ITUA20164279A1

ITUA20164279A1 - Gabbia in due parti per anello di frizione da utilizzare in ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria

Info

Publication number: ITUA20164279A1
Application number: ITUA2016A004279A
Authority: IT
Inventors: Andrea Franco
Original assignee: C I M A Compagnia Italiana Molle Acciaio
Priority date: 2016-06-10
Filing date: 2016-06-10
Publication date: 2017-12-10
Also published as: WO2017212389A1; EP3469129A1; KR20190032294A; US20200318704A1; CN109312517A; KR102361382B1

Description

GABBIA IN DUE PARTI PER ANELLO DI FRIZIONE DA UTILIZZARE IN AMMORTIZZATORI A FRIZIONE PER MACCHINE LAVABIANCHERIA

Forma oggetto del presente trovato una gabbia per un anello di frizione da utilizzare in ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria.

Campo della tecnica

E' noto l'utilizzo di ammortizzatori a frizione in macchine lavabiancheria, che sono vincolati al cestello ed al telaio delle macchine lavabiancheria per ridurre il rumore e le vibrazioni causati dalla centrifuga delle lavatrici elettriche.

Tutti i modi di realizzazione noti comprendono un guscio o involucro esterno di forma sostanzialmente tubolare aperto ad una estremità, un pistone scorrevole all'interno di detto guscio ed uno o più anelli di frizione montati in maniera solidale ad una gabbia. La gabbia è inserita all'interno del guscio e può scorrere assialmente rispetto allo stesso tra una prima ed una seconda posizione determinate da appositi fine corsa, ed il pistone è inserito all'interno della gabbia. Un tappo, installato all'estremità aperta del guscio, funge da fine corsa per la gabbia ed evita che la stessa possa uscire dal guscio. Il guscio ed il pistone sono vincolati ai due elementi (telaio e cestello della lavatrice) rispetto ai quali si vuole esercitare l'azione smorzante.

Nel caso di utilizzo di un anello di frizione (o striscetta di frizione) interno, vincolato cioè tra la gabbia ed il pistone, l'ammortizzatore esplica la sua azione di attrito quando le oscillazioni tra telaio e cestello sono tali da far spostare la gabbia, che altrimenti si muoverebbe solidalmente al pistone, fino alla posizione di fine corsa. In quella posizione la gabbia si ferma mentre il pistone, continuando a scorrere, viene rallentato dall'attrito esercitato dalla striscetta di frizione.

Stato dell'arte

Sono noti allo stato dell'arte svariati modi di realizzazione di ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria funzionanti, in linea di principio, secondo quanto appena spiegato. Nel documento EP1286461 viene descritto un ammortizzatore comprendente una gabbia configurata in modo da sostenere due striscette di frizione, una interna (a contatto col tubo) e una esterna (a contatto con il guscio) e due fine corsa elastici (molle a tazza o tamponi comprimibili) per limitare la corsa possibile della gabbia. Un ulteriore modo di realizzazione è mostrato nel documento EP0806514, in cui viene descritto un ammortizzatore a frizione per macchine lavabiancheria comprendente una gabbia provvista di una singola striscetta di attrito, posizionata internamente (a contatto con il pistone) e due fine corsa realizzati per mezzo di due molle elicoidali. Il documento EP1584730 descrive un ammortizzatore a frizione per macchine lavabiancheria comprendente una gabbia provvista di una singola striscetta di frizione che può essere sia interna (a contatto con il pistone) che esterna (a contatto con il guscio) e due fine corsa realizzati per mezzo di due molle elicoidali, oltre che un tappo di chiusura dotato di alette elastiche. Una variazione è descritta nel documento EP1637640, in cui è descritto un ammortizzatore comprendente una gabbia dotata di una singola striscetta di frizione interna (a contatto con il pistone) e due fine corsa, configurati per limitare lo spostamento assiale della gabbia, formati da dentini di plastica presenti sul tappo e sul guscio. Questi fine corsa pur essendo rigidi sono configurati in modo da agire sulla striscetta di frizione e, quindi, il funzionamento complessivo del fine corsa avviene comunque in modo elastico, sfruttando la deformabilità della striscetta stessa. Il documento EP1754908 descrive un ammortizzatore comprendente una gabbia dotata di una singola striscetta di frizione ricavata nel pistone stesso. Il documento EP2406519 descrive un modo di realizzazione che riprende caratteristiche descritte in EP1637640 e EP 1584730 e comprende inoltre delle guide sulla gabbia e sul guscio configurate per limitare la rotazione relativa della gabbia rispetto al guscio.

Come evidente dall'analisi appena effettuata, tutti i modi di realizzazione noti allo stato dell'arte per ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria fanno uso di una gabbia per contenere un anello di frizione (in alcuni casi gli anelli di frizione utilizzati sono due). Si tratta pertanto di un componente estremamente rilevante rispetto al quale, tuttavia, non sono mai state effettuate migliorie significative che permettano di facilitare le operazioni di assemblaggio dell'anello di frizione all'interno della gabbia e di utilizzare la gabbia stessa per ammortizzatori destinati a sopportare carichi di entità differente e che, quindi, necessitano di anelli o di striscette di frizione di misura differente.

