ITVI20130147A1 - Un gruppo di fissaggio di moduli solari ad una superficie di supporto - Google Patents

Description

“UN GRUPPO DI FISSAGGIO DI MODULI SOLARI AD UNA SUPERFICIE DI SUPPORTOâ€

Definizioni

Si specifica che, nel presente brevetto, la dizione modulo solare include sia i moduli solari termici che i moduli solari fotovoltaici.

Campo di applicazione

La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico dei moduli solari e fotovoltaici ed ha particolarmente per oggetto il fissaggio di tali moduli ad una superficie di supporto quali tetti, pareti o similari.

Più in dettaglio la presente invenzione si riferisce ad un gruppo di fissaggio di moduli solari ad una superficie di supporto.

Stato della Tecnica

È noto che uno dei settori in cui si investe di più per lo sviluppo sia tecnologico che strutturale à ̈ quello delle nuove fonti energetiche con particolare riguardo alle fonti energetiche rinnovabili.

Una di queste ultime à ̈ costituita dal sole. Sono noti infatti elementi che trasformano i raggi luminosi che li investono in energia elettrica o termica. Sulla base di tali elementi sono particolarmente diffusi i moduli solari, ossia un insieme dei suddetti elementi disposti affiancati su un unico pannello.

Tipicamente, i moduli vengono riuniti in un assieme più o meno esteso al fine di ottenere la generazione di una potenza elettrica o termica sufficiente per gli usi desiderati. In questo senso, quindi, acquista importanza la struttura meccanica che vincola l’assieme dei moduli.

Secondo lo stato della tecnica, i moduli solari presentano una cornice generalmente costituita da un profilato metallico associabile stabilmente ad una superficie di supporto. Tipicamente la superficie di supporto à ̈ un tetto sul quale viene predisposta una lamiera grecata o comunque un elemento isolante. Su di esso vengono successivamente disposte delle barre di supporto su cui vengono posati i moduli solari. Questi vengono trattenuti in posizione da staffe, tipicamente a forma di omega rovesciata, che poggiano sui bordi di moduli contigui e che vengono avvitate sulle barre. In altri casi le staffe presentano sagomatura differente, tuttavia esse consentono di trattenere in posizione le cornici dei moduli solari mediante il loro avvitamento alle barre. In taluni casi le staffe sono associate alle cornici mediante mezzi di fissaggio tipicamente costituiti da dadi e bulloni.

È evidente che tale soluzione, pur essendo di semplice concezione, comporta tempi e costi di posa in opera elevati a causa del numero di parti da associare alla superficie di supporto. Anche i costi di produzione sono comunque elevati.

Ne consegue l’appesantimento del costo al chilowatt per i moduli fotovoltaici o il costo per riscaldare l’acqua nel caso del solare termico.

Per ovviare a tale inconvenienti sono noti sistemi di ancoraggio di pannelli a superfici di supporto come quelli descritti in WO 2009/092401 ed in WO 2012/038096. Nonostante le differenze che li contraddistinguono, i due documenti si accomunano nel presentare un gruppo di assemblaggio dove non sono presenti le barre di supporto e vi à ̈ un’interazione diretta tra cornice dei pannelli, staffe ed elemento isolante.

Tuttavia, in entrambi i casi si osserva che i pannelli non sono perfettamente fissati potendo essi muoversi, per quanto con brevi escursioni, sia in direzione trasversale alla superficie di supporto che in direzione trasversale alle staffe. Poiché tanto i moduli solari che i collegamenti idraulici o elettrici che li raggiungono sono elementi meccanicamente fragili, à ̈ evidente che le soluzioni proposte sono fortemente sottoposte a danni in presenza di venti anche moderati.

Presentazione dell’invenzione

Scopo della presente invenzione à ̈ superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra evidenziati mettendo a disposizione un gruppo di fissaggio di un modulo solare ad una superficie di supporto che sia composto da un numero di parti componenti non superiore a quanto avviene per i gruppi equivalenti noti.

