ITUB20159688A1 - Dispositivo di erogazione di fluidi per l'inoculazione ad animali - Google Patents

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Description

Forma oggetto del presente trovato un dispositivo erogatore per l'inoculazione di fluidi in animali. E' nota, nel settore tecnico degli allevamenti zootecnici la necessità di somministrare agii animali medicamenti a scopo di profilassi e/o terapia, in particolare infusioni intramammarie sia per fini curativi che profilatrici, a causa dell'insorgere di frequenti patologie a carico dell'apparato mammario nell'allevamento di tutte le specie di mammiferi e in particolare di vacche da latte. Ciò comporrà la somministrazione di prodotti curativi o preventivi ad uso topico, attraverso il canale del capezzolo, mantenuto sempre attivo in periodo di monta lattea, essendo la sola via di uscita del latte dalla ghiandola mammaria.
E' altresì noto che nel periodo che va da una lattazione alla successiva intercorre, prima del parto, un periodo definito di asciutta. In tale epoca risulta fondamentale preparare e predisporre l'apparato mammario affinché non incorra in processi infiammatori/infettivi che ne comprometterebbero irreversibilmente le funzioni. Per fare ciò è regola consolidata infondere nella mammella una miscela di antibiotici a rilascio prolungato seguita da un sigillatura del canale del capezzolo, che costituisce una importante via di ingresso ai vari agenti patogeni mammaria e in tal modo viene ermeticamente chiusa .
Per questa azione, sono attualmente necessari due distinti interventi attuati con relativi separati dispositivi, che comportano implicazioni negative sia dal punto di vista della contaminazione batterica sia dal punto di vista del tempo nece ssario all'operatore per completare la doppia inoculazione .
Si pone pertanto il problema tecnico di realizzare dispositivi erogatori per 1’inoculazione di fluidi, quali medicamenti e simili , che consentano la somministrazione ad animali , ad esempio attraverso le mammelle di animali mammiferi in condizioni di srerilità ed in grado di ottimizzare i processi sopra descritti , garantendo biosicurezza ed efficienza .
Nell'ambito di tale problema si richiede inoltre che tali dispositivi siano di contenuti ingombri, di facile ed economica produzione, riempimento ed assemblaggio tenendo conto che debbono essere monouso e ne necessitano grandi numeri.
Oltre a ciò si richiede anche preferibilmente che il dispositivo sia atto a inoculare due differenti tipi di fluidi senza necessità di cambiare catetere di inoculazione, per mantenere condizioni di sterilità durante 1'intera somministrazione e ottimizzare il processo di inoculazione.
Tali risultati sono ottenuti secondo il presente trovato da un dispositivo secondo le caratteristiche di rivendicazione 1.
Maggiori dettagli potranno essere rilevati dalla seguente descrizione di esempi non limitativi di attuazione dell'oggetto del presente trovato, effettuata con riferimento ai disegni allegati, in cui si mostra:
in figura 1 : una vista in esploso di una prima forma di attuazione dì un dispositivo di inoculazione secondo il presente trovato;
in figura 2 : una sezione secondo un piano dì taccia II“II del catetere del dispositivo di fig.l; in figura 3a,3b rispettivamente una vista del dispositivo parzialmente assemblato e una sezione secondo lo stesso piano di traccia II-II di fig. 1 del dispositivo assemblato e pronto per l'uso;
in figura 4 : una vista in esploso di una seconda forma di attuazione di un dispositivo di inoculazione secondo il presente trovato;
in figura 5 : una sezione secondo un piano di taccia V-V del tappo di chiusura della camera del dispositivo di fig.4;
in figura 6a,6b : rispettivamenue una sezione secondo lo stesso piano di traccia V-V di fig.4 del dispositivo parzialmente assemblato e pronto per l'uso e una vista del dispositivo con cappuccio predisposto per un inserimento parziale del catetere;
in figura 7 : una vista in esploso della camera del dispositivo di fig.1 e del dispositivo di fig.4 predisposti per 1'accoppiamento relativo e una doppia erogazione;
in figura 8 : sezioni secondo il piano di traccia VIII-VIII di fig. 7 del dispositivo multiplo durante le fasi di doppia erogazione,
in figura 9 : una vista di un'ulteriore forma di attuazione di un dispositivo secondo il trovato con camera a diametro esterno uniforme e
in figura 10 : una vista di un kit di dispositivi di erogazione secondo il trovato.
