ITUD20130062A1 - Gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica - Google Patents

Gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica Download PDF

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ITUD20130062A1
ITUD20130062A1 IT000062A ITUD20130062A ITUD20130062A1 IT UD20130062 A1 ITUD20130062 A1 IT UD20130062A1 IT 000062 A IT000062 A IT 000062A IT UD20130062 A ITUD20130062 A IT UD20130062A IT UD20130062 A1 ITUD20130062 A1 IT UD20130062A1
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IT
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cross
coupling
elastic retaining
seat
retaining elements
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IT000062A
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Tommaso Lualdi
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"GRUPPO DI AGGANCIO DI UN DISPOSITIVO MANIPOLATORE PER UN UTENSILE DI FRESATURA PER CHIRURGIA PROTESICA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un dispositivo manipolatore, manuale o automatico, per un utensile di fresatura, o fresa acetabolare, per interventi di chirurgia protesica, tipicamente per la realizzazione di una sede ossea per l’installazione di una protesi acetabolare. In particolare, il presente trovato si riferisce ad un gruppo di aggancio del suddetto dispositivo manipolatore mediante il quale realizzare selettivamente, ed in modo rilasciabile, il collegamento della fresa acetabolare al dispositivo manipolatore.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti, in generale, gli utensili di fresatura utilizzabili durante gli interventi di chirurgia protesica, configurati per realizzare coordinate sedi ossee idonee alla disposizione ed all’ impianto di relativi componenti di protesi chirurgiche.
È anche noto che, per la corretta ed efficace manipolazione di tali utensili di fresatura, sono previsti relativi dispositivi manipolatori, i quali possono essere sia di tipo manuale, sia di tipo automatico.
Un dispositivo manipolatore noto è descritto ad esempio nel brevetto Europeo EP-B-2.412.321 a nome della Richiedente, mentre utensili di fresatura noti sono descritti ad esempio nel brevetto Europeo EP-B-2.412.322, sempre a nome della Richiedente.
Generalmente, i dispositivi manipolatori prevedono un corpo centrale ed un gruppo di aggancio, normalmente realizzato ad un’estremità anteriore del corpo centrale, mediante il quale viene operativamente collegato, stabilmente ed in modo rilasciabile, l’utensile di fresatura al dispositivo manipolatore.
È noto prevedere gruppi di aggancio che realizzano un aggancio meccanico delle parti, in cui un elemento maschio, normalmente previsto sull’utensile, coopera per accoppiamento di forma con un elemento femmina, normalmente ricavato sul dispositivo manipolatore.
In generale, i gruppi di aggancio noti possono prevedere sistemi ad innesto dritto o a baionetta.
In particolare, la soluzione con innesto a baionetta, nonostante possa garantire una migliore trasmissione della rotazione rispetto alla soluzione ad innesto dritto, può presentare l’inconveniente che, al termine della rotazione, o in caso di un brusco calo della velocità di rotazione, le inerzie in gioco possono provocare una contro-rotazione dell’utensile rispetto al dispositivo manipolatore e, quindi, provocare uno sgancio accidentale dell’utensile di fresatura rispetto al dispositivo manipolatore.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un gruppo di aggancio per un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica che superi gli inconvenienti della tecnica nota, realizzando un collegamento stabile e sicuro con l’utensile di fresatura.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota eper ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale. In accordo con il suddetto scopo, è previsto un gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica che supera i limiti della tecnica nota ed elimina i difetti in essa presenti.
Secondo aspetti realizzativi qui descritti, il gruppo di aggancio comprende una sede di aggancio a croce configurata per ricevere ed agganciare un gruppo di attacco a croce dell’ anzidetto utensile di fresatura. Secondo il presente trovato, il gruppo di aggancio comprende una pluralità di elementi elastici di trattenimento, previsti nella sede di aggancio a croce per trattenere il gruppo di attacco a croce, i quali i quali sono mobili in modo autonomo ed indipendente gli uni dagli altri.
In questo modo, il gruppo di aggancio garantisce un collegamento stabile e sicuro con l’utensile di fresatura, realizzabile in modo intuitivo e rapido. Inoltre, il presente trovato, prevedendo elementi elastici di trattenimento azionabili in modo indipendente vantaggiosamente mediante interazione diretta con l’o stesso utensile di fresatura, concretizza anche un notevole risparmio economico ed una semplificazione costruttiva, in quanto non sono previsti complessi e laboriosi componenti ausiliari di azionamento simultaneo degli elementi elastici di trattenimento tipo carrelli mobili od altro.
