ITVI20080037U1 - Guanto monouso per la consumazione di cibi senza posate. - Google Patents

Guanto monouso per la consumazione di cibi senza posate.

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ITVI20080037U1
ITVI20080037U1 ITVI20080037U ITVI20080037U1 IT VI20080037 U1 ITVI20080037 U1 IT VI20080037U1 IT VI20080037 U ITVI20080037 U IT VI20080037U IT VI20080037 U1 ITVI20080037 U1 IT VI20080037U1
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IT
Italy
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glove
glove according
food
area
laminar structure
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Inventor
Giuseppe Gravina
Alessandro Lancelotti
Original Assignee
Giuseppe Gravina
Alessandro Lancelotti
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
Il presente trovato è applicabile nel campo degli accessori per la protezione delle mani, ed ha particolarmente per oggetto un guanto monouso protettivo per la consumazione di cibi.
Stato della Tecnica
E’ noto che alcuni cibi sono preferibilmente consumati senza l'impiego della posateria. Vi sono alcune situazioni, poi, in cui la consumazione dei cibi direttamente con le mani è pressoché obbligatoria, come ad esempio durante grigliate, sagre o similari.
D’altra parte, la consumazione di cibi con le mani provoca inevitabilmente lo sporcamento delle stesse, specialmente con alcuni cibi particolarmente untuosi, quali ad esempio crostacei, costine, cosce di pollo o similari.
E’ da tempo sentito il bisogno di un guanto monouso che consenta di consumare i cibi direttamente con le mani, senza l’utilizzo di posate o similari.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra lamentati, realizzando un guanto monouso che presenti caratteristiche di spiccata efficienza e relativa economicità.
Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi che sia particolarmente economico e semplice da realizzare.
Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi che sia ecologico.
Un altro particolare è realizzare un guanto monouso che consenta di consumare i cibi direttamente con le mani, senza l’utilizzo di posate o similari.
Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi che eviti che l'utente si sporchi le mani, sia durante la consumazione del cibo sia in fase di sfilamento del guanto. Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi che sia particolarmente comodo e gradevole da indossare.
Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi di lunga durata.
Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi che consenta di lasciare la zona dorsale del guanto sostanzialmente pulita, priva di residui di olio o cibi.
Un altro scopo del trovato è realizzare un guanto monouso per la consumazione di cibi che rilasci sulle mani una gradevole profumazione.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un guanto monouso, in accordo con la rivendicazione 1 , comprendente una struttura laminare con una superficie esterna avente una zona dorsale ed una zona palmare suscettibile di venire a contatto con il cibo da afferrare, detta zona palmare essendo realizzata in un materiale polimerico di grado alimentare del tipo biodegradabile.
In tal modo, sarà possibile realizzare un guanto del tipo usa e getta adatto alla consumazione di cibi senza l'utilizzo di posate o similari. La scelta del materiale polimerico biodegradabile, inoltre, consentirà di realizzare un guanto ecologico in modo semplice ed economico.
Nel presente testo, la dizione “materiale polimerico di grado alimentare” e similari indica un materiale polimerico idoneo al contatto alimentare, in accordo a quanto previsto dalla legislazione vigente nel territorio in cui il materiale stesso è destinato ad essere impiegato.
Ad esempio non limitativo, ad oggi, neN'Unione Europea l'idoneità al contatto con alimenti, per quanto riguarda le materie plastiche, è disciplinata dalla Dir. 2002/72/CE e successive modifiche.
Nel presente testo, la dizione “biodegradabile” e similari indica un materiale che, per sua natura, può essere attaccato da batteri decompositori ed essere quindi trasformato in sostanze più semplici che, dopo un certo periodo di tempo, vengono completamente assorbite dal terreno.
Preferibilmente, la biodegradabilità di tale materiale polimerico di grado alimentare potrà essere almeno dell’80%, e preferibilmente maggiore del 90%.
Opportunamente, il materiale polimerico di grado alimentare potrà essere una bioplastica.
Nel presente testo, la dizione “bioplastica" e similari indica un polimero di sintesi biodegradabile derivante da materie prime organiche rinnovabili annualmente, quale ad esempio non limitativo mais, frumento, barbabietola o prodotti similari.