Come illustrato in fig.l e assunto per sola comodità di descrizione e senza significato limitativo un asse longitudinale X-X, coincidente con la dimensione di lunghezza del dispositivo nonché una parte inferiore corrispondente alla parte di erogazione dei fluidi e una parte superiore opposta alla precedente, una prima formia di attuazione del dispositivo erogatore secondo il orovato comprende sostanzialmente:
+ una camera 10 di opportuno volume per il contenimento dei fluido 1 da erogare;
+ un catetere 20 per l'inoculazione del fluido all'animale;
+ uno stantuffo 3C di spinta in senso assiale dei fluido 1;
+ un cappuccio 40 di chiusura del catetere 30.
In maggior dettaglio e con riferimento alla forma di attuazione di figura 1, in cui la camera 10 è illustrata accoppiata ad un impugnatura 10c facoltativa:
la camera 10, preferibilmente cilindrica, presenta assegnato diametro di, un'estremità inferiore 10b chiusa da un elemento di chiusura frangibile; in particolare l'estremità inferiore 10b della camera 10 è chiusa da un setto trasversale 12 di ridotto spessore (fig.3b) posto in posizione coassiale e atto ad essere fratturato come risulterà meglio evidente nel seguito.
L'estremità superiore lQa è aperta.
Preferibilmente in prossimità di detta estremità superiore la superficie interna della camera 10 presenta un rilievo anulare 13.
Nella forma di attuazione illustrata in fig.l l'estremità inferiore 10b chiusa presenta diametro d2 inferiore a quello di del corpo cilindrico, sostanzialmenre corrispondente al diametro di un'estremità di spinta dello stantuffo della camera 10, e superficie circumferenziale esterna conformata secondo una filettatura 11 atta all'accoppiamento con una corrispondente madrevite 21 del catetere 20.
Si prevede tuttavia (fig.9) che, in una ulteriore forma di attuazione in variante, l'estremità inferiore 10b possa presentare diametro d2<~>dl per gli scopi meglio specificati nel seguite.
Il catetere 20 presenta una parete anulare 20b di diametro interno d2 sulla cui superficie interna è formata la detta madrevite 21 per 1'accoppiamento coassiale con 1'estremità inferiore 1Ob della camera 10.
Ali'interno della parete anulare 2Qb del catetere 20 è formato un rilievo longitudinale di taglio 22 atto ad entrare in contatto con il setto 12 della camera 10 per determinarne la rottura e la conseguente apertura di fuoriuscita del fluido per la sua inoculazione. Preferibilmente il rilievo è internamente cavo e coassiale, come illustrare ad esempio in fig. 2.
11 catetere 20 presenta una estensione inferiore esterna 23, coassiale, cava costituente 1'elemento di inoculazione del fluido 1 all'interno dell'animale; un esempio di tale inoculazione è quello della somministrazione di un principio attive ad animali da latte attraverso i capezzoli 2 delle loro mammelle.
L'estensione 23 è coperta da un cappuccio 4C reversibilmente accoppiabile al catetere 20. Preferibilmente il cappuccio è sagomato con differenti diametri lungo lo sviluppo longitudinale; in corrispondenza di ciascuna variazione di diametro sono previste linee di rottura 40a atte consentire il distacco di frazioni di cappuccio e quindi 1'estensione assiale 23 di catetere corrispondente alla profondità di inserimento nel capezzolo 2 (fig.3b).
Lo stantuffo 30 presenta diametro esterno inferiore al diametro interno d3 della camera 10, e un'estremità 3 Oa inferiore di inserimento nella camera 10 conformata secondo alette 31 atte a consentire la fuoriuscita di aria durante la pressione sul fluido 1 in fase di erogazione; le alette 33 interferiscono inoltre con il rilievo anulare 13 delia camera 10 al fine di rendere difficoltosa 1'estrazione involontaria del primo dalla seconda.
