ITVI20100036A1 - Apparato per la preparazione di cocktails. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale avente titolo

“APPARATO PER LA PREPARAZIONE DI COCKTAILS”

La presente invenzione si riferisce ad un apparato per la

preparazione di bevande comprendenti miscele di più

ingredienti liquidi quali, ad esempio, cocktails o long drinks. j E’ nota la preparazione di bevande, normalmente negli

esercizi pubblici quali bar o ristoranti, realizzata mediante la

miscelazione di più ingredienti liquidi, alcolici o meno, quali

rum, passoa, cachaca, vodka, sciroppo di fragola, acqua

minerale, soda, vino, e l’aggiunta di eventuali altri

ingredienti quali ghiaccio, a cubetti o tritato, zucchero in

polvere o granulare, frutta, erbe aromatiche come foglie di

menta. ! f | Tali bevande sono generalmente note col nome di cocktails o

long-drinks , le prime differenziandosi dalle seconde solo per

il diverso numero di ingredienti liquidi alcolici utilizzati per

la loro realizzazione. I cocktails ed i long-drinks sono

generalmente conosciuti anche con nomi particolari quali:

mojito, caipirosca, caipirissma, caipirinha, caipifragola, etc.

Nella presente descrizione utilizzeremo per semplicità

espositiva il termine cocktail per indicare qualsiasi tipo di bevanda, sia essa un long-drinks o un cocktail propriamente detto o qualsiasi tipo di bevanda che prevede l’impiego di due o più ingredienti.

Secondo la tecnica nota, la preparazione di un cocktail viene effettuata manualmente da un operatore sulla base di una ricetta predefinita aggiungendo via via in un recipiente, quale un bicchiere o una caraffa, gli ingredienti che la ricetta prevede, siano essi ingredienti liquidi o meno, Unitamente al riempimento del recipiente con la progressiva aggiunta di ingredienti liquidi è normalmente prevista, infatti, l’aggiunta di altri ingredienti come zucchero, spicchi di frutta, eventualmente spremuti per l’estrazione del loro succo, l’aggiunta di erbe aromatiche quali menta, bacche di vaniglia, in forma di foglie intere e/o triturate, l’aggiunta di ghiaccio in cubetti o tritato.

Durante la realizzazione del cocktail, inoltre, dopo l’aggiunta di un ingrediente è spesso previsto il mescolamento dello stesso per miscelarlo con gli ingredienti già inseriti.

Secondo la tecnica nota, le operazioni sopra descritte vengono eseguite, come detto, manualmente da un operatore seguendo una procedura, costituita dalla ricetta, che definisce la sequenza degli ingredienti da inserire e le operazioni da effettuare in base al tipo di ingrediente inserito o da inserire. Così, ad esempio, nella preparazione del long drink noto col nome di “mojito” le prime fasi della sua realizzazione prevedono l’inserimento in un recipiente di una dose predefinita di un primo ingrediente costituito da zucchero, l’inserimento di una dose predefinita di un secondo ingrediente costituito da un numero predefinito di spicchi di lime, seguita da una operazione costituita dalla spremitura degli spicchi di lime nel recipiente per estrarne il succo e da una ulteriore operazione costituita dal mescolamento del succo con lo zucchero. La spremitura avviene per mezzo di un apposito utensile a bastone (“muddle”) maneggiato con forza dall’operatore che schiaccia i pezzi di lime contro le pareti del recipiente mentre il mescolamento avviene con appositi utensili in materiale plastico, metallico o ligneo, movimentato in maniera circolare nel recipiente. Seguono le successive fasi con l’aggiunta degli altri ingredienti, tra cui gli ingredienti liquidi costituiti dal Rum e dall’acqua.

La preparazione manuale di cocktail secondo la tecnica nota presenta alcuni inconvenienti.

Un primo inconveniente è costituito dal fatto che la buona riuscita nella preparazione del cocktail necessita di un operatore specializzato in grado di conoscere lo svariato numero di nomi dei cocktails esistenti e le ricette ad essi associate e deve essere in grado di realizzarlo nel minor tempo possibile, ad esempio in situazioni di elevato carico di richieste da parte dei clienti.