Preferibilmente, la struttura laminare del guanto potrà essere di tipo monostrato, realizzata in nel suddetto materiale polimerico biodegradabile di grado alimentare.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il guanto avente una o più delle caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni dalla 1 alla 7 potrà comprendere mezzi di delimitazione della zona palmare dalla zona dorsale, così da evitare che le sostanze fuoriuscenti dai cibi afferrati che si depositano sulla zona palmare si trasferiscano anche alla zona dorsale.
Vantaggiosamente, nel guanto avente una o più delle caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni dalla 1 alla 1 1 almeno una porzione della zona palmare e/o della zona dorsale potrà comprendere almeno uno strato di un materiale assorbente, così da consentire la pulizia dell’utente dagli umori rilasciati dal cibo afferrato.
Opportunamente, il guanto avente una o più delle caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni dalla 1 alla 13 potrà comprendere almeno una linguetta per la sfilatura facilitata dello stesso, preferbilmente posizionata in corrispondenza del polsino.
In tal modo, sarà possibile evitare di sporcarsi non solo durante la consumazione dei cibi, ma anche in seguito, all’atto della sfilatura dei guanti.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, nel guanto avente una o più delle caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni dalla 1 alla 16, almeno delle forchette per l’alloggiamento delle dita potrà presentare nella zona di estremità uno spessore maggiorato rispetto allo spessore medio della struttura laminare.
Grazie a tale caratteristica, il guanto risulterà di lunga durata, minimizzandosi al contempo i pericoli di rotture alle estremità dovute all’interazione con le parti dure dei cibi stessi, quali ad esempio ossa, gusci o similari.
Vantaggiosamente, nel guanto avente una o più delle caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni dalla 1 alla 17, almeno una porzione della zona palmare e/o della zona dorsale potrà essere ruvida al tatto per consentire un miglior afferraggio del cibo.
Opportunamente, inoltre, il guanto avente una o più delle caratteristiche rivendicate nelle rivendicazioni dalla 1 alla 18 potrà comprendere una sostanza aromatizzante, preferibilmente applicata internamente e/o esternamente alla struttura laminare dello stesso per rilasciare sulle mani una gradevole profumazione e/o dare senso di piacevolezza all’olfatto mentre si mangia.
Nelle rivendicazioni dipendenti sono descritte alcune forme di realizzazione vantaggiose del guanto secondo il trovato.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un guanto, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista in pianta della zona dorsale del guanto secondo il trovato;
la FIG. 2 è una vista in pianta della zona palmare del guanto di FIG. 1.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, il guanto secondo il trovato, indicato globalmente con 1 , sarà di tipo monouso o “usa e getta” e sarà particolarmente destinato alla consumazione di cibi senza l’uso di posate, ad esempio durante grigliate, sagre o similari.
Il guanto 1 potrà essere definito da una struttura laminare di base 2 che riprodurrà in buona sostanza la forma di una mano. La struttura laminare di base 2, inoltre, potrà comprendere una o più forchette 3, cioè spazi per alloggiare le dita, singolarmente od a gruppi di due o più. Nelle figure allegate, ad esempio, è illustrato un guanto avente cinque forchette 3 per ognuna delle cinque dita della mano.
La struttura laminare 2 avrà una superficie esterna 4 con una zona dorsale 5, cioè la zona destinata a coprire il dorso della mano, ed una zona palmare 6, cioè la zona destinata a coprire il palmo della mano, la quale è suscettibile di venire a contatto con il cibo da afferrare, e quindi naturalmente ad ungersi o sporcarsi.
La struttura laminare 2 avrà, inoltre, una superficie interna suscettibile di venire a contatto con la mano dell’utilizzatore, che sarà realizzata in un materiale idoneo al contatto con la pelle.
Nel presente testo, la dizione “materiale idoneo al contatto con la pelle” e similari indica un materiale che, a contatto con la pelle umana, non comporta reazioni di tipo allergico e/o tossicologico in un campione di persone di numero statisticamente significativo.
Eventualmente, la superficie interna della struttura laminare 2 potrà subire un trattamento volto a rendere il materiale in cui la stessa è realizzata idoneo al contatto con la pelle.
La struttura laminare 2 potrà essere di tipo monostrato o multistrato. Vantaggiosamente, essa sarà di tipo monostrato, realizzata in un materiale polimerico di grado alimentare del tipo biodegradabile.
La persona esperta del ramo sarà capace di individuare il materiale più adatto alle sue esigenze. Ad esempio, la struttura laminare 2 monostrato potrà essere realizzata secondo gli insegnamenti della domanda di brevetto statunitense US20070207282, oppure in un nontessuto polimerico di grado alimentare che include fibre biodegradabili.
