ITVI20130278A1 - Dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici - Google Patents

Dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici

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Publication number
ITVI20130278A1
ITVI20130278A1 IT000278A ITVI20130278A ITVI20130278A1 IT VI20130278 A1 ITVI20130278 A1 IT VI20130278A1 IT 000278 A IT000278 A IT 000278A IT VI20130278 A ITVI20130278 A IT VI20130278A IT VI20130278 A1 ITVI20130278 A1 IT VI20130278A1
Authority
IT
Italy
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perfusion
chamber
piston
stem
air
Prior art date
Application number
IT000278A
Other languages
English (en)
Inventor
Mauro Fiorini
Fabrizio Raimondi
Original Assignee
Bioteck S P A
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Publication date
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Priority to PCT/IB2014/064433 priority patent/WO2015075573A1/en
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F2/00Filters implantable into blood vessels; Prostheses, i.e. artificial substitutes or replacements for parts of the body; Appliances for connecting them with the body; Devices providing patency to, or preventing collapsing of, tubular structures of the body, e.g. stents
    • A61F2/02Prostheses implantable into the body
    • A61F2/30Joints
    • A61F2/46Special tools or methods for implanting or extracting artificial joints, accessories, bone grafts or substitutes, or particular adaptations therefor
    • A61F2/4644Preparation of bone graft, bone plugs or bone dowels, e.g. grinding or milling bone material

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
[0001] La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei dispositivi medicali ed ha particolarmente per oggetto un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici.
Stato della tecnica
[0002] E’ noto nel settore medico dei trattamenti terapeutici l'utilizzo di dispositivi atti a perfondere un biomateriale poroso con un liquido di perfusione. Il liquido di perfusione può essere scelto all’interno del gruppo comprendente le soluzioni acquose, il midollo osseo o suoi derivati, le soluzioni contenenti antibiotici, il sangue periferico, emocomponenti o similari.
[0003] L’utilizzo di materiali biologici perfusi è particolarmente importante nel trattamento chirurgico di alterazioni e/o difetti del tessuto muscoloscheletrico, causati ad esempio da episodi di origine traumatica, patologie neoplastiche o degenerative, ritardi di consolidazione, deformità neonatali o similari.
[0004] In particolare, tali dispositivi promuovono la perfusione di biomateriali destinati ad essere innestati nel corpo umano come sostituti ossei, cartilaginei, osteocartilaginei, tendinei, legamentosi o meniscali e di altri tessuti connettivi in generale.
[0005] I dispositivi per la perfusione di biomateriali sono studiati per estrarre l’aria presente nelle porosità del biomateriale e riempire quest’ultime con un dato liquido biologico per aumentare la superficie di contatto e migliorare l’interazione tra liquido e biomateriale.
[0006] Il procedimento di perfusione deve essere eseguito in un ambiente isolato e per tale ragione sono stati realizzati dispositivi per la perfusione di un biomateriale atti a mantenere il biomateriale ed il fluido in condizioni di elevata sterilità.
[0007] Da W020091 25282 è noto un dispositivo per la perfusione di biomateriali comprendente una camera di perfusione destinata ad alloggiare il materiale da perfondere e collegata ad una camera di trasferimento in cui è contenuto il liquido biologico.
[0008] La camera di perfusione e quella di trasferimento sono accoppiate a tenuta ed isolate daH’ambiente esterno. La camera di trasferimento è essenzialmente costituita da una siringa avente un’apertura di uscita del liquido posta in comunicazione fluidica con la camera di perfusione.
[0009] Un inconveniente di tale noto dispositivo è rappresentato dalla difficoltà di scaricare all’esterno l’aria estratta dal biomateriale a causa del completo isolamento delle camere di perfusione e trasferimento.
[0010] Infatti, durante l’utilizzo del dispositivo l’operatore deve posizionare verticalmente le camere di perfusione e di trasferimento per consentire all’aria estratta dal biomateriale di espandersi nella porzione terminale della camera di trasferimento lasciata libera dal liquido.
[0011] La presenza d’aria all’interno della camera di trasferimento durante il ripetersi dei cicli di perfusione, inoltre, diminuisce l’efficienza del dispositivo e aumenta il rischio di una reintroduzione della stessa nel biomateriale da perfondere.
