ITUB20154578A1 - Dispositivo di controllo per motore asincrono bifase munito di motoriduttore - Google Patents

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ITUB20154578A1
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Description

“Dispositivo di controllo per motore sincrono bifase munito di moto riduttore.”
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce al campo tecnico dei motori sincroni bifase e in particolare al campo tecnico dei motori sincroni bifase muniti di motoriduttore e dei dispositivi di controllo ad essi associati.
STATO DELL’ARTE
La presente invenzione riguarda un dispositivo di controllo di uno specifico tipo di motore elettrico, un motore elettrico di tipo sincrono bifase, accoppiato ad un riduttore meccanico.
Motori di questo tipo trovano comunemente impiego in molte applicazioni che necessitano di un servocomando elettrico motorizzato per la manovra di un organo meccanico. Detti motori, ad esempio, possono essere associati a una valvola idraulica o pneumatica, ad una serranda per uso civile o industriale e, in generale a tutti quei sistemi in cui è necessario controllare con precisione e accuratezza il movimento e la posizione di un organo meccanico.
Questi sistemi sono tutti caratterizzati da velocità di rotazione e di manovra molto basse - che richiedono quindi una potenza di comando molto bassa - e da una grande semplicità costruttiva che consente di raggiungere livelli di affidabilità e durata molto elevati.
Ad esempio nel settore del condizionamento e della climatizzazione si fa largo uso di valvole idrauliche motorizzate. Nella sua realizzazione più semplice il dispositivo di controllo di dette valvole idrauliche provvede a fornire i comandi di apertura e chiusura a dette valvole tramite abilitazione di segnali elettrici che alimentano direttamente il motore. Sono sempre presenti interruttori di fine-corsa elettromeccanici che hanno lo scopo di fermare il motore in posizioni predeterminate. I motori utilizzati in questo caso sono di tipo sincrono bifase, economici, affidabili e facilmente pilotabili; sono inoltre senza spazzole, caratteristica che rende questi motori idonei all'uso in ambienti particolarmente sfavorevoli.
Alcune elettrovalvole oggi disponibili integrano dispositivi di controllo elettronico che possono svolgere funzioni di controllo e anche di monitoraggio e diagnostica. L’impiego di un controllo elettronico, tuttavia, complica il sistema e spesso richiede l'adozione di un motore di tipo diverso, che richiede un controllo elettronico per la stessa movimentazione, oltre alla necessità di impiegare sensori aggiuntivi per la rilevazione della posizione angolare dell’albero del motore.
La presente invenzione consente di associare un controllo elettronico ad un sistema del tipo più semplice, basato su un motore sincrono, senza modificarne la realizzazione costruttiva ma addirittura semplificandola e nel contempo dotandola di funzionalità evolute. Nel confronto con i sistemi tradizionali comprendenti motori sincroni bifase associati a organi meccanici e moto riduttori, il dispositivo secondo la presente invenzione consente di eliminare le camme associate al motoriduttore, gli interruttori di fine corsa, i relè di comando e ogni altro componente elettromeccanico. In questo modo si eliminano tutti i componenti che rappresentano in qualche modo il punto debole dei sistemi dello stato dell’arte. I componenti elettromeccanici, infatti, hanno in genere un tempo di vita medio limitato rispetto al tempo di vita medio del motore. Inoltre, i componenti elettromeccanici precludono l’impiego di detti sistemi in ambienti sottoposti a normative di sicurezza speciali, ad esempio in aree soggette a pericolo di esplosione.