Come illustrato in fig.3b, una volta coassialmente assemblati i tre elementi: camera 10, catetere 20, stantuffo 30, spezzato il cappuccio 40 in corrispondenza della desiderata profondità di inserimento nella mammella 2 ed effettuato 1'inserimento, è possibile premere sullo stantuffo per ottenere 1'erogazione.
La struttura è inoltre tale per cui sia il riempimento della camera 10 con il fluido 1, subito chiusa con lo stantuffo 20, sia l'inoculazione nell'animale possono avvenire in condizioni di sterilità garantita.
In fig. 4 è illustrata una seconda forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato; in questo caso la camera 110 presenta diametro interno D maggiore del diametro esterno di della camera 1C per consentire un eventuale inserimento coassiale di quest'ultima nella precedente, come descritto nel seguito.
II catetere 120 è analogo a quello 20 descritto per la prima forma di attuazione del dispositivo, ma reso solidale alla parte inferiore 110b della camera 110.
Nella forma di attuazione illustrata in fig. 4 la camera 110 presenta estremità superiore 110a chiusa da un elemento di chiusura frangibile, preferibilmente costituito da un tappo 150 di forma cilindrica cava che presenta diametro esterno corrispondente al diametro interno D della camera 110 e diametro interno corrispondente sia al diametro esterno della estremita di spinta dello stantuffo 30, sia al diametro esterno d2 della estremità inferiore 10b con diametro ridetto della camera 10.
Il tappo 150 comprende un'estremità inferiore 150a di accoppiamento alla camera 110 la quale presenta un setto 152, trasversale, di ridotto spessore, in posizione coassiale atto a chiudere inferiormente il tappo 150 e ad essere fratturato dal rilievo longitudinale di taglio 122 del catetere 120.
L'estremità del tappo 150 di accoppiamento con la camera 110 presenta sulla propria superficie esterna delle alette 151 di sfiato dell'aria durante 1'erogazione.
Preferibilmente il rilievo di taglio 122 presenta lunghezza longitudinale superiore alla somma dell'estensione longitudinale del setto 152 del tappo 150 e del setto 12 di chiusura dell'estremità inferiore 10b della camera 10 della prima forma di attuazione, al fine di consentire la doppia rottura.
Con tale struttura è ancora possibile accoppiare lo stesso stantuffo 30 anche alla camera 110, cramìte il tappo 150.
Anche in questo caso il cappuccio 40 protegge l'estensione 123 di inoculazione del catetere.
Il funzionamento del dispositivo erogatore è analogo a quello già descritto per la prima forma di attuazione: premendo sullo stantuffo 20 si provoca la discesa del tappe 150, chiuso all<7>interno della camera 110 con conseguente spinta sul fluido che fuoriesce dal catetere 120.
A fine corsa il setto 152 del tappo 150 verrà rotto dal dispositivo di taglio 122 senza conseguenze essendo stato il fluido già totalmente erogato.
Come illustrato nelle figg. 7,8,9 si prevede anche un dispositivo di erogazione formato dall'accoppiamento della prima e della seconda forma di attuazione precedentemente illustrate.
In questo caso 1<7>estremità superiore della camera 10, nel seguito anche prima camera 10, è già chiusa dallo stantuffo 30, mentre l<7>estremità inferiore 10b della stessa prima camera 10, chiusa dal setto 12, viene coassialmente inserita:
+) direttamente nella camera 110 priva di nappo 150 se l<7>estremità 10b della camera 10 presenta diametro d2=dl oppure
+) nel tappo 150 di chiusura dell<7>estremità superiore 110a della camera 110, nel seguito seconda camera 110,
in modo da formare un dispositivo unico con due camere coassiali, contenenti due differenti fluidi la,Ib da erogare.
