ITUB201570267U1 - Dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas - Google Patents

Description

Descrizione del modello di utilità dal titolo “Dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas”

DESCRIZIONE

Ambito dell’innovazione

La presente innovazione riguarda serbatoi di stoccaggio di gas GPL ad uso civile, industriale o agricolo, e più precisamente si riferisce ad un dispositivo anti-effrazione per tali serbatoi.

Descrizione della tecnica nota

Per la fornitura di gas GPL, le aziende del settore usano serbatoi di varie dimensioni, che possono essere da interro o fuori terra, che sono riforniti con autocisterna direttamente sulla proprietà dell’utilizzatore.

Questi serbatoi hanno superiormente varia strumentazione, come la valvola di riempimento, la valvola di sicurezza, un gruppo manometro, regolatori di pressione, un attacco per il prelievo di GPL liquido, indicatori di livello e quadranti di servizio, ecc., protetti da un involucro, detto comunemente torrino.

Per incentivare la clientela a stipulare contratti in esclusiva, le aziende petrolifere forniscono il serbatoio in comodato d’uso, con un leggero sovrapprezzo sul costo del gas. Questo tipo di contratto è vantaggioso per i clienti, perché riduce l’investimento iniziale, dato che il serbatoio, la sua manutenzione, i relativi permessi, l’assicurazione hanno un costo rilevante.

Per impedire violazioni contrattuali, ad ogni rifornimento l’attacco di riempimento viene sigillato, impedendo così al cliente di rifornirsi da altre aziende, che non dovendo ammortizzare il costo del serbatoio potrebbero praticare prezzi del gas sensibilmente inferiori.

Nonostante questa misura antieffrazione, il rifornimento abusivo può avvenire anche da altra strumentazione presente nel torrino, in particolare dalla valvola di sicurezza. Infatti, svitando tale valvola è possibile avvitare un raccordo di riempimento avente lo stesso passo di filettatura, ed effettuare lo stesso il rifornimento.

Esistono protezioni antieffrazione cilindriche, chiuse, ad esempio descritte in US4899781. Tali protezioni sono però studiate per attacchi di prelievo del gas, per impedire prelievi non autorizzati, e non per impedire rifornimenti.

Esistono protezioni cilindriche aperte, ad esempio descritte in GB1421145, però atte ad evitare danneggiamenti alle valvole per urti o manovre sbagliate.

Sintesi dell’innovazione

È quindi scopo della presente innovazione fornire un dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas, che dia massima sicurezza antieffrazione.

È anche scopo della presente innovazione fornire un dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas, che sia di semplice costruzione.

È poi scopo della presente innovazione fornire un dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas, che sia di semplice installazione e rimozione da parte di personale autorizzato.

Questi ed altri scopi sono raggiunti da un dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas, comprendente:

- una valvola di sicurezza formata da un corpo valvola avente una porzione centrale da cui sporge una superficie di presa per una chiave, una porzione superiore, un gambo filettato opposto alla porzione superiore atto ad impegnare una sede filettata di attacco in un serbatoio;

- un corpo tubolare di protezione avente una prima ed una seconda estremità aperte ed avente diametro interno maggiore della porzione centrale della valvola,

in cui il corpo tubolare di protezione presenta un primo foro disposto in modo che inserendo un primo sigillo flessibile nel primo foro è possibile bloccare il corpo tubolare sospeso esternamente alla valvola mediante il sigillo, per cui è possibile svitare la valvola mediante una chiave soltanto dopo aver rimosso il corpo tubolare rompendo il primo sigillo.

In tal modo, l’azienda fornitrice o quella che si occupa della manutenzione, può applicare alla valvola il corpo tubolare di protezione, con il sigillo, o i sigilli, con estrema facilità. L’utilizzatore non può rimuovere la valvola di sicurezza senza rompere il sigillo, o i sigilli, e quindi è impedito, pena la certezza di essere scoperti, il rifornimento abusivo.

In una possibile forma realizzativa, il corpo tubolare di protezione comprende anche un secondo foro, in cui il primo e secondo foro sono realizzati rispettivamente in prossimità delle prima e seconda estremità, in modo che un primo e secondo sigillo flessibile possano essere inseriti nel primo e secondo foro e bloccare il corpo tubolare sospeso alla valvola.

