ITUB20152418A1 - Dispositivo di giunzione tra componenti di un mobile - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Ambito tecnico
La presente invenzione riguarda un dispositivo di giunzione tra componenti di un mobile, avente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale.
Sfondo tecnologico
Nel settore della produzione di mobili, e più in generale di elementi di arredo, è noto l'impiego di dispositivi di giunzione per unire e serrare tra loro componenti diversi di mobili, in particolare in forma di pannelli utilizzati in qualità di ripiani o pareti, al fine di assemblare il mobile e/o di sistemarlo in un locale nella posizione desiderata.
In particolare, sono noti dispositivi di giunzione comprendenti un tirante conformato a perno, fissato ad una sua prima estremità ad un primo componente del mobile, e un elemento eccentrico, di forma complessivamente cilindrica, il quale viene inserito in una sede ricavata in un primo componente del mobile per impegnare una testa del tirante sporgente dal primo componente. L’elemento eccentrico è dotato di mezzi di aggancio della testa del tirante, così che ruotando l’elemento eccentrico attorno al proprio asse, il tirante sia spostato all’interno del primo elemento di giunzione, ottenendo in questo modo l’avvicinamento e il serraggio dei due componenti di mobile.
Questo tipo di dispositivo di giunzione trova una preferita applicazione nell’unione di un panello orizzontale (ripiano) con una parete verticale.
In una forma di realizzazione del dispositivo di giunzione del tipo sopra indicato, è previsto che il fissaggio del tirante nella sede del primo componente di mobile sia ottenuta mediante un accoppiamento del tipo a tassello.
In questo caso l’estremità del tirante contrapposta alla testa impegnata nel’elemento eccentrico presenta un tratto a sezione ingrossata, tipicamente con profilo conico, e il tirante è accolto in scorrimento all’interno di un involucro dotato di una corrispondente estremità radialmente espandibile, così che lo spostamento assiale del tirante causato dalla rotazione dell'elemento eccentrico determini l’espansione radiale di tale estremità e il suo impegno nella sede del componente di mobile in cui è accolta.
I dispositivi di giunzione del tipo sopra descritto, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente è dato dal fatto che, ad assemblaggio completato, l’elemento eccentrico risulta visibile nel secondo componente di mobile. Inoltre, la sede prevista nel secondo componente di mobile per l’alloggiamento dell’elemento eccentrico presenta diametri non trascurabili, in genere superiori a 14 mm.
Un secondo inconveniente dei dispositivo di giunzione secondo la tecnica nota è dato dal fatto che ogni dispositivo di giunzione è formato da almeno due componenti distinti, l'elemento eccentrico e il tirante, che devono essere montati separatamente sui rispettivi componenti del mobile da assemblare. Questo comporta evidentemente una elevata possibilità di perdita di uno di tali componenti e una maggiore difficoltà nel loro posizionamento in fase di assemblaggio.
Un terzo inconveniente è dato dal fatto che il dispositivo di giunzione non esercita una sufficiente azione di serraggio dei due componenti di mobile uno contro l’altro.
Descrizione dell’invenzione
Il problema alla base della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di giunzione strutturalmente e funzionalmente concepito per superare, almeno in parte, uno o più dei limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.
Nell'ambito di tale problema è uno scopo del trovato fornire un dispositivo di giunzione che sia di semplice impiego, che presenti ottime caratteristiche di resistenza a trazione e che sia realizzabile con un costo contenuto.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di giunzione che consenta anche un efficace disassemblaggio dei componenti del mobile. Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un dispositivo di giunzione che sia applicabile ai più comuni spessori di pannelli attualmente utilizzati.
Un altro scopo è quello di realizzare un dispositivo di giunzione predisposto per effettuare un’efficace azione di serraggio dei due componenti di mobile uno contro l’altro.