Nell'uso (fig.8), una volta liberato il catetere 120 dal cappuccio 40, interamente o per frattura parziale, si preme sullo stantuffo 30 cha farà scendere coassialmente la camera 10, determinando 1’ erogazione del primo fluido la; arrivata a fine corsa all'interno della seconda camera 110, la prima camera incontra l'elemento di taglio 122 che rompe il setto 12 della prima camera 10, causandone la rottura e aprendo 1'estremità inferiore 1Ob consente allo stantuffo di penetrare al suo interno per erogare il secondo fluido lb.
Nel caso di seconda carniera 110 predisposta con tappo 150 e prima camera 10 con estremità inferiore lCb di diametro d2<dl accoppiata al tappo 150, si ha un funzionamento analogo; la camera 10 scende assieme al tappo 150, ancora chiuso e legato alla prima camera 10 erogando il fluido della seconda camera 110, arrivata a fine corsa, incontra 1'elemento di taglio 122 che rompe sia il setto 152 sia il setto 12 permettendo 1'erogazione del secondo fluido.
Risulta pertanto come le varie forme di attuazione del dispositivo secondo il trovato consentano un riempimento delle camere ed una erogazione di uno o l'altro di due differenti fluidi la,lb sia indipendentemente sia in successione, in condizioni di garantita sterilità, nonché una produzione economica e veloce con macchine di tipo tradizionale .
Secondo il trovato si prevede inoltre un assieme formante un KIT di dispositivi di erogazione comprendente ;
una prima camera 10 chiusa inferiormente dal setto 12 e superiormente da uno stantuffo 30;
- un catetere 20 atto all'accoppiamento con la prima camera e chiuso da un cappuccio 40;
una seconda camera 110 di diametro interno D maggiore del diametro esterno di della prima camera 10, con estremità superiore chiusa dal tappo 150 ed estremità inferiore integrata al catetere 120 con cappuccio 40 con presenza facoltativa di:
- almeno uno stantuffo 30 libero;
- un dispositivo a doppia azione formato da una carriera 110 priva di tappo e chiusa da una camera 10 con estremità inferiore 10b di diametro d2=D e chiusa superiormente da uno stantuffo 30.
Con tale combinazione è possibile utilizzare la prima camera contenente un primo fluido applicando il suo catetere 50; la seconda camera contenente un secondo fluido applicando alla stessa lo stantuffo 30 libero, oppure unire la prima camera alla seconda camera per 1'inoculazione in sequenza di due differenti fluidi come sopra descritto.
Tenendo presente che la ghiandola mammaria di una bovina è divisa in quarti e ciascun quarto deve essere trattato singolarmente più volte nel corso della carriera riproduttiva, risulta come il dispositivo sia atto a somministrare le due differenti molecole in un solo intervento con un sìngolo catetere , con evidenti benefici considerando anche che la semplice intrusione dello stesso nel canale comporta una azione lesiva e irritante sulla mucosa che si accentua se ripetuta. Oltre a ciò si evitano le azioni correttive sul dispositivo durante la fase di somministrazione, che data la precarietà del contesto in cui si agisce, sono da evitare per mantenere la massima sicurezza ed igiene sia per l'operatore che per gli animali, riducendo inoltre perdite di tempo durante il lavoro.
Benché descritta nel contesto di alcune forme di realizzazione e di alcuni esempi preferiti di attuazione dell 'invenzione si intende che 1'ambito di protezione del presente brevetto sia determinato solo dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di erogazione di fluidi per 1'inoculazione in animali, caratterizzato dal fatto che comprende: + una camera {10;110) di opportuno volume, per il contenimento di un fluido (la) da erogare; ÷ un catetere (20) per 1'inoculazione del fluido all'animale; - uno stantuffo (30) dì spinta in senso assiale del fluido (1); - un cappuccio (40) di chiusura del catetere (20); la camera (10;110) presentando un'estremità chiusa da un elemento di chiusura frangibile comprendente un setto trasversale (12;152) di ridotto spessore e detto catetere (20) essendo dorato di un rilievo longitudinale di taglio (22;122) atto, nell'uso, ad entrare in confatuo con l'elemento frangibile (12;152) di chiusura della camera (10;110) per determinarne la rottura.
  2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto rilievo longitudinale di taglio (22;152) è un rilievo coassiale ed internamente cavo.
