ITUA20168481A1 - Apparecchiatura per rimuovere biomasse dalla sabbia. - Google Patents

Apparecchiatura per rimuovere biomasse dalla sabbia.

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Italy
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ITUA2016A008481A
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Inventor
Luca Gennaro
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Acanthus Soc Cooperativa A R L
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Description

Apparecchiatura per rimuovere biomasse dalla sabbia.
La presente invenzione riguarda una apparecchiatura per rimuovere biomasse dalla sabbia.
Più dettagliatamente l’invenzione concerne una apparecchiatura del tipo detto, studiato e realizzato in particolare per pulire la sabbia dalla Posidonia oceanica, comunemente chiamata alga, ma che può essere usato per qualsiasi tipo di biomassa vegetale arenata sulla sabbia, per cui sia necessaria la rimozione dalla sabbia stessa.
Nel seguito la descrizione sarà rivolta alla rimozione della Posidonia oceanica, ma è ben evidente come la stessa non debba essere considerata limitata a questo impiego specifico.
Com’è ben noto attualmente numerose zone costiere vengono contaminate dallo spiaggiamento di masse di Posidonia oceanica.
La Posidonia oceanica è una pianta superiore endemica del Mediterraneo.
Il fenomeno dello spiaggiamento di parti di questa pianta, prevalentemente di foglie, giunte alla fine del loro ciclo di vita, avviene normalmente durante il periodo compreso tra l’inizio dell’autunno e la fine dell’inverno ed è favorito dall’azione combinata delle correnti marine e del vento.
Generalmente la Posidonia oceanica spiaggiata, negli strati inferiori, si trova frammista a notevoli quantità di sabbia di varia granulometria, a ciottoli ed a conchiglie.
Qualora tali residui organici non venissero opportunamente rimossi dalla battigia prima dell’arrivo della stagione estiva, questi si accumulerebbero in dune di colore nerastro, dette “banquettes”, che possono raggiungere altezze oltre il metro d’altezza.
La presenza delle banquettes è da sempre considerata un problema per le Amministrazioni Comunali e per i gestori di stabilimenti balneari, in quanto impedisce la fruibilità degli arenili durante la stagione estiva.
Per questo motivo, ogni anno i Comuni costieri maggiormente interessati dai flussi turistici provvedono alla rimozione dei cumuli di alghe.
Attualmente, i sistemi di raccolta e rimozione di Posidonia oceanica comprendono mezzi pesanti, come pale meccaniche o escavatori che rimuovono non solo la Posidonia oceanica ma anche ingenti quantità di sabbia, causando un notevole danno al delicato ambiente costiero.
Inoltre, detti sistemi di raccolta noti svolgono solo l’operazione di pulizia degli arenili dai rifiuti di varia natura e non risultano adatti all’asportazione di grandi quantitativi di Posidonia oceanica depositati sulla battigia.
Un ulteriore svantaggio dei sistemi di raccolta noti è rappresentato dal fatto che questi rimuovono anche sabbia, conchiglie, ciottoli e altri elementi caratteristici del litorale che devono essere invece preservati.
Alla luce di quanto sopra, è, pertanto, scopo della presente invenzione quello di realizzare una apparecchiatura per la rimozione della Posidonia oceanica o di alghe in genere, adatta alle caratteristiche strutturali dei diversi arenili.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di salvaguardare l’ambiente e preservare il delicato equilibrio costiero, durante la rimozione della Posidonia oceanica.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura per il trattamento, come l’imballaggio, della Posidonia oceanica o delle alghe raccolte, finalizzato al successivo trasporto verso i luoghi di destinazione e ad un eventuale riutilizzo.
Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione una apparecchiatura per la rimozione di sabbia e altro materiale da biomasse, come alghe, Posidonia oceanica e simili, comprendente una stazione di raccolta, comprendente un organo di raccolta di dette biomasse, una vasca di contenimento di dette biomasse raccolte da detto organo di raccolta ed un organo di espulsione di dette biomasse contenute in detta vasca di contenimento e una stazione di trattamento di dette biomasse, per separarle da materiale da restituire agli arenili quale sabbia, ciottoli o conchiglie, comprendente una zona di carico di dette biomasse provenienti da detta vasca di contenimento, un modulo di trattamento di dette biomasse caricate in detto modulo di carico per la pulizia, il lavaggio e l’asciugatura di dette biomasse, ed un dispositivo di espulsione di dette biomasse trattate, detto modulo di trattamento comprende una unità di lavaggio di dette biomasse per l’eliminazione di detto materiale da restituire agli arenili, disposta parzialmente immersa nell’acqua contenuta in detta vasca principale, detta unità di lavaggio comprendendo un cestello di lavaggio avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, almeno parzialmente immerso nell’acqua contenuta in detta stazione ed avente la superficie esterna forata per l’uscita di sabbia, un tamburo rotante, disposto all’interno di detto cestello di lavaggio, rotante lungo il proprio asse per agitare dette biomasse e separarle da detta sabbia e una coclea interna, disposta all’interno di detto tamburo rotante, detta coclea interna convogliando all’interno di detto tamburo rotante dette biomasse da pulire ulteriormente.
Ulteriormente secondo l’invenzione, detta stazione di trattamento comprende una vasca principale, riempibile con acqua di mare mediante mezzi di pompaggio, per raccogliere detto materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di dette biomasse, e una coclea principale, disposta sul fondo di detta vasca principale, per convogliare detto materiale da restituire agli arenili sul fondo di detta vasca di trattamento, verso un condotto di uscita.
Preferibilmente secondo l’invenzione, detta zona di carico presenta una tramoggia di carico, per caricare dette biomasse provenienti da detta stazione di raccolta, una prima griglia, disposta in corrispondenza di detta tramoggia di carico, per ricevere dette biomasse scaricate da detta stazione di raccolta, una pluralità di agitatori, disposti in corrispondenza di detta prima griglia, per spandere dette biomasse caricate sulla superficie di detta acqua di mare di detta vasca principale di detta stazione di trattamento e per spingere detto materiale da restituire agli arenili verso detta coclea principale e una pluralità di ugelli diffusori, disposti inferiormente rispetto a detta prima griglia, in grado di generare bolle di aria per mantenere a galla le biomasse con densità inferiore a quella dell’acqua di mare.
Ancora secondo l’invenzione, detto modulo di trattamento comprende ulteriormente una unità di centrifugazione a sua volta comprendente un cestello di centrifugazione, disposto su un livello superiore rispetto a detto cestello di lavaggio avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, ed avente la superficie esterna forata per l’uscita così da eliminare l’acqua residua assorbita da dette biomasse in detto cestello di lavaggio, un convogliatore atto a raccogliere dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio e trasportarle in detto cestello di centrifugazione , e una coclea esterna atta a convogliare detta biomassa lavata e centrifugata verso la zona di uscita di detta apparecchiatura per l’espulsione.
Ulteriormente secondo l’invenzione, detta coclea interna ruota in modo indipendente da detto tamburo rotante ed è provvista, sulla sua superficie esterna, di una pluralità di palette calettate proiettate verso detto cestello di lavaggio configurate in modo da separare detta sabbia di varia granulometria, ancora aderente a dette biomasse.
Preferibilmente secondo l’invenzione, detto tamburo rotante presenta una pluralità di sportelli perimetrali per il caricamento ed il trasporto di dette biomasse al suo interno.
Ancora secondo l’invenzione, in prossimità di detto cestello di centrifugazione è disposta una pluralità di ugelli per l’emissione di getti d’acqua di mare e detto convogliatore comprende una pluralità di cestelli forati per la raccolta di dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio in modo da trasportarle verso detto cestello di centrifugazione.
Ulteriormente secondo l’invenzione, detta apparecchiatura comprende un cestello fisso posto in corrispondenza di detta zona di uscita di detta apparecchiatura ed un terzo nastro trasportatore, con angolatura di lavoro variabile, disposto in modo da prelevare dette biomasse da detto cestello fisso e scaricarle da detta apparecchiatura.
Preferibilmente secondo l’invenzione, detta apparecchiatura comprende un organo di presa a mare, comprendente un galleggiante comunicante con una condotta di mandata, una elettropompa sostenuta da detto galleggiante e disposta in testa a detta condotta di mandata, detta elettropompa essendo collegata a detta apparecchiatura tramite una condotta flessibile.
Infine secondo l’invenzione, detta stazione di raccolta è una macchina di raccolta mobile e detta stazione di trattamento è una macchina di trattamento fissa posta in prossimità della battigia.
La presente invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, secondo le sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 mostra una vista laterale dell’apparecchiatura per ripulire la sabbia da biomasse oggetto dell’invenzione;
la figura 2 mostra una vista laterale di una prima macchina dell’apparecchiatura di figura 1, che non è parte dell’invenzione;
la figura 3 mostra un particolare della prima macchina della figura 2, che non è parte dell’invenzione;
la figura 4 mostra una sezione longitudinale di una seconda macchina dell’apparecchiatura per ripulire la sabbia da biomasse oggetto dell’invenzione;
la figura 5 mostra una sezione trasversale frontale di un particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione;
la figura 6 mostra una sezione trasversale frontale di un ulteriore particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione;
la figura 7 mostra una sezione trasversale frontale di un ulteriore particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione;
la figura 8 mostra una sezione trasversale frontale di un ulteriore particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione; e la figura 9 mostra un diagramma a blocchi del funzionamento dell’apparecchiatura e del processo oggetto dell’invenzione.