Nell’ambito dello scopo generale appena citato, uno scopo particolare dell’invenzione à ̈ che i tempi ed i costi di posa in opera di moduli solari mediante il gruppo di fissaggio dell’invenzione siano inferiori rispetto a quanto avviene secondo la tecnica nota.

Di conseguenza, uno scopo dell’invenzione à ̈ realizzare un gruppo di fissaggio di moduli solari ad una superficie di supporto che consenta di migliorare il costo al chilowatt o il costo per riscaldare l’acqua dei moduli solari.

Un ulteriore scopo à ̈ realizzare un gruppo di fissaggio di moduli solari che consenta di vincolare stabilmente gli stessi moduli alla superficie di supporto sia in direzione trasversale alla superficie di supporto che in direzione trasversale alle staffe di vincolo.

Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un gruppo di fissaggio di moduli solari ad una superficie di supporto in accordo con le rivendicazioni che seguono le quali sono parte integrante della presente descrizione.

In particolare, secondo un aspetto dell’invenzione il gruppo di fissaggio comprende una o più staffe suscettibili di essere vincolate stabilmente alla superficie di supporto. Quest’ultima à ̈ tipicamente costituita dal tetto di un edificio su cui viene posizionato, come detto in precedenza, un elemento isolante come, ad esempio, una lamiera grecata. Si osserva, quindi, che il gruppo di fissaggio dell’invenzione non necessita delle barre di supporto utilizzate nella tecnica nota. Vantaggiosamente, risultano diminuiti i costi di produzione. Ancora vantaggiosamente, risulta facilitato il fissaggio dei moduli essendovi un componente in meno rispetto alla tecnica nota. Di conseguenza, anche i costi di installazione risultano diminuiti.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il gruppo di fissaggio comprende anche almeno un elemento profilato destinato ad essere utilizzato per realizzare almeno una porzione di cornice di un modulo solare. Tipicamente, tutta la cornice viene realizzata con tale elemento profilato; tuttavia ai fini dell’invenzione à ̈ sufficiente che un solo lato, o al più due lati opposti, siano provvisti di tale elemento profilato.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’elemento profilato presenta, sulla porzione destinata ad essere rivolta verso l’esterno del modulo solare, almeno una nervatura sporgente che si accoppia con una prima scanalatura contro-sagomata presente sulle staffe. In particolare, la sagomatura della nervatura à ̈ tale per cui l’accoppiamento à ̈ girevole da una posizione iniziale di inserimento della nervatura nella prima scanalatura ad una posizione finale di riposo nella quale la sagomatura della scanalatura à ̈ conformata in modo da impedire movimenti dell’elemento profilato in direzione trasversale alla staffa.

Vantaggiosamente, quindi, i moduli solari risultano fissati stabilmente in tale posizione contrariamente a quanto avviene nella tecnica nota.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, le superfici reciprocamente affacciate dell’elemento profilato e della staffa, quando l’elemento profilato à ̈ nella suddetta posizione finale rispetto alla staffa, presentano sporgenze e rientranze che si compenetrano in modo da impedire anche i movimenti dell’elemento profilato trasversali alla superficie di supporto. Vantaggiosamente, quindi, anche in tale direzione i moduli solari risultano fissati stabilmente contrariamente a quanto avviene nella tecnica nota.

Per quanto fin qui detto à ̈ evidente che gli scopi dell’invenzione sono raggiunti anche da un metodo di fissaggio di moduli solari ad una superficie di supporto mediante un gruppo di fissaggio comprendente una o più staffe ed almeno un elemento profilato cui à ̈ associato il modulo solare, detto elemento profilato presentando su una superficie esterna almeno una nervatura sporgente che si accoppia con una prima scanalatura contro-sagomata presente su dette staffe, detto metodo comprendendo le seguenti fasi:

− vincolare detta staffa alla superficie di supporto;

− inserire detta nervatura sporgente da detta staffa in detta prima scanalatura;