Ulteriore vantaggio è che, semplificando la movi puntazione degli elementi di trattenimento elastico, senza la previsione di componenti ausiliari, è possibile azionare il gruppo di aggancio con semplici movimenti, utilizzando ad esempio anche una sola mano, sia in fase di inserimento che di disinserimento. Inoltre, il gruppo di aggancio risulta così anche meno ingombrante, a tutto vantaggio della semplicità di inserimento e disinserimento durante l’operazione chirurgica. Tali vantaggi sono ad esempio rilevanti nei casi di chirurgia protesica mini-invasiva.
Altro vantaggio ancora è la semplicità e rapidità di smontaggio, che si riflette in una agevole e rapida pulizia dopo che l’utensile di fresatura è stato utilizzato, ad esempio senza la necessità di smontare i componenti dello stesso.
Secondo alcune varianti di realizzazione, gli elementi elastici di trattenimento sono configurati per agire lungo rispettivi assi di trattenimento paralleli all 'anzidetto asse di fresatura.
Secondo alcune altre varianti di realizzazione, gli elementi elastici di trattenimento sono configurati per agire lungo rispettivi assi di trattenimento previsti su un unico piano di giacitura trasversale a detto asse di fresatura, tangenzialmente a detta sede di aggancio a croce.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica a parti separate di forme di realizzazione di un gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica in accordo con la presente descrizione;
- la fig. 2 è una vista prospettica di un gruppo di forme di realizzazione qui descrite;
- la flg. 3 è una vista prospetica a parti separate di un gruppo di aggancio in accordo con forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 4 è una prima vista laterale di un gruppo di aggancio in accordo con forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 5 è una seconda vista laterale di un gruppo di aggancio in accordo con forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 6 è una vista in pianta dall’alto di un gruppo di aggancio in accordo con forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 7 è una vista laterale di una parte di un gruppo di aggancio in accordo con forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 8 è una sezione lungo la linea Vili - Vili di fig. 7;
- la fig. 9 è una vista prospettica a parti separate di ulteriori forme di realizzazione di un gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica in accordo con la presente descrizione;
- la fig. 10 è una vista prospetica di un gruppo di aggancio in accordo con ulteriori forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 11 è una vista prospetica a parti separate di un gruppo di aggancio in accordo con ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 12 è una vista in pianta dall’alto di un gruppo di aggancio in accordo con ulteriori forme di realizzazione qui descrite;
- la fig. 13 è una vista prospetica a parti separate di ancora ulteriori forme di realizzazione di un gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica in accordo con la presente descrizione;
- la fig. 14 è una vista prospettica di un gruppo di aggancio in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 15 è una vista prospettica a parti separate di un gruppo di aggancio in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 16 è una vista laterale di un gruppo di aggancio in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 17 è una vista in pianta dall’alto di un gruppo di aggancio in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 18 è una vista laterale di una parte di un gruppo di aggancio in accordo con ancora ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 19 è una sezione lungo la linea XIX - XIX di fig. 18;
- la fig. 20 è una vista prospettica di un gruppo di aggancio in accordo con altre ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 21 è una vista prospettica a parti separate di un gruppo di aggancio in accordo con altre ulteriori forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 22 è una vista laterale di un gruppo di aggancio in accordo con altre ulteriori forme di realizzazione qui descritte.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
La fig. 1 è utilizzata per descrivere una pluralità di forme di realizzazione, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, di un gruppo di aggancio 10 di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura 11, quale ad esempio una fresa acetabolare, per chirurgia protesica, comprendente una calotta di fresatura 13 provvista di una o più profili taglienti per eseguire le operazioni di incisione ed asportazione di materiale osseo. In altre parole, il gruppo di aggancio 10 è configurato per fungere da attacco fisso del mandrino che supporta l’utensile di fresatura 11.
