ITUB20159579A1 - Dispositivo per prelievi ematici con dosatore di fluido - Google Patents

Dispositivo per prelievi ematici con dosatore di fluido Download PDF

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Description

DISPOSITIVO PER PRELIEVI EMATICI CON DOSATORE DI FLUIDO
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente i prelievi ematici e si riferisce ad un dispositivo per prelievi ematici con dosatore di fluido, quale un anticoagulante e/o altri, nel sangue prelevato, particolarmente adatto a felini, anche di piccole dimensioni, ed ovunque vi sia eventualità di una indesiderata coagulazione del sangue prelevato.
Sono noti dispositivi di prelievo ematico, ad esempio per trasfusioni, utilizzati in veterinaria che però non risultano adatti a certi animali, ad esempio i gatti hanno una bassissima pressione arteriosa ed una coagulazione molto più veloce di quella umana e ciò comporta gravi difficoltà o l’impossibilità di effettuare prelievi, ad esempio per trasfusione, con i mezzi noti.
Di fatto tali dispositivi noti possono presentare lo svantaggio di causare la coagulazione del sangue e/o di costringere l’operatore a manovre complesse e convulse.
Altro svantaggio consiste nella difficoltà od impossibilità di effettuare prelievi di volumi ematici sufficienti.
Uno scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo per prelievi ematici, con dosatore di fluido, anche da felini di media e piccola taglia e da altri animali di ogni dimensione.
Altro scopo è di proporre un dispositivo in grado di miscelare il sangue, immediatamente a valle del punto di prelievo, con una predeterminata percentuale di anticoagulanti e/o altri fluidi per evitare la coagulazione e/o per diluire o addizionare il sangue con un fluido.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo che permetta di modificare la percentuale di fluido aggiunto nel sangue prelevato.
Altro scopo è di proporre un dispositivo molto preciso, facile da utilizzare, affidabile e poco costoso.
Le caratteristiche delfinvenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
la figura 1 illustra una vista dalPalto frontale del dispositivo per prelievi ematici con dosatore di fluido oggetto della presente invenzione comprendente un mezzo di azionamento, due siringhe, ad una ago, a condotti flessibili e ad una sacca di raccolta del sangue addizionato con Γ anticoagulante e/o con altri fluidi;
le figura da 2 a 4 illustrano viste ingrandite rispettivamente da un primo lato, dall’alto e da un secondo lato adiacente al primo del mezzo di azionamento di figura 1 ;
la figura 5 illustra una vista assonometrica del mezzo di azionamento delle precedenti figure.
Con riferimento alle figure da 1 a 5, con 1 viene indicato il dispositivo per prelievi ematici con dosatore di fluido oggetto della presente invenzione.
Il dispositivo comprende una porzione principale riutilizzabile consistente in un mezzo di azionamento 7 ed un insieme di mezzi a siringa 2, 20, di aghi 10, di condotti 12, 14 e raccordi, di tubi 16, di valvole di non ritorno o di regolazione o di chiusura, di clip di chiusura e di sacche di raccolta 18, preferibilmente, ma non esclusivamente, di tipo usa e getta.
Il dispositivo comprendente un primo mezzo a siringa 2, provvisto di un primo cilindro 4 in cui scorre un rispettivo pistone azionabile tramite un corrispondente stelo la cui estremità libera, ovvero opposta al pistone ed esterna al cilindro, consiste in un primo mezzo d’attacco 6, ad esempio a forma di disco terminale dello stelo. Il primo cilindro 4 del primo mezzo a siringa 2 è provvisto di un ingresso- uscita 8 che pone il primo cilindro 4 in comunicazione con l’esterno, in particolare almeno con l’ago 10, l’insieme di condotti 12, 14 e raccordi ed il tubo 16 destinati, per effetto del primo mezzo a cilindro, ad aspirare e ad accogliere almeno il fluido sanguigno di un essere vivente, ad esempio un felino di piccola o media taglia od altro animale, e ad iniettare almeno tale sangue nella sacca di raccolta 18 tramite il tubo 16, ad esempio allo scopo di effettuare una trasfusione del sangue della sacca a favore di un altro animale o del medesimo animale.
