ITVI990133A1 - Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli di un acquaio. - Google Patents

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ITVI990133A1 IT1999VI000133A ITVI990133A ITVI990133A1 IT VI990133 A1 ITVI990133 A1 IT VI990133A1 IT 1999VI000133 A IT1999VI000133 A IT 1999VI000133A IT VI990133 A ITVI990133 A IT VI990133A IT VI990133 A1 ITVI990133 A1 IT VI990133A1
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Stefano Adriani
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Adriani & Rossi Edizioni Snc D
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  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:"DISPOSITIVO PER LO SCARICO DELLE ACQUE NEI LAVELLI DI UN ACQUAIO".
DESCRIZIONE
L'invenzione concerne un dispositivo per lo scarico delle acque di un acquaio, da impiegarsi all'interno del mobile nel quale è inserito l'acquaio stesso. Il dispositivo si presenta in forma di vasca parallelepipeda che raccoglie le acque di scarico di almeno un sifone inserito nella vasca stessa e che è estraibile con facilità per l'ispezione e la pulizia.
Sono noti ad un gran numero di utenti i dispositivi attualmente in uso per lo scarico delle acque dei lavelli negli acquai di uso domestico e nelle grandi cucine di convitti e centri di ristorazione.
Detti dispositivi sono essenzialmente costituiti da sifoni, applicati mediante ghiere filettate a tenuta stagna, da una parte alle bocche di scarico dei lavelli, e dall'altra parte alla tubatura fissa dell'edificio.
E* un’esperienza comune quella di trovarsi frequentemente con i detti dispositivi intasati e di aver bisogno di attrezzi per cercare di eliminare l'otturazione, attrezzi che non sempre raggiungono lo scopo.
Quando ciò accade non rimane altra soluzione che mettere mano ai sifoni staccandoli dai lavelli e dalla tubatura di scarico con manovre non sempre agevoli, dato che ci si trova spesso ad operare in spazi ristretti all'interno dei mobili di sostegno degli acquai, entro ai quali spesso si colloca una grande quantità di materiali e attrezzi per il lavaggio delle stoviglie e per le pulizie generali, oggetti che devono essere rimossi per agevolare l'accesso alle ghiere dei sifoni.
E' inoltre evidente che si richiede una certa maestria, sia nello svitare le ghiere stesse, che nello scomporre i vari pezzi che compongono ciascun sifone, e sia, soprattutto, nel rimontare i sifoni al loro posto al di sotto dell'acquaio, negli spazi ristretti e disagevoli sopra detti.
E' anche noto che i sifoni attuali consentono solo limitati adattamenti alle posizioni fisse delle bocche di scarico dei lavelli, da un lato, e all'imbocco della tubatura fissa dello scarico deM'edificio, dall'altro lato, per cui è necessario spesso l'intervento di un idraulico esperto per ricercare il corretto posizionamento, o riposizionamento, dei sifoni, con attese a volte prolungate e notevole aggravio di spesa.
La presente invenzione intende superare i limiti e gli inconvenienti sopra detti.
In particolare è uno degli scopi dell'invenzione stessa quello di realizzare un dispositivo per lo scarico delle acque il quale si possa applicare ai lavelli con grande facilità, anche da parte di utenti non esperti.
E' un altro scopo del trovato quello di consentire l’agevole estrazione del dispositivo dal posto dove è collocato senza dover effettuare complicate operazioni di distacco dei tubi che collegano il dispositivo al lavello o allo scarico.
E' un ulteriore scopo che il dispositivo di scarico possa servire anche come mensola di appoggio per il materiale di lavaggio e pulizia all'interno del mobile che sostiene l'acquaio.
Tutti gli scopi sopra detti ed altri che verranno meglio evidenziati in seguito, sono raggiunti con la realizzazione di un dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli di un acquaio, il quale, in accordo con il contenuto della rivendicazione principale, è caratterizzato dal fatto di comprendere:
- una vasca di forma sostanzialmente parallelepipeda, avente la minor dimensione secondo l’altezza, presentante sulla superficie superiore una o più aperture, adatte a ricevere ciascuna un sifone, detta vasca presentando un fondo inclinato, in prossimità del quale è presente un foro di scarico dell'acqua proveniente da detti lavelli;
- almeno un sifone inserito in detta almeno un'apertura di detta vasca, presentante un corpo sostanzialmente cilindrico sulla cui superficie verticale sono presenti una o più feritoie atte a scaricare l'acqua, proveniente dal lavello, nella vasca, detto sifone presentando un collo sui quale è inseribile un tubo di adduzione dell'acqua;
- un tubo di adduzione collegante lo scarico di un lavello con detto collo di detto sifone, detto tubo di adduzione essendo realizzato in materiale flessibile.