L’utensile di fresatura 11, una volta collegato stabilmente al gruppo di aggancio 10, può essere azionato in rotazione dal citato dispositivo manipolatore attorno ad un definito asse di fresatura X. Tale asse di fresatura X può essere, normalmente, Tasse di simmetria dell’utensile di fresatura 11, così come del dispositivo manipolatore. Tale utensile di fresatura 11 può comprendere un gruppo di attacco a croce 14 da vincolare in modo stabile e selettivamente rilasciabile al citato gruppo di aggancio 10. Tale gruppo di attacco a croce 14 può comprendere due barre di aggancio 15 disposte a croce e formate ciascuna da due bracci radiali 14a che si estendono dal centro verso la periferia. Ad esempio, con riferimento ad esempio a fig. 1, una barra di aggancio 15 può essere formata da due bracci radiali 14a che si collegano, ad esempio mediante saldatura, alla calotta di fresatura 13, fungendo in sostanza da razze o raggi della calotta di fresatura 13, mentre un’altra barra di aggancio 15 può essere formata da due bracci radiali 14a più corti, tipicamente uguali tra loro, che non si estendono fino alla calotta di fresatura 13, bensì si interrompono prima, ad una voluta distanza dalla calotta di fresatura 13, in modo da non sporgere dal gruppo di aggancio 10, ad esempio prolungandosi ad esempio da circa 10 mm a circa 15 mm dal centro. E’ pure ipotizzabile realizzare entrambe le barre di aggancio 15 disposte a croce che si prolungano fino alla calotta di fresatura 13, collegandosi ad essa, realizzando entrambe la funzione di razze.
Con riferimento ad esempio a fig. 1, l’utensile di fresatura 11 può essere esemplificativamente descritto con un profilo tagliente complessivo “a grattugia”, cioè formato da una pluralità di fori passanti 11a provvisti ciascuno di un bordo tagliente 1 lb, e distribuiti in modo uniforme ed omogeneo lungo la superficie. Tuttavia, in forme di realizzazione possono essere previsti altre tipologie di profili taglienti, ad esempio formati da aperture arcuate, od a “sciabola”, che si estendono verso il basso dalla zona polare dell’utensile di fresatura 11 e provviste di coniugati bordi taglienti arcuati.
Ad esempio, un dispositivo manipolatore utilizzabile con forme di realizzazione qui descritte può comprendere un corpo centrale, che si sviluppa lungo un asse mediano essenzialmente coincidente, durante l’uso, con il citato asse di fresatura X, cui è connesso anzidetto gruppo di aggancio 10, ed un gruppo di connessione per connettere il dispositivo manipolatore ad una relativa attrezzatura di rotazione.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, il gruppo di aggancio 10 può comprendere una sede di aggancio a croce 16 configurata per ricevere ed agganciare anzidetto gruppo di attacco a croce 14. Tipicamente, il gruppo di attacco a croce 14 e la sede di aggancio a croce 16 sono configurati per realizzare un accoppiamento di forma, quale un accoppiamento maschiofemmina.
In forme di realizzazione, il gruppo di aggancio 10 può comprendere un’estremità anteriore 12, in cui è ricavata la suddetta sede di aggancio a croce 16. Tale estremità anteriore 12 può essere formata da un blocchetto di aggancio 15 a, ad esempio di forma essenzialmente parallelepipeda, quale di sezione rettangolare o quadrata, eventualmente con lati smussati e/o leggermente concavi oppure convessi o combinazione di questi (si veda ad esempio figg. 1 -6, 13 - 17, 20 - 22), oppure di forma essenzialmente cilindrica (si veda ad esempio figg. 9 - 12).
Ad esempio, la sede di aggancio a croce 16 può essere aperta verso l’estremità anteriore 12, per ricevere il gruppo di attacco a croce 14 e può essere ricavata cieca in direzione assiale all’asse di fresatura X.
In forme di realizzazione, il gruppo di aggancio 10 può comprendere un blocchetto di connessione 12a, ad esempio di forma cilindrica, che può avere sezione trasversale minore rispetto alla sezione trasversale del citato blocchetto di aggancio 15a, e che reca la citata estremità anteriore 12 in cui è ricavata la suddetta sede di aggancio a croce 16. Il gruppo di aggancio 10 può essere connesso al citato corpo centrale del dispositivo manipolatore mediante componenti di bloccaggio noti, che possono cooperare con un foro di bloccaggio 12b previsto inferiormente nel blo In questo modo, il gruppo di aggancio 10 può essere montato in modo fisso sul dispositivo manipolatore.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, la sede di aggancio a croce 16 comprende quattro alloggiamenti 16a aperti e sagomati per ricevere i quattro bracci radiali 14a del gruppo di attacco a croce 14 e realizzare un aggancio per accoppiamento di forma, ad esempio a baionetta (si veda ad esempio figg. 1 - 6, 9 - 12) oppure mediante attacco dritto (si veda ad esempio figg. 13 - 17), o combinazione dei due (si veda ad esempio figg. 2022).
