ITUB20154618A1 - Attrezzatura modulare per pavimentazioni in legno. - Google Patents

Attrezzatura modulare per pavimentazioni in legno. Download PDF

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Description

Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi {An)
DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“ATTREZZATURA MODULARE PER PAVIMENTAZIONI IN LEGNO”.
Titolare: “DPS FLOOR S.R.L.”, con sede in MONSANO (AN), Via Piemonte 19.
DEPOSITATO IL .
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un’attrezzatura modulare per pavimentazioni in legno, in particolare pavimentazioni per esterni.
La presente invenzione si colloca nel settore delle pavimentazioni esposte all’acqua o all’umidità, quali ad esempio le pavimentazioni per esterni, e delle pavimentazioni destinate ad ambienti chiusi che ospitano piscine.
Simili pavimentazioni devono presentare un’elevata resistenza agli agenti atmosferici, in modo da mantenere inalterate, per lunghi periodi, le loro caratteristiche estetiche e tecniche. In particolare, tali pavimentazioni vengono generalmente poggiate al di sopra di un sottofondo progettato e realizzato ìn modo da garantire un rapido deflusso e drenaggio di acqua.
Sono note pavimentazioni che prevedono l’assemblaggio Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An)
di moduli comprendenti una struttura portante in materiale plastico e un listello in legno, naturale o sintetico, fissato al di sopra della struttura portante, in modo da rimanere a vista e costituire la superficie dì calpestio della pavimentazione. I moduli sono montati l’uno affianco all’ altro, mediante accoppiamento ad incastro delle strutture portanti.
Le strutture portanti dì detti moduli di tipo noto impediscono il passaggio di cavi e tubature. Pertanto la posa in opera dì simili pavimentazioni implica la preventiva realizzazione di solchi e canali nel sottofondo per l’alloggiamento di cavi elettrici e tubazioni idrauliche, con un conseguente incremento dei costi e dei tempi necessari per la realizzazione della pavimentazione.
Le strutture portanti di moduli siffatti possono essere accoppiate, l’una con l’altra, solo lateralmente, fianco e fianco e parallelamente tra loro, limitando le possibili combinazioni tra i moduli e impedendo ad un utilizzatore di accoppiare liberamente i moduli in base alle proprie esigenze estetiche.
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota fornendo una pavimentazione versatile e in grado di soddisfare le esigenze estetiche dell ’utilìzzatore.
Questo scopo è raggiunto in accordo all’invenzione con le caratteristiche della rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An)
rivendicazioni dipendenti.
L’attrezzatura modulare secondo l’invenzione comprende almeno due differenti moduli, ciascuno comprendente una struttura portante in plastica e un listello di legno supportato dalla struttura portante. Le strutture portanti di detti due differenti moduli presentano mezzi che consentono di accoppiarli da incastro tra loro.
Più precisamente, detti due moduli differiscono per il fatto che:
- un primo modulo presenta una struttura portante provvista dì un canale passante per il passaggio di cavi o tubature, avente una direzione trasversale;
- un secondo modulo presenta una struttura portante provvista di due canali passanti, rispettiva, mente aventi direzione trasversale e longitudinale, per cui gli stessi risultano disposti ortogonalmente tra loro e formano una croce.
L’ampiezza del canale passante del primo modulo è uguale all’ampiezza di ciascuno dei canali passanti del secondo modulo, in modo che Ì due moduli possano essere accoppiati tra loro in diverse configurazioni, garantendo la continuità dei relativi canali passanti.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme dì realizzazione puramente esemplificative e quindi non limitative, illustrate nei disegni annessi, in cui:
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la Fìg. 1 è una vista assonometrica di tre moduli de 1Γ attrezzatura modulare secondo Γ invenzione, accoppiati tra loro e visti dalla parte inferiore;
la Fig. 2 è analoga a Fig. 1, ma mostrante Γ attrezzatura modulare secondo Γ invenzione in esploso, con Ì moduli distanziati e non accoppiati tra loro;
la Fig. 3 è analoga a Fig, 2, ma mostrante la parte superiore dì ogni modulo;
la Fig. 4 è una vista assonometrica dì una pavimentazione realizzata con Ì moduli dell’ attrezzatura modulare secondo Γ invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, l’attrezzatura modulare secondo Γ invenzione è stata indicata complessivamente con il numero di riferimento (100).