Questo problema è risolto e questi scopi sono conseguiti dal presente trovato mediante un dispositivo di giunzione realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi preferiti esempi di realizzazione, illustrati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista schematica in pianta di un primo esempio di dispositivo di giunzione realizzato secondo la presente invenzione, - la figura 2 è una vista schematica laterale del dispositivo di figura 1 , - la figura 3 è una vista in esploso del dispositivo di figura 2,
- le figure 4 e 5 sono viste in sezione longitudinale del dispositivo di figura 1 in due diverse posizioni operative,
- la figura 6 è una vista schematica di una fase di assemblaggio di due componenti di un mobile in cui è impiegato il dispositivo di figura 1 , - la figura 7 è una vista schematica in esploso di un secondo esempio di dispositivo di giunzione realizzato secondo la presente invenzione, - la figura 8 è una vista in sezione longitudinale del dispositivo di giunzione di figura 7.
Modo preferito di realizzazione dell’invenzione
Con iniziale riferimento alle figure da 1 a 6, con 1 è complessivamente indicato un primo esempio di dispositivo di giunzione realizzato in accordo con la presente invenzione.
Il dispositivo di giunzione 1 è predisposto per unire e serrare tra loro un primo e un secondo componente di un mobile, qui rispettivamente rappresentati in modo generico da un primo pannello 2 e da un secondo pannello 3, orientati in modo perpendicolare tra loro.
I pannelli sono preferibilmente realizzati in materiale a base legnosa e hanno uno spessore compreso tra 12 mm e 30 mm, secondo i più comuni standard costruttivi nel settore del mobile e dell’arredo in generale.
Resta inteso che il primo e secondo componente del mobile possono essere realizzati in materiale o forme diverse e possono essere posizionati per l’accoppiamento reciproco secondo una qualsiasi altra disposizione adatta.
Il dispositivo di giunzione 1 comprende un involucro 10 al cui interno sono accolti un tirante 20 e un elemento eccentrico 30.
L’involucro 10 è esteso lungo un asse longitudinale Y del dispositivo di giunzione 1 tra una prima estremità 11 , suscettibile di essere accolta in una prima sede 4 ricavata nel primo pannello 2 del mobile e una seconda estremità 12 suscettibile di essere accolta in una seconda sede 5 ricavata nel secondo pannello 3 del mobile.
L’involucro 10 è preferibilmente realizzato in materiale plastico, così da risultare elasticamente deformabile, e comprende una coppia di gusci 10a e 1 Ob, accoppiabili uno all’altro in modo tale da racchiudere al proprio interno il tirante 20 e l’elemento eccentrico 30.
I gusci 10a e 10b sono tra loro identici, così da minimizzare il costo di produzione, e comprendono due coppie di elementi di bloccaggio del tipo maschio e femmina 13, 14, anche a scatto, che consentono il loro reciproco accoppiam ento.
In corrispondenza della seconda estremità 12, l’involucro 10 presenta una sezione avente un primo diametro
In corrispondenza della prima estremità 11 , l’involucro 10 presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica a sezione circolare avente un primo diametro D1 , mentre in corrispondenza della seconda estremità 12 e di una regione mediana 15, l’involucro 10 presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica a sezione circolare avente un secondo diametro D2 maggiore del primo diametro D1 .
Tra la prima estremità 11 e la regione mediana 15 è prevista una flangia di riscontro 16, radialmente sporgente, la quale è predisposta per riscontrare il primo pannello 2 o il secondo pannello 3 quando la prima estremità 11 dell’involucro 10 è inserita nella prima sede 4 oppure, rispettivamente, quando la seconda estremità 12 dell’involucro 10 è inserita nella seconda sede 5.
Secondo un primo aspetto della presente invenzione, l’involucro 10 comprende una prima regione 17 radialmente espandibile per impegnare il primo pannello 2 in corrispondenza della prima sede 4, nonché una seconda regione 18, anch’essa radialmente espandibile, atta ad impegnare il secondo pannello 3 in corrispondenza della seconda sede 5.