Tali alloggiamenti 16a possono essere disposti secondo una geometria complessiva a croce, cioè sono angolarmente sfalsati l’uno rispetto all’altro di 90°. In altre parole, può essere prevista una prima coppia di alloggiamenti 16a affacciati tra loro e può essere un’altra coppia di alloggiamenti 16a tra loro affacciati e rotati di 90° rispetto alla prima coppia di alloggiamenti 16a.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, il gruppo di aggancio 10 può includere una scanalatura di guida a croce 17 prevista in corrispondenza dell’estremità anteriore 12.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, la scanalatura di guida a croce 17 può comprendere una pluralità di tratti verticali 17a continui, ad esempio a sviluppo lineare, aperti verso l’estremità anteriore 12 e sostanzialmente paralleli all’asse di fresatura X del gruppo di aggancio 10. In accordo con forme di realizzazione qui descritte, la scanalatura di guida a croce 17 può comprendere inoltre una pluralità di tratti orizzontali 17b, ad esempio a sviluppo curvilineo, semicircolare o lineare, ricavati radialmente passanti rispetto alla sede di aggancio a croce 16, ciascuno dei quali è previsto ad un’estremità di un rispettivo tratto verticale 17a. I tratti orizzontali 17b possono essere disposti secondo una geometria complessiva a croce, cioè sono angolarmente sfalsati l’uno rispetto all’altro di 90°. In altre parole, è prevista una prima coppia di tratti orizzontali 17b affacciati tra loro ed una altra coppia di tratti orizzontali 17b tra loro affacciati e rotati di 90° rispetto alla prima coppia di tratti orizzontali 17b. Ad esempio, tali tratti orizzontali 17b vengono realizzati nel verso di rotazione dell’utensile di fresatura 11, in modo da determinare uno stabile posizionamento del gruppo di attacco a croce 14 durante l’utilizzo.
Tale configurazione può permettere l’inserimento del coniugato gruppo di attacco a croce 14 dell’utensile di fresatura 11, inseribile con un movimento assiale nella sede di aggancio a croce 16 percorrendo i tratti verticali 17a, e poi ruotato all’interno della sede di inserimento a croce 16 stessa, percorrendo i tratti orizzontali 17b. Pertanto, questa doppia movimentazione, realizza essenzialmente un innesto a baionetta fra il gruppo di attacco a croce 14 ed il gruppo di aggancio 10.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, il gruppo di aggancio 10 può comprendere elementi elastici di trattenimento 18, previsti nella sede di aggancio a croce 16, in particolare ad esempio in ciascuno degli alloggiamenti 16a, per trattenere il gruppo di attacco a croce 14 una volta che esso è stato connesso. In forme di realizzazione, gli elementi elastici di trattenimento 18 sono configurati per trattenere il gruppo di attacco a croce 14, in particolare i relativi bracci radiali 14a, all’interno dei rispettivi alloggiamenti 16a. In possibili implementazioni, gli elementi elastici di trattenimento 18 sono di tipo a sfera, cioè presentano una parte attiva di contatto con il gruppo di attacco a croce 14 sagomata a sfera. Si ritiene che tale forma a sfera possa agevolare la cooperazione con il gruppo di attacco a croce 14, favorendone lo scorrimento nel suo posizionamento stabile.
Secondo aspetti realizzativi qui descritti, gli elementi elastici di trattenimento 18 sono meccanicamente e cinematicamente autonomi ed indipendenti gli uni dagli altri, cioè sono mobili in maniera autonoma ed indipendente gli uni dagli altri. Tali elementi elastici di trattenimento 18, anche se sono mobili autonomamente l’uno dall’altro, possono tuttavia essere attivati con un unico movimento dell’utensile di fresatura 11, ad esempio mediante il gruppo di attacco a croce 14, senza necessità di elementi di azionamento ausiliari, con ciò semplificando notevolmente la costruzione, riducendo i costi, nonché agevolando le operazioni di inserimento e disinserimento durante l’intervento di chirurgia protesica, e rendendo semplici e rapide le successive operazioni di pulizia.
In possibili implementazioni, i citati elementi elastici di trattenimento 18 sono di tipo retrattile. Ad esempio, tali elementi elastici di trattenimento 18 possono essere realizzati come pulsanti retrattili in modo elastico rispetto alla superficie della sede di aggancio a croce 16 in cui sono previsti. Normalmente, quindi, tali elementi elastici di trattenimento 18 sono sporgenti e possono essere retratti, ad esempio mediante spinta con l’utensile di fresatura 11 stesso, per consentire il passaggio e l’aggancio del gruppo di attacco a croce 14.