In un’altra possibile forma realizzativa, la porzione superiore della valvola presenta un primo foro di collegamento per far passare il primo sigillo nel primo foro del corpo tubolare e nel primo foro di collegamento.

In ancora un’altra possibile forma realizzativa è prevista una boccola con porzione a dado filettato che si impegna sul serbatoio e serve a ricevere il gambo filettato della valvola, sul dado essendo presente un secondo foro di collegamento per far passare il secondo sigillo nel secondo foro del corpo tubolare e nel secondo foro di collegamento.

Vantaggiosamente, è previsto un coperchio rimovibile impegnabile nella prima estremità aperta del corpo tubolare.

Secondo un altro aspetto dell’innovazione, viene fornito un dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas, applicabile ad una valvola di sicurezza in dotazione a tali serbatoi, in cui la valvola comprende un corpo valvola avente una porzione centrale da cui sporge una superficie di presa per una chiave, una porzione superiore, un gambo filettato opposto alla porzione superiore atto ad impegnare una sede filettata di attacco in un serbatoio;

in cui il dispositivo comprende un corpo tubolare di protezione avente una prima ed una seconda estremità aperte ed avente diametro interno maggiore della porzione centrale della valvola, ed in cui il corpo tubolare di protezione presenta un primo foro disposto in modo che inserendo un primo sigillo flessibile nel primo foro è possibile bloccare il corpo tubolare sospeso esternamente alla valvola mediante il sigillo, per cui è possibile svitare la valvola mediante una chiave soltanto dopo aver rimosso il corpo tubolare rompendo il primo sigillo.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e/o vantaggi della presente innovazione risulteranno più chiari con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:

� le figure 1 e 2 mostrano una vista in elevazione di un serbatoio rispettivamente fuori terra o da interro, con visualizzazione schematica di una valvola di sicurezza;

� la figura 3 mostra una vista in elevazione di una valvola di sicurezza per serbatoi tipo quelli di figure 1 e 2;

� la figura 4 e 5 mostrano una vista in elevazione e una vista in pianta di un corpo tubolare utilizzabile come dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas; � la figura 6 mostra una applicazione del corpo tubolare di figure 4 e 5 ad una valvola come quella di figura 3 montata su un serbatoio come quello di figure 1 e 2;

� la figura 7 mostra una vista in elevazione di una variante di un corpo tubolare utilizzabile come dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas;

� la figura 8 mostra una vista in elevazione di una valvola di sicurezza modificata;

� la figura 9 mostra una applicazione del corpo tubolare di figura 7 ad una valvola come quella di figura 8 montata su un serbatoio come quello di figure 1 e 2.

Descrizione delle forme realizzative preferite Con riferimento alle figura 1 un serbatoio 10 di medie dimensioni non da interro comprende superiormente un cosiddetto torrino 11, contenente varia strumentazione (non mostrata) come la valvola di riempimento, un gruppo manometro, regolatori di pressione, un attacco di riempimento, un attacco per il prelievo di GPL liquido, indicatori di livello e quadranti di servizio, ecc. Inoltre comprende una valvola di sicurezza 30, che agisce come sfiato in caso di sovrapressioni interne al serbatoio.

In modo analogo, un serbatoio da interro 20 differisce da quello non da interro 10 per avere un torrino 21 più robusto, atto a reggere lateralmente la spinta del terreno, e per avere superiormente un accesso dall’alto alla strumentazione. Per proteggerla dal terreno la valvola di sicurezza 30 è disposta nel torrino 21. Esistono molti altri tipi di serbatoio ai quali la presente innovazione è applicabile.

La suddetta valvola di sicurezza 30 deve essere installata con garanzia di funzionamento, e non va manomessa, per non precludere il suo corretto intervento in caso di guasti. Come sopra descritto, però, la valvola di sicurezza viene talvolta rimossa per compiere riempimenti abusivi del serbatoio e poi reinserita al termine del riempimento, non solo permettendo violazioni contrattuali, ma anche rischiando di compromettere il funzionamento della valvola in caso di guasti.