Preferibilmente, la prima regione 17 è definita in corrispondenza della prima estremità 11 dell'involucro 10 e la seconda regione 18 è definita in corrispondenza della regione mediana 15 dell’involucro 10.
La prima regione 17 comprende una pluralità di alette 17a, disposte una accanto all’altra, separate da rispettive fessure assiali, così da formare un collare definente la prima estremità 11 dell’involucro 10.
Preferibilmente, le alette 17a sono articolate in oscillazione attorno ad una loro rispettiva estremità 17b rivolta da parte opposta alla prima estremità 11 . La seconda regione 18 comprende una pluralità di alette 18a, disposte da parte diametralmente opposta della regione mediana 15 dell’involucro 10, le quali sono articolate in oscillazione attorno ad una loro rispettiva estremità I 8b rivolta verso la prima estremità 11 .
Preferibilmente, le superfici esterne sia delle alette 17a che delle alette 18a presentano un profilo a dente di sega.
II tirante 20 è anch’esso esteso lungo l’asse longitudinale Y, tra una testa 21 e una estremità libera 22, ed è preferibilmente realizzato in materiale metallico.
Il tirante 20 è accolto all’interno dell’involucro 10 con facoltà di limitato scorrimento lungo l'asse longitudinale Y tra una posizione di rilascio, in cui il tirante 20 è più spostato verso la prima estremità 11 , e una posizione di bloccaggio in cui il tirante 20 è più spostato verso la seconda estremità 12. Il tirante 20 comprende un primo tratto 23 a sezione ingrossata suscettibile di impegno con la prima regione 17 per determinare l'espansione radiale dell’involucro 10 quando il tirante 20 è spostato nella posizione di bloccaggio. Inoltre, il tirante 20 comprende un secondo tratto 24 a sezione ingrossata suscettibile di impegno con la seconda regione 18 per determinare l’espansione radiale dell’ involucro 10 quando il tirante è spostato nella posizione di bloccaggio.
Preferibilmente, il primo tratto 23 è ricavato in corrispondenza dell’estremità libera 22, contrapposta alla testa 21 , mentre il secondo tratto 24 è definito su un porzione mediana 25 del tirante 20.
Il primo tratto 23 presenta una conformazione a profilo conico, progressivamente rastremata a partire dall’estremità libera 22 verso la testa 21 , e suscettibile di riscontrare le alette 17a.
Nella forma di realizzazione preferita qui descritta, il secondo tratto 24 presenta una conformazione cuneiforme, con una coppia di piani inclinati 24a, 24b, rastremati verso la testa 21 , suscettibili di riscontrare le alette 18a.
Grazie alla conformazione delle alette 17a, 18a e dei tratti a sezione ingrossata 23 e 24, quando il tirante 20 viene spostato assialmente nella posizione di bloccaggio, le aletta 17a e le alette 18a sono oscillate in direzioni angolari opposte.
L’elemento eccentrico 30 presenta una conformazione complessivamente cilindrica ed è accolto all’interno dell'involucro 10, in corrispondenza della sua seconda estremità 12, con facoltà di rotazione attorno ad un proprio asse principale X, perpendicolare all’asse longitudinale Y.
L’elemento eccentrico 30, preferibilmente realizzato in materiale metallico, è predisposto per agganciare la testa 21 del tirante 20 così da spostarlo assialmente verso la posizione di bloccaggio a seguito di una rotazione dell’elemento eccentrico 30 attorno all’asse principale X. Preferibilmente, l'elemento eccentrico 30 è formato da due gusci 30a, 30b accoppiati tra loro mediante uno o più innesti maschio-femmina, nel quale viene accolta in impegno la testa 21 del tirante 20.