In particolare, secondo forme di realizzazione, tali elementi elastici di trattenimento 18 sono configurati per essere azionati, o movimentati, ed assumere una posizione di passaggio, a filo o sotto la superficie della sede di aggancio a croce 16, che consente il passaggio del gruppo di attacco a croce 14, ed una posizione di trattenimento, sporgente dalla superficie della sede di aggancio a croce 16, che impedisce il passaggio, causale o fortuito, cioè non voluto, del gruppo di attacco a croce 14. Gli elementi elastici di trattenimento 18 sono configurati per essere nella posizione di trattenimento quando non vi è una sollecitazione agente su di loro, cioè essi normalmente sono nell’anzidetta posizione di trattenimento. Di conseguenza, gli elementi elastici di trattenimento 18 possono passare elasticamente dalla posizione di passaggio alla posizione di trattenimento.
Tipicamente, quando il gruppo di attacco a croce 14 viene inserito nella sede di aggancio a croce 16, esso viene spinto contemporaneamente contro tutti gli elementi elastici di trattenimento 18. In altre parole, gli elementi elastici di trattenimento 18, pur essendo autonomi, sono azionabili mediante interazione diretta con l’utensile di fresatura 11 che viene spinto contemporaneamente su di essi durante il normale movimento di accoppiamento. Il presente trovato, quindi, sfrutta il tipico movimento di aggancio dell’utensile di fresatura 11, che viene posizionato assialmente nella sede di aggancio a croce 16, anche per azionare gli elementi elastici di trattenimento 18. In questo modo, pur essendo indipendenti gli uni dagli altri, gli elementi elastici di trattenimento 18 possono assumere contemporaneamente la prima posizione di passaggio e, una volta che il gruppo di attacco a croce 14 è stabilmente posizionato, e quindi non è più spinto positivamente contro gli elementi elastici di trattenimento 18, essi tornano nella loro posizione di trattenimento, in sostanza bloccando il gruppo di attacco a croce 14 nella sede di aggancio a croce 16.
In questo modo, secondo forme di realizzazione qui descritte, è possibile inserire il gruppo di attacco a croce 14 nella sede di aggancio a croce 16 e fare sì che esso venga trattenuto stabilmente, evitando un indesiderato ritorno all’ indietro ed un disinserimento dalla sede, anche quando si ha una controrotazione dell’utensile di fresatura rispetto al dispositivo manipolatore, evitando quindi uno sgancio accidentale. Ciò senza necessità di ricorrere a componenti ausiliari di azionamento degli elementi elastici di trattenimento 18. Le figg. 1 - 6 e 9 - 12 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione della sede di aggancio a croce 16 configurata per realizzare un aggancio a baionetta, prevedendo quindi, per ciascun alloggiamento 16a che ospita un elemento elastico di trattenimento 18, sia i tratti verticali 17a, che i tratti orizzontali 17b della scanalatura di guida a croce 17, a definire ad esempio una tipica forma ad “L” di ciascun alloggiamento 16a.
Le figg. l - 6 e 9 - 12 sono utilizzate per descrivere inoltre forme di realizzazione in cui gli elementi elastici di trattenimento 18 sono configurati per agire lungo rispettivi assi di trattenimento T paralleli al citato asse di fresatura X. In tali forme di realizzazione, il trattenimento assiale del gruppo di aggancio a croce 14 può essere definito dall’accoppiamento con attacco a baionetta, mentre il trattenimento tangenziale, che impedisce l’accidentale disinserimento, può essere definito dagli elementi elastici di trattenimento 18. In forme di realizzazione, sono previste apposite cavità 21, ad esempio cieche, realizzate nei tratti orizzontali 17b, in cui collocare stabilmente gli elementi elastici di trattenimento 18. Questi ultimi sono posizionati in modo da sporgere normalmente dalla superficie dell’ alloggiamento 16a. L’inserimento del braccio radiale 14a del gruppo di attacco a croce 14 vince la forza elastica dell’elemento elastico di trattenimento 18 e, una volta che il braccio radiale 14a, è passato oltre l’elemento elastico di trattenimento 18, quest’ultimo recupera la propria posizione di riposo sporgente, e btócca il braccio radiale In possibili implementazioni, quindi, tali elementi elastici di trattenimento 18 sono disposti in modo tale che la direzione dell’azione elastica sia essenzialmente parallela all’asse di fresatura X. In altre parole, è possibile anche definire che tali elementi elastici di trattenimento 18 sono disposti in modo da agire elasticamente lungo direzioni parallele al piano di giacitura dei citati tratti verticali 17a.