Vantaggiosamente, la struttura laminare monostrato 2 potrà essere realizzata in una bioplastica, quale ad esempio non limitativo un copoliestere a base di amido.
La struttura laminare di base 2, inoltre, potrà avere uno spessore inferiore a 0,1 mm, ad esempio 0,08 mm, in modo tale da risultare quasi impercettibile al tatto.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva del trovato, almeno una delle forchette 3 potrà presentare una zona di estremità 11 , destinata al contatto con i polpastrelli, uno spessore maggiorato rispetto allo spessore medio della struttura laminare di base 2, ad esempio di 0,16 mm.
Grazie a tale caratteristica, si minimizzerà il pericolo di rotture o lacerazioni nelle zone di estremità 11 delle forchette 3, che sono particolarmente sollecitate durante l'utilizzo del guanto.
Preferibilmente, come illustrato nelle figure allegate, le zone di estremità 11 saranno presenti sulle forchette 3 destinate ad accogliere pollice, indice e medio.
La struttura laminare di base 2, inoltre, potrà essere otticamente trasparente. D’altra parte, la struttura laminare 2 potrà presentare, indipendentemente dalla trasparenza ottica, una opportuna pigmentazione e/o motivo ornamentale.
Il guanto 1 potrà comprendere mezzi per delimitare la zona palmare 6 dalla zona dorsale 5, che nell'esempio illustrativo e non limitativo riportato nelle figure allegate sono definiti da un cordone 7 in rilievo realizzato sulla superficie esterna 4.
Grazie a tale configurazione, si eviterà che lo sporco e l'unto che si depositano sulla zona palmare 6 si trasferiscano anche verso quella dorsale, in modo da mantenerla sempre pulita.
Il cordone 7, che potrà essere realizzato nello stesso materiale base di quello della superficie esterna 4, potrà avere un’altezza di circa 1 mm. Preferibilmente, inoltre, il cordone 7 definirà una linea chiusa, in modo da creare una vera e propria “barriera" al trasferimento di sporco ed unto alla zona dorsale 5.
Il cordone 7 potrà estendersi perifericamente lungo la zona dorsale 5 fino in prossimità del polsino 8 e nella zona palmare 6 lungo il polsino 8 stesso, in modo tale da non ostacolare la presa di un oggetto.
Il guanto 1 potrà comprendere una o più sostanze aromatizzanti, ad esempio, una sostanza atta a conferire al guanto o a parte di esso l'aroma di limone oppure di erbe aromatiche.
Vantaggiosamente, la sostanza aromatizzante potrà essere applicata, mediante metodi noti alla persona esperta del ramo, internamente e/o esternamente alla struttura laminare 2, così da rilasciare sulle mani una gradevole profumazione e/o dare senso di piacevolezza all’olfatto mentre si mangia.
Vantaggiosamente, almeno una porzione della zona palmare 6 e/o della zona dorsale 5 potrà comprendere uno strato di un materiale assorbente 9, ad esempio una salvietta in tessuto, atto a consentire la pulizia dell'utente dagli umori rilasciati dal cibo. Nell’esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo indicato nelle figure allegate, ad esempio, lo strato assorbente 9 è applicato, per incollaggio, soltanto sulla zona palmare 6.
Come visibile in figura 2, lo strato assorbente 9 potrà avere forma sostanzialmente circolare ed estendersi fino in prossimità delle forchette 3.
Grazie a tale configurazione, lo strato di materiale assorbente 9 consentirà ad un utente la pulizia delle forchette 3, mediante strofinamento delle stesse sul materiale assorbente stesso. In tal modo, sarà possibile afferrare in maniera igienica e pulita oggetti posti sulla tavola, ad esempio bicchieri o bottiglie, senza correre il pericolo di sporcarli.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il guanto 1 potrà comprendere almeno una linguetta 10 per la sfilatura facilitata dello stesso, preferibilmente posizionata in corrispondenza del polsino 8.
Grazie a tale caratteristica, l’utente potrà evitare possibili contatti delle forchette 3 sporche con gli abiti indossati e/o la pelle scoperta del braccio. L'azione di sfilatura, inoltre, comporterà automaticamente il rovesciamento del guanto, così che lo sporco e l’unto restino all’interno dello stesso.