  3. 3. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta camera (10) presenta estremità inferiore {10b) chiusa da detto elemento frangibile, estremità superiore (10a) aperta per l'inserimento di un'estremità dello stantuffo (30) ed un assegnato diametro esterno (di) .
  4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che 1'estremità inferiore {1Ob) della camera (10) presenta diametro esterno (d2) uguale o inferiore a quello (di) della camera stessa e superficie esterna conformata secondo una filettatura (11).
  5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il catetere (20) presenta una parete anulare (20b) la cui superficie interna presenta una madrevite (21) atta all'accoppiamento con la filettatura (11) della camera (10), e dal fatto che detto rilievo di taglio è assialmente contenuto all 'interno di detta parete anulare .
  6. 6. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione 3-5 in cui 1'estremità superiore delia camera (10) presenta superficie interna comprendente un rilievo anulare (13 ), e in cui lo stantuffo (30) presenta un'estremità (30a ) di inserimento nella camera (10) coniormata secondo alette (31) atte a consentire la fuoriuscita di aria durante la pressione sul fluido (1) e ad interferire con il detuo rilievo anulare (13).
  7. 7 . Dispositivo secondo rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che la camera (110) presenta un assegnato diametro interno (D), l'estremità superiore chiusa da un tappo (150), la cui estremità inferiore (150a) presenta l'elemento frangibile (152) trasversale, di ridotto spessore in posizione coassiale, e l'estremità inferiore integrata col catetere (120) di inoculazione.
  8. 8. Dispositivo secondo rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che dette tappo (150) è di forma cilindrica, cava, con diametro esterno corrispondente al diametro interno (D) della camera (110) e diametro interno (d) corrispondente al diametro esverno dell' estremità di inserimento dello stantuffo (30) .
  9. 9. Dispositivo secondo rivendicazione 7 o 8 caratterizzato dal fatto che detro catetere (120) presenta elemento di taglio (122) di lunghezza assiale almeno doppia dello spessore in senso assiale del setto (152) frangibile.
  10. 10. Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto cappuccio (40) presenta differenti diametri lungo lo sviluppo longitudinale e linee di rottura facilitata (40a) in corrispondenza di ciascuna variazione di diametro.
  11. 11. Dispositivo di erogazione di fluidi per l'inoculazione ad animali secondo rivendicazione 7-10 caratterizzato dal fatto che comprende una ulteriore camera (10) di assegnato diametro esterno (di) adatto all'inserimento nella camera (110) di diametro (D), l'ulceriore camera presentando estremità superiore (10a) chiusa da un'estremità di spinta dello stantuffo (30) e diametro interno sostanzialmente corrispondente al diametro dell'estremità di spinta dello stantuffo (30) ed estremità inferiore (10b) atta all'inserimento nel tappo (150) di chiusura della camera (110) per l'accoppiamento coassiale delle due camere, detta estremità inferiore (10a) essendo chiusa da un elemento di chiusura frangibile (12) trasversale, coassiale di ridotto spessore, 11 catetere (120) presentando elemento di raglio (122) di lunghezza assiale almeno pari alla somma dell'estensione longitudinale degli elementi frangibili (122,12) trasversali del tappo (150) e dell 'estremità inferiore {1Ob) dell' ulteriore camera (10) .
  12. 12 . Dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione 4-6 caratterizzato dal fatto che il catetere è integrato con un'ulteriore camera (110) con diametro interno (D) sostanzialmente corrispondente al diametro esterno della camera (10} ed estremità superiore aperta per 1'inserimento dell' estremità inferiore (10b) della camera (10).
  13. 13. Kit per l'inoculazione di fluidi ad animali caratterizzato dal fatto che comprende un primo dispositivo seconde qualsiasi rivendicazione 3-5, ed un secondo dispositivo secondo qualsiasi rivendicazione 7-1C .
  14. 14 . Kit secondo rivendicazione precedente in cui il primo ed il secondo dispositivo sono combinabili per ottenere un dispositivo a doppia camera secondo rivendicazione 11.
  15. 15 . Kit secondo qualsiasi rivendicazione 13-14 caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo secondo la rivendicazione 12.
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