Inoltre, le figg. 1 - 6 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione in cui sono previsti solamente due elementi elastici di trattenimento 18, che possono per esempio essere disposti diametralmente opposti nella sede di aggancio a croce 16, cioè in due alloggiamenti 16a affacciati diametralmente, ad esempio in due rispettivi tratti orizzontali 17b affacciati l’uno all’altro. In tali forme di realizzazione, i due elementi elastici di trattenimento 18 possono giacere, quindi, su un comune piano di giacitura, che contiene anche anzidetto asse di fresatura X. E’ ipotizzabile, quindi, che nel caso di due soli elementi elastici di trattenimento 18, solamente i due rispettivi alloggiamenti 16a interessati siano configurati con tratto verticale 17a e tratto orizzontale 17b, cioè per realizzare un attacco a baionetta.
Invece, le figg. 9 - 12 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione in cui sono previsti quattro elementi elastici di trattenimento 18, tipicamente disposti in tutti e quattro gli alloggiamenti 16a della sede di aggancio a croce 16, ad esempio nei quattro rispettivi tratti orizzontali 17b. In tali forme di realizzazione, i quattro elementi elastici di trattenimento 18 possono giacere, quindi, su due rispettivi piani di giacitura comuni che si intersecano, ad esempio in corrispondenza dell’anzidetto asse di fresarara X E’ ipotizzabile quindi, che nel caso di quattro elementi elastici di trattenimento 18, i quattro alloggiamenti 16a interessati siano configurati con tratto verticale 17a e tratti orizzontale 17b, per realizzare l’attacco a baionetta.
Le figg. 7 e 8 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione, combinabili con tutte le altre forme di realizzazione qui descritte, ad esempio, ma non limitativamente, con riferimento alle figg. 1 - 6, di un elemento elastico di trattenimento 18 in accordo con la presente descrizione. In possibili implementazioni, l’elemento elastico di trattenimento 18 può includere un corpo di contenimento 20 che può essere disposto in una rispettiva apposita cavità 21 ricavata nella sede di aggancio a croce 16, con sviluppo parallelo all’asse di fresatura X. Ad esempio, può essere prevista una cavità 21 nei tratti orizzontali 17b, in modo da potervi collocare un relativo elemento elastico di trattenimento 18.
Ciascuna cavità 21 può essere configurata in modo tale che un’estremità superiore 20a del corpo di contenimento 20 sia essenzialmente a filo della superficie della sede di aggancio a croce 16, in particolare del rispettivo tratto orizzontale 17b.
Tale corpo di contenimento 20 può presentare una sede interna 22, che si apre verso l’esterno almeno superiormente attraverso un’apertura superiore 22a. La sede interna 22 può essere ad esempio passante, prevedendo anche un’apertura posteriore 22b, ad esempio utilizzabile per la regolazione elastica. Un componente elastico 24, quale una molla, ad esempio una molla elicoidale, è alloggiato nella sede interna 22. Tale componente elastico 24 può essere previsto con una voluta corsa elastica, potendo assumere una condizione deformata elasticamente e, al termine della relativa sollecitazione di deformazione, ripristinare elasticamente la propria condizione a riposo, indeformata. Il componente elastico 24 è configurato e posizionato per agire elasticamente nella voluta direzione parallela all’asse di fresatura X.
Il componente elastico 24 può essere configurato normalmente a riposo, così che una sollecitazione, quale una compressione, su di esso ne provoca automaticamente il ritorno elastico nella voluta posizione di partenza. Il componente elastico 24, sia in posizione di riposo, che in condizione compressa, è tipicamente contenuto completamente all’interno della sede interna 22.
L’elemento elastico di trattenimento 18 può prevedere un componente di bloccaggio 26, quale ad esempio una sfera, ad esempio in acciaio od analogo materiale, tipicamente metallico, adatto allo scopo, che può presentare in particolare resistenza meccanica e buone proprietà antiusura.
Tale componente di bloccaggio 26 può essere tipicamente disposto in testa sul componente elastico 24 sì che, nella posizione di riposo di quest’ultimo, sporga di una determinata lunghezza dalla sede interna 22, oltre l’apertura superiore 22a, sporgendo, in uso, quindi anche dalla superficie della sede di aggancio a croce 16, in particolare dal rispettivo tratto orizzontale 17b in cui l’elemento elastico di trattenimento 18 è collocato. Il componente di bloccaggio 26 può fungere quindi da elemento di interferenza rispetto al gruppo di attacco a croce 14. In questo modo, il componente di bloccaggio 26 può assolvere efficacemente alla funzione di bloccaggio e non ritorno del gruppo di attacco a croce 14.
