ITUB20156269A1 - Raccordo per collegare un recipiente ad una siringa - Google Patents

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Mario Cane'
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Description

Raccordo per collegare un recipiente ad una siringa
DESCRIZIONE
Settore della Tecnica
La presente invenzione concerne un raccordo per collegare un recipiente ad una siringa. Più particolarmente, l’invenzione concerne un raccordo per collegare un recipiente, quale ad esempio una fiala o un’ampolla, ad una siringa. In particolare l’invenzione si rivolge a siringhe ad uso medico dotate di stantuffo comandabile manualmente o attraverso un dispositivo automatico.
Arte Nota
Come noto, nel settore medico, quando occorre iniettare un farmaco liquido per la terapia di un paziente, si utilizza in genere una siringa dotata di ago o cannula. Siringhe per iniezione sono utilizzate in campo medico, sia manualmente sia attraverso dispositivi elettromeccanici noti come pompe per infusione. Solitamente il liquido da iniettare è conservato all’interno di un recipiente, quale ad esempio una fiala o un’ampolla e deve essere pertanto preventivamente aspirato nella siringa. Inoltre può essere necessario miscelare il liquido con altre sostanze e in tal caso può essere necessario utilizzare una siringa, sia per aspirare il liquido e sia per iniettarlo successivamente nel recipiente contenente la sostanza da miscelare.
Spesso l’operazione di aspirazione / iniezione del liquido mediante la siringa è laboriosa: con una mano occorre tenere saldamente il recipiente e con l’altra contemporaneamente sorreggere la siringa ed aspirare il liquido facendo arretrare lo stantuffo della siringa. Tale operazione risulta ancora più complessa per quei pazienti che devono effettuare questa operazione da soli, all’ interno delle proprie mura domestiche, dal momento che per loro natura sono debilitati. Per facilitare queste operazioni sono stati proposti differenti dispositivi che permettono la connessione stabile fra una siringa ed un recipiente. Un esempio di questi dispositivi è proposto in W097/00435 nel quale è descritto un adattatore per connettere in modo continuativo un’ampolla ad uno strumento clinico. Tale adattatore comprende una prima porzione di impegno con lo strumento ed una seconda porzione di impegno con l’ampolla. La prima porzione ha un’inclinazione fissa rispetto all’asse longitudinale della seconda porzione. Questa inclinazione permette che il liquido contenuto nell’ampolla possa essere aspirato agevolmente sostanzialmente fino alTultima goccia. Tuttavia questa soluzione nota manifesta un inconveniente quando l’adattatore è collegato ad una siringa dotata di ago di lunghezza standard, ovvero l’ago solitamente impiegato durante le iniezioni. Se si utilizza infatti una siringa con ago standard, nel momento in cui si connette la siringa con l’adattatore, l’inclinazione fissa della prima porzione dell’ adattatore obbliga l’ago a seguire quella direzione guidandolo inevitabilmente contro la parete laterale dell’ampolla. In questa fase l’ago colpisce la parete dell’ampolla e striscia su di essa prima di raggiungere il fondo del recipiente e prima che la siringa sia saldamente collegata all’ adattatore. Conseguentemente, la punta dell’ago si danneggia e si provoca la contaminazione del liquido da iniettare nel paziente con le molecole liberate nell’urto.
Scopo principale della presente invenzione è quello di fornire un raccordo che superi questo inconveniente della tecnica nota.
Questo primo scopo è ottenuto mediante un raccordo per collegare un recipiente ad una siringa, come rivendicato nella annessa rivendicazione 1.
Il superamento dell’inconveniente della tecnica nota avviene incorporando all’intemo della struttura del raccordo uno snodo, che inizialmente guida l’inserimento dell’ago in modo coassiale rispetto all’asse longitudinale del raccordo e del recipiente, per poi, mediante movimento dello snodo, creare la corretta inclinazione al fine di prelevare tutto il liquido presente nel recipiente. Questo vantaggio può essere ottenuto ad esempio con uno snodo dotato di un solo grado di libertà, ad esempio uno snodo incernierato. Tuttavia questo tipo di raccordo ha il limite di richiedere uno specifico orientamento del complesso siringa-raccordo-recipiente, poiché l’inclinazione dettata dall’unico grado di libertà, obbliga Γ utilizzatore ad orientare l’intero complesso in modo che l’ago possa aspirare tutto il liquido che, per effetto della gravità, sarà collocato in una specifica zona del recipiente. Ne consegue che se l’utilizzatore non orienta correttamente fin dal principio il complesso, dopo aver inclinato l’ago grazie allo snodo incernierato, potrebbe vedersi obbligato a ruotare tutto il complesso, in particolare per aspirare il liquido fino all’ultima goccia.