Un altro inconveniente è costituito dal fatto che la preparazione del cocktail, in particolare di un cocktail elaborato, può richiedere molto tempo ed un certo sforzo fisico per l’operatore.

Un ulteriore inconveniente è costituito dal fatto che la qualità del cocktail preparato, legata direttamente alla complessità della ricetta, può scadere o variare a seconda del grado di attenzione dell’operatore che, specialmente in situazioni di affollamento con un elevato carico di richieste da parte dei clienti, può venir meno per stanchezza o per disattenzione. Ancora un altro inconveniente è costituito dal basso grado di igiene nella preparazione del cocktail.

Lo scopo principale della presente invenzione è quindi quello di risolvere gli inconvenienti che caratterizzano la tecnica nota.

In particolare, uno scopo della presente invenzione è quello di migliorare l’efficienza produttiva dell’attività di somministrazione di cocktails, in termini di cocktails preparati nell’unità di tempo.

Un altro scopo dell’invenzione è quello di svincolare dall’abilità dell’operatore la buona riuscita del cocktail mantenendo una qualità elevata e costante nel tempo.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di aumentare il grado di igiene nella preparazione di cocktail.

La presente invenzione si basa sulla considerazione generale che la realizzazione di cocktail può essere resa automatica senza l’intervento dell’operatore; una ulteriore considerazione sulla quale la presente invenzione è basata è relativa al fatto che la qualità del cocktail risiede nel controllo delle giuste dosi in termini di peso dei vari ingredienti.

Secondo una prima forma di realizzazione, la presente invenzione ha per oggetto un apparato per la preparazione di cocktails comprendente una struttura di supporto provvista di una pluralità di contenitori atti a contenere rispettivi ingredienti per la preparazione di cocktails, una zona di posizionamento di un recipiente destinato a contenere uno di detti cocktails, mezzi di convogliamento per detti ingredienti da detti contenitori a detta zona di posizionamento e mezzi di controllo di detti mezzi di convogliamento atti a consentire il convogliamento di una dose di un ingrediente da uno di detti contenitori a detto recipiente.

Vantaggiosamente, la preparazione del cocktail avviene in maniera automatica senza l’intervento dell’operatore.

Preferibilmente, l’apparato comprende mezzi di rilevamento del peso, associati a detta zona di posizionamento e connessi a detti mezzi di controllo, atti a rilevare il peso di detto recipiente.

Ancora più preferibilmente i mezzi di rilevamento del peso sono costituiti da una bilancia elettronica.

Vantaggiosamente la previsione dei mezzi di rilevamento del peso consente di definire in maniera precisa la dose dell’ingrediente che si sta aggiungendo in base al suo peso raggiunto nel recipiente ed il confronto con il peso previsto dalla ricetta per l’ingrediente stesso.

Preferibilmente i mezzi di convogliamento comprendono almeno un condotto e mezzi di apertura/chiusura di detto condotto.

Ancora più preferibilmente i mezzi di apertura/chiusura di detto condotto sono costituiti da una elettrovalvola.

Preferibilmente i mezzi di convogliamento comprendono una pompa peristaltica comandata dai mezzi di controllo.

Vantaggiosamente, il passaggio dell’ingrediente nel condotto viene favorito e velocizzato dall’utilizzo della pompa peristatlica.

Preferibilmente i contenitori degli ingredienti sono amovibilmente associabili alla struttura di supporto.

Più preferibilmente sono presenti mezzi di connessione a baionetta dei contenitori a detta struttura di supporto.

Vantaggiosamente, tali contenitori possono essere rimossi per il loro riempimento o lavaggio.

Secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione viene suggerito un metodo di preparazione di un cocktail comprendente i passi di convogliare automaticamente in sequenza dosi di due o più ingredienti che costituiscono il cocktail da rispettivi contenitori di contenimento di detti ingredienti verso una zona di posizionamento di un recipiente destinato a contenere detto cocktail.

Vantaggiosamente, la preparazione del cocktail avviene senza l’intervento dell’operatore.

Preferibilmente la dose di almeno uno di detti ingredienti prelevata da detti contenitori è determinata durante il versamento di detto ingrediente in detto recipiente rilevando e controllando in modo continuo il peso di detto almeno un ingrediente mediante la pesatura di detto recipiente.