Spingendo il gruppo di attacco a croce 14 contro il componente di bloccaggio 26, si provoca quindi la compressione del componente elastico 24, così che il componente di bloccaggio 26 viene retratto nella sede interna 22 ed il gruppo di attacco a croce 14, in questo caso il relativo braccio radiale 14a, può essere correttamente inserito e ruotato per l’aggancio a baionetta. In tale condizione, quindi, l’elemento elastico di trattenimento 18 è nella posizione di passaggio.
Quando il gruppo di attacco a croce 14 è agganciato, il componente di bloccaggio 26 non subisce più la spinta ed il componente elastico 24 può recuperare la posizione a riposo, spingendo il componente di bloccaggio 26 attraverso l’apertura superiore 22a. In tale altra condizione, complessivamente l’elemento elastico di trattenimento 18 è, pertanto, nella posizione di trattenimento del gruppo di attacco a croce 14.
Le figg. 13 - 17 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione della sede di aggancio a croce 16 configurata per realizzare un aggancio dritto, prevedendo quindi solamente i tratti verticali 17a della scanalatura di guida a croce 17, raccordati, per ciascun alloggiamento 16a, da un tratto curvo 17c, a definire ad esempio una tipica forma ad “U” dell’alloggiamento 16a.
Le figg. 20 - 22 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione della sede di aggancio a croce 16 configurata per realizzare una combinazione di aggancio dritto ed aggancio a baionetta. In particolare, tali forme di realizzaizone sono simili a quanto descritto utilizzando le figg. 13 - 17, tuttavia ciascun alloggiamento 16a presenta un incavo, o concavità, 16b di posizionamento stabile del gruppo di attacco a croce 14, in particolare del rispettivo braccio radiale 14a. Tale incavo, o concavità, 16b può essere ricavato nella parte inferiore di uno dei tratti verticali 17a, e da tale incavo, o concavità, 16b si estende l’ anzidetto tratto curvo 17c di raccorido/1 Ad esempio, tale incavo, o concavità, 16b viene realizzato nel verso di rotazione dell’utensile di fresatura 11 , in modo da determinare uno stabile posizionamento del gruppo di attacco a croce 14 durante l’utilizzo.
Le figg. 13 - 17 e 20 - 22 sono utilizzate inoltre per descrivere forme di realizzazione in cui gli elementi elastici di trattenimento 18 sono configurati per agire lungo rispettivi assi di trattenimento T’ previsti su un unico piano di giacitura trasversale al citato asse di fresatura X. In altre parole, si può definire che gli elementi elastici di trattenimento 18 agiscono lungo un piano comune di giacitura tangenziale all’estremità anteriore 12 del gruppo di aggancio 10 e tale piano di giacitura comune risulta trasversale, ad esempio perpendicolare, all’ anzidetto asse di fresatura X. In forme di realizzazione, i suddetti assi di trattenimento T’, inoltre, se idealmente prolungati, si intersecano l’uno con l’altro, ad esempio a 90°. In tali forme di realizzazione, il trattenimento assiale del gruppo di aggancio a croce 14 può essere definito dagli elementi elastici di trattenimento 18, mentre il trattenimento tangenziale, che impedisce l’accidentale disinserimento, può essere definito dalla forma o sagoma dall’accoppiamento con gli alloggiamenti 16a della sede di aggancio a croce 16.
In forme di realizzazione, possono essere previste apposite cavità 23, ad esempio passanti, realizzate nei tratti verticali 17a, in cui collocare stabilmente gli elementi elastici di trattenimento 18. Anche in questo caso, gli elementi elastici di trattenimento 18 sono normalmente sporgenti dalla superficie dell’ alloggiamento 16a, il gruppo di attacco a croce 14 che viene inserito ne vince la forza e, una volta posizionato, l’elemento elastico di trattenimento 18, recupera la posizione sporgente, bloccando il gruppo di, attacco a croce 14.
In possibili implementazioni, quindi, gli elementi elastici di trattenimento 18 sono disposti in modo tale che la direzione della loro azione elastica sia essenzialmente trasversale all’asse di fresatura X. In questo modo, è possibile anche definire che tali elementi elastici di trattenimento 18 sono disposti in modo da agire elasticamente lungo una direzione parallela al piano di giacitura dei citati tratti orizzontali 17b.