Ulteriore scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire un raccordo costituito in modo da superare anche questo inconveniente.
Questo ed altri scopi sono ottenuti mediante un raccordo per collegare un recipiente ad una siringa, come rivendicato nelle rivendicazioni da 2 a 5.
Un ulteriore inconveniente del dispositivo descritto in W097/00435 è legato alla seconda porzione del raccordo destinata a ricevere il recipiente. Quest’ultima porzione, infatti, comprende un’apertura laterale in corrispondenza delTestremità suscettibile di ricevere l’ampolla. La funzione di questa apertura laterale è quella di agevolare Tinserimento dell’ampolla nell’adattatore. La presenza di questa apertura costituisce tuttavia una limitazione sia perché riduce la tenuta laterale sul corpo dell’ampolla e sia perché pazienti debilitati potrebbero avere delle difficoltà nell’inserire rampolla nell’adattatore.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un raccordo costituito in modo da superare anche questo inconveniente della tecnica nota.
Questo ed altri scopi sono ottenuti mediante un raccordo per collegare un recipiente ad una siringa come rivendicato nelle rivendicazioni 6, 7.
Descrizione cieli Invenzione
Il raccordo secondo l’invenzione permette di collegare un recipiente, quale ad esempio una fiala o un’ampolla, ad una siringa dotata di beccuccio previsto per l’ingresso e/o l’uscita di un liquido proveniente da e/o diretto a detto recipiente. Il raccordo secondo l’invenzione è preferibilmente in grado di garantire una connessione stabile fra la siringa ed il recipiente, ossia una connessione che non richiede forze esterne per essere mantenuta. Il raccordo comprende un corpo cilindrico allungato preferibilmente realizzato in materiale plastico. Nel corpo cilindrico sono definiti un primo manicotto di collegamento, dotato di mezzi di impegno per il beccuccio della siringa ed un secondo manicotto di collegamento, dotato di mezzi di impegno per il recipiente. Detto corpo cilindrico è preferibilmente dotato di cavità assiale interna a sezione trasversale sostanzialmente circolare, comunicante con l’estemo del corpo cilindrico mediante aperture previste alle estremità opposte del corpo cilindrico. Una prima apertura è prevista in corrispondenza deH’estremità libera del primo manicotto ed una seconda apertura in corrispondenza dell’estremità libera del secondo manicotto.
Vantaggiosamente, secondo l’invenzione fra i manicotti è previsto uno snodo suscettibile di consentire l' orientamento reciproco obliquo degli assi longitudinali dei due manicotti di collegamento. Secondo l’invenzione lo snodo garantisce almeno un grado di libertà, ossia consente l'inclinazione degli assi dei due manicotti attorno ad almeno un asse trasversale o asse di cerniera. La capacità dello snodo di orientare reciprocamente in modo obliquo gli assi longitudinali dei due manicotti di collegamento, fornisce il vantaggio di poter inserire inizialmente l’ago o cannula della siringa in posizione coassiale all’intemo del recipiente, per poi, mediante movimento dello snodo, causare rinclinazione degli assi e orientare cosi l’ago/cannula secondo la corretta inclinazione al fine di poter aspirare tutto il liquido presente nel recipiente fino all’ultima goccia.
Secondo una forma preferita di realizzazione dell’invenzione detto snodo è uno snodo sferico, suscettibile di consentire la rotazione relativa dei manicotti l’uno rispetto all’ altro attorno ad un numero pressoché infinto di assi. Lo snodo sferico consente una maggiore mobilità rispetto ad uno snodo dotato di un solo grado di libertà, ad esempio lungo un asse di cerniera. Tuttavia uno snodo con un solo grado di libertà raggiunge lo scopo principale dell’ invenzione.