Vantaggiosamente, la dose prevista dalla ricetta per un determinato ingrediente è controllata in maniera precisa attraverso il controllo del suo peso direttamente nel recipiente ove viene versato.

Ulteriori, vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definite nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito a mezzo della descrizione seguente nella quale riferimento è fatto alle tavole di disegno; nei disegni, caratteristiche e/o parti componenti corrispondenti o equivalenti sono identificate da gli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:

- la fig. 1 mostra in vista assonometrica l’apparato dell’invenzione;

- la fig. 2 mostra uno schema funzionale dell’apparato di fig. 1 ;

la fig. 3 mostra la vista in sezione di un primo contenitore dell’apparato di fig. 1 ;

- la fig. 4 mostra una vista in sezione del contenitore di fig. 3 quando il contenitore è associato all’apparato; la fig. 5 mostra una vista in sezione di un secondo contenitore dell’apparato di fig. 1 ;

- la fig. 6 mostra una variante esecutiva dell’apparato di fig. 1.

Nonostante la presente invenzione venga descritta nel seguito con riferimento alle sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione descritte nel seguito e rappresentate nelle tavole. Al contrario, le forme di realizzazione descritte e rappresentate chiariscono alcuni aspetti della presente invenzione, lo scopo della quale è definito dalle rivendicazioni.

In fig. 1 è mostrata una prima forma realizzativa di un apparato 1 per la preparazione di cocktails secondo la presente invenzione.

L’apparato 1 comprende una struttura di supporto 2 di forma sostanzialmente parallelepipeda provvista di una zona di posizionamento 3 di un bicchiere B costituita da un vano rientrante rispetto alla superficie frontale 2a della struttura di supporto 2 che, con riferimento alla figura 1, risulta la superficie rivolta verso l’operatore dalla quale egli inserisce il bicchiere B.

In figura è mostrato l’impiego di un bicchiere B per la preparazione di un cocktail, ma è evidente che il vano 3 può essere dimensionato in modo tale da poter accogliere altri recipienti anche di dimensioni maggiori, come ad esempio una caraffa.

In corrispondenza della zona superiore della struttura di supporto 2 sono presenti nove contenitori 4 atti a ricevere differenti ingredienti G.

In particolare sono presenti cinque contenitori 5 per il contenimento di ingredienti liquidi come acqua, alcolici, succo di frutta, etc., un contenitore 6 per il contenimento di zucchero in polvere, un contenitore 7 per il contenimento di foglie di menta, un contenitore 8 per il contenimento del lime ed un contenitore 9, di capacità maggiore rispetto agli altri, per il contenimento di ghiaccio in cubetti o tritato. Il contenitore centrale 9 potrà avere, ad esempio, una capacità di 4 litri e gli altri contenitori una capacità di 1 litro cadauno.

I vari contenitori 4 sono preferibilmente in materiale plastico trasparente, ad esempio policarbonato, cosicché il livello dell’ingrediente è immediatamente rilevabile dall’operatore mediante una ispezione visiva.

E’ evidente che il numero ed il tipo di contenitori in altre forme realizzative dell’apparato potrà variare a seconda del numero di cocktails differenti che si desidera l’apparato prepari.

In corrispondenza del vano 3 e superiormente alla zona ove è posizionato il bicchiere B, è presente un erogatore 10 di fuoriuscita di uno degli ingredienti G proveniente dai contenitori 4, secondo le modalità descritte in dettaglio più avanti.

Tra i contenitori 4 e l’erogatore 10 sono presenti mezzi di convogliamento 1 1 degli ingredienti G, come mostrato nello schema funzionale di figura 2.

Da ciascun contenitore 4 si diparte un condotto 12, solo i due a sinistra indicati in figura per semplicità, atto a convogliare l’ingrediente G dal contenitore 4 verso l’erogatore 10. In prossimità dell’erogatore 10 i condotti 12 confluiscono in una porzione di condotto terminale comune 13.

Lungo il percorso di ciascun condotto 12 è presente una elettrovalvola 14, solo le due a sinistra indicate in figura per semplicità, per la chiusura/apcrtura comandata del condotto 12.