− ruotare il modulo solare con detto elemento profilato in modo da portare il modulo solare sostanzialmente parallelo alla superficie di supporto in modo che la superficie esterna di detto elemento profilato e la superficie laterale di detta staffa risultino affacciate.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un gruppo di fissaggio di moduli solari ad una superficie di supporto secondo l’invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 rappresenta un modulo solare vincolato ad una superficie di supporto mediante un gruppo di fissaggio secondo l’invenzione;

le FIGG. da 2 a 4 rappresentano particolari di un gruppo di fissaggio secondo l’invenzione;

le FIGG. 5 e 6 rappresentano due istanti operativi di particolari di un gruppo di fissaggio secondo l’invenzione.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla fig.1, si descrive un gruppo di fissaggio 1 di moduli solari M ad una superficie di supporto S.

Tipicamente la superficie di supporto S à ̈ un tetto, tuttavia ciò à ̈ solo un esempio non limitativo di esecuzione dell’invenzione. In ogni caso, preferibilmente, ma non necessariamente, sulla superficie di supporto S viene disposto un elemento isolante 2 che nell’esempio non limitativo illustrato negli allegati disegni à ̈ costituito da una lamiera grecata L.

Secondo un aspetto dell’invenzione, il gruppo di fissaggio 1 comprende una coppia di staffe 3 disposte lungo un primo lato 4 della cornice 5 del modulo solare M. Tali staffe 3, come si osserva anche nel particolare di fig. 2, sono fissate stabilmente alla lamiera grecata L tipicamente mediante avvitatura.

Ovviamente tanto il numero delle staffe 3 quanto la loro disposizione ed il loro fissaggio sono esempi non limitativi per l’invenzione. Ciò che conta à ̈ che sono presenti una o più staffe 3 le quali agiscono sulla cornice 5 dei moduli solari M per trattenerli stabilmente sulla superficie di supporto S.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il gruppo di fissaggio 1 comprende anche un elemento profilato 6 che viene utilizzato per realizzare la cornice 5 del modulo solare M da fissare alla superficie di supporto S. Anche tale particolare non deve essere considerato limitativo per l’invenzione essendo sufficiente che il suddetto elemento profilato 6 sia presente nei punti di contatto tra il modulo M e le staffe 3.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, osservabile in fig. 3, l’elemento profilato 6 presenta, sulla porzione 10 destinata ad essere rivolta verso l’esterno del modulo solare M, almeno una nervatura sporgente 11 che si accoppia con una prima scanalatura 12 contro-sagomata osservabile in fig. 4 e presente sulle staffe 3. In particolare, le sagomature della nervatura 11 e della prima scanalatura 12 sono tali da consentire, come si osserva nella sequenza delle figg. 5 e 6, che l’accoppiamento sia girevole da una posizione iniziale di inserimento della nervatura 11 nella prima scanalatura 12, ad una posizione finale di riposo nella quale la sagomatura della prima scanalatura 12 à ̈ conformata in modo da impedire movimenti dell’elemento profilato 6 in direzione trasversale alla staffa 3.

In altri termini, vantaggiosamente, la nervatura 11 e la prima scanalatura 12 interagiscono in modo che nella posizione finale essi non siano allontanabili tra loro assicurando la perfetta stabilità dell’accoppiamento in direzione trasversale alla staffa 3.

Nelle allegate figure si osserva che tanto la nervatura 11 quanto la prima scanalatura 12 presentano, in sezione, profili che riproducono archi di circonferenza i quali consentono la suddetta rotazione. Tuttavia anche tale particolare non deve essere considerato limitativo per l’invenzione.

Uno degli inconvenienti della tecnica nota à ̈ costituito dall’instabilità dell’accoppiamento dei pannelli alla superficie di supporto anche in senso trasversale a quest’ultima. In questo senso, il gruppo di fissaggio 1 dell’invenzione presenta, nelle superfici 15, 16 reciprocamente affacciate dell’elemento profilato 6 e della staffa 3, sporgenze e rientranze 17 che si compenetrano quando l’elemento profilato 6 à ̈ disposto nella suddetta posizione finale rispetto alla staffa 3. In questo modo sono impediti movimenti trasversali alla superficie di supporto S da parte dell’elemento profilato 6.

