ITUB20155759A1 - Impianto di illuminazione - Google Patents

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ITUB20155759A1
ITUB20155759A1 ITUB2015A005759A ITUB20155759A ITUB20155759A1 IT UB20155759 A1 ITUB20155759 A1 IT UB20155759A1 IT UB2015A005759 A ITUB2015A005759 A IT UB2015A005759A IT UB20155759 A ITUB20155759 A IT UB20155759A IT UB20155759 A1 ITUB20155759 A1 IT UB20155759A1
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IT
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radio
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control
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ITUB2015A005759A
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Alessandro Pasini
Giancarlo Bonzi
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C Led Srl
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Description

IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce al campo tecnico dell’illuminotecnica, e in particolare alla gestione intelligente dell’ illuminazione in ambienti chiusi. Più in particolare, l’invenzione è relativa ad un apparato e a un metodo per gestire l’illuminazione degli ambienti, nonché gli apparati di condizionamento, videosorveglianza, allarmi, in modo personalizzato mediante l’interazione con un dispositivo portatile.
[002] Sono noti nell’arte sistemi di illuminazione che impiegano sensori di movimento e/o di presenza per attivarsi in presenza di un individuo in un’area prestabilita, e di disattivarsi dopo un certo tempo pre-settato, in caso di assenza di persone nell’area prestabilita.
[003] Ad esempio, ITPD20090154 di Entity Elettronica rivela un sistema di illuminazione in un ambiente chiuso in cui Γ illuminazione viene attivata da sensori di presenza o movimento, e i singoli dispositivi illuminanti sono in grado di regolare le condizioni di illuminazione in base alla presenza o assenza di almeno un individuo, oppure in base al fatto che detto individuo si stia avvicinando o allontanando. Inoltre lo stesso documento descrive il fatto che gli elementi di illuminazione possono scambiarsi informazioni in modo tale da attivare l’accensione e il successivo spegnimento degli elementi stessi in modo progressivo, in modo da non abbagliare e non disturbare i soggetti umani presenti nei settori contigui a quelli in cui l’individuo si sta muovendo.
[004] Il brevetto EP2084945B1 di Philips rivela un sistema di piastrelle illuminate che anche in questo caso si accendono e si spengono in presenza di almeno un individuo, e sono inoltre dotate di un dispositivo di comunicazione che può interagire con un dispositivo (ad es, RFID o NFC) corrispondente portato dall individuo stesso. Detto dispositivo interagisce con una rete di sensori. I sensori possono determinare Γ intensità del segnale wireless proveniente dal dispositivo portatile, permettendo di determinare la distanza e la direzione di movimento dell’individuo, accendendo le piastrelle che si trovano nella direzione di moto dell’individuo.
[005] EP2168407 B1 di Carmanah Technologies è piuttosto simile al precedente; anche in questo caso sono previsti sensori di presenza/movimento, con la differenza rispetto a EP2084945B1 che gli individui non portano su di sé alcun dispositivo; gli elementi illuminanti sono dotati di un sistema di comunicazione che costituisce una rete, e sono pre-programmati in modo da determinare l’attivazione di un gruppo di essi una volta che l’individuo è entrato nell’ area che fa parte di quel gruppo, determinando in funzione della velocità dello spostamento dell’individuo anche i parametri con cui attivare i dispositivi successivi sul percorso.
[006] Una caratteristica comune ai tre documenti citati è il fatto che in tutti e tre è necessario l’utilizzo di sensori di presenza e/o movimento. Se questo è inevitabile nel caso di ambienti esterni, dove le persone che interagiscono con i sistemi di illuminazione possono essere persone qualsiasi e quindi non disporre di sistemi di identificazione, nel caso di ambienti chiusi (abitazioni, ambienti di lavoro) si suppone che l’accesso delle persone sia controllato ed esista una lista di persone che sono abilitate all’accesso, e quindi sono fornite di un dispositivo portabile.
[007] A ciò si aggiunge il fatto che i dispositivi di illuminazione di tipo noto connessi in rete in genere sono comunque connessi anche a un dispositivo centralizzato di controllo e gestione, quanto meno per gestirne la diagnostica. Il dispositivo centralizzato aggiunge costo al sistema e ne abbassa l’affidabilità. Inoltre il dispositivo centralizzato non è economicamente conveniente quando rimpianto di illuminazione comprende pochi elementi illuminanti e/o l’area coperta è molto piccola.
[008] Una ulteriore domanda di brevetto, WO2015049412A1 di Casambi, descrive un sistema di illuminazione in cui gli elementi illuminanti formano tra loro una rete secondo uno standard di comunicazione wireless di tipo noto, e possono essere comandati sia tramite interruttori a parete sia tramite un programma specifico residente su un PC o un dispositivo portatile conosciuto come smartphone. In questo impianto sono assenti i sensori di presenza e/o movimento, però i dispositivi di comunicazione incorporati negli elementi illuminanti interagiscono tra loro e con il dispositivo portatile in modo autonomo senza alcun controllo centralizzato. La mancanza di un sistema di controllo centralizzato comporta come contropartita la necessità di avere una parte importante di circuiteria elettronica collocata su ciascun elemento illuminante, con aumento di costi e di complessità del sistema. Inoltre, in questo documento per utilizzare il sistema, è necessario che l’utente compia un’azione volontaria, come utilizzare un interruttore oppure un’interfaccia grafica su un dispositivo portatile.
