ITUB20155540A1 - Banco a fusi perfezionato a piu? linee di stiro - Google Patents

Banco a fusi perfezionato a piu? linee di stiro Download PDF

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ITUB20155540A1
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IT
Italy
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wick
roving
ring
rotating
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ITUB2015A005540A
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English (en)
Inventor
Giovanni Gigliotti
Original Assignee
Gigliotti Macch Tessili S R L Unipersonale
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D02YARNS; MECHANICAL FINISHING OF YARNS OR ROPES; WARPING OR BEAMING
    • D02GCRIMPING OR CURLING FIBRES, FILAMENTS, THREADS, OR YARNS; YARNS OR THREADS
    • D02G3/00Yarns or threads, e.g. fancy yarns; Processes or apparatus for the production thereof, not otherwise provided for
    • D02G3/22Yarns or threads characterised by constructional features, e.g. blending, filament/fibre
    • D02G3/34Yarns or threads having slubs, knops, spirals, loops, tufts, or other irregular or decorative effects, i.e. effect yarns
    • D02G3/346Yarns or threads having slubs, knops, spirals, loops, tufts, or other irregular or decorative effects, i.e. effect yarns with coloured effects, i.e. by differential dyeing process

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  • Special Chairs (AREA)

Description

BANCO A FUSI PERFEZIONATO A PIU' LINEE DI STIRO
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un banco a fusi perfezionato provvisto di più linee di stiro.
E’ noto che i banchi a fusi prevedono una solo liea di stiro del nastro di fibre alimentato per la formazione dello stoppino e che sono fortemente richiesti stoppini multicolori o anche combinanti fibre di natura diversa al fine di ottenere particolari fili d’effetto.
E’ altresì noto che nei banchi a fusi tradizionali sono previste alette girevoli per l’alimentazione dello stoppino ai fusi di raccolta, le quali alette comportano tuttavia inconvenienti costruttivi e di funzionamento.
Scopo principale della presente invenzione è pertanto quello di fornire un banco a fusi che consenta di realizzare stoppini multicolori e/0 multifibre. Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di fornire un banco a fusi per la produzione di filati e/o stoppini che sia privo di alette girevoli.
Detti scopi sono conseguiti con un banco a fusi perfezionato in conformità delle allegate rivendicazioni e le cui caratteristiche risulteranno evidenti, con i vantaggi conseguiti, dalla descrizione seguente di una forma di realizzazione data a titolo di esempio.
Nei disegni:
- la Figura 1 illustra una vista laterale di una unità produttiva di un banco a fusi perfezionato secondo l’invenzione in una prima modalità di funzionamento;
- la Figura 2 illustra una vista frontale del banco a fusi;
- la Figura 3 illustra in dettaglio il gruppo rotante previsto in ciascuna unità produttiva secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione;
- la Figura 4 illustra l’unità produttiva di Figura 1 in una seconda modalità di funzionamento.
Con riferimento alla Figura 1, ciascuna unità produttiva di un banco a fusi in conformità dell’invenzione comprende un gruppo di stiro costituito da cilindrate 4 formanti una pluralità di linee indipendenti di stiro (nell’esempio tre) per nastri 2 di fibre provenienti da vasi, non illustrati, ed alimentati tramite una cantra 3. I nastri 2 vengono uniti aN’uscita delle cilindrate 4 a formare uno stoppino S unico che viene lavorato dai sottostanti gruppi di torsione e di raccolta su fuso.
Vantaggiosamente ogni stiro può essere alimentato con un nastro diverso in una o più caratteristiche come, ad esempio, colore, tipo della fibra, (cotone, lana, fibre sintetiche, fibre artificiali, mista, ecc.), diametro e lunghezza della fibra, titolo del nastro.
Ogni stiro è indipendente dagli altri e può essere motorizzato con velocità diverse, sia costanti che variabili da 0 ad una velocità massima prefissata. Questo permette di creare stoppini con le seguenti caratteristiche:
- formati da colori e fibre diverse;
- con colori e/o fibre diverse le cui quantità possono variare sino ad alternarsi lungo lo stoppino prodotto; è possibile, ad esempio, avere uno stoppino che alterna colori nel suo aspetto esteriore e/o alterna la tipologia delle fibre, come fra cotone e artificiali;
- con titolo variabile lungo la sua lunghezza;
- combinanti le caratteristiche sopradette con la possibilità di produrre una pressoché infinita tipologia di stoppini.