Si precisa subito che, nelle figure allegate, è stata sempre mostrata una terna dì moduli affiancati, composta da due primi moduli (1) e da un secondo modulo (2), interposto tra detti due primi moduli (1).
Con riferimento alle figure 2 e 3, l’attrezzatura modulare (100) comprende due moduli (1, 2), ciascuno comprendente una struttura portante (3, 4) in plastica e un listello di legno (5) supportato dalla struttura portante. Le strutture portanti (3, 4) dei moduli (1, 2) presentano preferibilmente una forma reticolare formate dall’incrocio dì una pluralità di setti (9), e comprendono mezzi dì accoppiamento (7a, 8a, 7b, 8b) che li Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An)
rendono accoppiabili ad incastro tra loro, in modo da realizzare una pavimentazione in cui Ì listelli di legno (5) dei moduli (1, 2) formino la superficie di calpestio.
Vantaggiosamente, ogni listello dì legno (5) ha la forma di una piastra rettangolare e ogni struttura portante (3, 4) ha la forma dì un blocchetto parallelepipedo in cui è possibile individuare una direzione longitudinale (X) e una direzione trasversale (Y). Ogni struttura portante (3, 4) comprende due pareti laterali longitudinali (PI) e due pareti laterali trasversali <P2).
L’attrezzatura modulare (100) comprende almeno un primo modulo (1) e almeno un secondo modulo (2) aventi strutture portanti (3, 4) provviste di canali passanti (30, 40, 41) per il passaggio di cavi o tubature. Ciascun canale passante (30, 40, 41) ha un asse parallelo al piano del sovrastante listello di legno (5) ed è aperto inferiormente. Più precisamente, ciascun canale passante (30, 40, 41) è ottenuto come scanalatura nella superficie inferiore della struttura portante (3, 4), come mostrato in Fig. 1.
La struttura portante (3) del primo modulo (1) è provvista di un canale passante (30) avente un asse corrispondente all’asse di simmetria trasversale (Y) della struttura portante (3) del primo modulo (3).
La struttura portante (4) del secondo modulo (2) è provvista dì due canali passanti (40, 41), ortogonali tra loro. In Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An)
particolare, la struttura portante (4) del secondo modulo (2) presenta un primo canale passante (40), di simmetria avente un asse corrispondente all’asse di simmetria trasversale (Y) della struttura portante (4) del secondo modulo (2), e un secondo canale passante (41), avente un asse corrispondente all’asse di simmetria longitudinale (X) della struttura portante (4) del secondo modulo (2).
L’ampiezza del canale passante (30) del primo modulo è uguale all’ampiezza dì ciascuno dei canali passanti (40, 41) del secondo modulo, in modo che i due moduli (1, 2) possano essere accoppiati tra loro in diverse configurazioni, garantendo la continuità dei canali passanti (30, 40, 41),
Con particolare riferimento a Fig. 2, Ì mezzi di accoppiamento per l’accoppiamento ad incastro delle strutture portanti (3, 4) dei moduli (1, 2) sono dì tipo maschio e femmina e comprendono perni (7a, 7b) e sedi (8a, 8b) atte ad accogliere detti perni (7a, 7b).
I perni (7a, 7b) hanno un diametro esterno pari al diametro interno delle sedi (8 a, 8b), in modo che le sedi (8 a, 8b) di un modulo (1, 2) alloggino esattamente Ì perni (7a, 7b) del modulo (1, 2) adiacente.
In particolare, la struttura portante (3) del primo modulo (1) comprende:
- due perni (7a) disposti su una prima parete laterale longitudinale (PI) della struttura portante (3);
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- due sedi (8a) coassiali rispetto ai due perni (7a) e ricavate su una seconda parete laterale longitudinale (P2) della struttura portante (3);
- un perno (7b) disposto su una prima parete laterale trasversale (P3) della struttura portante (3), in corrispondenza dell’asse di simmetria longitudinale (X) della struttura portante (3);
- una sede (8b) ricavata su una seconda parete laterale trasversale (P4) della struttura portante (3), in corrispondenza dell’asse dì simmetria longitudinale (X) della struttura portante (3).
