ITUB20155907A1 - Lampada regolabile con luce led denominata regula - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

• Descrizione annessa alla domanda di brevetto per invenzione industriale, avente per titolo "Lampada regolabile con luce LED denominata REGULA"

• La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio per l'illuminazione artificiale di ambienti interni ed esterni, e postazioni di lavoro in ambiti differenti.

• La presente invenzione ha lo scopo di realizzare un apparecchio per l'illuminazione artificiale di ambienti interni o esterni, che consente di orientare la/e sorgente/i luminosa/e di cui è provvisto, in base al movimento degli elementi/piastre di cui si compone. Un altro scopo del presente trovato è quello di poter modulare l'altezza e la forma dell'apparecchio, sempre tramite la complessità del movimento conferito dalle giunzioni tra gli elementi/piastre sopracitati. Per tutte queste ragioni, l'apparecchio si presta ad uno scopo, non solo funzionale, ma anche ornamentale dato dagli effetti di luce e di rifrazioni a seconda deH'ìnclinazione/posizione data, all'interazione delle piastre con la/e sorgente/i luminosa/e, nonché in base al materiale più o meno riflettente delle piastre dì cui si compone la lampada.

• Questi scopi vengono raggiunti grazie al fatto che l'apparecchio è composto interamente da due o più piastre, preferibilmente metalliche, scatolari a forma di prisma retto a base triangolare, collegate l'una con l'altra, su uno o due delle facce laterali (sottili) di ogni piastra, da cerniere.

La piastra-tipo, che non ospita la sorgente luminosa, è costituita da una lamina di alluminio (Tav.l - Fig.l), ripiegata in modo che le sue due facce identiche, speculari, di forma triangolare si collochino l'una in sovrapposizione rispetto all'altra, in perfetta corrispondenza dei vertici; lo spessore della piastra è conferito dalla parte di forma rettangolare della lamina stessa che collega le due parti triangolari, lungo due dei loro lati. La lamina cosi ripiegata, (Tav.l - Fig.2), viene fissata tramite l'inserimento di linguette metalliche di altezza pari alla parte rettangolare sopracitata della lamina, poste in corrispondenza dei vertici delle facce triangolari, ed esattamente perpendicolarmente rispetto ad esse (Tav.l - Fig.2). Si formerà così una piastra metallica scatolare, come detto sopra, a forma di prisma a base triangolare in cui una delle facce laterali risulta chiusa e le altre due aperte. Queste ultime ospiteranno le cerniere fissate con viti alle linguette metalliche sopracitate che, proprio a tale scopo, saranno forate. La piastra che ospita la sorgente luminosa (Tav.l - Fig.3), invece, è costituita da una lamina similare a quella sopra descritta a meno del fatto che è ripiegata in modo tale da avere due facce laterali del prisma chiuse. I led che costituiscono la sorgente luminosa si innestano in un foro di dimensioni quasi corrispondenti a quelle della faccia triangolare su cui è realizzato. In base alle possibili varianti della lampada, sì prevede l'aggiunta di un'altra tipologia di piastra (Tav.l - Fig.4), identica di fatto a quella che è provvista di Led, ma senza il foro triangolare.

Le cerniere (Tav.l - Fig.5) sono di tipo a scomparsa, rigide ma mobili, dotate di una frizione resistente tale da mantenerne la posizione; ogni cerniera si innesta, e quindi corrisponde per dimensioni in lunghezza, alle facce laterali aperte delle piastre sopradescritte (Tav.l - Fig.6/Fig.7), ha un angolo di rotazione che può coprire i 360 gradi, e permette, pertanto, alle piastre di sovrapporsi e allontanarsi.

• Rispetto allo stato della tecnica noto, quindi, viste le sue caratteristiche, tale invenzione produce un vantaggio nel movimento, che risulta non lineare sulle tre dimensioni e che permette all'apparecchio dì modificare la sua forma, di modulare la sua inclinazione, e, di conseguenza, l'orientamento della sorgente luminosa, a seconda non solo delle necessità e della funzione dell'oggetto stesso, ma anche dall'effetto che l'utente avrà la libertà di creare (Tav.3 - Fig,16). Inoltre, un altro vantaggio generato dal sistema inventato, è rappresentato dal fatto che, mediante lo stesso procedimento, si possono realizzare diversi modelli di lampada {piantana, a muro, a sospensione) e diverse varianti in base alla disposizione, alla forma e al numero delle piastre a forma di prisma, nonché alla posizione di un'unica o più fonti luminose LED, (Tav. 2: Fìg.8, lampada a sospensione; Fig.9/Fig.l0, lampada a muro; Fig.ll, lampada da tavolo; Fig.12, lampada da terra).