In una forma preferita di attuazione dell'invenzione (illustrata nelle Figure 1-3) i gruppi sottostanti il gruppo si stiro sono modificati come specificato nel seguito.
Gruppo di falsa torsione.
Sottostante il gruppo di stiro, è dislocato un gruppo di falsa torsione, costituito da un condotto 5 previsto per il passaggio dello stoppino S e posto in rotazione, ad esempio, mediante una cinghia tangenziale 50 azionata da un motore 52.
Il profilo del condotto può essere opportunamente sagomato al fine di aumentarne l’attrito con lo stoppino; il numero dei giri impressi al gruppo di falsa torsione determina il numero delle torsioni che vengono impresse allo stoppino.
Le false torsioni impresse non permangono nello stoppino prodotto poiché si annullano al momento deH’arrivo al gruppo operativo successivo.
Il gruppo di falsa torsione ha la funzione di dare delle torsioni, momentanee, che permettono di portare il filo nella zona di formazione del fuso con un incremento della qualità e della quantità di stoppino prodotto.
Infatti, all’uscita delle cilindrate di stiro lo stoppino presenta una scarsa consistenza essendo praticamente privo di torsioni.
La falsa torsione permette di dare consistenza allo stoppino, affinché possa arrivare alla zona di formazione del tubetto senza subire deformazioni, cedimenti od altro, mantenendo invariate le proprie caratteristiche.
Ciò permette una maggiore uniformità e qualità dello stoppino prodotto e consente anche una maggiore velocità di produzione.
Gruppo rotante
A sua volta sottostante il gruppo di falsa torsione, è dislocato un gruppo rotante e mobile verticalmente di moto alternato, il quale gruppo rotante ha lo scopo di imprimere torsioni permanenti allo stoppino S e di deporlo su un tubetto, messo in rotazione solidale su un fuso 10 di raccolta, per la formazione della spola 9.
In particolare, il gruppo comprende un anello 6 rotante attorno al fuso 10, il quale anello porta almeno un passafilo 8 ed un guidafilo 7 per lo stoppino S. Vantaggiosamente l’anello 6 è posto sull’anello di un cuscinetto, ma potrebbe essere supportato da più cuscinetti posti in maniera tangente all’anello, ed è posto in rotazione mediante una puleggia 60 ed una cinghia tangenziale 62 azionata da un motore 63 od altro sistema equivalente.
Nella configurazione preferita del gruppo rotante, illustrata in dettaglio nella Figura 3, detto passafilo 8 è costituito da una boccola in porcellana passante in un secondo anello 64 dislocato superiormente all’anello rotante 6 e sostenuto da due alberini 66 solidali ad esso.
Uno di detti alberini 66 sostiene a sua volta il guidafilo, costituito da un’aletta oscillante 7 ed anche un secondo passafilo 80 posto a valle del primo passafilo 8 ed a monte del guidafilo 7.
Come illustrato in Figura 4, sul bordo interno dell’anello rotante 6 è anche posto un cursore ad anello 70 che permette una diversa modalità di uso del banco, come più sotto meglio specificato.
Il movimento verticale alternato del gruppo rotante è tipicamente ottenuta a mezzo di una banchina mobile 11.
Gruppo fusi di raccolta
Come anticipato, per la raccolta dello stoppino è previsto un fuso 10 portante un tubetto su cui viene avvolto lo stoppino.
Il fuso 10 è messo in rotazione con motorizzazione diretta 12 ovvero mediante una motorizzazione con cinghia tangenziale.
Vantaggiosamente la motorizzazione è dotata di un sistema di controllo, generalmente elettronico, della tensione dello stoppino durante l'avvolgimento sul tubetto. La tensione del filo è mantenuta costante anche al variare del diametro della spola 9 durante la lavorazione ed è impostabile in base al tipo di filato in lavorazione ed al variare delle sue caratteristiche quali, in particolare, titolo, tipologia della fibra, lunghezza della fibra, numero delle torsioni impresse, resistenza del filato, uniformità del filato.
Gruppo banchina
La banchina 11 porta il gruppo rotante e la relativa motorizzazione ed è dotata di un moto traslante alterno in senso verticale che permette di effettuate la cosiddetta incannatura dello stoppino sul tubetto.