[009] Nel caso di ambienti chiusi ad accesso controllato, e qualora si desideri installare un cablaggio molto semplice dei dispositivi di illuminazione, per poter realizzare una accensione/spegnimento degli elementi illuminanti sulla base della effettiva presenza delle persone è necessario installare un gran numero di sensori di presenza/movimento: nell’ottica della massima efficienza del sistema si può arrivare ad avere un sensore per ciascun elemento illuminante.
[0010] Questi sensori attivamente rilevano la presenza di persone e sono previsti in combinazione con unità di elaborazione che in base ai dati rilevati dai sensori stessi generano segnali di comando o controllo grazie a logiche di controllo incorporate nelle unità di elaborazione residenti nei singoli dispositivi di illuminazione.
[0011] Un primo inconveniente delle soluzioni dell’arte nota è dato dal fatto che dotare ogni singolo elemento illuminante di sensori del tipo noto allo stato dell’arte comporta il costo del sensore moltiplicato per il numero degli elementi illuminanti presenti all’ interno del sistema, mettendo anche in conto notevoli problematiche nella taratura di questi sensori, sia in fase di installazione, sia nel tempo a causa delle loro derive.
[0012] Un secondo inconveniente è legato al problema dell’ affidabilità del sistema, in quanto l’affidabilità peggiora esponenzialmente e non linearmente all’ aumentare del numero dei componenti costituenti il sistema e della loro complessità.
[0013] Un terzo inconveniente è connesso alla complessità del sistema: nel momento in cui si deve configurare un sistema di sensori connessi in rete, ed aventi ciascuno associato una unità dedicata di controllo costituita da un hardware in grado di eseguire un programma logico di controllo che non solo gestisce i comandi dell’ elemento illuminante controllato, ma anche la rete costituita dalle singole unità di controllo associate agli altri elementi illuminanti deirimpianto e da un eventuale server centralizzato, è necessario che la programmazione tenga conto della loro distribuzione nell’ ambiente. Questo può essere molto complesso qualora la programmazione debba essere effettuata sui singoli elementi illuminanti, tanto più nel caso di successive modifiche di un impianto esistente, e maggiormente qualora gli elementi illuminanti siano posti in posizioni diffìcilmente accessibili.
[0014] Scopo deH’invenzione è fornire un sistema di illuminazione privo degli inconvenienti sopra elencati, preferibilmente per ambienti chiusi, in cui la regolazione degli elementi illuminanti è ottenuta eliminando i sensori di movimento e/o presenza e sostituendoli con un sistema di comunicazione wireless nel quale un dispositivo portatile, portato o indossato dall individuo che accede all’ area illuminata dal sistema, interagisce con il sistema di illuminazione dando il riferimento della propria posizione rispetto ai singoli elementi illuminanti. Nel caso di ambienti chiusi ad accesso controllato, si può infatti essere ragionevolmente sicuri che ciascuno degli individui presenti nell’ ambiente chiuso disponga di un dispositivo portatile che gli consente di interagire con impianto.
[0015] Questo scopo è ottenuto con un’apparecchiatura ed un metodo che hanno le caratteristiche delle rivendicazioni indipendenti. Forme realizzati ve vantaggiose e affinamenti sono specificati nelle rivendicazioni dipendenti da queste.
[0016] Il sistema della presente invenzione comprende:
- un numero a piacere di elementi illuminanti dotati ciascuno di un dispositivo trasmittente a radiofrequenza che emette con una periodicità predeterminata un segnale radio contenente un codice univoco di riconoscimento, che permette di identificare l’elemento illuminante stesso;
- un dispositivo portatile in grado di ricevere i segnali emessi dal dispositivo trasmittente incorporato nell’elemento illuminante, dotato di un programma (app) eseguito dal detto dispositivo portatile in grado di estrarre il codice univoco di riconoscimento dell’elemento illuminante, determinarne la distanza mediante l’analisi dell’intensità del segnale radio, e comunicare via radio tali informazioni, e/o un segnale di comando di attivazione/configurazione dedicato per ciascuno dei singoli elementi illuminanti, collegandosi a ciascuno dei detti singoli elementi illuminanti.