Nelle varie figure le parti simili verranno indicate con gli stessi riferimenti numerici.
Facendo riferimento alle figure allegate, l’apparecchiatura A comprende una macchina di raccolta M1, che non è oggetto della presente invenzione, ed una macchina di trattamento M2, che è oggetto della presente invenzione.
Detta macchina di raccolta M1è mobile su cingoli gommati C con più ruote di appoggio e viene comandata da un operatore in una cabina di guida G realizzata con struttura portante in vetroresina, superfici trasparenti in policarbonato e rinforzi d’acciaio o lega di alluminio per proteggere l’operatore in caso di ribaltamento del mezzo.
Il posto di guida è dotato di almeno un sedile ed una consolle comprendente gli strumenti e/o comandi necessari per l’azionamento di detta macchina di raccolta M1, di specchietti retrovisori e di dispositivi di segnalazione ottica e acustica in caso di marcia indietro.
Detta macchina di raccolta M1viene alimentata da un motore ecodiesel, per l’azionamento di un gruppo pompa che alimenta tutti i motori oleodinamici.
Detto motore ecodiesel aziona anche un alternatore per ricaricare una batteria di tipo sigillato, senza manutenzione, necessaria per l’avviamento del motore e per l’azionamento di tutti i dispositivi elettrici.
Detta macchina di raccolta M1comprende inoltre elettrovalvole di tipo proporzionale.
Detti motore ecodiesel, pompa ed elettrovalvole sono contenuti in uno scomparto S insonorizzato per limitare l’inquinamento acustico.
Detta macchina di raccolta M1comprende anche un sistema di comando a distanza per gestire le operazioni della macchina in assenza di operatore a bordo qualora richiesto per motivi di sicurezza.
Detta macchina di raccolta M1comprende un organo di raccolta 1 dei residui di Posidonia oceanica accoppiato ad una vasca di contenimento 21 a tramoggia.
In particolare, detto organo di raccolta 1 comprende un dispositivo di presa 13 comunicante con un condotto di trasporto 14.
Detto dispositivo di presa 13 comprende un primo 11 ed un secondo 12 tamburo controrotanti l’uno rispetto all’altro.
Ciascun tamburo presenta sulla superficie un pettine, in particolare, detto primo tamburo 11 presenta un primo pettine 111 e detto secondo tamburo presenta un secondo pettine 112.
Detti primo 111 e secondo 112 pettine sono realizzati in materiale di tipo elastomerico, al fine di evitare eventuali danneggiamenti di rocce sottostanti affioranti durante la raccolta della Posidonia oceanica.
Detto organo di raccolta 1 comprende un carter che protegge detti primo 11 e secondo 12 tamburo.
Detto carter presenta una porzione apribile 13a in modo da consentire a detti primo 11 e secondo 12 tamburo di raccogliere frontalmente anche cumuli molto alti di alghe.
Detto condotto di trasporto 14 comprende un primo nastro trasportatore 141, provvisto di rilievi, rotante attorno ad una prima puleggia 142 ed una seconda puleggia 143.
Detto primo nastro trasportatore 141 è realizzato in gomma, è provvisto di fori per consentire un parziale rilascio della sabbia ed è completamente chiuso dentro un carter.
Detto condotto di trasporto 14 presenta una prima estremità 14a posta in prossimità di detti primo 11 e secondo 12 tamburo per il prelievo di detta Posidonia oceanica raccolta da detti primo 11 e secondo 12 tamburo, ed una seconda estremità 14b posta in corrispondenza di detta vasca di contenimento 21 a tramoggia per il rilascio di detta Posidonia oceanica.
Detto dispositivo di presa 13 è rotante attorno a detta prima estremità 14a di detto condotto di trasporto 14 .
Detto organo di raccolta 1 comprende un sensore 15, ad esempio di tipo radar, che rileva la distanza di detto dispositivo di presa 13 dal sottostante strato compatto di sabbia e/o rocce, al fine di evitare l’impatto tra detto dispositivo di presa 13 ed il suolo.
Detta vasca di contenimento 21 a tramoggia contiene la Posidonia oceanica raccolta e, se presenti, ciottoli e/o sabbia e comprende sul fondo un secondo nastro trasportatore 22.
La forma a tramoggia di detta vasca di contenimento 21 permette che i residui raccolti si depositino sul fondo e quindi su detto secondo nastro trasportatore 22.
Detto secondo nastro trasportatore 22 è mobile da una posizione di riposo, in cui riceve il materiale raccolto, ad una posizione di lavoro, in cui rilascia detto materiale raccolto, passando da detta posizione di riposo a detta posizione di lavoro mediante attuatori manuali o oleodinamici.
Detta vasca di contenimento 21 a tramoggia è realizzata in vetroresina con rinforzi d’acciaio e/o lega di alluminio in corrispondenza dei punti maggiormente sollecitati.
Detta macchina di trattamento M2, oggetto della presente invenzione, è fissa ed è posta in genere in prossimità della battigia ed un organo di presa a mare, che sarà descritto in dettaglio in seguito, in grado di convogliare l’acqua di mare all’interno di detta macchina di trattamento M2, attraverso un condotto indicato con la lettera H.
Detta acqua di mare viene mantenuta a livello costante all’interno di detta macchina di trattamento M2, mediante uno stramazzo con griglia di filtraggio.
Detta macchina di trattamento M2è realizzata con i materiali precedentemente descritti per la macchina di raccolta M1, che non è oggetto della presente invenzione, ed è azionata anch’essa da un motore ecodiesel, elettrovalvole e sistema di radiocomando.
Questa inoltre comprende un compressore per aria compressa completo di serbatoi e di elementi necessari alla distribuzione e regolazione dell’aria, cestelli e coclee d’acciaio inossidabile e componentistica di tipo stagno.
In particolare, detta macchina di trattamento M2comprende una vasca principale 23 per raccogliere tutto il materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di detta Posidonia oceanica.
La porzione iniziale di detta vasca principale 23 è la zona di carico B del materiale raccolto da detta macchina di raccolta M1, che non è oggetto della presente invenzione.
Detta macchina di trattamento M2comprende inoltre un modulo di lavaggio e di asciugatura L per il trattamento della Posidonia oceanica, parzialmente immerso all’interno di detta vasca principale 23.
Detta macchina di trattamento M2comprende sul fondo di detta vasca principale 23 una coclea principale 27 che convoglia i materiali pesanti decantati sul fondo di densità superiore a quella dell’acqua di mare tra i quali ciottoli, conchiglie e sabbia, verso un condotto di uscita O per il rilascio di detti materiali pesanti nel mare o sulla battigia.
In particolare, in detta zona di carico B è presente una tramoggia di carico 23a posta nella parte anteriore di detta macchina di trattamento M2all’interno di detta vasca principale 23 per ricevere il materiale raccolto da detta macchina di raccolta M1mediante detto secondo nastro trasportatore 22, che non sono parte dell’invenzione.
Detta tramoggia di carico 23a comprende una prima griglia 24 atta ad impedire ai rifiuti di affondare a causa del moto di caduta, una pluralità di agitatori 25a, 25b, …, 25d, come catene con raschiatoi, i.e. pulegge dentate che trascinano una pluralità di pale collegate a due catene, che spargono i residui di Posidonia oceanica sulla superficie dell’acqua di mare già immessa e circolante nella macchina da detto organo di presa a mare.
Detta macchina di trattamento M2comprende una pluralità di ugelli diffusori 26a, 26b, 26c, …, 26n, posti in prossimità di detta griglia 24, atti a generare micro bolle di aria per far mantenere a galla i materiali con densità inferiore a quella dell’acqua di mare.
Sia la quantità sia la pressione dell’aria emessa da detta pluralità di ugelli diffusori 26a, 26b, 26c, sia la velocità di detta pluralità di agitatori 25a, 25b, …, 25d e detta coclea principale 27 possono essere regolati con continuità attraverso sistemi di controllo automatici in funzione delle caratteristiche dei residui in ingresso.
Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un tamburo rotante 28 provvisto di una coclea interna 29 rotante in modo indipendente da detto tamburo rotante 28.
Detto tamburo rotante 28 presenta una pluralità di sportelli periferici 28a, 28b, 28c, 28d, per il caricamento ed il trasporto di Posidonia oceanica al suo interno.
Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un cestello di lavaggio 30, contenente detti tamburo rotante 28 e detta coclea interna 29, nel quale viene caricata la Posidonia oceanica da parte di detta coclea interna 29.
Detta coclea interna 29 è provvista, sulla sua superficie esterna, di una pluralità di palette calettate 29a, 29b, 29c, …, 29n che sono proiettate verso detto cestello forato 30, per separare la sabbia di granulometria fine, ancora attaccata alla Posidonia oceanica.
La velocità di rotazione di detti un tamburo rotante 28 e coclea interna 29 e la velocità di apertura di detta pluralità di sportelli periferici 28a, 28b, 28c, 28d, possono essere regolate con continuità attraverso sistemi di controllo automatici in funzione delle caratteristiche dei residui in ingresso.
Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un cestello di centrifugazione 31 posto su un livello superiore rispetto a detto cestello di lavaggio 30, per l’eliminazione dell’acqua residua proveniente dal ciclo di lavaggio e della riduzione del tasso finale d’umidità della Posidonia oceanica.
Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un convogliatore 32, comprendente a sua volta una pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n.
Detta pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n raccoglie la Posidonia oceanica dal fondo di detto cestello di lavaggio 30 e la trasporta superiormente nella zona di carico di detto cestello di centrifugazione 31.
In prossimità di detto cestello di centrifugazione 31 è disposta una pluralità di ugelli 33, 34, 35 per l’emissione di getti d’acqua di mare che defluiscono verso il basso attraverso detta pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n per facilitarne la pulizia e lo svuotamento.
Detta macchina di trattamento M2comprende una coclea esterna 36 che convoglia la Posidonia oceanica lavata e con ridotto tasso di umidità verso la zona di uscita dell’apparecchiatura A in cui è presente un cestello di fondo fisso 37.
Detto cestello di fondo fisso 37 comunica con un terzo nastro trasportatore 38 con angolatura di lavoro variabile per consentire lo scarico della Posidonia oceanica dall’apparecchiatura A.
Detto organo di presa a mare 40 è necessario per l’approvvigionamento dell’acqua di mare che deve essere disponibile nelle immediate vicinanze di detta apparecchiatura A.
Detto organo di presa a mare 40 comprende un galleggiante, realizzato in vetroresina con rinforzi in alluminio o sue leghe, in corrispondenza dei punti maggiormente sollecitati o soggetti a usura, comprende inoltre una condotta di mandata flessibile sostenuta da galleggianti in polietilene e può essere azionato da una componentistica elettrica oppure azionato mediante una elettronica di comando e di controllo interna a detto galleggiante.
In particolare, detto galleggiante sostiene un’elettropompa di tipo a girante aperta per liquidi sporchi capace di elaborare acqua anche con presenza di eventuali modeste quantità di altri materiali in sospensione, come alghe, sabbia, e simili.
Detta elettropompa viene installata in testa alla condotta di mandata e viene alimentata mediante una tensione di circa 24 V.
Detta elettropompa viene collegata a detta macchina M2tramite una condotta flessibile sostenuta sull’acqua da dei galleggianti disposti per tutta la lunghezza di detta condotta che alloggia i cavi elettrici e di segnale per l’alimentazione e il controllo delle apparecchiature a bordo del galleggiante.
La parte centrale inferiore di detto galleggiante è protetta da una griglia con maglia, atta ad impedire l’ingresso di corpi estranei grossolani in prossimità della bocca d’aspirazione della pompa.
Detto organo di presa a mare 40 può comprendere anche un controllore della posizione di tipo inerziale o GPS, in modo che la posizione di lavoro, una volta raggiunta, sia mantenuta automaticamente senza l’intervento esterno di detto operatore.
Il funzionamento dell’apparecchiatura A sopra descritta si svolge nel modo seguente secondo predeterminate fasi, mostrate nella figura 9.
In una prima fase A di raccolta meccanizzata di Posidonia oceanica, un operatore in cabina G di detta macchina M1comanda detto organo di raccolta 1 in modo che detti primo 11 e secondo 12 tamburo contattino un cumulo di Posidonia oceanica da rimuovere, ruotando in verso opposto l’uno rispetto all’altro.
Detto primo 111 e secondo 112 pettine rispettivamente di detti primo 11 e secondo 12 tamburo, prelevano la Posidonia oceanica insieme ad altro materiale quale sabbia, conchiglie, ciottoli e simili.
Detto materiale viene convogliato attraverso detto primo nastro trasportatore 141 all’interno di detta vasca di contenimento 21 a tramoggia.
Detto materiale si deposita su detto secondo nastro trasportatore 22 che, passando dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, scarica detto materiale in detta zona di carico B di detta macchina M2, ed in particolare in detta tramoggia di carico 23a.
In una seconda fase B di setacciatura della Posidonia oceanica, è necessario separare la Posidonia oceanica da altri materiali quali sabbia, conchiglie, ciottoli e simili.
Detta griglia 24 impedisce che la Posidonia oceanica affondi a causa del moto di caduta.
Detta pluralità di agitatori 25a, 25b, 25c, 25d sparge i residui di Posidonia oceanica sulla superficie dell’acqua di mare immessa in detta macchina M2.
Nel frattempo, detta pluralità di ugelli diffusori 26a, 26b, 26c, …, 26c emette micro bolle di aria per mantenere a galla i materiali con densità inferiore a quella dell’acqua di mare, tipicamente i residui di Posidonia oceanici, frammenti di legno, egagropili e simili.
In questo modo, si ottiene una prima separazione per decantazione verso il fondo di detta macchina M2di tutti i materiali di densità superiore a quella dell’acqua di mare tra i quali ciottoli, conchiglie e sabbia.
Questi materiali sono convogliati verso la parte posteriore di detta macchina M2tramite detta coclea principale 27.
Tramite detta pluralità di agitatori 25a, 25b, 25c, 25d, i residui di Posidonia separati, totalmente o parzialmente, dalla sabbia sono trasportati in sospensione sull’acqua, verso la parte posteriore di detta macchina M2per il successivo trattamento.
In funzione della granulometria della sabbia del litorale, il processo di decantazione non è sufficiente per la separazione di tutta la sabbia presente nei residui di Posidonia.
Infatti, la sabbia di granulometria particolarmente sottile, rimane ancora in parte adesa alle foglie di Posidonia oceanica e quindi dovrà essere eliminata con una più energica operazione di lavaggio meccanizzato.
Qualora, invece, nel caso di granulometria particolarmente elevata i residui di Posidonia oceanica siano già totalmente privi di sabbia, la fase di lavaggio può essere omessa e i residui possono attraversare rapidamente detta macchina M2per procedere al trattamento successivo.
In una terza fase C opzionale di lavaggio della Posidonia oceanica, i residui di Posidonia oceanica da trattare tramite lavaggio meccanizzato sono caricati da detto tamburo rotante 28, mediante detta coclea interna 29 all’interno di detto cestello di lavaggio 30.
In una quarta fase D opzionale di separazione della sabbia di granulometria fine dalla Posidonia oceanica, i residui di Posidonia oceanica con presenza di sabbia ancora adesa alle foglie subiscono un energico lavaggio meccanizzato.
In particolare, detti residui di Posidonia oceanica sono trasportati assialmente da detta coclea interna 29 a detto cestello di lavaggio 30 e contemporaneamente, tramite l’azione di detta pluralità di palette calettate 29a, 29b, 29c, …, 29n, vengono proiettate verso detto cestello di lavaggio 29.
Detto cestello di lavaggio 30, a sua volta, ruotando in verso alternato, fa ricadere sull’asse longitudinale di detta macchina M2i residui che quindi subiscono un continuo ed energico rimescolamento che favorisce la separazione della sabbia ancora presente che cade verso il fondo di detta macchina M2attraverso detto cestello di lavaggio 30 forato.
La velocità di spostamento dei residui verso la parte anteriore di detta macchina M2è determinata dalla differenza di velocità di rotazione tra detta coclea interna 29 al cestello di lavaggio 30 e la velocità di detto cestello di lavaggio 30 stesso.
La sabbia proveniente da questa fase di trattamento è trasportata nel fondo di detta macchina M2da detta coclea principale verso la parte posteriore di detta macchina M2.
I residui lavati procedono quindi verso la parte anteriore di detta macchina M2, dove saranno raccolti per subire la successiva fase di trattamento.
Se, come detto in precedenza, questa fase di lavaggio non dovesse essere necessaria, i residui possono raggiungere rapidamente la parte anteriore di detta macchina M2tramite la sola azione di detta coclea interna 29 che sarà azionata a cestello fermo.
L’azione di lavaggio meccanizzato, insieme a un congruo ricambio dell’acqua di mare presente all’interno di detta macchina M2, consente anche una riduzione del contenuto salino dei residui di Posidonia oceanica.
I residui di Posidonia oceanica ormai privi di tutte le tracce di materiali estranei, sono convogliati, all’interno di detto cestello di lavaggio 30, verso la parte anteriore di detta macchina M2per essere raccolti e trasportati al livello superiore per subire la successiva fase di eliminazione dell’acqua in eccesso e riduzione del tasso di umidità.
In una quinta fase E di riduzione dell’umidità, il caricamento avviene tramite detto convogliatore 32 che raccoglie i residui dal fondo di detto cestello di lavaggio 30 e li trasporta superiormente nella zona di carico di detto cestello di centrifugazione 31.
Poiché l’azione centrifuga sfavorisce lo svuotamento di detta pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n, si utilizza l’azione meccanica di forti getti d’acqua di mare provenienti da detta pluralità di ugelli 33, 34, 35.
L’acqua può facilmente defluire verso il basso, attraverso detta pluralità di contenitori forati 32a, 32b, 32c, …, 32n e detta tramoggia di carico 23a anch’essa forata.
In questa fase i residui procedono assialmente verso la parte posteriore di detta macchina M2, tramite l’azione di detta coclea interna 29 che ruota in verso contrario rispetto al verso di rotazione di detto cestello di centrifugazione 31.
I residui, proiettati con forza verso l’esterno, perdono progressivamente l’acqua in eccesso e si riduce, pertanto, il tasso di umidità.