[0012] Per ovviare a tali inconvenienti sono noti dispositivi per la perfusione di biomateriale con liquido biologico che consentono di scaricare all’esterno l’aria estratta dal biomateriale durante il ciclo di perfusione.
[0013] In US2008/0214998 è descritto un dispositivo per la perfusione di biomateriale con un liquido biologico che presenta, in una particolare forma di realizzazione, un’unica camera di perfusione atta a contenere sia il materiale da trattare che il liquido biologico.
[0014] In particolare, il dispositivo comprende un pistone alloggiato nella camera ed azionabile manualmente dall’utilizzatore per diminuire e/o aumentare la pressione nella camera stessa in modo da favorire l’uscita deH’aria dalle porosità del biomateriale e l’ingresso del liquido nelle stesse.
[0015] Tale dispositivo comprende una guarnizione idrofobica associata ad una estremità del pistone ed atta a trattenere il liquido all’interno della camera di perfusione ed a consentire la fuoriuscita dell’aria attraverso dei passaggi ricavati nel pistone stesso.
[0016] Un primo inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che tra la guarnizione idrofobica e l’estremità del pistone non è presente un’elevata tenuta fluidica con il conseguente rischio di fuoriuscita di ridotte quantità di liquido durante l’utilizzo del dispositivo.
[0017] Un ulteriore inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che la fuoriuscita del liquido di perfusione attraverso il pistone richiede spesso di essere compensata con quantità predeterminate del liquido stesso.
[0018] Tale compensazione può essere particolarmente difficoltosa in quanto molti trattamenti terapeutici richiedono di perfondere il biomateriale con quantità estremamente ridotte di fluidi biologici prelevati da pazienti vivi mediante operazioni particolarmente complesse e pericolose.
[0019] Un ulteriore inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che la compensazione del fluido fuoriuscito dal dispositivo allunga i tempi totali di perfusione.
[0020] Non ultimo inconveniente è rappresentato dal fatto che il fluido e il biomateriale possono venire contaminati in maniera significativa a causa della ridotta tenuta fluidtea presente tra la guarnizione ed il pistone.
Presentazione dell’invenzione
[0021] Scopo del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici che abbia caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
[0022] Uno scopo particolare del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici che permetta di ottimizzare l’estrazione deH’aria dal biomateriale e saturare il biomateriale di liquido biologico.
[0023] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici che presenti un elevato isolamento del liquido daN’ambiente esterno in modo da ridurre sensibilmente le perdite dello stesso durante il suo utilizzo.
[0024] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici che consenta la perfusione del biomateriale con ridotte quantità di liquido.
[0025] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici che consenta di ridurre i tempi di perfusione.
[0026] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici che mantenga il biomateriale ed il liquido in condizioni di asepsi.
[0027] Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici in accordo con la rivendicazione 1 , comprendente un corpo tubolare con una cavità assiale definente una camera di perfusione per alloggiare un biomateriale poroso, un connettore posto ad una estremità distale del corpo tubolare per introdurre nella stessa un liquido di perfusione ed un pistone con un’estremità distale scorrevole all’interno della cavità per estrarre aria dal biomateriale da perfondere.
[0028] Inoltre, il dispositivo comprende mezzi di scarico per scaricare all’esterno l’aria estratta dal biomateriale e contenuta all’interno della camera di perfusione e mezzi filtranti che consentono il passaggio selettivo dell’aria contenuta nella camera verso i mezzi di scarico impedendo il trafilamento del liquido verso l’esterno.
[0029] Il dispositivo si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di raccolta dell’aria comunicanti con la camera di perfusione e con i mezzi di scarico.
[0030] Per controllare il flusso dell’aria dai mezzi di raccolta ai mezzi di scarico sono previsti mezzi di controllo associati al pistone ed azionabili dall’utilizzatore per controllare il flusso dell’aria dai mezzi di raccolta ai mezzi di scarico.
[0031] Grazie a questa configurazione, il dispositivo consente di ottimizzare l’estrazione dell’aria dal biomateriale, mantenendo al contempo un elevato isolamento del liquido dall’ambiente esterno in modo da ridurre sensibilmente le perdite dello stesso durante il suo utilizzo e riducendo la quantità di liquido biologico necessario per la perfusione.