Scopo della presente invenzione è, dunque, l’introduzione di un nuovo dispositivo di controllo per motori sincroni bifase muniti di motoriduttore che risolva gli inconvenienti sopra citati e offra una durata e una sicurezza d’uso superiori ai sistemi dello stato dell’arte.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione diverranno maggiormente chiari dalla seguente descrizione dettagliata, data in forma esemplificativa e non limitativa e illustrata nelle allegate figure in cui:
Fig. 1 illustra un dispositivo dello stato dell’arte per il pilotaggio di motori sincroni bifase in entrambi i sensi di rotazione;
fig. 2 illustra gli andamenti delle tensioni di alimentazione dei due avvolgimenti del motore sincrono bifase nel dispositivo dello stato dell’arte illustrato in figura 1; fig. 3 illustra lo schema a blocchi di una prima realizzazione preferita della presente invenzione;
fig. 4 illustra lo schema a blocchi di una seconda realizzazione preferita della presente invenzione;
fig. 5 illustra lo schema a blocchi di una terza realizzazione preferita della presente invenzione;
fig. 6 illustra gli andamenti dei due segnali di passaggio per lo zero (ZC1 e ZC2) nel caso di pilotaggio diretto della fase 1 (PhaselH) da parte del dispositivo secondo la presente invenzione;
fig. 7 illustra l’andamento della forma d'onda della tensione ai capi dell'avvolgimento alimentato in condizione di rotore bloccato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Molti dei servocomandi elettrici motorizzati impiegati per la manovra di organi meccanici e aventi come requisito più importante la semplicità di realizzazione e l’affidabilità sono realizzati tramite un motore sincrono bifase e un opportuno riduttore meccanico. Sistemi di questo tipo trovano innumerevoli applicazioni in molti settori industriali ed impiantistici e sono associati a meccaniche da movimentare a basse velocità di rotazione variabili da frazioni di RPM a qualche unità di RPM.
I motori sincroni bifase sono costituiti da due sezioni identiche aventi ciascuna un avvolgimento elettrico che fa capo a due conduttori. Il motore presenta esternamente due coppie di fili, corrispondenti ciascuna a una sezione. Il movimento di rotazione del rotore del motore può avvenire alimentando il primo avvolgimento con una tensione alternata (tipicamente sinusoidale) e il secondo avvolgimento con una tensione alternata sfasata di 90° rispetto alla prima. Il campo magnetico rotante ottenuto dalla combinazione dei due campi magnetici prodotti dalle correnti nei due avvolgimenti ruota con una frequenza pari a quella di alimentazione divisa per il numero CP di coppie polari con cui sono realizzati i due avvolgimenti.
Un semplice dispositivo dello stato dell’arte per il pilotaggio di questi motori in entrambi i sensi di rotazione è illustrato nella figura 1 allegata: mentre una fase viene alimentata direttamente da una sorgente di tensione alternata, l'altra fase viene alimentata tramite un condensatore in serie che garantisce lo sfasamento tra le due tensioni, necessario alla generazione del campo magnetico rotante. Con un semplice deviatore ad una via e tre posizioni si determinano le tre condizioni di funzionamento: motore fermo (posizione 0), rotazione antioraria (posizione 1) e rotazione oraria (posizione 2). Le tensioni di alimentazione dei due avvolgimenti risultano sempre sfasate di 90° elettrici con la fase alimentata direttamente sempre in anticipo sull'altra, come illustrato nella figura 2 allegata.
La velocità di rotazione dell’albero del motore è sempre saldamente legata alla frequenza elettrica di alimentazione in base al numero di coppie polari con cui sono realizzati i due avvolgimenti. Se CP è il numero di coppie polari, Fsource la frequenza di alimentazione e Fmotor la frequenza di rotazione dell'albero motore, valgono le seguenti relazioni:
Fmotor = Fsource / CP, in cui Fmotor è espressa in Hertz, oppure
F motor = 60<*>F sou ree / CP, in cui Fmotor è espressa in giri al minuto (RPM).