Nel particolare della forma si esecuzione che si descrive vi à ̈ una prima sporgenza 20 dall’elemento profilato 6 sotto alla nervatura 11 in modo da formare tra di esse una prima rientranza 21. Analogamente, nella staffa 3 à ̈ presente una seconda sporgenza 22 (che costituisce il bordo esterno della prima scanalatura 12) ed una terza sporgenza 23 tra le quali à ̈ formata una seconda rientranza 24. In tal modo, con la disposizione dell’elemento profilato 6 in posizione finale rispetto alla staffa 3, la prima sporgenza 20 si inserisce nella seconda rientranza 24. La corrispondenza dimensionale tra la prima sporgenza 20 e la seconda rientranza 24 consentono, con la suddetta compenetrazione, di garantire l’impossibilità di movimenti trasversali alla superficie di supporto S del modulo M.

In altri termini, vantaggiosamente, l’accoppiamento tra staffe 3 ed elementi profilati 6 à ̈ tale da garantire la stabilità dell’accoppiamento su due assi, quello trasversale alle staffe 3 e quello trasversale alla superficie di supporto S.

Ancora vantaggiosamente, il gruppo di fissaggio 1 dell’invenzione consente di diminuire il numero di componenti rispetto ai gruppi analoghi noti trasformando in elemento attivo del fissaggio anche la cornice 5 dei moduli M.

Risultano quindi diminuiti i costi di produzione e di montaggio dei moduli M con conseguente miglioramento del costo al chilowatt o del costo di riscaldamento dell’acqua per uso sanitario.

Inoltre, il gruppo di fissaggio 1 non esercita alcuna pressione sul bordo dei moduli M evitando il rischio di rotture anche parziali degli stessi.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la staffa 3 presenta sagomatura sostanzialmente a forma di T rovesciata. In particolare, la base 25 della T viene posta in appoggio sulla superficie di appoggio S, mentre la gamba 26 presenta la prima scanalatura 12 nonché le sporgenze e rientranze 17. In tal modo la base 25 può essere comodamente avvitata all’elemento isolante 2 o alla superficie di supporto S. Nel contempo, la gamba 26, essendo particolarmente stretta, consente di mantenere vicini due moduli M attigui vincolandoli senza interessare la superficie superiore degli stessi.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, la staffa 3 presenta una sagomatura simmetrica rispetto all’asse di simmetria X della T rovesciata. In tal senso, la staffa 3 presenta una seconda scanalatura 28 simmetrica alla prima scanalatura 12 rispetto allo stesso asse di simmetria X. Ugualmente, anche sul lato della gamba 26 dove c’à ̈ la seconda scanalatura 28 ci sono sporgenze e rientranze 17 in modo che la staffa 3 sia bifronte e consenta di vincolare a se elementi profilati 6 su entrambi i lati. Ciò consente, vantaggiosamente, di associare alla stessa staffa 3 due moduli M, uno per lato. Tali moduli M presentano elementi profilati 6 sia in testa che in coda.

Vantaggiosamente, quindi, il montaggio di un assieme di moduli solari M risulta particolarmente semplice e di veloce esecuzione. Il primo passo, ovviamente à ̈ quello di preparare la superficie di supporto S eventualmente disponendovi sopra un elemento isolante 2 come ad esempio una lamiera grecata L. Su tale elemento isolante 2 viene quindi posizionata una prima linea di staffe 3 che sono avvitate a tale elemento isolante 2 ed eventualmente anche alla superficie di supporto S. La prima linea tipicamente comprende due staffe 3, tuttavia ciò costituisce solo un esempio di esecuzione non limitativo. Quantità di staffe e lunghezza di ciascuna staffa non sono, infatti, particolari limitativi per la presente invenzione.

Successivamente si avvicina un lato del modulo solare M, provvisto di cornice 5 realizzata con l’elemento profilato 6, alle staffe 3 in modo da inserire la nervatura sporgente 11 nella prima scanalatura 12. Il gruppo di fissaggio 1 à ̈ quindi nella posizione iniziale raffigurata in fig.5.