[0032] Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
[0033] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per la perfusione di un biomateriale poroso con liquidi di perfusione o similari, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista prospettica esplosa di un dispositivo secondo il trovato;
la FIG. 2 è una vista prospettica assemblata del dispositivo di Fig. 1 ; la FIG. 3 è una vista laterale del dispositivo di Fig. 1 ;
la FIG. 4 è una vista laterale sezionata del dispositivo di Fig. 1 in una prima posizione operativa;
la FIG. 5 è una vista laterale ingrandita di una prima porzione di Fig. 4; la FIG. 6 è una vista laterale ingrandita di una seconda porzione di Fig. 4;
la FIG. 7 è una vista laterale sezionata del dispositivo di Fig. 1 in una seconda posizione operativa;
la FIG. 8 è una vista laterale sezionata del dispositivo di Fig. 1 in una terza posizione operativa;
la FIG. 9 è una vista frontale sezionata del dispositivo di Fig. 1 ; la FIG. 10 è una vista laterale sezionata ed esplosa del dispositivo di Fig. 1 ;
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito [0034] Con riferimento alle figure citate, è illustrato un dispositivo, indicato globalmente con il numero di riferimento 1 , per la perfusione di un biomateriale poroso P con liquidi biologici L.
[0035] In particolare, il dispositivo 1 potrà essere utilizzato per il trattamento di un biomateriale poroso P di varia natura e forma, destinato ad essere innestato nel corpo umano come sostituto osseo, cartilagineo, osteocartilagineo, tendineo, legamentoso, meniscale o di tessuto connettivo in generale.
[0036] I liquidi di perfusione L normalmente impiegati potranno essere di origine biologica, quali ad esempio sangue periferico e suoi derivati, midollo osseo, concentrato midollare, concentrati cellulari da tessuto adiposo, soluzioni fisiologiche contenenti antibiotici o altri farmaci similari.
[0037] Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, il dispositivo 1 ha una forma simile ad una siringa e comprende un corpo tubolare 2 con un asse longitudinale X ed una cavità assiale 3 definente una camera di perfusione 4 per alloggiare un biomateriale poroso P da perfondere.
[0038] Il corpo tubolare 2 presenta un’estremità prossimale 5 aperta, provvista di una coppia di alette 6 diametralmente opposte per consentire la presa da parte di un utilizzatore e un’estremità distale 7 avente un connettore 8 per l’introduzione di un liquido di perfusione L nella camera di perfusione 4. Il connettore 8 potrà essere chiuso con un tappo Luer-lock 9 di tipo in sé noto.
[0039] In particolare, il connettore 8 potrà essere ricavato su un coperchio di chiusura 10 montato amovibilmente sull’estremità distale 7 del corpo tubolare 2.
[0040] Vantaggiosamente, la rimozione del coperchio di chiusura 10 potrà rendere accessibile la camera di perfusione 4 per l'inserimento del biomateriale poroso P prima delle operazioni di perfusione.
[0041] E’ inoltre previsto un pistone 11 , eventualmente provvisto di nervature di irrigidimento longitudinali per resistere meglio alla compressione e alla trazione longitudinale, avente un’estremità distale 12 mobile scorrevolmente nella cavità 3 per estrarre l’aria contenuta nel biomateriale P da perfondere.
[0042] Come visibile in FIG. 5, all’estremità distale del pistone 12 è inserita, in una gola anulare 13, una guarnizione di tenuta 14, del tipo O-ring, atta ad esercitare sulla superficie 15 della cavità assiale 3 una tenuta ermetica durante il suo scorrimento assiale.
[0043] Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, all’estremità prossimale 16 del pistone 11 è formata una flangia anulare 17 con dimensioni radiali minori delle alette 6, anch’essa per favorire la presa da parte di un utilizzatore.
[0044] Il dispositivo presenta inoltre mezzi di scarico, indicati globalmente con il numero di riferimento 18, atti a scaricare all’esterno l’aria estratta dal biomateriale P e raccolta all’interno della camera di perfusione 4
[0045] Il pistone 11 potrà comprendere un elemento allungato 19 avente un foro passante assiale centrale 20 destinato ad alloggiare uno stelo 21 ed una sede anulare 22 comunicante fluidicamente con il foro 20 e posta in prossimità dell’estremità prossimale 16 del pistone 11.
[0046] La comunicazione fluidica tra la sede anulare 22 e il foro assiale 20 sarà garantita dai mezzi di scarico 18 che dovranno permettere l’eliminazione dell’aria.