• Una possibile applicazione dell'invenzione è rappresentata da una lampada da tavolo (Tav. 3), costituita in particolare da nove prismi/piastre in alluminio lucido, collegati l'uno con l'altro da cerniere montate su uno o due della facce laterali (rettangolari) di ogni prisma (Tav. 3 - Fig. 13 (£)). Le piastre dì cui la lampada è composta, formano una concatenazione verticale che può raggiungere circa 60 centimetri in altezza, sebbene l'altezza possa variare, come si è detto, a seconda dell'Inclinazione data a ciascuno delle piastre (Tav. 3 - Fig.13). Il prisma sommitale della concatenazione sopra citata, è quello provvisto di Luce LED (Tav.3 - Fig.13, A) e rappresenta quindi la sorgente luminosa della lampada. Ogni prisma di cui l'oggetto è composto (Tav.3 - Fig.13, B-C-D-E-F-G-H), pertanto, essendo scatolare, permette il passaggio del cavo elettrico. La piastra che costituisce la base della lampada (Tav, 3 - Fig.13, I), è provvista di porta mini usb per collegamento pc/alimentazione (Tav.l - Fig.6), accensione a sfior lt ad eventuali supporti in gomma per aderire aita superfìcie di appoggio (Tav,2 - Fig.ll). Inoltre, la piastra di base, può ospitare tramite un'asola lungo una delle facce laterali rettangolari (Tav.X - Fig.6/Fig.7), quella in cui non è inserito il cavo di alimentazione, l'innesto aggiuntivo che permette alla lampada di potersi agganciare ad un tavolo a ad una mensola (Tav,3 - Fig,14). L'innesto aggiuntivo è composto da tre piastre (Tav.l - Fig.7), del tutto similari a quelle che formano il resto della lampada, collegate da differenti tipologìe di giunzioni: una piastra provvista di gancio per fissaggio all'asola della base (Tav.l - Fig.7, J / Tav.3 - Fìg.15, (2) dettaglio), collegato a sua volta, con giunzione rigida rettangolare piatta alla seconda piastra (Tav.l - Fig.7, K (3)), quest'ultima collegata alla terza ed ultima piastra con una cerniera a molla (Tav.l - Fig.7, L (4)} per fissare la presa alla superficie di supporto (tavolo o mensola).

• La Tavola n.l illustra le componenti essenziali dell'invenzione, nelle varie viste prospettiche, in particolare: la Fig.l rappresenta la piastra-tipo costituita dalla lamina in alluminio prima di essere ripiegata; la Fig.2 mostra la lamina ripiegata, provvista di linguette forate per il fissaggio delle due facce triangolari e delle cerniere; la Fig,3 raffigura la lamina non ripiegata che ospita la sorgente luminosa; la Fig.4 rappresenta la lamina non ripiegata che forma la tipologia di piastra con due facce laterali chiuse; la Fig.5 (I) raffigura il particolare delle cerniere a scomparsa che collegano gli elementi/piastre a forma dì prisma a base triangolare; la Fig. 6 mostra il collegamento tramite cerniera © di una ipotetica piastra dì base ad una delle piastre-tipo, nella versione della lampada da tavolo, con cavo di alimentazione laterale; la Fig.7 illustra, invece, l'innesto aggiuntivo che permette alla lampada da tavolo di potersi agganciare ad un tavolo a ad una mensola, composto da tre piastre collegate da differenti tipologie di giunzioni: piastra provvista di aggancio per fissaggio all'asola della base (2), giunzione rigida rettangolare piatta alla seconda piastra (f), cerniera a molla (4).

• La Tavola n.2 mostra quattro possibili varianti di lampade che si possono

realizzare grazie all'invenzione: la Fig.8 mostra il rendering della lampada a sospensione; le Fig. 9 e 10, i rendering della variante a parete, in due diverse posizioni; le Fìg.ll , il rendering della lampada da tavolo; la Fig.12, il rendering della piantana.

• La Tavola n.3 ha come oggetto una delle varianti riprodotte nella tav.2, la lampada da tavolo: la Fìg.13 illustra schematicamente la concatenazione delle piastre {denominate B,C,D,E,F,G,H) su un piano, compresa la piastra che ospita la sorgente Led (A), la piastra di base (I) e le piastre che formano l'innesto aggiuntivo {J,K,L), nonché le varie tipologie di giunzioni tra tutti questi elementi, indicate dai numeri (ΐ) cerniera a scomparsa, (2) aggancio per fissaggio all'asola della base, (5) giunzione rigida, (4) cerniera a molla; la Fig.14 rappresenta il rendering della lampada in cui è stato montato l'innesto aggiuntivo per il fissaggio al tavolo; la Fig.15 mostra il dettaglio dell'aggancio (5) che blocca la piastra di base {1} alla piastra (J) dell'innesto aggiuntivo; la Fig.16 illustra alcune delle posizioni e delle forme che la lampada può assumere a seconda della variazione di inclinazione delle sue componenti, nelle due diverse viste, frontale e laterale.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, caratterizzato da due o più componenti a forma di prisma retto, collegati tra di loro da cerniere o saldate, 2) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi a forma di prisma possono essere a base triangolare. 3) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi a forma di prisma presentano un'altezza minima rispetto alia figura di base, così da essere assimilabili a delle piastre. 4) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli elementi a forma di prisma possono essere in materiale metallico, plastico o di altro genere. 5) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli elementi a forma di prisma a base triangolare possono essere scatolari o pieni, forati o con superfici lisce e/o non uniformi. 6) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le cerniere che collegano le piastre, possono essere a scomparsa, rigide ma mobili, dotate di una frizione resistente tale da mantenerne la posizione. 7) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo la rivendicazione 1 e 6, caratterizzata dal fatto che le cerniere che collegano le piastre possono avere un angolo di rotazione di 360 gradi che permette un'ampia regolazione di movimento, direzionalità, modulazione dell'altezza, e possibile sovrapposizione dei vari elementi della lampada. 8) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo rivendicazioni 1, 6 e 7, caratterizzata dal fatto che le cerniere possono essere in materiale metallico o plastico. 9) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da una o più fonti luminose, costituite da uno o più led, posizionati, in un insieme o singolarmente, su uno o più piastre, esternamente o incassati. 10) Apparecchio per l'illuminazione artificiale, regolabile, secondo le rivendicazioni 1 e 9, caratterizzata dal fatto che l'alimentazione possa provenire da porta mini usb posizionata su una delle facce laterali di uno degli elementi a forma di prisma, e raggiungere la sorgente luminosa tramite un cavo elettrico che attraversa le piastre esternamente o internamente.