Le figg. 18 e 19 sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione combinabili ad esempio con forme di realizzazione descritte utilizzando le figg.
13 - 17 e 20 - 22, di un elemento elastico di trattenimento 18 analogo a forme di realizzazione descritte utilizzando le figg. 7 e 8. Il componente elastico 24 è disposto nella sede interna 22 ed il componente di bloccaggio 26 è posizionato in testa sul componente elastico 24. In tal caso, la sede interna 22 può essere ad esempio cieca. Il componente elastico 24 è configurato e posizionato per agire elasticamente nella voluta direzione trasversale all’asse di fresatura X, cioè su un piano trasversale, ad esempio perpendicolare, all’asse di fresatura X. In tali forme di realizzazione ciascun elemento elastico di trattenimento viene posizionato nelle cavità 23 ricavate nei tratti verticali 17a, in modo tale che il componente di bloccaggio 26 sporga, nella posizione di riposo, dalla superficie del rispettivo tratto verticale 17a, per ottenere la desiderata interferenza, tipicamente con un retrivo braccio radiale 14a, ed impedire il disinserimento del gruppo di aggancio a croce 14.
È chiaro che al gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazi
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura per chirurgia protesica, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di aggancio di un dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura (11) per chirurgia protesica ruotabile attorno ad un asse di fresatura (X), comprendente una sede di aggancio a croce (16) configurata per ricevere ed agganciare un gruppo di attacco a croce (14) di detto utensile di fresatura (11), caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di elementi elastici di trattenimento (18), previsti nella sede di aggancio a croce (16) per trattenere il gruppo di attacco a croce (14), i quali sono mobili in modo autonomo ed indipendente gli uni dagli altri.
  2. 2. Gruppo di aggancio come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi elastici di trattenimento (18) sono configurati per agire lungo rispettivi assi di trattenimento (T) paralleli a detto asse di fresatura (X).
  3. 3. Gruppo di aggancio come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi elastici di trattenimento (18) sono configurati per agire lungo rispettivi assi di trattenimento (T’) previsti su un unico piano di giacitura trasversale a detto asse di fresatura (X), tangenzialmente a detta sede di aggancio a croce (16).
  4. 4. Gruppo di aggancio come nella rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che gli elementi elastici di trattenimento (18) sono configurati per passare elasticamente da una posizione di passaggio, a filo o sotto la superficie della sede di aggancio a croce (16), che consente il passaggio del gruppo di attacco a croce (14), ad una posizione di trattenimento, sporgente dalla superficie della sede di aggancio a croce (16), che impedisce il passaggio non voluto del gruppo di attacco a croce (14).
  5. 5. Gruppo di aggancio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli elementi elastici di trattenimento (18) sono di tipo a sfera.
  6. 6. Gruppo di aggancio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la sede di aggancio a croce (16) comprende quattro alloggiamenti (16a) aperti e sagomati per ricevere il gruppo di attacco a croce (14).
  7. 7. Gruppo di aggancio come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che almeno due di detti alloggiamenti (16a) sono provvisti di un rispettivo elemento elastico di trattenimento (18).
  8. 8. Gruppo di aggancio come nella rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti alloggiamenti (16a) è provvisto di un rispettivo elemento elastico di trattenimento (18).
  9. 9. Gruppo di aggancio come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun elemento elastico di trattenimento (18) comprende un corpo di contenimento (20) inseribile in una rispettiva cavità (21, 23) prevista nella sede di aggancio a croce (16) e provvisto di una sede interna (22) che presenta almeno un’apertura superiore (22a) ed al cui interno è previsto un componente elastico (24) ed un componente di bloccaggio (26) disposto in testa sul componente elastico (24).
  10. 10. Dispositivo manipolatore per un utensile di fresatura (11) per chirurgia protesica ruotabile attorno ad un asse di fresatura (X), comprendente un gruppo di aggancio (10) provvisto di una sede di aggancio a croce (16) configurata per ricevere ed agganciare un gruppo di attacco a croce (14) di detto utensile di fresatura (11), caratterizzato dal fatto che detto gruppo di aggancio (10) comprende una pluralità di elementi elastici di trattenimento (18), previsti nella sede di aggancio a croce (16) per trattenere il gruppo di attacco a croce (14), i quali sono mobili in modo autonomo ed indipendente gli uni dagli altri,
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