L’elemento eccentrico 30 può presentare, in certe applicazioni, un diametro sensibilmente superiore alla sua dimensione assiale. In questi casi, è preferito che, in corrispondenza della seconda estremità 12 e della regione mediana 15, l’involucro 10 presenti una conformazione sostanzialmente cilindrica a sezione ellittica, con asse minore parallelo all’asse principale X dell’elemento eccentrico 30.
Questa variante di realizzazione, non rappresentata nelle figure accluse, risulta particolarmente adatta in applicazioni dove il dispositivo di giunzione deve essere montato su pannelli a spessore ridotto.
Per favorire la rotazione dell’elemento eccentrico 30 attorno all’asse principale X, su una base 31 dell’elemento eccentrico 30 è ricavata, in posizione allineata con l’asse principale X, una sede 32 per un attrezzo di manovra, quale ad esempio un cacciavite.
La base 31 , nella zona immediatamente circondante la sede 32 non è rivestita dall’involucro 10, così da consentire il suo accesso dall’esterno.
L’elemento eccentrico 30 comprende inoltre una superficie a camma 33, ricavata su un risalto curvo 34, suscettibile di riscontrare la testa 21. La superficie a camma presenta una distanza progressivamente decrescente dall’asse principale X, così che quando l’elemento eccentrico 30 è ruotato attorno all’asse principale X in un primo senso di rotazione, la testa 21 sia trascinata verso l’interno dell’elemento eccentrico 30, spostando assialmente il tirante 20 verso la posizione di bloccaggio.
La testa 21 presenta vantaggiosamente una conformazione a U con la concavità rivolta verso l'asse principale X. Inoltre, sulla testa 21 è ricavata una svasatura 21 a estesa nella direzione dell’asse principale X e rivolta verso la base 31 .
Grazie ad almeno una di queste caratteristiche sono evitate possibili interferenze con una punta dell’attrezzo di manovra utilizzato per ruotare l’elemento eccentrico 30 ed impegnato nella sede 32.
L’elemento eccentrico 30 comprende inoltre un elemento di riscontro 35, suscettibile di riscontrare la testa 21 da parte opposta alla superficie a camma 33, in modo tale da spostare assialmente il tirante 20 in allontanamento dalla posizione di bloccaggio quando l’elemento eccentrico 30 è ruotato attorno all’asse principale X nel senso opposto al primo senso di rotazione.
Nella forma di realizzazione qui descritta, l’elemento di riscontro 35 è formato da un cilindro esteso assialmente in posizione sfalsata rispetto all’asse principale X.
Il dispositivo di giunzione è utilizzato nell’assemblaggio dei due pannelli 2 e 3 nelle modalità seguenti.
Il dispositivo di giunzione 1 , con il tirante 20 spostato in posizione di rilascio (figura 4), è inserito assialmente nella seconda sede 5 con la seconda estremità 12 dell’involucro 10 rivolta verso il fondo della sede 5, fino ad attestarsi contro la flangia di riscontro 16.
La seconda sede 5 presenta un’apertura ricavata su un lato del secondo pannello 3 e si estende parallelamente alla superficie del pannello per una misura analoga alla dimensione assiale dell'involucro 10 dalla flangia di riscontro 16 alla seconda estremità 12.
La seconda sede 5 presenta una sezione sostanzialmente costante lungo il suo sviluppo longitudinale, analogo alla sezione della seconda estremità 12 e della regione mediana 15 dell’involucro 10. Inoltre, in corrispondenza della sede 32 dell’elemento eccentrico 30, la seconda sede 5 presenta un foro 6 aperto sulla superficie del secondo pannello 3 e atto a consentire l’inserimento di un attrezzo di manovra 7 per ruotare l’elemento eccentrico 30.
Vantaggiosamente, il foro 6 presenta un diametro relativamente ridotto, ad esempio di circa 5 mm.
Una volta inserito il dispositivo di giunzione 1 nella seconda sede 5, la prima estremità 11 viene inserita nella prima sede 4 del primo pannello 2 fino ad attestarsi contro la flangia di riscontro 16.