L’azione centrifuga può essere regolata in funzione della velocità di rotazione di detto cestello di centrifugazione 31.
Essendo detto cestello di centrifugazione 31 posto in posizione più elevata del livello dell’acqua di lavaggio, l’acqua in eccesso cade agevolmente verso la parte inferiore di detta macchina M2.
In una sesta fase F di espulsione di Posidonia e restituzione di materiale scartato, i residui di Posidonia oceanica, lavati e con ridotto tasso di umidità provenienti dalla fase precedente, sono raccolti verso la parte posteriore di detta macchina M2da detta coclea interna 29.
I residui di Posidonia oceanica possono essere quindi trasportati fuori da detta macchina M2con detto terzo nastro trasportatore 38.
Per motivi di ingombro durante il traporto, detto terzo nastro trasportatore 38 può essere posto verticalmente.
Il materiale depositato sul fondo della macchina M2viene invece restituito al litorale o, a richiesta, direttamente al mare mediante detto condotto di uscita O, in alternativa, può essere convogliato su detta macchina di raccolta M1.
Detta la macchina di raccolta M1può essere dotata di un sistema GPS che registra il percorso di detta macchina di raccolta M1durante la fase di raccolta, in modo che la restituzione del materiale come sabbia, ciottoli e conchiglie, possa avvenire nelle medesime posizioni da dove è stato raccolto.
Per quanto riguarda il funzionamento di detto organo di presa a mare 40, questo consente il posizionamento della presa a mare nel punto di aspirazione prescelto senza l’ausilio di battelli o altri sistemi, in quanto la presa a mare è autonoma, essendo dotata di un sistema che ne consente la propulsione e la variazione di assetto.
La variazione di assetto è ottenuta tramite l’ingresso o uscita d’acqua di mare all’interno di detto galleggiante che può quindi immergersi in fase di aspirazione ed emergere nella fase di spostamento e posizionamento.
Per l’immersione di detto galleggiante, un’elettrovalvola sul fondo fa entrare l’acqua mentre l’aria all’interno di detto galleggiante esce dall’elettrovalvola posta sulla sommità; per l’emersione, la stessa elettrovalvola sul fondo fa uscire l’acqua che è sospinta dall’aria compressa proveniente da un serbatoio posto all’interno dello stesso galleggiante e regolata da un’altra elettrovalvola.
La propulsione per lo spostamento e posizionamento della presa a mare nel punto prescelto avviene tramite motori a idrogetto; tali motori, prelevando l’acqua da prese opportunamente collocate per essere libere da materiali estranei, spostano e posizionano la presa a mare nella posizione prestabilita.
Come è evidente dalla descrizione sopra riportata, detta apparecchiatura A per la rimozione di biomasse consente di rimuovere biomasse dal litorale rispettando l’equilibrio naturale dello stesso e senza asportare elementi importanti quali la sabbia, ciottoli e conchiglie.
La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo le sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
Barzanò & Zanardo Roma S.p.A.

Claims (7)

  1. Apparecchiatura per rimuovere biomasse dalla sabbia. * La presente invenzione riguarda una apparecchiatura per rimuovere biomasse dalla sabbia. Più dettagliatamente l’invenzione concerne una apparecchiatura del tipo detto, studiato e realizzato in particolare per pulire la sabbia dalla Posidonia oceanica, comunemente chiamata alga, ma che può essere usato per qualsiasi tipo di biomassa vegetale arenata sulla sabbia, per cui sia necessaria la rimozione dalla sabbia stessa. Nel seguito la descrizione sarà rivolta alla rimozione della Posidonia oceanica, ma è ben evidente come la stessa non debba essere considerata limitata a questo impiego specifico. Com’è ben noto attualmente numerose zone costiere vengono contaminate dallo spiaggiamento di masse di Posidonia oceanica. La Posidonia oceanica è una pianta superiore endemica del Mediterraneo. Il fenomeno dello spiaggiamento di parti di questa pianta, prevalentemente di foglie, giunte alla fine del loro ciclo di vita, avviene normalmente durante il periodo compreso tra l’inizio dell’autunno e la fine dell’inverno ed è favorito dall’azione combinata delle correnti marine e del vento. Generalmente la Posidonia oceanica spiaggiata, negli strati inferiori, si trova frammista a notevoli quantità di sabbia di varia granulometria, a ciottoli ed a conchiglie. Qualora tali residui organici non venissero opportunamente rimossi dalla battigia prima dell’arrivo della stagione estiva, questi si accumulerebbero in dune di colore nerastro, dette “banquettes”, che possono raggiungere altezze oltre il metro d’altezza. La presenza delle banquettes è da sempre considerata un problema per le Amministrazioni Comunali e per i gestori di stabilimenti balneari, in quanto impedisce la fruibilità degli arenili durante la stagione estiva. Per questo motivo, ogni anno i Comuni costieri maggiormente interessati dai flussi turistici provvedono alla rimozione dei cumuli di alghe. Attualmente, i sistemi di raccolta e rimozione di Posidonia oceanica comprendono mezzi pesanti, come pale meccaniche o escavatori che rimuovono non solo la Posidonia oceanica ma anche ingenti quantità di sabbiaalghe, causando un notevole danno al delicato ambiente costiero. Inoltre, detti sistemi di raccolta noti svolgono solo l’operazione di pulizia degli arenili dai rifiuti di varia natura e non risultano adatti all’asportazione di grandi quantitativi di Posidonia oceanica depositati sulla battigia. Un ulteriore svantaggio dei sistemi di raccolta noti è rappresentato dal fatto che questi rimuovono anche sabbia, conchiglie, ciottoli e altri elementi caratteristici del litorale che devono essere invece preservati. Alla luce di quanto sopra, è, pertanto, scopo della presente invenzione quello di realizzare una apparecchiatura per la rimozione della Posidonia oceanica o di alghe in genere, adatta alle caratteristiche strutturali dei diversi arenili. Un altro scopo dell’invenzione è quello di salvaguardare l’ambiente e preservare il delicato equilibrio costiero, durante la rimozione della Posidonia oceanica. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura per il trattamento, come l’imballaggio, della Posidonia oceanica o delle alghe raccolte, finalizzato al successivo trasporto verso i luoghi di destinazione e ad un eventuale riutilizzo. Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione una apparecchiatura per la rimozione di sabbia e altro materiale da biomasse, come alghe, Posidonia oceanica e simili, comprendente una stazione di raccolta, comprendente un organo di raccolta di dette biomasse, una vasca di contenimento di dette biomasse raccolte da detto organo di raccolta ed un organo di espulsione di dette biomasse contenute in detta vasca di contenimento e una stazione di trattamento di dette biomasse, per separarle da materiale da restituire agli arenili quale sabbia, ciottoli o conchiglie, comprendente una zona di carico di dette biomasse provenienti da detta vasca di contenimento, un modulo di trattamento di dette biomasse caricate in detto modulo di carico per la pulizia, il lavaggio e l’asciugatura di dette biomasse, ed un dispositivo di espulsione di dette biomasse trattate, detto modulo di trattamento comprende una unità di lavaggio di dette biomasse per l’eliminazione di detto materiale da restituire agli arenili, disposta parzialmente immersa nell’acqua contenuta in detta vasca principale, detta unità di lavaggio comprendendo un cestello di lavaggio avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, almeno parzialmente immerso nell’acqua contenuta in detta stazione ed avente la superficie esterna forata per l’uscita di sabbia, un tamburo rotante, disposto all’interno di detto cestello di lavaggio, rotante lungo il proprio asse per agitare dette biomasse e separarle da detta sabbia e una coclea interna, disposta all’interno di detto tamburo rotante, detta coclea interna convogliando all’interno di detto tamburo rotante dette biomasse da pulire ulteriormente. Ulteriormente secondo l’invenzione, detta stazione di trattamento comprende una vasca principale, riempibile con acqua di mare mediante mezzi di pompaggio, per raccogliere detto materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di dette biomasse, e una coclea principale, disposta sul fondo di detta vasca principale, per convogliare detto materiale da restituire agli arenili sul fondo di detta vasca di trattamento, verso un condotto di uscita.. Ulteriormente secondo l’invenzione, detto organo di raccolta di detta stazione di raccolta (M1) comprende un dispositivo di presa comprendente un primo ed un secondo tamburo rotanti atti alla raccolta di dette biomasse e un condotto di trasporto per il trasporto di dette biomasse raccolte da detto dispositivo di presa in detta vasca di contenimento. Ancora secondo l’invenzione, detti primo e secondo tamburo sono controrotanti l’uno rispetto all’altro e presentano sulla propria superficie esterna rispettivamente un primo ed un secondo pettine realizzati in materiale di tipo elastomerico per contattare dette biomasse. Preferibilmente secondo l’invenzione, detto condotto di trasporto comprende al proprio interno un primo nastro trasportatore provvisto di rilievi, rotante attorno ad una prima ed una seconda puleggia ed avente una prima estremità, posta in prossimità di detti primo e secondo tamburo, ed una seconda estremità, posta in corrispondenza di detta vasca di contenimento, detto primo nastro trasportatore è forato per l’intera estensione, oppure può presentare fori su parte della sua estensione. Ulteriormente secondo l’invenzione, detto dispositivo di espulsione è un secondo nastro trasportatore, mobile da una posizione di riposo, che trasporta in cui riceve dette biomasse raccolte, ad una posizione di lavoro, in cui, quando attivato, trasporta le biomasse raccolte in detta vasca di