[0047] Come meglio visibile in FIG. 6, i mezzi di scarico 18 potranno comprendere un passaggio anulare 23 formato anch’esso all’estremità distale 16 del pistone 11.
[0048] Opportunamente, la camera di perfusione 4 potrà essere definita da un setto 24 sostanzialmente trasversale posizionabile all’interno della cavità 3.
[0049] Il setto 24 potrà presentare una forma sostanzialmente discoidale e potrà comprendere una coppie di facce 25 leggermente concave rivolte, rispettivamente, verso l’estremità distale 7 del corpo tubolare 2 ed il pistone 11 ed una guarnizione periferica anulare 26, anch’essa di tipo O-ring, per bloccarlo ermeticamente in una posizione assiale predeterminata.
[0050] L’estremità distale 12 del pistone 11 potrà essere leggermente concava e distanziata dal setto 24 per definire una camera di aspirazione 27 di volume predeterminato Vi atta a contenere il liquido L con l’aria estratta dal biomateriale P.
[0051] Opportunamente, la posizione assiale del setto 24 potrà essere opportunamente variata in modo da modificare il volume V2della camera di perfusione 4.
[0052] Così, sarà possibile adattare il volume V2della camera 4 alle effettive dimensioni massime del biomateriale poroso P, consentendo di minimizzare la quantità di liquido L necessaria per la perfusione dello stesso.
[0053] Preferibilmente, il setto 24 potrà comprendere almeno un orifizio calibrato 28 atto a promuovere la comunicazione fluidica della camera di perfusione 4 con la camera di aspirazione 27.
[0054] Sono inoltre previsti mezzi filtranti, indicati globalmente con il numero di riferimento 29, per consentire il passaggio selettivo de aria contenuta nella camera di perfusione 4 verso i mezzi di scarico 18 impedendo lo scarico o il trafilamento all’esterno del liquido di perfusione L.
[0055] In particolare, i mezzi filtranti 29 potranno comprendere almeno un elemento filtrante 30 posto a valle dell’orifizio 28.
[0056] Il passaggio selettivo de aria attraverso i mezzi filtranti 29 sarà facilitato dalla movimentazione longitudinale del pistone 11 all’interno della cavità assiale 3.
[0057] Quando il pistone 11 verrà fatto arretrare, esso si potrà allontanare dal setto 24 creando una depressione nello spazio lasciato libero dal pistone 11.
[0058] In questo modo, parte del liquido L contenuto nella camera di perfusione 4 verrà richiamata, attraverso l'orifizio 28, nella camera di aspirazione 27.
[0059] La successiva movimentazione del pistone 11 verso il setto 24 metterà in pressione il liquido L, consentendo una separazione forzata deH’aria eliminata dai pori del biomateriale P attraverso i mezzi filtranti 29 posti a contatto con il liquido L.
[0060] La presenza della guarnizione di tenuta 14 lungo le pareti del pistone 11 impedirà la risalita del liquido L lungo le pareti dello stesso e farà sì che il flusso di liquido L sia convogliato unicamente verso i mezzi filtranti 29.
[0061] Un caratteristica peculiare del trovato è costituita dal fatto di comprendere mezzi di raccolta 31 comunicanti con la camera di perfusione 4 e con i mezzi di scarico 18.
[0062] In particolare, i mezzi di raccolta 31 potranno essere costituiti da un intercapedine 32 sostanzialmente anulare comunicante con l'ambiente esterno.
[0063] L’intercapedine 32 potrà essere definita da un gioco radiale predeterminato g formato tra il foro passante 20 e lo stelo 21 al momento dell’inserimento di quest’ultimo.
[0064] Secondo un ulteriore aspetto peculiare del trovato, sono previsti mezzi di controllo 33 associati al pistone 11 e azionabili da un utilizzatore per controllare il flusso dell’aria dai mezzi di raccolta 31 ai mezzi di scarico 18.
[0065] Opportunamente, come meglio visibile in FIG. 9, il foro passante 20 potrà essere sostanzialmente cilindrico con un primo diametro interno di sostanzialmente uniforme e potrà presentare una porzione di estremità distale 34, con un secondo diametro interno d2inferiore al primo, ed una porzione di estremità prossimale 35.
[0066] La porzione distale 34 potrà essere atta ad alloggiare una corrispondente porzione di estremità distale 36 dello stelo 21 con un terzo diametro esterno d3leggermente inferiore al secondo diametro interno d2.