Viceversa, la struttura portante (4) del secondo modulo (2) comprende perni (7a) disposti su una prima parete laterale longitudinale (PI) della struttura portante (4) e sedi (8a) ricavate su una seconda parete laterale longitudinale (P2) della struttura portante (4), coassiali rispetto ai perni (7a).
Grazie alla previsione di detti perni (7b) e dì dette sedi (8b) previsti sulle pareti trasversali (P3, P4) della struttura portante (3) di ciascun primo modulo (1), Ì moduli (1, 2) possono essere accoppiati tra loro sia affiancati che sfalsati dì 90° l’uno rispetto all’altro, come mostrato in Fig. 4.
In particolare, per disporre due moduli (1, 2) affiancati tra loro, è necessario inserire i perni (7a) previsti sulla prima parete laterale longitudinale (PI) di un modulo (1, 2) entro le sedi (8a) ricavate sulla seconda parete laterale longitudinale Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An)
(P2) dell’altro modulo (2).
Viceversa, per disporre due moduli (1, 2) ortogonali tra loro, è necessario inserire il perno (7b) previsto sulla prima parete laterale trasversale (P3) della struttura portante (3) del primo modulo (1) entro una delle sedi (8a) ricavate sulla seconda parete laterale longitudinale (P2) della struttura portante (4) del secondo modulo (2), oppure inserire uno dei perni (7a) previsti sulla prima parete laterale longitudinale (PI) della struttura portante (4) del secondo modulo (2) entro la sede (8b) ricavata sulla seconda parete laterale trasversale (P4) della struttura portante (3) del primo modulo (1).
Con particolare riferimento alla figura 3, la struttura portante (3, 4) dì ciascun modulo (1, 2) comprende una sporgenza (6) che aggetta verso l’esterno dalla struttura portante medesima e che presenta, vantaggiosamente, forma semicilindrica o ad “U”, in sezione trasversale, con concavità rivolta verso il basso.
Ogni sporgenza (6) è disposta in corrispondenza di un’estremità di un canale passante (30, 40, 41) della struttura portante, fungendo da prolungamento del canale passante (30, 40, 41), in modo che la sporgenza (6) della struttura portante (3, 4) di ciascun modulo (1, 2) vada in battuta contro la struttura portante (3, 4) del modulo (1, 2) adiacente, allorquando i moduli (1, 2) vengono accoppiati tra loro.
Grazie alla previsione di tali sporgenze (6), Ì tratti dì cavi Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An)
e tubature collocati entro i canali passanti dei moduli adiacenti risultano occultati e protetti dall’azione dì eventuali agenti atmosferici, rendendo la pavimentazione maggiormente durevole nel tempo e gradevole dal punto di vista estetico, soprattutto nel caso in cui l’accoppiamento dei vari moduli (1, 2) avviene lasciando un interstizio tra i listelli di legno (5) dei moduli (1, 2) affiancati.
Alle presenti forme di realizzazione dell' invenzione, possono essere apportate variazioni e modifiche equivalenti, alla portata di un tecnico del ramo, che rientrano comunque entro l'ambito dell'invenzione.
IL MANDATARIO
1NG. CLAUDIO BALDI S.R.L. (INO. GIANLUIGI CUTROPIA)

Claims (10)

  1. Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An) RIVENDICAZIONI 1. Attrezzatura modulare (100) comprendente almeno due moduli (1, 2), ciascun modulo comprendendo una struttura portante (3, 4) in plastica e un listello di legno (5) supportato dalla struttura portante, in cui le strutture portanti (3, 4) dì detti due moduli (1, 2) comprendono mezzi dì accoppiamento (7 a, 8a, 7b, 8b) per accoppiare ad incastro detti due moduli (1, 2); caratterizzata dal fatto dì comprendere un primo modulo (1) avente una struttura portante (3) provvista dì un canale passante (30) avente una direzione trasversale (Y), un secondo modulo (2) avente una struttura portante (4) provvista di due canali passanti (40, 41) aventi una direzione longitudinale (X) e una direzione trasversale (Y) e, quindi, ortogonali tra loro in cui l’ampiezza del canale passante (30) del primo modulo (1) è uguale all’ampiezza di ciascuno dei canali passanti (40, 41) del secondo modulo (2), in modo che Ì due moduli (1, 2) possano essere accoppiati tra loro in diverse configurazioni, garantendo la continuità dimensionale dei canali passanti (30, 40, 41).