Il dispositivo 1 comprende un secondo mezzo a siringa 20 avente un secondo cilindro 22 per un fluido additivo da miscelare al fluido sanguigno durante il prelievo ove preferibilmente tale fluido additivo è di tipo anticoagulante ed ha lo scopo di impedire la coagulazione del sangue prelevato. Il secondo mezzo a siringa 20 è dotato di un pistone scorrevole nel secondo cilindro 22 ed azionabile dalla estremità libera, consistente in un secondo mezzo d’attacco 24, di un rispettivo stelo. Il secondo cilindro 22 del secondo mezzo a siringa è dotato di una uscita 26 per l’erogazione di detto fluido additivo dal secondo cilindro 22 stesso.
A partire dall’ago 10, il fluido ematico percorre il primo condotto 10, raggiunge un primo raccordo a tre via che lo collega con l’uscita 26 del secondo mezzo a siringa 20 e con il secondo condotto 14. La miscelazione dei flussi ematico e additivo avviene in tale raccordo a tre vie. Il flusso di fluidi prosegue lungo il secondo condotto 14 fino a raggiungere un secondo raccordo a tre vie che lo collega con l’ingresso- uscita 8 del primo mezzo a siringa 2 e il tubo 8 di collegamento alla sacca 18. Tali condotti e tubi possono essere chiusi da clips o da valvole di chiusura e possono essere dotati di valvole di non ritorno.
Il mezzo di azionamento 7 è dotato di un primo mezzo a culla 11 destinato ad ospitare in modo removibile il cilindro 4 del primo mezzo a siringa 2 ed è dotato di un primo mezzo di connessione 13 destinato ad ospitare removibilmente il primo mezzo d’attacco 6 dello stelo del pistone del primo mezzo a siringa 2.
Il mezzo di azionamento 7 è inoltre dotato di un secondo mezzo a culla 17 destinato ad ospitare in modo removibile il secondo cilindro 22 del secondo mezzo a siringa 20 ed è dotato di un secondo mezzo di connessione 21 destinato ad ospitare removibilmente il secondo mezzo d’attacco 24 dello stelo del pistone del secondo mezzo a siringa 20.
Ciascun mezzo di connessione primo 13 e secondo 21 sporge perpendicolarmente dalla faccia della rispettiva cremagliera prima 27 e seconda 29 opposta alla faccia di tale cremagliera recante i rispettivi denti. Inoltre ciascun mezzo di connessione primo 13 e secondo 21 presenta una propria sede cava, ad esempio di tipo a tasca, per il corrispondente mezzo d’attacco 6, 24. Tale accoppiamento removibile di ciascun mezzo d’attacco 6, 24 al rispettivo mezzo di connessione 13, 21 garantisce la trasmissione di forze assali tra tali mezzi d’attacco ed i rispettivi mezzi di connessione affinché la traslazione dei mezzi d’attacco sia trasmessa ai corrispondenti pistoni.
I mezzi a culla primo I l e secondo 17 sono dotati di rispettive scanalature trasversali 47, 49 destinate ad ospitare alette sporgenti dalla estremità opposta all’ ingressouscita 8 ed alla uscita 26 dei cilindri dei mezzi a siringa 2, 20; tali scanalature trasversali assicurano il corretto posizionamento dei mezzi a siringa e ne impediscono traslazioni assiali durante il funzionamento del dispositivo.
L’invenzione prevede che i mezzi a culla primo 11 e secondo 17 siano fissati inamovibilmente ad un corpo di base del mezzo di azionamento 7 oppure che almeno uno di tali mezzi a culla sia staccabile e sostituibile con un altro adatto ad un cilindro di un mezzo a siringa di diverso diametro.