Entrando più in dettaglio, con riferimento alla figura 3, la valvola di sicurezza 30 può essere formata da un corpo valvola 31 avente una porzione centrale 32 da cui sporge una superficie di presa 33 per una chiave, una porzione superiore 34 aperta, e un gambo filettato 35 opposto alla porzione superiore 34 atto ad impegnare una boccola 36 filettata internamente ed esternamente, con una flangia a dado 37, per l’attacco al serbatoio, come quello non da interro 10 oppure da interro 20 mostrati in figure 1 e 2, nonché una valvola a fungo 37a ,.

Secondo la presente innovazione, con riferimento alle figure 4,5 e 6, un dispositivo di sicurezza antieffrazione, in una prima forma realizzativa, comprende un corpo tubolare 40 di protezione avente una prima ed una seconda estremità 41,42 aperte ed avente diametro interno D maggiore della porzione centrale 32 della valvola 30 di figura 3, in modo da poter essere inserita a coprire tale valvola.

Il corpo tubolare 40 di protezione può presentare un primo foro 43 disposto in modo che (figura 6) inserendo un primo sigillo 50 flessibile nel primo foro 43 è possibile bloccare il corpo tubolare 40 sospeso esternamente alla valvola 30 mediante il sigillo 50. In tal caso, il filo del sigillo viene stretto sopra alla flangia a dado 37.

In tal modo, non è possibile svitare la valvola 30 afferrando il corpo tubolare e ruotandolo, ad esempio mediante una chiave a pappagallo da idraulici. Infatti, in tal caso, si romperebbe il sigillo 50, rivelando la manomissione.

In modo non mostrato, il corpo tubolare 40 può avere fori in posizioni diverse da quella illustrata, in modo da poter inserire più sigilli, qualora la forma della valvola di sicurezza lo imponesse.

Ad esempio, in figura 7 è mostrato un corpo tubolare 40 con due fori.

In una variante realizzativa dell’innovazione (figura 8), la porzione superiore 34 della valvola 30 presenta un primo foro di collegamento 38 per far passare il primo sigillo 50 nel primo foro 43 del corpo tubolare 40 e nel primo foro di collegamento 38.

In tal caso il sigillo 50 può essere fatto passare nel primo foro di collegamento 38 per maggiore sicurezza che il corpo tubolare 40 non possa essere sfilato.

Inoltre, in una possibile variante, può essere prevista una boccola con porzione a dado filettato 36 che si impegna sul serbatoio e serve a ricevere il gambo filettato della valvola 30. Sulla porzione a dado 36 essendo presente un secondo foro di collegamento 39, che attraversa in direzione tangenziale due facce adiacenti della porzione a dado, per far passare un secondo sigillo 51 (figura 9) nel secondo foro 44 del corpo tubolare 40 e nel secondo foro di collegamento 39.

In una ulteriore variante, mostrata in figura 10, la valvola di sicurezza 30 è formata dal corpo valvola 31 con porzione superiore 34 che presenta un primo foro di collegamento 38, e dalla boccola con porzione a dado filettato 36 che si impegna sul serbatoio e serve a ricevere il gambo filettato della valvola 30. La porzione a dado filettato 36 presenta un secondo foro di collegamento 39, che attraversa in direzione tangenziale due facce adiacenti della porzione a dado, per far passare un sigillo 51 nel primo foro di collegamento 38 e nel secondo foro di collegamento 39.

In tal modo, il sigillo 51 necessita di essere rotto per svitare la valvola 30 dalla boccola a dado filettato 36, garantendo anche in questo caso sicurezza antieffrazione.