contenimento verso detta stazione di trattamento. Ancora secondo l’invenzione, detta stazione di trattamento comprende una vasca principale, riempibile con acqua di mare mediante mezzi di pompaggio, per raccogliere detto materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di dette biomasse, e una coclea principale, disposta sul fondo di detta vasca principale, per convogliare detto materiale da restituire agli arenili sul fondo di detta vasca di trattamento, verso un condotto di uscita. Preferibilmente secondo l’invenzione, detta zona di carico presenta una tramoggia di carico, per caricare dette biomasse provenienti da detta stazione di raccolta, una prima griglia, disposta in corrispondenza di detta tramoggia di carico, per ricevere dette biomasse scaricate da detta stazione di raccolta, una pluralità di agitatori, disposti in corrispondenza di detta prima griglia, per spandere dette biomasse caricate sulla superficie di detta acqua di mare di detta vasca principale di detta stazione di trattamento e per spingere detto materiale da restituire agli arenili verso detta coclea principale e una pluralità di ugelli diffusori, disposti inferiormente rispetto a detta prima griglia, in grado di generare bolle di aria per mantenere a galla le biomasse con densità inferiore a quella dell’acqua di mare. detto modulo di trattamento comprende una unità di lavaggio di dette biomasse per l’eliminazione di detto materiale da restituire agli arenili, disposta parzialmente immersa nell’acqua contenuta in detta vasca principale, detta unità di lavaggio comprendendo un cestello di lavaggio avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, almeno parzialmente immerso nell’acqua contenuta in detta stazione ed avente la superficie esterna forata per l’uscita di sabbia, un tamburo rotante, disposto all’interno di detto cestello di lavaggio, rotante lungo il proprio asse per agitare dette biomasse e separarle da detta sabbia e una coclea interna, disposta all’interno di detto tamburo rotante, detta coclea interna convogliando all’interno di detto tamburo rotante dette biomasse da pulire ulteriormente. Ancora secondo l’invenzione, detto modulo di trattamento comprende ulteriormente una unità di centrifugazione a sua volta comprendente un cestello di centrifugazione, disposto su un livello superiore rispetto a detto cestello di lavaggio avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, ed avente la superficie esterna forata per l’uscita così da eliminare l’acqua residua assorbita da dette biomasse in detto cestello di lavaggio, un convogliatore atto a raccogliere dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio e trasportarle in detto cestello di centrifugazione , e una coclea esterna atta a convogliare detta biomassa lavata e centrifugata verso la zona di uscita di detta apparecchiatura per l’espulsione. Ulteriormente secondo l’invenzione, detta coclea interna ruota in modo indipendente da detto tamburo rotante ed è provvista, sulla sua superficie esterna, di una pluralità di palette calettate proiettate verso detto cestello di lavaggio configurate in modo da separare detta sabbia di varia granulometria, ancora aderente a dette biomasse. Preferibilmente secondo l’invenzione, detto tamburo rotante presenta una pluralità di sportelli perimetrali per il caricamento ed il trasporto di dette biomasse al suo interno. Ancora secondo l’invenzione, in prossimità di detto cestello di centrifugazione è disposta una pluralità di ugelli per l’emissione di getti d’acqua di mare e detto convogliatore comprende una pluralità di cestelli forati per la raccolta di dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio in modo da trasportarle verso detto cestello di centrifugazione. Ulteriormente secondo l’invenzione, detta apparecchiatura comprende un cestello fisso posto in corrispondenza di detta zona di uscita di detta apparecchiatura ed un terzo nastro trasportatore, con angolatura di lavoro variabile, disposto in modo da prelevare dette biomasse da detto cestello fisso e scaricarle da detta apparecchiatura. Preferibilmente secondo l’invenzione, detta apparecchiatura comprende un organo di presa a mare, comprendente un galleggiante comunicante con una condotta di mandata, una elettropompa sostenuta da detto galleggiante e disposta in testa a detta condotta di mandata, detta elettropompa essendo collegata a detta apparecchiatura tramite una condotta flessibile. Infine secondo l’invenzione, detta stazione di raccolta è una macchina di raccolta mobile e detta stazione di trattamento è una macchina di trattamento fissa posta in prossimità della battigia. La presente invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, secondo le sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 mostra una vista laterale dell’apparecchiatura per ripulire la sabbia da biomasse oggetto dell’invenzione; la figura 2 mostra una vista laterale di una prima macchina dell’apparecchiatura di figura 1, che non è parte dell’invenzione; la figura 3 mostra un particolare della prima macchina della figura 2, che non è parte dell’invenzione; la figura 4 mostra una sezione longitudinale di una seconda macchina dell’apparecchiatura per ripulire la sabbia da biomasse oggetto dell’invenzione; la figura 5 mostra una sezione trasversale frontale di un particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione; la figura 6 mostra una sezione trasversale frontale di un ulteriore particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione; la figura 7 mostra una sezione trasversale frontale di un ulteriore particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione; la figura 8 mostra una sezione trasversale frontale di un ulteriore particolare della seconda macchina dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione; e la figura 9 mostra un diagramma a blocchi del funzionamento dell’apparecchiatura e del processo oggetto dell’invenzione. Nelle varie figure le parti simili verranno indicate con gli stessi riferimenti numerici. Facendo riferimento alle figure allegate, l’apparecchiatura A comprende una macchina di raccolta M1, che non è oggetto della presente invenzione, ed una macchina di trattamento M2, che è oggetto della presente invenzione.. Detta macchina di raccolta M1è mobile su cingoli gommati C con più ruote di appoggio e viene comandata da un operatore in una cabina di guida G realizzata con struttura portante in vetroresina, superfici trasparenti in policarbonato e rinforzi d’acciaio o lega di alluminio per proteggere l’operatore in caso di ribaltamento del mezzo. Il posto di guida è dotato di almeno un sedile ed una consolle comprendente gli strumenti e/o comandi necessari per l’azionamento di detta macchina di raccolta M1, di specchietti retrovisori e di dispositivi di segnalazione ottica e acustica in caso di marcia indietro. Detta macchina di raccolta M1viene alimentata da un motore ecodiesel, per l’azionamento di un gruppo pompa che alimenta tutti i motori oleodinamici. Detto motore ecodiesel aziona anche un alternatore per ricaricare una batteria di tipo sigillato, senza manutenzione, necessaria per l’avviamento del motore e per l’azionamento di tutti i dispositivi elettrici. Detta macchina di raccolta M1comprende inoltre elettrovalvole di tipo proporzionale. Detti motore ecodiesel, pompa ed elettrovalvole sono contenuti in uno scomparto S insonorizzato per limitare l’inquinamento acustico. Detta macchina di raccolta M1comprende anche un sistema di comando a distanza per gestire le operazioni della macchina in assenza di operatore a bordo qualora richiesto per motivi di sicurezza. Detta macchina di raccolta M1comprende un organo di raccolta 1 dei residui di Posidonia oceanica accoppiato ad una vasca di contenimento 21 a tramoggia. In particolare, detto organo di raccolta 1 comprende un dispositivo di presa 13 comunicante con un condotto di trasporto 14. Detto dispositivo di presa 13 comprende un primo 11 ed un secondo 12 tamburo controrotanti l’uno rispetto all’altro. Ciascun tamburo presenta sulla superficie un pettine, in particolare, detto primo tamburo 11 presenta un primo pettine 111 e detto secondo tamburo presenta un secondo pettine 112. Detti primo 111 e secondo 112 pettine sono realizzati in materiale di tipo elastomerico, al fine di evitare eventuali danneggiamenti di rocce sottostanti affioranti durante la raccolta della Posidonia oceanica. Detto organo di raccolta 1 comprende un carter che protegge detti primo 11 e secondo 12 tamburo. Detto carter presenta una porzione apribile 13a in modo da consentire a detti primo 11 e secondo 12 tamburo di raccogliere frontalmente anche cumuli molto alti di alghe. Detto condotto di trasporto 14 comprende un primo nastro trasportatore 141, provvisto di rilievi, rotante attorno ad una prima puleggia 142 ed una seconda puleggia 143. Detto primo nastro trasportatore 141 è realizzato in gomma, è provvisto di fori per consentire un parziale rilascio della sabbia ed è completamente chiuso dentro un carter. Detto condotto di trasporto 14 presenta una prima estremità 14a posta in prossimità di detti primo 11 e secondo 12 tamburo per il prelievo di detta Posidonia oceanica raccolta da detti primo 11 e secondo 12 tamburo, ed una seconda estremità 14b posta in corrispondenza di detta vasca di contenimento 21 a tramoggia per il rilascio di detta Posidonia oceanica. Detto dispositivo di presa 13 è rotante attorno a detta prima estremità 14a di detto condotto di trasporto 14 . Detto organo di raccolta 1 comprende un sensore 15, ad esempio di tipo radar, che rileva la distanza di detto dispositivo di presa 13 dal sottostante strato compatto di sabbia e/o rocce, al fine di evitare l’impatto tra detto dispositivo di presa 13 ed il suolo. Detta vasca di contenimento 21 a tramoggia contiene la Posidonia oceanica raccolta e, se presenti, ciottoli e/o sabbia e comprende sul fondo un