Vantaggiosamente, almeno una porzione della zona palmare 6 e/o della zona dorsale 5 è ruvida al tatto per consentire un miglior afferraggio del cibo. Nell’esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo indicato nelle figure allegate, ad esempio, tutta la superficie esterna 4 è ruvida al tatto.
Il guanto secondo il trovato, inoltre, potrà essere del tipo destro e sinistro oppure ambidestro.
II guanto secondo il trovato potrà essere venduto in confezione sigillata, ad esempio singolarmente o a coppie. Potranno altresì essere previste packaging commerciali comprendenti una pluralità di confezioni sigillate, ad esempio cinquanta o cento.
Da quanto sopra descritto, appare evidente che il trovato raggiunge gli scopi prefissatisi.
Il guanto secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un guanto monouso per la consumazione di cibi senza l’uso di posate o similari, comprendente una struttura laminare (2) con una superficie esterna (4) avente una zona dorsale (5) ed una zona palmare (6) suscettibile di venire a contatto con il cibo da afferrare, in cui detta zona palmare (6) è realizzata in un materiale polimerico di grado alimentare del tipo biodegradabile.
  2. 2. Guanto secondo la rivendicazione 1 , in cui la biodegradabilità di detto materiale polimerico di grado alimentare è almeno dell’80%, ed è preferibilmente maggiore del 90%.
  3. 3. Guanto secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo materiale polimerico è una bioplastica.
  4. 4. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui anche detta zona dorsale (5) è realizzata in detto materiale polimerico di grado alimentare.
  5. 5. Guanto secondo la rivendicazione precedente, in cui detta struttura laminare (2) è un monostrato.
  6. 6. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura laminare (2) presenta uno spessore inferiore a 0,1 mm.
  7. 7. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura laminare (2) è otticamente trasparente.
  8. 8. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di delimitazione di detta zona palmare (6) da detta zona dorsale (5) atti ad evitare che le sostanze fuoriuscenti dai cibi afferrati che si depositano sulla zona palmare (6) si trasferiscano anche a detta zona dorsale (5).
  9. 9. Guanto secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di delimitazione comprendono un cordone in rilievo (7) realizzato su detta superficie esterna (4), detto cordone (7) definendo una linea chiusa.
  10. 10. Guanto secondo la rivendicazione precedente, in cui detto cordone (7) si estende perifericamente lungo detta zona dorsale (5) fino al polsino (8), detto cordone (7) estendendosi inoltre nella zona palmare (6) lungo detto polsino (8).
  11. 11. Guanto secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto cordone (7) è realizzato nello stesso materiale di detta superficie esterna (4).
  12. 12. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una porzione di detta zona palmare (6) e/o di detta zona dorsale (5) comprende almeno uno strato di un materiale assorbente (9) atto a consentire la pulizia dell'utente dagli umori rilasciati dal cibo afferrato.
  13. 13. Guanto secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno uno strato di materiale assorbente (9) in detta zona palmare (6) si estende fino in prossimità delle forchette (3).
  14. 14. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno una linguetta (10) per la sfilatura facilitata dello stesso.
  15. 15. Guanto secondo la rivendicazione precedente, in cui detta linguetta (10) è posizionata in corrispondenza del polsino (8).
  16. 16. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di base presenta cinque forchette (3) per l’alloggiamento delle dita, almeno una di esse presentando nella zona di estremità (11) uno spessore maggiorato rispetto allo spessore medio di detta struttura laminare (2).
  17. 17. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una porzione di detta zona palmare (6) e/o di detta zona dorsale (5) è ruvida al tatto per consentire un miglior afferraggio del cibo.
  18. 18. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una sostanza aromatizzante.
  19. 19. Guanto secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sostanza aromatizzante è applicata internamente e/o esternamente a detta struttura laminare (2) così da rilasciare sulle mani una gradevole profumazione e/o dare senso di piacevolezza all’olfatto mentre si mangia.
  20. 20. Guanto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, del tipo ambidestro.
  21. 21. Una confezione sigillata comprendente almeno un guanto in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti.
  22. 22. Una coppia di guanti comprendente un guanto destro ed un guanto sinistro, almeno uno di detti un guanto destro ed un guanto sinistro essendo costituito da un guanto in accordo con una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 19.
  23. 23. Una confezione sigillata comprendente almeno una coppia di guanti in accordo con la rivendicazione precedente.
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