A tale scopo, un scheda elettronica di controllo 15 è provvista di una o più uscite 16 di comando delle elettrovalvole 14 dei condotti 12. In figura 2 è rappresentata schematicamente una unica uscita di comando 16, ma è evidente che per ciascuna elettrovalvola 14 sarà presente una corrispondente uscita dalla scheda elettronica di controllo 15 per consentire il comando indipendente di ciascuna di esse da parte della scheda elettronica di controllo 15 stessa.

Una serie di pulsanti 17, in numero di otto nella forma realizzativa qui descritta e mostrata in fig. 1, ed un display 18 sono connessi alla scheda elettronica di controllo 15 e definiscono l’interfaccia per la selezione del cocktail da parte dell’operatore e per consentire la programmazione e la memorizzazione di nuove ricette di altri cocktail.

Sempre in corrispondenza del vano 3, la zona di posizionamento del bicchiere B prevede una base di appoggio 19 associata ad una bilancia 20. La bilancia 20, di tipo elettronico, è connessa alla scheda elettronica di controllo 15 e rileva il peso del contenitore, nel presente caso il bicchiere B, disposto sopra la base di appoggio 19.

In figura 3 è mostrato, in sezione, un contenitore 5 dell’apparato 1 del tipo atto a contenere al suo interno un liquido (soda, rum, acqua, succo, etc.).

Il contenitore 5 è amovibilmente associabile alla struttura di supporto 2 dell’apparato 1, vale a dire che esso può essere rimosso in modo da consentire in modo agevole operazioni quali il suo riempimento o il suo lavaggio. In fig. 3 il contenitore 5 è mostrato in tale condizione rimossa.

Alternativamente si può prevedere che il contenitore 5 sia del tipo usa e getta, nel qual caso quando esso è vuoto si provvede alla sua rimozione e sostituzione con un nuovo contenitore 5 pieno.

Il contenitore 5 comprende un cilindro 20 in policarbonato trasparente provvisto di un coperchio di chiusura 21 in PVC e l’interposizione di un anello di tenuta O-ring 22a. Alla sua base 20a il cilindro 20 è accoppiato ad una piattaforma cilindrica di chiusura 23 con l’interposizione di un anello di tenuta O-ring 22b. La piattaforma cilindrica 23 è accoppiata a sua volta ad una ghiera 24 con l’interposizione di un anello di tenuta O-ring 22c. La piattaforma 23 è provvista centralmente di un foro passante 26 così come pure la ghiera 24, provvista centralmente di un foro passante 27. Tali due fori 26 e 27 sono coassiali e consentono il passaggio del liquido dall’interno del cilindro 20 verso l’esterno, in particolare verso il condotto 12 quando il contenitore è montato sulla struttura di supporto 2 (fig. 4). Viceversa, quando il contenitore 5 non è montato sulla struttura di supporto 2 il liquido è confinato all’interno del cilindro 20. A tale scopo, il contenitore 5 comprende un elemento 28 di chiusura del foro passante 27 della ghiera 24, come mostrato in fig. 3, costituito da una sfera 28 che è mantenuta in spinta contro il foro passante 27 della ghiera 24 da una molla elicoidale 29 associata alla piattaforma cilindrica 23. Il foro passante 27 della ghiera 24 è vantaggiosamente di forma troncoconica in modo tale da consentire la chiusura a tenuta stagna quando la sfera 28 spinge contro le sue pareti. Viceversa, quando il contenitore 5 è montato sulla struttura di supporto 2 (fig. 4), un elemento aggettante costituito da un piolino 30 associato alla struttura di supporto 2, spinge la sfera 28 via dal foro passante 27 della ghiera 24 consentendone l’apertura e quindi il passaggio del liquido dall’interno del cilindro 20 verso il condotto 12 della struttura di supporto 2.