Il mezzo di azionamento 7 comprende inoltre mezzi di traslazione 23 destinati a traslare i mezzi di connessione primo 13 e secondo 21 rispetto ai cilindri 4, 22 dei mezzi a siringa 2, 20 in direzioni opposte per realizzare il prelievo ematico e per miscelare in modo calibrato e preciso il fluido additivo nel sangue prelevato immediatamente a valle dell’ago; di fatto, in una condizione di prelievo, l’ago 10 è inserito in un vaso sanguigno dell’essere vivente ed è collegato alla uscita 26 del secondo mezzo a siringa 20 tramite un primo condotto 12 e tale uscita 26 è anche collegata tramite un secondo condotto 14 all’ingresso-uscita 8 del primo mezzo a siringa 2. A sua volta tale ingresso-uscita 8 è collegato alla sacca 18 tramite il tubo 16. Il flusso di fluidi sanguigno ed additivo aspirato dal primo mezzo a siringa 2 è superiore al flusso di fluido additivo emesso dal secondo mezzo a siringa 20.
Durante il prelievo, i mezzi di traslazione 23 comandano il primo mezzo a siringa 2 in aspirazione a partire da un condizione in cui il rispettivo pistone è prossimo al corrispondente ingresso-uscita 8 e comandano il secondo mezzo a siringa 20 in espulsione del proprio fluido additivo a partire da una condizione in cui il rispettivo pistone è alla massima distanza dalla corrispondente uscita 26.
Il primo mezzo di connessione 13 in cui viene impegnato il primo mezzo d’attacco 6, è fissato ad una prima cremagliera 27, dei mezzi di traslazione 23, e traslante parallelamente all’asse geometrico del primo mezzo a siringa 2 posto nel primo mezzo a culla 11.
I mezzi di traslazione 23 comprendono inoltre una seconda cremagliera 29 traslante parallelamente all’asse geometrico del secondo mezzo a siringa 20 posto nel secondo mezzo a culla 17 ed il cui secondo mezzo d’attacco 24 è impegnato nel secondo mezzo di connessione 21 che è fissato a tale seconda cremagliera 29,
II fissaggio dei mezzi di connessione 13, 21 alle rispettive cremagliere può essere fisso ed inamovibile oppure una cremagliera, ad esempio la seconda 29, può essere dotata di una pluralità di scanalature a coda di rondine 51 parallele e distanziate ed il corrispondente secondo mezzo di connessione 21 può essere dotato di una sporgenza laterale a coda di rondine incastrabile in una delle scanalature della seconda cremagliera per un reciproco fissaggio regolabile ad esempio in funzione del grado di riempimento del secondo mezzo a siringa o delle caratteristiche dimensionali di quest’ultimo. Gli elementi a coda di rondine sono visibili, ad esempio, in figura 5, I mezzi di traslazione 23 comprendono inoltre un primo pignone 33 impegnato ai denti della prima cremagliera 27 ed un secondo pignone 35 impegnato ai denti della seconda cremagliera 29 ove tali pignoni 33, 35 sono azionati di mezzi di rotazione 39.
II primo pignone 33 ha diametro utile superiore a quello del secondo pignone 35, Il primo pignone 33 ed il secondo pignone 35 sono assialmente fissati, od impegnati, ad un albero di rotazione dei mezzi di rotazione 39 che sono, ad esempio, di tipo a volantino ad azionamento manuale oppure di tipo motorizzato.
Il diametro interno del primo cilindro 4 è superiore al diametro interno del secondo cilindro 22.
Il rapporto tra i diametri dei pignoni ed il rapporto tra le superfici delle sezioni trasversali dei cilindri dei mezzi a siringa, determinano il rapporto di diluizione del fluido additivo nel fluido sanguigno. In ogni caso, come già visto la portata di aspirazione del primo mezzo a siringa deve essere superiore alla portata di aspirazione del secondo mezzo a siringa e ciò si ottiene adottando un primo mezzo a siringa con diametro interno superiore a quello del secondo mezzo a siringa o adottando un primo pignone 33 di diametro utile maggiore di quello del secondo pignone 35 oppure adottando entrambe le possibilità come illustrato, ad esempio, in figura 5.
Il mezzo di azionamento 7 è dotato di mezzi a guida primo 41 e secondo 43, ad esempio con sezione trasversale a “T” od a “1”, rettilinei, paralleli tra loro ed agli orientamenti longitudinali dei mezzo a siringa primo 2 e secondo 22 posti nei mezzi a culla rispettivamente primo Il e secondo 17. Le cremagliere prima 27 e seconda 29 sono dotate di rispettive sedi longitudinali aventi sezioni trasversali complementari a quelle dei rispettivi mezzi a guida primo 41 e secondo 43 che ne guidano lo scorrimento durante azionamento e la traslazione di tali cremagliere 27, 29.