[0017] Secondo una forma esecutiva vantaggiosa, il dispositivo radio- trasmittente è costituito da un cosiddetto beacon in versione modificata, che presenta una sezione di trasmissione di segnali via radio secondo uno dei diversi protocolli di comunicazione attualmente noti, un processore di controllo da cui è eseguibile un programma di controllo delle funzioni del beacon stesso, una memoria in cui detto programma di controllo è caricato, una porta di ricezione via radio di segnali di configuraz ione/impostazione con cui è possibile trasmettere, da parte di un dispositivo esterno, parametri di configurazione/impostazione del beacon al processore di controllo ed almeno una porta di output del detto processore. Secondo la suddetta forma esecutiva, la porta di ricezione via radio viene utilizzata per trasmettere al beacon le informazioni e/o i segnali di comando generati dall’ unità portatile, mentre nella memoria dello stesso è caricato un programma di comunicazione di segnali di comando e/o di configurazione di un dispositivo di alimentazione e controllo dell’ elemento illuminante associato al detto beacon, il quale programma viene eseguito dal processore per la attuazione delle informazioni e/o dei segnali di comando comandati dall’unità portatile al detto dispositivo di alimentazione dell’elemento illuminante.
[0018] Un primo vantaggio della presente invenzione consiste in una riduzione dei componenti del sistema, e quindi del costo di un sistema di illuminazione. Un secondo vantaggio è che grazie alla riduzione dei componenti si ottiene anche un miglioramento dell’affidabilità del sistema. Un terzo vantaggio è legato alla maggiore semplicità dell’installazione, della manutenzione e dell’eventuale riconfigurazione del sistema. Un quarto vantaggio è legato alla possibilità di inserire le logiche di comando desiderate distribuendole attraverso la distribuzione e F aggiornamento delle app. Un ulteriore vantaggio è che il dispositivo portatile sotto forma di smartphone è un dispositivo largamente utilizzato dalle persone, e quindi non è necessario dotare gli individui di dispositivi specifici.
[0019] Da quanto sopra infatti appare chiaramente che l’utilizzo improprio del canale di connessione via radio per la configurazione del beacon come canale di trasmissione di segnali di comando generati dal programma di controllo che viene eseguito dal dispositivo portatile consente di ridurre Γ hardware residente nei singoli dispositivi di illuminazione rispetto a quanto sarebbe necessario seguendo soluzioni secondo Farte nota. Concentrando Γ intelligenza hardware/software nel dispositivo portatile si rende possibile di avere un programma di comunicazione fra beacon e dispositivo di alimentazione estremamente leggero poiché Γ hardware non deve eseguire elaborazioni che trasformino le informazioni di identificazione del dispositivo illuminante, di intensità del segnale ricevuto dal dispositivo portatile e distanza dello stesso dall’elemento illuminante nonché le informazioni relative alle condizioni ambientali, come temperatura, umidità, intensità luminosa ambientale, ecc,, in segnali di comando o di impostazione del dispositivo di alimentazione, ma deve solamente attuare i segnali di configurazione e di comando ricevuti in modo intell egibile dallo stesso sul dispositivo di alimentazione. Nel caso in cui si desiderino cambiare le regole di illuminazione o gli scenari di illuminazione, sarà sufficiente distribuire aggiornamenti software sul dispositivo portatile senza necessariamente dover modificare Γ hardware del dispositivo.
[0020] Inoltre, non è necessario generare una rete fra elementi illuminanti, poiché è il software di controllo eseguito dal dispositivo portatile che gestisce la comunicazione con i diversi dispositivi illuminanti corrispondentemente a modalità preconfigurate o preconfigurabili sulla base delle esigenze dell’utente a cui è associato un dispositivo portatile.
[0021] Ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione sono descritte nella seguente descrizione, in cui forme realizzati ve esemplificative sono spiegate in dettaglio sulla base dei disegni:
Figura 1 Rappresentazione schematica dell’impianto;
Figura 2 Rappresentazione schematica dell’interazione tra sistema di illuminazione e un dispositivo portatile;
Figura 3 Diagramma a blocchi del funzionamento delle operazioni effettuate dal dispositivo centralizzato in cui le preferenze sono memorizzate nel dispositivo portatile;
Figura 4 Diagramma a blocchi del funzionamento del dispositivo portatile n cui le preferenze sono memorizzate nel dispositivo portatile;
[0022] La Figura 1 mostra uno schema di un impianto 1 di illuminazione, in cui ciascuna cella aA, bA, cA, ... dD rappresenta un’area illuminata da un singolo elemento 2 illuminante, A titolo esemplificativo, nella cella dD è presente un individuo 3. L’ingresso di un individuo 3 all’ interno di una cella, ad es. dD, attiva l’accensione dell’elemento 2 illuminante della corrispondente area dD.
[0023] La Figura 2 mostra uno schema dell’interazione tra il sistema di illuminazione e un terminale 4 portatile. D dispositivo 2 illuminante comprende:
- una sorgente 5 luminosa;
- un dispositivo 6 di alimentazione e controllo della sorgente 5 luminosa;
- un dispositivo radio-trasmittente e radio-ricevente 8.
Fisicamente i dispositivi 6 di alimentazione e 8 radio-trasmittente e radio-ricevente possono essere realizzati sulla stessa scheda elettronica, in modo da ottimizzare i costi.
[0024] In particolare, in una forma realizzati va preferita, la sorgente 5 luminosa è costituita da diodi LED, il dispositivo 6 di alimentazione e controllo è costituito da un sistema a parzializzazione che consente la regolazione continua della sorgente 5 luminosa ed incorpora il dispositivo 8 radio-trasmittente e radio- ricevente, che comunica con segnali conformi allo standard Bluetooth® oppure IEEE 802,11 (Wi-Fi).