Quando il motore è accoppiato ad un riduttore meccanico caratterizzato da rapporto di riduzione N:1, ovvero tale che ad un giro dell'albero di uscita corrispondono N giri dell'albero del motore, la frequenza di rotazione dell'albero di uscita del riduttore, Fshatt, è espressa dalle seguenti relazioni:
Fshatt = Fmotor / N = Fsource / (N<*>CP), espressa in Hertz, e
Fshatt = 60<*>Fmotor / N = 60<*>Fsource / (N<*>CP), espresso in giri al minuto (RPM).
Tipicamente il rapporto di riduzione totale è molto grande. Valori tipici prevedono
Fsource = 50 Hz, CP = 6, N = 1000. Con questi valori la velocità di rotazione dell'albero di uscita risulta pari a Fshatt = 0.5 RPM, ovvero l'albero impiega due minuti per una rotazione completa. Inoltre, la potenza in gioco è sempre relativamente bassa data le basse velocità di rotazione, la corrente del motore non risente, se non in modo trascurabile, del carico meccanico applicato all’albero del motore e, in caso di blocco meccanico all'albero di uscita, la potenza assorbita dal motore non cambia significativamente e pertanto il motore può rimanere in questa condizione per un tempo lungo a piacere.
Nella maggior parte delle applicazioni pratiche l'albero di uscita ruota, in entrambi i sensi, di un angolo sempre inferiore a 360° meccanci. Le posizioni di partenza (0°) e di arrivo (tipicamente 90° oppure 180°, o conunque un qualsiasi angolo inferiore a 360°) sono individuate da due interruttori elettromeccanici (detti "finecorsa”) atti a togliere energia al motore quando commutati, provocandone l'arresto. La marcia in senso opposto è ovviamente sempre consentita.
Oltre ai due fine-corsa è necessario l'utilizzo di un circuito di comando che può essere elettromeccanico oppure elettronico in grado di energizzare correttamente il motore. I due fine-corsa possono essere sostituiti da qualsiasi altro sistema di rilevamento di posizione (sensori elettromagnetici, sensori ottici, encoder, resolver, etc.) rendendo il sistema ulteriormente complicato.
I dispositivi dello stato dell’arte del tipo descritto sono soggetti al problema tipico dato dalla rottura o dal malfunzionamento dei fine-corsa che possono determinare il posizionamento dell'albero al di fuori dei limiti, minimo e massimo, previsti, o la rotazione ininterrotta dell'albero.
II dispositivo secondo la presente invenzione consente di risolvere i problemi descritti, eliminando i sensori fine-corsa elettromeccanici e gli eventuali sensori di posizione associati all’albero del motore, e di introdurre funzionalità aggiuntive come, ad esempio, la possibilità di fermare l'albero di uscita in qualunque posizione compresa tra i fine-corsa e la possibilità di pilotaggio del motore tramite un comando digitale locale o remoto. Dette funzionalità aggiuntive sono realizzate anche grazie all’impiego di un microcontrollore e di sensori non elettromeccanici. In riferimento alla figura 3 allegata, una realizzazione preferita della presente invenzione comprende:
.terminali di ingresso 10, 11 atti ad essere collegati ad una tensione di alimentazione alternata, ad esempio alla tensione AC della rete elettrica;
.terminali elettrici di uscita 12, 13, 14, 15 atti ad essere collegati alle estremità dei due avvolgimenti di un motore sincrono bifase;
.un primo dispositivo TRIAC 16 avente il terminale di anodo collegato ad un primo terminale d’ingresso 10 e il terminale di catodo collegato ad un primo terminale di uscita 12;
.un secondo dispositivo TRIAC 17 avente il terminale di anodo collegato a detto primo terminale d’ingresso 10 e il terminale di catodo collegato ad un secondo terminale di uscita 13;
.un primo dispositivo opto-isolatore 18 avente un primo terminale di ingresso collegato a detto primo terminale di uscita 12 e un secondo terminale di ingresso collegato, tramite un primo resistore 19, a detto secondo terminale di ingresso 11 ; .un secondo dispositivo opto- isolatore 20 avente un primo terminale di ingresso collegato a detto secondo terminale di uscita 13 e un secondo terminale di ingresso collegato, tramite un secondo resistore 21, a detto secondo terminale di ingresso 11;
.un condensatore 25 collegato tra detto primo terminale di uscita 12 e detto secondo terminale di uscita 13;
.detto terzo e detto quarto terminale elettrico di uscita 14, 15 essendo collegati a detto secondo terminale di ingresso 11.