Gli scopi suddetti verranno meglio evidenziati al seguito durante la descrizione di una preferita forma di esecuzione dell'invenzione, data a titolo indicativo, ma non limitativo, e rappresentata nelle allegate tavole di disegno, ove:
- la fig. 1 mostra la sezione di un acquaio con applicato il dispositivo ideato inserito all’interno del mobile che sostiene l'acquaio stesso;
- la fig. 2 è una sezione laterale della fig. 1 ;
- la fig. 3 è una vista dall'alto dello stesso dispositivo di scarico;
- la fig. 4 è una sezione della fig. 3, secondo la linea IV - IV di fig. 3;
- la fig. 5 mostra una sezione, secondo la linea V-V di fig. 3, del dispositivo di scarico con tre sifoni inseriti nella vasca parallelepipeda di raccolta e scarico delle acque dei sifoni; - la fig. 6 è una sezione mediana ingrandita di un sifone, con il tubo di adduzione inserito nel suo collo.
Come si osserva nelle figure 1 e 2, il dispositivo di scarico delle acque ideato, complessivamente indicato con 1 , si colloca all'Interno del mobile 2 che sostiene l'acquaio 3 in esso inserito.
Nell'esempio delle figure stesse, l'acquaio dispone dei due lavelli identici 31 e 32, provvisti inferiormente delle due bocche 33 e 34 di scarico delle acque di lavaggio delle stoviglie.
Il dispositivo 1 si compone della vasca 11 , avente forma sostanzialmente parallelepipeda, il più possibile ridotta in altezza, e provvista, in corrispondenza di almeno due superfici laterali contrapposte, di altrettante scanalature 1 1 1 , atte a guidare l'inserimento della vasca stessa all'interno del mobile 2, a mezzo delle guide 21 che realizzano anche il sostegno del dispositivo 1 all'interno del mobile 2.
In tal modo, una parte più o meno estesa della superficie superiore 112 della vasca 11 può essere utilizzata come mensola di appoggio per collocarvi materiali e oggetti di lavaggio e pulizia, all'interno del mobile 2.
Come si osserva più in dettaglio nelle figure 3, 4 e 6, la stessa superficie superiore 112 della vasca è sostanzialmente piana e presenta una pluralità di aperture, che saranno normalmente dei fori circolari 113, provvisti di un bordo rialzato e filettato 1 14.
Detti fori circolari 113 potranno ricevere ciascuno un sifone, complessivamente indicato con 12. Detto sifone ha un corpo cilindrico 121 a forma di bottiglia, e presenta, ad una certa altezza dal fondo 122, feritoie laterali 123 per il deflusso dell'acqua di scarico del sifone stesso all'interno della vasca 11 , che funge così da collettore per le acque dell'almeno un sifone presente nella vasca e di convogliamento delle stesse verso le tubature fisse 4 degli scarichi dell’edificio.
Come si osserva con maggiore evidenza in fig. 6, ogni sifone 12 inserito in detta vasca 11 porta il collo filettato 124 che si raccorda con il corpo cilindrico 121 attraverso la cuffia 125, pure filettata al suo interno, così da poter avvitare l'intero sifone 12 sul bordo filettato 1 14 del foro 1 13 e realizzare la tenuta stagna a mezzo di interposte normali guarnizioni 126. Gli eventuali fori 1 13 non occupati dai sifoni 12 saranno chiusi, a tenuta stagna, mediante coperchi 13.
Ciascun detto sifone 12 sarà collegato alla corrispondente bocca filettata 34 del lavello 3 (figg. 1 e 2), per il tramite del tubo 14 e a mezzo della prima ghiera filettata 141 , e verrà inserito con il suo tratto di estremità inferiore rigida 142 all'interno del collo 124 del sifone 12, e bloccato in posizione opportuna dalla seconda ghiera filettata 127.
L'adattamento delle posizioni fisse della suddetta bocca di scarico e del sifone perpendicolarmente più in asse con la bocca stessa potrà essere facilmente realizzato in virtù della grande flessibilità assegnata all'intero tubo 14 dovuta all'estensibilità assegnata alla sua parte centrale 143, come raffigurato nelle tavole allegate. A tale scopo, detta parte centrale del tubo sarà realizzata in materiale plastico adatto ad essere compattato od esteso, secondo il bisogno.
La detta vasca 11 porta posteriormente il condotto 115 di scarico delle acque in essa versate dai sifoni 12. Tale condotto si innesta parzialmente nel volume interno della vasca, in corrispondenza di una parte inclinata 116 del suo fondo, così da consentire l'inserimento trasversale del filtro 117 che assicura un ulteriore utile filtraggio delle acque, prima del loro scarico verso la tubatura fissa 4 dell'edificio. Il detto filtro 1 17 viene estratto ed inserito attraverso un foro con bordo filettato ricavato sulla superficie superiore 112 della vasca 11 a mezzo del tappo filettato 1 18 collegato al filtro stesso.
Analoghi fori di ispezione richiudibili con altrettanti tappi filettati 119 possono essere previsti, sempre sulla superficie superiore della vasca, anche al fine di introdurre nella vasca stessa deodoranti e/o decalcificanti.