[0025] Il terminale 4 portatile in una prima forma realizzati va preferita è un telefono cellulare portatile di tipo noto (smartphone), dotato di:
- capacità di connessione secondo lo standard Bluetooth®, oppure secondo lo standard IEEE 802.11 (Wi-Fi), per ricevere e trasmettere i segnali con il dispositivo 8 radio-trasmittente e radio-ricevente;
- un programma 10 specifico (app) dedicato all’ interazione con il sistema 1 di illuminazione.
[0026] In una seconda forma realizzativa, il terminale 4 portatile può essere un dispositivo indossabile, ad esempio un bracciale, dotato di:
- connessione ad una rete di comunicazione secondo lo standard IEEE 802.11 (Wi-Fi);
- capacità di connessione secondo lo standard Bluetooth®, oppure secondo lo standard IEEE 802.11 (Wi-Fi), per ricevere i segnali del dispositivo 8 radiotrasmittente;
- un programma 10 specifico (app) dedicato all’ interazione con il sistema 1 di illuminazione; in questo caso l’app gira sul dispositivo indossabile.
[0027] Il dispositivo 8 radio-trasmittente in una forma realizzati va preferita è costituito da un modulo elettronico commerciale conosciuto come beacon. Un beacon Bluetooth® emette in modo ripetitivo con una periodicità predeterminata un segnale radio secondo lo standard Bluetooth® a 2,4 GHz, contenente in modo codificato secondo lo standard Bluetooth® un codice di riconoscimento univoco specifico per ciascun dispositivo. Analogamente, un beacon Wi-Fi emette in modo ripetitivo con una periodicità predeterminata un segnale radio secondo lo standard IEEE 802,11, contenente in modo codificato secondo lo standard IEEE 802.11 un codice di riconoscimento univoco specifico per ciascun dispositivo,
[0028] Il dispositivo 8 radio- trasmittente operante indifferentemente secondo lo standard Bluetooth® o Wi-Fi o altri standard, oltre al codice univoco specifico per ciascun dispositivo, può essere opzionalmente programmato per emettere un codice aggiuntivo definito dal fabbricante del sistema di illuminazione e opzionalmente una serie di dati aggiuntivi come ad esempio informazioni relative a temperatura e umidità dell’ ambiente, condizioni di illuminazione naturale, ecc.
[0029] Il terminale 4 portatile riceve il segnale radio emesso dal dispositivo 8 radiotrasmittente e, per mezzo di un programma 10 specifico, in cui sono previsti i criteri di illuminazione, si connette al dispositivo 8 forzandolo alla ricezione dei dati e gli invia una richiesta di attivazione delFelemento 2 illuminante. Va da sé che il terminale 4 portatile, nell’ esaminare il segnale radio emesso dal dispositivo 8 radio-trasmittente può decidere di utilizzare eventuali altre informazioni aggiuntive, ad esempio su illuminazione naturale, temperatura e umidità dell<5>ambiente. In una forma realizzati va preferita, il terminale 4 portatile si connette ad una rete Wi-Fi aziendale o domestica, senza bisogno di passare per la rete telefonica.
[0030] In una forma realizzativa, è possibile comandare l’accensione ed il successivo spegnimento dell’elemento 2 illuminante.
[0031] In una forma realizzativa alternativa, è possibile impostare l’accensione e il successivo spegnimento dell’elemento 2 illuminante secondo uno schema prefissato di incremento e decremento dell’intensità luminosa. In una forma realizzativa preferita, è possibile impostare Γ accensione e il successivo spegnimento dell’elemento 2 illuminante secondo uno schema prefissato, e contemporaneamente comandare l’accensione e lo spegnimento degli elementi 2 illuminanti circostanti secondo un ulteriore schema prefissato. Ad esempio, facendo riferimento alla Figura 1, nel momento in cui l’individuo 3 entra nell’area illuminata dall’elemento 2 illuminante dD, l’elemento 2 illuminante dD si accende raggiungendo rapidamente il 100% dell’ intensità luminosa, mentre gli elementi circostanti cC, dC, e cD si accendono progressivamente raggiungendo il 50% dell’intensità luminosa; gli elementi 2 illuminanti delle altre celle rimangono spenti. In una forma realizzativa preferita, l’intensità luminosa degli elementi illuminanti tiene conto anche dell’eventuale illuminazione ambientale naturale, grazie al fatto che i dati trasmessi dal dispositivo 8 radio- trasmittente e ri-inviati dopo elaborazione dal dispositivo 4 portatile contengono le informazioni relative.
[0032] In una forma realizzativa preferita, gli elementi 2 illuminanti comprendono LED di tipo diverso, ad esempio bianchi, arancioni e blu, oppure con LED RGB (LED tricromatici che utilizzano sorgenti di colore rosso, verde e blu): è quindi possibile variare la temperatura di colore in modo da ottenere una luce bianca più fredda o più calda, o eventualmente di altri colori preferiti. Ciascun individuo portatore di un terminale 4 portatile può impostare la propria preferenza. Tale preferenza può anche essere correlata all’orario della giornata, quindi l’individuo può impostare ad esempio una luce più calda al mattino e alla sera e più fredda nelle ore centrali della giornata.