Non illustrato nella figura 3, questa realizzazione preferita della presente invenzione comprende inoltre:
.un microcontrollore 24 associato, tramite i suoi terminali di uscita, ai terminali di gate di detto primo 16 e detto secondo dispositivo TRIAC 17 e, tramite i suoi terminali di ingresso, ai terminali di uscita di detto primo dispositivo opto-isolatore 18 e di detto secondo dispositivo opto-isolatore 20.
I due TRIAC 16, 17 (ma potrebbero essere altresì impiegati interruttori controllati bidirezionali anche di altri tipi) determinano la condizione operativa che può essere di tre tipi: condizione di motore fermo, condizione di marcia in senso orario e condizione di marcia in senso antiorario.
Detto condensatore 25 ha la funzione di sfasare le tensioni applicate agli avvolgimenti mentre i due dispositivi opto-isolatori 18, 20 hanno la funzione di rilevare i passaggi per lo zero delle tensioni applicate ai due avvolgimenti del motore sincrono bifase collegati, rispettivamente, tra detto primo terminale di uscita 12 e detto terzo terminale di uscita 14 e tra detto secondo terminale di uscita 13 detto quarto terminale di uscita 15.
Detti dispositivi opto-isolatori 18, 20 sono atti a rilevare i passaggi per zero della forma d’onda delle tensioni applicate ai due avvolgimenti del motore sincrono bifase.
Detti dispositivi opto-isolatori 18, 20 sono preferibilmente del tipo avente diodi LED doppi collegati in anti-parallelo. In tal modo vengono rilevati tutti i passaggi per lo zero delle forme d'onda delle tensioni applicate ai due avvolgimenti del motore sincrono bifase. Possono comunque essere impiegati vantaggiosamente anche dispositivi opto-isolatori provvisti di un singolo diodo LED atti a rilevare il passaggio per lo zero di un solo tipo di fronte della forma d'onda delle tensioni applicate ai due avvolgimenti del motore, il fronte positivo o il fronte negativo.
Detti primo e secondo resistore 19, 21, sono atte a limitare la corrente nei diodi LED dei dispositivi opto-isolatori e vengono dimensionate in base alla tensione applicata agli avvolgimenti del motore.
Vantaggiosamente il motore sincrono bifase può comprendere un riduttore meccanico provvisto, sull'albero di uscita, di due punti di bloccaggio corrispondenti all'angolo minimo e all'angolo massimo consentiti. Detti punti di bloccaggio possono essere fissi o preregolati meccanicamente in fabbrica o dall'utente finale. In corrispondenza di tali punti il sistema, anche qualora fosse energizzato, si blocca meccanicamente così come lo stesso motore che può rimanere in questa condizione per un tempo qualsiasi senza subire danni.
In una seconda realizzazione preferita della presente invenzione, illustrata nella figura 4 allegata, è previsto ulteriormente:
.un terzo dispositivo opto- isolatore 22 avente un primo terminale di ingresso collegato a detto primo terminale di ingresso 10 e un secondo terminale di ingresso collegato, tramite un terzo resistore 23, a detto secondo terminale di ingresso 11.
Detto terzo dispositivo opto-isolatore 22 è atto, vantaggiosamente, a rilevare i passaggi per zero della forma d’onda della tensione AC di ingresso e, di conseguenza, il valore del periodo e della frequenza. I terminali di uscita di detto terzo dispositivo opto-isolatore 22 sono associati ai terminali di ingresso di detto microcontrollore 24.