Anche il collegamento del condotto 115 di scarico finale potrà essere utilmente raccordato alla posizione dell'imbocco della tubatura fissa 4 dell'edificio, a mezzo di un tratto di tubo estensibile, simile a quello 14 impiegato per il collegamento dei sifoni.
E’ evidente che si può compattare al massimo, con facile azione manuale, la detta parte centrale estensibile 143 dei detti tubi di collegamento 14, in particolare di quello relativo a ciascun sifone 12, cosi da sfilare il tratto finale 142 del detto tubo 14 dal collo 124 di ciascun detto sifone, lasciando nel contempo lo stesso tubo collegato alla bocca 34 del lavello 3.
Ciò permette di svincolare facilmente la vasca 11 dai suoi collegamenti all'acquaio 3 e alla tubatura fissa 4 dell'edificio, e di sfilarla dal mobile 2 facendola scorrere sulle guide 21 per eseguire la facile pulizia delle varie parti, in una posizione esterna all'acquaio molto più comoda per l'utente, anche inesperto.
In fase esecutiva le forme e il numero degli elementi che compongono il dispositivo di scarico potranno variare rispetto a quanto descritto e illustrato nelle tavole di disegno allegate. In particolare potranno essere prodotti dispositivi semplificati, comprendenti uno o due sifoni soltanto, secondo necessità, e privi di fori di ispezione, al fine di un utilizzo semplificato al massimo del dispositivo stesso, e al fine di ottenere un piano di appoggio superiore il più sgombro possibile con l'ulteriore funzione di mensola per il collocamento di un maggior numero di materiali e oggetti di pulizia all'interno del mobile che sostiene l'acquaio.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo per lo scarico delle acque dei lavelli di un acquaio caratterizzato dal fatto di comprendere: - una vasca (11 ) di forma sostanzialmente parallelepipeda, avente la minor dimensione in altezza, presentante sulla superficie superiore (112) una o più aperture (1 13), adatte a ricevere ciascuna un sifone (12), detta vasca presentando un fondo inclinato (116), in prossimità del quale è presente un foro di scarico dell’acqua proveniente da detti lavelli; - almeno un sifone (12) inserito in detta almeno un'apertura di detta vasca, presentante un corpo sostanzialmente cilindrico (121 ) sulla cui superficie verticale sono presenti una o più feritoie (123) atte a scaricare l'acqua, proveniente dal lavello (3), nella vasca (11 ), detto sifone presentando un collo (124) sul quale è inseribile un tubo di adduzione dell'acqua; un tubo di adduzione (14) collegante lo scarico di un lavello con detto collo di detto sifone, detto tubo di adduzione essendo realizzato in materiale flessibile.
  2. 2) Dispositivo per lo scarico delle acque nei (avelli, secondo la rivendicazione 1 ), caratterizzato dal fatto che detto tubo (14) comprende una parte estensibile (143), interposta fra due tratti di estremità rigidi (142).
  3. 3) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo la rivendicazione 1 ), caratterizzato dal fatto che detta vasca parallelepipeda (11 ) presenta, in corrispondenza di almeno due superfici laterali contrapposte, altrettante scanalature (111 ), atte a guidare l'inserimento e a realizzare il sostegno della detta vasca all'interno del mobile (2) nel quale è inserito l'acquaio (3).
  4. 4) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo la rivendicazione 1 ), caratterizzato dal fatto che le dette aperture presenti sulla superficie superiore (1 12) di detta vasca (11 ) sono fori circolari (113) provvisti di un bordo filettato (114) sporgente da detta superficie superiore e atto a bloccare, con tenuta stagna, almeno un detto sifone (12) inserito in ciascun detto foro.
  5. 5) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun detto sifone (12) ha la forma di una bottiglia, essendo provvisto di collo filettato (124) e di una cuffia anulare (125), presente sulla superficie cilindrica (121 ) in prossimità del raccordo col detto collo, detta cuffia presentando una filettatura cooperante con una equivalente filettatura presente sul bordo (114) del foro (113) che accoglie detto sifone.
  6. 6) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la detta vasca (1 1 ) presenta un condotto (115) di scarico dei liquidi, con forma troncoconica, essendo detto condotto provvisto di un trasversale (117) estraibile attraverso un foro di ispezione, detto foro essendo richiudibile a mezzo di un tappo filettato (118) collegato al detto filtro.
  7. 7) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la detta vasca (11 ) è provvista superiormente di almeno un foro d'ispezione richiudibile, a tenuta, mediante un tappo (119).
  8. 8) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le dette aperture non utilizzate per l'inserimento di un detto almeno un sifone sono richiudibili mediante altrettanti coperchi (13) provvisti di guarnizioni a tenuta stagna.
  9. 9) Dispositivo per lo scarico delle acque nei lavelli, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la detta vasca presenta la superficie superiore (112) piana atta a realizzare un piano di appoggio per oggetti.
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