  2. 2. Attrezzatura modulare (100) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun canale passante (30, 40, 41) ha un asse parallelo al piano del sovrastante listello dì legno (5) ed è Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An) aperto inferiormente.
  3. 3. Attrezzatura modulare (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la struttura portante (3, 4) dì ogni modulo (1, 2) comprende una superficie inferiore e ciascun canale passante (30, 40, 41) è ottenuto come scanalatura nella superficie inferiore della struttura portante (3, 4).
  4. 4. Attrezzatura modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni struttura portante (3, 4) ha la forma dì un blocchetto parallelepipedo in seno al quale è possibile individuare una direzione longitudinale (X) e una direzione trasversale (Y), in cui il canale passante (30) dì detto primo modulo (1) ha un asse corrispondente all’asse di simmetria trasversale (Y) dì detta struttura portante (3) del primo modulo (1).
  5. 5. Attrezzatura modulare (100) secondo la rivendicazione 4, in cui la struttura portante (4) del secondo modulo (2) presenta un primo canale passante (40) avente un asse corrispondente all’asse di simmetria trasversale (Y) della struttura portante (4) del secondo modulo (2), e un secondo canale passante (41) avente un asse corrispondente all’asse dì simmetria longitudinale (X) della struttura portante (4) del secondo modulo (2).
  6. 6. Attrezzatura modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la struttura portante (3, 4) di ciascun modulo (1, 2) comprende una sporgenza (6) che Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An) sporge esternamente dalla struttura portante (3, 4) in corrispondenza di un’estremità di un canale passante (30, 40, 41) della struttura portante, fungendo da prolungamento del canale passante (30, 40, 41), in modo che la sporgenza (6) della struttura portante (3, 4) di ciascun modulo (1, 2) vada in battuta contro la struttura portante (3, 4) del modulo (1, 2) adiacente per proteggere un tratto di cavo o tubatura passante tra detti due moduli (1, 2) adiacenti, quando detti due moduli (1, 2) vengono accoppiati tra loro.
  7. 7. Attrezzatura modulare (100) secondo la rivendicazione 6, in cui ogni sporgenza (6) ha una forma semicilindrica o ad “U”, in sezione trasversale, con concavità rivolta verso il basso.
  8. 8. Attrezzatura modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di accoppiamento (7a, 8a, 7b, 8b) sono dì tipo maschio e femmina e comprendono perni (7a, 7b) e sedi (8a, 8b) atte ad accogliere detti perni (7a, 7b).
  9. 9. Attrezzatura modulare (100) secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi dì accoppiamento (7a, 8a, 7b, 8b) comprendono; - due perni (7a) disposti su una prima parete laterale longitudinale (PI) della struttura portante (3); - due sedi (8a) coassiali rispetto ai due perni (7a) e ricavate su una seconda parete laterale longitudinale (P2) della struttura portante (3); Ing. CLAUDIO BALDI S.r.l. - Viale Cavalloni 13 - Jesi (An) - un perno (7b) disposto su una prima parete laterale trasversale (P3) della struttura portante (3), in corrispondenza dell’asse dì simmetria longitudinale (X) della struttura portante (3); - una sede (8b) ricavata su una seconda parete laterale trasversale (P4) della struttura portante (3), in corrispondenza dell’asse di simmetria longitudinale (X) della struttura portante (3).
  10. 10 Attrezzatura modulare (100) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detti mezzi di accoppiamento (7 a, 8a, 7b, 8b) comprendono perni (7a) disposti su una prima parete laterale longitudinale (PI) della struttura portante (4) del secondo modulo (2) e sedi (8a) coassiali rispetto ai perni (7a) e ricavate su una seconda parete laterale longitudinale (P2) della struttura portante (4) del secondo modulo (2). IL MANDATARIO ING. CLAUDIO BALDI S.R.L. (INO. GIANLUIGI CUTROPIA)
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