Il passo successivo consiste nell’associare all’altro lato del modulo solare M una seconda linea di staffe 3.

Si procede quindi facendo ruotare il modulo solare M in modo da portarlo in posizione sostanzialmente parallela alla superficie di supporto S o comunque in modo che la superficie esterna dell’elemento profilato 6 e la superficie laterale delle staffe 3 risultino affacciate. Tale posizione corrisponde alla succitata posizione finale rappresentata in fig.6.

Non rimane che fissare la seconda linea di staffe 3 alla superficie di supporto S o all’elemento isolante 2, così fissando stabilmente il modulo M alla superficie di supporto S ed impedendone i movimenti nelle direzioni trasversale alla stessa superficie di supporto S e trasversale alle staffe 3.

Evidente, di conseguenza, la facilità di applicazione del gruppo di fissaggio 1 con conseguente risparmio in termini economici e di tempo necessario al montaggio. Il tutto si traduce in una notevole diminuzione dei costi al chilowatt o dei costi di riscaldamento dell’acqua per uso sanitario.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il gruppo di fissaggio 1 comprendente una fessurazione 30 che si sviluppa in profondità nella gamba 26 della T rovesciata lungo la direzione individuata dall’asse di simmetria X. Tale fessurazione 30 sostanzialmente divide in due tronconi simmetrici la gamba 26 stessa. In questo modo, realizzando con opportuni materiali la staffa 3, essa può subire deformazioni elastiche in corrispondenza di tale fessurazione 30. In altri termini, vantaggiosamente, le espansioni o contrazioni termiche dei moduli solari M in direzione trasversale alle staffe 3 possono essere assorbite da queste ultime grazie a tale deformabilità elastica dovuta alla presenza della fessurazione 30.

Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, le staffe 3 presentano, su ciascuna superficie laterale destinata ad essere rivolta verso un elemento profilato 6, un piolo sporgente 35. Quest’ultimo costituisce un punto di appoggio per lo stesso elemento profilato 6 ponendo un limite alla rotazione di quest’ultimo rispetto alla staffa 3. Ciò impedisce, vantaggiosamente, che i moduli solari M possano assumere, specialmente in fase di montaggio, inclinazioni potenzialmente dannose o comunque tali da rendere poco efficace il modulo M.

Alla luce di quanto precede, si comprende che il gruppo di fissaggio di moduli solari dell’invenzione, nonché il metodo di fissaggio di moduli solari mediante il suddetto gruppo, raggiungono tutti gli scopi prefissati superando gli inconvenienti citati dell’arte nota.

In particolare, il gruppo di fissaggio dell’invenzione à ̈ composto da un numero di parti componenti inferiore a quanto avviene per i gruppi equivalenti noti consentendo un risparmio in termini di difficoltà e costi di esecuzione nonché in tempi e costi di posa in opera di moduli solari.

Di conseguenza, risultano migliorati il costo al chilowatt o il costo per riscaldare l’acqua dei moduli solari.

A ben vedere il gruppo di fissaggio di moduli solari dell’invenzione consente anche di vincolare stabilmente gli stessi moduli alla superficie di supporto sia in direzione trasversale alla superficie di supporto che in direzione trasversale alle staffe di vincolo degli stessi moduli solari, con ciò consentendo di preservare questi ultimi da eventuali movimenti potenzialmente dannosi.

Il gruppo di fissaggio di moduli solari dell’invenzione à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.