[0067] La porzione di estremità distale 36 alloggiata all’interno della porzione distale 34 del foro 20 potrà essere provvista di sporgenze di bloccaggio rastremate 37 e di una fessura diametrale 38 per consentire la flessione verso l’interno delle sporgenze 37 e permettere l’inserimento a scatto nella porzione di estremità distale 34 del foro 20 del pistone 11 .
[0068] Vantaggiosamente, come meglio visibile in FIG. 5, i mezzi filtranti 29 potranno comprendere una prima guarnizione anulare 39 alloggiata in una prima sede anulare 40 ricavata sulla parete cilindrica 41 della porzione di estremità distale 36 dello stelo 21.
[0069] Inoltre, i mezzi filtranti 29 potranno comprendere una pluralità di primi microcanali longitudinali 42 formati in posizioni angolarmente sfalsate sulla parete interna 43 della porzione di estremità distale 34 del foro passante 20 del pistone 11.
[0070] Così, la prima guarnizione 39 potrà interagire con i primi microcanali 42 per realizzare un primo filtro a labirinto 44.
[0071] La distribuzione radialmente sfalsata dei microcanali 42 potrà essere meglio compresa alla luce della FIG. 9, anche se gli stessi non sono rappresentati in scala rispetto alle dimensioni delle altre componenti del dispositivo.
[0072] Vantaggiosamente, i mezzi filtranti 29 potranno comprendere una pluralità di secondi microcanali 45 longitudinali formati in posizioni angolarmente sfalsate sulla parete interna 43 della porzione prossimale 35 del foro passante 20 ed almeno una seconda guarnizione 46 alloggiata in una seconda sede anulare 47 dell’estremità prossimale 48 dello stelo 21.
[0073] In particolare, in modo similare alla prima guarnizione 39, la seconda guarnizione 46 potrà interagire con i secondi microcanali 45 per realizzare un secondo filtro a labirinto 49 longitudinalmente sfalsato rispetto al primo.
[0074] Opportunamente, sia i primi 42 che i secondi microcanali 45 potranno avere delle dimensioni micrometriche, ad esempio uguali od inferiori a 100 μm , e saranno atte a favorire il passaggio selettivo delle bolle d’aria.
[0075] Preferibilmente, i mezzi di controllo 33 potranno comprendere una ghiera di manovra 50 posta all’estremità prossimale 48 dello stelo 21 ed inseribile a tenuta nella sede anulare 22 del pistone 11.
[0076] In particolare, lo stelo 21 sarà mobile all’interno del foro passante 20 del pistone 11 tra una posizione avanzata, visibile in FIG. 4, in cui la ghiera 50 è a contatto con la parete di fondo 51 della sede anulare 22 ed occlude il foro passante 20, ed una posizione arretrata, visibile in FIG. 7, in cui la ghiera 50 è distaccata dalla sede 22 ed apre il passaggio 23 definendo uno scarico 52.
[0077] Opportunamente, lo stelo 21 potrà presentare, in prossimità della sua estremità prossimale 48, un elemento di bloccaggio 53 atto a solidarizzare amovibilmente il pistone 11 allo stelo 21 con quest’ultimo in posizione avanzata.
[0078] L’elemento di bloccaggio 53 potrà consentire un movimento alternato del pistone 11 per creare una depressione nella camera di aspirazione 27 e convogliare l’aria nell’intercapedine 32.
[0079] Inoltre, l’elemento di bloccaggio 53 potrà essere rilasciabile per portare lo stelo 21 nella posizione arretrata e consentire lo scarico dell’aria raccolta nell’intercapedine 32 attraverso l’apertura di scarico 52.
[0080] Opportunamente, il passaggio dello stelo 21 tra la posizione avanzata e quella arretrata potrà essere ripetuta più volte per eliminare l’aria precedentemente estratta dal biomateriale P, evitando la sua reintroduzione nei pori dello stesso durante il ciclo di perfusione successivo.
[0081] Tale soluzione consentirà di aumentare la quantità di liquido L inserito nelle porosità del biomateriale P con conseguente miglioramento dell’efficienza complessiva del processo di perfusione.
[0082] In uso, il pistone 11 sarà inizialmente posizionato assialmente entro il corpo tubolare 2 per determinare il volume minimo V2della camera di perfusione 4 compatibile con le dimensioni del materiale poroso P da perfondere.