Secondo l’invenzione, lo snodo comprende preferibilmente una porzione maschia ed una porzione femmina. Sempre preferibilmente, dette porzioni sono integrate, rispettivamente, nel primo e nel secondo manicotto, o viceversa. La porzione maschia comprende una testa preferibilmente sferica attraversata dalla cavità assiale. La porzione femmina comprende preferibilmente una sede sferica comunicante con detta cavità assiale. La presenza, secondo Γ invenzione, di una testa e di una sede sferiche forniscono il vantaggio di consentire una inclinazione, preferibilmente compresa ha almeno 0° e 30°, in tutte le direzioni, ha gli assi longitudinali dei due manicotti.
La parete laterale della sede sferica comprende preferibilmente delle interruzioni assiali o feritoie lungo le generatrici del corpo cilindrico. Grazie a queste feritoie la sede sferica risulta elasticamente defonnabile per consentire di ricevere la porzione maschia. In tal modo la sede sferica permette una facile rotazione delle due parti di snodo, ma al contempo garantisce che il distacco delle due porzioni non sia troppo agevole: esso avviene infatti preferibilmente applicando una forza di una certa intensità, maggiore di quella applicata nel nonnaie utilizzo del raccordo, nelle direzioni opposte lungo Tasse longitudinale del raccordo. L’ampiezza angolare delle feritoie assiali nella parete laterale della sede sferica è scelta per attribuire a detta parete l’elasticità desiderata.
In una fonna di realizzazione delTinvenzione anche i mezzi di impegno per il beccuccio e/o per il recipiente comprendono preferibilmente delle interruzioni assiali o feritoie lungo le generatrici del corpo cilindrico, nella parete laterale del manicotto. La funzione vantaggiosa di dette interruzioni assiali è quella di rendere la parete laterale dei manicotti elasticamente deformabile al fine di garantire una connessione più stabile tra il beccuccio della siringa o il recipiente e il conispondente manicotto del raccordo. Per pennettere un ancoraggio ancora più stabile il manicotto che impegna il recipiente è preferibilmente dotato di denti radiali rivolti verso l’intemo del manicotto. Detto manicotto può anche essere realizzato rastremato verso Testremità libera, dotato o no di denti radiali, per garantire una presa ottimale sul corpo del recipiente.
Come noto il beccuccio di una siringa per uso medico è in genere di tipo conico ad esempio di tipo Luer e può essere o no dotato di innesto filettato standard Luer-Lock.
Il manicotto che impegna il beccuccio della siringa può essere pertanto realizzato in modo da impegnarsi all’esterno del corpo del beccuccio, oppure sulla base dell’ago quando quest’ultimo è inserito all’esterno del beccuccio. Oppure ancora, il manicotto che impegna il beccuccio potrà essere dotato di innesto Luer-Lock per avvitarsi nell’innesto corrispondente di cui il beccuccio è dotato.
Preferibilmente il raccordo è configurato per non entrare in contatto con il liquido che attraversa l’ago o la cannula durante l’uso del raccordo. In tal modo il raccordo può essere utilizzato più volte anche in campo medico o alimentare, dove sono richieste condizioni di sterilità.
In una forma particolare di realizzazione dell’invenzione, il raccordo può essere dotato di un suo proprio ago o cannula, che sostituisce quello della siringa. Il raccordo può pertanto essere impegnato sul beccuccio di una siringa priva di ago o cannula. In questa forma di realizzazione dell’invenzione il primo manicotto comprende preferibilmente una cannula o un ago associato a detto manicotto all’interno della cavità assiale ed estendentesi all’interno di detta cavità attraverso il secondo manicotto. L’ago può essere amovibile o fissato pennanentemente all’interno del raccordo. Nel primo caso il raccordo potrà essere utilizzato con aghi diversi. In entrambi i casi il raccordo risulterà monouso in tutte quelle applicazioni in cui è richiesta la sterilità come ad esempio in campo medico. Il vantaggio di questa forma di realizzazione con ago/cannula associato al colpo del raccordo consiste principalmente nella possibilità di aspirare/depositare il liquido dal/nel recipiente, senza dover prima fissare l’ago alla siringa, manovra che comporterebbe il rischio di ferite soprattutto per i pazienti più debilitati.