I pignoni primo 33 e secondo 35, come visto in precedenza, sono coassiali e pertanto le rispettive cremagliere 27, 29, ed essi ingranate, sono sfalsate.
Le estremità della faccia di ciascuna cremagliera prima 27 e seconda 29 recante i rispettivi denti recano rispettivi mezzi di arresto 45 sporgenti da tale faccia e destinati a riscontrare con mezzi di fermo, o con i corrispondenti pignoni primo 33 e secondo 35, alle estremità della corsa della cremagliera prima 27 o seconda 29.
II dispositivo 1 comprende inoltre valvole di non ritorno e clip di chiusura, per il corretto blocco, apertura ed indirizzamento del flusso dei fluidi dall'ago 10 alla sacca 18 e che i mezzi a siringa primo 2 e secondo 20, l’ago 10, l’insieme di condotti 12, 14 e raccordi, il tubo 16, la sacca di raccolta 18, dette valvole e clips sono di tipo usa e getta.
L’operatività del dispositivo prevede, a partire da detta condizione di prelievo, che il mezzo di azionamento 7, tramite rotazione manuale o motorizzata dei mezzi di rotazione 39, causi il contemporaneo movimento dei pistoni dei mezzi a siringa primo e secondo in direzioni rispettivamente d’estrazione e di inserimento ed a velocità e corse totali diverse ove quelle del pistone del primo mezzo a siringa sono maggiori. Per tale differenza di velocità ed anche in ragione del minor diametro del cilindro del secondo mezzo a siringa, la portata di fluido additivo erogato dal primo mezzo a siringa è notevolmente inferiore alla portata di fluidi, ematico ed additivo, aspirati dal secondo mezzo a siringa, durante la fase di prelievo, calibrando con precisione la percentuale di fluido additivo nel fluido ematico. In tal modo è possibile, già immediatamente a valle dell’ago e del rispettivo primo condotto 12, calibrare la percentuale di anticoagulante nel sangue prelevato.
Al termine del prelievo, il secondo condotto 14 tra detta uscita 26 e detto ingressouscita 8 viene occluso, tramite una valvola od una clip, e viene aperto il tubo 16, rimuovendo una rispettiva clip od aprendo una rispettiva valvola, e l’azionamento in espulsione del primo mezzo a siringa causa il versamento dei fluidi ematico ed additivo miscelati in percentuale calibrata nella sacca 18.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per prelievi ematici con dosatore di fluido comprendente almeno un primo mezzo a siringa (2), provvisto di un primo cilindro (4) in cui scorre un rispettivo pistone azionabile tramite Γ estremità libera, consistente in un primo mezzo d’attacco (6), di un corrispondente stelo e provvisto di un ingresso- uscita (8) che pone il primo cilindro (4) in comunicazione con almeno un ago (10), un insieme di condotti (12, 14) e raccordi ed un tubo (16) destinati ad aspirare e ad accogliere almeno il fluido sanguigno di un essere vivente e ad iniettare almeno tale sangue in una sacca di raccolta (18) tramite il tubo (16); detto dispositivo (1) è caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo mezzo a siringa (20) avente un secondo cilindro (22) per un fluido additivo da miscelare al fluido sanguigno durante il prelievo, ed avente un corrispondente pistone azionabile dalla estremità libera, consistente in un secondo mezzo d’attacco (24), di un rispettivo stelo ed una uscita (26) per l’erogazione di detto fluido additivo dal secondo cilindro (22) in almeno uno dei condotti (14); tale dispositivo (I) comprende inoltre un mezzo di azionamento (7) dotato di un primo mezzo a culla (II) destinato ad ospitare in modo removibile il cilindro (4) del primo mezzo a siringa (2) e dotato di un primo mezzo di connessione (13) per il primo mezzo d’attacco (6) dello stelo del pistone del primo mezzo a siringa (2); detto mezzo di azionamento (7) è inoltre dotato di un secondo mezzo a culla (17) destinato ad ospitare in modo removibile il secondo cilindro (22) del secondo mezzo a siringa (20) ed è dotato di un secondo mezzo di connessione (21) per il secondo mezzo d’attacco (24) dello stelo del pistone del secondo mezzo a siringa (20); il mezzo di azionamento (7) comprende inoltre mezzi di traslazione (23) destinati a traslare i mezzi di connessione primo (13) e secondo (21) rispetto ai cilindri (4, 22) dei mezzi a siringa (2, 20) in direzioni opposte, in una condizione di prelievo, l’ago (10) è inserito in un vaso dell’essere vivente ed è collegato alla uscita (26) del secondo mezzo a siringa (20) tramite un primo condotto (12) e tale uscita (26) è collegata tramite un secondo condotto (14) all 'ingresso- uscita (8) del primo mezzo a siringa (2) il cui ingresso-uscita (8) è collegata alla sacca (18) tramite il tubo (16), ove il flusso di fluidi sanguigno ed additivo aspirato dal primo mezzo a siringa (2) è superiore al flusso di fluido additivo emesso dal secondo mezzo a siringa (20).