[0083] Dopo questa operazione iniziale, il coperchio di chiusura 10 sarà rimosso dal corpo tubolare 2 per accedere alla camera 4 ove sarà posizionato il biomateriale poroso P, quindi il cappuccio 10 sarà bloccato sul corpo tubolare 2 richiudendo ermeticamente la camera di perfusione 4.
[0084] Dopo aver rimosso il tappo Luer-lock 9, il connettore 8 sarà collegato ad un tubo di alimentazione comunicante con un serbatoio di liquido L di perfusione, non illustrato nelle figure, per riempire completamente la camera di perfusione 4.
[0085] Il riempimento della camera di perfusione 4 sarà favorito daN’arretramento del pistone 11 all’interno della cavità 3 e dalla depressione che si verrà a creare successivamente all’interno della camera 4.
[0086] A questo punto il tubo di alimentazione sarà staccato dal connettore 8 e questo sarà nuovamente chiuso ermeticamente con il Luer-lock 9.
[0087] Successivamente, l’utilizzato re alternerà fasi di arretramento e avanzamento del pistone 11 all’interno della cavità 3 mantenendo lo stelo 21 bloccato per aspirare e, rispettivamente, mettere in pressione il liquido L di perfusione all’interno della camera 4.
[0088] L’aumento della pressione del liquido L nella camera 4 favorirà, da un lato, la penetrazione del liquido stesso all’interno delle porosità del biomateriale poroso P e, dall’altra, la separazione dell’aria appena liberata dal liquido L attraverso i mezzi filtranti 29.
[0089] Le operazioni di avanzamento ed arretramento del pistone 11 potranno essere eseguite ripetutamente al fine di ottenere la completa rimozione dearia dalle porosità del biomateriale P e dal liquido L di perfusione.
[0090] Tra le fasi alternate di compressione e depressione, l’utilizzatore eserciterà sul corpo tubolare 2 un energico picchiettamento con il palmo della mano per favorire la separazione delle bollicine d’aria ancora presenti nel biomateriale P per effetto di cavitazione.
[0091] A questo punto l’aria estratta dal biomateriale P si sarà accumulata all’interno dei mezzi di raccolta aria 31.
[0092] Per espellere all’esterno l’aria, l’operatore agirà sull’elemento di bloccaggio 53 per rilasciare lo stelo 21 e quest’ultimo sarà successivamente portato nella posizione arretrata afferrando la ghiera posteriore 50 in modo tale che i mezzi di raccolta 31 siano posti in comunicazione con i mezzi di scarico 18 e l’aria fuoriesca all’esterno attraverso il passaggio 23 l’apertura di scarico 52.
[0093] Dopo aver eseguito più volte le operazioni sopra descritte, si potrà procedere allo svuotamento del liquido L dalla camera di perfusione 4 mediante apertura del tappo Luer-lock 9, all’apertura del dispositivo mediante rimozione del coperchio 10 ed infine al prelevamento del biomateriale P completamente trattato.
[0094] Il dispositivo per la perfusione di un biomateriale poroso secondo il trovato è suscettibile di modifiche e varianti rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate.
[0095] Tutti i particolari e le procedure potranno essere sostituiti da altri elementi e metodi tecnicamente equivalenti, ed i materiali e i procedimenti potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
[0096] Anche se il dispositivo secondo il trovato è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.
Applicabilità’ Industriale
[0002] La presente invenzione trova applicazione industriale nel settore tecnico dei dispositivi medicali ed in particolare per la realizzazione di un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un dispositivo per la perfusione di biomateriali porosi con liquidi biologici, comprendente: un corpo tubolare (2) con una cavità assiale (3) definente una camera di perfusione (4) per alloggiare un materiale biocompatibile poroso (P): un connettore (8) posto ad una estremità distale (7) di detto corpo tubolare (2) per introdurre nella stessa un liquido (L) di perfusione; un pistone (11) con un’estremità distale (12) mobile scorrevolmente in detta cavità (3) per estrarre aria dal biomateriale (P) da perfondere; mezzi di scarico (18) per scaricare all’esterno l’aria estratta da detto biomateriale (P) e contenuta all’interno di detta camera (4); mezzi filtranti (29) per consentire il passaggio selettivo dell’aria contenuta in detta camera (4) verso detti mezzi di scarico (18) impedendo il trafilamento del liquido (L) verso l’esterno; caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di raccolta aria (31) comunicanti con detta camera (4) e con detti mezzi di scarico (18), essendo previsti mezzi di controllo (33) associati a detto pistone (11) ed azionabili dall’utilizzatore per controllare il flusso dell’aria da detti mezzi di raccolta (31) a detti mezzi di scarico (18).