La prima sede 4 presenta un’apertura ricavata su una superfìcie principale del primo pannello 2 e si estende perpendicolarmente alla superficie del pannello 2 per una misura analoga alla dimensione assiale della prima estremità 11 dell’involucro 10.
La prima sede 4 presenta una sezione sostanzialmente costante lungo il suo sviluppo longitudinale, analogo alla sezione della prima estremità 11 .
Non appena il primo e il secondo pannello 2, 3 sono posti nella posizione relativa desiderata, l’elemento eccentrico 30 è ruotato attorno all’asse principale X, ad esempio mediante il cacciavite 7 inserito nella sede 32 attraverso il foro 6 nel primo senso di rotazione, in modo che il tirante 20 sia spostato lungo l’asse longitudinale Y nella posizione di bloccaggio.
A causa di questo spostamento il primo tratto 23 e il secondo tratto 24 causano l'oscillazione in apertura rispettivamente delle alette 17a e 18a, determinando una espansione in senso radiale dell’involucro 10 (figura 5). Le alette 17a e 18a, grazie al profilo dentato della loro superficie esterna si impegnano sulle pareti interne rispettivamente della prima sede 4 e della seconda sede 5.
Si noti che, vantaggiosamente, l'oscillazione delle alette 17a e 18a avviene in senso di rotazione opposto uno rispetto all’altro, in modo tale da sollecitare il primo e il secondo pannello 2 e 3 in reciproco avvicinamento, così da serrarli tra loro.
Nel caso in cui si desideri disaccoppiare il primo e il secondo pannello 2 e 3, è sufficiente ruotare l’elemento eccentrico 30 in senso opposto. A causa di tale rotazione l’elemento di riscontro 35 spinge il tirante 20 in allontanamento dalla posizione di bloccaggio riportandolo nella posizione di rilascio. Le alette 17a e 18a sono quindi libere di oscillare verso l’asse longitudinale Y, così da disimpegnare le pareti interne rispettivamente della prima e della seconda sede 4 e 5.
Con riferimento alle figure 7 e 8, con 100 è complessivamente indicato un secondo esempio di dispositivo di giunzione realizzato in accordo con la presente invenzione.
Componenti dei dispositivo di giunzione 100 analoghi a quelli descritti in dettaglio nel esempio di dispositivo di giunzione precedente, sono indicati con il medesimo riferimento numerico.
Il dispositivo di giunzione 100 differisce dal dispositivo di giunzione 1 per una diversa configurazione dell’involucro, mentre il tirante e l’elemento eccentrico sono sostanzialmente analoghi.
Il dispositivo di giunzione 100 comprende un involucro 110 includente un primo componente 111 e un secondo componente 112, i quali, in determinate condizioni operative, sono limitatamente traslabili uno rispetto all’altro lungo l’asse longitudinale Y per ottenere il serraggio del primo e del secondo componente di mobile 2 e 3.
Il primo componente 111 è associato alla prima regione radialmente espandibile 17 e comprende la prima estremità 11 dell’involucro 110 la quale è destinata ad essere accolta nella prima sede 4 del primo componente 2 del mobile.
Il primo componente 111 comprende una pluralità di alette 17a, in modo del tutto analogo all’involucro 10, nonché una estremità 113, assialmente contrapposta alla prima estremità 11 , non espandibile.
Il secondo componente 112 è associato alla seconda regione 18 e comprende la seconda estremità 12 e la zona mediana 15 dell’involucro 110.
Sul secondo componente 112, in corrispondenza di una estremità 114 longitudinalmente contrapposta alla seconda estremità 12, è ricavata una sede assiale 115, suscettibile di accogliere con facoltà di limitato scorrimento l'estremità 113 del primo componente 111. La sede assiale 115 è aperta verso l’estremità 114 ed è delimitata da parte contrapposta da uno spallamelo 116.