L’accoppiamento tra il contenitore 5 e la struttura di supporto 2 avviene mediante il suo innesto in una sede cilindrica 31 ed il bloccaggio mediante l’inserimento di due grani contrapposti 32a, 32b. Un ulteriore anello di tenuta O-ring 33 garantisce la tenuta stagna tra il contenitore 5 e la struttura di supporto 2. Alternativamente si può prevedere, ad esempio, un accoppiamento tra il contenitore 5 e la struttura di supporto 2 del tipo a baionetta, e cioè l’inserimento a spinta del contenitore 5 mediante un primo movimento lineare nella sede cilindrica 31 della struttura di supporto 2 e quindi il suo bloccaggio mediante una sua rotazione parziale. A tale scopo saranno previsti, ad esempio, degli elementi aggettanti dal contenitore 5 atti a scorrere in rispettive scanalature conformate ad L della sede cilindrica 31 della struttura di supporto 2.

In figura 5 è mostrato, in sezione, un contenitore 9 dell’apparato 1 del tipo atto a contenere, ad esempio, ghiaccio a cubetti o tritato.

II contenitore 9 comprende una struttura scatolare trasparente 40 con pareti in doppio spessore coibentate e termicamente isolanti ed un coperchio 39 di chiusura. Alla base 40a della struttura scatolare 40 è posizionata una coclea 41 di movimentazione dell’ingrediente G contenuto nella struttura scatolare 40 stessa (nel caso specifico ghiaccio). In corrispondenza di una estremità 41a della coclea 41, la sinistra con riferimento alla figura, la base 40a della struttura scatolare 40 presenta una apertura di comunicazione 42 verso il corrispondente condotto 12 della struttura di supporto 2 (non mostrato in figura). In tale zona la coclea 41 è conformata per definire un vano 43 di accoglimento di una certa quantità di ghiaccio. Quando la coclea 41 è ferma, la base 43a di tale vano 43 ostruisce l’apertura di comunicazione 42 verso il condotto 12. Quando la coclea 41 ruota e con essa la base 43a del vano 43, l’apertura di comunicazione 42 è resa accessibile e la quantità di ghiaccio contenuta nel vano 43 viene riversata nel condotto 12. Nel contempo altro ghiaccio viene movimentato nel vano 43 dal movimento della coclea 41 per una successiva utilizzazione. La coclea 41 è movimentata in modo noto mediante un motore (non mostrato in figura) pilotato opportunamente da un comando proveniente dalla scheda elettronica di controllo 15. Nella forma realizzativa qui descritta, gli ingredienti G raggiungono l’erogatore 10 per caduta. Preferibilmente, una pompa peristaltica comandata dalla scheda elettronica di controllo 15, viene posizionata in un punto adeguato della porzione di condotto terminale comune 13. In tal modo il convogliamento dell’ingrediente G nel rispettivo condotto 12 viene favorito e velocizzato.

La realizzazione di un cocktail con l’apparato 1 dell’invenzione prevede l’inserimento degli ingredienti G nei contenitori 4 ed il posizionamento del bicchiere B sulla base di appoggio 19.

Successivamente l’operatore mediante l’ausilio della pulsantiera 17 ed il display 18 seleziona il tipo di cocktail desiderato.

Da questo momento l’apparto 1 prepara automaticamente il cocktail richiesto mediante la realizzazione della ricetta che tale cocktail prevede. La ricetta del cocktail, costituita dalla sequenza degli ingredienti G da inserire e le operazioni da effettuare, ad esempio mescolamento o spremitura, è memorizzata in una memoria della scheda elettronica di controllo 15.

Dopo che l’operatore ha selezionato il cocktail desiderato, la scheda elettronica di controllo 15 rileva il peso del bicchiere B vuoto posizionato sulla base di appoggio 19 attraverso la bilancia elettronica 20. Tale peso rilevato costituirà il valore iniziale di riferimento Wi per il cocktail selezionato. Le dosi degli ingredienti G che verranno via via aggiunti in sequenza automaticamente nel bicchiere B verranno determinate mediante la pesatura in continuo del bicchiere B, come spiegato qui di seguito.

Dopo la rilevazione di Wi, la scheda elettronica di controllo 15 provvede ad aprire l’elettrovalvola 14 del primo ingrediente G previsto dalla ricetta.

L’ingrediente G scorre lungo il rispettivo condotto 12 fino al condotto terminale comune 13, per caduta o mediante l’ausilio di una pompa peristaltica comandata dalla scheda elettronica di controllo 15 laddove prevista, e fuoriesce dall’erogatore 10 verso il bicchiere B.