Descrizione Sintetica delle Finire
Alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione saranno descritte nel seguito a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento alle figure annesse in cui:
la Fig.lA è una vista laterale di una prima forma di realizzazione del raccordo secondo l’invenzione quando gli assi dei manicotti sono coassiali;
la Fig.lB è una vista laterale del raccordo di Fig.la quando gli assi dei manicotti sono obliqui;
- la Fig.2 è una sezione longitudinale del raccordo di Fig.lA;
la Fig.3 è una sezione longitudinale del raccordo di Fig.lA in configurazione operativa, quando associato ad una siringa e ad una fiala;
la Fig. 4 è una vista laterale del primo manicotto in una seconda fonna di realizzazione del raccordo;
la Fig. 5 è una sezione longitudinale del manicotto di Fig. 4;
la Fig.6 è una sezione longitudinale della seconda fonna di realizzazione del raccordo in configurazione operativa, quando associato ad una siringa e ad una fiala;
la Fig.7 è una vista laterale di una terza forma di realizzazione del raccordo secondo l’invenzione quando gli assi dei manicotti sono coassiali;
la Fig.8 è una vista laterale del raccordo di Fig.7 in configurazione operativa, quando associato ad una siringa dotata di ago e ad una fiala e quando gli assi dei manicotti sono obliqui.
In tutte le figure sono stati usati gli stessi riferimenti numerici per contraddistinguere componenti uguali o funzionalmente equivalenti.
Con riferimento alle Figg. da 1 a 3 viene descritta una prima forma di realizzazione del raccordo 1 secondo l’invenzione. Detto raccordo 1 comprende principalmente un corpo cilindrico allungato 2. Il corpo 2 è preferibilmente realizzato in materiale plastico ad esempio con la tecnica dello stampaggio per iniezione. Il materiale plastico utilizzato potrà essere ad esempio lo stesso impiegato attualmente per la realizzazione di siringhe monouso, ossia polipropilene medicale trasparente, preferibilmente privo di tracce di PVC, oppure resina acetalica, o ABS.
Il corpo 2 del raccordo 1 è attraversato da una cavità assiale 3. Preferibilmente detta cavità 3 è disposta centralmente al corpo 2 e comprende una coppia di aperture 4,5 in corrispondenza delle estremità opposte del corpo 2. Il corpo 2 comprende inoltre una sezione trasversale, sia all’interno sia all’esterno, preferibilmente circolare. Nel colpo 2 sono definiti un primo manicotto 7 ed un secondo manicotto 8.
Secondo l’invenzione, vantaggiosamente, detti manicotti 7,8 sono collegati fra loro in modo non rigido, mediante uno snodo 9. Lo snodo 9 comprende una porzione maschia 10 ed una porzione femmina 11. Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione maschia 10 comprende una corrispondente testa sferica IOa. La testa IOa è preferibilmente integrata nel corpo del primo manicotto 7, ossia è realizzata in colpo unico, ad esempio con un’unica fase di stampaggio per iniezione del materiale plastico di cui è costituito il manicotto 7. La porzione femmina 11 comprende una corrispondente sede sferica Ila. La sede 1 la è anch’essa preferibilmente integrata nel corpo del secondo manicotto 8, ossia è ricavata nel materiale che definisce detto manicotto 8, preferibilmente con un’unica fase di stampaggio per iniezione del materiale plastico di cui è costituito detto manicotto 8.
Naturalmente il raccordo 1 secondo l’invenzione potrà anche essere realizzato in modo che la porzione femmina 11 risulti integrata nel primo manicotto 7 e la porzione maschia 10 rispettivamente nel secondo manicotto 8. Inoltre sarà anche possibile realizzare un raccordo 1 secondo Γ invenzione in cui detta porzione maschia 10 e/o detta porzione femmina 11 sono elementi separati del rispettivo manicotto 7,8 ed in cui detti elementi separati sono associati al manicotto 7,8 conispondente mediante mezzi noti, ad esempio incollaggio o saldatura.
Sempre in accordo con la forma preferita di realizzazione dell’ invenzione illustrata, la sede sferica Ila comprende una parete laterale dotata di interruzioni assiali o feritoie 6. Le feritoie 6 sono disposte lungo corrispondenti generatrici del corpo cilindrico 2. Le feritoie 6 determinano un certo grado di elasticità della parete laterale della sede sferica 11, in direzione sostanzialmente radiale. Grazie a questo accorgimento rinserimento della porzione maschia 10 nella sede 11 durante Γ assemblaggio del raccordo 1 risulta facilitato e si evita inoltre che i due manicotti 7,8 possano essere separati facilmente l’uno rispetto all’altro durante l’uso del raccordo 1. Preferibilmente lo snodo 9 è realizzato in modo da garantire che il distacco delle due porzioni 10 e 11 avvenga solo quando ai manicotti 7,8 sono applicate forze in direzioni opposte, superiori a quelle in gioco nel nonnaie utilizzo del raccordo 1. In particolare lo snodo 9 deve garantire che il raccordo 1 possa essere impegnato e disimpegnato da una siringa e da un’ampolla, senza che i due manicotti 7,8 di cui il raccordo 1 è costituito si separino.