[0033] In una forma realizzativa ulteriore, il sistema può essere utilizzato anche per la regolazione di altri parametri ambientali oltre all’ accensione/ spegnimento dei sistemi di illuminazione. In aggiunta, il sistema può gestire la regolazione degli impianti di riscaldamento/raffrescamento degli ambienti o abilitare il funzionamento di determinate apparecchiature come computer, stampanti, oppure l’accesso a determinati ambienti. Ad esempio, l’ingresso dell’utente in ufficio potrebbe far scattare la regolazione della temperatura e dell’umidità del suo ufficio su un valore prestabilito, accendere il computer, e quando l’individuo si sposta verso la saletta stampanti potrebbe far partire la stampa dei documenti lanciati dal computer.
[0034] Le opzioni scelte dall’individuo sono memorizzate nel dispositivo 4 portatile all’interno della app, e possono essere modificate distribuendo un aggiornamento dell’app stessa. E’ da notare che è l’app eseguita dal dispositivo portatile che provvede a gestire tutti gli elementi di illuminazione essendo le funzioni di controllo e comando concentrate nei singoli dispositivi portatili e non negli elementi illuminanti stessi la cui unica funzione attiva è quella di trasmettere il segnale di identificazione e le eventuali informazioni aggiuntive al dispositivo portatile e ricevere i comandi o le informazioni di configurazione da veicolare al dispositivo di alimentazione che sono stati generati dal detto dispositivo portatile.
[0035] Secondo un esempio esecutivo infatti, il dispositivo 8 a radio-frequenza comprende una porta di immissione di dati di configurazione di un processore di controllo del dispositivo 8 radio-trasmittente, ovvero del beacon che sfrutta un canale di connessione via radio tipicamente previsto nei dispositivi beacon. La porta per rimmissione dei parametri di impostazione del dispositivo 8 radio-trasmittente viene in questo caso impropriamente sfruttata per la trasmissione al processore di controllo del dispositivo 8 radio- trasmittente dei comandi di controllo del dispositivo 6 di alimentazione dell’ elemento 2 illuminante, essendo nel detto processore caricato un programma di comunicazione al dispositivo 6 di alimentazione di segnali di comando generati nel dispositivo 4 portatile e ricevuti dal dispositivo 8. A tale scopo il processore del dispositivo 8 comprende almeno una porta di output verso il dispositivo 6 di alimentazione.
[0036] In particolare con beacon di tipo Bluetooth®, la suddetta soluzione presenta il vantaggio di non richiedere una sezione di trasmissione/ricezione di tipo tradizionale e quindi con hardware e firmware relativamente pesanti, ma di sfruttare una porta di connessione già presente e dedicata appunto alla ricezione da parte di un dispositivo esterno di segnali di configurazione del beacon e che con uno specifico software consente di ricevere e ritrasmettere attraverso una porta di output segnali di comando generati da un dispositivo esterno.
[0037] Le Figure 3 e 4 sono diagrammi a blocchi che illustrano la sequenza di funzionamento deirimpianto I di illuminazione nel suo insieme, in cui Γ elaborazione delle preferenze è gestita dal terminale 4 portatile.
[0038] In particolare, il diagramma a blocchi della Figura 3 si riferisce alla sequenza logica delle operazioni effettuate dal processore del dispositivo 8 radio- trasmittente e radio- ricevente. Il processore del dispositivo 8 può ricevere segnali di attivazione da un terminale mobile (step 301): finché non viene ricevuto alcun segnale, tutti gli elementi 2 illuminanti sono spenti oppure mantenuti ad un livello prefissato (step 302). Quando il processore riceve un segnale di attivazione, e viene riconosciuto che tale segnale ha le adeguate autorizzazioni a impartire un comando, viene interpretata la richiesta ricevuta dal terminale 4 portatile (step 303), viene attuato lo schema di illuminazione desiderato (step 304) che può contenere opzionalmente lo schema di condizionamento (temperatura e umidità) desiderato (step 304a). D processore del dispositivo 8 dopo un tempo prefissato si rimette in attesa di segnali di attivazione (step 307), Se non ne riceve più alcuno, dopo un tempo di attesa prefissato (step 310) riporta il sistema 1 nel ciclo di attesa con gli elementi 2 illuminanti in stand -by. Se invece riceve altri segnali di attivazione (step 307) confronta il codice di attivazione ricevuto con quello precedente, determinando se l’individuo 3 sia fermo o in movimento (step 308): se l’individuo 3 non si è mosso viene mantenuto lo schema di illuminazione attivato (step 305 e 306). Se l’individuo 3 è in movimento, viene elaborato un nuovo schema di illuminazione (step 309) sempre secondo la logica sopra illustrata e vengono inviati i rispettivi comandi (step 304, 305 e 306).