Il movimento è comandato da apposito programma che ne determina sia la velocità che l'ampiezza e la posizione in altezza. Questi parametri permettono di definire la forma della spola prodotta ed il suo corretto avvolgimento e successivo svolgimento dello stoppino, e variano in base a titolo, forma della spola che si vuole ottenere, dimensioni del tubetto, numero delle torsioni impresse, resistenza del filato, uniformità del filato. Un banco a fusi perfezionato in conformità dell’invenzione può operare secondo le due seguenti modalità.
Secondo una prima modalità di funzionamento (illustrata nelle Figure 1-3) sono attuate le fasi di lavorazione di seguito descritte.
I nastri 2 provenienti dai vasi, non illustrati, vengono introdotti negli stiri 4 al fine di ridurne il titolo e creare l'effetto voluto di tipologia di fibra, colore, ecc., come precedentemente specificato.
Lo stoppino S ottenuto viene introdotto nel condotto 5 di falsa torsione, che permette di dare resistenza allo stoppino in lavorazione e di portarlo alla zona di formazione della spola 9 con una maggiore resistenza e uniformità. Lo stoppino viene passato attraverso il o i passafilo 8,80 ed il guidafilo 7 previsti solidali all’anello rotante 6 per imprimere le torsioni, dare resistenza e produrre lo stoppino finale e quindi deporlo sul fuso 10.
II fuso 10 raccoglie lo stoppino prodotto e lo avvolge sul tubetto per la formazione della spola 9. La velocità di rotazione dei fusi di raccolta varia al variare della dimensione della spola al fine di mantenere costante la velocità e la tensione dello stoppino durante l’alimentazione. La tensione dello stoppino viene impostata e regolata. La rotazione del fuso, oraria o antioraria, determina la realizzazione di stoppini con torsione a S o a Z.
La banchina 11 che porta l’anello rotante 6 trasla verso l’alto e verso il basso al fine di formare la spola. Le velocità e le posizioni della banchina sono principalmente determinate dalla velocità di produzione, dal titolo e tipologia del filato e dalla forma della spola da ottenere.
In una seconda modalità di funzionamento (illustrata in Figura 4) non sono utilizzati i passafilo 8,80 ed il guidafilo 7, ma il cursore ad anello 70 previsto sul bordo interno dell’anello rotante 6.
In questa modalità di funzionamento le fasi c) e d) sono modificate come specificato appresso.
c’) Lo stoppino viene introdotto nel cursore 70 - che funge da anello di filatura - per la deposizione sul fuso 10 e per imprimere le torsioni per dare resistenza e produrre o filo o stoppino. La rotazione del cursore 70 sull’anello 6 permette di imprimere le torsioni al filato e la deposizione sul fuso. Elemento importante, che crea una nuova modalità di funzionamento, è la possibilità di mettere in rotazione anche l’anello 6 che porta il cursore 70, assecondando la rotazione del cursore e pertanto diminuendo la velocità relativa fra cursore ed anello ma non quella assoluta del cursore nei confronti della spola in formazione. Essendo la limitata velocità del cursore uno dei limiti di produzione dei sistemi tradizionali, con il presente sistema il cursore può avere una velocità di rotazione assoluta maggiore e, pertanto, una maggiore produzione, perché non supera la velocità relativa limite con l’anello. Infatti, la velocità di rotazione dell’anello viene sottratta alla velocità di rotazione assoluta del cursore rispetto alla velocità limite del cursore, d’) Il fuso raccoglie il filo o lo stoppino prodotto e lo avvolge sul tubetto per la formazione della spola. La velocità di rotazione dei fusi non varia al variare della dimensione della spola al fine di mantenere costanti le torsioni del filo o dello stoppino prodotto. La rotazione del fuso, oraria o antioraria, determina la realizzazione di fili o stoppini con torsione a S o a Z.
Risulta evidente che un banco a fusi perfezionato in conformità dell’invenzione presenta molteplici vantaggi rispetto alle macchine esistenti. In primo luogo, infatti, è possibile eseguire, sulla stessa macchina, lavorazioni di filatura sia con il sistema ad anello rotante che con il sistema a cursore, con ovvi vantaggi sulla versatilità d’uso, particolarmente importante in campo tessile.