Anche se il gruppo di fissaggio di moduli solari à ̈ stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (9)

1. “UN GRUPPO DI FISSAGGIO DI MODULI SOLARI AD UNA SUPERFICIE DI SUPPORTO†1. Un gruppo di fissaggio di moduli solari (M) ad una superficie di supporto (S) comprendente: − una o più staffe (3) suscettibili di essere vincolate stabilmente alla superficie di supporto (S); − almeno un elemento profilato (6) destinato ad essere utilizzato per realizzare almeno una porzione di cornice (5) di un modulo solare (M), detto elemento profilato (6) presentando, sulla porzione (10) destinata ad essere rivolta verso l’esterno del modulo solare (M), almeno una nervatura sporgente (11) che si accoppia con una prima scanalatura contro-sagomata (12) presente su dette staffe (3), detto accoppiamento essendo girevole da una posizione iniziale di inserimento di detta nervatura (11) in detta prima scanalatura (12) ad una posizione finale di riposo nella quale la sagomatura di detta prima scanalatura (12) à ̈ conformata in modo da impedire movimenti di detto elemento profilato (6) in direzione trasversale a detta staffa (3).
2. 2. Gruppo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui le superfici reciprocamente affacciate (15, 16) di detto elemento profilato (6) e di detta staffa (3), quando detto elemento profilato (6) Ã ̈ in detta posizione finale rispetto a detta staffa (3), presentano sporgenze e rientranze (17) che si compenetrano in modo da impedire movimenti di detto elemento profilato (6) trasversali alla superficie di supporto (S).
3. 3. Gruppo di fissaggio secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detta staffa (3) presenta sagomatura sostanzialmente a forma di T rovesciata, la base (25) di detta T rovesciata essendo suscettibile di disporsi in appoggio sulla superficie di supporto (S) e la gamba (26) di detta T rovesciata presentando detta prima scanalatura (12).
4. 4. Gruppo di fissaggio secondo la rivendicazione 3 in cui detta staffa (3) presenta una sagomatura simmetrica rispetto all’asse di simmetria (X) di detta T rovesciata, detta staffa (3) presentando una seconda scanalatura (28) simmetrica a detta prima scanalatura (12) rispetto a detto asse di simmetria (X).
5. 5. Gruppo di fissaggio secondo la rivendicazione 3 o 4, comprendente una fessurazione (30) che si sviluppa in profondità in detta gamba (26) di detta T rovesciata lungo la direzione individuata da detto asse di simmetria (X) in modo da dividere almeno una porzione di estremità di detta gamba (26) in due tronconi suscettibili di movimenti di avvicinamento ed allontanamento reciproco che consentono l’assorbimento, da parte di detta staffa (3), di dilatazioni termiche dei moduli solari (M) e di detto elemento profilato (6).
6. 6. Gruppo di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno un piolo sporgente (35) dalla superficie laterale di detta staffa (3) affacciata a detto elemento profilato (6) per accogliere in appoggio una corrispondente porzione di detto elemento profilato (6).
7. 7. Metodo di fissaggio di moduli solari (M) ad una superficie di supporto (S) mediante un gruppo di fissaggio (1) comprendente una o più staffe (3) ed almeno un elemento profilato (6) cui à ̈ associato il modulo solare (M), detto elemento profilato (6) presentando su una superficie esterna almeno una nervatura sporgente (11) che si accoppia con una prima scanalatura controsagomata (12) presente su dette staffe (3), detto metodo comprendendo le seguenti fasi: − vincolare detta staffa (3) alla superficie di supporto (S); − inserire detta nervatura sporgente (11) da detto elemento profilato (6) in detta prima scanalatura (12) di detta staffa (3); − ruotare il modulo solare (M) con detto elemento profilato (6) in modo da portare il modulo solare (M) sostanzialmente parallelo alla superficie di supporto (S) in modo che la superficie esterna di detto elemento profilato (6) e la superficie laterale di detta staffa (3) risultino affacciate.
8. 8. Metodo di fissaggio secondo la rivendicazione 7, in cui detti elementi profilati sono due, un primo suscettibile di essere disposto in testa al modulo solare ed un secondo suscettibile di essere disposto in coda al modulo solare, prima di detta fase di rotazione essendo prevista una fase di accoppiamento di detta nervatura di detto secondo elemento profilato ad una seconda staffa.
9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, comprendente, dopo detta fase di rotazione, una fase di vincolo di detta seconda staffa alla superficie di supporto.