Scopo dell'invenzione

Scopo del trovato oggetto della presente invenzione è fornire una gabbia per utilizzo con ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria che faciliti, rispetto ai modi noti allo stato dell'arte, le operazioni di assemblaggio e che consenta di utilizzare sia anelli di frizione ricavati da striscette di poliuretano avvolte intorno al pistone che anelli di frizione in forma di cilindro internamente cavo.

Ancora, la presente invenzione intende fornire una gabbia per utilizzo in ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria provvista di una superficie di battuta circolare e senza interruzioni per l'anello di frizione.

Secondo un ulteriore scopo la presente invenzione intende fornire una gabbia per anelli di frizione realizzata in due parti separate tra loro ed assemblabili mediante semplice avvicinamento lungo la direzione assiale.

Secondo ancora un ulteriore scopo la presente invenzione intende fornire una gabbia per anelli di frizione configurata per essere utilizzata in associazione ad anelli o striscette di frizione di misura differente, in grado di lavorare correttamente con differenti carichi agenti suN'ammortizzatore.

Breve descrizione

Il trovato realizza gli scopi prefissati in quanto trattasi di una gabbia configurata per ospitare al proprio interno un anello di frizione da utilizzare in ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria caratterizzata dal fatto di comprendere una prima ed una seconda parte configurate per essere accoppiate mediante inserimento dell'una all'interno dell'altra.

Descrizione dettagliata

Una descrizione dettagliata di alcuni modi di realizzazione preferenziali del trovato sarà ora effettuata con riferimento alle figura da 1 a 7 allegate.

In figura 1 è mostrata una vista assonometrica di un primo modo di realizzazione della gabbia, le cui componenti sono mostrate, smontate, nelle figura 2a, 2b, 3a, 3b. Nelle figura 4 il medesimo modo di realizzazione è mostrato assemblato su un pistone. Un secondo modo di realizzazione è illustrato nelle figure da 5 a 7.

Con riferimento alla figura 4, la gabbia (1) secondo l'invenzione è configurata per ospitare al proprio interno un anello di frizione (non visibile in figura 4). E' di forma sostanzialmente cilindrica ed internamente cava in modo da poter accogliere scorrevolmente un pistone (4), sul quale sono mostrati installati anche dei fine corsa elastici (2) ed il tappo (3) di chiusura del guscio deN'ammortizzatore.

La gabbia (1) è composta da due parti (11, 12) mostrate rispettivamente nelle figure 2 e 3, configurate per essere accoppiate mediante inserimento dell'una all'interno dell'altra.

Le due parti hanno forma di corona cilindrica dotata ad una estremità di una battuta terminale. Si premette che si intende per direzione assiale la direzione dell'asse di simmetria di dette parti.

In figura 2-a, dove è mostrata la parte (11) che nell'accoppiamento è interna, sono visibili sia la parete cilindrica (111) che la battuta terminale (112). Sulla faccia esterna della parete cilindrica (111) sono realizzate una pluralità di sporgenze (113) aventi forma di cuneo, con la punta del cuneo orientata da parte opposta rispetto a detta battuta (112).

In figura 3 è mostrata la parte (12) che nell'accoppiamento è esterna. Sono visibili sia la parete cilindrica (121) che la battuta terminale (122). Sulla parete cilindrica (121) della parte esterna (12) sono realizzati una pluralità di fori - o alloggi - (123), preferibilmente di forma rettangolare, spaziati sulla circonferenza in modo da trovarsi ciascuno in corrispondenza di una relativa sporgenza a cuneo (113).

Le pareti cilindriche (111, 121) della parte interna (11) ed esterna (12) della gabbia (1) sono configurate in modo da poter essere accoppiate con gioco, il raggio esterno della parete cilindrica (111) della prima parte (11) essendo leggermente inferiore del raggio interno della parete cilindrica (121) della parte esterna (12).

Le sporgenze in forma di cuneo (113) sono tali per cui, accoppiando le due parti (11, 12) lungo la direzione assiale la punta (114) di ciascun cuneo (113) dapprima si inserisce all'interno della parete cilindrica (121) della parte esterna (12) e, successivamente, deforma leggermente ed in maniera elastica le due pareti cilindriche (111, 121) fino a quando non è posizionata, come mostrato in figura 1, all'interno del proprio alloggio (123). Al cessare della deformazione elastica delle due pareti cilindriche (111, 121) l'insieme delle sporgenze (113) è vincolato ai rispettivi alloggi (123), ed in particolare la parete posteriore (115) di ciascun cuneo (113) è in battuta contro la superficie (125) rivolta verso l'esterno del relativo alloggio (123). Questo accade perché, come mostrato nei disegni, le parti posteriori (115) di tutti i cunei (113) sono tra loro allineate alla medesima distanza dalla battuta (112).