La quantità in peso dell’ingrediente G prevista per il cocktail selezionato è conosciuta dalla scheda elettronica di controllo 15. La chiusura dell’elettrovalvola 14 dell’ingrediente G, al raggiungimento della dose desiderata, avviene da parte della scheda elettronica di controllo 15 quando il peso W del bicchiere B rilevato in continuo mediante la bilancia elettronica 20 raggiunge il peso W1 previsto per quell’ingrediente. Il peso dell’ingrediente G è determinato in modo agevole dalla scheda elettronica di controllo 15 sottraendo al peso del bicchiere B rilevato in continuo il peso del bicchiere B vuoto costituito dal valore di riferimento iniziale Wi precedentemente rilevato.

La scheda elettronica di controllo 15 provvederà, quindi, all’aggiunta sequenziale dei successivi ingredienti G del cocktail attraverso operazioni uguali a quelle appena descritte con riferimento al primo ingrediente, vale a dire con l’apertura e la chiusura delle elettrovalvole 14 ed il contestuale controllo del peso del bicchiere B.

A seconda dell’ingrediente G selezionato, inoltre, potranno essere previste altre operazioni oltre a quelle sopra descritte di apertura/chiusura delle elettrovalvole 14 e di pesatura del bicchiere B. Ad esempio, nel caso di aggiunta di ghiaccio dall’apposito contenitore 9 del tipo sopra descritto, contestualmente all’apertura della elettrovalvola 14 associata al rispettivo condotto 12 verrà anche azionata in rotazione la coclea 41 per movimentare il ghiaccio all’interno della struttura scatolare 40 e riversare nel condotto 12 la quantità di ghiaccio contenuta nel vano 43, come descritto sopra con riferimento alla figura 5.

Ancora, per alcuni ingrediente G di tipo particolare, come ad esempio spicchi di lime disposti nell’apposito contenitore, l’apertura e la chiusura della elettrovalvola potrebbe non essere legata al peso rilevato del bicchiere B, ma potrebbe avvenire per un tempo predeterminato sufficiente a far passare nel condotto 12 un determinato numero di spicchi già preventivamente contati e selezionati da opportuni mezzi predisposti nel contenitore.

Ancora, all’interno del contenitore 8 di tali spicchi di lime, si può prevedere un meccanismo di spremitura degli spicchi per estrarne il succo in modo tale che all’apertura dell’elettrovalvola 14 del condotto 12 oltre agli spicchi di lime venga convogliato verso il bicchiere B pure il suo succo. La zona ove avviene la spremitura all’interno del contenitore 8 può essere, inoltre, irrorata con acqua gasata dopo la spremitura del lime per garantire il completo utilizzo del succo spremuto ed al contempo garantire la pulizia e l’igiene dell’apparato 1. Sarà previsto, a tale scopo, un meccanismo di irrogazione di acqua gasata associato al contenitore di lime. Il meccanismo di spremitura del lime e di irrogazione dell’acqua saranno opportunamente controllati e comandati dalla scheda elettronica di controllo 15.

In fig. 6 è mostrata una variante realizzativa dell’apparato dell’invenzione.

Tale forma realizzativa differisce dalla forma realizzativa di fig. 1 per il fatto di comprendere un elemento miscelatore 50 disposto in corrispondenza dell’erogatore 10. L’elemento miscelatore 50 comprende uno stelo 51 ed una pluralità di eliche 52 alla sua estremità. Lo stelo 51 può essere vantaggiosamente movimentato, oltre che in rotazione, anche verticalmente in alto ed in basso per posizionare all’occorrenza le eliche 52 dentro o fuori il bicchiere B. L’elemento miscelatore 50 è controllato nei suoi movimenti dalla scheda elettronica di controllo 15, ma potrebbe essere comandato a piacere manualmente dall’operatore attraverso, ad esempio, i pulsanti della pulsantiera 17.