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, in cui detto pistone (11) comprende un elemento allungato (19) avente un foro passante assiale (20) atto ad alloggiare uno stelo (21), ed una sede (22) posta in prossimità dell’estremità prossimale (16) di detto elemento allungato (19), detta sede (22) e detto foro passante (20) essendo collegati fluidicamente mediante detti mezzi di scarico (18) comprendenti un passaggio anulare (23).
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui detto stelo (21) presenta un gioco radiale predeterminato (g) rispetto a detto foro passante assiale (20) per definire con lo stesso un’intercapedine (32) sostanzialmente anulare, detti mezzi di raccolta (31) essendo costituiti da detta intercapedine (32).
  4. 4. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui detti mezzi di controllo (33) comprendono una ghiera (50) di manovra posta all’estremità prossimale (48) di detto stelo (21) e inseribile a tenuta in detta sede anulare (22) di detto pistone (11).
  5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui detto stelo (21) è mobile all’interno di detto foro passante (20) di detto pistone (11) tra una posizione avanzata in cui detta ghiera (50) è a contatto con la parete di fondo (51) di detta sede (22) ed occlude detto foro (20), ed una posizione arretrata in cui detta ghiera (50) è distaccata da detta sede (22) ed apre detto passaggio (23) definendo uno scarico (52).
  6. 6. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui detto foro assiale (20) è sostanzialmente cilindrico con un primo diametro (di) interno sostanzialmente uniforme e presenta una porzione di estremità distale (34) con un secondo diametro interno (d2) inferiore al primo ed una porzione di estremità prossimale (35), detta porzione distale (34) essendo atta ad alloggiare una corrispondente porzione di estremità distale (36) di detto stelo (21) con un terzo diametro esterno (d3) leggermente inferiore a detto secondo diametro interno (d2).
  7. 7. Dispositivo come da rivendicazione 2, in cui detta camera è (4) definita da un setto (24) sostanzialmente trasversale posizionabile in modo regolabile all’interno di detta cavità (3) per adattare il volume (V2) di detta camera (4) alle dimensioni massime del biomateriale (P) e minimizzare la quantità di liquido di perfusione (L), l’estremità distale (12) di detto pistone (11) essendo leggermente concava e distanziata da detto setto (24) per definire una camera di aspirazione (27) del liquido contenente l’aria estratta dal biomateriale (P) da perfondere, detto setto (24) avendo almeno un orifizio calibrato (28) atto a mettere in comunicazione detta camera di perfusione (4) con detta camera di aspirazione (27).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi filtranti (29) comprendono una pluralità di primi microcanali longitudinali (42) formati in posizioni angolarmente sfalsate sulla parete interna (43) di detta porzione di estremità distale (34) di detto foro (20) ed almeno una prima guarnizione anulare (39) alloggiata in una prima sede anulare (40) della porzione di estremità distale (36) di detto stelo (21) ed atta ad interagire con detti primi microcanali (42) per realizzare un primo filtro a labirinto (44).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi filtranti (29) comprendono una pluralità di secondi microcanali (45) longitudinali formate in posizioni angolarmente sfalsate sulla parete interna (43) di detta porzione prossimale (35) di detto foro (20) ed almeno una seconda guarnizione (46) alloggiata in una seconda sede anulare (47) della estremità prossimale (48) di detto stelo (21) ed atta ad interagire con detti secondi microcanali (45) per realizzare un secondo filtro a labirinto (49) longitudinalmente sfalsato rispetto al primo.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto stelo (21) presenta in prossimità di detta estremità prossimale (48) un elemento di bloccaggio (53) atto a solidarizzare amovibilmente detto pistone (11) a detto stelo (21) con quest’ultimo in posizione avanzata e consentire un movimento alternato di detto pistone (11) per creare una depressione in detta camera di aspirazione (27) e convogliare l’aria in detta intercapedine (32), detto elemento di bloccaggio (53) essendo rilasciabile per portare detto stelo (21) in detta posizione arretrata e consentire lo scarico de aria raccolta in detta intercapedine (32) attraverso un’apertura di scarico (52).
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