In secondo luogo, con il sistema ad anello rotante proposto consente di imprimere un maggior numero di rotazioni all’anello rispetto ai sistemi ad alette. Il presente sistema è infatti più equilibrato e le masse in movimento sono minori. Inoltre non ha il limite della lunghezza delle alette che limita la lunghezza della spola che può essere prodotta. Il presente sistema consente quindi di realizzare spole di dimensioni maggiori, con conseguente maggiore capacità produttiva dato i minori tempi passivi della produzione.
Ancora, i bracci delle alette utilizzate nei sistemi tradizionali comportano un difficile equilibrio delle masse. Viceversa, nel caso presente, la migliore equilibratura e le minori masse in rotazione consentono una maggiore velocità di rotazione con relativa maggiore produzione. Dalla migliore equilibratura deriva anche una minore generazione di vibrazioni con una maggiore durata della macchina e una migliore produzione.
Si ha inoltre una maggiore facilità di incorsatura ed un migliore controllo visivo del filato in lavorazione.
Con il nuovo sistema si possono poi produrre sia filati con un numero di torsioni tali da imprimere una resistenza sufficiente per l’uso dello stesso come filo, sia stoppini con un numero di torsioni tali da permettere una successiva fase di filatura, con stiro per la diminuzione del titolo, e la creazione di fili anche con eventuali effetti particolari, applicazione di ulteriori torsioni, accoppiamento con altri stoppini, ecc., cioè far fungere la lavorazione da preparazione ad altre operazioni di filatura.
Nella modalità di funzionamento preferita, in cui il fuso ruota ad una quota prefissata e la banchina che porta l’anello rotante si muove alternativamente in direzione verticale per consentire la formazione della spola, si ottiene un miglior controllo della formazione della spola e soprattutto una migliore accessibilità per le operazioni di scarico delle spole e di carico dei tubetti. L’applicazione delle false torsioni allo stoppino proveniente dal gruppo di stiro, oltre a conferirgli maggiore consistenza, permette di accoppiare più tipologie di fibre. Il numero delle false torsioni impresse allo stoppino può essere variato in base alle caratteristiche dello stoppino stesso e della produzione da realizzare. Il filato prodotto è più uniforme poiché lo stoppino non si deforma nel percorso fra la cilindrata di alimentazione e l’anello rotante o il cursore. La maggiore resistenza dello stoppino permette una migliore qualità della produzione e velocità di produzione più alte data la maggiore resistenza dello stoppino.
La possibilità di far ruotare l’anello, nella lavorazione con cursore, permette una maggiore velocità di produzione ed una minore usura del cursore. Infatti, la rotazione l’anello che porta il cursore asseconda la rotazione del cursore e pertanto diminuisce la velocità relativa fra cursore ed anello ma non quella assoluta del cursore nei confronti della spola in formazione, che determina la velocità di produzione.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un banco a fusi in cui ciascuna unità produttiva comprende: - un gruppo di stiro costituito da cilindrate (4) formanti una pluralità di linee indipendenti per lo stiro di nastri (2) di fibre e per la formazione di uno stoppino (S); - un gruppo per la torsione dello stoppino (S) uscente dal gruppo di stiro; - un gruppo per la raccolta dello stoppino torsionato (S) su fuso (10).
  2. 2. Banco a fusi secondo la rivendicazione 1, in cui sottostante il gruppo di stiro è dislocato un dispositivo di falsa torsione, costituito da un condotto (5) previsto per il passaggio dello stoppino (S) e posto in rotazione attorno ad un asse verticale.
  3. 3. Banco a fusi secondo la rivendicazione 2, in cui sottostante il dispositivo di falsa torsione è dislocato un gruppo, rotante e mobile verticalmente di moto alternato, per la torsione permanente dello stoppino (S) e la raccolta di esso in una spola (9) formata sul fuso (10)
  4. 4. Banco a fusi secondo la rivendicazione 3, in cui il gruppo per la torsione e raccolta dello stoppino (S) comprende un anello (6) rotante attorno al fuso (10) e portante almeno un passafilo (8;80) ed un guidafilo (7) per la deposizione dello stoppino (S) sulla spola (9) in formazione.
  5. 5. Banco a fusi secondo la rivendicazione 4, in cui detto passafilo è costituito da una boccola (8;80) in porcellana.
  6. 6. Banco a fusi secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui sul bordo interno dell’anello rotante (6) è previsto un cursore ad anello (70).
  7. 7. Banco a fusi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui una banchina (11) è prevista per il supporto del gruppo rotante e la relativa motorizzazione ed è dotata di un moto traslante alterno in senso verticale.
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