[0039] La Figura 4 è un diagramma a blocchi che si riferisce alla sequenza logica delle operazioni effettuate dal terminale 4 portatile. Il terminale 4 portatile attende di ricevere segnali dal dispositivo 8 radio-trasmittente (step 401); fino a quando non ne riceve resta in attesa senza compiere alcuna azione (step 402). Quando il terminale 4 portatile riceve un segnale da un dispositivo 8 radio-trasmittente, ne estrae il codice univoco di identificazione e, se riceve più segnali da dispositivi 8 radio- trasmittenti, estrae anche i loro codici univoci di identificazione (step 403). Poi il terminale 4, sulla base dei codici univoci ricevuti, e sull’andamento dei livelli di potenza ricevuti dai vari dispositivi nell’ultimo periodo, provvede a stimare in quale area esso si trova (step 404), Quindi opzionalmente estrae le informazioni aggiuntive contenute nei pacchetti ricevuti dal dispositivo 8 radio- trasmittente, ad es. su temperatura e umidità (step 404a). In caso di ricezione di pacchetti provenienti da dispositivi 8 radio-trasmittenti diversi, provvede ad estrarre anche i dati di questi dispositivi 8 radio-trasmittenti e ad integrarli (step 406). Quindi il terminale 4 portatile, tenendo conto dell’area di localizzazione, delle informazioni aggiuntive ricevute, e delle preferenze dell’ individuo 3 preimpostate nel terminale 4 portatile (step 407), provvede a elaborare la richiesta di attivazione degli elementi 2 illuminanti (step 408), poi provvede a inviare tale richiesta connettendosi direttamente agli elementi necessari. Dopo di ciò, il terminale 4 portatile ritorna in attesa di ricevere segnali (step 401).
[0040] Nella pratica, il terminale 4 portatile, dotato del programma 10 specifico, ha la capacità di analizzare Γ intensità del segnale radio ricevuto dal dispositivo 8 radiotrasmittente. In base all’ intensità del segnale ricevuto, il programma 10 specifico è in grado di stabilire la distanza dell’ individuo 3 dal dispositivo 8 radio-trasmittente. Includendo questa informazione nella richiesta di attivazione, Fapp è in grado di determinare se P individuo 3, dotato del terminale 4 portatile, si stia muovendo, e in caso affermativo, verso quale direzione. Tale rilevamento può essere molto preciso (risoluzione migliore di qualche metro) quando il terminale 4 portatile riceve segnali da almeno tre dispositivi 8 radio-trasmittenti, cosa molto probabile in ambiente domestico o lavorativo. In questo modo app può inviare al dispositivo 6 di regolazione e controllo degli elementi 2 illuminanti circostanti e ai dispositivi di condizionamento i comandi relativi alF attivazione secondo diversi schemi prefissati. Ad esempio, se l’individuo 3 nella cella dD si sta muovendo in avvicinamento alla cella cD, Fapp può comandare ai sistemi 6 di controllo delle celle dC e cC di accendersi al 20% dell’intensità luminosa, alla cella cD di accendersi al 50%, ed alla cella bD di accendersi al 20%. Lo schema di illuminazione attivato in ciascun caso tiene conto della staticità o del moto dell’individuo 3, dell’eventuale direzione del moto e della topografia degli ambienti (ad esempio eventuale presenza di pareti, divisori ecc.).
[0041] Tutte le preferenze individuali possono essere impostate dall’individuo 3 mediante l’interfaccia del programma 10 specifico. In una forma realizzati va preferita, il programma 10 specifico prende la forma di una app caricata sullo smartphone dell’individuo 3.
[0042] Nella pratica, il programma 10 specifico al momento del primo uso guida l’individuo 3 nell’impostazione dei suoi parametri preferiti. Una volta che detti parametri sono stati settati, lo smartphone si mette in attesa della ricezione di un segnale Bluetooth® oppure Wi-Fi valido da parte dell’impianto I di illuminazione. All’ingresso dell’ individuo 3 all’ interno deirimpianto 1 di illuminazione, lo smartphone riceve almeno un segnale Bluetootli® oppure Wi-Fi valido, ne determina l’intensità, calcola la distanza da almeno un elemento 2 illuminante e trasmette tali informazioni, unitamente alle impostazioni prestabilite dall’individuo 3, connettendosi ai dispositivi 8 radiotrasmittenti e radio-riceventi interessati. Il processore del dispositivo 8 riceve tali dati e attiva i corrispondenti comandi sui dispositivi 6 di regolazione e controllo che regolano le sorgenti 5 luminose dell’elemento 2 illuminante più vicino all’individuo 3 ed eventualmente degli elementi 2 circostanti ed opzionalmente dei dispositivi di condizionamento.
[0043] Il sistema può essere utilizzato anche per la segnalazione attiva nei confronti dell’individuo 3 che si trova in un’area di interesse. Questo trova particolare rilevanza nel caso del punti vendita di grandi dimensioni, all’interno dei quali un numero di consumatori sempre crescente utilizza lo smartphone di cui è proprietario. Tramite specifiche app, lo smartphone può essere utilizzato per memorizzare la lista della spesa. Nei punti vendita è sempre più diffusa Γ illuminazione non solo delle aree, ma anche l’illuminazione di accento, con possibilità di collocare un singolo elemento illuminante anche su ogni singolo piano delle scaffalature per l’esposizione delle merci.