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che, durante il prelievo, i mezzi di traslazione (23) comandano il primo mezzo a siringa (2) in aspirazione a partire da un condizione in cui il rispettivo pistone è prossimo al corrispondente ingresso-uscita (8) e comandano il secondo mezzo a siringa (20) in espulsione del proprio fluido additivo a partire da una condizione in cui il rispettivo pistone è alla massima distanza dalla corrispondente uscita (26).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2 caratterizzato dal fatto che i mezzi a culla primo (11) e secondo (17) sono fissi rispetto al mezzo di azionamento (7) e che i mezzi di traslazione (23) comprendono una prima cremagliera (27) traslante parallelamente all’asse geometrico del primo mezzo a siringa (2) posto nel primo mezzo a culla (11) ed il cui primo mezzo d’attacco (6) è impegnato nel primo mezzo di connessione (13) che è fissato a tale prima cremagliera (27); i mezzi di traslazione (23) comprendono inoltre una seconda cremagliera (29) traslante parallelamente all’asse geometrico del secondo mezzo a siringa (20) posto nel secondo mezzo a culla (17) ed il cui secondo mezzo d’attacco (24) è impegnato nel secondo mezzo di connessione (21) che è fissato a tale seconda cremagliera (29); i mezzi di traslazione (23) comprendono inoltre un primo pignone (33) impegnato ai denti della prima cremagliera (27) ed un secondo pignone (35) impegnato ai denti della seconda cremagliera (29) ove tali pignoni (33, 35) sono azionati di mezzi di rotazione (39).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 ed una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il primo pignone (33) ha diametro utile superiore a quello del secondo pignone (35), 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 oppure 4 caratterizzato dal fatto che il primo pignone (33) ed il secondo pignone (35) sono assialmente fissati, od impegnati, ad un albero di rotazione dei mezzi di rotazione (39) di tipo a volantino ad azionamento manuale o di tipo motorizzato. 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il diametro interno del primo cilindro (4) è superiore al diametro interno del secondo cilindro (22). 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6 caratterizzato dal fatto che il mezzo di azionamento (7) è dotato di mezzi a guida primo (41) e secondo (43) rettilinei, paralleli tra loro ed agli orientamenti longitudinali dei mezzo a siringa primo (2) e secondo (22) posti nei mezzi a culla rispettivamente primo (11) e secondo (17). 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 ed una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che ciascun mezzo di connessione primo (13) e secondo (21) sporge perpendicolarmente dalla faccia della rispettiva cremagliera prima (27) e seconda (29) opposta alla faccia di tale cremagliera recante i rispettivi denti. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 ed una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che le estremità della faccia di ciascuna cremagliera prima (27) e seconda (29) recante i rispettivi denti recano rispettivi mezzi di arresto (45) sporgenti da tale faccia e destinati a riscontrare con mezzi di fermo alle estremità della corsa della cremagliera prima (27) o seconda (29). 10) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre valvole e clip e che i mezzi a siringa primo (2) e secondo (20), l’ago (10), l’insieme di condotti (12, 14) e raccordi, il tubo (16), la sacca di raccolta (18), dette valvole e clips sono di tipo usa e getta.
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