Prima deN'assemblaggio delle due parti (11, 12) è possibile quindi inserire all'interno della prima parte (11) un anello di frizione, realizzato in poliuretano o altro materiale. L'anello, una volta che la gabbia (1) sia assemblata, si troverà intrappolato tra le due battute (112, 122), e non potrà uscire dalla propria sede a meno di non essere deformato verso l'interno, cosa che è impedita dal pistone (4) successivamente inserito all'interno della gabbia (1). Ovviamente in caso di utilizzo di striscette di frizione, le stesse possono anche essere inserite all'interno della gabbia (1) dopo l'assemblaggio della stessa.

Realizzare la gabbia (1) in due parti consente di ottenere delle superfici di battuta (112, 122) che hanno un bordo interno circolare e senza interruzioni, dal momento che ciascuna delle due parti non presenta sottosquadri per la realizzazione di queste superfici.

Preferibilmente ma non limitativamente inoltre, la parte esterna (12) presenta, sulla propria superficie esterna (121) delle costole (124) che hanno la doppia funzione di irrigidire la superficie della gabbia e di poter essere utilizzate per limitare la rotazione relativa tra gabbia e guscio dell'ammortizzatore. Preferibilmente inoltre sulla parete cilindrica (111) della parte interna (11) sono realizzati degli alleggerimenti (116) che servono a ridurre la resistenza alla deformazione della parete stessa.

Secondo un ulteriore modo di realizzazione mostrato nelle figure 5, 6 e 7, la parte esterna (22) della gabbia può comprendere una pluralità di alloggi in forma di fori rettangolare, distribuiti sulla circonferenza come già spiegato per il precedente modo di realizzazione e allineati su una pluralità di circonferenze esterne a differente distanza dalla battuta (222). In altre parole, nell'ipotesi di avere quattro cunei (213) sulla parte interna (21), sulla parte esterna (22) saranno presenti 4 alloggi (223) con il bordo allineato ad una distanza (DI) dall'estremità della parte esterna (22), quattro alloggi (224) con il bordo allineato ad una seconda distanza (D2) dall'estremità della parte esterna (22) e quattro alloggi (225) con il bordo allineato ad una terza distanza dall'estremità della parte esterna (22).

In questa maniera i corrispondenti cunei (213) presenti sulla superficie cilindrica (211) della parte interna (21) potranno impegnare la prima file di alloggi (223), la seconda (224) o la terza (225). La lunghezza in senso assiale compresa tra le due battute (212, 222) è quindi variabile, e ciò consente di utilizzare anelli di frizione di differente altezza (31, 32, 33) mostrati in figura 6. Le gabbie assemblate con gli anelli di differente altezza sono mostrate in figura 7.

Nel caso di utilizzo di anelli di altezza tale da allontanare la parte interna da quella esterna, possono essere utilizzati dei distanziali interni (42) o esterni (41). L'uso del distanziale esterno (41) è mostrato in figura 7, in cui si vede come uno o più di questi distanziali possano essere utilizzati per prolungare la parete cilindrica (221) della parte esterna fino a mandarla in battuta con la parte interna. L'uso del distanziale interno (42) è analogo e serve a prolungare la parete cilindrica della parte interna (21) fino a mandarla in battuta con la parte esterna. Ovviamente il distanziale interno (42) è nascosto alla vista in figura 7 in cui la gabbia è mostrata assemblata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Gabbia (1) configurata per ospitare al proprio interno un anello di frizione da utilizzare in ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria caratterizzata dal fatto di comprendere una prima (11) ed una seconda parte (12) configurate per essere accoppiate mediante inserimento dell'una all'interno dell'altra.
2. Gabbia (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che dette prima (11) e seconda parte (12) hanno ciascuna forma di corona cilindrica e comprendono ciascuna una parete cilindrica (111, 121) dotata ad una estremità di una battuta terminale (112, 122), dette pareti cilindriche (111, 121) essendo configurate in modo da poter essere accoppiate con gioco e dette superfici di battuta (112, 122) essendo dotate di un bordo interno di forma circolare.
3. Gabbia (1) secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che sulla faccia esterna della parete cilindrica (111) della parte interna sono realizzate una pluralità di sporgenze (113) aventi forma di cuneo, configurate per impegnare una pluralità di alloggi (123) realizzati sulla parete cilindrica (121) della parte esterna (12).
4. Gabbia (1) secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che la parte esterna (12) presenta, sulla propria superficie esterna (121), delle costole (124) configurate in modo da irrigidire la superficie (121) di detta parte esterna della gabbia.
5. Gabbia (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che sulla parete cilindrica (111) della parte interna (11) sono realizzati degli alleggerimenti (116) configurati in modo da ridurre la resistenza alla deformazione di detta parete (111).
6. Gabbia (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta parte esterna (22) della gabbia può comprendere una pluralità di alloggi in forma di fori rettangolari, allineati su una pluralità di circonferenze esterne a differente distanza dalla battuta (222).
7. Ammortizzatori a frizione per macchine lavabiancheria comprendente una gabbia secondo una delle rivendicazioni precedenti.