Il primo componente 111 è assialmente traslabile rispetto al secondo componente 112 tra una posizione di montaggio (illustrata in figura 8), in cui il primo componente 111 è assialmente distanziato dal secondo componente 112, e una posizione di serraggio in cui il primo componente 111 è avvicinato al secondo componente 112, ad una distanza assiale inferiore alla prima misura.
In particolare, nella posizione di montaggio, l’estremità 113 del primo componente 111 è accolta nella sede 115 ad una misura predefinita H, compresa ad esempio tra 1 ,5 e 2 mm, dallo spallamelo 116, mentre in posizione di serraggio l’estremità 113 del primo componente 111 è attestata contro lo spallamento 116.
L’involucro 110 comprende inoltre un elemento di trattenimento provvisorio 117 predisposto tra il primo componente 111 e il secondo componente 112 per consentire la traslazione lungo l’asse longitudinale Y del primo componente 111 rispetto al secondo componente 112 dalla posizione di montaggio verso la posizione di serraggio.
Secondo un aspetto preferito del trovato, l’elemento di trattenimento provvisorio 117 è predisposto in modo tale da consentire la traslazione solo quando il primo componente 111 è sollecitato verso il secondo componente 112 con una forza assiale minima predefinita.
Preferibilmente, tale forza assiale minima è superiore alla forza assiale esercitata dal tirante 20 per ottenere l'espansione radiale della prima regione 1 7
Nella versione preferita qui descritta ed illustrata, l’elemento di trattenimento provvisorio 117 comprende una o più alette frangibili 118, estese radialmente dal primo componente 111 in una posizione intermedia tra l’estremità 113 e la prima regione 17.
Le alette frangibili 118 presentano un diametro maggiore della sede 115 così che, nella posizione di montaggio, esse risultano attestate contro l’estremità 114 del secondo componente 112, impedendo l’inserimento ulteriore del primo componente 111 all’interno della sede 115. In particolare, la distanza assiale tra le alette 118 e l’estremità 113 è inferiore della distanza assiale tra l’estremità 114 e lo spallamento 116, così che in posizione di montaggio, l’estremità 113 risulti distanziata allo spallamelo 116 della misura H desiderata, come esplicitato in precedenza.
L’involucro 110 comprende inoltre un manicotto di chiusura 119, accoppiato mediante avvitamento o a scatto o qualsiasi altro tipo di accoppiamento, sul secondo componente 112, per trattenere le alette frangibili 118 contro l'estremità 114.
Nell’assemblaggio del primo e del secondo componente di mobile 2 e 3, il dispositivo di giunzione 100 opera secondo le modalità seguenti.
Il posizionamento del dispositivo di giunzione 100 avviene in modo del tutto analogo a quello del dispositivo di giunzione 1 descritto in precedenza.
In questa configurazione il tirante 20 è spostato in posizione di rilascio, con la prima e la seconda regione 17, 18 in configurazione non espansa, e con il primo componente 111 in posizione di montaggio, con le alette frangibili 118 attestate contro l’estremità 114 del secondo componente 112 e l’estremità 113 distanziata dallo spallamelo 116.
Quando il tirante 20 viene spostato verso la posizione di bloccaggio dall'azione dell’elemento eccentrico 30, la prima e la seconda regione 17 e 18 dell’involucro sono espanse radialmente dall'azione rispettivamente del primo e del secondo tratto 23, 24 del tirante 20.
In questa prima fase dello spostamento del tirante, la forza assiale esercitata dal tirante 20 sul primo componente 111 è inferiore alla forza assiale minima necessaria per rompere le alette frangibili 118, che rimangono pertanto attestate con l’estremità 114 del secondo componente mantenendo il primo componente in posizione di montaggio.
Quando l’espansione radiale, in particolare della prima regione 17 è sostanzialmente completata, con le alette 17a impegnate contro la parete interna della prima sede 4, l’ulteriore spostamento assiale del tirante 20 è ottenuto con una forza assiale maggiore che causa la rottura delle alette frangibili 118 e la traslazione assiale del primo componente 111 all’interno della sede 115 fino a quando l’estremità 113 si attesta contro lo spallamelo 116.