[0044] In una forma realizzati va preferita, il sistema 1 di illuminazione può essere utilizzato per guidare l’individuo 3 a un prodotto che è presente nella sua lista della spesa gestita dalla app che si trova sul suo smartphone. Volendo fare un esempio pratico, supponiamo che l’individuo 3 abbia scritto “crema di bellezza” nell’ app che gestisce la sua lista della spesa. L’app può fare una enquiry sul plano gramma dei prodotti esposti nel punto vendita, ottenendo l’informazione che le “creme di bellezza” si trovano nell’area dD. Quando l’individuo 3 entra nell’area dD, l’app può attivare una segnalazione luminosa (intermittenza, fading ripetitivo o altro) sull’elemento 2 illuminante posto proprio sopra le creme di bellezza, richiamando l’attenzione dell’individuo 3, abbreviando la sua ricerca, o guidando la sua scelta su di una crema di bellezza in promozione o dotata di determinate caratteristiche.
[0045] Nell’impianto 1 di illuminazione descritto, le informazioni relative alle condizioni ambientali (ad es. temperatura, umidità, illuminazione naturale) sono contenute nei dati che vengono trasmessi ogni volta che il beacon emette il suo segnale radio. Tali informazioni vengono poi usate dall’app soltanto quando almeno un individuo 3 è presente all’interno dell’impianto 1 di illuminazione.
[0046] Qualora più persone entrino in una stanza è possibile adottare logiche diverse rispetto alle singole scelte individuali preimpostate, secondo uno schema preimpostato.
[0047] Ad esempio, se due persone con scelte individuali diverse si trovano nella stessa stanza, si può impostare Γ illuminazione e il condizionamento su valori intermedi fra quelli delle preferenze dei due singoli individui. Alternativamente, se molti individui confluiscono nella stessa stanza, identificata ad esempio come sala riunioni, possono essere attivate ulteriori modalità di funzionamento (es. sala riunioni che apre le tapparelle, accende le luci e avvia impianto di condizionamento).
[0048] È bene sottolineare che il sistema descritto ha come compito principale quello di regolare Γ accensione/spegnimento degli elementi 2 illuminanti; tuttavia è possibile che ad esempio nelle ore centrali della giornata rimpianto I di illuminazione si trovi a rilevare tutta una serie di parametri quali condizioni di illuminazione, temperatura, umidità, ecc. e debba regolare soltanto temperatura e umidità in quanto le condizioni di illuminazione sono già sufficienti. Addirittura, in alcune circostanze potrebbe accadere che non ci sia nulla da regolare, in quanto le condizioni ambientali e di illuminazione rilevate dai sensori sono già corrispondenti ai valori richiesti dall’individuo 3. Ulteriormente, è possibile utilizzare gli elementi 2 illuminanti come sede di monitoraggio delle presenze e delle attività degli individui 3, o di rilevamento di parametri diversi dai parametri di illuminazione, e utilizzare rimpianto 1 di illuminazione per la regolazione di parametri totalmente diversi da quelli di illuminazione (temperatura, umidità, ecc.).
1. Impianto di illuminazione 6. Dispositivo di regolazione e controllo 2. Elemento illuminante 8, Dispositivo radio-trasmittente e radio-3. Individui ricevente
4. Terminale portatile 10. Programma specifico
5. Sorgente luminosa

Claims (8)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Impianto (I) di illuminazione in grado di rilevare la presenza/assenza di almeno un individuo (3), e opzionalmente in grado di regolare Γ accensione/spegnimento di almeno un elemento illuminante caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un elemento (2) illuminante dotato di un dispositivo (8) trasmittente a radiofrequenza, che emette con una periodicità predeterminata un segnale radio contenente almeno un codice univoco di riconoscimento, che permette di identificare ciascun elemento (2) illuminante; - almeno un dispositivo (6) di alimentazione e controllo deiralmeno un elemento (2) illuminante; - almeno un dispositivo (4) portatile portato da un individuo (3) in grado di ricevere i segnali emessi dal dispositivo (8) radio- trasmittente incorporato neirelemento (2) illuminante; - almeno un programma (10) specifico di controllo caricato nel dispositivo (4) portatile ed eseguito dallo stesso per restrazione del codice univoco di riconoscimento deirelemento (2) illuminante, e la determinazione della distanza mediante ranalisi dell’intensità del segnale radio; - il dispositivo (8) radio-trasmittente essendo costituito da un modulo elettronico eventualmente operante secondo lo standard Bluetooth®, che esegue una funzione attiva di trasmissione conosciuta come funzione beacon, e che presenta almeno un canale di configurazione/impostazione remota dello stesso mediante comunicazione a radio- frequenza con un dispositivo esterno di controllo che invia pacchetti di dati di configurazione ed una porta di output per segnali digitali di output; - una procedura di connessione fra il dispositivo (4) portatile e il dispositivo (8) trasmittente a radiofrequenza, in configurazione ricevente, che sfrutta il canale di configurazione del dispositivo (8) trasmittente, per attivare specificamente gli elementi (2) illuminanti opportuni, con segnali di comando generati dal dispositivo (4) portatile sulla base dei segnali trasmessi dal detto dispositivo (8) trasmittente a radiofrequenza trasmessi allo stesso; secondo uno schema e un’intensità prestabiliti dal singolo individuo (3) stesso e/o dalle impostazioni del sistema stesso.