secondo nastro trasportatore 22. La forma a tramoggia di detta vasca di contenimento 21 permette che i residui raccolti si depositino sul fondo e quindi su detto secondo nastro trasportatore 22. Detto secondo nastro trasportatore 22 è mobile da una posizione di riposo, in cui riceve il materiale raccolto, ad una posizione di lavoro, in cui rilascia detto materiale raccolto, passando da detta posizione di riposo a detta posizione di lavoro mediante attuatori manuali o oleodinamici. Detta vasca di contenimento 21 a tramoggia è realizzata in vetroresina con rinforzi d’acciaio e/o lega di alluminio in corrispondenza dei punti maggiormente sollecitati. Detta macchina di trattamento M2, oggetto della presente invenzione, è fissa ed è posta in genere in prossimità della battigia ed un organo di presa a mare, che sarà descritto in dettaglio in seguito, in grado di convogliare l’acqua di mare all’interno di detta macchina di trattamento M2, attraverso un condotto indicato con la lettera H. Detta acqua di mare viene mantenuta a livello costante all’interno di detta macchina di trattamento M2, mediante uno stramazzo con griglia di filtraggio. Detta macchina di trattamento M2è realizzata con i materiali precedentemente descritti per la macchina di raccolta M1, che non è oggetto della presente invenzione, ed è azionata anch’essa da un motore ecodiesel, elettrovalvole e sistema di radiocomando. Questa inoltre comprende un compressore per aria compressa completo di serbatoi e di elementi necessari alla distribuzione e regolazione dell’aria, cestelli e coclee d’acciaio inossidabile e componentistica di tipo stagno. In particolare, detta macchina di trattamento M2comprende una vasca principale 23 per raccogliere tutto il materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di detta Posidonia oceanica. La porzione iniziale di detta vasca principale 23 è la zona di carico B del materiale raccolto da detta macchina di raccolta M1, che non è oggetto della presente invenzione. Detta macchina di trattamento M2comprende inoltre un modulo di lavaggio e di asciugatura L per il trattamento della Posidonia oceanica, parzialmente immerso all’interno di detta vasca principale 23. Detta macchina di trattamento M2comprende sul fondo di detta vasca principale 23 una coclea principale 27 che convoglia i materiali pesanti decantati sul fondo di densità superiore a quella dell’acqua di mare tra i quali ciottoli, conchiglie e sabbia, verso un condotto di uscita O per il rilascio di detti materiali pesanti nel mare o sulla battigia. In particolare, in detta zona di carico B è presente una tramoggia di carico 23a posta nella parte anteriore di detta macchina di trattamento M2all’interno di detta vasca principale 23 per ricevere il materiale raccolto da detta macchina di raccolta M1mediante detto secondo nastro trasportatore 22, che non sono parte dell’invenzione. Detta tramoggia di carico 23a comprende una prima griglia 24 atta ad impedire ai rifiuti di affondare a causa del moto di caduta, una pluralità di agitatori 25a, 25b, …, 25d, come catene con raschiatoi, i.e. pulegge dentate che trascinano una pluralità di pale collegate a due catene, che spargono i residui di Posidonia oceanica sulla superficie dell’acqua di mare già immessa e circolante nella macchina da detto organo di presa a mare. Detta macchina di trattamento M2comprende una pluralità di ugelli diffusori 26a, 26b, 26c, …, 26n, posti in prossimità di detta griglia 24, atti a generare micro bolle di aria per far mantenere a galla i materiali con densità inferiore a quella dell’acqua di mare. Sia la quantità sia la pressione dell’aria emessa da detta pluralità di ugelli diffusori 26a, 26b, 26c, sia la velocità di detta pluralità di agitatori 25a, 25b, …, 25d e detta coclea principale 27 possono essere regolati con continuità attraverso sistemi di controllo automatici in funzione delle caratteristiche dei residui in ingresso. Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un tamburo rotante 28 provvisto di una coclea interna 29 rotante in modo indipendente da detto tamburo rotante 28. Detto tamburo rotante 28 presenta una pluralità di sportelli periferici 28a, 28b, 28c, 28d, per il caricamento ed il trasporto di Posidonia oceanica al suo interno. Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un cestello di lavaggio 30, contenente detti tamburo rotante 28 e detta coclea interna 29, nel quale viene caricata la Posidonia oceanica da parte di detta coclea interna 29. Detta coclea interna 29 è provvista, sulla sua superficie esterna, di una pluralità di palette calettate 29a, 29b, 29c, …, 29n che sono proiettate verso detto cestello forato 30, per separare la sabbia di granulometria fine, ancora attaccata alla Posidonia oceanica. La velocità di rotazione di detti un tamburo rotante 28 e coclea interna 29 e la velocità di apertura di detta pluralità di sportelli periferici 28a, 28b, 28c, 28d, possono essere regolate con continuità attraverso sistemi di controllo automatici in funzione delle caratteristiche dei residui in ingresso. Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un cestello di centrifugazione 31 posto su un livello superiore rispetto a detto cestello di lavaggio 30, per l’eliminazione dell’acqua residua proveniente dal ciclo di lavaggio e della riduzione del tasso finale d’umidità della Posidonia oceanica. Detto modulo di lavaggio e asciugatura L comprende un convogliatore 32, comprendente a sua volta una pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n. Detta pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n raccoglie la Posidonia oceanica dal fondo di detto cestello di lavaggio 30 e la trasporta superiormente nella zona di carico di detto cestello di centrifugazione 31. In prossimità di detto cestello di centrifugazione 31 è disposta una pluralità di ugelli 33, 34, 35 per l’emissione di getti d’acqua di mare che defluiscono verso il basso attraverso detta pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n per facilitarne la pulizia e lo svuotamento. Detta macchina di trattamento M2comprende una coclea esterna 36 che convoglia la Posidonia oceanica lavata e con ridotto tasso di umidità verso la zona di uscita dell’apparecchiatura A in cui è presente un cestello di fondo fisso 37. Detto cestello di fondo fisso 37 comunica con un terzo nastro trasportatore 38 con angolatura di lavoro variabile per consentire lo scarico della Posidonia oceanica dall’apparecchiatura A. Detto organo di presa a mare 40 è necessario per l’approvvigionamento dell’acqua di mare che deve essere disponibile nelle immediate vicinanze di detta apparecchiatura A. Detto organo di presa a mare 40 comprende un galleggiante, realizzato in vetroresina con rinforzi in alluminio o sue leghe, in corrispondenza dei punti maggiormente sollecitati o soggetti a usura, comprende inoltre una condotta di mandata flessibile sostenuta da galleggianti in polietilene e può essere azionato da una componentistica elettrica oppure azionato mediante una elettronica di comando e di controllo interna a detto galleggiante. In particolare, detto galleggiante sostiene un’elettropompa di tipo a girante aperta per liquidi sporchi capace di elaborare acqua anche con presenza di eventuali modeste quantità di altri materiali in sospensione, come alghe, sabbia, e simili. Detta elettropompa viene installata in testa alla condotta di mandata e viene alimentata mediante una tensione di circa 24 V. Detta elettropompa viene collegata a detta macchina M2tramite una condotta flessibile sostenuta sull’acqua da dei galleggianti disposti per tutta la lunghezza di detta condotta che alloggia i cavi elettrici e di segnale per l’alimentazione e il controllo delle apparecchiature a bordo del galleggiante. La parte centrale inferiore di detto galleggiante è protetta da una griglia con maglia, atta ad impedire l’ingresso di corpi estranei grossolani in prossimità della bocca d’aspirazione della pompa. Detto organo di presa a mare 40 può comprendere anche un controllore della posizione di tipo inerziale o GPS, in modo che la posizione di lavoro, una volta raggiunta, sia mantenuta automaticamente senza l’intervento esterno di detto operatore. Il funzionamento dell’apparecchiatura A sopra descritta si svolge nel modo seguente secondo predeterminate fasi, mostrate nella figura 9. In una prima fase A di raccolta meccanizzata di Posidonia oceanica, un operatore in cabina G di detta macchina M1comanda detto organo di raccolta 1 in modo che detti primo 11 e secondo 12 tamburo contattino un cumulo di Posidonia oceanica da rimuovere, ruotando in verso opposto l’uno rispetto all’altro. Detto primo 111 e secondo 112 pettine rispettivamente di detti primo 11 e secondo 12 tamburo, prelevano la Posidonia oceanica insieme ad altro materiale quale sabbia, conchiglie, ciottoli e simili. Detto materiale viene convogliato attraverso detto primo nastro trasportatore 141 all’interno di detta vasca di contenimento 21 a tramoggia. Detto materiale si deposita su detto secondo nastro trasportatore 22 che, passando dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, scarica detto materiale in detta zona di carico B di detta macchina M2, ed in particolare in detta tramoggia di carico 23a. In una seconda fase B di setacciatura della Posidonia oceanica, è necessario separare la Posidonia oceanica da altri materiali quali sabbia, conchiglie, ciottoli e simili. Detta griglia 24 impedisce che la Posidonia oceanica affondi a causa del moto di caduta. Detta pluralità di agitatori 25a, 25b, 25c, 25d sparge i residui di Posidonia oceanica sulla superficie dell’acqua di mare immessa in detta macchina M2. Nel frattempo, detta pluralità di ugelli diffusori 26a, 26b, 26c, …, 26c emette micro bolle di aria per mantenere a galla i materiali con densità inferiore a quella dell’acqua di mare, tipicamente i residui di Posidonia oceanici, frammenti di