La sede sferica 11 leggennente elastica peimette un agevole orientamento dello snodo 9 per portare gli assi S1;S2dei manicotti 7,8 in configurazione coassiale, come mostrato in Fig.lA oppure obliqua, come mostrato in Fig.lB.
Lo snodo 9 di tipo sferico realizzato come illustrato consente inoltre la rotazione della testa sferica 10a rispetto alla sede sferica Ila. Questa possibilità di rotazione, combinata con la possibilità di inclinazione degli assi Sj,S2dei manicotti, rende particolarmente agevole il raggiungimento della configurazione operativa del raccordo 1, in impegno con il beccuccio di una siringa e con il corpo di un recipiente, da svuotare o riempire agendo sullo stantuffo di detta siringa.
Secondo una forma preferita di realizzazione dell’invenzione lo snodo 9 consente di orientare gli assi S1;S2dei rispettivi manicotti 7,8 con un angolo compreso fia almeno 0 e 30°. Poiché inoltre i manicotti 7,8 possono essere ruotati l’uno rispetto all’altro attorno al proprio asse, ne deriva che l’asse S1;S2di ciascun manicotto 7,8 sarà in grado di compiere una rivoluzione attorno all’asse S2,Si dell’altro manicotto 8,7 disegnando una superficie sostanzialmente conica.
Con particolare riferimento alla Fig.3, il raccordo 1 secondo l’invenzione, consente di collegare, preferibilmente in modo stabile, un recipiente 17, quale una fiala o un’ampolla, ad una siringa 18 dotata di beccuccio 19 per l’ingresso e/o l’uscita di un liquido proveniente da e/o diretto a detto recipiente 17.
A questo scopo, le pareti laterali dei manicotti 7,8 comprendono preferibilmente delle interruzioni assiali o feritoie 13,14. Nell’esempio illustrato, le feritoie 13,14 sono quattro e disposte a 90° e si estendono per una parte della lunghezza dei rispettivi manicotti 7,8 lungo corrispondenti generatrici del corpo cilindrico 2. Sempre con riferimento alla forma di realizzazione illustrata le feritoie 13 del primo manicotto 7 hanno preferibilmente una larghezza inferiore a quella delle feritoie 14 del manicotto 8. Le feritoie 14 del manicotto 8 presentano infatti, preferibilmente, una larghezza pari a circa la metà della larghezza di quelle del manicotto 8. Ciò è anche dovuto al fatto che il manicotto 7 presenta generalmente una sezione trasversale più piccola di quella del manicotto 8. Tipicamente infatti il manicotto 7, essendo destinato ad impegnarsi nel beccuccio della siringa 18, avrà dimensioni inferiori rispetto a quelle del manicotto 8 che invece deve impegnarsi sul recipiente 17.
La funzione delle feritoie 13,14 è quella di rendere le pareti laterali dei manicotti 7, 8 leggermente elastiche, al fine di permettere un miglior impegno del beccuccio 19 della siringa 18, da parte del manicotto 7, e del recipiente 17, da parte del manicotto 8.
Nella forma di realizzazione illustrata le feritoie 14 previste nella parete del secondo manicotto 8 sono inoltre disposte angolannente alternate rispetto alle feritoie 6 previste sulla porzione femmina 11 del manicotto 8. Questa disposizione risulta vantaggiosa per evitare di indebolire il colpo del manicotto 8, pur garantendo una sufficiente elasticità di detto manicotto 8, sia in corrispondenza della sede femmina 1 la e sia in corrispondenza dell’ apertura 5 di ingresso del recipiente 17.
La parete laterale del manicotto 8, in corrispondenza dell’apertura 5, incorpora preferibilmente denti 16 radiali, rivolti verso la cavità interna 3 del corpo 2. La funzione dei denti 16 è quella di migliorare l’impegno del manicotto 8 rispetto al corpo del recipiente 17.