  2. 2) Impianto (I) secondo la rivendicazione 1, in cui il terminale (4) portatile, dotato del programma (10) specifico, determina ravvicinamento/allontanamento delPindividuo (3) e opzionalmente la direzione di moto del detto individuo (3) mediante i dati ottenuti dall’analisi dell’intensità del segnale radio ricevuto dal dispositivo (8) radio-trasmittente.
  3. 3) Impianto (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui al dispositivo (8) radiotrasmittente sono associati uno o più sensori di rilevamento delle condizioni ambientali come sensori di temperatura, di umidità, del livello di illuminazione naturale, ed il segnale trasmesso dal dispositivo (8) radio-trasmittente contiene inoltre le informazioni aggiuntive sulle condizioni ambientali come temperatura, umidità, livello di illuminazione naturale, venendo tali informazioni utilizzate quali parametri per regolare detti elementi (2) illuminanti e dispositivi di condizionamento.
  4. 4) Impianto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la sorgente (5) luminosa dell’almeno un elemento (2) illuminante è costituita da almeno un diodo LED.
  5. 5) Impianto (1) secondo la rivendicazione 4, in cui la sorgente (5) luminosa comprende LED di diverso colore, opzionalmente attivabili in modo differenziato.
  6. 6) Impianto (I) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo (6) di alimentazione e controllo è un sistema a parzializzazione che consente la regolazione continua della sorgente (5) luminosa.
  7. 7) Impianto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo (4) portatile è un telefono cellulare portatile (smartphone) oppure un dispositivo indossabile dotato di capacità di connessione secondo lo standard Bluetooth® oppure Wi-Fi, di un programma (10) specifico dedicato all 'interazione con rimpianto (1) di illuminazione.
  8. 8) Impianto secondo la rivendicazione 8, in cui il segnale trasmesso dal dispositivo (4) portatile verso il dispositivo (8) a radiofrequenza in modalità ricevente contiene inoltre informazioni aggiuntive sul profilo dell’individuo (3), sulle sue preferenze o sui suoi desideri impostati sul dispositivo (4) portatile, informazioni che vengono utilizzate per realizzare una specifica distintiva segnalazione luminosa su specifici elementi (2) illuminanti, 9) Impianto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui P accensione/spegnimento delPelemento (2) illuminante avviene secondo uno schema prefissato di incremento e decremento dell’intensità luminosa tra un valore minimo e un valore massimo, e in cui l’accensione/spegnimento degli elementi (2) circostanti l’elemento (2) illuminante più prossimo all’individuo (3) avviene secondo un diverso schema prefissato di incremento e decremento dell’intensità luminosa, con diversi valori di minimo e massimo che possono opzionalmente essere impostati in modo differente secondo le preferenze del singolo individuo (3). 10) Metodo per la localizzazione di almeno un individuo (3) in un impianto (1) di illuminazione opzionalmente in grado di controllare P accensione/spegnimento di almeno un elemento (2) illuminante e di regolare dispositivi di condizionamento, comprendente almeno un dispositivo (6) di alimentazione e controllo dell’ almeno un elemento (2) illuminante, secondo le rivendicazioni da I a 9, caratterizzato dal fatto che la presenza/assenza di un individuo (3) o il suo movimento nell’area illuminata da almeno un elemento (2) illuminante dell’impianto (I) sono rilevati da un terminale portatile (4) associato al detto individuo tramite l’interazione tra un dispositivo (8) radio- trasmittente ed il detto un terminale (4) portatile in cui è caricato e da cui viene eseguito almeno un programma (10) di controllo per l’estrazione almeno di un codice di riconoscimento ed identificazione univoca dell’almeno un elemento (2) illuminante e di eventuali ulteriori parametri di controllo delPelemento illuminante (2), mentre il codice di identificazione dell’ almeno un elemento (2) illuminante ed i detti eventuali parametri di controllo vengono ricevuti dal dispositivo (4) portatile, vengono utilizzati dallo stesso per generare segnali di comando/configurazione dedicati per ciascun elemento illuminante (2) dell’impianto (1) e vengono trasmessi selettivamente a ciascun elemento illuminante (2) sfruttando impropriamente quale canale di ricezione dei detti segnali di comando/configurazione, un canale di configurazione del dispositivo (8) radio- trasmittente, operante mediante connessione via radio ed una porta di output del detto dispositivo (8) radio-trasmittente per interfacciare il detto canale di configurazione con il dispositivo di alimentazione (6) delPelemento illuminante (2).
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