La figura 5 allegata illustra lo schema a blocchi circuitale della terza realizzazione preferita della presente invenzione comprendente ulteriormente mezzi di alimentazione atti a fornire tensione e corrente di alimentazione a detto microcontrollore 24, un quarto dispositivo opto-isolatore 26 e un quinto dispositivo opto-isolatore 27 atti a collegare due distinti terminali di uscita di detto microcontrollore 24 ai terminali di gate di detti due dispositivi TRIAC 16, 17.
Vantaggiosamente detti mezzi di alimentazione possono comprendere un trasformatore in modo da realizzare la separazione galvanica tra primario e secondario in modo che tutto il circuito di pilotaggio del dispositivo secondo la presente invenzione risulti di fatto opto-isolato dal circuito di controllo.
Il trasformatore di alimentazione può, in alternativa, essere sostituito da un alimentatore a commutazione avente la stessa funzione.
Detto microcontrollore 24 può essere vantaggiosamente configurato in maniera da realizzare le seguenti funzioni:
.pilotare direttamente uno degli avvolgimenti del motore e determinare il senso di rotazione;
.misurare il ritardo temporale tra i passaggi per lo zero delle due forme d'onda delle tensioni applicate agli avvolgimenti del motore sincrono bifase;
.effettuare il conteggio dei passaggi per lo zero relativa alla fase alimentata direttamente.
La figura 6 allegata illustra gli andamenti dei due segnali di passaggio per lo zero (ZC1 e ZC2) nel caso di pilotaggio diretto della fase 1 (PhaselH). Il microcontrollore misura il ritardo tra i fronti positivi di ZC1 e i fronti positivi di ZC2 indicato nella figura 7 come Tdeiay ed effettua, inoltre, il conteggio incrementale dei fronti positivi del segnale ZC1. In caso di rotazione in senso opposto con pilotaggio diretto della fase 2 (Phase2H) il microcontrollore misura il ritardo tra i fronti positivi di ZC2 e i fronti positivi di ZC1 e effettua il conteggio decrementale dei fronti positivi di ZC2.
Durante la normale marcia del motore il tempo Tdeiay è circa costante e pari ad un semi-ciclo della tensione di alimentazione (ad esempio, 10 ms a 50 Hz oppure 8.3 ms a 60 Hz).
In caso di raggiungimento di uno dei punti di blocco il motore si trova in condizioni di rotore bloccato e avvolgimenti energizzati. Anche se la corrente non cambia significativamente, la reazione di indotto provoca una distorsione della forma d'onda deH'awolgimento alimentato tramite detto condensatore 25, come illustrato nella fig. 7 allegata. Detta distorsione della forma d'onda deH'avvolgimento alimentato può essere facilmente rilevata entro il primo semi-ciclo semplicemente rilevando l’improvvisa e significativa variazione subita dall'intervallo di tempo Tdeiay in questa condizione operativa. Questa condizione corrisponde al raggiungimento di una posizione di "fine-corsa" da parte dell’albero del motore. La posizione di partenza o di arrivo può essere facilmente dedotta dal senso di rotazione del rotore che è noto.
Il conteggio dei passaggi per lo zero della forma d'onda relativa alla fase pilotata direttamente è inoltre utile alla determinazione della posizione dell'albero. Valgono infatti le seguenti relazioni:
La velocità angolare dell’albero del motore è pari a
dò / dt = 2TT* Fmotor = 2lT*Fsource / N*CP [rad/sec]
dove CP è il numero di coppie polari, Fsource la frequenza di alimentazione e Fmotor la frequenza di rotazione dell'albero motore, mentre N è il rapporto di riduzione del riduttore meccanico eventualmente associato all'albero del motore.