In questa prima forma di realizzazione dell’ invenzione il primo manicotto 7 è suscettibile di impegnarsi attorno alla parete esterna del beccuccio 19 della siringa 18. Detto beccuccio 19 nell’esempio illustrato è del tipo dotato internamente di innesto filettato Luer-Lock per un ago o cannula 22 per l’aspirazione o iniezione del liquido nella o dalla siringa 18. Quando il beccuccio 19 della siringa è di tipo privo di innesto filettato Luer-Lock, l’ago o la cannula corrispondente devono essere innestati all’esterno del beccuccio 19. In questo caso, il primo manicotto 7 è vantaggiosamente suscettibile di impegnarsi attorno alla base dell’ago o cannula 22, detta base essendo a sua volta impegnata sul beccuccio 19.
La configurazione operativa illustrata in Fig.3 è ottenuta inserendo l’ago 22, fissato alla siringa 18, attraverso l’apertura 4 del primo manicotto 7 e inserendo il recipiente 17 attraverso l’apertura 5 del secondo manicotto 8. Al termine di queste operazioni, che potranno avvenire secondo l’ordine preferito o anche simultaneamente, la siringa 18, il raccordo 1 ed il recipiente 17 risulteranno stabilmente associati e potranno essere manipolati da un individuo per trasferire il liquido dal recipiente 17 alla siringa 18 o viceversa. L’inserimento dell’ago 22 e del recipiente 17 nel raccordo 1 avverranno preferibilmente quando gli assi S1;S2dei manicotti 7,8 sono coassiali. Al tennine di questa operazione i manicotti 7,8 potranno vantaggiosamente essere inclinati l’uno rispetto all’altro portando gli assi S1;S2dei manicotti in configurazione obliqua. Inoltre i manicotti 7,8 potranno anche essere ruotati attorno al proprio asse S1;S2in modo da portare l’ago 22 ed il recipiente 17 nella posizione migliore per l’aspirazione del liquido nella siringa 18 o per l’iniezione del liquido nel recipiente 17. Tutte queste operazioni possono essere compiute agevolmente da un individuo con le due mani.
Nella forma di realizzazione illustrata il liquido che attraversa l’ago 22 non entra in contatto con le pareti del manicotto 7 e per questo motivo, vantaggiosamente, questo tipo di raccordo 1 secondo l’invenzione può essere utilizzato più volte, anche in campo fannaceutico o alimentare dove sono richieste condizioni di sterilità.
Con riferimento alle Fig. da 4 a 6 viene descritta una seconda forma di realizzazione dell’invenzione.
In questa seconda fonna di realizzazione dell’invenzione il raccordo 1 è dotato internamente di un ago o cannula 22 e può essere pertanto impegnato sul beccuccio 19 di una siringa 18 che sia priva di ago o cannula. Nella fonna di realizzazione illustrata, l’ago o cannula 22 è fissato all’interno della porzione maschia 10 del raccordo 1 in modo amovibile, ad esempio mediante un innesto filettato 20 femmina di tipo Luer-Lock. Alternativamente, l’ago 22 può essere fissato al corpo 2 del raccordo 1 in modo pennanente, ad esempio mediante incollaggio.
Riferendoci in particolare alla Fig.5, in questa fonna di realizzazione la porzione maschia 10 comprende una sede anulare 21 che circonda un condotto centrale 23 attraversato dalla cavità 3. La base dell’ago 22 è innestata sul condotto 23 e avvitata nell’innesto filettato 20.
Questo tipo di configurazione rende il raccordo 1 monouso in campo medico o alimentare, dal momento che il liquido che attraversa l’ago 22 entra in contatto con le pareti interne del manicotto 7. Pertanto, anche sostituendo l’ago 22, il raccordo 1 non sarà più sterile dopo il primo utilizzo.
Sempre con riferimento alle Fig. da 4 a 6 è anche illustrata una variante dei mezzi previsti nel primo manicotto 7 per l’impegno del raccordo 1 sul beccuccio 19 della siringa 18. In questa variante detti mezzi comprendono un innesto filettato maschio 25 suscettibile di impegnarsi nell’innesto filettato femmina, ad esempio Luer-Lock del beccuccio 19 della siringa.
Con riferimento alle Fig.7 e 8 viene descritta una terza forma di realizzazione dell’invenzione.
