte superiore 3 provvista di mezzi di manovra 4 per avvitare/svitare la vite stessa 1 alla struttura ossea O.

Nella parte centrale 2 è presente una zona 6 a diametro ribassato adatto al passaggio ed al fissaggio di un elemento di trazione o spinta come un filo F. La zona ribassata 6 è in effetti uno spazio anulare di sezione rettangolare o quadrata, ma non curva per le ragioni che verranno più avanti esposte.

Nel restringimento trasversale 6, nel caso dell’esempio di fig. 1 sono praticati due fori tra loro perpendicolari passanti diametrali 5 che servono al passaggio di un filo o dispositivo ortodontico che poi vengono ancorati per piegatura sulla gola 6.

Il fatto che la zona ribassata o gola 6 sia volutamente realizzata con superfici 61 e 62 piane in un raggio, dipende dal fatto che si vuole che tale gola possa fu fingere da dispositivi anti-rotazionale del tipo a vite o dispositivo ortodontico in genere nel caso in cui la sezione di tale dispositivo sia non tonda. Infatti in alcune applicazioni deH’ortodonzia è necessario che il dispositivo ortodontico non subisca alcuna rotazione durante la sua applicazione. Ciò viene chiaramente impedito da una conformazione della zona ribassata e specificamente la conformazione non tonda cioè quando le superfici 61 e 62 sono piane e parallele tra loro.

Un ulteriore caratteristica dell’invenzione è visibile in fig. 1 , dove si osserva che tra la parte inferiore filettata 1 e la parte centrale 2 è presente la zona conica 7 di raccordo tra detta parte filettata e la parte centrale. La conicità della zona 7 è funzionale al fatto che per effetto di tale conicità risulta molto agevole la pulizia orale, ad esempio tramite spazzolino da denti, nell'intorno della parte emergente della vite che specificamente è intorno alla mucosa. Ciò garantisce una migliore igienicità ed evita la formazione di infezioni localizzate per depositi di cibo tra mucosa e vite. Per quanto concerne i mezzi di manovra 4, essi sono costituiti nel caso dell’esempio da un’impronta a stella, atta ad accogliere un rispettivo utensile, quale ad esempio un cacciavite, utile ad avvitare la vite di ancoraggio 10 alla volta palatina.

In alternativa i mezzi di manovra 4 sono costituiti da un semplice taglio per cacciavite o da una testa incassata 8 per la manovra con utensile adatto alla manovra di viti a brugola, come visibile in fig. 3.

Per quanto concerne la parte superiore 3, essa presenta un profilo curvo che consente di assecondare la curvatura di alcuni denti quali ad esempio i premolari.

Secondo una variante esecutiva dell’invenzione la testa 3 che presenta un profilo generalmente curvo, ha una superficie con rugosità 31 abbastanza pronunciata, come si osserva in fig. 4, e ciò allo scopo di poter applicare alla testa ulteriori dispositivi ortodontici come tubi, brackets o altri dispositivi a collaggio diretto.

Secondo un’altra variante mostrata nelle figg. 5 e 6, la testa 3 della vite presenta una scanalatura continua 32 profilata con sottosquadro così da facilitare l’ancoraggio di ulteriori dispositivi ortodontici che necessitassero essere applicati alla testa della vite stessa con collaggio diretto.

Operativamente si procederà prima al fissaggio della vite di ancoraggio 1 all’osso utilizzando l'apposito utensile.

Una volta applicati i dispositivi ortodontici costituenti gli elementi di trazione e/o di spinta, costituiti ad esempio da un filo metallico F, si procederà ad inserire il filo metallico sui rispettivo foro passante 6 presente nella parte centrale 3 della vite di ancoraggio. Successivamente si applicherà la forza desiderata al filo metallico tendendolo per piegarlo sulla gola 6 garantendo così l’ancoraggio e l’applicazione della forza di trazione e/o di spinta voluta, come visibile in fig. 2, nonché riparando i tessuti molli dall’estremità tagliata del filo.

Infine si potrà, agendo sui mezzi di manovra 4, indirizzare e variare la direzione di applicazione della forza di trazione e/o di spinta aumentandone e diminuendone l’intensità semplicemente ruotando la vite di ancoraggio 1 stessa, e quindi la direzione dell'asse del foro passante 6.

Va notato che l'accoppiamento filo foro passante 6 e curvatura del filo, garantisce una necessaria tenuta; e ciò consente di evitare l’arrotolamento del filo intorno alla parte centrale 3 della vite 1 stessa.

Quantunque l'invenzione sia stata descritta con riferimento alle figure allegate, essa potrà essere soggetta a modifiche costruttive rientranti nelle rivendicazioni e quindi protette dal presente brevetto.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Vite di ancoraggio (10) all’osso per trattamenti di correzione ortodontica, comprendente: - una parte inferiore (1 ) filettata atta ad essere avvitata all'osso; - una parte centrale (2) essenzialmente cilindrica affiorante da detto osso e dalla gengiva atta a consentire l'ancoraggio di dispositivi ortodontici di trazione e/o spinta; - una parte superiore (3) provvista di mezzi di manovra (4) per avvitare/svitare detta vite; caratterizzata dal fatto che detta parte centrale (2) presenta una zona a diametro ridotto (6) rispetto al diametro di detta parte cilindrica.
2. 2) Vite secondo la rivendicazione 1) caratterizzata dai fatto che in detta zona a diametro ridotto (6) è presente almeno un foro (5) trasversale rispetto all’asse della vite adatto al passaggio di fili o dispositivi ortodontici.
3. 3) Vite secondo la rivendicazione 1 ) o 2) caratterizzata dai fatto che in detta zona a diametro ridotto (6) sono presenti due fori (5) perpendicolari tra loro e trasversali rispetto all ’asse della vite adatti al passaggio di fili o dispositivi ortodontici.
4. 4) Vite secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la zona a diametro ridotto è realizzata a superfici piane e parallele (61 , 62) tali da impedire la rotazione di dispositivi ortodontici a sezione non tonda.
5. 5) Vite secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta parte inferiore (1 ) è raccordata alla detta parte centrale (2) tramite una superficie dì raccordo a profilo conico.
6. 6) Vite secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta parte superiore presenta un profilo curvo.
7. 7) Vite (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti mezzi di manovra (4) sono almeno un intaglio trasversale.
8. 8) Vite (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 ) a 6), caratterizzata dal fatto che detto mezzo di manovra è un foro (8) poligonale.
9. 9) Vite (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta parte superiore (3) presenta una superficie ruvida (31 ).
10. 10) Vite secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta parte superiore (3) presenta almeno una scanalatura longitudinale (32) con sezione a sottosquadro, tale da consentire l'ancoraggio di ulteriori mezzi ortodontici.