Considerando un intervallo di misura temporale dt pari ad un semi-ciclo e indicando con Count il numero di conteggi progressivi dei fronti di passaggio per lo zero (considerando il conteggio effettuato su entrambi i fronti, di salita e di discesa):
dt = At =Cou nt<*>T source/2 = Count / 2FSource [sec]
da cui discende che
Δφ = Count<*>π / N<*>CP [rad]
Δφ = Count<*>180 / N<*>CP [deg].
Il numero dei semi-cicli che vengono conteggiati dal microcontrollore sono quindi direttamente proporzionali all'angolo assunto dall'albero di uscita e quindi alla posizione.
Considerando l'esempio in cui Fsource = 50 Hz, CP = 6 e N =1000, la risoluzione teorica ottenibile risulta essere di 0°01'48"00 (in decimale 0.03°). Un angolo pari a 180° è rappresentato da un conteggio di 6000 unità.
In questo modo i requisiti del microcontrollore sono ridotti al minimo in quanto le funzionalità di misura tempi e di conteggio sono disponibili su componentistica di base e non richiedono prestazioni specializzate o alta potenza di calcolo. Anche i microcontrollori più economici oggi a disposizione hanno caratteristiche sufficienti per realizzare la presente invenzione.
Nella seconda realizzazione preferita della presente invenzione, illustrata nella figura 4 allegata, la presenza del terzo dispositivo opto-isolatore 22 consente al microcontrollore di verificare la presenza della tensione alternata di alimentazione attraverso la rilevazione dei passaggi per lo zero della tensione di alimentazione che viene preferibilmente effettuata in ogni momento, anche quando il motore è fermo.
In caso di disconnessione della tensione di alimentazione, qualora l'alimentazione del microcontrollore 24 sia atta a rimanere presente per un tempo sufficientemente lungo, ad esempio mediante l'impiego di un opportuno condensatore o di una batteria di backup, il microcontrollore 24 può memorizzare, ad esempio in una memoria non volatile interna, la posizione corrente dell'albero del motore che verrà ripristinata alla successiva riaccensione senza la necessità di dover effettuare un riposizionamento dell'albero con la ricerca di una delle due posizioni di blocco. Inoltre, la disponibilità, da parte del microcontrollore 24, di un convertitore analogico-digitale integrato rende possibile anche la misura e l’elaborazione delle rilevazioni di sensori esterni (temperatura, pressione, luminosità etc.) in modo da applicare autonomamente specifici algoritmi di regolazione.
Infine, la presenza del microcontrollore 24 rende possibile il controllo ed il monitoraggio remoto del sistema tramite i vari sistemi disponibili di comunicazione dati in modalità seriale.
In una ulteriore realizzazione preferita il dispositivo secondo la presente invenzione comprende ulteriormente almeno un LED atto a segnalare lo stato operativo del dispositivo stesso. Impiegando, ad esempio, un comune LED RGB e associandolo opportunamente al microcontrollore 24 i seguenti stati operativi possono essere segnalati tramite diverse modalità di illuminazione del LED RGB: .luce rossa fissa: valvola chiusa (o posizione di zero raggiunta);
.luce verde fissa: valvola aperta (o posizione massima raggiunta);
.luce blu fissa: valvola in posizione intermedia (o posizione intermedia raggiunta); .luce blu/rossa alternate: in movimento verso posizione di zero;
.luce blu/verde alternate: in movimento verso posizione massima);
.luce rossa/verde alternate: condizione di allarme.