In questa terza forni a di realizzazione dell’invenzione il manicotto 8 del raccordo 1 è rastremato verso l’apertura 5, inoltre le feritoie 6 della parete laterale della sede sferica I la hanno preferibilmente una larghezza equivalente a quella delle feritoie 14 del manicotto 8.
La finizione di questa rastrematura e di questa fonila di realizzazione delle feritoie 6 è quella di rendere le pareti laterali del manicotto 8 e della sede sferica I la maggiormente elastiche, al fine di pennettere un miglior impegno del recipiente 17 da parte del manicotto 8 e della testa sferica 1 Oa da parte della sede sferica 11 a.
La configurazione operativa illustrata in Fig.8 è ottenuta svolgendo le medesime operazioni descritte sopra con riferimento alla prima forma di realizzazione. L’inclinazione dei manicotti 7,8 consente vantaggiosamente di portare l’ago 22 ed il recipiente 17 nella posizione migliore per l’aspirazione del liquido nella siringa 18 o per l’iniezione del liquido nel recipiente. In Fig.8 la linea T rappresenta il piano orizzontale e la configurazione illustrata corrisponde a quella nonnalmente più adatta per l’aspirazione del liquido dal recipiente 17 alla siringa 18.
Il raccordo cosi come descritto ed illustrato è suscettibile di numerose varianti e modificazioni, rientranti nello stesso principio inventivo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Raccordo (1) per collegare un recipiente (17), quale ad esempio una fiala o un’ampolla, ad una siringa (18) dotata di beccuccio (19) per l’ingresso e/o l’uscita di un liquido proveniente da e/o diretto a detto recipiente (17), detto raccordo (1) comprendendo un corpo cilindrico allungato (2) in cui sono definiti un primo manicotto di collegamento (7), dotato di mezzi di impegno per il beccuccio (19) della siringa (18) ed un secondo manicotto di collegamento (8) dotato di mezzi di impegno per il recipiente (17), detto corpo cilindrico (2) essendo provvisto di cavità assiale (3) comunicante con l’esterno del corpo cilindrico (2) mediante aperture (4,5) previste alle estremità opposte del corpo cilindrico (2), una prima apertura (4) essendo prevista in corrispondenza dell’ estremità libera del primo manicotto (7) ed una seconda apertura (5) in corrispondenza dell’ estremità libera del secondo manicotto (8), caratterizzato dal fatto che fia i manicotti (7,8) è previsto uno snodo (9) suscettibile di consentire riorientamento reciproco obliquo degli assi longitudinali (Si,S2) dei due manicotti di collegamento (7,8).
  2. 2. Raccordo secondo la rivendicazione 1, in cui lo snodo (9) è un snodo sferico suscettibile di consentire la rotazione relativa dei manicotti l’uno rispetto all’altro attorno ai rispettivi assi longitudinali (S^Sj).
  3. 3. Raccordo secondo la rivendicazione 2, in cui lo snodo (9) comprende una porzione maschia (10) ed una porzione femmina (11), dette porzioni maschia e femmina essendo integrate, rispettivamente, nel primo (7) e nel secondo (8) manicotto, o viceversa.
  4. 4. Raccordo secondo la rivendicazione 3, in cui la porzione maschia (10) dello snodo (9) comprende una testa sferica attraversata da detta cavità assiale (3).
  5. 5. Raccordo secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui la porzione femmina (11) comprende una sede sferica comunicante con detta cavità assiale (3).
  6. 6. Raccordo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di impegno comprendono feritoie assiali (13, 14) nella parete laterale del manicotto (7,8).
  7. 7. Raccordo secondo la rivendicazione 6, in cui deta parete laterale interrota da dete feritoie (13, 14) è elastica e/o dotata di denti radiali (16) rivolti verso Γ interno del manicoto (8).
  8. 8. Raccordo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui i mezzi di impegno per il beccuccio (19) della siringa (18) comprendono un innesto filetato maschio.
  9. 9. Raccordo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo manicoto (7) comprende una cannula o un ago associato a deto manicoto airinterno della cavità assiale (3) ed estendentesi aH’interno di deta cavità (3) attraverso il secondo manicoto (8).
  10. 10. Raccordo secondo la rivendicazione 9, in cui deta cannula o ago è fissata stabilmente a deto manicoto (7).
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