legno, egagropili e simili. In questo modo, si ottiene una prima separazione per decantazione verso il fondo di detta macchina M2di tutti i materiali di densità superiore a quella dell’acqua di mare tra i quali ciottoli, conchiglie e sabbia. Questi materiali sono convogliati verso la parte posteriore di detta macchina M2tramite detta coclea principale 27. Tramite detta pluralità di agitatori 25a, 25b, 25c, 25d, i residui di Posidonia separati, totalmente o parzialmente, dalla sabbia sono trasportati in sospensione sull’acqua, verso la parte posteriore di detta macchina M2per il successivo trattamento. In funzione della granulometria della sabbia del litorale, il processo di decantazione non è sufficiente per la separazione di tutta la sabbia presente nei residui di Posidonia. Infatti, la sabbia di granulometria particolarmente sottile, rimane ancora in parte adesa alle foglie di Posidonia oceanica e quindi dovrà essere eliminata con una più energica operazione di lavaggio meccanizzato. Qualora, invece, nel caso di granulometria particolarmente elevata i residui di Posidonia oceanica siano già totalmente privi di sabbia, la fase di lavaggio può essere omessa e i residui possono attraversare rapidamente detta macchina M2per procedere al trattamento successivo. In una terza fase C opzionale di lavaggio della Posidonia oceanica, i residui di Posidonia oceanica da trattare tramite lavaggio meccanizzato sono caricati da detto tamburo rotante 28, mediante detta coclea interna 29 all’interno di detto cestello di lavaggio 30. In una quarta fase D opzionale di separazione della sabbia di granulometria fine dalla Posidonia oceanica, i residui di Posidonia oceanica con presenza di sabbia ancora adesa alle foglie subiscono un energico lavaggio meccanizzato. In particolare, detti residui di Posidonia oceanica sono trasportati assialmente da detta coclea interna 29 a detto cestello di lavaggio 30 e contemporaneamente, tramite l’azione di detta pluralità di palette calettate 29a, 29b, 29c, …, 29n, vengono proiettate verso detto cestello di lavaggio 29. Detto cestello di lavaggio 30, a sua volta, ruotando in verso alternato, fa ricadere sull’asse longitudinale di detta macchina M2i residui che quindi subiscono un continuo ed energico rimescolamento che favorisce la separazione della sabbia ancora presente che cade verso il fondo di detta macchina M2attraverso detto cestello di lavaggio 30 forato. La velocità di spostamento dei residui verso la parte anteriore di detta macchina M2è determinata dalla differenza di velocità di rotazione tra detta coclea interna 29 al cestello di lavaggio 30 e la velocità di detto cestello di lavaggio 30 stesso. La sabbia proveniente da questa fase di trattamento è trasportata nel fondo di detta macchina M2da detta coclea principale verso la parte posteriore di detta macchina M2. I residui lavati procedono quindi verso la parte anteriore di detta macchina M2, dove saranno raccolti per subire la successiva fase di trattamento. Se, come detto in precedenza, questa fase di lavaggio non dovesse essere necessaria, i residui possono raggiungere rapidamente la parte anteriore di detta macchina M2tramite la sola azione di detta coclea interna 29 che sarà azionata a cestello fermo. L’azione di lavaggio meccanizzato, insieme a un congruo ricambio dell’acqua di mare presente all’interno di detta macchina M2, consente anche una riduzione del contenuto salino dei residui di Posidonia oceanica. I residui di Posidonia oceanica ormai privi di tutte le tracce di materiali estranei, sono convogliati, all’interno di detto cestello di lavaggio 30, verso la parte anteriore di detta macchina M2per essere raccolti e trasportati al livello superiore per subire la successiva fase di eliminazione dell’acqua in eccesso e riduzione del tasso di umidità. In una quinta fase E di riduzione dell’umidità, il caricamento avviene tramite detto convogliatore 32 che raccoglie i residui dal fondo di detto cestello di lavaggio 30 e li trasporta superiormente nella zona di carico di detto cestello di centrifugazione 31. Poiché l’azione centrifuga sfavorisce lo svuotamento di detta pluralità di cestelli forati 32a, 32b, 32c, …, 32n, si utilizza l’azione meccanica di forti getti d’acqua di mare provenienti da detta pluralità di ugelli 33, 34, 35. L’acqua può facilmente defluire verso il basso, attraverso detta pluralità di contenitori forati 32a, 32b, 32c, …, 32n e detta tramoggia di carico 23a anch’essa forata. In questa fase i residui procedono assialmente verso la parte posteriore di detta macchina M2, tramite l’azione di detta coclea interna 29 che ruota in verso contrario rispetto al verso di rotazione di detto cestello di centrifugazione 31. I residui, proiettati con forza verso l’esterno, perdono progressivamente l’acqua in eccesso e si riduce, pertanto, il tasso di umidità. L’azione centrifuga può essere regolata in funzione della velocità di rotazione di detto cestello di centrifugazione 31. Essendo detto cestello di centrifugazione 31 posto in posizione più elevata del livello dell’acqua di lavaggio, l’acqua in eccesso cade agevolmente verso la parte inferiore di detta macchina M2. In una sesta fase F di espulsione di Posidonia e restituzione di materiale scartato, i residui di Posidonia oceanica, lavati e con ridotto tasso di umidità provenienti dalla fase precedente, sono raccolti verso la parte posteriore di detta macchina M2da detta coclea interna 29. I residui di Posidonia oceanica possono essere quindi trasportati fuori da detta macchina M2con detto terzo nastro trasportatore 38. Per motivi di ingombro durante il traporto, detto terzo nastro trasportatore 38 può essere posto verticalmente. Il materiale depositato sul fondo della macchina M2viene invece restituito al litorale o, a richiesta, direttamente al mare mediante detto condotto di uscita O, in alternativa, può essere convogliato su detta macchina di raccolta M1. Detta la macchina di raccolta M1può essere dotata di un sistema GPS che registra il percorso di detta macchina di raccolta M1durante la fase di raccolta, in modo che la restituzione del materiale come sabbia, ciottoli e conchiglie, possa avvenire nelle medesime posizioni da dove è stato raccolto. Per quanto riguarda il funzionamento di detto organo di presa a mare 40, questo consente il posizionamento della presa a mare nel punto di aspirazione prescelto senza l’ausilio di battelli o altri sistemi, in quanto la presa a mare è autonoma, essendo dotata di un sistema che ne consente la propulsione e la variazione di assetto. La variazione di assetto è ottenuta tramite l’ingresso o uscita d’acqua di mare all’interno di detto galleggiante che può quindi immergersi in fase di aspirazione ed emergere nella fase di spostamento e posizionamento. Per l’immersione di detto galleggiante, un’elettrovalvola sul fondo fa entrare l’acqua mentre l’aria all’interno di detto galleggiante esce dall’elettrovalvola posta sulla sommità; per l’emersione, la stessa elettrovalvola sul fondo fa uscire l’acqua che è sospinta dall’aria compressa proveniente da un serbatoio posto all’interno dello stesso galleggiante e regolata da un’altra elettrovalvola. La propulsione per lo spostamento e posizionamento della presa a mare nel punto prescelto avviene tramite motori a idrogetto; tali motori, prelevando l’acqua da prese opportunamente collocate per essere libere da materiali estranei, spostano e posizionano la presa a mare nella posizione prestabilita. Come è evidente dalla descrizione sopra riportata, detta apparecchiatura A per la rimozione di biomasse consente di rimuovere biomasse dal litorale rispettando l’equilibrio naturale dello stesso e senza asportare elementi importanti quali la sabbia, ciottoli e conchiglie. La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo le sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (A) per la rimozione di sabbia da biomasse, come alghe, Posidonia oceanica e simili, comprendente una stazione di raccolta (M1), comprendente un organo di raccolta (1) di dette biomasse, una vasca di contenimento (21) di dette biomasse raccolte da detto organo di raccolta (1) ed un organo di espulsione (22) di dette biomasse contenute in detta vasca di contenimento (21), e una stazione di trattamento (M2) di dette biomasse, per separarle da altro materiale quale sabbia, ciottoli o conchiglie, comprendente una zona di carico (B) di dette biomasse provenienti da detta vasca di contenimento (21), un modulo di trattamento (L) di dette biomasse caricate in detto modulo di carico (B) per la pulizia, il lavaggio e l’asciugatura di dette biomasse, ed un dispositivo di espulsione (38) di dette biomasse trattate, caratterizzata dal fatto che detto modulo di trattamento (L) comprende una unità di lavaggio di dette biomasse per l’eliminazione della sabbia, disposta parzialmente immersa nell’acqua contenuta in detta vasca principale (23), detta unità di lavaggio comprendendo un cestello di lavaggio (30) avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, almeno parzialmente immerso nell’acqua contenuta in detta stazione (M2) ed avente la superficie esterna forata per l’uscita della sabbia, un tamburo rotante (28), disposto all’interno di detto cestello di lavaggio (30), rotante lungo il proprio asse per agitare dette biomasse e separarle dalla sabbia, e una coclea interna (29), disposta all’interno di detto tamburo rotante (28), detta coclea interna (29) convogliando all’interno di detto tamburo rotante (28) dette biomasse da pulire ulteriormente. . 2. Apparecchiatura (A) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta stazione di trattamento (M2) comprende una vasca principale (23), riempibile con acqua di mare mediante mezzi di pompaggio, per raccogliere detto materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di dette biomasse, e una coclea principale (27), disposta sul fondo di detta vasca principale (23), per convogliare detto materiale da restituire agli arenili sul fondo di detta vasca di trattamento (23), verso un condotto di uscita (O). 3. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto modulo di carico (B) presenta una tramoggia di carico (23a), per caricare dette biomasse provenienti da detta stazione di raccolta (M1), una prima griglia (24), disposta in corrispondenza di detta tramoggia di carico (23a), per ricevere dette biomasse scaricate da detta stazione di raccolta (M1), una pluralità di agitatori (25a, 25b, …, 25d), disposti in corrispondenza di detta prima griglia (24), per spandere dette biomasse caricate sulla superficie di detta acqua di mare di detta vasca principale (23) di detta stazione di trattamento (M2) e per spingere detto materiale di scarto verso detta coclea principale (27), e una pluralità di ugelli diffusori (26a, 26b, 26c, …, 26n), disposti inferiormente rispetto a detta prima griglia (24), in grado di generare bolle di aria per mantenere a galla le biomasse con densità inferiore a quella dell’acqua di mare. 4. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto modulo di trattamento (L) comprende ulteriormente una unità di centrifugazione a sua volta comprendente un cestello di centrifugazione (31), disposto su un livello superiore rispetto a detto cestello di lavaggio (30) avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, ed avente la superficie esterna forata per l’uscita dell’acqua residua assorbita da dette biomasse in detto cestello di lavaggio (30), un convogliatore (32) atto a raccogliere dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio (30) e trasportarle in detto cestello di centrifugazione (31), e una coclea esterna (36) atta a convogliare detta biomassa lavata e centrifugata verso la zona di uscita di detta apparecchiatura (A) per l’espulsione. 5. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta coclea interna (29) ruota in modo indipendente da detto tamburo rotante (28) ed è provvista, sulla sua superficie esterna, di una pluralità di palette calettate (29a, 29b, 29c, …, 29n) proiettate verso detto cestello di lavaggio (30) configurate in modo da separare la sabbia di granulometria fine, ancora aderente a dette biomasse. 6. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto tamburo rotante (28) presenta una pluralità di sportelli perimetrali (28a, 28b, 28c, 28d) per il caricamento ed il trasporto di dette biomasse al suo interno. 7. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4-6, caratterizzata dal fatto che in prossimità di detto cestello di centrifugazione (31) è disposta una pluralità di ugelli (33, 34, 35) per l’emissione di getti d’acqua di mare, e dal fatto che detto convogliatore (32) comprende una pluralità di cestelli forati (32a, 32b, 32c, …, 32n) per la raccolta di dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio (30) in modo da trasportarle verso detto cestello di centrifugazione (31). 8. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un cestello fisso (37) posto in corrispondenza di detta zona di uscita di detta apparecchiatura (A), ed un terzo nastro trasportatore (38), con angolatura di lavoro variabile, disposto in modo da prelevare dette biomasse da detto cestello fisso (37) e scaricarle da detta apparecchiatura (A). 9. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un organo di presa a mare (40) comprendente un galleggiante comunicante con una condotta di mandata, una elettropompa sostenuta da detto galleggiante e disposta in testa a detta condotta di mandata, detta elettropompa essendo collegata a detta apparecchiatura (A) tramite una condotta flessibile. 10.Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di raccolta è una macchina di raccolta (M1) mobile, e dal fatto che detta stazione di trattamento è una macchina di trattamento (M2) fissa posta in prossimità della battigia.
  2. 2. Apparecchiatura (A) secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto organo di raccolta (1) di detta stazione di raccolta (M1) comprende un dispositivo di presa (13) comprendente un primo (11) ed un secondo (12) tamburo rotanti atti alla raccolta di dette biomasse, e un condotto di trasporto (14) per il trasporto di dette biomasse raccolte da detto dispositivo di presa (13) in detta vasca di contenimento (21).
  3. 3. Apparecchiatura (A) secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detti primo (11) e secondo (12) tamburo sono controrotanti l’uno rispetto all’altro e presentano sulla propria superficie esterna rispettivamente un primo (111) ed un secondo (112) pettine realizzati in materiale di tipo elastomerico per contattare dette biomasse.
  4. 4. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detto condotto di trasporto (14) comprende al proprio interno un primo nastro trasportatore (141) provvisto di rilievi, rotante attorno ad una prima (142) ed una seconda (143) puleggia ed avente una prima estremità (14a), posta in prossimità di detti primo (11) e secondo (12) tamburo, ed una seconda estremità (14b), posta in corrispondenza di detta vasca di contenimento (21), detto primo nastro trasportatore (141) presentando fori.
  5. 5. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di espulsione è un secondo nastro trasportatore (22), mobile da una posizione di riposo, in cui riceve dette biomasse raccolte, ad una posizione di lavoro, in cui, quando attivato, trasporta le biomasse raccolte in detta vasca di contenimento (21) verso detta stazione di trattamento (M2).
  6. 6. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di trattamento (M2) comprende una vasca principale (23), riempibile con acqua di mare mediante mezzi di pompaggio, per raccogliere detto materiale da restituire agli arenili proveniente dal trattamento di dette biomasse, e una coclea principale (27), disposta sul fondo di detta vasca principale (23), per convogliare detto materiale da restituire agli arenili sul fondo di detta vasca di trattamento (23), verso un condotto di uscita (O).
  7. 7. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta zona di carico (B) presenta una tramoggia di carico (23a), per caricare dette biomasse provenienti da detta stazione di raccolta (M1), una prima griglia (24), disposta in corrispondenza di detta tramoggia di carico (23a), per ricevere dette biomasse scaricate da detta stazione di raccolta (M1), una pluralità di agitatori (25a, 25b, …, 25d), disposti in corrispondenza di detta prima griglia (24), per spandere dette biomasse caricate sulla superficie di detta acqua di mare di detta vasca principale (23) di detta stazione di trattamento (M2) e per spingere detto materiale di scarto verso detta coclea principale (27), e una pluralità di ugelli diffusori (26a, 26b, 26c, …, 26n), disposti inferiormente rispetto a detta prima griglia (24), in grado di generare bolle di aria per mantenere a galla le biomasse con densità inferiore a quella dell’acqua di mare. 9. Apparecchiatura (A) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto modulo di trattamento (L) comprende ulteriormente una unità di centrifugazione a sua volta comprendente un cestello di centrifugazione (31), disposto su un livello superiore rispetto a detto cestello di lavaggio (30) avente forma cilindrica, disposto longitudinalmente, ed avente la superficie esterna forata per l’uscita dell’acqua residua assorbita da dette biomasse in detto cestello di lavaggio (30), un convogliatore (32) atto a raccogliere dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio (30) e trasportarle in detto cestello di centrifugazione (31), e una coclea esterna (36) atta a convogliare detta biomassa lavata e centrifugata verso la zona di uscita di detta apparecchiatura (A) per l’espulsione. 10. Apparecchiatura (A) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta coclea interna (29) ruota in modo indipendente da detto tamburo rotante (28) ed è provvista, sulla sua superficie esterna, di una pluralità di palette calettate (29a, 29b, 29c, …, 29n) proiettate verso detto cestello di lavaggio (30) configurate in modo da separare la sabbia di granulometria fine, ancora aderente a dette biomasse. 11. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 8-10, caratterizzata dal fatto che detto tamburo rotante (28) presenta una pluralità di sportelli perimetrali (28a, 28b, 28c, 28d) per il caricamento ed il trasporto di dette biomasse al suo interno. 12. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9-11, caratterizzata dal fatto che in prossimità di detto cestello di centrifugazione (31) è disposta una pluralità di ugelli (33, 34, 35) per l’emissione di getti d’acqua di mare, e dal fatto che detto convogliatore (32) comprende una pluralità di cestelli forati (32a, 32b, 32c, …, 32n) per la raccolta di dette biomasse dal fondo di detto cestello di lavaggio (30) in modo da trasportarle verso detto cestello di centrifugazione (31). 13. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un cestello fisso (37) posto in corrispondenza di detta zona di uscita di detta apparecchiatura (A), ed un terzo nastro trasportatore (38), con angolatura di lavoro variabile, disposto in modo da prelevare dette biomasse da detto cestello fisso (37) e scaricarle da detta apparecchiatura (A). 14. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un organo di presa a mare (40) comprendente un galleggiante comunicante con una condotta di mandata, una elettropompa sostenuta da detto galleggiante e disposta in testa a detta condotta di mandata, detta elettropompa essendo collegata a detta apparecchiatura (A) tramite una condotta flessibile. 15. Apparecchiatura (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di raccolta è una macchina di raccolta (M1) mobile, e dal fatto che detta stazione di trattamento è una macchina di trattamento (M2) fissa posta in prossimità della battigia.*
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