Il dispositivo secondo la presente invenzione può essere vantaggiosamente impiegato in tutte le applicazioni che fanno uso di servo-azionamenti di tipo semplice. Esempi tipici sono i servo-azionamenti per serrande, per valvole idrauliche, valvole pneumatiche, posizionatori a camme, sistemi di orientamento, etc.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il pilotaggio di motori sincroni bifase comprendente: .terminali elettrici di ingresso (10, 11) atti ad essere collegati ad una tensione di alimentazione alternata; .terminali elettrici di uscita (12, 13, 14, 15) atti ad essere collegati alle estremità dei due avvolgimenti di un motore sincrono bifase; .un primo interruttore controllato bidirezionale (16) comprendente almeno un terminale di anodo, un terminale di catodo e un terminale di gate, avente il terminale di anodo collegato ad un primo terminale d’ingresso (10) e il terminale di catodo collegato ad un primo terminale di uscita (12); .un secondo interruttore controllato bidirezionale (17) comprendente almeno un terminale di anodo, un terminale di catodo e un terminale di gate, avente il terminale di anodo collegato a detto primo terminale d’ingresso (10) e il terminale di catodo collegato ad un secondo terminale di uscita (13); .un primo dispositivo opto-isolatore (18) avente un primo terminale di ingresso collegato a detto primo terminale di uscita (12) e un secondo terminale di ingresso collegato, tramite un primo resistore (19), a detto secondo terminale di ingresso (11); .un secondo dispositivo opto-isolatore (20) avente un primo terminale di ingresso collegato a detto secondo terminale di uscita (13) e un secondo terminale di ingresso collegato, tramite un secondo resistore (21), a detto secondo terminale di ingresso (11 ); .un condensatore (25) collegato tra detto primo terminale di uscita (12) e detto secondo terminale di uscita (13), detto terzo e detto quarto terminale elettrico di uscita (14, 15) essendo collegati a detto secondo terminale di ingresso (11); .un microcontrollore (24) associato, tramite i propri terminali di uscita, ai terminali di gate di detto primo interruttore controllato bidirezionale (16) e detto secondo interruttore controllato bidirezionale (17) e, tramite i propri terminali di ingresso, ai terminali di uscita di detto primo dispositivo optoisolatore (18) e di detto secondo dispositivo opto-isolatore 20; .mezzi di alimentazione atti a fornire tensione e corrente di alimentazione a detto microcontrollore (24).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente: .un terzo dispositivo opto-isolatore (22) atto a rilevare i passaggi per zero della forma d’onda della tensione AC di ingresso comprendente un primo terminale di ingresso collegato a detto primo terminale di ingresso (10) e un secondo terminale di ingresso collegato, tramite un terzo resistore (23), a detto secondo terminale di ingresso (11), i terminali di uscita di detto terzo dispositivo opto-isolatore 22 essendo associati ai terminali di ingresso di detto microcontrollore (24).
  3. 3. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente: un quarto dispositivo opto-isolatore (26) e un quinto dispositivo opto-isolatore (27) atti a collegare due distinti terminali di uscita di detto microcontrollore 24 ai terminali di gate di detti due interruttori controllati bidirezionali (16, 17).
  4. 4. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti interruttori controllati bidirezionali (16, 17) comprendono un dispositivo TRIAC.
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione comprendono un trasformatore o un alimentatore atto a realizzare la separazione galvanica tra primario e secondario in modo che tutto il circuito di pilotaggio di detto dispositivo risulti isolato dal circuito di controllo.
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore associato ad alcuni dei terminali di ingresso di detto microcontrollore (24).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto almeno un sensore è scelto nel gruppo comprendente sensori di temperatura, di pressione, di luminosità.
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un LED atto a segnalare lo stato operativo corrente di detto dispositivo.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto almeno un LED comprende un LED RGB associato a detto microcontrollore (24).
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto microcontrollore (24) è associato a un opportuno condensatore o a una batteria di backup atti a consentire a detto microcontrollore (24) di memorizzare, in una memoria non volatile, la posizione corrente dell'albero di detto motore sincrono bifase che verrà ripristinata alla successiva riaccensione senza la necessità di dover effettuare un riposizionamento dell'albero con la ricerca di una delle due posizioni di blocco.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US5734248A (en) * 1995-11-30 1998-03-31 Sequence Controls Inc. Current modulation motor controller
EP1721860A1 (en) * 2005-05-09 2006-11-15 Yorkshire Technology Limited Motor control system

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