Grazie a questa operazione, il primo componente di mobile 2, ancorato dalla prima regione 17, è anch’esso traslato in avvicinamento al secondo componente di mobile 3, ancorato alla seconda regione 18, ottenendo un efficace serraggio dei medesimi.
Si noterà, vantaggiosamente, che la previsione nell’involucro 110 dei due componenti 111 e 112 limitatamente traslabili uno rispetto all'altro e dell’elemento di trattenimento provvisorio 117 che previene tale traslazione fino al superamento di una certa forza assiale minima, consente di ottenere un efficace serraggio tra componenti di mobili anche in dispositivi di giunzione tradizionali, in cui l’involucro è dotato un’unica regione radialmente espandibile, tipicamente definita all’estremità opposta all’elemento eccentrico. La presente invenzione risolve quindi il problema sopra lamentato con riferimento alla tecnica nota citata, offrendo nel contempo numerosi altri vantaggi, tra cui il fatto di consentire un utilizzo più rapido e sicuro, con meno possibilità di perdita di pezzi, con ottime prestazioni in termini di resistenza a trazione e con un netto miglioramento dell’estetica del mobile assemblato.
Claims (4)
- RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo di giunzione (100) tra componenti di un mobile, comprendente: - un involucro (110) esteso lungo un asse longitudinale (Y) tra una prima estremità (11 ) suscettibile di essere accolta in una prima sede (4) ricavata in un primo componente (2) di detto mobile e una seconda estremità (12) suscettibile di essere accolta in una seconda sede (5) ricavata in un secondo componente (3) di detto mobile, detto involucro comprendendo una prima regione (17) radialmente espandibile per impegnare detto primo componente in corrispondenza di detta prima sede, - un tirante (20) esteso lungo detto asse longitudinale (Y) e accolto all’interno di detto involucro con facoltà di scorrimento assiale da e verso una posizione di bloccaggio, detto tirante comprendendo un primo tratto (23) a sezione ingrossata suscettibile di impegno con detta prima regione ( 17) per determinare una espansione radiale di detto involucro quando detto tirante è spostato in detta posizione di bloccaggio, - un elemento eccentrico (30) , suscettibile di essere accolto in detta seconda sede (5) e predisposto per agganciare una testa (21 ) di detto tirante così da spostare assialmente detto tirante verso detta posizione di bloccaggio quando detto elemento eccentrico è ruotato attorno ad un proprio asse principale (X) , caratterizzato dal fatto che detto involucro comprende: - un primo componente (11 1 ) associato a detta prima estremità (11 ), - un secondo componente (112) associato a detta seconda estremità (12), detto primo componente essendo assialmente traslabile rispetto a detto secondo componente tra una posizione di montaggio, in cui detto primo componente (111 ) è assialmente distanziato da detto secondo componente (112), e una posizione di serraggio in cui detto primo componente è assialmente avvicinato a detto secondo componente, - un elemento di trattenimento provvisorio (117) predisposto tra detto primo componente e detto secondo componente per consentire la traslazione di detto primo componente da detta posizione di montaggio a detta posizione di serraggio quando detto primo componente è sollecitato verso detto secondo componente con una forza assiale minima predefinita.
- 2. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 1 , in cui detta forza assiale minima è superiore alla forza assiale esercitata da detto tirante (20) per ottenere un’espansione radiale di detta prima regione (17).
- 3. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo componente (111) è accolto con facoltà di limitato scorrimento assiale in una sede (115) ricavata in detto secondo componente.
- 4. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto elemento di trattenimento provvisorio (117) comprende almeno un’aletta frangibile (118) estesa radialmente da detto primo componente e attestata contro detto secondo componente in detta posizione di montaggio.
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