Vantaggiosamente, l’elemento miscelatore 50 viene azionato automaticamente dalla scheda elettronica di controllo 15 durante la preparazione dei cocktail, laddove la ricetta del particolare cocktail preveda delle operazioni di mescolamento dell’ingrediente inserito con quelli già presenti nel bicchiere B

Tale variante realizzativa di fig. 6 comprende, inoltre, uno spremi agrumi 60 associato ad uno dei contenitori 3 che può risultare utile, ad esempio, per la spremitura manuale di agrumi da parte dell’operatore.

Si è quindi dimostrato che la presente invenzione descritta precedentemente permette di raggiungere gli scopi prefissati. Mentre la presente è stata descritta con riferimento alle forme di realizzazione particolari rappresentata nelle figure, va notato che la presente invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione rappresentate e descritte; al contrario, ulteriori varianti delle forme di realizzazione descritte rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per la preparazione di cocktails caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura di supporto (2) provvista di una pluralità di contenitori (3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) atti a contenere rispettivi ingredienti (G) per la preparazione di cocktails, una zona di posizionamento (3) di un recipiente (B) destinato a contenere uno di detti cocktails, mezzi di convogliamento (11) per detti ingredienti (G) da detti contenitori (3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) a detta zona di posizionamento (3) e mezzi di controllo (15) di detti mezzi di convogliamento (11) atti a consentire il convogliamento di una dose di un ingrediente (G) da uno di detti contenitori (3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) a detto recipiente (B).
2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di rilevamento del peso (20), associati a detta zona di posizionamento (3) e connessi a detti mezzi di controllo (15), atti a rilevare il peso (W, Wi) di detto recipiente (B).
3. 3. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di convogliamento (1 1) comprendono almeno un condotto (12) e mezzi di apertura/chiusura (14) di detto condotto (12).
4. 4. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di convogliamento (1 1) comprendono una pompa comandata da detti mezzi di controllo (15).
5. 5. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti contenitori (5) è amovibilmente associabile a detta struttura di supporto (2).
6. 6. Apparato (1) secondo la rivendicazione 5), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di connessione a baionetta di detto almeno un contenitore (5) a detta struttura di supporto (2).
7. 7. Apparato (1) secondo la rivendicazione 5), caratterizzato dal fatto che detto contenitore (5) comprende una uscita (27) e dal fatto di comprendere mezzi di apertura/chiusura (28, 29) di detta uscita (27) atti a mantenere aperta detta uscita (27) verso detti mezzi di convogliamento (11) quando detto contenitore (5) è associato a detta struttura di supporto (2).
8. 8. Apparato (1) secondo la rivendicazione 7), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di apertura/chiusura di detta uscita (27) comprendono un elemento di chiusura (28) di forma coniugata a detta uscita (27) e mezzi elastici di spinta (29) di detto elemento di chiusura (28) verso detta uscita (27).
9. 9. Apparato (1) secondo la rivendicazione 8), caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento aggettante (30) associato a detta struttura di supporto (2) atto a spingere detto elemento di chiusura (28) via da detta uscita (27) quando detto contenitore (5) è associato a detta struttura di supporto (2).
10. 10. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di trasporto (41) associati ad almeno uno di detti contenitori (9) per la movimentazione dell’ingrediente (G) in esso contenuto verso detti mezzi di convogliamento (11).
11. 11. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi spremitura (60) associati ad almeno uno di detti contenitori (3).
12. 12. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di mescolamento (50) di detti ingredienti (G) in detto recipiente (B).
13. 13. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo (15) comprendono una interfaccia utente (17, 18) per la selezione di detto cocktail e/o la memorizzazione di dette dosi associate a detti ingredienti (G) di detto cocktail da parte dell’operatore.
14. 14. Metodo di preparazione di un cocktail caratterizzato dal fatto di comprendere i passi di convogliare automaticamente in sequenza dosi di due o più ingredienti (G) che costituiscono il cocktail da rispettivi contenitori (3) di contenimento di detti ingredienti (G) verso una zona di posizionamento (3) di un recipiente (B) destinato a contenere detto cocktail.
15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14), caratterizzato dal fatto che la dose di almeno uno di detti ingredienti (G) prelevata da detti contenitori (3) è determinata durante il versamento di detto ingrediente in detto recipiente (B) rilevando e controllando in modo continuo il peso (W) di detto almeno un ingrediente (G) mediante la pesatura di detto recipiente (B).