La descrizione di cui sopra di alcune forme realizzative specifiche è in grado di mostrare l’innovazione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’innovazione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo anti-effrazione per serbatoi (10,20) di gas, comprendente: - una valvola di sicurezza (30) formata da un corpo valvola (31) avente una porzione centrale (32) da cui sporge una superficie di presa (33) per una chiave, una porzione superiore (34), un gambo filettato (36) opposto a detta porzione superiore (34) atto ad impegnare una sede filettata di attacco in un serbatoio (10,20); - un corpo tubolare (40) di protezione avente una prima ed una seconda estremità (41,42) aperte ed avente diametro interno maggiore di detta porzione centrale (32) di detta valvola (30); in cui detto corpo tubolare (40) di protezione presenta un primo foro (43) disposto in modo che inserendo un primo sigillo (50) flessibile in detto primo foro (43) è possibile bloccare detto corpo tubolare (40) sospeso esternamente a detta valvola (30) mediante detto sigillo (50), per cui è possibile svitare detta valvola (30) mediante una chiave soltanto dopo aver rimosso detto corpo tubolare (40) rompendo detto primo sigillo (50).
2. 2. Un dispositivo anti-effrazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo tubolare (40) di protezione comprende anche un secondo foro (44), in cui detto primo e secondo foro (43,44) sono realizzati rispettivamente in prossimità di dette prima e seconda estremità in modo che un primo e secondo sigillo flessibile possano essere inseriti in detto primo e secondo foro (43,44) e bloccare detto corpo tubolare (40) sospeso a detta valvola (30).
3. 3. Un dispositivo anti-effrazione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta porzione superiore (34) di detta valvola (30) presenta un primo foro di collegamento (38) per far passare detto primo sigillo (50) in detto primo foro (43) di detto corpo tubolare (40) e in detto primo foro di collegamento (38).
4. 4. Un dispositivo anti-effrazione secondo la rivendicazione 3, in cui è previsto un dado filettato (35) che si impegna su detto gambo filettato (36) di detta valvola (30), su detto dado (35) essendo presente un secondo foro di collegamento (39) per far passare detto secondo sigillo (51) in detto secondo foro (44) di detto corpo tubolare (40) e in detto secondo foro di collegamento (39).
5. 5. Un dispositivo anti-effrazione per serbatoi di gas, detti serbatoi comprendendo una valvola di sicurezza (30) formata da un corpo valvola (31) avente una porzione centrale (32) da cui sporge una superficie di presa (33) per una chiave, una porzione superiore (34), un gambo filettato (36) opposto a detta porzione superiore (34) atto ad impegnare una sede filettata di attacco in un serbatoio (10,20); detto dispositivo comprendendo un corpo tubolare (40) di protezione avente una prima ed una seconda estremità (41,42) aperte ed avente diametro interno maggiore di detta porzione centrale (32) di detta valvola (30) in cui detto corpo tubolare (40) di protezione presenta un primo foro (43) disposto in modo che inserendo un primo sigillo (50) flessibile in detto primo foro (43) è possibile bloccare detto corpo tubolare (40) sospeso esternamente a detta valvola (30) mediante detto sigillo (50), per cui è possibile svitare detta valvola (30) mediante una chiave soltanto dopo aver rimosso detto corpo tubolare (40) rompendo detto primo sigillo (50).
6. 6. Un dispositivo anti-effrazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo tubolare (40) di protezione comprende anche un secondo foro (44), in cui detto primo e secondo foro (43,44) sono realizzati rispettivamente in prossimità di dette prima e seconda estremità in modo che un primo e secondo sigillo (51) flessibile possano essere inseriti in detto primo e secondo foro (43,44) e bloccare detto corpo tubolare (40) sospeso a detta valvola (30).
7. 7. Un dispositivo anti-effrazione per serbatoi (10,20)di gas, comprendente: - una valvola di sicurezza (30) formata da un corpo valvola (31) avente una porzione centrale (32) da cui sporge una superficie di presa (33) per una chiave, una porzione superiore (34), un gambo filettato (36) opposto a detta porzione superiore (34) atto ad impegnare una sede filettata di attacco in un serbatoio (10,20), in cui detta porzione superiore (34) di detta valvola (30) presenta un primo foro di collegamento (38); - una boccola con porzione a dado filettato (36) che si impegna sul serbatoio e serve a ricevere il gambo filettato della valvola (30), sulla porzione a dado (36) essendo presente un secondo foro di collegamento (39), che attraversa in direzione tangenziale due facce adiacenti della porzione a dado, per far passare un sigillo (51) nel primo foro di collegamento (38) e nel secondo foro di collegamento (39).